| Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201306079/110, presentata dalla Giunta Comunale in data 26 novembre 2014, avente per oggetto: "Modifiche da apportare al Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in Città. Approvazione". PORCINO Giovanni (Presidente) Comunico che in data 24/09/2014 la competente Commissione ha rimesso il provvedimento in Aula. La parola, per l'illustrazione, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Sarò molto breve, perché la discussione sulle modifiche al Regolamento per la tutela del benessere degli animali in città sono state oggetto di approfondimento plurimo in numerosissime sedute della VI Commissione Consiliare. Comincio con il ringraziare per il contributo i tanti Commissari, che a vario titolo hanno voluto, a Regolamento aperto, introdurre alcune piccole, e altre più significative, modifiche utili ad aggiornare un Regolamento che in quanto tale ha bisogno anche di revisione. Quindi ringrazio tutti i Consiglieri, che tra l'altro hanno tradotto il loro contributo in appositi emendamenti, che saranno sicuramente oggetto di discussione e naturalmente di votazione in Aula. Il presupposto della discussione è quanto evidenziato dall'Azienda Sanitaria Locale torinese, in particolare dal Dipartimento Integrato della Prevenzione, la struttura complessa veterinaria, che a seguito di numerosissime segnalazioni da parte dei cittadini che lamentavano la massiccia presenza di colombi… PORCINO Giovanni (Presidente) Chiedo scusa, Assessore. Non riusciamo a sentire nulla. Chiedo ai Colleghi che non sono interessati di allontanarsi dall'Aula. Continui, Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Dicevo che l'ASL di Torino, Azienda Sanitaria Locale, Dipartimento Integrato di Prevenzione, nella struttura veterinaria ha illustrato la situazione epidemiologica complessiva nel contesto torinese, precisando che l'indagine sulla diffusione del campylobacter, effettuato nel periodo 2011-2012, ha evidenziato una presenza di tale patogeno, che è stata in più occasioni definita ingombrante, emergente molte aree del territorio cittadino. Questo è stato uno dei presupposti della nostra discussione, che si è tradotta tra l'altro in un atto contingibile urgente nei primi mesi del 2014, atto naturalmente che si è tradotto in una ordinanza sindacale, che ha coperto alcuni mesi dell'anno avendo come oggetto una distanza minima utile a comunicare a chi somministra cibo ai colombi nella nostra città quanto sia necessario allontanarsi nel momento della somministrazione da alcuni luoghi che abbiamo definito sensibili nel corso della nostra discussione. Naturalmente questa ordinanza ha prodotto anche dei risultati, che lo stesso servizio veterinario ha potuto confermare nel corso delle Commissioni Consiliari, risultati positivi che ci hanno condizionato sicuramente nella discussione della Commissione Consiliare. Le modifiche che andremo ad apportare in realtà non si limitano semplicemente a prendere atto della necessità di formalizzare una distanza maggiore da questi luoghi sensibili per la somministrazione ai colombi, ma individuano delle aree - ne abbiamo censite un numero significativo - che l'Amministrazione si ripropone di favorire dei momenti di somministrazione controllata e dei momenti di monitoraggio igienico- sanitario. Quindi, nelle aree che sono allegate alla proposta di deliberazione, sarà possibile somministrare - anche qui è necessario un chiarimento ulteriore: non più cibo indistinto, perché anche la semplice somministrazione ad esempio del pane, ne abbiamo avuto contezza nel corso della discussione, è dannoso per i colombi in città - granaglie in modo controllato. Naturalmente ci sarà un'attività di monitoraggio igienico-sanitario. L'obiettivo della discussione è stata naturalmente quella di immaginare tanti altri accorgimenti, non ultimo la necessità di definire puntualmente le caratteristiche di quei dissuasori che molto spesso, anche se in coerenza con la versione precedente del Regolamento, comunque continuavano ad essere cruenti per i colombi in città. Invece, utili e interessanti sono stati i suggerimenti di alcuni Consiglieri rispetto alla gestione delle aree cani, tutte considerazioni condivise da questa Giunta, che sicuramente miglioreranno il Regolamento, di cui continuiamo a essere orgogliosi, perché tra l'altro è uno dei Regolamenti nell'ambito della tutela animali che ancora oggi viene preso ad esempio da tante altre Amministrazioni. Anticipo solo una parte della discussione sugli emendamenti. Oggetto degli emendamenti proposti dalla Giunta sono sicuramente le 17 aree individuate, nelle quali, anche in modo più semplice, potremmo comunicare ai cittadini torinesi dove sarà possibile somministrare granaglie ai colombi. Queste aree naturalmente rispondono al prerequisito della distanza minima di 250 metri dai luoghi sensibili. Mi pare che da un lato ci sia la condivisione, soprattutto dal punto di vista delle Circoscrizioni, che hanno espresso un parere più che favorevole rispetto a questo indirizzo. Il rammarico è invece non aver potuto conseguire una condivisione piena con la Consulta degli animali presenti nella nostra città, che, in realtà, a beneficio della discussione, continua a ritenere eccessiva questa distanza dei 250 metri, però conferma l'interesse a svolgere attività di somministrazione in aree sufficientemente identificate e chiare, dove, oltre alla somministrazione, naturalmente si possa svolgere un'attività serena di monitoraggio degli stessi animali. Da questo punto di vista, l'auspicio dell'Amministrazione è che, laddove oggi ci fosse una condivisione da parte del Consiglio Comunale, in questi luoghi si possa procedere a un'attività congiunta di monitoraggio e di tutela animali con le stesse associazioni, che oggi ritengono eccessiva questa distanza, ma che comunque anche nel corso della discussione hanno manifestato un interesse a continuare ad accompagnare l'Amministrazione su questo lavoro. Rispetto alle prescrizioni originarie - visto che mi viene richiesto - è bene evidenziare che l'Azienda Sanitaria Locale, nel momento in cui ci ha stimolato a procedere con un atto contingibile ed urgente, che è stata poi l'ordinanza sindacale che ha caratterizzato i primi mesi dell'anno, attraverso un'indagine condotta nel biennio 2011-2012, ha evidenziato come la diffusione del campylobacter sia tale da rappresentare una presenza ingombrante di questo patogeno in molte aree del territorio. Da questo punto di vista, a supporto di questa considerazione e naturalmente mettendo all'attenzione del Consiglio Comunale l'atteggiamento di prevenzione e di precauzione, l'esito dell'analisi condotta da parte della ASL è assolutamente coerente non solo con la letteratura scientifica, ma con quanto si sta dibattendo anche a livello normativo. In particolare, anche l'analisi condotta dall'Azienda Sanitaria Locale conferma che nella nostra città il "columba livia" è serbatoio e vettore di campylobacter, oltre che salmonella, e rappresenta una importante fonte di contaminazione ambientale attraverso le sue deiezioni. Motivo per cui si è arrivati a favorire la concentrazione, all'interno di aree specifiche, dei momenti di somministrazione, allontanando questi momenti di somministrazione il più possibile dai luoghi sensibili, quali scuole e ospedali, dove le difese immunitarie dei cittadini sono evidentemente più basse. Spero di aver risposto anche a quest'ultima richiesta di chiarimento. |