Il Piano di Inclusione Sociale

TORINO SI TRASFORMA

     

  

 

Il Piano di Inclusione Sociale 

A partire dal 2018, la Città di Torino ha promosso la realizzazione di un Piano di Inclusione Sociale con il quale si prefigge di costruire, attraverso un triennio di coprogrammazione e coprogettazione, un sistema integrato di servizi pubblici e del privato sociale per rispondere in modo unitario ai bisogni dei cittadini con difficoltà di tipo economico, occupazionale e abitativo.

Le azioni previste dal Piano di Inclusione Sociale si inscrivono all’interno di una strategia – cittadina, nazionale e comunitaria – volta al contrasto della povertà, intesa sia come deprivazione materiale (dovuta alla mancanza di reddito, di abitazione, di beni fondamentali) sia come marginalizzazione sociale (legata all’isolamento e alla mancanza di reti sociali). 

Rispetto al passato, infatti, la crescente complessità dei bisogni riscontrati nei territori metropolitani richiede di porre una maggiore attenzione ai percorsi individuali e famigliari e al ruolo delle reti locali nel favorire processi di inclusione. Il Piano di Inclusione Sociale della Città di Torino, ispirandosi a un modello di welfare di prossimità incentrato sulle persone, sulle comunità che queste attraversano e sulla valorizzazione delle potenzialità di ciascuno rappresenta il primo passo in questa direzione. 

Per la sua realizzazione si è resa necessaria una riarticolazione del sistema di protezione sociale locale, in modo da valorizzare le risorse disponibili e da dare risposte più efficaci, efficienti ed eque ai bisogni dei cittadini. Per stimolare il coordinamento e la collaborazione fra i vari attori presenti sul territorio, la Città ha quindi avviato un percorso di coprogettazione che si è articolato su cinque aree di intervento. Ciascuna di queste aree contribuisce, con progettualità specifiche e al tempo stesso interconnesse, a promuovere un percorso di sostegno per singoli e famiglie in difficoltà attraverso specifiche attività, fra cui:

  • l’accompagnamento e l’inserimento socio-lavorativo tramite tirocini e attività di formazione che vadano a integrare le misure di contrasto alla povertà nazionali;
  • la promozione di opportunità di inclusione attiva, socializzazione e sostegno socio-educativo tramite la valorizzazione dell’attività delle Case del Quartiere e degli enti del Terzo Settore presenti sul territorio cittadino;
  • l’individuazione di nuove soluzioni di accoglienza abitativa per famiglie e individui che si trovino in situazioni emergenziali o di difficile accesso a un alloggio dignitoso e di Housing first per soggetti senza dimora;
  • la distribuzione di alimenti e beni materiali di prima necessità a soggetti particolarmente deprivati e/o colpiti dagli effetti della pandemia di Covid-19.

Tale ripensamento delle politiche di welfare implica un impegno da parte della Città e degli attori territoriali coinvolti per costruire strategie di lungo periodo basate sul rafforzamento dei legami sociali e sull’assunzione collettiva di responsabilità: solo in questo modo è possibile concorrere in modo incisivo alla prevenzione e riduzione delle disuguaglianze e stimolare la coesione sociale.