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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 27 Ottobre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2014-04150
"OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO E TUTELA DELLA QUIETE PUBBLICA: CHI CONTROLLA?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 16 SETTEMBRE 2014.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201404150/002, presentata in data
16 settembre 2014, avente per oggetto:

"Occupazione del suolo pubblico e tutela della quiete pubblica: chi controlla?"

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Anche a questa interpellanza rispondo in due fasi, perché si chiede di dare conto dei
controlli che riguardano i dehors e si chiede di dare conto anche dei controlli che
riguardano, invece, tutte quelle attività che creano e arrecano disturbo alla quiete
pubblica.
Nel 2013 abbiamo effettuato un monitoraggio, che è stato - credo - ripetuto anche nel
2014 esclusivamente sui dehors.
Nel 2013 sono stati effettuati 34 controlli sui dehors continuativi, e da questi controlli
sono emerse 4 violazioni; invece, per quanto riguarda i dehors stagionali, abbiamo fatto
19 verifiche e 2 sanzioni rispetto a quelle che sono le prescrizioni del Regolamento
dehors.
Nel 2014, esclusivamente nel quadrilatero che viene indicato, abbiamo controllato
cinque volte i dehors continuativi, nell'ambito di un ulteriore censimento dei dehors,
abbiamo accertato due sanzioni; invece, per quelli temporanei, 13 accertamenti, una sola
sanzione.
Per quanto riguarda, invece, il problema probabilmente molto più rilevante, anche se
collegato, che riguarda le attività di controllo per il disturbo alla quiete pubblica, i locali
controllati nel 2013 sono stati 12, che sono praticamente tutti quelli presenti nel
quadrilatero, sono state accertate 15 violazioni, articolo 44 di Polizia Urbana, articolo
44 comma 3 riguardo il rumore, articolo 44 comma 4 per la mancata vigilanza, tutti quei
comportamenti che sono pregiudizievoli alla tranquillità pubblica degli avventori in
entrata e in uscita dei propri locali; articolo 8 per la vendita del vetro, articolo 10
Regolamento Inquinamento Acustico, articolo 252 Regolamento di Igiene e anche il
Codice della Strada collegato all'articolo 18, COSAP. Questi controlli, però, sono
controlli di Polizia Amministrativa, invece quelli di cui parlavo prima sono controlli
effettuati dalla Circoscrizione in ordine al controllo dei dehors.
Nel 2013, al 30 settembre i locali controllati sono sempre gli stessi, quindi sempre 12,
sono state accertate, però, solo sei violazioni, disturbo da assembramento, quindi
articolo 44 comma 1 e 2, il comma 3 sui rumori sempre dell'articolo 44, il comma 4
dell'articolo 44 sulla mancata vigilanza, eccetera. In sostanza, le sanzioni sono sempre
le stesse e si ripetono.
I controlli vengono fatti non solo nel quadrilatero che segnala il Consigliere, perché qui
vengono segnalate le aree che sono delimitate da via Tarino, da via Artisti e da via
Santa Giulia, mentre io credo che il problema sia da individuare nel quadrilatero più
ampio tra via Montebello, corso Regina, via Napione e corso San Maurizio, perché è lì
che c'è la più alta concentrazione di ristoranti, ma soprattutto bar con dehors.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ringrazio l'Assessore per la risposta e gli chiedo se può fornirmi i numeri citati. La mia
preoccupazione è solo una. Io ormai ho preso l'abitudine di scattare delle foto, perché
almeno non mi si può dire che la situazione non sia quella. Ora, se questa foto
rappresenta il dehors quando è chiuso, è evidente che, primo, sta utilizzando molto più
spazio di quello concesso. Secondo, il tavolo che occupa tutto il marciapiede,
difficilmente rimarrà in quella posizione quando le persone si siederanno, per quanto
educate siano, ma verrà spostato.
Quando arriva una segnalazione di questo tipo, che cosa succede? Applichiamo una
sanzione, perché (anche se mi rendo conto che più posti a sedere ci sono, maggiore sarà
l'incasso) questo dehors, primo, impedisce il passaggio delle persone disabili in
carrozzina; secondo, noi facciamo pagare per i dehors una giusta tassa per una
determinata metratura, però se uno si aumenta la metratura alla bisogna, in base al
numero dei tavoli che gli servono, è chiaro che c'è anche un mancato introito da parte
del Comune.
Ma ancora di più, si realizza un aumento del numero di persone presenti d'estate in un
dehors, che evidentemente è un dehors fai-da-te, nel senso che si aumenta i tavoli
quando vuole. E di inverno sono comunque spazi che le persone occupano, stando
davanti al locale a chiacchierare, se devono fumare.
Anticipo all'Assessore che presenterò un'interpellanza che descrive la situazione di una
donna in stato semivegetativo che, insieme al marito disabile, vive in via Verdi sopra un
locale il cui gestore, nonostante la situazione drammatica di questa famiglia che vive
proprio sopra il suo locale, pare non abbia alcun tipo di problema a continuare ad alzare
il livello della musica.
Io vorrei capire che cosa fa l'Amministrazione in un caso come questo. Perché noi
applichiamo una sanzione, ma poi il cittadino ci dice che la situazione non è cambiata.
Ormai stiamo entrando in una logica in cui alcuni gestori dicono: "Io ho questo periodo
per guadagnare, fammi le sanzioni che vuoi, tanto con l'incasso di fine serata mi pago la
sanzione e ne ho da vendere".
Ora, visto che questo succede nel dehors descritto in questa foto, ma come l'Assessore
sa, in piazza Santa Giulia i dehors mettono 4 tavolini, che regolarmente diventano 8, 12,
30; poi, quando i tavolini finiscono, le persone si siedono per terra, quindi di fatto il
quadrilatero che definiva l'Assessore è più ampio, nelle vie in cui ho scattato queste
foto sta iniziando a prendere piede il malcostume che hanno in piazza Santa Giulia, per
cui vorrei capire se c'è una misura coercitiva di fronte a questi comportamenti, come ad
esempio la chiusura del dehors dopo un tot di sanzioni.
Perché se uno incassa tanto ed è in grado di pagare le sanzioni senza problemi, la
sanzione pecuniaria non garantisce l'equità di trattamento. Ma questo è tipico del diritto.
Quindi vorrei capire qual è la modalità per contrastare il comportamento di alcuni
gestori che dicono che tanto le sanzioni rappresentano il 3 o il 5% dell'incasso, per cui
continuano a infrangere le norme tutte le sere, tanto i Vigili Urbani non passano tutte le
sere. In questo modo l'Amministrazione viene in parte frodata e, inoltre, nei dehors c'è
molta più gente di quella che si potrebbe accogliere.
Inoltre, le segnalazioni delle persone che abitano vicino ai locali sono inutili, perché se i
gestori possono pagare tutte le sanzioni, ma nessuno gli toglie il dehors, a quel punto
basta incassare una fatturato maggiore e va bene così.
È evidente che in questa zona stiamo andando nella direzione di San Salvario, perché i
cittadini iniziano a vivere lo stesso delirio, la stessa fatica a vivere in una zona come
questa.
Dobbiamo trovare altre soluzioni: chiudere i locali se vengono sforati i decibel previsti
dal Codice Civile, oppure concedere uno spazio maggiore per i dehors, per evitare che i
gestori se lo aumentino di propria iniziativa spostando i tavoli dove vogliono.
Però noi non risolveremo mai questo problema se non prevediamo la chiusura del
dehors dopo un tot di multe erogate per uso non adeguato dello spazio concesso.
Non capisco perché ai cittadini che abitano in questa strada gli chiediamo di pagare la
tassa sulle prestazioni indivisibili, eccetera, salvo poi trovarsi le strade sporche al
mattino, anche se poi passa l'AMIAT, e se non pagano entro i termini di legge gli
facciamo pagare anche gli interessi, con Equitalia, mentre ai gestori di questi locali
nessuno sanzione nulla.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il Consigliere Magliano mi chiede se e quante sanzioni abbiamo fatto. Io rispondo sì, e
gli consegno i dati. Dopodiché la Polizia Municipale fa sanzioni.
Io sinceramente non so se c'è un protocollo tra la Polizia Municipale e il Settore Suolo
Pubblico, per cui il numero di sanzioni viene comunicato anche alla Direzione del Suolo
Pubblico per prendere gli opportuni provvedimenti. Immagino di sì. Me ne posso
accertare, possiamo esplorare eventualmente anche questa parte delle attività. Ma in
ogni caso noi dobbiamo fare sanzioni.
Credo che nel Regolamento dehors - ma non lo conosco, anche perché non è uno dei
miei Regolamenti - sia possibile iniziare un avvio della procedura, esattamente come nel
caso dello sforamento dei decibel, nel caso in cui vengano elevate troppe sanzioni o nel
caso in cui il titolare non si metta in regola. Però in questo momento non ne sono a
conoscenza.
Come abbiamo già detto più volte anche in altre Commissioni, ritengo sia il caso di
esaminare il Regolamento dehors, anche con l'Assessore competente. Probabilmente
questa materia dobbiamo riguardarla tutta. Per cui, anch'io chiedo un approfondimento
in Commissione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Io ho fatto tot domande e ho ricevuto tot risposte, e ringrazio l'Assessore, sono
soddisfatto. Però chiedo al Presidente di approfondire questo tema in Commissione, con
la delega sia dei Vigili Urbani sia dell'Occupazione del Suolo Pubblico, perché agli
automobilisti viene ritirata la patente dopo l'ennesima infrazione, mentre ai gestori dei
locali la "patente" di poter superare i limiti non gliela ritira mai nessuno.
Se il Presidente Porcino è d'accordo, scriverò una lettera ai due Presidenti di
Commissione, per fare una Commissione congiunta su questo tema, in modo che dopo
due o tre violazioni dello spazio concesso, il dehors venga chiuso.

PORCINO Giovanni (Presidente)
L'interpellanza è discussa.

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