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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201405059/002, presentata in data 29 ottobre 2014, avente per oggetto: "Funzionamento del poliambulatorio di via Petitti" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, al Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) L'interpellanza riguarda l'apertura al pubblico del poliambulatorio, che, in realtà, è sanitario, perché questa è una competenza che è tutta in capo all'ASL, in quanto è un ambulatorio squisitamente sanitario, che, da molti anni, era in fase di ristrutturazione e che, peraltro, l'ASL TO1 ha rimesso in disponibilità o, meglio, sta per rimettere in disponibilità anche a seguito di una riorganizzazione dei servizi e della dismissione di immobili che aveva in affitto. Quindi, è stato fatto un lavoro di riorganizzazione. In questi anni peraltro, anche in sede di conferenza di programmazione sanitaria, abbiamo chiesto più volte delle tempistiche un po' più precise, che, però, da parte dell'ASL finora non era stato possibile avere, anche perché alcune cose stanno andando oggi a compimento. A questo proposito, ho avuto la risposta, anche formale, a questa interpellanza da parte della dottoressa Briccarello - non so se il Consigliere ritiene che io debba leggerla, altrimenti magari richiamo soltanto i passaggi fondamentali, anche perché è piuttosto lunga - e chiedo che rimanga agli atti e che venga consegnata al Consiglio, in quanto è piuttosto articolata e dà anche l'idea di tutto il percorso che l'ASL ha fatto sia in termini di ristrutturazione che in termini di valutazione nel merito della tipologia dei servizi sanitari da inserire. In particolare, anche per rispondere all'interpellanza, per quanto riguarda la collocazione dei servizi, dovrebbe essere così strutturata: al piano terreno un servizio di protesica con front e back-office; la concentrazione di tutta l'attività in un'unica sede consente un'ottimale organizzazione ed un efficiente servizio per gli utenti rispetto alla situazione precedente, che era di diversa dislocazione nell'ambito dell'ASL, anche su territori circoscrizionali differenti. Per quanto riguarda il primo piano, dovrebbero essere collocati cinque ambulatori dentistici; a questo proposito, c'è una relazione specifica da parte del dottor Artuso sul polo odontoiatrico, che, secondo le valutazioni dell'ASL, dovrebbe portare, oltre che una razionalizzazione, anche un miglioramento dell'offerta del servizio, peraltro in collaborazione con "Città della Salute" e con la Dental School, in modo particolare con il progetto universitario della Dental School. Al secondo ed al terzo piano sono invece previsti i dipartimenti di salute mentale e dipendenze. Nel merito di questa collocazione è già stato fatto in loco, anche con il Presidente della Circoscrizione, un incontro per poter valutare che non vi siano problemi derivanti dalla collocazione di queste diverse attività all'interno di un unico stabile e che quindi siano omogenei e compatibili rispetto alla fruibilità. L'accesso per le persone con disabilità è previsto da via Madama Cristina e peraltro, per quanto riguarda questa via, con l'Assessore Lubatti stiamo analizzando, anche attraverso una valutazione tecnica, la possibilità di ampliare il numero di parcheggi per disabili previsti dal loro lato di accesso. Per quanto riguarda invece l'accessibilità anche dal punto di vista dei mezzi pubblici, il Settore competente mi scrive che il poliambulatorio sociosanitario è facilmente accessibile utilizzando i mezzi pubblici, in particolare è servito dalla Linea 1 della Metropolitana, la cui fermata più vicina è quella di piazza De Amicis (fermata Dante), dalla Linea bus 18 su via Madama Cristina e dalla Linea 42 su corso Dante. Relativamente alla zona blu, con l'eccezione che si sta valutando di ampliamento dei posti per persone con disabilità, non possono essere riservati posti agli utenti ambulatoriali; il Codice della Strada consente solo di istituire la riserva per persone con limitate o impedite capacità motorie munite di speciale contrassegno. Per i dettagli di merito depositerei poi la relazione dell'ASL, che, come dicevo, è molto articolata, della dottoressa Briccarello e la relazione specifica sul polo odontoiatrico. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore. Sarà mia cura visionare l'atto di cui parlava l'Assessore, anche perché, da questo punto di vista, sarà più utile vedere che cosa hanno scritto effettivamente la dottoressa Briccarello ed il dottor Artuso; sono stato informato della Commissione che si è svolta grazie alla Circoscrizione e mi hanno anche detto che però che non è andata benissimo, nel senso che è rimasta tutta una serie di nodi che né la dottoressa Briccarello, né il dottore che era presente sono riusciti di fatto a raccontare nel modo più efficace ai Consiglieri. Ad esempio, c'è un problema non banale in quella struttura, perché, ad oggi, a seguito di quella Commissione, mi riportano che non è presente una portineria o un sistema di vigilanza. Questo vuol dire che noi avremo al primo e secondo piano tutto l'aspetto legato alla odontoiatria e al terzo e quarto piano avremo, evidentemente, chi si occupa di igiene mentale piuttosto che di disturbi psicologici. È evidente che si tratta di un tema sanitario, ma la sicurezza dei cittadini che vivono lì è un problema di questa Città. Se noi mettiamo nello stesso posto, senza né vigilanza, né portineria, né accoglienza, al primo piano chi deve andare a curarsi dal punto di vista odontoiatrico, al terzo e quarto piano chi ha dei problemi di salute mentale o addirittura temi legati alle dipendenze, noi rischiamo di non avere nessun tipo di sicurezza su quel luogo. Non lo dico per una cattiveria legata a persone che hanno quel tipo di patologia, però, ancora nella Commissione svolta con la Circoscrizione, non era chiaro se c'era un servizio di accoglienza e vigilanza. Quindi, per carità, noi facciamo questo accorpamento, poi sarà da vedere se spostare tutte queste strutture in una zona blu; meno male che, in questo momento, c'è la sensibilità da parte del Vicesindaco Tisi di pensare che, forse, aumentare le zone con i parcheggi per persone disabili è una cosa di buonsenso. Però, anche la Regione potrebbe utilizzare questo buonsenso. Se io fossi nella Giunta, chiederei che questo progetto preveda un servizio di portineria e di vigilanza, perché sappiamo bene che quella non è una zona semplicissima e il fatto che non sia previsto e che, anche durante la Commissione che si è svolta, nessuno abbia dato certezza è abbastanza preoccupante. Un altro aspetto, di cui ho ricevuto comunicazione da persone che sono interessate da questo spostamento, è legato alle attrezzature; cioè, le attrezzature che verranno spostate in via Petitti hanno dai 10 ai 15 anni, se non 20. Parlo dei servizi base, delle attrezzature che mediamente troviamo in uno studio dentistico, odontoiatrico. Non so se questa tipologia di struttura reggerà o meno a questo spostamento. La cosa che però mi pare assurda è che, nell'idea di razionalizzare tutto, non si tenga conto poi del fabbisogno e delle problematiche che ci sono in quel territorio. Per cui, da questo punto di vista, ringrazio l'Assessore e prenderò buona nota del documento che mi vorrà lasciare, ma, nello stesso tempo, però, come Città porrei alla dottoressa Briccarello e al dottor Artuso la questione relativa alla sicurezza, perché possono fare le razionalizzazioni che ritengono necessarie, ma non possono non garantire un minimo di sicurezza per le tipologie di patologie che si trattano in quel posto. Questo non è solo un problema sanitario. Quindi, Presidente, riterrei l'interpellanza discussa; però, sarà mia cura chiedere magari al Presidente di Commissione (anche per una porzione, visto che le deleghe che noi abbiamo sulla sanità sono veramente una porzione minimale) un approfondimento su questo argomento, perché se gli accorpamenti che la Regione pensa di fare, indipendentemente dal suo colore politico, sono accorpamenti che non si sposano con le caratteristiche delle strutture e che non ci danno la sicurezza che noi chiediamo, da questo punto di vista, si crea un problema. Per me l'interpellanza è discussa. Guarderò con attenzione che cosa hanno scritto nella nota e, nello stesso tempo, però, mi pare giusto rilevare anche un altro dato riguardante il fatto che pare che tutto lo spostamento debba essere fatto entro il 22 dicembre - non so se nella nota c'era scritto, ma in Commissione dissero così - e che dovrebbe essere aperto al pubblico ad aprile. Io ho forti dubbi che entro il 22 dicembre sia tutto pronto e che, poi, ad aprile si sia in grado di aprire al pubblico questa struttura. Ho anche forti dubbi che ci sia effettivamente un'efficacia dal punto di vista di questa razionalizzazione. Per cui, sono soddisfatto della risposta, chiedo all'Assessore comunque di farsi carico di questa istanza legata alla sicurezza, perché - mi sono informato - questa tipologia di strutture, quando ci sono patologie di quel tipo, sono obbligate ad avere un servizio di portineria e di vigilanza. Non so poi se la Città avrà il compito o meno di dare l'okay all'apertura di questa struttura o chi lo dovrà fare, perché, se non abbiamo la certezza, evidentemente non lo dovremo fare, ma il problema poi non sarà della Regione, o di piazza Castello, ma sarà nostro, perché in quel quartiere siamo noi, come Città, che dobbiamo occuparci della sicurezza. Chiederò un approfondimento in Commissione per affrontare il tema della razionalizzazione dei poliambulatori, affinché servizi come questi abbiano almeno un tavolo di concertazione con la Città, perché, altrimenti, si creano queste incongruenze per cui i risultati della Commissione fatta dalla Circoscrizione non hanno soddisfatto nessuno. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per una breve replica, al Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) Io volevo precisare che questa programmazione non nasce oggi, ma è nata diversi anni fa nella logica di una ottimizzazione delle strutture. La necessità di verificare la compatibilità ed eventualmente gli elementi di sicurezza di servizi che hanno natura e caratteristiche indubbiamente diverse è un tema che, peraltro, viene affrontato all'interno della Conferenza della programmazione sanitaria cittadina. Preciso anche che, finora, la data di apertura di via Petitti, che costantemente come Città abbiamo chiesto, è stata più volte posticipata. Quindi, a noi oggi risulterebbe che entro la fine dell'anno dovrebbe esserci quantomeno un parziale trasloco delle attrezzature. Però, ci riserviamo di riferire puntualmente su una data, perché, sinceramente, al di là della data indicativa di aprile, ma visti anche i precedenti rinvii che ci sono stati molto spesso, credo che su questo l'ASL ci debba dare rassicurazione. Inoltre, vorrei dire che anche l'ASL è un'istituzione che deve garantire un buon servizio ai cittadini, quindi, sicuramente, come Comune faremo la nostra parte, ma credo che il problema della fruibilità e della garanzia di un buon servizio ai cittadini sia un problema certamente della Città, ma che lo sia sicuramente anche per l'Azienda Sanitaria che non può chiamarsi fuori da questo tema. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, brevemente, al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sono d'accordo. La mia era più una richiesta politica. Se lì non c'è un servizio di sorveglianza e di accoglienza, via Petitti non deve aprire. Questa è l'unica richiesta che ho fatto, perché il passaggio successivo sarà un'altra interpellanza all'Assessore Tedesco nella quale chiederemo quanti Vigili ci siano lì davanti a tutelare i cittadini. Mi rendo conto che anche l'ASL debba garantire le norme di sicurezza, però, poi, loro stanno in piazza Castello nelle loro sedi e noi dobbiamo controllare i territori. Era solo una puntualizzazione, ma ci siamo capiti. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |