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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 10 Dicembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2014-05463
"ILLECITO AMMINISTRATIVO O COMPORTAMENTO ABITUALE?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 12 NOVEMBRE 2014.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201405463/002, presentata in
data 12 novembre 2014, avente per oggetto:

"Illecito amministrativo o comportamento abituale?"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.

MANGONE Domenico (Assessore)
Il Consigliere Magliano dà atto che l'argomento dell'interpellanza è già stato oggetto
di una prima discussione in Aula con l'Assessore Tedesco, per cui io mi limiterò solo
alla parte residua.
Confermo il fatto che in data 31 luglio 2014 la Città ha ricevuto una richiesta di
autorizzazione temporanea per i giorni 17, 19, 20, 24, 26 e 27 settembre 2014. Tale
ultima richiesta non ha avuto seguito, in quanto è stato chiesto di integrare la pratica
con la documentazione relativa alla valutazione di impatto acustico e al parere della
Commissione Provinciale di Vigilanza. Questi documenti non sono mai pervenuti e
non è stata mai autorizzata alcuna richiesta.
Il 27 settembre 2014 vi è stato l'accertamento ed è stato redatto un verbale ai
trasgressori De Luca e coobbligato Parcolimpico. La sanzione prevista dall'articolo
666 del Codice Penale va da un minimo di 258,00 Euro a un massimo di 1.540,00
Euro, e non è consentito il pagamento in misura ridotta. Verrà quindi emanata
ordinanza/ingiunzione ai sensi della Legge n. 689/81, con applicazione dei criteri che
sono previsti nella normativa stessa. In pratica, è stato redatto verbale, il verbale è in
lavorazione e verrà applicata la sanzione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Secondo l'Assessore quanto avrà guadagnato il
signor De Luca, amministratore delegato di Parcolimpico, il 17, il 19, il 20, il 24, il
26 e il 27 settembre? Secondo me, più del massimo della sanzione di 1.500,00 Euro.
E secondo l'Assessore è normale che una persona possa gestire la città come fosse
casa propria? La mia domanda è solo questa.
Questo personaggio oltre a ricevere due, tre atti amministrativi perché ha disturbato
la quiete pubblica all'interno…
Assessore Lo Russo, sto già interloquendo io con l'Assessore Mangone, se
interloquisce anche lei… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Perfetto.
Il soggetto in questione, con la discoteca "White Moon", ha divertito tante persone
questa estate, però ha ricevuto una serie di sanzioni per violazione della normativa in
materia di limiti acustici; quindi era già attenzionato da parte dei nostri Vigili. Poi
pensa bene di richiedere la proroga della precedente concessione. La Città non gli
concede l'autorizzazione, ma questo signore organizza comunque sette serate in più.
Nella peggiore delle ipotesi questo signore pagherà una sanzione massima di
1.540,00 Euro, ai sensi del Codice Penale, e con una serata si è pagato la multa.
Se l'Assessore non prende la decisione di dire al signor De Luca Antonio Roberto
Maria che la sua società il prossimo anno non potrà aprire il locale "White Moon",
noi trasmettiamo il messaggio che basta avere i soldi per poter trasgredire le regole in
questo Paese. Basta pagare. Solo che l'Assessore arriva da una cultura per cui, in
teoria, siamo tutti uguali di fronte alla Legge, non c'è qualcuno che è più uguale
degli altri, che ricevendo una sanzione di 1.540,00 Euro, si organizza altre sei serate
non autorizzate, guadagnando almeno cinque, sei volte quella cifra. Visto che queste
cose capitano regolarmente, non vorrei che qualcuno - che si chiama Parcolimpico -
si sentisse più uguale degli altri di fronte all'Amministrazione.
Non vorrei che questa persona, visto che fa attività dentro una struttura di un certo
tipo, perché la struttura è proprio quella dove c'era la discoteca "White Moon" in
piazza d'Armi, dicesse: "Se mi prendo una multa da 1.500,00 faccio una serata in più
e mi sono pagato la multa; quindi, posso anche reiterare questo reato".
Visto che l'Assessore si sta occupando di mettere in ordine tutta una serie di cose
dentro la città (prima ho ascoltato il tema dei mercati, il mercatino francese invece
che di quello calabrese, va benissimo tutto), io mi auguro che alle persone che si
comportino così si applichi una sanzione amministrativa, stabilendo che il prossimo
anno questo soggetto non apra più il locale.
Se invece il locale apre, questa persona dice: "Chiedo 20 giorni e poi ne faccio altri
10, tanto poi pago". E la gente che vive in quella zona, dove abbiamo mandato i
Vigili a registrare che la musica era troppo alta, secondo lei come si sentiranno
tutelati? Cosa faranno, raccoglieranno dei soldi anche loro e cercheranno di non far
aprire quel locale?
Ma questo non ha niente a che fare con il diritto e con le regole di convivenza civile,
perché a quei cittadini noi gli stiamo chiedendo di pagare la TARI, la TASI, tutte le
imposte di questa Città, che sono le più alte d'Italia, e poi c'è qualcuno che,
sfogliando un po' di banconote, dice: "Il vostro problema di convivenza non è un
problema mio, perché tanto io pago".
Chiedo all'Assessore di prendere seriamente in considerazione che oltre al Codice
Penale si trovino delle misure per cui se un privato, beatamente, supera ogni tipo di
Regolamento, perché tanto può pagare, venga fermato. Tra l'altro, con i tempi della
burocrazia, chissà quanto arriverà la sanzione prevista dal Codice Penale e quando
verrà pagata. Magari questa persona riapre il locale la prossima stagione e deve
ancora pagarla.
Pertanto, mi pare opportuno che l'Assessore, visto che arriva da una cultura del
diritto, trovi una soluzione, mi auguro quanto prima, affinché comportamenti di
questo tipo non si ripetano. Altrimenti, l'idea che diamo ai cittadini che vivono lì
attorno è che chiunque può fare quello che vuole, basta che paghi. Da questo punto di
vista, mi auguro che si trovino delle soluzioni.
Evidentemente non sono soddisfatto della risposta. Ma non per quello che mi ha
detto l'Assessore, perché è la seconda volta che parliamo di questo tema, ma perché
mi dà l'idea di una Città impotente di fronte a chi dice: "Faccio quello che voglio, in
un posto che è mio o non è mio, e posso recare danno a qualsiasi cittadino che vive
lì". Per di più facendo soldi pur non avendo l'autorizzazione.
Avesse avuto l'autorizzazione, nessun problema. Ben contenti, è commercio. Bene,
c'è qualcuno che arriva alla fine del mese e dà anche lavoro al personale della
propria attività. Ma non in questo modo.
La cultura giuridica, dalla quale arriva l'Assessore, dovrebbe far capire che in casi
come questo bisogna trovare una soluzione. Per cui, ci vuole subito un segnale molto
forte, dicendo a questa persona che la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini di
Torino non si compra.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.

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