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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201404408/002, presentata in data 2 ottobre 2014, avente per oggetto: "Piano Mercati Politecnico" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) L'interpellanza chiede conto del Piano Mercati e dell'incarico dato al Politecnico per lo studio che è stato fatto; chiede, inoltre, quali siano gli intendimenti dell'Amministrazione Comunale in seguito allo studio, se siano previsti fondi da destinare agli interventi di riqualificazione dei mercati e quanto sia costato il lavoro fatto dal Politecnico. Come è noto - perché ne abbiamo già discusso in diverse sedi - questo lavoro è stato redatto a cura del Politecnico (Dipartimento Gestionale, se non ricordo male), dal professor Zotteri e dalla professoressa Montagna, ed è stato presentato tra gli altri anche in Commissione Consiliare. È uno studio che è stato attivato con i fondi dell'Unione Europea nell'ambito del progetto denominato "Central Markets" ed è costato 34.045,00 Euro. Questo piano ha fatto la fotografia della situazione dei mercati della Città di Torino, confermando cose che in parte erano conosciute, cioè che c'è una serie di mercati che, di fatto, tali non sono più da tempo, perché abbandonati dagli operatori. Su questi mercati, gli Uffici stanno predisponendo il cosiddetto Piano Mercati, che è atto del Consiglio Comunale. La proposta della Giunta sarà quella di provare, da una parte, ad accorpare lì dove è possibile, mentre, lì dove non è possibile, sarà rivolto l'invito agli operatori di spostarsi in altre aree mercatali. Altra ipotesi, invece, è quella della trasformazione di queste aree mercatali in cosiddetti gruppi di posteggio. Quindi, stiamo lavorando per attuare questa idea. Per quanto riguarda, invece, gli investimenti sulle aree mercatali, se si intendono quelli legati alla manutenzione, c'è un piano di investimenti per la manutenzione ordinaria della Città (adesso, non ho gli importi precisi, ma è un'informazione che posso fare avere al Consigliere) e per la manutenzione straordinaria dei mercati, che riguarda il settore che si occupa di questi aspetti. Nei prossimi mesi, o giorni, dipende dagli Uffici, porteremo ovviamente in discussione, così come abbiamo fatto per tutti i provvedimenti che mi riguardano, il Piano Mercati, che sarà poi oggetto di apposita proposta di deliberazione, che verrà poi approvata dal Consiglio Comunale. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ambrogio. AMBROGIO Paola Ringrazio l'Assessore per la risposta. Lo studio che è stato fatto dal Politecnico è stato analizzato in Commissione già alcuni mesi fa; è sicuramente uno studio interessante, non scoprono l'acqua calda, ma danno dei suggerimenti. Assessore, era presente anche lei e mi sembra che fossero osservazioni che molti avrebbero potuto fare. Non entro, però, nel merito di questo, perché, comunque, è giusto che, anche di fronte a delle migliorie che rientrano nella normalità, ma che comunque sono suggerimenti validi, lo stesso studio ricomprendesse anche questo tipo di osservazioni. La maggior parte, comunque, comportava una serie di migliorie che prevedono un sostegno, un esborso economico, che, come ci hanno detto anche alcuni rappresentanti delle associazioni che erano presenti in Commissione, in questo momento, in questa fase, parlando con loro e leggendo sui giornali, sappiamo che attraversano un momento di forte difficoltà, come molte altre categorie che si occupano di commercio, e hanno già dichiarato di non essere pronte a far fronte ad una serie di richieste magari economiche. Si sono rese conto che certi interventi sono interessanti e sarebbero anche utili, però bisogna avere i fondi per poterli effettuare. Io già allora avevo chiesto se da parte della Città ci fosse un intendimento a dare un supporto in questo senso, perché uno studio è sicuramente interessante e un valido suggerimento, però, ad esempio, sul fatto che cambiare le facciate dei furgoni e renderle tutte più omogenee sia meglio che vedere tanti furgoni con colori diversi e scritte con caratteri diversi, siamo tutti d'accordo, ma bisognerebbe capire se, da parte della Città, ci possa essere un contributo anche al cambiamento e, quindi, un contributo agli esercenti. Allora, qui la seconda domanda, cioè: che cosa vale un Piano Mercati, se poi noi non siamo nelle condizioni di dare un supporto economico? Il budget ordinario, di cui parlava l'Assessore, immagino sia per la manutenzione quella proprio necessaria. Qui si parlava di un abbellimento, come le porte d'ingresso ai mercati, i furgoni e i tendoni uguali. Poi, sono d'accordo che gli interventi di razionalizzazione, cioè andare a mettere insieme alcune aree che sono state impoverite nel corso degli anni, potrebbero essere utili ai mercati oggi esistenti. Questa è, forse, l'unica operazione che non costa o che costa meno. Allora, questo era un po' l'oggetto dell'interpellanza. È stato fatto uno studio, con i fondi dell'Unione Europea, che, comunque, è costato 34.000,00 Euro; tutte cose utili, ma lo immaginavamo, non è stato detto nulla di stravolgente, sono state fatte osservazioni interessanti, ma che cosa ce ne facciamo? LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Mangone. MANGONE Domenico (Assessore) Intervengo per alcune precisazioni. Io per Piano Mercati avevo inteso il piano delle localizzazioni dei singoli mercati e l'eventuale soppressione, accorpamento e quant'altro. Dall'intervento del Consigliere Ambrogio, invece, mi è parso di capire che per Piano Mercati intendesse qualcosa di più ampio, oltre alle localizzazioni. Allora, avendo ben interpretato - come lei mi conferma - la sua impostazione, rispondo che il Piano Mercati è molto ampio. Noi stiamo facendo da tempo un lavoro con gli operatori mercatali, che, da quel che mi risulta, condividono in buona parte l'impostazione che abbiamo dato, ma stiamo facendo un lavoro a cominciare dalle trasformazioni culturali delle aree mercatali, perché la prima grande trasformazione culturale consiste nel fatto che mentre prima, anche per la disponibilità economica che avevano gli Enti Locali, si guardava al Comune come il soggetto che, in qualche modo, pagava tutto ciò che c'era da pagare, oggi questo, ovviamente, non è più possibile, perché le condizioni economiche degli Enti Locali non lo consentono e da parte degli operatori commerciali inizia ad esserci questa consapevolezza. Cioè, che il mercato è il luogo del proprio lavoro e che solo ragionando insieme agli altri operatori di mercato si può intervenire per riuscire ad essere concorrenziali in un mercato che, evidentemente, è sempre più aggressivo, in maniera particolare da parte della grande distribuzione. Devo dire, con mia grande soddisfazione, che stanno venendo da me Commissioni Mercato a comunicare che si stanno organizzando e che cosa stanno facendo. Alle ore 12.30 di oggi andrò nel mercato di piazza Foroni per una conferenza stampa, perché, ad iniziare da quel mercato che tanti problemi ci ha dato, si sono organizzati e sono riusciti a fare la cosiddetta vestizione del mercato. Quindi, ovviamente non tutti, ma molti mercati, soprattutto quelli più importanti della città, si stanno organizzando, cercando di darsi un marchio, un'organizzazione, eccetera. Quindi, credo di poter dire che questo passo di trasformazione, di consapevolezza è stato raggiunto. Ora si tratta di fare passi in avanti importantissimi, che sono quelli che ho più volte annunciato nelle diverse Commissioni: uno riguarda la modifica degli orari di apertura e chiusura dei mercati, per metterli al passo con i tempi; un altro, che però non dipende solo da noi ed è ancora più ambizioso, è l'autogestione dei mercati. Autogestione dei mercati significa dare a chi vi lavora la possibilità, anche giuridica, di gestire il mercato; questo, però, non dipende da noi. Però noi in questo anno abbiamo preparato gli operatori attraverso corsi di formazione, che adesso riprenderemo. Non è esagerato dire che abbiamo fatto, su loro richiesta - e li rifaremo -, anche dei master, perché noi vorremmo far fare un salto di qualità a gruppi di questi che sono in grado di gestire l'area mercatale. Siccome in questi anni e in questo anno ho incontrato tante persone che credo siano in grado di poterlo fare, noi stiamo spingendo in questa direzione, in maniera tale che l'autogestione possa essere una vera autogestione e che venga tolta alla Città la responsabilità dei singoli problemi che ci sono nell'area mercatale, come ad esempio l'allacciamento di un contatore elettrico e la gestione delle utenze, che - mi creda, Consigliere - crea tanti problemi alla Città. Comunque, ovviamente parleremo ancora di queste cose, anche in occasione dell'approvazione della deliberazione sul Piano Mercati, ma avremo sicuramente tante altre occasioni perché, evidentemente, sono temi importanti, che però, mi sento di poter dire, vedono il favore degli operatori mercatali. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |