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PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201403501/002, presentata in data 25 luglio 2014, avente per oggetto: "Monumenti di Torino deturpati dal degrado" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Nel rispondere a questa interpellanza, terrò insieme le due considerazioni: una relativa naturalmente al Settore Verde e Gestione, l'altra relativa al Servizio Edilizia per la Cultura, che ringrazio per avermi assistito nel completare una risposta utile e, spero, soddisfacente per l'interpellante. Stiamo parlando dell'area di Villa Genero, il parco in questione è di proprietà della Città di Torino dal 1888, adibito a parco pubblico dal 1933. Stiamo parlando di un'area di circa 39.000 metri quadrati che comprende vari edifici, prati, giardini, viali pedonali collegati da viottoli e scalette per uno sviluppo totale di 1.500 metri. Il parco è arredato da numerosi manufatti architettonici in pietra o metallici, quali statue, panche, vasi, fontane artistiche. In merito all'interpellanza sono state chieste informazioni al Servizio Verde e Gestione e al Servizio Edifici per la Cultura. Il Servizio Verde e Gestione ci evidenzia come nel corso del 2014 siano stati effettuati diversi interventi, che vado velocemente a riepilogare: sono stati svolti tre interventi di sfalcio dell'erba, due interventi di diserbo su piazzali e stradine inghiaiati e un intervento di potatura delle siepi su tutto il parco. Per quanto riguarda, invece, l'igiene e la pulizia, per tutto il corso del 2014 sono stati effettuati dalla cooperativa affidataria dei servizi di manutenzione tre passaggi settimanali di raccolta immondizia, cartacce e svuotamento dei cestini. La frequenza dei passaggi è trisettimanale e avviene, in particolare, nelle giornate del lunedì, del mercoledì e del venerdì e i materiali di risulta sono stati conferiti al punto di raccolta AMIAT per lo smaltimento. Il Servizio Verde e Gestione osserva che, a confronto con gli altri parchi cittadini, le attività previste di sfalcio erba e pulizia, anche se diminuiti di frequenza nel corso degli ultimi anni, come i Consiglieri sanno, risultano essere sufficienti a garantire il decoro e la normale fruizione del parco, che peraltro non è mai intensa, nemmeno nel periodo estivo. L'impressione di degrado, dal mio punto di vista, è in gran parte da attribuirsi ad alcuni fattori, in particolare a tre: alle pessime condizioni sicuramente degli arredi e dei manufatti, testimoniati anche dalle fotografie allegate all'interpellanza, o che comunque sono pervenute anche all'Assessorato da parte del Consigliere Magliano, alla devastazione determinata dall'evento del luglio 2012, quando un nubifragio ha causato l'abbattimento di molti alberi monumentali. Su questo mi fa piacere comunicare in questa sede che, essendo necessario per il ripristino un intervento di manutenzione straordinaria, questo Assessorato ha determinato e deciso di progettare un intervento di manutenzione straordinaria, che verrà appaltato nel mese di gennaio. Il terzo motivo per cui il degrado e l'impressione di degrado è particolarmente percepita riguarda un cantiere di IREN utile alla sostituzione dei corpi illuminanti di tutto il parco ed al suo protrarsi, che dovrebbe chiudere entro l'anno. Uso il condizionale solo perché il cronoprogramma richiesto a IREN certifica una tempistica che è quella dell'anno, ma ci comunicano contestualmente che c'è un piccolo ritardo nella sostituzione dei corpi illuminanti. Stiamo parlando al massimo di pochissimi giorni di ritardo. Comunque questo cantiere dovrebbe chiudere entro l'anno, che evidentemente è percepito come ulteriore elemento di degrado. Per quanto riguarda, invece, la situazione degli elementi decorativi del parco, i tecnici del Servizio Edifici per la Cultura, che è il Servizio competente, hanno compiuto in data 3 settembre un sopralluogo rilevando le numerose criticità causate dal tempo e anche da atti di vandalismo. In particolare, due statue di cemento raffiguranti elementi mitologici che introducevano al viale dei Giusti risultano mutilate; una fontana che rappresentava un leone è stata interamente rimossa; una statua di bronzo raffigurante Mercurio risulta scomparsa; due sfingi di pietra poste all'ingresso del fortino sono scomparse; una fontana di ghisa con putti, un tempo visibile sul piazzale, non è più presente; diverse fioriere metalliche poste sulla balaustra del piazzale Belvedere mancano di molti degli originali elementi decorativi; diversi basamenti lapidei risultano privi del loro elemento decorativo, presumibilmente un tempo presenti. Per quanto riguarda gli interventi manutentivi evidentemente necessari, il Servizio Edilizia per la Cultura premette di avere in carico oltre duecento manufatti artistici presenti nell'elenco "Progetto Arte Pubblica e Monumenti" redatto a suo tempo dalla Divisione Suolo Pubblico e consultabile sul sito della Città. Il Servizio Edifici per la Cultura precisa che le risorse economiche a disposizione sono già molto limitate per la corretta manutenzione del patrimonio di competenza, per cui al momento risulta molto difficile prevedere ulteriori interventi estesi ai numerosi beni artistici e di arredo presenti nei parchi pubblici cittadini, se non attraverso la dotazione di ulteriori risorse economiche e organizzative, in modo da poter rispondere all'effettivo fabbisogno. Da questo punto di vista, confermano tuttavia l'interesse e la disponibilità, laddove queste risorse venissero reperite, ad individuare tra gli interventi prioritari quelli illustrati anche e richiesti dal Consigliere Magliano. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Come sempre, l'Assessore riporta quello che viene fatto in termini di pulizia. Le foto che ho voluto condividere con l'Assessorato, oltre al tema legato ai monumenti deturpati, dimostrano anche che in alcuni vani di questa struttura - non so se la pulizia che facciamo sia legata solo alle cartacce, alle bottiglie piuttosto che alle lattine - c'è un tavolo, ci sono dei pannelli buttati per terra, c'è tutta una serie di elementi che non so se fanno parte della pulizia ordinaria, ma che di sicuro sono ancora lì presenti e dicono che quanto dichiarato dall'Assessore in Aula, per carità, viene fatto, ma non è assolutamente abbastanza. Al di là di questo, lo ringrazio anche per il tema arrivato dalla Divisione Cultura, ma ho una domanda ed è la stessa che si fanno i cittadini: ma voi dove eravate quando deturpavano una struttura del genere, che è in nostro possesso dal 1888 e dal 1933 è diventata parco? Evidentemente, lei non era su questa terra, ma lo chiedo a chi ha governato negli ultimi vent'anni, negli ultimi venticinque anni: dove eravate? Quando c'erano le risorse, invece che fare progetti nuovi, non era meglio custodire quanto già in nostro possesso? L'idea di una Città turistica che non è in grado di gestire quello che ha è sintomo di una incapacità strutturale. Adesso continuate a dire che non ci sono risorse, quindi non possiamo impegnarci. Ma questa è la tradizione che ci viene donata, che viene lasciata alla Città di Torino e questo è il risultato? Assessore, mi rendo conto che lei non ha la delega alla Cultura, ma strutturalmente, di fronte ad una situazione del genere, che potrebbe essere luogo per famiglie, per anziani, per giovani, come lo proteggiamo? Non c'è nessun servizio di sicurezza. Chi risponderà del fatto che ci hanno rubato tutti questi manufatti? Ci sarà un dirigente a cui potremo chiedere conto del fatto che sono spariti almeno venti monumenti! Ma portare via quei monumenti, adesso mi pare come quando discutevamo di "Torino Esposizioni", ti portano via tonnellate di rame e non te ne rendi conto. Qui ti portano via dei monumenti alti un metro, un metro e mezzo, pesanti tonnellate, nessuno se ne rende conto? Non è che si può arrivare con la borsa dell'Auchan e portarsi via una sfinge, no, Assessore? È ridicolo! È una roba pazzesca! Spero che qualcuno scriva della situazione e che si cerchino i responsabili del fatto che abbiamo una struttura, un parco con 1.500 metri di viabilità all'interno, dove le famiglie potrebbero andare, continuiamo ad essere Capitale dello Sport, della qualunque, abbiamo strutture di questo tipo e nessuno si preoccupa di tutelarle? E poi si dice che non ci sono i soldi. Certo, se continuate a mandarle nel degrado, a non fare pulizie attente cercando quando si fa la pulizia, lo sfalcio dell'erba, di intervenire - come ha giustamente detto - sugli alberi monumentali. Ma se poi nessuno controlla, sono soldi buttati. Voi non controllate, non difendete un patrimonio che vi è dato dalla cittadinanza o dalla storia di questa Città, e poi giustamente oggi diciamo che non abbiamo i soldi. Abbiamo riempito questa Città di nuove opere legate al tema della cultura, dello svago e non difendiamo quelle stupende che sono già in nostro possesso. Prendo atto dei numerosissimi passaggi che vengono fatti per pulire quel luogo, secondo me non bastano. Troviamo delle modalità con le quali coinvolgere, Assessore, magari associazioni di volontariato che si occupino del verde, che possano ridare vita a quel posto. Dicendo che non l'abbiamo fatta noi, è arrivata dal passato, vada pure alla malora. Si tratta di un patrimonio pubblico, è un patrimonio di tutti. Concludo, Presidente. Mi auguro che su questo sia chiaro a tutti che continuiamo a non difendere dal MOI, dove ci facciamo di nuovo distruggere tutto, a Villa Genero. Questa Città non è in grado di tenere in piedi, di difendere, di tutelare e valorizzare quello che ha. Non so come facciate a pensare di poterci dare anche un futuro sui nuovi investimenti, sulle nuove strutture. La sua sensibilità da questo punto di vista - lo devo dire a verbale - è sempre stata nota, ma su questo chiedo che vada fatta subito una Commissione sul posto per andare a vedere e, soprattutto, sapere perché non ci siamo mai occupati di difendere quel luogo. C'è un orario di apertura, c'è qualcuno che va a controllare come la gente fa a portarsi via pezzi di statue? Questo è ridicolo. Mi piacerebbe capire qual è il danno. Una roba del genere si chiama danno erariale da Corte dei Conti, per cui mi piacerebbe che qualcuno dicesse chi risponde del fatto che abbiamo lasciato deturpare una struttura così bella, che ci è concessa, donata dalla storia e, invece, ci preoccupiamo di altre stupidaggini. Per cui, non sono veramente soddisfatto, ma sono allibito della risposta, ma rispetto alla Cultura; prendo atto dei passaggi dell'AMIAT, secondo me sono pochi, perché le foto che ho mandato all'Assessorato, in parte erano su monumenti, in parte erano su mobilio abbandonato in Villa Genero e mi auguro che questo tavolo di plastica, Assessore, non sia ancora lì, perché altrimenti le comunicano cose che non hanno senso. Dopodiché, utilizzeremo tutte le vie possibili per raccontare ai cittadini come siamo riusciti in questi ultimi vent'anni a distruggere e a non tutelare un patrimonio che avevamo e che era solo da custodire. PORCINO Giovanni (Presidente) L'interpellanza è discussa. |