Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo all'esame congiunto della proposta di mozione n. mecc. 201501694/002, presentata dai Consiglieri Ricca e Carbonero in data 21 aprile 2015, avente per oggetto: "Associazione Terra del Fuoco". della proposta di mozione n. mecc. 201501777/002, presentata dal Consigliere Marrone in data 27 aprile 2015, avente per oggetto: "Terra del Fuoco di lotta e di (sotto)governo: revoca Presidente di Farmacie Comunali Torino S.p.A.". e della proposta di mozione n. mecc. 201502251/002, presentata dai Consiglieri Bertola ed Appendino in data 25 maggio 2015, avente per oggetto: "Utilizzo temporaneo della caserma di via Asti". PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Ho presentato un emendamento alla mia proposta di mozione, che vorrei discutere in seduta segreta. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Visto che il Consigliere Ricca ha sollevato la questione, per quanto riguarda la mia proposta di mozione (in realtà, senza neanche emendamenti), per definizione (in quanto si danno dei giudizi, l'oggetto è relativo ad una persona che non è eletta Consigliera Comunale o Assessore e si chiede addirittura la revoca da un posto di sottogoverno della Città), da Regolamento mi sembra abbastanza normale che si proceda ad una seduta e ad una votazione segreta. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Paolino; poi, risponderò al Consigliere Marrone. PAOLINO Michele Mi chiedo per quale motivo il venerdì continuiamo a fare la Conferenza dei Capigruppo; serve per l'organizzazione dei lavori, ma, se i Capigruppo avevano intenzione di fare una richiesta di questo genere… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Certo, lo potevano comunicare venerdì durante la Conferenza dei Capigruppo, permettendo agli Uffici e all'Ufficio di Presidenza di fare le opportune verifiche, assumendo le decisioni venerdì ed arrivando in Aula con tutti Consiglieri informati della seduta segreta, che, tra le altre cose, impone una serie di attenzioni tecniche (staccare lo streaming, decidere quali funzionari posso rimanere in Aula, eccetera) e che adesso dovremo prendere in fretta. Accolgo le richieste dei Consiglieri Marrone e Ricca come necessità di un approfondimento, domani o venerdì ne parleremo in Conferenza di Capigruppo e lunedì discuteremo sulla base di quanto concordato (cioè, se ci sono i criteri per la seduta segreta, verranno applicati) e proseguiremo. Però non utilizzare la Conferenza dei Capigruppo di venerdì per affrontare questo tema e portarlo in Aula imponendo agli Uffici, di corsa, di fare una serie di verifiche, mi sembra un atto irrispettoso, soprattutto nei confronti di chi deve garantire il corretto svolgimento del Consiglio. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Presidente, il 25 maggio 2015, quando ho presentato l'emendamento (quindi, non oggi), ho chiesto se c'erano le condizioni per poterne discutere nel corso di una seduta segreta e mi è stato risposto che è mia facoltà poterlo chiedere nel momento in cui intendo fare un certo tipo di intervento (all'interno del mio emendamento sono nominate delle persone che non sono state elette). Credo che non cambi nulla nell'economia dei lavori e non ritengo che ci siano delle verifiche da fare, ma basta semplicemente (mi dispiace creare il disagio per chi dovrà allontanarsi) fare allontanare le persone che non fanno parte del Consiglio Comunale per poter discutere nel merito la proposta di mozione che ho presentato. PORCINO Giovanni (Presidente) Sono due piani differenti: il primo attiene alla pubblicità della discussione dell'argomento nel corso della seduta, il secondo attiene alla votazione. Per quanto attiene alla votazione, il nostro Regolamento predetermina rigidamente le condizioni che consentono la seduta segreta e, nella valutazione del sottoscritto - confortata dagli Uffici -, nelle proposte di mozione presentate (né quella del Consigliere Ricca, né quelle dei Consiglieri Marrone e Bertola) non si individuano gli elementi che il nostro Regolamento considera necessari affinché la seduta si svolga in forma segreta. Un tema diverso è, invece, il fatto che nel corso di un intervento vengano citati dei soggetti che non fanno parte del Consiglio Comunale per quanto riguarda le qualità personali; in questo caso, sarebbe opportuno che gli oratori avvisassero in precedenza, per poter chiudere la seduta, e, in caso contrario, toccherebbe farlo al sottoscritto. Rispetto alla modalità segreta della votazione, ritengo che non vi siano gli estremi, mentre rispetto all'adunanza segreta, l'oratore deve avvisare che si appresta a discutere di qualità personali e lo deve fare sotto la propria responsabilità; se lei fa questa valutazione, è mio dovere chiudere la seduta. Dato che credo sia il caso di considerare la seduta segreta e visto che merita un approfondimento, invito il Consigliere a spiegarlo meglio e, quindi, convoco la Conferenza dei Capigruppo al banco della Presidenza. La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Presidente, ho presentato un emendamento con cui intendo integrare la proposta di mozione, rendendola un atto unico. Visto che chiedo di esprimersi su quello che è il contenuto del mio emendamento ed è per questo motivo che considero opportuno applicare la totale segretezza alla seduta, anche per poter dare la possibilità di votare in assoluta libertà, senza essere condizionati da un voto palese. PORCINO Giovanni (Presidente) Questo non è previsto. L'articolo n. 97, comma 1, del nostro Regolamento recita: "L'adunanza del Consiglio Comunale si tiene in forma segreta quando vengono trattati argomenti che comportino apprezzamenti sulle qualità personali, sulle condizioni economiche, sulla vita privata, sulla correttezza di una persona, salvo i casi in cui la discussione riguardi lo specifico operato politico-amministrativo di un componente il Consiglio, o di un Assessore". Lo stesso articolo, al comma 3, recita: "Ogni componente il Consiglio e ogni Assessore, precisandone i motivi al Presidente, può richiedere che un proprio intervento - e non l'intera seduta - si svolga in seduta segreta, quando ritenga che sussistano le ragioni di cui al comma 1. Al termine dell'intervento il Presidente, qualora ritenga non sussistano le ragioni di segretezza, può proporre al Consiglio la pubblicità del verbale dell'intervento". Questo è quanto recita il nostro Regolamento. |