| Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo all'esame congiunto della proposta di mozione n. mecc. 201306466/002, presentata dai Consiglieri Nomis, Grimaldi, Altamura, Alunno e Paolino in data 29 novembre 2013, avente per oggetto: "Linee d'indirizzo per il gioco d'azzardo: per una maggiore tutela del patrimonio storico e ambientale, dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini, in particolare minori e soggetti più deboli". e della proposta di ordine del giorno n. mecc. 201403364/002, presentata dal Consigliere Cervetti in data 18 luglio 2014, avente per oggetto: "Maggiori limitazioni al gioco d'azzardo". PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Nomis. NOMIS Fosca Il tema del gioco d'azzardo è stato ampiamente approfondito, però mi fa piacere dire due parole per introdurre questa proposta di mozione, che è anche il frutto di un lavoro in Commissione Legalità, in collaborazione anche con il Gruppo della Lega Nord, con cui abbiamo lavorato su questo tema, e in collaborazione anche con le altre Commissioni, perché ovviamente il tema della legalità è uno degli aspetti su cui ragioniamo quando si parla di gioco d'azzardo. Come diceva prima il Consigliere Cassiani, quando parliamo di gioco d'azzardo, nei limiti e nei confini di cui si discuteva prima, ovviamente si parla di gioco d'azzardo legale. C'è poi tutta una dimensione del gioco d'azzardo che è illegale, su cui non è ovviamente compito nostro intervenire direttamente, ma è un tema importante, che abbiamo affrontato, perché nonostante il gioco legale prenda degli spazi che prima erano di quello illegale, continua a rimanere un problema importante. Questa proposta di mozione l'avevamo preparata con il Consigliere Grimaldi, circa un anno fa; nel frattempo sono successi una serie di avvenimenti che riguardano questo tema, su cui voglio solo sottolineare l'aspetto della dimensione, che credo sia un elemento rilevante. Due anni fa il Comune ha votato un Regolamento e nel frattempo le dimensioni del gioco sono aumentate considerevolmente di anno in anno. Nel 2013 si è infatti arrivati a 90 miliardi di Euro, mentre nel 2010 erano 61 miliardi di Euro, nel 2011 erano 79 miliardi di Euro e nel 2012 erano 87 miliardi di Euro. Questo vuol dire che la progressione negli ultimi anni è stata molto più rilevante che negli anni precedenti. Quindi anche per questo motivo credo sia necessaria un'attenzione particolare a questo tema, anche sulla posizione pubblica presa dall'Amministrazione. A fronte di questo fenomeno, la proposta di mozione chiede di intervenire utilizzando tutti gli strumenti disponibili. Anche su questo, nel frattempo, sono cambiate diverse cose, perché, come sappiamo, il Comune di Rivoli ha vinto un ricorso al TAR che consente alle Amministrazioni comunali di intervenire sull'orario di apertura e sulla distanza dai luoghi sensibili del gioco d'azzardo. Su questo abbiamo già sentito l'Assessore Mangone in Commissione, che sta lavorando sul tema. Riteniamo che sia importante creare uno spazio che al momento della redazione della proposta di mozione non c'era; oggi c'è e ci fa piacere che l'Amministrazione decida di occupare. Un altro tema, sollevato in particolare dal Gruppo della Lega Nord, era quello di fare attenzione anche al ruolo che può avere la Regione in termini normativi, perché il Comune può intervenire su una parte delle videolottery e quindi la normativa può intervenire su quello e oggi il fatto di ampliare a tutte le macchinette è possibile farlo solo tramite una Legge regionale, che ci consente di agire in modo diverso. Si aggiunge una richiesta di fare controlli e utilizzare tutti gli strumenti in mano alla Polizia Municipale, per agevolare i controlli rispetto al gioco d'azzardo illegale, perché su questo, invece, il Comune, attraverso la Polizia Municipale, può intervenire. Su questo tema ci tengo a sottolineare che sicuramente vale la pena - cosa che abbiamo già sollecitato - capire quale sia effettivamente l'impatto di queste iniziative nel medio e lungo periodo, rispetto alla riduzione delle distanze e degli orari, per capire quale sia poi la ricaduta nei numeri che registra effettivamente il SERT sulle persone che sono dipendenti e anche, cosa ancora più difficile, capire quanto la crescita del gioco legale riesca effettivamente a contrastare il gioco illegale. Sono tutti elementi su cui è necessario un approfondimento, perché ad oggi non ci sono dati e ricerche specifiche, anche perché il fenomeno è cresciuto tantissimo negli ultimi anni. L'ultimo spunto che ci tengo a sottolineare è forse una banalità, cioè il fatto che "il banco vince sempre"; quindi, la crescita vertiginosa del numero delle persone che giocano e quindi degli introiti da parte della Pubblica Amministrazione, credo che debba essere guardato con particolare attenzione, affinché questi introiti non diventino parte strutturale del Bilancio delle Pubbliche Amministrazioni. Dovrebbero essere un di più, un'aggiunta, perché nel momento in cui diventano parte strutturale, vuol dire che non ne possiamo più fare a meno. Quindi, l'obiettivo deve essere quello di contrastare il gioco illegale e non quello di fare cassa per lo Stato. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Non essendo un fariseo - chi vuol comprendere può comprendere - voterò e credo di poter dire che voteremo convintamente entrambi i provvedimenti in oggetto, proprio anche dando seguito all'invito che ci è stato fatto da parte del Sindaco dei questa Città, non solo di fischiare i falli, o di evitare incongrue modifiche dei Regolamenti vigenti di questa Città, ma anche proprio per svolgere delle azioni utili, che vadano nella direzione di riuscire a restringere un fenomeno, quello della ludopatia, che sta assumendo delle dimensioni sempre più impressionanti nel nostro Paese e anche in questa città. Per questo motivo, giudico positivamente la parte del dispositivo delle due proposte che sono state avanzate; in particolare, la prima, che vede il Consigliere Fosca Nomis come prima firmataria, proprio in quanto cerca di rendere operativa una parte di quella che è stata la discussione che ha preceduto quest'ultima. Voglio ancora soffermarmi brevemente sulla seconda proposta di ordine del giorno, per la quale voterò convintamente a favore, perché anche se in alcuni suoi punti, nella prima parte del dispositivo, prende atto del fenomeno esistente e quindi cerca di restringerlo, quindi, almeno apparentemente, ha delle caratteristiche un pochino meno coraggiose della proposta di mozione che la precede, però trovo molto interessante l'ultimo punto del dispositivo di questa proposta di ordine del giorno, laddove si dice testualmente e chiaramente che si propone di vietare ogni forma di pubblicità, sia diretta che indiretta, realizzata in qualsiasi forma, volta a favorire e a incentivare l'accesso al gioco d'azzardo. Ora, se - come io mi auguro - anche questa proposta di ordine del giorno verrà approvata, mi sembra che a questo punto, al di là del voto precedente, non vi sarebbe più alcuna ombra di dubbio sul fatto che questa Città non potrà più assumere alcuna forma di sponsorizzazione, sia in forma diretta che indiretta, perché quando parliamo di pubblicità evidentemente parliamo anche di sponsorizzazione, che provenga da società che, seppur attraverso una concessione dello Stato e tutto ciò che ci è stato ricordato in precedenza, promuovano il gioco d'azzardo. Io, ovviamente, sono certo che errori come quello di cui abbiamo discusso in precedenza non abbiano più a ripetersi, perché chiaramente, qualora dovessero ripetersi, a quel punto, credo che questo Consiglio Comunale non potrebbe che procedere diversamente da come si è proceduto con l'ultima votazione. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Cervetti. CERVETTI Barbara Ingrid Ha ragione il nostro Sindaco quando dice che certe posizioni bisogna portarle oltre il nostro Comune, fino al nostro Governo. È per questo che ho proposto un ordine del giorno, proprio perché la mia speranza è che, votandolo, arrivi un messaggio della Città di Torino al Governo, perché se tante Città facessero così, forse imporremmo anche una riflessione al Governo per quello che riguarda il tema del gioco d'azzardo. Io davvero non me la sento di ripetere quello che ho messo in premessa, che sono i dati disarmanti che sono presentati proprio nel manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo, quindi c'è già un documento che unisce, che testimonia la volontà dei Sindaci italiani di combattere il gioco d'azzardo, riconoscendolo un fenomeno grave e lesivo della nostra società. Il documento esiste. Ora, io non ripeto i dati disarmanti che si trovano su questo documento. Nel mio ordine del giorno, il punto forse diverso un po' da tutti gli altri è la proposta, che ovviamente va fatta al Governo, perché non è il Comune che decide, purtroppo, di modificare le slot machine, ovvero che le slot machine possano essere vincolate all'inserimento o della tessera sanitaria, o del codice fiscale, proprio per evitare almeno l'utilizzo delle slot machine ai minorenni. Quindi per cercare di arginare il fenomeno della dipendenza dal gioco d'azzardo presente nella nostra società. L'unico che può compiere in questo senso un gesto innovativo è il Governo. Negli altri punti chiedo l'estensione anche alla normativa nazionale, che si discosta da quella che, invece, è la normativa che applichiamo nel Comune di Torino, del divieto dell'apertura di nuove sale a una distanza minore di 200 metri dai luoghi sensibili; cosa che noi abbiamo approvato nel nostro Regolamento, mentre il Governo ha altre distanze. Quindi vorrei che il Governo si adeguasse alla normativa del Comune di Torino. Chiedo anche una limitazione degli orari di apertura. Chiedo leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici. Dal momento che abbiamo un manifesto dei Sindaci di tutta Italia, chiediamo anche alle Regioni di creare un documento in cui si impegnano in una serie di atti per cercare di recuperare i danni del gioco d'azzardo. Chiedo di vietare ogni forma di pubblicità, sia diretta che indiretta, realizzata in qualsiasi forma, volta a favorire e a incentivare l'accesso al gioco d'azzardo. Votando questi due atti, che abbiamo proposto tutti noi Consiglieri, chiedo che si cerchi davvero di inviare sul nostro territorio e a Roma un messaggio chiaro della Città di Torino: noi vogliamo combattere il gioco d'azzardo e non accettiamo compromessi. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Ringrazio il Presidente della Commissione Legalità, il Consigliere Nomis, per aver sintetizzato in un unico documento tutte le varie richieste. È chiaro che affrontare questa discussione dopo la discussione di prima, mi ha portato a dover fare, per non essere ipocrita con me stesso, un ragionamento molto logico. Per questo ho prodotto un emendamento dove elimino la parte dell'impegnativa dei Regolamenti, in quanto abbiamo capito che in questa Amministrazione i Regolamenti ci sono, si possono non rispettare, perché è stato fatto. Lecito, o non lecito, questo non sta a me dirlo; secondo me non si deve fare, perché se c'è un Regolamento va rispettato. Però, dato che prima abbiamo avuto la prova tangibile che non servono, perché si può andare oltre, a questo punto eliminiamoli anche dall'impegnativa della mozione. Lo faccio perché voglio votare questo documento e non voglio sentirmi un ipocrita quando poi questi Regolamenti non verranno rispettati. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio Ovviamente voterò contro questo documento che non ha né capo né coda. Mi scusi chi l'ha scritto. In questi giorni Pavia ha deciso di limitare le macchinette del gioco d'azzardo a poche ore al giorno. Altre Città lo stanno facendo. Vedremo se questo porterà una riduzione delle persone che hanno problemi con il gioco d'azzardo a livello patologico. Io sono sicuro di no, perché ho assistito a tutta la discussione su questo tema e mi sembra che sia una discussione che non faccia tesoro dell'esperienza delle dipendenze. Io non credo che le cose dette dal Consigliere Centillo, riferite ai miei colleghi del SERT, siano vere; ma se sono vere, sono le stesse cose che dicevano sulle dipendenze 20/30 anni fa, quando io ci lavoravo, e hanno dovuto ricredersi. La discussione di oggi mi ricorda quella che avreste fatto 40 anni fa sulla questione delle droghe: vietiamo, blocchiamo il pusher, o che avreste fatto 80/100 anni fa sulla questione dell'alcol. Cioè l'idea che togliendo la sostanza, chi ha la dipendenza, in qualche modo, viene guarito, dimenticandosi - mi rivolgo al Consigliere Cervetti - di dire che oltre agli 800.000 casi patologici, ai 2 milioni di casi a rischio, in Italia ci sono 20 milioni di giocatori d'azzardo, perché questo è il dato. Io penso a quei 20 milioni, non penso soltanto agli altri. L'esperienza ci dice che vietare, proibire, chiudere, fa sì che chi ha dipendenza, va a cercarsela la roba, va a cercarsi l'alcol, va a cercarsi la macchinetta. E se a Rivoli chiude, va a Grugliasco, va a Torino, va a Vercelli. Se la mettiamo a un chilometro di distanza dai luoghi sensibili, li concentreremo ancor di più e diventeranno delle enormi sale da gioco, dove la gente andrà, perché questo Paese i casinò li ha sempre avuti. Ecco perché l'illusione che basti salvarsi la coscienza - "Noi siamo contro" -, ma questo contro non corrisponde a un aiuto, corrisponde soltanto a un lavarsene le mani, dicendo: "Io metto la regola dei 200 metri" e a Torino saranno 200 i posti possibili... "Metto la regola degli orari, no al mattino e no alla sera" e in questo modo penso di aver risolto il problema. Invece non ho assolutamente risolto il problema, anzi avrò ancora più oscurato e limitato coloro che cadranno nella dipendenza. Perché la patologia da gioco d'azzardo implica giocare tutti i giorni, con somme al di sopra delle proprie possibilità. Questa è la definizione. Per fortuna riguarda una cifra molto inferiore a quella che viene decantata in giro. Anche l'idea che la crisi abbia aumentato il numero dei giocatori e delle dipendenze non è vera. Chiedete ai SERT quanti sono i giocatori iscritti a livello nazionale. Sono pochissimi. I SERT campano ancora adesso sulla droga e sull'eroina, che è una droga antiquata che pochissimi usano, perché lì i tossicodipendenti sono rimasti tali. Poi dissertano sulle nuove dipendenze e tante altre cose, ma in realtà l'80-90% dei loro utenti, che porta la pagnotta al SERT, sono i tossicodipendenti, perché altrimenti non avremmo nemmeno i SERT. Approvate pure una proposta di mozione come questa, ma non porterà a nulla e tra sei mesi ne presenterete un'altra in cui stabilirete una distanza di 500-800 metri. Basta vedere cos'è successo negli altri Paesi e cosa succede da noi. In questo modo voi non aiutate assolutamente chi ha problemi di dipendenza, semplicemente gli scavate ulteriormente la fossa, illudendovi di fare qualche cosa. Ecco perché rimarrò solo o rimarremo pochissimi, ma tra 20 anni avremo la soddisfazione di dirvi: "Questo votavate allora". PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Io ritengo piuttosto importante il tema. Purtroppo, è anche un tema su cui è molto facile - questo lo concedo al Consigliere Viale - fare tante parole e anche tanti atti, che poi hanno un'incidenza molto limitata. Credo che questa sia forse la quinta, la sesta, la settima mozione che questo Consiglio discute in questa tornata amministrativa sul tema del gioco d'azzardo e purtroppo gli effetti concreti ancora latitano abbastanza. Io, però, mi ricollego agli atti che abbiamo oggi sul tavolo, in particolare all'ordine del giorno del Consigliere Cervetti, perché mi sono ricordato di una cosa che in questi tre anni, in cui abbiamo approfondito l'argomento nella Commissione Legalità, che ha fatto sicuramente un ottimo lavoro, anche molto istruttivo per me che ho partecipato, mi è sembrata l'unica cosa che potrebbe veramente funzionare per riuscire a riportare sotto controllo il gioco d'azzardo. Senza entrare nel merito di chi lo vuole eliminare completamente, chi lo giudica meraviglioso, eccetera, però almeno permettere ai Comuni di imporre un po' di controllo sull'attività delle sale giochi. Lo spiego per chi magari non ha approfondito l'argomento, non essendo in Commissione. Esistono due tipi diversi di autorizzazioni, sulla base delle quali vengono aperte le attività di gioco d'azzardo regolare: quelle comunali ex articolo 86 del TULPS, che sono sostanzialmente le macchinette nei bar, eccetera, su cui i Comuni, come ribadito da sentenze recenti, hanno la possibilità di inserire dei vincoli di distanza, di orari, eccetera. Poi ci sono le sale giochi, le sale scommesse, che hanno un giro d'affari più importante, autorizzate, ex articolo 88 del TULPS, dalla Questura, sulla base di una concessione nazionale, sulle quali i Comuni non hanno nessuna possibilità, neanche dopo queste sentenze, di inserire vincoli di orari o cose del genere. Nelle discussioni recenti è venuto fuori che c'è una possibilità che potrebbe permettere ai Comuni di poter finalmente imporre dei vincoli anche in questo secondo tipo di sale, cioè che la Regione faccia una legge che richieda, anche a queste attività, di avere anche l'autorizzazione ex articolo 86 del TULPS, che è la strada che ha portato avanti la Regione Liguria e, da quanto ci è stato detto nella seduta di Commissione, ha funzionato, resistendo anche ai ricorso al TAR. Per questo mi sono permesso di fare al volo un emendamento all'ordine del giorno del Consigliere Cervetti, che in realtà già parla di fare leggi regionali, eccetera, con cui il Consiglio Comunale chieda esplicitamente alla Regione Piemonte, che peraltro credo sia stata già contattata dall'Assessore Mangone in merito alla discussione in atto, di fare questa legge brevissima, volendo anche di due articoli, in base alla quale anche le attività che hanno l'autorizzazione nazionale devono comunque ottenere anche l'autorizzazione comunale per poter operare. In questo modo, pare che il Comune finalmente potrà imporre dei vincoli di distanza, di orari, eccetera, per evitare che le sale giochi aprano davanti alle scuole, alle parrocchie, agli ospedali, sollevando le reazioni dei cittadini. Quindi tra tante mozioni, questo potrebbe essere un atto che porta a qualche risultato concreto. Quindi spero che l'emendamento e la proposta di ordine del giorno siano approvati e che la Regione - su questo il Sindaco può anche prendersi l'impegno a sollecitare l'Assessore - accolga la nostra richiesta, varando una Legge regionale nel più breve tempo possibile. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Ovviamente condivido quanto ha detto il mio Collega. Vorrei solo porre una questione all'Aula, che in parte ha già detto il Consigliere Ricca. Io voterò favorevolmente i due atti. Però, votare degli atti in cui al punto a) si dice che chiediamo di modificare dei Regolamenti e poi abbiamo alcuni Consiglieri che dicono che un Assessore fa bene a fregarsene del Regolamento, oppure non esercitiamo la nostra forza quando questo Regolamento viene di fatto violato, mi sembra quasi un po' un prendersi in giro. Poi, ben venga. Voi probabilmente avete più fiducia di me nei vostri Assessori. Per me, un Assessore che sbaglia una volta, ha sbagliato e non mi fido più. Su questo vorrei rispondere anche al Sindaco, che ha posto la questione di metodo e non di merito, ponendogli una domanda: cosa deve fare un Consigliere se in Aula arriva una proposta di deliberazione, un gruppo di Consiglieri propone un emendamento per inserire una linea politica, con la quale si dice che una sponsorizzazione non deve essere introitata; l'emendamento passa a maggioranza e l'Assessore se ne infischia. Allora, è veramente una questione di metodo, e non di merito, dire in Aula che non è giusto che un Assessore se ne infischi? Tra l'altro, stiamo parlando di una questione che è prettamente di competenza comunale, perché siamo noi che possiamo decidere se un ente esterno del Comune deve accettare o rifiutare delle sponsorizzazioni. Su questo decide il Consiglio Comunale. Quindi io non penso che sia metodo, ma che sia merito, più di un ordine del giorno, perché è materia nostra e noi possiamo decidere su quel tema. E se un Assessore non recepisce un indirizzo del Consiglio Comunale, com'è successo, non è metodo, ma è merito. PORCINO Giovanni (Presidente) Consigliere Appendino, atteniamoci al tema, senza divagare. La parola al Consigliere Muzzarelli. MUZZARELLI Marco Faccio un brevissimo intervento per richiamare un'audizione che abbiamo fatto in Commissione Legalità, un po' di tempo fa, quando abbiamo audito i Monopoli di Stato, i quali ci hanno detto che la loro modalità per contrastare il gioco d'azzardo illegale era quella di aumentare i giocatori d'azzardo nella legalità. Ovviamente, un obiettivo di questo tipo fa sì che qualunque azione che fanno i soggetti che si occupano di gioco d'azzardo legale, sia quella di portare il maggior numero di persone a giocare dalla loro parte. È chiaro che questo atteggiamento crea una sorta di circolo vizioso, in cui buona parte dei fenomeni, citati anche nel documento che mi appresto a votare favorevolmente, fa sì che dobbiamo essere attenti (e qui richiamo anche alcune discussioni delle mozioni precedenti), anche come Istituzioni, a non associare il gioco d'azzardo, attraverso delle azioni anche istituzionali, a una di quelle azioni che tendenzialmente sono anche favorite dalle Istituzioni stesse. Il motivo per cui l'impegnativa di questa proposta di mozione, che mira a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per esercitare tutte le attività di contrasto al gioco d'azzardo, secondo me è l'approccio corretto per evitare che un contrasto all'illegalità, in realtà, porti a ulteriori problemi in altri ambiti. PORCINO Giovanni (Presidente) Sono pervenuti due emendamenti; il primo a firma del Gruppo Lega Nord, alla proposta di mozione presentata dal Consigliere Nomis ed altri; il secondo presentato dal Consigliere Bertola, all'ordine del giorno presentato dal Consigliere Cervetti. Non ci sono ulteriori interventi. Partiamo dagli emendamenti alla proposta di mozione. Consiglieri, votiamo per primo l'emendamento che è arrivato per ultimo, per ordine del Gruppo Lega Nord. Vi è stato trasmesso in questo momento. È l'emendamento che chiede di eliminare nell'impegnativa il punto a). (INTERVENTO FUORI MICROFONO). La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Siccome gli emendamenti, giustamente, fioccano, vorremmo che il Consigliere che ha presentato l'emendamento, lo illustrasse minimamente, anche perché noi non ce l'abbiamo in questo momento. PORCINO Giovanni (Presidente) Mi fanno presente che è stato appena distribuito, Consigliere Liardo. La discussione era congiunta. Comunque, eccezionalmente... LIARDO Enzo No, io ho l'emendamento presentato dal Consigliere Bertola... PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per l'illustrazione dell'emendamento, al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Illustro l'emendamento ripetendo le stesse identiche parole di prima. Vista la discussione dell'atto precedente, mi sentirei un ipocrita a votare un atto che indica, come forma di contrasto, dei Regolamenti che poi la Giunta può decidere di non rispettare. Quindi, dato che voglio votare un atto e voglio essere nelle condizioni di potermi guardare allo specchio quando magari succedono altre cose, perché succederanno, si è creato il precedente, come è successo prima, eliminiamo "i Regolamenti", perché tanto nella Città di Torino certi tipi di Regolamenti non vengono rispettati. |