Interventi |
LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201405463/002, presentata in data 12 novembre 2014, avente per oggetto: "Illecito amministrativo o comportamento abituale?" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Il Consigliere Magliano dà atto che l'argomento dell'interpellanza è già stato oggetto di una prima discussione in Aula con l'Assessore Tedesco, per cui io mi limiterò solo alla parte residua. Confermo il fatto che in data 31 luglio 2014 la Città ha ricevuto una richiesta di autorizzazione temporanea per i giorni 17, 19, 20, 24, 26 e 27 settembre 2014. Tale ultima richiesta non ha avuto seguito, in quanto è stato chiesto di integrare la pratica con la documentazione relativa alla valutazione di impatto acustico e al parere della Commissione Provinciale di Vigilanza. Questi documenti non sono mai pervenuti e non è stata mai autorizzata alcuna richiesta. Il 27 settembre 2014 vi è stato l'accertamento ed è stato redatto un verbale ai trasgressori De Luca e coobbligato Parcolimpico. La sanzione prevista dall'articolo 666 del Codice Penale va da un minimo di 258,00 Euro a un massimo di 1.540,00 Euro, e non è consentito il pagamento in misura ridotta. Verrà quindi emanata ordinanza/ingiunzione ai sensi della Legge n. 689/81, con applicazione dei criteri che sono previsti nella normativa stessa. In pratica, è stato redatto verbale, il verbale è in lavorazione e verrà applicata la sanzione. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore per la risposta. Secondo l'Assessore quanto avrà guadagnato il signor De Luca, amministratore delegato di Parcolimpico, il 17, il 19, il 20, il 24, il 26 e il 27 settembre? Secondo me, più del massimo della sanzione di 1.500,00 Euro. E secondo l'Assessore è normale che una persona possa gestire la città come fosse casa propria? La mia domanda è solo questa. Questo personaggio oltre a ricevere due, tre atti amministrativi perché ha disturbato la quiete pubblica all'interno… Assessore Lo Russo, sto già interloquendo io con l'Assessore Mangone, se interloquisce anche lei… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Perfetto. Il soggetto in questione, con la discoteca "White Moon", ha divertito tante persone questa estate, però ha ricevuto una serie di sanzioni per violazione della normativa in materia di limiti acustici; quindi era già attenzionato da parte dei nostri Vigili. Poi pensa bene di richiedere la proroga della precedente concessione. La Città non gli concede l'autorizzazione, ma questo signore organizza comunque sette serate in più. Nella peggiore delle ipotesi questo signore pagherà una sanzione massima di 1.540,00 Euro, ai sensi del Codice Penale, e con una serata si è pagato la multa. Se l'Assessore non prende la decisione di dire al signor De Luca Antonio Roberto Maria che la sua società il prossimo anno non potrà aprire il locale "White Moon", noi trasmettiamo il messaggio che basta avere i soldi per poter trasgredire le regole in questo Paese. Basta pagare. Solo che l'Assessore arriva da una cultura per cui, in teoria, siamo tutti uguali di fronte alla Legge, non c'è qualcuno che è più uguale degli altri, che ricevendo una sanzione di 1.540,00 Euro, si organizza altre sei serate non autorizzate, guadagnando almeno cinque, sei volte quella cifra. Visto che queste cose capitano regolarmente, non vorrei che qualcuno - che si chiama Parcolimpico - si sentisse più uguale degli altri di fronte all'Amministrazione. Non vorrei che questa persona, visto che fa attività dentro una struttura di un certo tipo, perché la struttura è proprio quella dove c'era la discoteca "White Moon" in piazza d'Armi, dicesse: "Se mi prendo una multa da 1.500,00 faccio una serata in più e mi sono pagato la multa; quindi, posso anche reiterare questo reato". Visto che l'Assessore si sta occupando di mettere in ordine tutta una serie di cose dentro la città (prima ho ascoltato il tema dei mercati, il mercatino francese invece che di quello calabrese, va benissimo tutto), io mi auguro che alle persone che si comportino così si applichi una sanzione amministrativa, stabilendo che il prossimo anno questo soggetto non apra più il locale. Se invece il locale apre, questa persona dice: "Chiedo 20 giorni e poi ne faccio altri 10, tanto poi pago". E la gente che vive in quella zona, dove abbiamo mandato i Vigili a registrare che la musica era troppo alta, secondo lei come si sentiranno tutelati? Cosa faranno, raccoglieranno dei soldi anche loro e cercheranno di non far aprire quel locale? Ma questo non ha niente a che fare con il diritto e con le regole di convivenza civile, perché a quei cittadini noi gli stiamo chiedendo di pagare la TARI, la TASI, tutte le imposte di questa Città, che sono le più alte d'Italia, e poi c'è qualcuno che, sfogliando un po' di banconote, dice: "Il vostro problema di convivenza non è un problema mio, perché tanto io pago". Chiedo all'Assessore di prendere seriamente in considerazione che oltre al Codice Penale si trovino delle misure per cui se un privato, beatamente, supera ogni tipo di Regolamento, perché tanto può pagare, venga fermato. Tra l'altro, con i tempi della burocrazia, chissà quanto arriverà la sanzione prevista dal Codice Penale e quando verrà pagata. Magari questa persona riapre il locale la prossima stagione e deve ancora pagarla. Pertanto, mi pare opportuno che l'Assessore, visto che arriva da una cultura del diritto, trovi una soluzione, mi auguro quanto prima, affinché comportamenti di questo tipo non si ripetano. Altrimenti, l'idea che diamo ai cittadini che vivono lì attorno è che chiunque può fare quello che vuole, basta che paghi. Da questo punto di vista, mi auguro che si trovino delle soluzioni. Evidentemente non sono soddisfatto della risposta. Ma non per quello che mi ha detto l'Assessore, perché è la seconda volta che parliamo di questo tema, ma perché mi dà l'idea di una Città impotente di fronte a chi dice: "Faccio quello che voglio, in un posto che è mio o non è mio, e posso recare danno a qualsiasi cittadino che vive lì". Per di più facendo soldi pur non avendo l'autorizzazione. Avesse avuto l'autorizzazione, nessun problema. Ben contenti, è commercio. Bene, c'è qualcuno che arriva alla fine del mese e dà anche lavoro al personale della propria attività. Ma non in questo modo. La cultura giuridica, dalla quale arriva l'Assessore, dovrebbe far capire che in casi come questo bisogna trovare una soluzione. Per cui, ci vuole subito un segnale molto forte, dicendo a questa persona che la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini di Torino non si compra. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |