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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 10 Dicembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2014-05059
"FUNZIONAMENTO DEL POLIAMBULATORIO DI VIA PETITTI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 29 OTTOBRE 2014.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201405059/002, presentata in
data 29 ottobre 2014, avente per oggetto:

"Funzionamento del poliambulatorio di via Petitti"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, al Vicesindaco.

TISI Elide (Vicesindaco)
L'interpellanza riguarda l'apertura al pubblico del poliambulatorio, che, in realtà, è
sanitario, perché questa è una competenza che è tutta in capo all'ASL, in quanto è un
ambulatorio squisitamente sanitario, che, da molti anni, era in fase di ristrutturazione
e che, peraltro, l'ASL TO1 ha rimesso in disponibilità o, meglio, sta per rimettere in
disponibilità anche a seguito di una riorganizzazione dei servizi e della dismissione
di immobili che aveva in affitto. Quindi, è stato fatto un lavoro di riorganizzazione.
In questi anni peraltro, anche in sede di conferenza di programmazione sanitaria,
abbiamo chiesto più volte delle tempistiche un po' più precise, che, però, da parte
dell'ASL finora non era stato possibile avere, anche perché alcune cose stanno
andando oggi a compimento.
A questo proposito, ho avuto la risposta, anche formale, a questa interpellanza da
parte della dottoressa Briccarello - non so se il Consigliere ritiene che io debba
leggerla, altrimenti magari richiamo soltanto i passaggi fondamentali, anche perché è
piuttosto lunga - e chiedo che rimanga agli atti e che venga consegnata al Consiglio,
in quanto è piuttosto articolata e dà anche l'idea di tutto il percorso che l'ASL ha
fatto sia in termini di ristrutturazione che in termini di valutazione nel merito della
tipologia dei servizi sanitari da inserire.
In particolare, anche per rispondere all'interpellanza, per quanto riguarda la
collocazione dei servizi, dovrebbe essere così strutturata: al piano terreno un servizio
di protesica con front e back-office; la concentrazione di tutta l'attività in un'unica
sede consente un'ottimale organizzazione ed un efficiente servizio per gli utenti
rispetto alla situazione precedente, che era di diversa dislocazione nell'ambito
dell'ASL, anche su territori circoscrizionali differenti. Per quanto riguarda il primo
piano, dovrebbero essere collocati cinque ambulatori dentistici; a questo proposito,
c'è una relazione specifica da parte del dottor Artuso sul polo odontoiatrico, che,
secondo le valutazioni dell'ASL, dovrebbe portare, oltre che una razionalizzazione,
anche un miglioramento dell'offerta del servizio, peraltro in collaborazione con
"Città della Salute" e con la Dental School, in modo particolare con il progetto
universitario della Dental School.
Al secondo ed al terzo piano sono invece previsti i dipartimenti di salute mentale e
dipendenze. Nel merito di questa collocazione è già stato fatto in loco, anche con il
Presidente della Circoscrizione, un incontro per poter valutare che non vi siano
problemi derivanti dalla collocazione di queste diverse attività all'interno di un unico
stabile e che quindi siano omogenei e compatibili rispetto alla fruibilità.
L'accesso per le persone con disabilità è previsto da via Madama Cristina e peraltro,
per quanto riguarda questa via, con l'Assessore Lubatti stiamo analizzando, anche
attraverso una valutazione tecnica, la possibilità di ampliare il numero di parcheggi
per disabili previsti dal loro lato di accesso. Per quanto riguarda invece l'accessibilità
anche dal punto di vista dei mezzi pubblici, il Settore competente mi scrive che il
poliambulatorio sociosanitario è facilmente accessibile utilizzando i mezzi pubblici,
in particolare è servito dalla Linea 1 della Metropolitana, la cui fermata più vicina è
quella di piazza De Amicis (fermata Dante), dalla Linea bus 18 su via Madama
Cristina e dalla Linea 42 su corso Dante.
Relativamente alla zona blu, con l'eccezione che si sta valutando di ampliamento dei
posti per persone con disabilità, non possono essere riservati posti agli utenti
ambulatoriali; il Codice della Strada consente solo di istituire la riserva per persone
con limitate o impedite capacità motorie munite di speciale contrassegno.
Per i dettagli di merito depositerei poi la relazione dell'ASL, che, come dicevo, è
molto articolata, della dottoressa Briccarello e la relazione specifica sul polo
odontoiatrico.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore. Sarà mia cura visionare l'atto di cui parlava l'Assessore,
anche perché, da questo punto di vista, sarà più utile vedere che cosa hanno scritto
effettivamente la dottoressa Briccarello ed il dottor Artuso; sono stato informato
della Commissione che si è svolta grazie alla Circoscrizione e mi hanno anche detto
che però che non è andata benissimo, nel senso che è rimasta tutta una serie di nodi
che né la dottoressa Briccarello, né il dottore che era presente sono riusciti di fatto a
raccontare nel modo più efficace ai Consiglieri.
Ad esempio, c'è un problema non banale in quella struttura, perché, ad oggi, a
seguito di quella Commissione, mi riportano che non è presente una portineria o un
sistema di vigilanza. Questo vuol dire che noi avremo al primo e secondo piano tutto
l'aspetto legato alla odontoiatria e al terzo e quarto piano avremo, evidentemente, chi
si occupa di igiene mentale piuttosto che di disturbi psicologici.
È evidente che si tratta di un tema sanitario, ma la sicurezza dei cittadini che vivono
lì è un problema di questa Città. Se noi mettiamo nello stesso posto, senza né
vigilanza, né portineria, né accoglienza, al primo piano chi deve andare a curarsi dal
punto di vista odontoiatrico, al terzo e quarto piano chi ha dei problemi di salute
mentale o addirittura temi legati alle dipendenze, noi rischiamo di non avere nessun
tipo di sicurezza su quel luogo. Non lo dico per una cattiveria legata a persone che
hanno quel tipo di patologia, però, ancora nella Commissione svolta con la
Circoscrizione, non era chiaro se c'era un servizio di accoglienza e vigilanza.
Quindi, per carità, noi facciamo questo accorpamento, poi sarà da vedere se spostare
tutte queste strutture in una zona blu; meno male che, in questo momento, c'è la
sensibilità da parte del Vicesindaco Tisi di pensare che, forse, aumentare le zone con
i parcheggi per persone disabili è una cosa di buonsenso. Però, anche la Regione
potrebbe utilizzare questo buonsenso.
Se io fossi nella Giunta, chiederei che questo progetto preveda un servizio di
portineria e di vigilanza, perché sappiamo bene che quella non è una zona
semplicissima e il fatto che non sia previsto e che, anche durante la Commissione che
si è svolta, nessuno abbia dato certezza è abbastanza preoccupante.
Un altro aspetto, di cui ho ricevuto comunicazione da persone che sono interessate da
questo spostamento, è legato alle attrezzature; cioè, le attrezzature che verranno
spostate in via Petitti hanno dai 10 ai 15 anni, se non 20. Parlo dei servizi base, delle
attrezzature che mediamente troviamo in uno studio dentistico, odontoiatrico. Non so
se questa tipologia di struttura reggerà o meno a questo spostamento.
La cosa che però mi pare assurda è che, nell'idea di razionalizzare tutto, non si tenga
conto poi del fabbisogno e delle problematiche che ci sono in quel territorio.
Per cui, da questo punto di vista, ringrazio l'Assessore e prenderò buona nota del
documento che mi vorrà lasciare, ma, nello stesso tempo, però, come Città porrei alla
dottoressa Briccarello e al dottor Artuso la questione relativa alla sicurezza, perché
possono fare le razionalizzazioni che ritengono necessarie, ma non possono non
garantire un minimo di sicurezza per le tipologie di patologie che si trattano in quel
posto. Questo non è solo un problema sanitario.
Quindi, Presidente, riterrei l'interpellanza discussa; però, sarà mia cura chiedere
magari al Presidente di Commissione (anche per una porzione, visto che le deleghe
che noi abbiamo sulla sanità sono veramente una porzione minimale) un
approfondimento su questo argomento, perché se gli accorpamenti che la Regione
pensa di fare, indipendentemente dal suo colore politico, sono accorpamenti che non
si sposano con le caratteristiche delle strutture e che non ci danno la sicurezza che
noi chiediamo, da questo punto di vista, si crea un problema.
Per me l'interpellanza è discussa. Guarderò con attenzione che cosa hanno scritto
nella nota e, nello stesso tempo, però, mi pare giusto rilevare anche un altro dato
riguardante il fatto che pare che tutto lo spostamento debba essere fatto entro il 22
dicembre - non so se nella nota c'era scritto, ma in Commissione dissero così - e che
dovrebbe essere aperto al pubblico ad aprile. Io ho forti dubbi che entro il 22
dicembre sia tutto pronto e che, poi, ad aprile si sia in grado di aprire al pubblico
questa struttura. Ho anche forti dubbi che ci sia effettivamente un'efficacia dal punto
di vista di questa razionalizzazione.
Per cui, sono soddisfatto della risposta, chiedo all'Assessore comunque di farsi
carico di questa istanza legata alla sicurezza, perché - mi sono informato - questa
tipologia di strutture, quando ci sono patologie di quel tipo, sono obbligate ad avere
un servizio di portineria e di vigilanza.
Non so poi se la Città avrà il compito o meno di dare l'okay all'apertura di questa
struttura o chi lo dovrà fare, perché, se non abbiamo la certezza, evidentemente non
lo dovremo fare, ma il problema poi non sarà della Regione, o di piazza Castello, ma
sarà nostro, perché in quel quartiere siamo noi, come Città, che dobbiamo occuparci
della sicurezza.
Chiederò un approfondimento in Commissione per affrontare il tema della
razionalizzazione dei poliambulatori, affinché servizi come questi abbiano almeno un
tavolo di concertazione con la Città, perché, altrimenti, si creano queste
incongruenze per cui i risultati della Commissione fatta dalla Circoscrizione non
hanno soddisfatto nessuno.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, al Vicesindaco.

TISI Elide (Vicesindaco)
Io volevo precisare che questa programmazione non nasce oggi, ma è nata diversi
anni fa nella logica di una ottimizzazione delle strutture.
La necessità di verificare la compatibilità ed eventualmente gli elementi di sicurezza
di servizi che hanno natura e caratteristiche indubbiamente diverse è un tema che,
peraltro, viene affrontato all'interno della Conferenza della programmazione
sanitaria cittadina. Preciso anche che, finora, la data di apertura di via Petitti, che
costantemente come Città abbiamo chiesto, è stata più volte posticipata.
Quindi, a noi oggi risulterebbe che entro la fine dell'anno dovrebbe esserci
quantomeno un parziale trasloco delle attrezzature. Però, ci riserviamo di riferire
puntualmente su una data, perché, sinceramente, al di là della data indicativa di
aprile, ma visti anche i precedenti rinvii che ci sono stati molto spesso, credo che su
questo l'ASL ci debba dare rassicurazione.
Inoltre, vorrei dire che anche l'ASL è un'istituzione che deve garantire un buon
servizio ai cittadini, quindi, sicuramente, come Comune faremo la nostra parte, ma
credo che il problema della fruibilità e della garanzia di un buon servizio ai cittadini
sia un problema certamente della Città, ma che lo sia sicuramente anche per
l'Azienda Sanitaria che non può chiamarsi fuori da questo tema.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, brevemente, al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sono d'accordo. La mia era più una richiesta politica. Se lì non c'è un servizio di
sorveglianza e di accoglienza, via Petitti non deve aprire. Questa è l'unica richiesta
che ho fatto, perché il passaggio successivo sarà un'altra interpellanza all'Assessore
Tedesco nella quale chiederemo quanti Vigili ci siano lì davanti a tutelare i cittadini.
Mi rendo conto che anche l'ASL debba garantire le norme di sicurezza, però, poi,
loro stanno in piazza Castello nelle loro sedi e noi dobbiamo controllare i territori.
Era solo una puntualizzazione, ma ci siamo capiti.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.

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