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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 10 Novembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2014-04984
"SOVRAFFOLLAMENTO DEI MEZZI GTT E TAGLIO DEL SERVIZIO SERALE" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 27 OTTOBRE 2014.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc.
201404984/002, presentata in data 27 ottobre 2014, avente per oggetto:

"Sovraffollamento dei mezzi GTT e taglio del servizio serale"

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Il tema che solleva il Consigliere Bertola è particolarmente dibattuto in queste ore e
in questi giorni; tra l'altro, è proprio in corso una Giunta Regionale nella quale
stanno discutendo di risorse per la fase di assestamento. Ancora questa mattina ho
sentito l'Assessore al Bilancio, che mi ha confermato che la discussione sta andando
avanti.
Il tema, come sapete, è legato all'allineamento delle risorse 2013, in termini di
stanziamento, a quelle che sono le reali erogazioni dell'Esercizio 2013-2014. Dico
2013, perché la quota di riferimento del Fondo nazionale trasporti, come sapete,
viene ribaltata sulle Regioni, le quali poi la erogano ai centri di servizio, quindi alle
stazioni appaltanti che hanno in mano i contratti. In particolare, per quanto riguarda il
servizio urbano della Città di Torino, l'Agenzia per la Mobilità è il soggetto che ha il
contratto del trasporto pubblico.
Veniamo al dunque, cioè alle preoccupazioni del Consigliere rispetto a quelle che
sono le prospettive del nostro trasporto pubblico. Noi abbiamo, come dicevo,
intrapreso un'azione di pressing nei confronti della Regione, affinché ridisegni il
perimetro delle risorse e metta a disposizione del 2014, quindi dell'anno in corso, le
risorse che erano state previste nel primo Triennale approvato nell'anno 2013.
Questo primo Triennale era stato poi ancora modificato dall'allora Giunta Cota ed
era stato oggetto di alcuni ricorsi da più Enti: la Città di Torino aveva fatto ricorso
per la cifra della Metropolitana, la Città di Cuneo, la Provincia di Biella, tanti altri
Enti sul territorio regionale avevano avanzato ricorso di fronte al Tribunale
Amministrativo Regionale, che aveva poi riconosciuto la fondatezza di questi ricorsi
e aveva chiesto la modifica dell'atto.
Intanto, come tutti sanno, sono intervenute le elezioni regionali, quindi c'è stata
questa fase di traslazione nel tempo che non ha permesso una correzione del tema in
tempo reale, ma si è aspettato l'insediamento della nuova Giunta e si è deciso di
inserire i correttivi dei quali sto parlando all'interno della fase di assestamento. Ed
eccoci, quindi, alla giornata di oggi.
Il tema è, ovviamente, capire quali e quante risorse siano rimesse all'interno del
contratto di servizio, quali siano, per la Regione, le fonti dalle quali recuperare
queste risorse e mettere nelle condizioni, sostanzialmente, le aziende di servizio di
avere riconosciute le quantità di risorse relative al servizio che hanno già
effettivamente erogato. Da qui, la battuta dell'Amministratore Delegato Ceresa, che,
poi, giornalisticamente - giustamente - è stata ripresa con grande enfasi, il quale, ad
un certo punto del suo intervento, in un convegno organizzato - se non ricordo male -
da Confindustria, dice che se dovessimo riallineare le risorse, essendo già il servizio
erogato su un perimetro che non è l'ultimo approvato, quindi dal Triennale 2013 B,
per come ho spiegato, dovremmo interrompere il servizio serale, perché, essendo
ormai a novembre inoltrato, è talmente importante il recupero da attuare che, in
teoria, dovremmo fare dei tagli molto maggiori rispetto a quelli che avremmo dovuto
fare se il taglio fosse stato applicato dall'inizio del gennaio 2014.
È evidente che la dichiarazione era provocatoria, tant'è che, poi, in una lettera di
smentita a "La Repubblica", se non ricordo male, qualche giorno dopo lo stesso
Amministratore Delegato spiegava esattamente quello che io ho provato a spiegare
adesso, che non c'è alcuna intenzione - quindi rispondo anche al punto del
Consigliere Bertola - di interrompere l'erogazione del servizio serale, ma era molto
chiaro come esempio quello di poter recuperare le risorse con l'interruzione di quella
quantità così importante di servizio.
Che cosa succederà? Adesso, attendiamo di fatto l'indicazione da parte della Regione
di qual è il dato. Recuperiamo 4 milioni come qualche giornale ha scritto? Ne
recuperiamo 7? Ne recuperiamo 12? Voi considerate che il 24%, quindi in un mondo
ideale nel quale dovessimo recuperare tutte le risorse, noi abbiamo 24 milioni di
Euro da recuperare. Quando dico noi, intendo l'Agenzia per la Mobilità.
È difficile immaginare che tutti quei 24 milioni di Euro vengano reinseriti. La
Regione, in alcune sedi, ha parlato di 7-8 milioni, che è già una quantità di risorse
che, intanto, ci permetterebbe di salvaguardare le imprese, perché c'è una
responsabilità nei confronti di GTT, ma anche di tutte le imprese che erogano il
servizio per la Regione Piemonte e per i relativi centri di costo, perché GTT può
permettersi un qualche disallineamento, ma aziende più piccole, se dovessero avere
un forte delta tra l'erogato e quanto poi ricevono alla fine dell'anno, dovranno far
valere in tutte le sedi anche il fatto di avere in mano un contratto di servizio con
scritto quelle cifre, per poter mantenere solidità economica all'azienda stessa. Ed
essendo aziende, a volte, molto grandi come GTT, ma, a volte, anche molto piccole,
un disallineamento tra servizio erogato e risorse corrisposte può essere davvero
pericoloso.
Termino, Presidente, so di essermi dilungato un po', ma il tema è particolarmente
complesso e le domande sono anche particolarmente interessanti.
Questa mattina, ho ancora sentito l'Assessore al Bilancio, proprio per rappresentare
tutta la preoccupazione da parte della nostra Amministrazione sul fatto che la
Regione debba e possa fare tutto il possibile per riallineare le risorse nell'anno 2014,
ma soprattutto per darci una stabilità di risorse.
Noi, in più sedi, sia in Commissione che all'interno di riunioni specifiche di
approfondimento con il Consigliere, abbiamo parlato di una riorganizzazione della
rete. Penso che questa città abbia bisogno di una riorganizzazione della rete
profonda, perché, come i Consiglieri sanno, la rete è strutturata su principi che
rispondono ad analisi fatte nel 1982, quando la rete forte è stata disegnata. Oggi,
grazie anche ad un approfondimento fatto dal Politecnico, c'è l'opportunità di andare
a riverificare se quella rete sia ancora rispondente alle esigenze della città o se i
tempi e i luoghi della città siano cambiati e, quindi, se debba cambiare anche la
conformazione e la geografia dell'offerta del trasporto pubblico. Per fare quel
percorso, la Regione deve metterci nelle condizioni di avere una stabilizzazione delle
risorse.
In assenza di questo, sarebbe difficile costruire una pianificazione di una rete nuova,
perché, a quel punto, sarebbe più importante e più urgente, mettiamola così, risolvere
i problemi di tagli andando ad individuare quelli che sono i piccoli recuperi che
possono essere fatti sulle Linee, magari incidendo sulle frequenze.
Il Consigliere, poi, ha anche parlato di sovraffollamento. È evidente che, per arrivare
ad un riallineamento delle risorse tra l'erogato e il percepito, abbiamo anche fatto
alcuni interventi sulle frequenze del trasporto pubblico. In alcune zone, l'analisi della
domanda era stata puntuale, quindi il riallineamento delle frequenze non ha portato
particolari disagi, mentre, in altre, siamo dovuti ritornare sui nostri passi, perché ci
siamo accorti che alcune zone hanno patito pesantemente la diminuzione di passaggi
di alcuni autobus e di alcuni tram. Quindi, ovviamente, se il Consigliere ha delle
segnalazioni, oltre a quelle che già ha fatto e sulle quali siamo intervenuti, siamo
ovviamente a disposizione.
Presidente, io chiedo il rinvio dell'interpellanza in Commissione, non appena la
Regione avrà approvato la fase di assestamento e, quindi, avremo il perimetro delle
risorse certe. Mi scuso ancora con il Consiglio per la lungaggine dell'intervento.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Ringrazio l'Assessore per la risposta e per il chiarimento sulla provocazione del
dottor Ceresa. Devo dire che, ultimamente, all'Amministrazione di Torino e
Provincia, quando si parla di pullman, piace fare provocazioni e poi dire che erano
solo provocazioni. Comunque, ovviamente, sono contento di sapere che non
taglieremo il servizio serale.
Però, d'altra parte, se sono contento di sapere che non taglieremo adesso, ovviamente
il problema è se taglieremo l'anno prossimo per recuperare il taglio che non siamo
riusciti a fare adesso. Per cui, chiaramente, questo dipende dalla Regione e si spera
che la Regione mantenga le promesse fatte in campagna elettorale dal Presidente
Chiamparino, che ha detto più volte che, a differenza di Cota che tagliava i trasporti,
lui avrebbe investito e rimesso i soldi che Cota aveva tagliato. Quindi, adesso è il
caso che, dopo averlo promesso in campagna elettorale, lo faccia veramente e
vedremo adesso che cosa uscirà dalla Regione.
Quindi, va bene anche rivederci in Commissione più avanti, quando ci saranno
notizie certe.
Però, oltre al tema delle risorse in sé e della cifra che è a disposizione del trasporto
pubblico, c'è comunque anche il tema dell'organizzazione. Quindi, ad esempio, a noi
piacerebbe vedere questo progetto di organizzazione della rete di cui si parla da mesi;
sono mesi che abbiamo chiesto di avere un'illustrazione e sono mesi che,
sostanzialmente, la domanda cade nel vuoto. Addirittura, anche le richieste di
accesso agli atti formalmente effettuate sono cadute nel vuoto, quindi chiederei
veramente di poterlo vedere, perché mi sembra un po' strano che di questo piano di
revisione della rete parlino addirittura i giornali, mentre i Consiglieri Comunali non
possano neanche vederlo, avere idea di che cosa ci sia dentro, esaminarlo ed
eventualmente fare anche delle proposte di miglioramento. Su questo credo che ci
sarà da agire.
Poi, ribadirei anche la prima metà dell'interpellanza, perché il tema era anche legato
al crescente sovraffollamento dei mezzi e questo è visibile un po' dappertutto. Cioè,
dopo l'estate, c'è la sensazione che un po' tutte le Linee siano ancora molto più
affollate di prima. Su alcune Linee, che sia la Metropolitana, che siano quelle che
transitano sugli assi del centro, eccetera, si fa veramente fatica a salire nelle ore di
punta.
Chiaramente, dell'affollamento della Metropolitana abbiamo già parlato la settimana
scorsa, parlando anche del prolungamento a Rivoli; anche lì c'è un tema di possibile
saturazione della Metropolitana, aumentando ancora l'utenza con tutta l'area Ovest
di Torino. Sulle Linee, però, di superficie già adesso ci sono dei seri problemi. Al
mattino si fa proprio fatica a salire, la gente non riesce più a salire e spinge. Tra
l'altro, se poi per caso arriva il disabile o la persona con il passeggino, che hanno
tutto il diritto di prendere il pullman, la situazione diventa ingestibile.
Quindi, a me interessava avere dei dati. Quindi, ho appreso dalla risposta che ci sono
stati effettivamente dei tagli e che alcuni sono rimasti, mentre su altri si è tornati
indietro. È vero che, quando si parla di razionalizzazione delle frequenze, poi
significa tagliare, purtroppo è così, però mi piacerebbe vedere, magari in occasione
della Commissione o anche separatamente, una nota dei dati precisi, cioè sapere
quali Linee sono state tagliate e avere, magari, un confronto delle frequenze prima e
dopo l'estate di alcune Linee, almeno di quelle più importanti, per capire veramente
che cosa stia succedendo. Siamo in un momento in cui sempre più persone sono
costrette ad usare i mezzi pubblici, perché l'auto costa troppo, è ingestibile, non se la
possono permettere e così via, e noi stessi incoraggiamo i torinesi ad usare i mezzi
pubblici per evitare problemi di inquinamento, traffico e così via. Però, a fronte di
questo, poi, il Comune, la Regione e lo Stato non possono dire che non hanno i soldi
e, quindi, tagliano anche i pullman. Ci vuole un po' di coerenza tra le varie politiche.
Quindi, pur capendo le difficoltà, bisogna trovare il modo di garantire che i mezzi
pubblici siano anche solo vivibili, anche per evitare problemi di borseggi e di tutti i
fenomeni che sono in aumento negli ultimi mesi e che rischiano, alla fine, di
allontanare i torinesi dal mezzo pubblico. Perché, poi, il risultato sarà questo, che alla
fine tutti quelli che se lo potranno permettere cominceranno ad utilizzare l'auto ed
evitare di prendere i mezzi pubblici, perché sono invivibili, imprendibili, pieni,
eccetera, e, come purtroppo succede in molti Paesi, a partire dagli Stati Uniti, il
rischio è che i mezzi pubblici diventino il mezzo di spostamento dei poveri. Questa,
secondo me, sarebbe una grossa sconfitta per la Città e per le politiche di mobilità
sostenibile che, a parole, l'Amministrazione ha sempre detto di voler portare avanti.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'interpellanza è discussa per l'Aula.
Con l'accordo del presentatore, rinviamo l'interpellanza in Commissione per
approfondimenti, nei termini in cui l'ha richiesto l'Assessore.

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