Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Procediamo con le comunicazioni del Sindaco, ne abbiamo tre calendarizzate. La prima comunicazione del Sindaco ha ad oggetto: "Linea 2 Metropolitana". La parola al Sindaco. SINDACO Credo che la situazione sia sufficientemente nota, anche sulla base delle informazioni che i giornali hanno dato - mi pare - ampiamente e anche correttamente. In ogni caso, nell'ambito delle decisioni che il Governo ha assunto con il Decreto "Sblocca Italia" per il rilancio degli investimenti a sostegno della crescita, in un rapporto che si è sviluppato, naturalmente, tra l'Amministrazione della città, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Presidenza del Consiglio, si è convenuto un trasferimento di risorse a favore della Città per tre principali opere infrastrutturali: 25 milioni di Euro per la copertura superficiale del Passante ferroviario, per i quali noi abbiamo pronta tutta la progettazione esecutiva e anche i testi di bando per bandire gli appalti relativi, e aspettavamo soltanto l'emanazione del Decreto e la relativa certificazione dei trasferimenti per bandire le gare d'appalto; l'erogazione in tre anni di 304 milioni di Euro per il completamento della linea esterna della Linea 1 della Metropolitana da Cascine Vica a Rivoli (i 304 milioni di Euro sono distribuiti su tre annualità). Questo nel Decreto "Sblocca Italia". Per quanto riguarda la Legge di Stabilità che dovrà essere portata al Parlamento nelle prossime settimane dal Governo, sulla base degli accordi intervenuti, nella parte degli investimenti dovrebbe comprendere la previsione di erogazione alla Città delle risorse per il primo triennio pari a circa 250 milioni di Euro - poi, ovviamente, la cifra esatta la vedremo nella Legge - per l'avvio della Linea 2 della Metropolitana. È ovvio che mentre i 304 milioni di Euro sono a copertura totale della Linea 1 da Cascine Vica a Rivoli, diciamo da Collegno a Rivoli, con un meccanismo che garantisce l'erogazione al 100% da parte dello Stato senza necessità di cofinanziamento, per quello che riguarda la Linea 2, anche in questo caso il finanziamento è senza vincoli di cofinanziamento, ma non è sufficiente a costruire la Linea 2. Questo risulta evidente. Il percorso totale della Linea 2 è circa 16 chilometri; oggi, costruire una Metropolitana in sotterranea, come sarebbe la Linea 2, significa prevedere un investimento di 100 milioni a chilometro. È chiaro che 250 milioni di Euro non sono sufficienti. Noi dovremmo fare ricorso, come si è fatto esattamente a Milano per la costruzione della Linea 4 e della Linea 5 e a Roma per la costruzione della Linea C, ad un concorso di risorse private attraverso meccanismi come, per esempio, project financing, perché i meccanismi che si sono adottati nel passato, dove lo Stato ed eventualmente altri Enti pubblici, a partire dagli Enti Locali, finanziano l'intero investimento e ai soggetti privati spetta soltanto di costruirlo, questo schema non ci sarà più, perché le risorse di cui lo Stato gode non consentiranno più di mettere in campo investimenti infrastrutturali totalmente fondati su un investimento interamente a carico della parte pubblica. Sempre di più gli investimenti non potranno che essere realizzati sulla base di un concorso tra risorse pubbliche e risorse private. Riporto un esempio: Linea 5 della Metropolitana di Milano (circa 15-16 chilometri); onere previsto, più o meno, 1,5 miliardi; contributo dello Stato per attivare il project financing: 275 milioni. Mi pare evidente, quindi, che questa è la strada. Quindi, questo è il quadro. Noi, sulla base di queste predisposizioni, abbiamo dato mandato a Infra.TO di mettere in campo la progettazione esecutiva per la Linea 1 di Metropolitana, di completare la progettazione preliminare e dare corso alla progettazione esecutiva per la Linea 2 della Metropolitana. Aggiungo un tema, che è stato ripreso in qualche presa di posizione, o dichiarazione: come mai i progetti non erano esecutivi, non erano pronti? Qui c'è un'evidente contraddizione nell'assetto normativo del nostro ordinamento, che andrà risolta. Ho evidenziato questo sia al Presidente del Consiglio che al Ministro delle Infrastrutture, perché negli ultimi tempi è stata assunta, nei provvedimenti del Governo e anche del Parlamento, la categoria dell'immediata cantierabilità. Tutti ne capiamo la ragione: non lasciare delle risorse stanziate inerti. L'immediata cantierabilità dovrebbe mettere al riparo da questo rischio. Già, peccato che, fino ad oggi - vi ricordo il caso Biblioteca di Torino Bellini -, il quadro normativo dice che, se un'Amministrazione stanzia delle risorse per una progettazione esecutiva senza avere la certezza di avere i finanziamenti per realizzarla, la cosa è censurabile da parte della Corte dei Conti. C'è una contraddizione evidente del quadro normativo. Così come il Codice degli appalti impone dei mesi cogenti di tempo per fare gli appalti, che cozzano con l'immediata cantierabilità e con i suoi tempi. Questo non è un problema che può risolvere la Città di Torino, però è un problema che c'è. Io mi sono permesso, anche nella mia titolarità di Presidente dell'ANCI e di Sindaco di Torino, di evidenziare al Presidente del Consiglio e al Ministro Lupi che l'immediata cantierabilità richiede però che ci sia un adeguamento normativo, che consenta non solo oggi, ma da qui in futuro, per qualsiasi opera, di mettere in campo la progettazione esecutiva, in ragione tale da essere pronti quando i finanziamenti siano disponibili. Ciò significa rovesciare esattamente l'impostazione che fin qui il quadro normativo ci ha consentito. In ogni caso, detto questo come considerazione di ordine generale, per ciò che riguarda gli investimenti di cui stiamo parlando, ripeto, mi pare che sia una buona cosa che siamo riusciti ad acquisire l'erogazione di risorse per la copertura del Passante ferroviario, per la Linea 1 tratta esterna e per la Linea 2 innesco della prima tratta; adesso, naturalmente, stiamo lavorando per dare seguito celermente e tempestivamente a tutti gli adempimenti necessari a realizzare questi investimenti. PORCINO Giovanni (Presidente) Grazie, Sindaco. Apriamo dunque la discussione sulla richiesta di comunicazione. Ricordo ai Colleghi i tempi di intervento: cinque minuti un Consigliere per Gruppo, due minuti tutti gli altri Consiglieri. La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Ringrazio il Sindaco per averci chiarito la situazione, che però lascia un po' di brividi nella schiena. Soprattutto, mi riferisco al problema normativo che pone le Città nella difficoltà di predisporre i progetti preliminari, perché, in questo cortocircuito - se ho capito bene -, finché permane questa contraddizione (poi, magari, nella replica il Sindaco chiarirà, perché è un dubbio che ho effettivamente al di fuori di polemica), cioè di chiedere dei fondi e non avere ancora però le garanzie di averli tutti, si rischia di non partire nella procedura che ne consente poi lo stanziamento. Perché, se ho centrato il problema e questo è il problema che rimane, che non è da poco, a maggior ragione se, come ci dice il Sindaco, è necessario passare al project financing, partendo dal presupposto che è un metodo che assolutamente non ci trova contrari, anzi, qualcuno si ricorderà addirittura una proposta di mozione che avevamo presentato con il Consigliere Greco Lucchina riguardo ai parcheggi e modalità di reperimento risorse, però allora pone sostanzialmente la Città nell'obbligo di - se ho capito bene - trovare i partner e avere, quindi, una garanzia di copertura complessiva per poter poi predisporre i progetti preliminari che consentano lo stanziamento dei lavori. Perché, se non è così, finché rimane il problema di cortocircuito, allora qui mi permetto una piccola polemica: nella misura in cui, sostanzialmente, siete al governo di ogni livello possibile, dalla Circoscrizione fino al Governo, fino al semestre di Governo europeo, trovate una quadra. Piuttosto, nascondete Twitter a Renzi per un mesetto e, poi, magari si riesce a cambiare la normativa, in modo da sbloccare il meccanismo che consenta di portare qui dei fondi sul territorio. Peraltro, se è un problema normativo, penso che debba interessare tutte le Città. Però, dalla cronaca, mi sembra di aver capito che su molte opere è stata più Torino che altri territori nazionali o piemontesi ad essere penalizzata da questa empasse. Quindi, l'impegno è quello di trasformare gli annunci in concretezza, perché, per esempio, dire che la Città non ha predisposto i progetti preliminari su lavori che non sono, tra virgolette, in una "probabilità" di realizzazione, mi rassicura e rassicura penso tutti il fatto che non si buttano più soldi per fare progetti che non si realizzeranno mai. Dall'altra parte, rende evidente anche a tutta la cittadinanza che, fino adesso - mi smentisca lei, Sindaco -, se non sono stati preparati i progetti preliminari, vuol dire che queste opere non venivano considerate... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ci sono, ma non c'erano quando c'è stato lo "Sblocca Italia". (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ah, esecutivi. Questo per arrivare al punto che questi sono progetti di cui alla cittadinanza si dà l'annuncio e si anticipano già da mesi, se non addirittura da anni. Dire oggi, alla luce di questa empasse, che in realtà la stessa Amministrazione non ha chiuso il cerchio e, quindi, non è ancora in una fase di probabilità di realizzazione, di sicuro poi crea molta sfiducia nella cittadinanza. Per cui, al Sindaco e al Segretario dell'ANCI chiediamo di riuscire a sbloccare una situazione e portare quindi ad una garanzia reale dello stanziamento di questi fondi e alla conseguente realizzazione per dare un respiro, sia in termini infrastrutturali che di sviluppo economico, alla nostra Città. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio Ho chiesto questo chiarimento, perché il punto centrale, a mio giudizio, è la Linea 2 che è strategica, prioritaria e fondamentale. Sono contentissimo che si parta. Il discorso del project financing, che prevede, comunque, che chi ci mette i soldi abbia poi un utile di gestione, mi sembra molto difficile in un settore dei trasporti in cui due terzi sono a carico del pubblico e un terzo arriva dallo sbigliettamento, perché, altrimenti, a questo punto sarebbe anche facile fare un project financing per la nuova Città della Salute. Il problema vero è quello. Allora, io sono d'accordissimo a porla come priorità e a prendere tutte le possibilità di finanziamento. Collego la questione, e la lascio aperta, al discorso del road pricing, che è un modo di finanziare ed è stato utilizzato in altri posti al mondo per finanziare proprio opere, in cui l'istituzione di un pedaggio in un'area serve proprio per un finanziamento pubblico per la collettività, in questo caso i trasporti. Su questo, io non chiedo al Consiglio Comunale, o a lei, di pronunciarsi in qualche modo. C'è una proposta di referendum cittadino, ormai da un po' di tempo, c'è la possibilità di approvarla in tempo utile, perché questa primavera si arrivi a votare, magari in concomitanza dei referendum nazionali che altre forze politiche (il Gruppo Lega Nord) hanno proposto, e potrebbe arrivare - non sono previste elezioni - in modo che sia un'assunzione di responsabilità della Città. Il mio dubbio stava non sulla volontà o sulla determinazione sua, della maggioranza, di tutti noi, di perseguire la realizzazione della seconda Linea di Metropolitana, perché chiunque governi Torino o si ponga in quest'ottica non può che fare questo, ma sulle modalità concrete con cui questo possa essere finanziato, tenendo presente che il finanziamento statale DOC, per una quota molto consistente, è difficilmente riproponibile e pensabile. Ecco perché è un po' strumentale la mia richiesta, perché il Consiglio Comunale e i Capigruppo, che, in questo momento, hanno ferma la procedura, si attivino e permettano che un referendum sul road pricing possa giungere a buona soluzione entro la fine dell'anno, per arrivare in primavera a votare questo referendum. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Io non posso, invece, che dichiararmi soddisfatto delle cose che sono state dichiarate quest'oggi dal Sindaco. Ovviamente, io sto a quello che è l'oggetto delle comunicazioni, cioè la Linea 2 di Metropolitana, e il fatto che, quindi, si possa procedere con la progettazione definitiva ed esecutiva per il primo tratto, com'è stato detto, per i primi circa due chilometri a mezzo. Ora, nulla è stato però detto, ma capisco che questa è una serie di comunicazioni generali e che, quindi, l'argomento dovrà poi essere trattato in modo più approfondito in II Commissione, però è evidente, io credo, logicamente dal punto di vista trasportistico, visto che parliamo al momento solo del primo lotto, che questo non possa che riconnettersi ad un certo punto con la Linea 1 di Metropolitana. È evidente che la Città di Torino ha di fronte a sé diversi progetti di una loro significativa importanza, ma in particolar modo due: uno a Nord e uno a Sud. Quello a Nord è noto come Variante 200, quello a Sud riguarda tutta la riqualificazione della cosiddetta piazza Mirafiori, l'asse di corso Orbassano, l'utilizzo e l'impiego delle aree di "Torino Nuova Economia". La domanda che sottopongo al Sindaco è se questi primi due chilometri e mezzo si svilupperanno nella direzione Sud o nella direzione Nord, partendo dal concetto - ma se così non è, mi si corregga - che, in ogni caso, deve esserci un elemento di raccordo con la Linea 1, perché, altrimenti, almeno a mio giudizio, dal punto di vista trasportistico questo primo lotto sarebbe un qualche cosa di relativamente utile. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Greco Lucchina. GRECO LUCCHINA Paolo In realtà, gran parte delle cose le ha anticipate il Consigliere Marrone, con cui avevo anche condiviso la mozione sul project financing sui parcheggi pertinenziali. Quindi, è vero, c'è il Decreto "Sblocca Italia", 304 milioni di Euro, quindi andiamo a completare ovviamente quella tratta che arriva sostanzialmente fino a Rivoli. Io avevo già avuto modo di fare le mie riflessioni su quella che era la Linea 1 della Metropolitana. Secondo me, è un progetto che non va bene, ma mi convincono le sue parole sui nuovi strumenti, come la finanza di progetto, per reperire risorse evidentemente su quelli che saranno investimenti che interesseranno gli Enti Locali. Attendo anch'io, Sindaco, una risposta in merito alla questione che lei ha posto, anche nei giusti termini, cioè sulla cantierizzazione, quindi sul non perdere l'opportunità che il Decreto "Sblocca Italia" sostanzialmente ci mette a disposizione. Mi sia consentita, visto che ha già detto molto il Consigliere Marrone, una piccola riflessione, riguardante il fatto che accanto allo "Sblocca Italia" c'è anche uno sblocca-crediti. Perché dico questo? Lo dico, perché abbiamo detto che chi farà tutto, dal progetto definitivo ad un Protocollo d'intesa con gli Enti territoriali, sarà evidentemente Infra.TO che continua ad avere enormi debiti nei confronti dei propri fornitori. Allora, la notizia di oggi per cui, per il suo tramite evidentemente, il Comune di Torino fa riferimento a Cassa Depositi e Prestiti per avere risorse per circa 168 milioni, servirà proprio a pagare quei fornitori che, probabilmente, saranno gli stessi, o quantomeno potranno partecipare alle gare per costruire le eventuali altre tratte della Metropolitana Linea 1 ed evidentemente anche per la Linea 2. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Innanzitutto, Sindaco, volevo sollecitarle la fine dei lavori della Linea 1, che è fondamentale nel tratto Bengasi, perché - come lei sa - i commercianti di quella zona stanno chiudendo, o chiuderanno a breve, se la situazione non migliora e se veramente mancano due anni alla fine di quei lavori, come paventato da Infra.TO e da GTT in un sopralluogo fatto recentemente. Quindi, io le chiedo veramente, Sindaco, la massima attenzione e anche il suo intervento diretto sulla Linea 1. Lì ci sono dei commercianti che stanno chiudendo a seguito della chiusura di via Nizza. Quindi, per favore, la prima cosa è questa. La seconda cosa è coinvolgere le forze politiche e sociali della Città di Torino su un eventuale cambio di percorso, perché lei, da quello che ho letto, immagina un percorso diverso... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora, riferisco quello che ho letto, non è una immaginazione sua, ma comunque riferisco quello che ho letto, dal quale si desume che la Città di Torino voglia modificare il tracciato. Modificare il tracciato, significa modificare lo sviluppo di Torino, perché, come sappiamo, sulla Variante 200 - come giustamente citata -, il cui costo è 600 milioni di Euro, era previsto il 40% a carico degli Enti Locali e il 20% di questo 40 a carico della Città di Torino, su 600 milioni totali. Cambiando questo percorso, è chiaro che, oltre a cambiare l'assetto economico, cambia anche lo sviluppo della città e quindi noi vorremmo essere informati, come partito, come coalizione e come Consiglieri che cercano di fare il bene della città, sulle eventuali modifiche. Pertanto, chiedo al Presidente di tenere in considerazione questa valutazione, perché è importante capire dove voglia andare la Linea 2. Altra questione. È difficile per Torino, Sindaco, avere imprese così grandi e così importanti come ha avuto Milano sulla Linea 5. Sulla Linea 5, per esempio, è intervenuta Ansaldo. Torino non ha un'azienda di questo genere. Quindi, il project financing, che lei ipotizza, non può essere sicuramente, visto anche il mercato attuale dell'edilizia, la questione dei diritti edificatori che il buon Viano e il buon Sindaco Chiamparino, oggi Presidente della Regione, ipotizzavano per la Variante 200. I diritti edificatori non sono sufficienti e non allettano più nessuno. Quello che oggi potrebbe allettare all'interno di questo percorso è la gestione diretta della Linea. Valuti lei, io comunque suggerisco un'attenzione su questo tema, perché la gestione della Linea potrebbe invogliare i privati ad essere presenti in questa opera stratosferica e importantissima, perché - lo ricordo - noi siamo favorevolissimi alla Metropolitana, perché cambia la vita. Gli abitanti di Collegno e le persone che abitano nella zona della direttrice della Linea 1 hanno visto la loro vita modificata in meglio. Questo è quanto. Poi volevo chiederle un'ultima cosa. Ricordo che, a suo tempo, avevamo dato circa 500.000,00 Euro per il Masterplan sulla Variante 200. Io volevo capire che fine ha fatto quel Masterplan, se servirà a qualcosa e dove sono quei 500.000,00 Euro, cioè se hanno fruttato qualcosa, perché abbiamo speso una cifra importante, viste le finanze del Comune oggi, e nulla si sa, se non qualche pezzo di carta di cui sono pieni i cassetti della Città. Rispondo, infine, al Consigliere Viale. Il road pricing spero veramente che non entri in funzione, perché Torino ha bisogno di sviluppo e di competitività. Oggi, siamo nella Città Metropolitana e caricare Torino di una tassa, quando iniziamo ad agire su una metropoli, che è una cosa diversa rispetto alla sola Torino, significa appesantire Torino. Quindi, un road pricing messo oggi a Torino è un'idea che, a mio giudizio, danneggia lo sviluppo della città. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Prima di concedere la parola, mi corre l'obbligo di salutare il Vicesindaco Filippo Mazza della Città di Mandatoriccio, che in questo momento è in balconata. Lo salutiamo essendo un Collega anche lui amministratore dei nostri Comuni. La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Noi, ovviamente, siamo contenti se si investe sul trasporto pubblico, quindi fa piacere sentire che si cerca di portare un po' di concretezza a questa idea della Linea 2, che ormai da 10-15 anni è sostanzialmente una riga sulla carta che si sposta anche a seconda dei venti, ma che non ha mai visto nessun atto concreto. Però, abbiamo qualche preoccupazione. Intanto, la preoccupazione è legata alla mancanza di programmazione che questa Città ha sempre dimostrato nella pianificazione delle infrastrutture del trasporto pubblico, perché una cosa è una Metropolitana che serve e che va dal posto giusto al posto giusto a seconda delle direttrici di traffico, un'altra cosa è un'infrastruttura che, magari, ti trasporta velocemente da una parte all'altra della città, però, poi, per andare alla tua destinazione, bisogna scendere e aspettare 20 minuti un tram che non passa, o un pullman che non arriva. Questo dipende da una programmazione del trasporto pubblico, che non si concentri solo sulla singola infrastruttura, meritoria e benvenuta, ma su una revisione generale del modo di spostarsi all'interno della città. In particolare, va comunque rilevato che l'investimento della Metropolitana, 1,5 miliardi di Euro, è una cifra talmente enorme che, forse, anche con meno si potrebbe nel frattempo investire su un miglioramento generale della possibilità di spostarsi in giro per la città. Pensiamo, per esempio, che il sistema di spire (che renderebbe intelligenti i nostri semafori, quindi magari permetterebbe ai pullman di andare molto più veloci e di guadagnare magari un 10-20% sui tempi di percorrenza) è fermo perché non si trovano 100.000,00 Euro per fare la riparazione. Quindi, va bene costruire grosse infrastrutture, però bisognerebbe avere l'occhio poi a mantenerle e a farle funzionare al meglio, quindi non solo all'investimento in cemento, ma al servizio che si vuole fare. Questo lo segnalo anche per quanto riguarda il prolungamento della Linea 1, perché va bene che si arrivi fino a Rivoli, però poi bisogna capire che treni passeranno, con quale frequenza, se abbiamo i soldi per comprare nuovi treni, se funzionerà l'interscambio alla stazione di Collegno o se finirà come al Lingotto, che c'è la stazione dei treni da una parte, la fermata della Metro dall'altra e le due non comunicano, per cui una persona deve andare a piedi, mettendoci un quarto d'ora, se vuole passare dalla Ferrovia alla Metro. Sono queste poi le cose che fanno la differenza. Lo stesso principio vale per i lavori già aperti, perché io vorrei ricordare che ben venga un'ulteriore grande infrastruttura, però abbiamo già diversi lavori aperti da trent'anni che ancora non sono finiti, per cui il Passante ferroviario ancora manca di due stazioni, probabilmente anche di un po' di treni per andare a regime. Quindi, forse, anche qui prima di spendere 1,5 miliardi di Euro per la nuova Linea, troviamo i 40 milioni di Euro che servono per fare le due stazioni mancanti Dora e Zappata. Corso Grosseto, ne abbiamo parlato già tante volte. Se uno andasse a vedere i soldi che sono stati sprecati negli ultimi trent'anni per mancanza di programmazione, per cui si fa il Passante che passa sulla Dora, poi si decide di no e che dovrà passare sotto, quindi nel frattempo il tunnel di via Stradella viene buttato via, perché arriva l'altro livello. Se andiamo a vedere i soldi che abbiamo sprecato, semplicemente perché non abbiamo un'idea definitiva di dove vogliamo essere con la nostra rete di trasporto pubblico fra 20-30 anni, probabilmente ci saremmo già pagati un'altra Linea di Metropolitana, forse anche due. Per questo a me spaventa un po' questo andare avanti, perché capisco la situazione economica, però io mi assicurerei che, ad esempio, la scelta che dovrà essere fatta sul tracciato definitivo e da dove partire, quali realizzare, eccetera, sia fatta con una logica, quindi che si colleghi, ad esempio, anche con la prevista revisione della rete di superficie, di cui abbiamo tanto sentito parlare, ma che ancora non ci è stata illustrata in Commissione e che avrebbe anche un peso significativo, perché, se il risultato dovesse essere, ad esempio, tagliare altre linee di forza del trasporto di superficie - come è successo con la Linea 13 solo qualche mese fa -, magari potrebbe accadere che facciamo una Metropolitana che scarica ad un certo punto, ma poi non c'è il tram che porta dall'altra parte; quindi, magari si guadagnano cinque minuti per fare il primo pezzo sotto con la Metropolitana, e se ne perdono 20, perché non c'è il resto per proseguire. Quindi, su questo mi auspico che nella Commissione Consiliare ci possa essere anche una discussione un po' generale con l'Assessore, le Autorità e tutti gli organismi coinvolti, per discutere della pianificazione generale del trasporto pubblico a Torino e non soltanto dell'investimento in sé. Quanto allo specifico, sul project financing capisco la necessità che questo è il modo moderno di fare le cose, però anche qui mi permetta una perplessità: un conto è fare un project financing in un'autostrada che ha una bigliettazione, un conto è fare una Linea che è un pezzo di un sistema tariffario integrato, per cui non ci sarà il biglietto separato della Metro 2, ci sarà uno che compra il biglietto da 1,50 Euro o l'abbonamento e fa magari un pezzo di Metro 2, un pezzo di Metro 1, un pezzo di tram e quindi, a quel punto, capire come remunerare il privato che ha costruito la Metro 2 è piuttosto complicato ed è anche piuttosto problematico potenzialmente, perché il rischio è che poi, per riconoscere comunque il costo elevatissimo dell'opera a chi ha costruito la Metro 2, con tanto di interessi, finanziamento, eccetera, il grosso delle risorse che entrano, vengono concentrate e assorbite da questo buco della necessità di ripagare la Metro 2 al privato, e non ci siano più risorse per tutto il resto della rete, dalla Metro 1 alle altre cose che riguardano il trasporto di superficie. Per cui, anche i conti dell'eventuale project financing vanno visti con molta attenzione, perché altrimenti il rischio è di fare un'opera che sicuramente è positiva per chi la potrà utilizzare, ma che alla fine rischia poi di trascinare al disastro tutto il sistema di trasporto pubblico. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Io non ho altri interventi, se non il Consigliere Paolino. No? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora segniamo i Consiglieri Cervetti e Liardo. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, vado in ordine. La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Io lasciavo spazio volentieri agli altri. Volevo ringraziare innanzitutto il Consigliere Viale, perché, tra le tante richieste di comunicazioni che fa, non tutte condivisibili, ogni tanto si fa prendere dalla concretezza e dal senso amministrativo che lo contraddistingue... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sono io che sono anche molto raffreddato, Sindaco. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Schiaritevi. Dicevo, tra le tante richieste che fa il Consigliere Viale, ogni tanto ce n'è qualcuna che lo contraddistingue per il suo senso amministrativo, la sua attenzione alla vita della città e possiamo discutere su temi concreti. E la notizia che viene dalla risposta a questa richiesta di comunicazioni è una ed è molto semplice: la Città, il Sindaco e l'Amministrazione hanno trovato le risorse per far partire la progettazione e, successivamente, i cantieri della Linea 2 della Metropolitana. Questa è la notizia, che già si inserisce in un progetto, in una logica di trasporto pubblico che prevede la Linea 1, il prolungamento della Linea 1, il Passante Ferroviario e la linea di treni Metropolitana, prevede la necessità - e l'Amministrazione sta lavorando in questo senso - di riorganizzare una rete che è stata disegnata e immaginata negli anni Ottanta, e sono cambiate molto le esigenze della città e della mobilità pubblica, quindi bisogna porre mano. E il fatto che abbiamo la certezza che i lavori partiranno è uno stimolo per lavorare in quella direzione ed è una notizia positiva per la Città di Torino. Sono investimenti che arrivano nella Città. In questo momento, l'unico soggetto che riesce ad attrarre investimenti e a portare risorse, perché ci sia un po' di lavoro in questa città, è l'Amministrazione Comunale. Quindi, questo è un fatto positivo per la nostra parte. Il problema è sul resto. Poi le altre partite rimangono, ma sono partite diverse. Non è che decidiamo che queste risorse vanno bene per la Linea 2 della Metropolitana, e invece sono a discapito del completamento del Passante. Sono partite diverse. Adesso abbiamo portato le risorse per la progettazione e per la cantierizzazione della Linea 2 della Metropolitana. C'è una partita in corso per portare le risorse per il Passante; ci sono altre partite che riguardano la città e le infrastrutture della città. Ma io mi concentrerei su questo e vedrei la cosa dal punto di vista positivo. Non possiamo farci prendere dalla sindrome di Tafazzi, ogni volta che riusciamo a trovare risorse, e flagellarci perché avremmo potuto fare di più o avremmo dovuto fare altro. Adesso abbiamo fatto questo, e questo è importante. Tra le altre cose, il collegamento nord-sud è fondamentale anche rispetto ad una logica di area metropolitana rispetto alla quale stiamo andando. Quindi, io credo che sia positivo. E ritengo che sia positivo che anche il Consiglio Comunale ne discuta, e quindi non rimanga soltanto una questione esterna al Consiglio stesso, ma lo faccia con orgoglio, a prescindere dall'appartenenza politica e delle logiche di maggioranza e minoranza. Questa è una buona notizia per la Città di Torino. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Per organizzare i lavori, io ho ancora iscritti il Consigliere Cervetti e il Consigliere Liardo. La parola al Consigliere Cervetti. CERVETTI Barbara Ingrid Sindaco, io mi rivolgo a lei e mi inserisco nel dibattito per farle solo un appunto, e colgo l'occasione del dibattito per quello che è venuto fuori dai banchi della minoranza. Lei sa che il Gruppo dei Moderati in questi anni le ha dato sempre un appoggio fedele, un'alleanza consolidata, però oggi, dagli stessi banchi della minoranza - e noi diamo adito, non ci difendiamo da questo, perché non possiamo farlo - la accusano della sua presa di posizione rispetto a quei 138 milioni di Cassa Depositi e Prestiti, di questa sua programmazione. Noi ci sentiamo in difficoltà su questo. Noi ci sentiamo in difficoltà nel far parte di una maggioranza che non condivide una sua progettualità così importante. Ci sentiamo in difficoltà che sia la minoranza a tirare fuori oggi l'argomento in Aula, e che invece non sia stato condiviso prima da lei, Sindaco, con la sua maggioranza, con quella maggioranza che la appoggia. Per questo, le dico che noi, Gruppo dei Moderati, da oggi le chiediamo davvero di non far più uscire notizie, senza averne prima parlato; non le chiediamo di chiedere il permesso, ma soltanto di condividere le sue decisioni, le sue future progettualità in un dibattito con i partiti che la appoggiano. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Riprendendo quello che diceva il Consigliere Paolino, vorrei dire che ci vuole una bella faccia tosta nel citare che negli anni Ottanta si fecero delle scelte perché le esigenze infrastrutturali di trasporto di quella città andavano in quella direzione. Per favore! Lo sapevano tutti che negli anni Ottanta, ad esempio, una linea in superficie di corso Giulio Cesare non serviva a nulla. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non serve a nulla. Negli anni Settanta si sapeva che una Linea 3 non serviva a nulla. Non serve a nulla. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, allora cerchiamo di capire le cose, perché io sono estremamente preoccupato del fatto che questa Città possa avere dei fondi; e se li ha investiti come li hanno investiti i nonni negli anni Settanta e poi i genitori negli anni Ottanta, io sono estremamente preoccupato. Voglio richiamare gli sperperi di cui parlava il Consigliere Bertola su tutto quello che è stato, in qualche modo, utilizzato. E comunque, signor Sindaco, non voglio farne una colpa a lei, ma se lei potesse tornare indietro, avrebbe fatto sicuramente diversamente rispetto a quello che hanno fatto i suoi predecessori. Non c'entra niente con le Linee di Metropolitana, ma vorrei soltanto ricordare dove siamo finiti con il parcheggio di corso Spezia, che poi è la punta dell'iceberg. Ma ne potrei citare... Allora, siamo assolutamente preoccupati e vogliamo essere coinvolti, soprattutto sulla Linea che nascerà, perché comunque non vorremmo che, dopo aver fatto una Linea in superficie in corso Giulio Cesare, la immaginiamo poi sotterranea, dopo tutti i soldi che si sono spesi, e se ne sono spesi tanti, nonostante sia stata realizzata in superficie. E anche in questo caso, le zone molto popolose, tipo Madonna di Campagna, Borgo Vittoria e Vallette, non verrebbero coinvolte da quello che è lo sviluppo che potrebbe portare una nuova Linea della Metropolitana. Perciò, Sindaco, lei ha già promesso in campagna elettorale - lei, come i suoi predecessori - soprattutto che la zona Nord avrebbe dovuto avere in futuro delle ricadute che non aveva avuto in questi anni; perciò io spero che, nella realizzazione e nella progettazione, si tenga conto di questi Quartieri. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Io non ho altri iscritti a parlare. La parola, per la replica, al Sindaco. SINDACO Replico sulla questione posta. Poi qui sono state poste altre questioni, ad esempio il Consigliere Tronzano ha posto la questione di conoscere qual è lo stato di avanzamento lavoro della "Variante 200": è un tema importante, ma credo che si possa affrontare o qui o in Commissione con l'Assessore Lo Russo in un'altra occasione. Quindi, sto alle questioni. Noi adesso abbiamo lo "Sblocca Italia", che, essendo stato pubblicato, è Decreto ed è Legge dello Stato. Quindi, non abbiamo alcun ostacolo ad avviare la progettazione esecutiva, perché c'è un atto normativo, che ha immediatamente vigore, che stabilisce che noi abbiamo un finanziamento per la realizzazione della Linea 1 nella tratta esterna, e quindi non c'è alcun vincolo od ostacolo a che si dia attuazione alla progettazione esecutiva, conseguente alla progettazione preliminare già approvata a suo tempo, e ho già detto all'inizio che in questa chiave, d'accordo con i Sindaci di Rivoli, di Grugliasco e di Collegno, cioè i Comuni investiti dalla realizzazione della tratta, si è deciso di dare mandato a Infra.TO di dare corso a tutte le attività per la progettazione esecutiva nei tempi più rapidi possibili. Lo stesso vale per quanto riguarda il Passante Ferroviario: adesso è Legge dello Stato, con il Decreto, la predisposizione di 25 milioni per la copertura del Passante Ferroviario, quindi siamo autorizzati a predisporre tutti gli atti - che peraltro sono tutti pronti - per bandire gli appalti. Per ciò che riguarda la Linea 2, se, come sono le intese, la Linea 2 sarà appostata come decisione di erogazione di finanziamento nella Legge di Stabilità che sarà portata al Parlamento nella prossime settimane, noi nel giro di qualche settimana avremo anche l'atto normativo che prevede la spesa sulla Linea 2, e quindi saremo autorizzati, anche lì, a dare il via alla progettazione esecutiva. Quindi, quella contraddizione, che io ho richiamato prima, tra l'immediata cantierabilità ed il quadro normativo che prevede che non si possa fare progettazione prima di avere i finanziamenti, in questo caso è sanata dal fatto che gli atti di Legge ci sono o sono in via di predisposizione. Ho richiamato questo tema perché nelle scorse settimane qualcuno ha dichiarato: "Ma perché Infra.TO, GTT, la Città non ha fatto in tempo la progettazione esecutiva? Che, se fosse stata pronta...". Non si poteva fare per la contraddizione che ho appena evidenziato. E questo è talmente evidente, che ho richiamato la Presidenza del Consiglio e il Ministero dei Trasporti ad affrontarla. Ho informato anche i Presidenti di tutti i Gruppi parlamentari sulla necessità di porre rimedio, il più rapidamente possibile, ad un quadro normativo che adesso per la Linea 1, la Linea 2 e il Passante Ferroviario è risolto, ma se noi adesso volessimo, per ipotesi, prepararci per una certa opera che decidiamo strategica e decidessimo di fare la progettazione esecutiva adesso, in attesa che il Governo decida il finanziamento, non lo potremmo fare a stretto rigore, perché il quadro normativo ha quel vincolo che ho richiamato prima. Ma, per quello che riguarda le tre opere di cui parliamo, la questione oggi non si pone più, perché gli atti di Legge sono stati compiuti. Per quanto riguarda la tratta Nizza-Bengasi della Linea 1, che ha richiamato il Consigliere Tronzano, il Consigliere Tronzano sa benissimo qual è la ragione per cui siamo stati fermi alcuni mesi: sono ragioni che attengono la vita delle imprese che avevano vinto l'appalto. Tutta la vicenda è stata regolata con il subentro non della seconda impresa, che ha rinunciato, ma della terza impresa che aveva partecipato alla gara d'appalto. La terza impresa ha preso possesso del cantiere all'inizio di luglio e quindi adesso i lavori ripartiranno. Si è presa una serie di provvidenze a favore dei commercianti sul piano fiscale, perché ovviamente sappiamo benissimo che la loro attività lì è turbata dal fatto che c'è il cantiere. Per quanto riguarda la Linea 2, non introduciamo un fattore che non esiste. Per quello che mi riguarda, il percorso della Linea 2 è quello che si è stabilito ed è evidente che, avendo noi sempre detto che la Linea 2 era la spina dorsale di un processo più grande di riassetto, di riorganizzazione e di riqualificazione urbanistica della città, tradotto nella "Variante 200", per noi questo è assolutamente quello che rimane, cioè rimane che non ci sono variazioni a tale proposito. Sulla questione dello sblocca-crediti che ha richiamato il Consigliere, vorrei che fosse chiaro: sì, io sono membro del Consiglio di Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti perché sono Presidente dell'ANCI, ma non è che noi abbiamo avuto questi stanziamenti per un favore alla Città di Torino; c'è una terza grande tranche, dopo le prime due, di risorse della Cassa Depositi e Prestiti, su indicazioni e decisioni del Governo, messe a disposizione del sistema degli Enti Locali tutti per lo smaltimento dell'esposizione debitoria... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, ma in virtù di un meccanismo che dirò, per merito dell'Assessore Passoni, semmai. Per merito dell'Assessore Passoni. Una quota di risorse, messe a disposizione degli Enti Locali, affinché possano smaltire ulteriormente l'esposizione debitoria a breve verso i fornitori. Noi abbiamo avuto una quota significativamente maggiore, perché abbiamo smaltito - e questo, appunto, è un merito di come amministriamo - tutto il nostro progresso del 2012, mentre altri Comuni hanno un progresso significativo ancora di esercizi precedenti. Quindi, avendo con il precedente sblocca-crediti esaurito tutto ciò che era da noi dovuto nel 2012, abbiamo tutta la cifra concentrabile sul 2013, e questa per noi è naturalmente una condizione di vantaggio rispetto ad altre Città. Comunque su questo io penso che sia molto giusto che voi presentiate una richiesta di informazioni, o qui o in Commissione; l'Assessore Passoni può dare tutte le informazioni necessarie su come intendiamo utilizzare queste risorse. Come l'altra volta, immediatamente... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). PORCINO Giovanni (Presidente) Chiedo scusa, non è prevista l'interlocuzione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Consigliere! SINDACO Lei sa che l'erogazione dei debiti che si hanno è normata da alcune regole molto precise, che riguardano l'ordine cronologico di fatturazione, di registrazione e tutto questo. Comunque, io non sono un esperto in questo campo. C'è un Assessore. Se si ritiene, se ne può discutere in questa sede, ma forse la cosa migliore è andare in Commissione e chiedere all'Assessore Passoni di venire a fare un quadro di informazione su come si intenda utilizzare queste risorse, e utilizzarle per pagare quello che si deve pagare. |