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PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201404235/002, presentata in data 22 settembre 2014, avente per oggetto: "Ricicrocetta ancora non gira" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Gli interpellanti riconosceranno che, contrariamente a quanto da loro affermato all'inizio di questo mandato, periodo nel quale affermavano che con l'introduzione del termovalorizzatore nella Città di Torino l'Amministrazione si sarebbe arresa all'incenerimento dei rifiuti, così non è stato. Anzi, questa Amministrazione, dopo cinque anni (perché ricordo a me stesso che è dal 2009 eravamo fermi con l'estensione della metodologia di raccolta dei rifiuti sul nostro territorio con il domiciliare integrato, quindi con il porta a porta), questa Amministrazione ha ripreso la raccolta dei rifiuti favorendo un incremento della raccolta differenziata. Quindi in netta contrapposizione con quanto dicevano i Consiglieri interpellanti proprio all'inizio di questo mandato. Comunque l'attivazione nel quartiere Crocetta della raccolta differenziata porta a porta si è conclusa, così come tra l'altro già comunicato in più di un'occasione nel mese di maggio 2014. Con il termine attivazione si intende l'avvenuta attività di comunicazione, la consegna dello "starter kit", la consegna dei cassonetti condominiali, tranne che per i cittadini che non sono stati trovati in casa, per le situazioni in cui il condominio ha rifiutato di internalizzare i cassonetti. Quindi c'è ancora un margine di azione sul quale ovviamente l'azienda è fortemente impegnata. Il ritiro dei cassonetti stradali è iniziato nel mese di giugno 2014, ovvero nel momento in cui tutti i cittadini disponevano dei nuovi cassonetti domiciliari. Tale ritiro si è concluso nel mese di settembre 2014, così come inizialmente ipotizzato. A meno di situazioni specifiche, come nel caso dei cassonetti rifiutati, in cui i condomini non intendono internalizzare le attrezzature, tutta l'area prevista dal progetto è stata coperta. A questo proposito, però, è bene ricordare che per il quartiere San Secondo il progetto fin dall'inizio prevedeva il solo potenziamento della raccolta stradale, oltre che l'inserimento della raccolta stradale dei rifiuti organici, attività che è stata svolta e conclusa tra giugno e luglio 2014. Nessuno di noi - né io, né AMIAT - aveva ipotizzato l'estensione del porta a porta a San Secondo, ma c'eravamo limitati al Quadrilatero, più volte tra l'altro discusso nelle Commissioni Consiliari competenti. Il sistema di raccolta differenziata porta a porta va a incidere direttamente sulle abitudini degli utenti, imponendo un cambiamento di ruolo da passivo ad attivo e una maggiore responsabilizzazione in tema di rifiuti. Il passaggio non è scontato, sono necessarie diverse settimane affinché gli utenti si abituino al nuovo sistema. L'esperienza maturata dalla Città dimostra che con il tempo ogni quartiere è in grado di utilizzarlo correttamente. Le situazioni di disagio come gli abbandoni di rifiuti o la loro esportazione in altri quartieri vengono limitate a casi sporadici. La Città di Torino, insieme ad AMIAT, è comunque a disposizione per discutere di eventuali situazioni specifiche di condomini che non abbiano ancora ricevuto i cassonetti, a meno di specifici casi di espresso rifiuto, in cui sarà necessario intervenire con i supporti del caso. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Ringrazio l'Assessore per la risposta. Dividerei la mia osservazione in due parti. La prima sulla polemica, non so se chiamarla così, comunque sulle osservazioni iniziali dell'Assessore riguardo all'estensione della raccolta porta a porta. Ovviamente sono contento che l'Amministrazione abbia cominciato ad avviare il progetto. Devo dire che forse tutto questo vantarsi dell'impegno dell'Amministrazione, quando l'estensione arriva per la prima volta al quarto anno di Amministrazione, dopo tre anni in cui non si è sostanzialmente esteso niente, mi sembra soltanto il minimo che si dovesse fare e forse si sarebbe dovuto fare anche di più. Comunque ben venga. Tra l'altro colgo l'occasione per chiedere quale sarà il prossimo quartiere nel 2015. Mi aspetto che avendo ripreso il progetto e avendo anche il Consiglio Comunale votato una mozione in cui chiede ogni anno di estendere e guadagnare un 1,5% di raccolta differenziata, tramite l'estensione del porta a porta, mi aspetto che nel 2015 ci siano altri quartieri, dopo Crocetta, che verranno raggiunti dal servizio. Quindi se l'Assessore vuole fare qualche osservazione in merito, sono qui per ascoltare. Riguardo invece al problema specifico di "Ricicrocetta", sono lieto di sapere che il progetto sia concluso nei tempi, eccetera. Però le segnalazioni ricevute da parte dei cittadini, anche pubblicate sugli organi di stampa ("Specchio dei tempi", eccetera), raccontano una realtà un po' diversa. Dicono che ci sono parti di quartiere dove ancora a settembre c'era l'immondizia abbandonata per strada, perché non c'erano i cassonetti. C'è il problema della plastica, che si è verificato anche in altre zone della città, perché i cittadini si aspettano di avere i cassonetti della plastica, invece l'Amministrazione insiste nel dire che non ci sono i cassonetti, se non per condomini particolarmente grandi, e quindi invita a mettere la plastica nei sacchi e lasciarla per strada. Certo questa distesa di sacchi di plastica messi sul marciapiede è un po' uno shock per i cittadini. Effettivamente forse non è la soluzione più igienica, più esteticamente sopportabile. Quindi forse è anche questo aspetto che ha suscitato le proteste dei cittadini. Però anche su questo si potrebbe sicuramente fare una riflessione sulla disponibilità dei cassonetti condominiali per la raccolta porta a porta della plastica. È vero che nella parte a nord di corso Sommelier e ad est di corso Umberto il progetto non era attivo, cioè si trattava semplicemente di mantenere il vecchio sistema con eventualmente l'organico. Però il problema è la parte a sud di corso Sommelier, a cui si riferiscono anche le segnalazioni che mi sono arrivate. Quella zona faceva pienamente parte dell'area del progetto Ricicrocetta, quindi lì ci dovrebbe essere il porta a porta condominiale in tutte le case. Tanto è vero che sono arrivate segnalazioni di persone che hanno ricevuto il kit, però poi non hanno visto partire la raccolta. Per cui, mi fido della risposta dell'Assessore, perché immagino che nel frattempo le cose siano state risolte e non so quanti siano questi condomini dove non si è trovata la soluzione per mettere i cassonetti. Peraltro se il condominio non li vuole in cortile, basta metterli per strada, come si fa in tanti condomini che non hanno il cortile in cui tenere i cassonetti. Per cui, mettendoli in strada, con la serratura, si risolve il problema. Quindi non ho ben capito qual è il problema dei condomini che non voglio i cassonetti, perché la soluzione è metterli in strada. Possiamo verificare le segnalazioni, per capire se tra la presentazione dell'interpellanza e la risposta dell'Assessore sono stati risolti i problemi, però la sensazione che arriva al quartiere è che il progetto non sia proprio andato liscio. Capisco che quando si introduce un nuovo servizio ci sia un cambiamento abbastanza profondo delle abitudini, quindi che le persone ci mettano un po' ad abituarsi, si lamentino e così via. Però le segnalazioni ricevute sono abbastanza significative. Comunque l'importante è trovare una soluzione. Adesso verificheremo se i problemi segnalati sono stati risolti ed eventualmente torneremo alla carica, chiedendo ulteriori spiegazioni. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Il Consigliere Bertola ha posto ulteriori domande, a cui credo valga la pena rispondere. L'introduzione del servizio domiciliare integrato nel quartiere Crocetta ha riguardato più di 20.000 utenti. Questo naturalmente vuol dire che più di 20.000 cittadini hanno visto progressivamente cambiare sostanzialmente le proprie abitudini nel corso dei primi mesi del 2014. Avendo vissuto oltre dieci nel quartiere Campidoglio, posso testimoniare che la prima fase di estensione di questo servizio nella nostra città è un cambio di abitudini che necessita naturalmente un cambio di comportamento anche in ambito familiare, e quindi impone ovviamente che il cittadino sia sensibilizzato e partecipe rispetto a un processo che non è immediato. Da questo punto di vista, però, la lettura che diamo noi dell'estensione del servizio porta a porta a Crocetta, invece, è assolutamente positiva. Invito però il Consigliere a comunicarci le segnalazioni e i suggerimenti che gli sono arrivati da parte dei cittadini, che possono trovare ancora oggi insoddisfazione, perché da quel punto di vista è nostro interesse e dell'AMIAT, naturalmente, andare a risolvere puntualmente ogni singola situazione di difficoltà, al fine di mettere nelle condizioni i cittadini di poter svolgere serenamente questa attività. Per quanto riguarda l'estensione e, più in generale - io dico -, il piano di efficienza del sistema del ciclo integrato dei rifiuti sul nostro territorio, come il Consigliere sa, nelle prossime settimane ci saranno ulteriori approfondimenti nella Commissione Consiliare competente, già il 28 ottobre prossimo, in occasione della presentazione di un progetto che riguarda in particolare la raccolta della carta e del cartone e il relativo potenziamento. Già in quell'occasione avremo modo di divulgare alcuni aspetti che caratterizzeranno il piano di efficienza di AMIAT per quanto riguarda il 2015. Per quanto riguarda, invece, l'estensione del servizio domiciliare integrato, il Consigliere sa benissimo che l'Amministrazione sta lavorando perché si possa progressivamente estendere anche ai quartieri di Vanchiglia e San Salvario, non necessariamente in questo ordine. Da questo punto di vista, però, rimanderei l'approfondimento, non solo perché non è oggetto dell'interpellanza, ma perché è oggetto di interlocuzione, discussione e approfondimento nella VI Commissione Consiliare competente e in quella sede ci saranno gli ulteriori approfondimenti. PORCINO Giovanni (Presidente) L'interpellanza è discussa. |