| Interventi |
LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza (question time) n. mecc. 201404900/002, presentato in data 23 ottobre 2014, avente per oggetto: "Fassino vs Chiamparino nella battaglia per l'assegnazione delle case popolari?" LEVI Marta (Vicepresidente) Ricordo i tempi di intervento: tre minuti per chi risponde, due minuti per la replica. La parola, per la risposta, al Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) Le questioni poste dal Consigliere Marrone sono molte. Inizio con il dire che il compito della Città, che viene attribuito dalla Legge, è di fare l'istruttoria delle domande per le case popolari, valutando l'ammissibilità o l'eventuale esclusione. Poi non redigiamo una graduatoria, bensì facciamo un semplice elenco di virtuali - chiamiamoli così - punteggi che devono poi essere verificati, perché questo primo elenco si basa sulle autocertificazioni delle persone che presentano la domanda. Dopodiché viene fatta una verifica che per alcuni requisiti è anche in loco, per altri casi incrociando le banche dati dell'INPS, dell'Agenzia delle Entrate, dell'Ufficio delle Imposte, cioè tutti quei dati utili a verificare la veridicità di queste domande. L'attribuzione del punteggio e la redazione della graduatoria, prima provvisoria poi definitiva, è un compito che la Regione attribuisce alla Commissione regionale, presieduta da un Magistrato che opera in autonomia, applicando la norma di riferimento. Quello che voglio precisare è che, al di là del lavoro che stiamo facendo ormai da due anni con la Regione per modificare questa Legge, che sicuramente ha degli elementi di criticità che vanno modificati, è altrettanto vero che diventa difficile in questa fase immaginare che un refresh di un elenco aggiuntivo che dovrà andarsi a inserire dentro una graduatoria già stilata, possa avere dei requisiti, anche interpretativi, diversi da quelli che erano nella graduatoria originaria, perché noi rischiamo di creare non solo delle disomogeneità, ma anche delle iniquità. Per cui, credo che sia molto importante in questa fase lavorare con la Regione per modificare quei requisiti di Legge o di Decreto del Presidente della Giunta Regionale, perché molti requisiti sono normati attraverso questo strumento. Chiaramente oggi noi ci dobbiamo attenere ai punteggi attribuiti dalla Commissione, che peraltro, ribadisco, ha applicato gli stessi criteri che ha già applicato per redigere la graduatoria già in essere. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Chiedo al Vicepresidente un po' di pazienza, tanto ormai siamo perfettamente in ritardo; inoltre mi avete appena cassato un bel po' di richieste di comunicazioni, per cui direi che qualche piccolo credito l'ho maturato. LEVI Marta (Vicepresidente) No, non gli concedo più minuti, altrimenti ne davo di più anche all'Assessore. MARRONE Maurizio Scherzi a parte, io non sto ovviamente incolpando il Vicesindaco di questa situazione, perché conosco bene le procedure. Però intendevo sollevare la problematica, data la grave incidenza che poi esplica sulla popolazione torinese in emergenza abitativa, perché ci troviamo di fronte a interpretazioni dei criteri che dovrebbero essere coerenti con la Legge, ma in certi casi la vanno addirittura a contrastare. Io ricordo che rispetto alla scorsa annualità avevamo già sollevato la criticità del fatto - prestatemi attenzione - che a chi dichiarava reddito ISEE zero, quindi reddito zero, cosa prevista dalla Legge Regionale, venissero negati i punteggi complessivamente del reddito, e che la motivazione fosse: visto che è impossibile vivere con reddito zero, noi supponiamo che lei abbia un reddito in nero e quindi non vi diamo il punteggio. Questo contro la Legge. E purtroppo ci sono diverse criticità molto gravi che ho segnalato rispetto allo scorso anno, che lo scorso anno non avevamo riscontrato. Il fatto che i punteggi relativi allo sfratto vengano riconosciuti solo quando la morosità incolpevole è certificata dal Comune. L'anno scorso non era così. Oppure il fatto che vengano negati, in diversi casi, i punti legati al fatto di aver dovuto abbandonare strutture ospitanti, che è un modo per definire le strutture carcerarie. Siamo a conoscenza di più di un caso in cui non vengono proprio conteggiati, nonostante sia tutto tracciato. La difficoltà di concessione anche dell'iscrizione alla Casa Comunale 1 come residenza per i senza fissa dimora. Ma al di là di questo, il fatto che anche il tema dei punti relativi alle abitazioni improprie non vengano attribuiti automaticamente a chi pur si trova in una situazione che è stata certificata dal Comune. Tutto questo, però, Vicesindaco, per dire che la cosa che incuriosisce è che le 1.000 domande, che il Comune ha presentato alla Commissione centrale regionale, con un punteggio superiore a 12 punti, quindi con l'idoneità ad avere l'assegnazione quest'anno, siano state dimezzate a 500. Sa perché questa coincidenza mi fa un po' sobbalzare? Perché sappiamo che l'ATC normalmente mette a disposizione ogni anno grossomodo 500 alloggi. Allora, con tutto il rispetto per il Magistrato che presiede la Commissione regionale, per l'ATC, per tutti i soggetti che esprimono delegati in quella Commissione, non posso non alzare le antenne e la guardia quando l'opera di riduzione dei punteggi che vanno alla Città di Torino, vanno a far collimare esattamente i salvati, che sono la metà rispetto ai sommersi, con il numero di alloggi disponibili. E questo si accompagna a delle interpretazioni di punti, previsti dalla Legge, contrarie alla lettera della Legge, perché mi sembra veramente offensivo che a un cittadino che ha reddito zero si dica che visto che non è possibile che tu vivi senza reddito, allora evidentemente menti. Perché purtroppo la gente non lo sa che la Regione, la Commissione centrale, piuttosto che la Città, gli risponde questo. Allora, io continuo a sottolineare che l'emergenza casa sta veramente andando su un binario completamente svincolato dalla lettera della Legge, con delle interpretazioni perverse della Legge stessa. LEVI Marta (Vicepresidente) Esistono due strumenti per interpellare gli Assessori: uno è il question time e l'altro è l'interpellanza. Esiste anche l'interpellanza a risposta scritta. Se uno ritiene di poter fare un question time, deve sapere che si tratta di una domanda a risposta breve. L'Assessore è stato nei tre minuti, il Consigliere Marrone doveva stare nei due minuti. Visto e considerato che il Consigliere non ha rispettato questo termine, io consiglio al Consigliere Marrone di fare un'interpellanza la prossima volta, così ha il tempo di discutere quello che ritiene… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non rispondi. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, sull'ordine dei lavori decido io. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Certo che lo dico a verbale. Detto questo, do la parola al Vicesindaco per una replica di un minuto, che è il tempo che il Consigliere Marrone si è preso in più rispetto a quello previsto dal Regolamento. TISI Elide (Vicesindaco) Io non ho detto che le istanze non siano da prendere in considerazione. Onestamente bisognerebbe entrare nel merito, per esempio quella di via della Casa Comunale ha una sua ragion d'essere che andrebbe approfondita, ma ce ne sono altre. Per esempio, nel caso di reddito zero, noi attribuiamo il punteggio, ma l'istanza viene poi cassata in fase di esame della Commissione Regionale. Quello che voglio dire, però, è che questa analisi sarebbe molto pertinente se fosse fatta all'inizio di un nuovo bando, perché rischiamo davvero di invalidare tutta una graduatoria già esistente, creando delle iniquità. Un'ultima cosa. Credo che dal punto di vista del riconoscimento, la questione dei 6.000,00 Euro non sia così restrittiva, tant'è che il 95% dei richiedenti è rientrato nella morosità incolpevole, per cui credo che sia sufficientemente ampio. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |