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LEVI Marta (Vicepresidente) Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc. 201405700/002, presentata in data 19 novembre 2014, avente per oggetto: "Muralismo a Torino e progetto Murarte" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe. BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore) Il tema sollevato dal Consigliere richiede una risposta molto articolata; peraltro, preannuncio che, poi, lascerò l'appunto relativo alla risposta più puntuale ai quesiti, ma cercherò di riassumerla brevemente. Innanzitutto, va fatta una precisazione di ordine politico generale, nel senso che, come Giunta, abbiamo sempre attribuito una particolare importanza al progetto di "Murarte" per tre elementi fondamentali: il primo è il rapporto che questo progetto può innescare in termini culturali nella valorizzazione della cosiddetta arte pubblica della nostra città, il secondo è perché ci pone in connessione con un mondo assai vivo, che è quello dei giovani artisti, ed il terzo elemento è perché questo è un tema che (come dirò nel seguito di alcune iniziative assunte dal nostro Assessorato) si colloca bene in un rapporto con altre città e, soprattutto, anche nell'ambito di possibili evoluzioni programmatiche a livello europeo. Il primo quesito posto dall'interpellante è: "Come l'Amministrazione intenda affrontare il tema della libera espressione giovanile"; ci siamo impegnati, fin da quando ce ne occupiamo, di dare una qualificazione - ovviamente di ordine puramente culturale ed artistico - al progetto di "Murarte", in particolare organizzando una serie di incontri nelle Circoscrizioni cittadine per informare ogni singolo territorio rispetto agli interventi da realizzare, alla creazione, come previsto dalla deliberazione, del gruppo di lavoro sul muralismo, che ha affrontato alcuni temi (in particolare, l'analisi della situazione generale del muralismo in città, le trasformazioni avvenute e le procedure e le normative per nuovi interventi), all'elaborazione di una specifica sezione all'interno del sito di "ContemporaryArt" dedicata al muralismo e, per esempio, alla realizzazione, in collaborazione con il "Prix Italia" della Rai, del progetto denominato "Street Art Project 2014", che ha prodotto la realizzazione di un sito apposito, oltre che l'organizzazione di un importante convegno internazionale che si è svolto proprio nell'ambito del "Prix Italia 2014". È prevista una continuità di queste azioni anche nel 2015; in particolare, all'interno dell'ANCI c'è un progetto realizzato dalla rete GAi, quindi dal giovane circuito degli artisti italiani, a cui più di 34 città aderiscono, relativo proprio allo sviluppo del tema dell'arte murale nelle nostre grandi città. C'è la presentazione, insieme ad altri partner europei, all'Unione Europea, come dicevo nell'introduzione, nell'ambito del programma di "Europa creativa" di un progetto denominato: "L'arte del visitatore", che comprende anche iniziative, workshop e progetti pilota inerenti proprio la Street Art. Nel marzo del 2015 vi sarà una risposta in merito all'eventuale finanziamento, ma la rete delle città europee che ha già aderito a questa iniziativa ci fa essere sufficientemente ottimisti. C'è poi la messa a disposizione, per le associazioni ed i soggetti richiedenti, di materiale di consumo per riuscire ad aiutare la nascita e lo sviluppo di questi progetti, così come l'inserimento all'interno di "Grand Tour" di specifici percorsi volti a valorizzare la frequentazione dei luoghi in cui la Street Art torinese ha trovato le maggiori espressioni. Inoltre, non manchiamo di inserire nella promozione e nella distribuzione del materiale informativo della Città, non solo sui siti ma anche sui supporti di carta all'interno del nostro circuito delle Biblioteche e degli spazi informativi, i programmi relativi al progetto "Murarte". Per quanto riguarda il terzo ed il quarto quesito posti dall'interpellante, ovvero su come si intenda rispondere alla pressante richiesta da parte dei partecipanti al Tavolo del Muralismo e in che modo l'Amministrazione potrà mantenere la continuità progettuale con il passato, fornisco un'unica risposta, nel senso che siamo interessati non solo ad avere ed a continuare ad avere un rapporto con i partecipanti al Tavolo del Muralismo di cui ho già citato l'esistenza ed il valore, ma siamo anche in correlazione con tantissime iniziative all'interno della Città, con progetti ed interventi realizzati negli ultimi anni (da NizzArt, all'esperienza del "Bunker", al progetto al Parco Michelotti, al Circolo SAMO, al rapporto che abbiamo anche all'interno del Museo di Arte Urbana) e, di conseguenza, la nostra volontà è di proseguire in questa linea ed in questo indirizzo. Il secondo quesito posto dall'interpellante è se non si intenda ripensare la logica dei bandi; noi diamo al bando biennale un'importanza che è quella, innanzitutto, di censire le diverse proposte che provengono dal territorio e, poi, di avere ancora un minimo di programmazione biennale sugli interventi da organizzare, quindi riteniamo che il bando sia uno strumento utile proprio a valutare la programmazione. Infine, vorrei fare una riflessione rispetto alla filiera che seguiamo anche rispetto al cosiddetto Comitato per l'Arte Pubblica, che è lo strumento che ci siamo dati per cercare di esaminare i progetti che interessano il posizionamento all'interno della nostra città di opere d'arte, comprese quelle richiamate dall'interpellante. A questo proposito, vorrei dire che, anche prossimamente, ci riserveremo di portare qualche modifica ed integrazione al Comitato sull'Arte Pubblica, perché riteniamo che sempre di più questo Comitato, oltre che avere come responsabili i direttori dei Musei Civici e del territorio relativi all'arte contemporanea, debba anche avere nella sua composizione dei rappresentanti del territorio. Pensiamo di coinvolgere maggiormente architetti del paesaggio piuttosto che sociologi, eccetera, perché la lettura che deve essere fatta in quell'ambito (che è l'ambito nel quale vengono selezionati i progetti e viene incoraggiata la realizzazione dei progetti più interessanti) deve portare ad un idem sentire, cioè questi sono interventi in cui la comunità, da una parte, si deve riconoscere e, dall'altra parte, sono anche il modo contemporaneo di dare una lettura organica ai fenomeni che attraversano la nostra società. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Curto. CURTO Michele Ringrazio l'Assessore Braccialarghe. Sono passati quasi due anni da quando, sempre in quest'Aula, lo scrivente (cioè il Capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà) interrogava l'Amministrazione sul tema del muralismo a Torino; allora mi sorprese il fatto che a presentarsi in Aula fu l'Assessore Braccialarghe, perché non era scontato. In questi anni, Torino ha visto una pluralità di soggetti che, a livello amministrativo, si sono occupati di questa tematica e, da due anni a questa parte, mi sembra (e già allora lo salutai come un fatto positivo) che si tenga sempre più a chiarire che l'arte di strada è, appunto, un'arte e, quindi, non va considerata figlia minore delle altre prospettive ed opportunità culturali della città. Quindi, Assessore, così come due anni fa, non possiamo che salutare con piacere questo fatto. Due anni fa ci fu questa discussione in Consiglio e noi chiedemmo di rimandarla in V Commissione; non sarà una grande novità se racconto che quella V Commissione non è mai stata convocata in questi due anni. Quindi, su questo argomento non c'è stata la possibilità di fare il confronto che sia io che l'Assessore avevamo richiesto, perché è chiaro che queste tematiche, come diceva giustamente l'Assessore - lo ringrazio per la traccia scritta, che ovviamente accolgo con favore -, non possono essere trattate nel tempo contingentato di un'interpellanza, ma meriterebbero una discussione ampia, che peraltro veda il contributo di tutti i Consiglieri. Di conseguenza, chiedo subito - e non dopo - che, finalmente, ci possa essere questa discussione in V Commissione e che si ricordi al Presidente della V Commissione che è il Presidente di tutta la cultura torinese, anche di quella giovanile. Vorrei entrare brevemente (per il tempo che ho a disposizione) nel merito delle cose che invece ho sentito; da un lato, considero positive le cose che raccontava l'Assessore Braccialarghe, perché dimostrano l'attenzione dell'Assessorato a - non so come dire - qualificare l'offerta di writing torinese. Ho 34 anni e, per certi versi, questi fenomeni li ho visti nascere (li ho visti nella mia scuola e nelle scuole torinesi) e sono passati da una dimensione di assoluto underground (potremmo definirlo così) ad una dimensione che oramai attira anche i soggetti commerciali e pubblicitari; è quindi chiaro che, a questo punto, è fondamentale che il soggetto pubblico ripensi il proprio ruolo: da un ruolo di protezione e di emersione di un'espressione di cultura giovanile ad un ruolo di indirizzo, di riqualificazione e di inserimento di questa cultura, che è oramai una cultura matura. Per questa ragione, fatti come il "Prix Art", come il Progetto GAi e come gli stessi NizzArt e Bunker sono di per sé interessanti, Assessore, però credo che l'obiettivo che dobbiamo darci comunemente - e che anche lei deve darsi - sia quello di non disgiungere la terra dal cielo. Le cose che sta raccontando hanno perlopiù - volutamente o, probabilmente, involontariamente - escluso l'espressione torinese. Al "Prix Italia" purtroppo non ha partecipato neanche un writer di Torino e questo non credo per vostra responsabilità, ma perché, probabilmente, per quanto riguarda quel fenomeno quei soggetti non hanno ancora raggiunto la capacità di presentarsi, che non vuol dire di meritare quei palcoscenici, perché, se sulla rete uno va a guardare un po' come vengono valutati gli artisti nostrani, l'arte di strada di Torino è considerata fra le eccellenze italiane ed europee. Quindi, probabilmente è proprio nostro quel ruolo di intermediazione che porta quei soggetti e quelle esperienze ai palcoscenici nazionali ed internazionali; a quanto mi risulta, il progetto GAi non prevede interventi di carattere murario, mentre NizzArt e Bunker sono prevalentemente riservati ad artisti esterni. Ribadisco che il giudizio rispetto alle cose che vengono dette è positivo, perché dimostrano che c'è un lavoro di attenzione; dall'altra parte, è chiaro che c'è un'inquietudine da parte di quei soggetti che, in questo momento, provano a connettere l'informale con il formale, cioè quei soggetti di intermediazione che poi sono le associazioni che si occupano di questi temi. Mi risulta che in maniera unitaria il 24 ottobre, probabilmente a sviluppo del Tavolo sul Muralismo che voi avete condotto (e che, ripeto, credo sia un fatto positivo), tutte le associazioni ("Il Cerchio e le Gocce", Monkeys Evolution, Open Space for Open Minds ed il Bunker), oltre al Museo di Arte Urbana, abbiano scritto alla Città di Torino ponendo alcune preoccupazioni rispetto allo sviluppo sul muralismo; sia chiaro, ho fatto tante battaglie in questo Consiglio Comunale sul tema della trasparenza e se, quindi, l'orientamento dell'Amministrazione è quello del bando per accompagnare, lo trovo un orientamento accettabile e non sarò io a contestarlo, ma, dall'altra parte, penso che dobbiamo darci l'obiettivo di non ammazzare nella culla quello che adesso finalmente sta crescendo. Dobbiamo capire come non escludere nessuno e come non fare figli e figliastri. Assessore, a tal proposito io ripongo speranza in lei, perché, in questi anni, a Torino sull'arte del pluralismo ci sono stati figli e figliastri ed era impressionante vedere come figli illegittimi producevano e facevano cose molto più interessanti di quelle che avevamo generato noi con le Fondazioni di casa nostra, che, se interroghiamo i Consiglieri Comunali, non si sa neanche dove sono situate nell'ambito della città di Torino, dove trovano casa, dove hanno gli uffici e di che cosa si occupano. Per questo, la invito ad andare avanti. Chiedo al Presidente di rimandare questa discussione in Commissione per approfondirla, per svolgere il nostro ruolo e per rafforzare l'azione dell'Assessorato. Chiedo all'Assessorato di svolgere questa azione di congiunzione della terra con il cielo, di continuare ad occuparsi e rafforzare quelle esperienze che stanno sul nostro territorio e di permettergli di crescere sulle loro gambe, perché possano un giorno rappresentare non solo un'eccellenza conosciuta agli addetti del settore, ma un'eccellenza generale di arte e cultura, una produzione del nostro territorio. È la difesa di un valore che, per esempio, nel Museo di Arte Urbana trova un compimento, perché è un'eccellenza assoluta, non se ne conoscono molte altre. LEVI Marta (Vicepresidente) Dichiaro l'interpellanza discussa per l'Aula, mentre il tema si può affrontare in Commissione. Pregherei il Consigliere Curto di chiedere al Presidente Cassiani della V Commissione di calendarizzare il tema in tale sede, perché non ritengo di dover rinviare l'interpellanza. CURTO Michele Presidente, a me va bene. Tenga conto che l'interpellanza mi sembra sia stata vicendevolmente riconosciuta come una buona traccia di lavoro, perché segnava alcune cose, per cui possiamo fare come vogliamo; addirittura, basterebbe tradurre il verbalizzato di quello che stiamo dicendo. Quindi, farò la richiesta di convocazione della V Commissione su questo argomento. LEVI Marta (Vicepresidente) Bisogna chiedere al Presidente della V Commissione di calendarizzare questo argomento. CURTO Michele Perfetto. Non vorrei si appassionasse troppo ai manga giapponesi e poco ai graffiti torinesi. LEVI Marta (Vicepresidente) Qualcuno gliel'ha chiesta? CURTO Michele Due anni fa, Presidente. LEVI Marta (Vicepresidente) Allora la richiediamo, invece di aspettare due anni, e magari ce la facciamo. L'interpellanza è discussa per l'Aula. |