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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Dicembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2014-01443
"IL COMUNE PROTEGGA IL COMMERCIO TRADIZIONALE E LE ATTIVITA' STORICHE NEL CUORE DI TORINO" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA AMBROGIO IN DATA 26 M ARZO 2014.
Interventi

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401443/002, presentata in
data 26 marzo 2014, avente per oggetto:

"Il Comune protegga il commercio tradizionale
e le attività storiche nel cuore di Torino"

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Il Consigliere Ambrogio ci chiede conto circa la mozione n. 30 del 7 novembre 2011,
finalizzata alla salvaguardia delle attività storiche localizzate nella parte centrale
della nostra città.
Intanto, bisogna distinguere la proprietà pubblica, cioè gli immobili di proprietà della
Città di Torino da quelli di proprietà privata.
Su quelli di proprietà della Città di Torino si sta procedendo secondo le deliberazioni
approvate dallo stesso Consiglio Comunale, mettendo a gara gli immobili liberi o
quelli aventi contratto a scadenza; per quelli occupati, con il meccanismo di
prelazione da parte di chi vi è già dentro. Questo per quanto riguarda gli immobili di
proprietà della Città di Torino.
Per quanto riguarda, invece, gli immobili privati, è evidente che la Città non ha
grandi spazi di manovra sulle trattative tra i privati imprenditori commerciali e i
privati imprenditori proprietari immobiliari, ma come Città stiamo cercando di porre
la massima attenzione, così come avviene in altre aree della città di Torino.
Da circa un anno c'è un cosiddetto "Tavolo Centro", che risponde al Tavolo richiesto
nella mozione del punto n. 3; a questo Tavolo partecipano tutte le Associazioni di
categoria, comprese le Associazioni di Via del centro e i Presidenti delle
Associazioni di Via del centro. È un Tavolo ampio, che, ad esempio, è stato
utilissimo nel confronto sulla vicenda legata alla sperimentazione su via Roma; un
Tavolo con il quale ci siamo confrontati e abbiamo anche concordato i percorsi da
seguire.
È un Tavolo che ha prodotto anche una certa quantità di lavoro, perché, ad iniziare
dalle vetrofanie delle vetrine dei negozi chiusi, al progetto Portici (sono tutte cose
sulle quali stiamo lavorando, progetti anche ambiziosi, perché sui Portici sta
lavorando in maniera particolare la Fondazione Contrada Torino, che si sta
occupando intanto della riqualificazione dei portici di via Nizza), il progetto è quello
di dare un brand a questo patrimonio che ha la Città di Torino, direi unico, di
chilometri e chilometri di aree porticate.
È evidente, però, che questo non risolve il problema che oggi pone il Consigliere
Appendino, relativo al caro affitti in centro, perché questo fa parte della
contrattazione tra privati. Quindi, diventa complicato per la Città, se non impossibile,
intervenire per riuscire a tutelare le attività storiche; né tanto meno - che è la
domanda che pone la mozione del 2011 - un fondo specifico sul punto può essere
sufficiente a risolvere il problema.
Anche perché quando si tratta di fondi ho sempre qualche perplessità, perché se ci si
concentra in un'area, vengono fuori tante altre aree che sono in condizioni simili,
come sa il Consigliere, perché abbiamo già trattato questo tema in Commissione;
anzi, direi peggiori. Quindi diventa complicato, in una situazione di scarsità di risorse
finanziarie, riuscire a dare incentivi ai privati a sostegno delle proprie attività.
Quindi, su quello ho qualche dubbio, anche se il dubbio è velocemente risolto dal
fatto che in questo momento la Città non ha le risorse finanziarie, ma non le hanno
neanche altri soggetti, quindi diventa complicato.
La Città continuerà a lavorare, a confrontarsi con questo Tavolo, che è significativo,
nel tentativo di promuovere quanto più possibile l'area.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Ambrogio.

AMBROGIO Paola
Ringrazio l'Assessore per la risposta. È evidente che l'interpellanza si riferisce a un
problema legato alla crisi generale che riguarda il commercio della nostra città e di
tutto il Paese. Però, già un anno e mezzo fa, mi ero soffermata sulla situazione del
commercio tradizionale del centro storico, perché indubbiamente, se è vero, come
diceva l'Assessore, che il commercio in generale sta subendo un forte periodo di
crisi, ci sono una serie di elementi che hanno colpito ulteriormente le attività che
hanno sede nel centro della città.
Per quanto riguarda il caro affitti sono d'accordo con l'Assessore che in parte
riguarda immobili di proprietà privata, quindi diventa difficile intervenire. Però, due
anni fa, di fronte a situazioni come quella presente in piazza CLN, dove c'era
praticamente un intero isolato di serrande abbassate, è vero che si trattava di soggetti
privati, però avevo chiesto al Sindaco che l'Amministrazione si ponesse il problema.
Devo dire che, anche se in ritardo, sono contenta che almeno sia stato seguito il
nostro suggerimento di intervenire sulle vetrine dei privati con vetrofanie, perché -
piazza CLN era il caso più emblematico - le numerose vetrine vuote del centro
storico creano degrado e non sono un bel biglietto da visita. Per cui, coprire queste
vetrine con ad esempio la pubblicità dei musei o di altre iniziative della nostra città
può essere utile a mantenere un po' di decoro.
Ovviamente avevo chiesto di intervenire con un Tavolo. Questo probabilmente è
stato fatto, anche se poi non so se i problemi vengano risolti (ritornando al centro
storico, mi riferisco alla questione della chiusura di via Roma, o altre questioni
simili), visto che il Presidente della Circoscrizione dà delle indicazioni di un certo
tipo e poi la Giunta emana delle deliberazioni che vanno nella direzione contraria.
Quindi, se si fanno i Tavoli di lavoro, bisogna ascoltare i suggerimenti che arrivano
dal territorio. Invece mi sembra che i provvedimenti che sono stati presi non fossero
condivisi così tanto dalla Circoscrizione, per quel che ricordo essere stato detto in
Commissione.
In merito al fondo, lo so che l'Assessore è dell'idea che bisogna cavarsela da sé.
Però, nonostante quanto viene spesso detto, anche in questa sede, delle attività del
centro particolarmente floride, dove bene o male il movimento non manca, io non
condivido questa idea.
Mi rendo conto che il passaggio e il lavoro si sposta da una via all'altra, quindi se
migliora via Lagrange, peggiora via Roma, se migliora via Carlo Alberto, peggiorano
via Lagrange e via Roma. È un movimento, un passaggio da una via all'altra, ma non
aumenta il potenziale di acquisto, perché è sempre lo stesso. Le persone si muovono.
Assistiamo comunque a un continuo abbassarsi e alzarsi di saracinesche, un continuo
passaggio di proprietà e di gestioni, che sono determinate dal fatto che il tentativo
c'è, ma poi non ce la fanno a sopravvivere, e il caro-affitti è sicuramente uno degli
elementi che incide maggiormente.
So che l'Amministrazione Comunale sta provvedendo con un bando rispetto agli
immobili di proprietà comunale. Rispetto ai privati, io continuo a sostenere che ci
debba anche essere un intervento della Città, studiato in qualche modo, ma
comunque qualcosa bisogna fare.
In merito al fondo, la mozione che era stata peraltro approvata all'unanimità,
prevedeva anche l'istituzione di un fondo di intervento. So che questo è un punto
dolente, le casse sono piuttosto vuote, quindi per l'Assessore questo argomento è
tabù.
Rimane il fatto che la mozione era stata approvata all'unanimità, per cui credo che
nelle situazioni più gravi sia necessario che anche la Città dia un segnale, perché
anche laddove ci sono delle situazioni peggiori rispetto al centro, come diceva
l'Assessore, ad esempio le attività commerciali colpite dai cantieri, discusse la scorsa
settimana, la Città interviene solo in parte, perché l'attività commerciale che si trova
solo un po' più distante dal cantiere, non è compresa nelle aree che possono godere
degli sgravi. Quindi ritorniamo sempre al punto di partenza. Forse l'istituzione di un
fondo potrebbe essere di aiuto in queste aree che stanno subendo gravi disagi.
Quindi, chiedo all'Assessore di rivalutare e di riprendere in considerazione quanto
approvato nella mozione.

ALUNNO Guido Maria (Consigliere f.f. di Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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