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PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201403784/002, presentata in data 20 agosto 2014, avente per oggetto: "Traffic, un concerto 'azzardato'?" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe. BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore) Com'è noto, la Fondazione per la Cultura, come prevede il suo Statuto, è aperta ovviamente a dare una mano alle associazioni culturali del territorio, anche nel delicato problema, sempre più complesso, di trovare un equilibrio economico- finanziario alle diverse attività culturali, ricorrendo alla ricerca di sponsor rispetto alle medesime attività. In questo senso, vi è stata una lettera di richiesta, da parte dell'Associazione Culturale Traffic alla Fondazione per la Cultura di Torino, volta a richiedere l'intervento della Fondazione per la Cultura nella ricerca di un possibile o più possibili partner e sponsor del Traffic Torino Free Festival. Per questo motivo, la Fondazione per la Cultura ha iscritto nell'ambito delle attività culturali, per cui era richiesta la pubblicazione di un bando, anche questa manifestazione e abbiamo cercato di consultare, come avviene sempre in questi casi, più aziende possibili per cercare di capire se vi era, da parte di qualche azienda, un interesse concreto a poter entrare in rapporto con questa manifestazione. In questi contatti abbiamo recepito una disponibilità da parte di Lottomatica, in realtà legata alla promozione del Gioco del Lotto. Vorrei qui ricordare che il Gioco del Lotto è affidato all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e che, proprio per questa qualificazione, il Gioco del Lotto è, insieme a Lottomatica e a Sisal, affidatario, concessionario di servizio pubblico proprio da parte del Ministero dell'Economia. Vorrei altresì ricordare che il Gioco del Lotto è addirittura un gioco sul quale vi è stata espressione di Legge riservata allo Stato, mi riferisco alla Legge del 2 agosto 1982, n. 528, che determina che questo sia un gioco che trova le proprie radici nella tradizione culturale e popolare del nostro Paese da almeno cinque secoli. Inoltre, il Gioco del Lotto, oltre ad essere un'importante voce di entrata per l'Erario, visto e considerato che, insieme a Sisal, sono i due concessionari di servizio pubblico riconosciuti dal Ministero dell'Economia, proprio in forza di una Legge del 23 dicembre 1996, n. 662, concorre per una notevole parte delle risorse raccolte da questi due concessionari al sostentamento, da parte dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, d'intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per il recupero e la conservazione del patrimonio artistico, paesaggistico e per le attività culturali medesime. In questo senso, per esempio, le somme nel tempo raccolte sulla base di questo dispositivo hanno consentito anche nella nostra città interventi da parte del Ministero su molti beni, tra cui l'Archivio di Stato, la Biblioteca Nazionale Universitaria, la Biblioteca Reale, la Galleria Sabauda, il Museo Egizio, Palazzo Carignano, Villa della Regina, l'Abbazia di Staffarda, Palazzo Grosso, eccetera. C'è un lungo elenco che, se volete, posso mettere a disposizione dei Consiglieri e che sta ad affermare come, in relazione a questi fondi previsti dalla Legge, si è riusciti anche a sostenere importantissimi interventi di carattere edile e di recupero del patrimonio anche della nostra città e del nostro territorio. Peraltro, a completamento di questa informazione, il Gioco del Lotto ha avviato dal giugno 2014 una campagna di comunicazione, finalizzata a valorizzare gli investimenti nella cultura e nei beni culturali, che si è sviluppata in dieci città italiane, collegate tra di loro da diversi eventi. Le dieci città sono le più grandi città delle aree metropolitane del nostro Paese. Proprio per questo motivo, quando c'è stata questa manifestazione, ritenendo, in forza della logica che dicevo prima (cioè, trattasi di un gioco tutelato addirittura da Legge dello Stato e inserito in una concessione verso dei soggetti), abbiamo ritenuto che l'accoglienza di questa sponsorizzazione non fosse in contrasto con il Regolamento della Città di Torino, perché - vorrei ricordare - il dibattito che vi è stato anche nel momento della predisposizione di quel Regolamento, in una fase iniziale, prevedeva addirittura i soggetti di qualunque gioco, ma, nella fase terminale, usa la definizione "gioco d'azzardo". Io ritengo che, anche dal punto di vista giuridico e logico, non si possa definire "gioco d'azzardo" quello - così come ho ricordato - tutelato da Legge dello Stato e, peraltro, concesso a questa Società da parte dei Monopoli di Stato con il meccanismo che ricordavo prima. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Assessore, iniziamo veramente male. Lo dico perché sono allibita dalla sua risposta. Non ha risposto, innanzitutto, alle domande che sono state poste: chi abbia sottoscritto il contratto, ma lo dico io, l'ha sottoscritto l'Assessore Braccialarghe; se sia stata emessa la fattura, oppure no; se i fondi della sponsorizzazione siano già stati incassati. Ma poco conta, perché la cosa che più mi lascia perplessa è il modo con cui lei interpreta dei Regolamenti. Assessore, qui ci sono due profili e lei è riuscito, in qualche modo, a mischiarli, ma io vorrei suddividerli: da un lato, c'è il profilo amministrativo e, dall'altro, c'è il profilo politico. Partiamo da quello amministrativo. A me, di come lei interpreta un Regolamento, sinceramente, interessa poco. Lo dico perché saremmo stati dei pazzi se avessimo voluto vietare le sponsorizzazioni al gioco d'azzardo inteso come gioco illegale, in quanto di fatto staremmo scrivendo nel Regolamento che diciamo al Comune o alla Fondazione: "No, non prendete i soldi dal gioco nero!". Ci mancherebbe! Dobbiamo inventare il lotto nero? Intendevamo il gioco d'azzardo nero? È chiaro che in quel documento, in quel Regolamento, in quella discussione, si diceva palesemente che non si voleva che si prendessero soldi dal gioco d'azzardo, per tutta una serie di motivi. Lo sa cosa vuol dire "azzardo"? Penso che lo sappia. Vuol dire semplicemente che si scommette su un risultato incerto. E a me sembra che nel Gioco del Lotto si scommetta su un risultato incerto. Quindi, qui lei oggi doveva chiedere scusa. Probabilmente, non bastava, per me, ma forse almeno per la maggioranza, perché, tra l'altro, questo indirizzo è di maggioranza. Lei doveva venire qui e chiedere scusa, perché c'è la violazione palese di un Regolamento del Comune; Assessore, c'è la violazione palese di un Regolamento interno della Fondazione per le attività culturali, che recepisce, tra l'altro, in modo chiaro e netto, all'articolo 9.2, quando si parla di sponsorizzazioni, l'indirizzo del Consiglio, cioè: "Saranno escluse le sponsorizzazioni riguardanti pubblicità diretta o collegata alla produzione e distribuzione di materiale pornografico, a sfondo sessuale, gioco d'azzardo che genera patologia e dipendenza". Tra l'altro, in questo lungo comma del Regolamento della Fondazione, si parla anche ad esempio di superalcolici. Non mi sembra che il superalcolico, per quanto riguarda il mercato non nero, sia un qualcosa di illegale. Quindi, è chiaro l'indirizzo. Ci mancherebbe che il Consiglio - ribadisco - le dica che lei non deve prendere i soldi dal gioco nero. Assessore, dal punto di vista amministrativo, come avrà già letto sui giornali, noi stiamo intraprendendo tutte le strade necessarie per accertare l'illegittimità dell'atto. Non solo, anche eventuali danni. Perché, se il Consiglio Comunale si è espresso dicendo che non voleva che la Fondazione, o il Consiglio Comunale, recepisse delle sponsorizzazioni, è perché ha immaginato che il danno indiretto - e quello era il ragionamento che era stato fatto in quest'Aula -, che deriva da sponsorizzare un gioco che genera ludopatia (che può essere il Gioco del Lotto e tutta una serie di giochi Bet & Click, cioè quel mondo lì), sulla fascia sociale più debole che accede e, di fatto, usufruisce di quel gioco, è molto alto. Allora, Assessore, vado al punto politico. Il Consiglio si è espresso tre volte, da quando sono io qui, su questa materia diretta e almeno quattro o cinque volte sulla materia in modo indiretto. Mi ricordo un emendamento del Movimento 5 Stelle alle Linee Programmatiche del Sindaco che diceva: "Dobbiamo fermare il gioco, dobbiamo combattere la ludopatia" e una mozione che recepiva queste Linee Programmatiche votata dal Consiglio. Non solo. Si parla della deliberazione dei contratti di sponsorizzazione. Emendamento specifico del Consiglio Comunale che inserisce questa clausola nel Regolamento dei contratti e appalti. Inoltre, tre Consiglieri del PD, che adesso non sono in Aula, erano in qualche modo scontenti dell'inserimento di questo emendamento e portano in Aula un atto che dice di togliere definitivamente l'obbligo di rifiutare le sponsorizzazioni (erano i Consiglieri Viale, Cassiani e Carretta, se non ricordo male). L'Aula lo boccia, quindi respinge quell'indirizzo, e lei cosa fa? Lei prende i soldi. Io sono allibita! Mi chiedo che cosa dobbiamo fare. Che cosa deve fare questo Consiglio Comunale per far rispettare il suo indirizzo politico? Assessore, lei è lì e ha un potere esecutivo, ma noi siamo qui e le diamo un indirizzo. L'indirizzo era chiaro e lei non si può permettere di non rispettare quell'indirizzo. Eccesso di potere? Non so cosa sia. Mi chiedo come possa venire qui. Anche la scusa di dire che, altrimenti, Traffic non si poteva fare, non regge, perché lei - come ha fatto l'Assessore Gallo e come hanno fatto altri Assessori - doveva venire qui in Aula e chiedere al Consiglio se voleva prendere quei soldi, se voleva derogare il Regolamento. Lei doveva chiedere a noi e noi ci prendevamo la responsabilità di dire sì o no. Lei non ha questo potere. La sua risposta è qualcosa di incredibile. Quindi, Assessore, ribadisco che sul piano amministrativo porterò avanti la cosa. Sono certa che avremo ragione. Sul piano politico, secondo me questo è un vostro delirio di onnipotenza. Tra l'altro, ci avete rassicurato tantissime volte sul fatto che quella Fondazione fosse controllata direttamente e che rispettava gli indirizzi di Consiglio, e voi cosa fate? Ve ne fregate. Io la invito a ritornare sul piano suo, che è quello dell'Assessore che deve rispettare l'indirizzo del Consiglio. Già abbiamo pochissimi poteri, ma, sui Regolamenti, li abbiamo noi, li ha il Consiglio. Allora, io la invito sinceramente a dimettersi. Siccome non lo farà, perché vedo con che tranquillità difende quest'atto, le annuncio che presenterò una mozione di sfiducia, perché è inaccettabile che un Assessore non rispetti l'indirizzo del Consiglio Comunale e le Linee Programmatiche del suo Sindaco. È troppo facile andare in giro a dire che dobbiamo combattere la ludopatia e il gioco d'azzardo. E poi si usa la Fondazione e si prendono i soldi. È inaccettabile. PORCINO Giovanni (Presidente) L'interpellanza è discussa. |