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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 22 Dicembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2014-06304
"PROGETTO BIDELLI ROM" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI CARBONERO E RICCA IN DATA 1 DICEMBRE 2014.
Interventi

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201406304/002, presentata in data
1° dicembre 2014, avente per oggetto:

"Progetto bidelli Rom"

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessore)
Per la verità, avevo anche visto un articolo su "La Stampa" proprio in merito a questa
vicenda: "I genitori protestano: cacciate i bidelli Rom. Contestato il progetto di
integrazione alla 'Cena'".
Ricordo anche che, quando era partito l'anno scolastico, su "La Stampa", ma anche su
"La Repubblica", era stata pubblicata un'intervista del nostro direttore dell'Ufficio
Scolastico Territoriale, che lamentava - se non ricordo male - il fatto di non riuscire a
trovare bidelli, si trattava di circa 130 bidelli che non riusciva a trovare.
Non so perché, ma queste due notizie mi vengono in mente insieme. Siccome si dice:
"Ma come, i bidelli Rom che tolgono il lavoro agli italiani?", se vogliamo vedere tutta
la realtà, va anche detto che l'Ufficio Scolastico Territoriale cercava 130 bidelli e non
riusciva a trovarli.
Al di là di tutto questo, quello che vorrei dire è che non ho ben compreso dove sia il
problema, ma qui io credo di dover dare alcune informazioni.
La scuola "Cena", per chi non la conosce, è una scuola frequentata da molti bimbi che
sono ospiti nei campi Rom. Esistono progetti, a livello nazionale, a cui anche la Città di
Torino aderisce, proprio per garantire la frequentazione delle scuole da parte di questi
bimbi. Non sempre questo accade. Dal momento che noi abbiamo dei compiti
istituzionali - come dicevo prima - di rispetto dell'adempimento del diritto/dovere
scolastico, ovviamente cerchiamo di fare in modo che questi bambini vadano a scuola,
anche perché chi conosce le tradizioni rom, o comunque delle popolazioni nomadi, sa
che fino ad un certo punto era proprio vietato loro di imparare a leggere e a scrivere,
perché erano soltanto gli altri, cioè quelli che loro chiamano "i gaggi", cioè noi, che
sapevano leggere e scrivere e quindi loro non volevano mischiarsi, eccetera, c'era tutto
questo discorso di separatezza e così via.
Al di là di queste storie, qui a me sembra che accada qualcosa di positivo, cioè, per
garantirci questa frequentazione delle scuole, noi facciamo una serie di azioni, tipo
l'accompagnamento di questi bambini a scuola, che vuol dire non solo accompagnarli
fisicamente, prelevandoli dal campo e portandoli con un pulmino a scuola, perché
spesso i campi sono anche molto lontani dalle scuole, ma vuol dire anche seguirli,
perché alcuni sono arrivati da poco, alcuni sono profughi; si chiamano Rom perché
vengono dalla Romania e hanno delle difficoltà oggettive di inserimento, quindi hanno
un sostegno.
Per favorire la frequentazione a scuola di questi bimbi, ci siamo anche inventati un nido,
che è all'interno di uno dei campi, dove le mamme Rom, insieme a delle educatrici,
lavorano proprio anche allo scopo di avvicinarle un po' di più alle istituzioni.
Non la faccio lunga, perché i tempi dell'interpellanza non me lo consentono, ma, in altre
parole, io credo che noi stiamo facendo un buon lavoro di integrazione ed è proprio
quello che credo non sia né di destra, né di sinistra, né di centro, ma sia un lavoro
necessario nell'interesse della collettività.
Io credo sia nell'interesse della collettività se i bimbi Rom vanno a scuola, così come
credo sia nell'interesse della comunità se ci sono dei progetti che avvicinano queste
persone al lavoro, senza obbligarli, perché credo nella democrazia, ma credo anche che
giustamente ci sia uno scambio tra i valori che l'umanità ha e di cui è portatrice, a
seconda delle culture.
Detto ciò, questo è un progetto che andrebbe proprio in quella direzione. Spesso si dice:
"Ma queste persone sono qui, non fanno niente, non lavorano e noi dobbiamo occuparci
di loro". Qui finalmente si fanno lavorare questi signori, in un progetto di lavoro
accessorio.
Quindi, il progetto prevede che la Città inserisca nelle scuole comunali, esclusivamente
in affiancamento al personale di ruolo, operatori assunti annualmente, attraverso il
progetto "Cantieri di lavoro".
I fatti riportati dal quotidiano "La Stampa" si riferiscono all'Istituto Comprensivo
"Cena", che ha aderito ad un progetto denominato "Clean. Interventi di Pulizia e
Coesione Urbana", realizzato dall'associazione Idea Rom. Nello specifico, il progetto
prevede l'inserimento in attività di lavoro accessorio di giovani e adulti Rom,
regolarmente residenti, da impiegare nelle pulizie straordinarie di spazi pubblici, aree
verdi o edifici scolastici a Torino. Io credo che questo sia un buon esempio, se vogliamo
che, anziché andare a rubare il rame, lavorino.
"Clean" è uno dei 117 progetti che sono stati presentati nell'anno 2014 nell'ambito
dell'invito a presentare proposte del progetto "Reciproca solidarietà e lavoro
accessorio", sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e gestito dall'Area
Lavoro Sviluppo Fondi Europei Innovazione e Smart City.
Nel 2014 sono state finanziate più di 90 associazioni, comitati, enti religiosi. Tra gli
obiettivi del progetto, quello rilevante è l'integrazione al reddito dei cittadini colpiti
dalla crisi economica in atto, che vengono inseriti in attività di utilità sociale, retribuiti
attraverso i voucher per il lavoro accessorio.
Peraltro, questo progetto in particolare - che è dentro quel contenitore più ampio -,
finanziato dalla Compagnia di Sanpaolo, dura pochi mesi, termina a gennaio 2015 ed ha
proprio questa caratteristica di sostenere i cittadini in difficoltà, offrendo loro, però, di
lavorare sul recupero del territorio, oppure facendo dei servizi di cura della comunità; è
promosso da Enti senza fini di lucro e coinvolge cittadini torinesi, proprio come attività
di integrazione del reddito.
In particolare, questo progetto è stato pensato proprio perché in quella scuola - che è la
scuola "Cena" - vanno dei bimbi che provengono da quegli stessi campi, dove questi
adulti Rom sono stati impiegati, naturalmente insieme a personale di ruolo, per il lavoro
di pulizia nelle scuole, progetto che sta per finire, perché terminerà alla fine di gennaio.

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Io ho lo stesso sentimento di prima, anche un po' più preoccupato. Però è la sua
giornata fortunata, perché intanto devo dire che per il prossimo anno, se il suo Dirigente
continuerà a cercare i 130... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non so chi sia, se
sia il dirigente... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora, gli dica pure
serenamente che per il prossimo anno, se dovrà cercare 130 persone, gliele troverò io.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Venite da me, ve trovo tutte io, non c'è
problema. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ha sbagliato, perché, se lo
chiedeva, gli davamo sicuramente una mano e trovavamo il modo di occupare 130
persone a fare un lavoro che reputo sia più che dignitoso per chiunque lo debba fare,
indipendentemente dall'etnia, dalla provenienza, da cosa fa.
A volte a parlare non ci si sbaglia mai, perché bastava dirlo e trovavamo 130 persone,
ma in un attimo, in una settimana le trovavamo, mi creda, non c'era bisogno di andare...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Lei ha detto: "Non trovavamo le persone, quindi abbiamo preso questi" - perché è a
verbale -, però non ho capito se questi facessero parte di un progetto di integrazione,
oppure se abbia colto due piccioni con una fava, cioè, non trovando le persone, è
riuscita a fare in modo di inserirle in un progetto. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Sì, sì, l'ha detto lei all'inizio: "Non trovavamo e sono sbucati questi".
L'ha detto, poi lo risentiamo con calma. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No,
non è polemica, però mi dà la possibilità di trovare un altro argomento interessante da
portare poi - e a questo punto lo chiedo - in Commissione Controllo di Gestione, perché
mi sta dicendo che c'è tutta una serie di associazioni che percepisce sicuramente dei
fondi... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non ha detto neanche questo? Ho
visto un altro film! (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene.

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessore)
Io ho detto che questo progetto, che si chiama "Clean", che è un progetto a livello
nazionale con fondi europei, ha 90 associazioni, enti religiosi, eccetera, che utilizzano,
attraverso la forma del lavoro accessorio, persone che sono in difficoltà e verso le quali
si fa integrazione, utilizzando i voucher per il lavoro accessorio secondo la Legge n.
92/2012.
Quindi, le 90 associazioni, comitati e enti religiosi partecipanti, sono partecipanti a
"Clean. Interventi di Pulizia e Coesione Urbana" della Compagnia di San Paolo, che è
un progetto nazionale.

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Perfetto, è esattamente quello che ho detto. Pensavo che non sarebbe male vedere
esattamente la destinazione di questi fondi, e esattamente quanti voucher e come sono
stati usati. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, ci mancherebbe, così vediamo
esattamente l'utilizzo che ne è stato fatto, come le 90 associazioni possono averlo girato
poi effettivamente alle persone che hanno impiegato in questo tipo di manodopera, in
questo tipo di interventi, così facciamo un attimo la quadratura e vediamo se tutto torna,
perché - ripeto - siamo partiti da un problema di inserimento - che, tra l'altro, non ho
capito se venissero in appoggio, se fossero in sovrannumero, se fossero al posto di
qualcuno, questo non è stato detto, ma ha fatto tutto un ragionamento sulle associazioni
-, inseriti in accompagnamento, questo l'ha detto... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). In affiancamento. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, ero
sereno nell'ascoltarla. Dato che è un progetto a sé, volevo capire se fosse in
affiancamento o in sostituzione. Ma dato che lei ha detto che non trovavate il personale,
allora è lei che mi ha distratto nel ragionamento, perché allora vuol dire che in qualche
modo doveva essere compensata questa mancanza di personale. L'ha detto lei, non l'ho
detto io. Quindi, è questo che forse mi ha un po' confuso.
Sa, il solito neurone riesce a fare pochissimi sforzi. Non ho l'apertura mentale di chi
sorride su queste affermazioni, quindi deve avere un po' di pazienza, deve seguirmi
passo per passo.
Dato che ha detto che non si trovavano le persone, anche in funzione del fatto che
bisognava in qualche modo cercare un'integrazione per persone che vivono in un loro
mondo e in un loro contesto, volevo solo capire se fossero in più o se fossero al posto di
qualcuno, che era anche la domanda dell'interpellanza, ma ho capito che è un
sottilissimo filo tra essere in più o essere al posto di qualcuno, non trovando le persone.
Comunque, le chiedo di portarla in Commissione, non come approfondimento
dell'interpellanza vera e propria, ma sul contesto del progetto "Clean", che, invece,
secondo me, è interessante e magari sarebbe giusto avere dei dati per il 2014.

VENTURA Giovanni (Consigliere f.f. di Presidente)
L'interpellanza è discussa. Poi lei, come Presidente della Commissione Controllo di
Gestione, potrà convocare la Compagnia di San Paolo e gli Assessori, quando lei lo
riterrà più opportuno.

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