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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Ottobre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 6
INTERPELLANZA 2013-03527
"ACCORDO PARTENARIATO COMANDO POLIZIA MUNICIPALE TORINO - VENEZIA - AREZZO" PRESENTATA DALLA CONSIGLIERA AMBROGIO IN DATA 19 LUGLIO 2013.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201303527/002, presentata in data
19 luglio 2013, avente per oggetto:

"Accordo partenariato Comando Polizia Municipale Torino - Venezia - Arezzo"

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
La Città di Torino, sino ad oggi, ha devoluto per il partenariato in questione 5.000,00
Euro. L'accordo, che è stato siglato nel 2011 tra Torino e Venezia, è aperto a tutte le
Città che lo desiderino, previa erogazione di una quota di adesione che viene finanziata
dalla Regione stessa.
Gli Enti che in questo momento hanno già aderito sono: Verona, Treviso, San Michele
al Tagliamento, Caorle, Arezzo, Modena, l'Unione Comunale dei Colli, Savona e
Regione Piemonte, mentre Milano, Aosta, Magenta, Firenze, Palermo, Bologna,
Piacenza, Ravenna, Novellara, Segrate, Terre d'Argine hanno manifestato l'intento di
adesione e stanno ultimando le pratiche. Anzi, per esempio, Milano, Palermo, Terre
d'Argine, Ravenna, Asti, Alessandria, Biella, Verbano Cusio Ossola hanno aderito
successivamente all'invio del promemoria che seguiva l'interpellanza.
Lo scopo di questo partenariato è quello di creare una rete del servizio di Polizia
Scientifica locale che si è resa necessaria dalla diffusione assunta dalle tecnologie nella
vita e nelle attività quotidiane dei cittadini, ma anche della criminalità organizzata.
Questo contrasto, chiaramente, diventa particolarmente efficace, intanto, se è
tecnologicamente all'altezza e, poi, se viene effettuato tramite una rete sovraterritoriale.
Concretamente, questo partenariato è attuato mediante la creazione di un portale (una
piattaforma informatica che serve per la consultazione e lo scambio di best practice, ma
anche di informazioni) e la creazione di database condivisi.
L'ambito di osservazione è soprattutto il falso documentale, ma anche l'analisi dei
tabulati telefonici, hard disk, telefoni, smartphone, filmati video, indagini sul Web,
eccetera.
Questo partenariato è stato autorizzato dal Ministero dell'Interno all'accesso al portale
europeo del falso documentale per la Polizia che viene denominato il FADO, che
normalmente non è accessibile alle Polizie locali. Ha ottenuto il nullaosta del Garante
per la privacy e il sostegno dell'ANCI ed è stato anche esteso alle Procure della
Repubblica presso il Tribunale di Torino e di Venezia. Attualmente, inoltre, è in corso
una specifica collaborazione tramite un Tavolo di discussione presso l'Istituto
Poligrafico e Zecca dello Stato.
Nel 2012 questo portale è diventato operativo e, per tutti coloro che sono abilitati
all'accesso, offre la possibilità di consultare le banche dati dei falsi documentali,
consultare in tempo reale altri uffici di falsi documentali che sono collegati in rete,
consultare la banca dati sulla contraffazione che contiene le informazioni giuridiche, le
informazioni pratiche, i riferimenti delle associazioni, i periti dei vari marchi, eccetera.
Si spera che in futuro possa diventare operativa anche la banca dati di tutti i
fotosegnalati dei Corpi di Polizia locale che aderiscono a questo partenariato, sicché
diventerà possibile richiedere servizi di Polizia Scientifica anche alle città che sono
dotate dei laboratori Lad, Lit e Gif.
Ad integrazione di quanto sto dicendo, mentre a questa parte del Protocollo è stata data
attuazione, non è stato possibile dare corso, invece, agli sviluppi successivi di questo
Protocollo, perché erano sviluppi per cui sarebbe stato necessario un ulteriore
finanziamento, che, in questo momento, né il Ministero né le Città, ovviamente, sono in
grado di dare. Quindi, alla prima parte è stata data attuazione, invece per quanto
riguarda la seconda parte, che era quella degli sviluppi successivi, non è stato possibile
realizzarla. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, 5.000,00 Euro è l'adesione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Ambrogio.

AMBROGIO Paola
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Sapevo che, rispetto alla partecipazione a questa
iniziativa, per i Comuni fondatori fosse prevista la cifra di 5.000,00 Euro, ma
l'interpellanza era proprio per capire a che punto siamo. L'Assessore ha fatto più o
meno un quadro della situazione; non capisco, però, se quegli aggiornamenti di cui
parlava rientrino nelle spese future, per le quali il Comune non è intenzionato a mettere
ulteriori fondi. Poi, che cosa succede? Se noi, al passaggio successivo, non mettiamo
più fondi, possiamo continuare ad aderire alla piattaforma? C'è stato un contributo
iniziale, ma poi il progetto deve proseguire, quindi il fatto di non mettere più fondi
significa che non potremo più inserirci all'interno di questa piattaforma con tutti i dati
di cui ci ha parlato prima? Vorrei capire un po' meglio.
Le chiedo se può mandarmi una nota via e-mail della risposta, in modo tale che possa
leggerla con più attenzione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Quei 5.000,00 Euro sono serviti ad aderire al progetto, quindi si è attuata tutta la prima
parte. La parte che non si è riusciti a sviluppare è quella relativa alla possibilità di
condividere per tutti i Corpi di Polizia le fotosegnalazioni, ma era un'appendice, cioè
era la prospettiva futura, legata chiaramente alla possibilità di ricevere ulteriori
finanziamenti rispetto a quelli già arrivati per la parte per cui si è data attuazione, che si
è già messa in condivisione e che, quindi, continua.
Quanto, invece, non è stato possibile fare, perché si pensava che i finanziamenti
sarebbero arrivati da soggetti esterni (Ministero, ANCI, eccetera), è l'integrazione con
le fotosegnalazioni condivise per tutte le Polizie locali.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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