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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Giugno 2015 ore 10,00
Paragrafo n. 21
MOZIONE 2015-01694
"ASSOCIAZIONE TERRA DEL FUOCO" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI RICCA E CARBONERO IN DATA 21 APRILE 2015. [Testo coordinato]
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame congiunto della proposta di mozione n. mecc. 201501694/002,
presentata dai Consiglieri Ricca e Carbonero in data 21 aprile 2015, avente per oggetto:

"Associazione Terra del Fuoco".

della proposta di mozione n. mecc. 201501777/002, presentata dal Consigliere Marrone
in data 27 aprile 2015, avente per oggetto:

"Terra del Fuoco di lotta e di (sotto)governo: revoca Presidente di Farmacie Comunali
Torino S.p.A.".

e della proposta di mozione n. mecc. 201502251/002, presentata dai Consiglieri Bertola
ed Appendino in data 25 maggio 2015, avente per oggetto:

"Utilizzo temporaneo della caserma di via Asti".

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ho presentato un emendamento alla mia proposta di mozione, che vorrei discutere in
seduta segreta.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Visto che il Consigliere Ricca ha sollevato la questione, per quanto riguarda la mia
proposta di mozione (in realtà, senza neanche emendamenti), per definizione (in quanto
si danno dei giudizi, l'oggetto è relativo ad una persona che non è eletta Consigliera
Comunale o Assessore e si chiede addirittura la revoca da un posto di sottogoverno
della Città), da Regolamento mi sembra abbastanza normale che si proceda ad una
seduta e ad una votazione segreta.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Paolino; poi, risponderò al Consigliere
Marrone.

PAOLINO Michele
Mi chiedo per quale motivo il venerdì continuiamo a fare la Conferenza dei
Capigruppo; serve per l'organizzazione dei lavori, ma, se i Capigruppo avevano
intenzione di fare una richiesta di questo genere… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Certo, lo potevano comunicare venerdì durante la Conferenza dei
Capigruppo, permettendo agli Uffici e all'Ufficio di Presidenza di fare le opportune
verifiche, assumendo le decisioni venerdì ed arrivando in Aula con tutti Consiglieri
informati della seduta segreta, che, tra le altre cose, impone una serie di attenzioni
tecniche (staccare lo streaming, decidere quali funzionari posso rimanere in Aula,
eccetera) e che adesso dovremo prendere in fretta.
Accolgo le richieste dei Consiglieri Marrone e Ricca come necessità di un
approfondimento, domani o venerdì ne parleremo in Conferenza di Capigruppo e lunedì
discuteremo sulla base di quanto concordato (cioè, se ci sono i criteri per la seduta
segreta, verranno applicati) e proseguiremo. Però non utilizzare la Conferenza dei
Capigruppo di venerdì per affrontare questo tema e portarlo in Aula imponendo agli
Uffici, di corsa, di fare una serie di verifiche, mi sembra un atto irrispettoso, soprattutto
nei confronti di chi deve garantire il corretto svolgimento del Consiglio.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Presidente, il 25 maggio 2015, quando ho presentato l'emendamento (quindi, non oggi),
ho chiesto se c'erano le condizioni per poterne discutere nel corso di una seduta segreta
e mi è stato risposto che è mia facoltà poterlo chiedere nel momento in cui intendo fare
un certo tipo di intervento (all'interno del mio emendamento sono nominate delle
persone che non sono state elette). Credo che non cambi nulla nell'economia dei lavori
e non ritengo che ci siano delle verifiche da fare, ma basta semplicemente (mi dispiace
creare il disagio per chi dovrà allontanarsi) fare allontanare le persone che non fanno
parte del Consiglio Comunale per poter discutere nel merito la proposta di mozione che
ho presentato.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Sono due piani differenti: il primo attiene alla pubblicità della discussione
dell'argomento nel corso della seduta, il secondo attiene alla votazione. Per quanto
attiene alla votazione, il nostro Regolamento predetermina rigidamente le condizioni
che consentono la seduta segreta e, nella valutazione del sottoscritto - confortata dagli
Uffici -, nelle proposte di mozione presentate (né quella del Consigliere Ricca, né quelle
dei Consiglieri Marrone e Bertola) non si individuano gli elementi che il nostro
Regolamento considera necessari affinché la seduta si svolga in forma segreta.
Un tema diverso è, invece, il fatto che nel corso di un intervento vengano citati dei
soggetti che non fanno parte del Consiglio Comunale per quanto riguarda le qualità
personali; in questo caso, sarebbe opportuno che gli oratori avvisassero in precedenza,
per poter chiudere la seduta, e, in caso contrario, toccherebbe farlo al sottoscritto.
Rispetto alla modalità segreta della votazione, ritengo che non vi siano gli estremi,
mentre rispetto all'adunanza segreta, l'oratore deve avvisare che si appresta a discutere
di qualità personali e lo deve fare sotto la propria responsabilità; se lei fa questa
valutazione, è mio dovere chiudere la seduta.
Dato che credo sia il caso di considerare la seduta segreta e visto che merita un
approfondimento, invito il Consigliere a spiegarlo meglio e, quindi, convoco la
Conferenza dei Capigruppo al banco della Presidenza.
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Presidente, ho presentato un emendamento con cui intendo integrare la proposta di
mozione, rendendola un atto unico. Visto che chiedo di esprimersi su quello che è il
contenuto del mio emendamento ed è per questo motivo che considero opportuno
applicare la totale segretezza alla seduta, anche per poter dare la possibilità di votare in
assoluta libertà, senza essere condizionati da un voto palese.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Questo non è previsto. L'articolo n. 97, comma 1, del nostro Regolamento recita:
"L'adunanza del Consiglio Comunale si tiene in forma segreta quando vengono trattati
argomenti che comportino apprezzamenti sulle qualità personali, sulle condizioni
economiche, sulla vita privata, sulla correttezza di una persona, salvo i casi in cui la
discussione riguardi lo specifico operato politico-amministrativo di un componente il
Consiglio, o di un Assessore". Lo stesso articolo, al comma 3, recita: "Ogni componente
il Consiglio e ogni Assessore, precisandone i motivi al Presidente, può richiedere che un
proprio intervento - e non l'intera seduta - si svolga in seduta segreta, quando ritenga
che sussistano le ragioni di cui al comma 1. Al termine dell'intervento il Presidente,
qualora ritenga non sussistano le ragioni di segretezza, può proporre al Consiglio la
pubblicità del verbale dell'intervento". Questo è quanto recita il nostro Regolamento.

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