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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 1 Dicembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 12

Richiesta di comunicazioni su "Comitato Sicurezza della Circoscrizione 7".
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
C'è un'ulteriore comunicazione richiesta dai Consiglieri Marrone e Ricca sul Comitato
Sicurezza della Circoscrizione 7 proibito ai Consiglieri.
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Con riferimento alla richiesta di comunicazione sull'operato del Presidente della
Circoscrizione 7, riferita al tema della partecipazione ad una Commissione per l'ordine
pubblico al territorio di Porta Palazzo, naturalmente io acquisirò atti e documenti che, al
momento, non ho potuto considerare ed eventualmente esaminare. Ho già espresso,
naturalmente, la mia intenzione, che, qualora risultasse effettivamente che il
Regolamento di questa Commissione prevede l'accesso pubblico, comunque qualificato
a soggetti della Conferenza dei Capigruppo, sarà mia cura verificare ed eventualmente
censurare la negazione della partecipazione a quell'organismo.
Qualora, invece, derivi da comunicazione delle autorità partecipanti di parte prefettizia,
è chiaro che l'Amministrazione non potrebbe operare in quel senso. Evidentemente,
verificheremo e, nel caso, censureremo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Ringrazio l'Assessore, che quantomeno ha espresso un impegno. Io, però, vorrei
sciogliere la sua impostazione dubitativa.
Questa, più che una Commissione, è un Comitato ordine pubblico che è stato istituito
proprio dalla Circoscrizione 7, non è l'unica ad averlo, e che ha un suo Regolamento.
Tra l'altro, opera all'interno di "The Gate", per cui - intendiamoci - è anche una realtà
articolata, che vede sedere allo stesso Tavolo il Presidente della Circoscrizione, delegati
delle varie Forze dell'Ordine attivi sul territorio e i delegati dei Comitati spontanei, che
siedono lì per dare segnalazioni.
Il paradosso è che questo Regolamento consente la partecipazione, anche solo come
uditore, a qualunque privato cittadino che voglia esporre il problema di ordine pubblico,
e quindi è consentita a qualunque privato cittadino, tranne se, per sbaglio, con i voti
degli altri cittadini sia stato eletto nelle liste di Fratelli d'Italia o della Lega Nord.
In tal caso, effettivamente, il rischio che abbiamo voluto prospettarle - non è la prima
volta purtroppo che avvengono episodi simili, si trattava della Circoscrizione 6 e non
della 7 - è che ci siano alcuni Presidenti che, dimenticandosi questi Regolamenti, o di
essere esponenti di un'Amministrazione decentrata, arrivino invece a convincersi di
essere dei piccoli feudatari con diritto di arbitrio su qualunque funzionamento di organo
elettivo. Quindi, contiamo sul fatto che, poi, da questa sua promessa conseguano fatti e
richiami formali.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Mi accodo a quanto ha appena detto il Consigliere Marrone. Credo che, da questo punto
di vista, l'intervento dell'Assessore Passoni un po' serva a ridare il senso della
rappresentanza e il senso del ruolo dei Consiglieri di Circoscrizione, non solo nelle
varie Circoscrizioni, perché spesso, forse, andiamo proprio verso questa contraddizione,
cioè, la maggiore partecipazione, soprattutto in quella Circoscrizione in cui spesso
abbiamo visto numerosi Comitati discutere di un Vanchiglia sostenibile, allargando la
rappresentanza a tutti nel momento in cui ci sono delle criticità da gestire (criticità che,
però, vogliono essere incanalate in una certa direzione), ma quando, invece, c'è bisogno
di prestare il fianco - lo dico senza alcun infingimento - a ciò che non va, da quel punto
di vista, le forze politiche dell'opposizione vengono relegate o non gli si dà la
possibilità di partecipare.
Per cui, io mi auguro che - stiamo rientrando sul tema del decentramento - si trovino
delle modalità e delle opportunità affinché tutti, da questo punto di vista, trovino una
loro collocazione. Quindi, mi auguro che, da questo punto di vista, ci sia lo spazio e la
dimensione per cui nessuno di questi Presidenti voglia considerarsi un po' oltre le
regole democratiche del dibattito, perché, di fatto, è una sua condizione, per cui si rende
conto che forse oggi l'ente che amministra viene sempre meno considerato dal punto di
vista dei cittadini e i cittadini sempre di più si rifanno all'Amministrazione centrale.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Le comunicazioni sono concluse.

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