Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Febbraio 2016 ore 18,00
Paragrafo n. 9
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2016-00378
RAZIONALIZZAZIONE E MISURE GESTIONALI DA APPLICARSI NELLE MORE DELL'APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE.
Interventi
"Razionalizzazione e misure gestionali da applicarsi nelle more dell'approvazione del
Bilancio di Previsione".
"Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201600378/024) 'Razionalizzazione e
misure gestionali da applicarsi nelle more dell'approvazione del Bilancio di Previsione
- revoca della deliberazione di spesa per la celebrazione del decennale olimpico (mecc.
201600245/066)".

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc. 201600378/024
presentata dalla Giunta Comunale in data 2 febbraio 2016, avente per oggetto:

"Razionalizzazione e misure gestionali da applicarsi nelle more dell'approvazione del
Bilancio di Previsione".

e della proposta di mozione n. mecc. 201600613/002, presentata dal Consigliere
Marrone in data 15 febbraio 2016, avente per oggetto:

"Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201600378/024) 'Razionalizzazione e
misure gestionali da applicarsi nelle more dell'approvazione del Bilancio di Previsione
- revoca della deliberazione di spesa per la celebrazione del decennale olimpico (mecc.
201600245/066)".

PORCINO Giovanni (Presidente)
Comunico che in data 12/02/2016 la competente Commissione ha rimesso il
provvedimento in Aula.
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Ne abbiamo discusso in Commissione, ma riepilogo sinteticamente i passaggi
essenziali. Il primo è il fatto che, per una scelta di trasparenza e di doveroso
coinvolgimento del Consiglio, portiamo l'atto in Consiglio Comunale - e non tutti i
Comuni decidono le regole o le autoregolamentazioni di esercizio provvisorio portando
l'atto in Consiglio -, in quanto è già da tre anni che noi lo facciamo nell'ottica della
massima trasparenza sui criteri, ma anche sulle limitazioni che l'Amministrazione si dà
in questa fase di gestione.
La proposta di deliberazione ricorda quali sono le novità normative in materia di
esercizio provvisorio e di limitazioni nella gestione. Ricorda, per esempio, la
limitazione dello stanziamento, che non è più riferito a base dell'ultimo Bilancio
approvato, ma dell'anno di programmazione dell'ultimo Bilancio approvato, quindi del
triennale di riferimento, e dentro questo inserisce il ragionamento sull'esercizio
provvisorio, inserendo e puntualizzando che dentro i criteri di ragionevolezza e di
prudenza non si debba far venir meno anche la naturale esigenza di gestione dell'Ente,
con riferimento al periodo intercorrente tra l'inizio dell'anno e l'approvazione del
Bilancio di Esercizio.
In tal senso, infatti, diciamo che nella definizione dei programmi dell'Amministrazione
e di quelle che sono le sue coerenze con il programma generale del Sindaco, presentato
sin dall'inizio della tornata amministrativa, e dei programmi annuali, è corretto e
ragionevole aggiornare ed integrare i programmi che riguardino la spesa dell'Ente,
anche con riferimento ad attività che si riferiscono a settori nuovi, come promozione
della città, turismo, accoglienza e vari altri settori che hanno a che fare con lo sviluppo
economico e il recente passato della città.
Non si citano atti, non si citano provvedimenti specifici, mi pare anche un po' capzioso
andare ad individuare in questa proposta di deliberazione qualcosa di così dettagliato e
specifico, invece i criteri sono molto, molto chiari.
Dentro questo criterio di priorità di rivisitazione del programma dell'Amministrazione,
coerente con i criteri adottati sin dall'inizio della tornata amministrativa, si dà poi atto e
si promuove l'approvazione di due princìpi cardine, che sono la continua riduzione
dell'indebitamento, limitando ai mutui, ai soli casi in cui vi sia la salvaguardia del
patrimonio, con finanziamenti o cofinanziamenti che riguardino opere pubbliche
rilevanti, e non utilizzare entrate straordinarie per finanziare spese ordinarie, come
peraltro già fatto negli ultimi quattro anni, che, tra virgolette, rappresenta sempre un
esempio di "volontà virtuosa" di recupero dei margini di efficienza nella spesa, ma
anche e soprattutto di sobrietà e di rigore sull'applicazione del principio di Bilancio.
Con ciò il Consiglio viene chiamato ad approvare i criteri generali, ad approvare questi
due specifici passaggi e a farlo, ribadisco, nella funzione, che, naturalmente, non per
colpa di qualcuno, consegna alla Giunta Comunale tuttavia il compito della gestione,
che pertanto attuerà secondo questi criteri esplicitati.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Apriamo il dibattito sulla proposta di deliberazione, ricordo, congiuntamente con la
proposta di mozione di accompagnamento firmata dal Consigliere Marrone avente ad
oggetto: "Revoca della deliberazione di spesa per la Celebrazione del decennale
Olimpico".
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Ad integrazione di quanto già detto prima, io sono dell'idea che in questa proposta di
deliberazione sia stato salvato il passaggio sulla vocazione turistica sulla promozione
della città, proprio per salvare, anche se un po' in derapata - consentitemi -, la
Celebrazione del decennale. È chiaro che non ha alcuna coerenza con tutte le altre
indicazioni che vengono date e che vengono riprese per dare applicazione alle
normative nazionali.
Io do atto all'Assessore Passoni che, è vero, non era costretto a portarla in Consiglio
Comunale, evidentemente lo ha fatto anche per continuità e non dare segni di
discontinuità rispetto ad una prassi inaugurata negli anni scorsi.
Non imputo alla Giunta l'assenza di coinvolgimento del Consiglio Comunale, perché,
quando un atto viene portato in Sala Rossa, chiunque ha - e non solo come me, su base
ostruzionistica - qualunque facoltà di emendamento. Vorrei solo farle osservare qual è il
livello di attenzione e di coinvolgimento di quella parte di Sala Rossa e, per certi versi -
mi dispiace dirlo -, anche un po' di questa, rispetto al dibattito in corso: è una passività
totale, assoluta.
In Commissione c'è stata una sola seduta di approfondimento, non mi risulta che da lì
siano emerse chissà quali proposte rivoluzionarie in modifica del testo; non c'è
nemmeno un emendamento di maggioranza.
Io potrei anche pensare che, in realtà, ci sia stata una massima condivisione nelle oscure
stanze, in sede esclusivamente di Gruppi di maggioranza. Mi permetto, invece, di
ritenere che la maggior parte dei Consiglieri presenti in questo momento a tenere il
numero legale non abbiano neanche la vaga idea della proposta di deliberazione che lei
ci ha appena illustrato. Purtroppo nessuno mi toglie questo, se non convinzione,
legittimo sospetto, mi viene da definirlo così.
È un aspetto triste, perché alla fine la materia di Bilancio è forse l'unica competenza
che, successivamente alla Riforma dei Comuni, sia rimasta in capo al Consiglio
Comunale, dopo la Riforma che ha portato pressoché tutti i poteri - magari anche
giustamente - in seno all'Esecutivo.
Questa Sala ha il momento di esprimersi, non su quanto avviene in Nigeria, in Arabia
Saudita o in Iraq, ma su quanto succede a Torino, con le finanze di Torino, pagate dai
torinesi, solo in questi due o tre momenti in tutto l'anno di Sala Rossa, e non ne
approfitta, è un dato di fatto. Non ne approfitta neanche dalle minoranze, se proprio
devo essere sincero, perché non coglie questa opportunità come occasione per porsi qual
è il reale stato dell'arte e quali potrebbero essere le possibilità di sviluppo alternativo,
non necessariamente in contrasto con la Giunta, magari anche solo in integrazione o in
complementarietà. Questo non sta avvenendo, la dice lunga anche su quale ormai sia
l'aridità propositiva delle forze politiche attualmente presenti, di quelle storiche, e temo
anche, a maggior ragione, di quelle che si stanno facendo largo. Se è questo lo stato,
allora temo che la politica abbia, anche a livello di Enti Locali, davvero molto poco da
dire.
Dal momento che ho presentato una proposta di mozione di accompagnamento, e credo
che il Presidente intendesse fare una discussione congiunta, mi limito solo ad illustrare
qual è il senso di questa proposta di mozione, che è molto semplice: si cerca di rendere
l'azione amministrativa della vostra Giunta coerente con questa proposta di
deliberazione, chiedendo la revoca della deliberazione di 350.000 Euro, con cui avete
deliberato il finanziamento al Decennale.
Mi permetto, peraltro, di segnalare a tutti che, secondo quanto ha già detto il Sindaco, è
già superata di fatto, perché, se è vero che oltre 120.000 Euro sono coperti da
finanziamento privato, è una deliberazione che risulta del tutto anacronistica. Si è
cercato di arrivare anche ad un compromesso di aumentare gli sforzi di copertura
privata e portarli ad essere almeno maggioritari rispetto allo sforzo di copertura
pubblica, perché, intendiamoci, è vero che stiamo parlando di 200.000 Euro e non di
milioni, ma è anche vero che sappiamo tutti bene che, quando si parla di un piano di
assistenza individuale di un disabile piuttosto che di una manciata di buoni trasporto sui
servizi di trasporto pubblico, o magari dei costi necessari all'acquisto di un immobile da
destinare in più a casa popolare, 200.000 Euro possono fare la differenza sulla
quotidianità, anche solo di una famiglia torinese, ma su diritti che sono fondamentali.
La proposta di mozione chiede solo di revocare quella deliberazione, per dare anche un
segnale di ripensamento su quello che è stato l'iniziale orientamento della Giunta di
destinare addirittura 350.000 Euro, ripensamento che è stato già annunciato dalla Giunta
stessa quando c'è stata la novità di, seppur parziali e minoritari, finanziamenti privati,
tanto vi dovevamo nella misura in cui si restituisce la palla dalla Giunta al voto dei
singoli Consiglieri, ogni Gruppo consiliare penso che sarà libero poi di esprimersi
secondo coscienza e, più che coscienza personale, coscienza amministrativa e anche
finanziaria.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Io purtroppo non faccio parte della I Commissione, di conseguenza non ho avuto modo
di seguire l'illustrazione della proposta di atto deliberativo da parte dell'Assessore in
quella sede. Ho ascoltato quella che è stata la relazione che quest'oggi egli ha fatto qui
al Consiglio. Ho ascoltato anche quello che ha detto il Consigliere Marrone. Sarei
intervenuto comunque, ma, in ogni caso, io condivido l'esortazione che ha fatto il
Consigliere Marrone, nel senso che un atto come questo deve essere discusso, valutato,
approfondito, e ciascuno dovrebbe votarlo con cognizione e con consapevolezza di ciò
che vota, perché è un atto importante. Guardo non solo l'Assessore al Bilancio, guardo
anche la Dirigente della Ragioneria, che saluto.
Credo, quindi, che occorra porre delle domande e spero di poter ricevere delle risposte
da parte dell'Assessore.
Ho sentito che l'Assessore diceva: "Non sarei stato obbligato a portare l'atto in
Consiglio, ma ho ritenuto di farlo per una maggiore trasparenza" e di questo io lo
ringrazio, così come ringrazio gli Assessori ogni qualvolta che mostrano, con i propri
atteggiamenti, un rispetto nei confronti dell'Aula Consiliare, così come stigmatizzo
invece i comportamenti - devo dire che in alcuni casi, per alcuni Assessori questo non
avviene così di rado - che invece non considerano molto il dibattito e le idee di
quest'Aula.
Per non tediare troppo, vado al dispositivo della proposta deliberativa, al punto 2),
laddove si parla di "attività ritenute prioritarie che, ampiamente e adeguatamente
motivate, costituiscano rappresentazione e attuazione del programma
dell'Amministrazione". Dato che, seppur non sappiamo ancora con certezza quale sarà
la data del voto, ragionevolmente vi sarà un arco temporale ancora di un paio di mesi di
attività di quest'Aula Consiliare, credo che, con il buonsenso che contraddistingue
l'Assessore Passoni, egli avrà già, in qualche modo, contezza di quelle che sono le
attività ritenute prioritarie e che, appunto, in quanto saranno ampiamente e
adeguatamente motivate, costituiranno rappresentazione e attuazione del programma
dell'Amministrazione.
Quindi, Assessore, io le chiedo, con analoga trasparenza, con la quale lei ha voluto
portare all'attenzione dell'Aula questo atto - e la ringrazio nuovamente -, di enunciare a
quest'Aula, prima del voto, quali sono le attività che hanno le caratteristiche che lei ha
ritenuto di ben descrivere all'interno del dispositivo della proposta deliberativa.
Così come le chiedo anche - rispetto al punto 4 del dispositivo - di farci comprendere
quali saranno i nuovi mutui che questa Amministrazione intenderà accendere, al fine di
comprendere meglio il contenuto reale, concreto, specifico della proposta deliberativa e
non solo le enunciazioni di carattere generale contenute in buona parte nella narrativa.
Venendo alla narrativa, ben venga la possibilità di poter accedere finalmente e
concretamente ai trasferimenti ministeriali, come qui viene detto, per il completamento
a sud della Linea 1 della Metropolitana. Debbo dire che l'attuale Assessore ai Trasporti
anche in questo non è che abbia particolarmente brillato; per cui, se c'è un Assessore
che ha caratterizzato in questi anni la propria attività per aver incassato una serie di
autogol, mi sembra che l'attuale Assessore ai Trasporti possa porsi nella parte alta di
un'eventuale graduatoria, perché ce ne sarebbe un buon numero; ma questo sarà un altro
argomento, che magari affronteremo in un altro Consiglio Comunale.
Dopodiché, sempre nella narrativa, si parla di puntuale programmazione delle spese che
si intende finanziare, dando un ordine di priorità alle iniziative da considerarsi elementi
essenziali e imprescindibili del piano di lavoro di questa Amministrazione. Quindi,
chiedo all'Assessore (ma dall'altro lato questo è il combinato disposto di quel che ho
letto in precedenza, rispetto al dispositivo che qui nella narrativa veniva di fatto
anticipato) di spiegarci meglio anche ciò che andiamo di fatto a determinare votando
questo atto.
Poco avanti si prosegue dicendo: "riuscire a realizzare le iniziative in ambito sportivo,
culturale e di promozione della Città in programmazione per l'anno 2016". Quali,
Assessore? Credo sia giusto e legittimo chiederlo e che sia dovere da parte di chiunque
segga in questo Consiglio Comunale poterlo comprendere. C'è anche il Sindaco; quindi,
credo che il Sindaco - qualora lo ritenga opportuno - possa ancor meglio, senza nulla
togliere all'Assessore al Bilancio, rispondere a tali quesiti, in quanto capo di questa
Amministrazione.
Non aggiungo altro, perché mi sembra che di carne al fuoco ce ne sia molta. Mi auguro
che ci sia anche la consapevolezza che il voto è determinato anche dal comprendere ciò
che si vota.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Faccio solo riferimento rapidamente a una cosa che mi ha incuriosito e che volevo
capire con l'Assessore, relativa al tratto Lingotto Bengasi, individuando tra i
finanziamenti da ritenersi essenziali (parlando dei mutui) la quota di cofinanziamento
necessaria affinché la Città possa accedere ai trasferimenti ministeriali destinati al
prolungamento sud della Linea 1 della Metropolitana, tratta Lingotto Bengasi.
Se ho capito bene, ma spero di aver capito male, le parole dell'Assessore Lubatti in
Commissione, l'Assessore attribuiva la responsabilità del mancato avanzamento dei
lavori alla quota ministeriale che non arrivava; quindi, si è impegnato tantissimo con il
Ministro Delrio affinché i finanziamenti arrivassero e affinché i lavori invece di
terminare in ritardo di cinque anni, terminassero in ritardo di sei (è una battuta).
Vorrei capire se questa proposta di deliberazione diventa quindi determinante,
contrariamente a quello che diceva l'Assessore Lubatti, per il prosieguo e per la fine dei
lavori, che i commercianti di via Nizza stanno attendendo da cinque anni. Chiedo
all'Assessore Lubatti se può essere più specifico su questo punto, perché se no
l'Assessore non ci ha detto la verità.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri? Nessuno.
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Mi premeva solo dire in via generale (perché le domande sono state puntuali, ma di una
puntualità tale - mi verrebbe la battuta - da mettere il carro davanti ai buoi) che la
programmazione a cui si fa riferimento è tutta di competenza del Consiglio Comunale.
E questo è il secondo anno in cui ci troviamo in Consiglio Comunale in una condizione
in cui "il cane si morde la coda".
Fondamentalmente il concetto è questo. Noi chiediamo al Consiglio Comunale di darci
degli indirizzi per formare il Bilancio e fare, conseguentemente, la politica di
indebitamento limitato alle opere indispensabili, di riduzione del debito, le priorità di
formazione dei servizi e quant'altro. E tutti gli anni, tra febbraio e marzo, presentiamo
quest'atto.
Tutti gli anni ci viene detto che noi presentiamo un atto senza dire al Consiglio
Comunale che cosa intendiamo fare dopo; quindi, iniziamo una discussione surreale
circolare, cioè ci avvitiamo tra chi doveva dire prima qualcosa e chi doveva attuare
qualcosa successivamente.
In realtà, il Consiglio Comunale, Consigliere Trombotto, ci dirà sia quanti mutui fare,
sia come farli, perché, se lei ricorda, l'anno scorso portammo una deliberazione
collegata al Bilancio più avanti, in cui abbiamo identificato quattro aree di
indebitamento limitate a circa 30 milioni di Euro, quindi una cifra minimale, per
garantire il rientro del debito e gli obiettivi preventivati; e il Consiglio Comunale ha
dibattuto ampiamente di questo. All'epoca erano più o meno quote uguali tra viabilità
pubblica, scuole, patrimonio in generale; il resto riguardava gli altri interventi: sport,
assistenza e quant'altro.
Questo atto lo porteremo in Giunta, il che non vuol dire venire meno all'obbligo della
missione iscritta in questo atto, che dice "impegno alla riduzione dell'indebitamento",
ma vuol dire che noi sapremo quali sono le opere quando abbiamo il Bilancio in
costruzione e i progetti in corso di redazione.
Quindi, non c'è una volontà di non portarlo all'Aula; anzi, ci stiamo facendo dire
dall'Aula: "Mi raccomando, dovete essere comunque in riduzione di debito". Quindi, è
una apertura di indirizzo all'Aula assolutamente fondamentale.
Così come le attività di gestione e di esercizio provvisorio, che tutti gli anni abbiamo
per uno, due, tre, cinque, due anni fa per nove mesi dell'anno, sono ovviamente gestione
di situazioni contingenti, ma anche di ordinari provvedimenti che sono già inseriti
dentro atti programmatori, come per esempio il programma del Sindaco.
Diversamente, un anno in cui - lo dico per paradosso - il Bilancio fosse approvato a
settembre (è successo nel 2014), ci troveremmo a fare nulla fino a settembre, in attesa di
che cosa? Non è questo il senso della Legge. La Legge dice di applicare prudenza nella
gestione, di applicare i criteri di verifica dei servizi, mese per mese, puntualmente; non
dice di non fare le cose che succedono in quel semestre o in nove mesi, perché
altrimenti gli Enti non gestirebbero più le città, non farebbero il proprio lavoro.
Quindi, coniugare prudenza e criteri di gestione, insieme alla garanzia degli obiettivi
dell'Ente, è il nostro mestiere. Noi trasparentemente diciamo che se non ci fossero
queste possibilità la Città non farebbe il 25 aprile, non farebbe il 1° maggio, non farebbe
i fuochi di San Giovanni, non farebbe il decennale delle Olimpiadi, per dire delle cose
essenziali di attività ordinaria, ma non farebbe altre mille cose indispensabili e
ordinarie, come tagliare l'erba, aprire gli asili nido, pagare i dipendenti, che sono parte
ovviamente dell'attività di una Città. Quindi, io non ci vedo contraddizione, Consigliere
Trombotto, ma ci vedo, anzi, la volontà di rendere il Consiglio Comunale partecipe fino
in fondo di queste operazioni.
Quali sono i compiti di gestione? Basta guardare il programma delle attività annuali
dell'anno scorso, per capire che lo gestiamo uguale in dodicesimi, e i criteri generali del
programma dell'Amministrazione del Sindaco, approvato come linee guida a inizio
della tornata amministrativa, che dice chiaramente che le attività di intrattenimento,
celebrazione, accoglienza e promozione della Città sono elementi "core" di questa Città,
non sono elementi accessori, sono diventati un'attività fondamentale come molte altre.
Poi - chiudo il ragionamento - ci sta anche che in polemica politica si metta come
sempre in contraddizione il bisogno contingente (mi riferisco al Consigliere Marrone)
con quello che può sembrare un'attività superflua. Ma questa retorica della
indispensabilità contro le attività che sembrano superflue, possiamo dire che è un po'
superata. Come quella un po' annosa tra periferie e non periferie, cioè diciamo che le
consegniamo al dibattito pre-elettorale, più che alla discussione sul Bilancio; ci può
stare, ma su questo non tocca a me rispondere, è un compito più della politica affrontare
i nodi dell'eventuale portata politica di questi atti.
Infine, il Consigliere Tronzano chiedeva cosa vuol dire compartecipazione ai
cofinanziamenti delle spese della Metropolitana. In sintesi, il modello attuale di
finanziamento prevede un livello di cofinanziamento statale, che è circa il 60%, e
prevede la possibilità di innalzare questo livello di cofinanziamento qualora la Città
cofinanzi ulteriormente una parte. Noi crediamo che sia utile che la Città partecipi
(parliamo di circa 11-12 milioni di cofinanziamento), affinché si completi per intero il
cofinanziamento da parte dello Stato.
Vero è che lo Stato è in ritardo sia sul cofinanziamento di parte sua (parte ordinaria)
come ha detto l'Assessore Lubatti, sia per la parte complementare, che riguarda altri
lotti e altre operazioni, tra cui le opere del ferro e non soltanto la parte cementizia
dell'opera.
Con il supplemento di questo cofinanziamento l'opera è interamente finanziata e
confidiamo che sia legato solo ai tempi di erogazione del finanziamento ministeriale,
ma per il resto la copertura è totale, con una quota che per la Città non dico sia
marginale, ma è sicuramente contenuta, perché si parla di circa 11-12 milioni di Euro a
carico della Città, rispetto a un'opera che notoriamente nell'intero vale un miliardo di
Euro, e che per quel tratto vale comunque più di 150 milioni di Euro.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)