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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 17 Novembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 18
ORDINE DEL GIORNO 2013-01663
(ODG N. 20/2014) "GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO TRAMITE IL LIBERO ACCESSO AI TESTI UNIVERSITARI E SCOLASTICI" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 11 APRILE 2013.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di ordine del giorno n. mecc.
201301663/002, presentata in data 11 aprile 2013, avente per oggetto:

"Garantire il diritto allo studio tramite il libero accesso ai testi universitari e
scolastici"

PORCINO Giovanni (Presidente)
Questa proposta di ordine del giorno la trovate in Aula ai sensi dell'articolo n. 35 del
Regolamento.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Illustro questa proposta di ordine del giorno, che è stata presentata ormai un anno e
mezzo fa a seguito di un episodio che finì anche sui giornali, cioè un'operazione,
credo della Guardia di Finanza, contro una serie di copisterie dove si effettuavano
fotocopie dei testi universitari.
Il tema dell'accesso alla conoscenza, in particolare ai testi universitari, è importante e
molto dibattuto a livello internazionale, mentre lo è meno - purtroppo - a livello
nazionale. Se, da una parte, è sacrosanto che esista il diritto di autore sui testi (per
ripagare anche lo sforzo di chi li scrive), i libri di testo universitari hanno però una
funzione particolare, cioè quella di permettere l'accesso alla conoscenza di livello
universitario (e questo vale anche a livello delle scuole superiori per i relativi testi) a
chi intanto deve studiare e, quindi, ha l'esigenza di arrivare alla fine del corso di
studi, ma che spesso non ha la possibilità economica di permettersi l'acquisto di testi,
che, molte volte, costano cifre significative e talvolta vengono praticamente resi
obbligatori dai docenti, che sono anche autori del proprio testo e, quindi, costringono
gli studenti a comprarlo e, in alcuni casi, persino ad esibirlo in sede di esame, pena
l'esclusione dall'esame stesso.
Dall'altra parte, sulla diffusione della conoscenza si basa lo sviluppo della scienza e
della conoscenza stessa, per cui più limiti vengono posti alla circolazione libera della
conoscenza all'interno della società e più è difficile che ci siano innovazione, ricerca
e che, in generale, progredisca la conoscenza umana. Tant'è vero che il diritto
d'autore, pur avendo una ragione importante, è però uno strumento relativamente
recente; probabilmente, se avessimo avuto un diritto d'autore stretto, in senso
moderno, all'inizio della storia della scienza umana, forse adesso non saremmo
arrivati a questo livello di sviluppo scientifico.
Quello che si propone con questa proposta di ordine del giorno è cercare, da una
parte, di diffondere l'utilizzo delle licenze libere (Creative Commons e così via) per
questo tipo di testi, per cui si chiede alle scuole e agli Atenei torinesi di promuovere
l'uso di queste licenze, ricordando che a livello internazionale già diverse delle
primarie Università, per esempio la MIT, da molti anni pubblicano addirittura on line
tutti i testi dei propri corsi e li rendono liberamente accessibili, proprio con
l'obiettivo di favorire la diffusione della conoscenza (tra l'altro, non solo tra i propri
studenti, ma, in generale, per chiunque, in qualunque parte del mondo, voglia
imparare ed approfondire una determinata materia, anche a livello universitario);
dall'altra parte, è un invito al Parlamento a rivedere la Legge, in modo che si trovi un
compromesso tra l'esigenza giusta di remunerare chi ha scritto un libro e l'esigenza
però di non bloccare il diritto allo studio, in particolare dei capaci e meritevoli ma
privi di mezzi, che, come sappiamo, sono protetti ed anche tutelati nel diritto allo
studio dalla Costituzione e quindi permettere un'eccezione a chi studia
all'Università, è capace e meritevole e non ha i mezzi economici per comprare tutti i
libri universitari uno dietro l'altro, di poter effettuare, solo in questo caso, la copia
integrale del libro invece di doverlo acquistare.
Quindi, credo che queste siano due richieste piuttosto concrete e costruttive e
speriamo che il Consiglio Comunale, sulla scia anche di precedenti atti di varie forze
politiche sulla linea della libera diffusione, degli open data, del software libero e così
via, voglia approvare anche questo invito e mandarlo avanti sia agli Atenei che al
Parlamento.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Muzzarelli.

MUZZARELLI Marco
Mi è parso di capire che questa proposta di ordine del giorno sia ormai datata, ma
non obsoleta, nel senso che è da un po' di tempo che è agli atti, in attesa di passare in
Consiglio Comunale, ma credo che l'attualità di quanto proposto sia importante. A
fronte di questo, esprimendo anche rispetto al Gruppo del Partito Democratico un
orientamento di voto favorevole nei confronti della proposta di ordine del giorno, mi
preme evidenziare il fatto che credo sia interessante quanto emerge all'interno di
questo provvedimento, soprattutto perché può sensibilizzare non solo chi è fruitore
del materiale, ma soprattutto i docenti; in quest'ottica, avendo più opportunità, i
docenti stessi, nel caso in cui vi sia la doppia possibilità, con la predilezione per
licenze tipo Creative Commons darebbero facilità e soprattutto opportunità più ampie
a quegli studenti che, in qualche modo, vogliono accedere alla conoscenza in senso
ampio.
L'altro elemento è il fatto che, di fronte alle opportunità date dalle licenze Creative
Commons, credo sia importante (come abbiamo fatto con tanti altri atti, che sono
stati citati dal Consigliere Bertola, su open data oppure rispetto al software libero)
non creare dei muri e quindi non andare sottoforma di ideologia in quest'ottica, ma
cercare di facilitare la possibilità di accedere a tipologie di licenze anche nuove, che
probabilmente in passato non erano così disponibili e che in qualche modo, a fronte
della possibilità di scelta, possono essere privilegiate.
Questa proposta di ordine del giorno è interessante anche perché auspica un
cambiamento della Legge e non un'azione nei confronti della fotocopiatura libera.
L'ottica è prendere in considerazione il fatto che vi sia la possibilità di ragionare
sulla fotocopiatura, in modo più ampio, anche dei libri, a fronte del fatto che la
Legge si adegui anche a questo. È per questo motivo che confermo che,
personalmente (anche rispetto al Gruppo del Partito Democratico), voterò a favore
della proposta di ordine del giorno.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Credo che su una proposta di ordine del giorno come questa, che tende ad aumentare
le possibilità di accesso a quelli che sono strumenti fondamentali per l'acquisizione
di una maggiore cultura (non solo di tipo scolastico, perché credo che poi la cultura
scolastica rappresenti un investimento evidentemente sul futuro di ciascuno di noi),
non si possa non essere d'accordo.
L'auspicio è che, una volta approvata - come immagino -, questa proposta di ordine
del giorno non rimanga semplicemente un'espressione di volontà da parte di questo
Consiglio, come spesso capita (o può capitare, o vi è il rischio che capiti), ma che
l'Istituzione Comune possa adoperarsi per dare un seguito alla volontà del Consiglio;
quindi, esprimerò convintamente un voto favorevole.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di ordine
del giorno:
presenti 27, favorevoli 27.
La proposta di ordine del giorno è approvata.

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