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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 15 Settembre 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 19

Comunicazioni del Sindaco su: "Linea 2 Metropolitana".
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Procediamo con le comunicazioni del Sindaco, ne abbiamo tre calendarizzate.
La prima comunicazione del Sindaco ha ad oggetto: "Linea 2 Metropolitana".
La parola al Sindaco.

SINDACO
Credo che la situazione sia sufficientemente nota, anche sulla base delle informazioni
che i giornali hanno dato - mi pare - ampiamente e anche correttamente.
In ogni caso, nell'ambito delle decisioni che il Governo ha assunto con il Decreto
"Sblocca Italia" per il rilancio degli investimenti a sostegno della crescita, in un
rapporto che si è sviluppato, naturalmente, tra l'Amministrazione della città, il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Presidenza del Consiglio, si è
convenuto un trasferimento di risorse a favore della Città per tre principali opere
infrastrutturali: 25 milioni di Euro per la copertura superficiale del Passante
ferroviario, per i quali noi abbiamo pronta tutta la progettazione esecutiva e anche i
testi di bando per bandire gli appalti relativi, e aspettavamo soltanto l'emanazione del
Decreto e la relativa certificazione dei trasferimenti per bandire le gare d'appalto;
l'erogazione in tre anni di 304 milioni di Euro per il completamento della linea
esterna della Linea 1 della Metropolitana da Cascine Vica a Rivoli (i 304 milioni di
Euro sono distribuiti su tre annualità). Questo nel Decreto "Sblocca Italia".
Per quanto riguarda la Legge di Stabilità che dovrà essere portata al Parlamento nelle
prossime settimane dal Governo, sulla base degli accordi intervenuti, nella parte
degli investimenti dovrebbe comprendere la previsione di erogazione alla Città delle
risorse per il primo triennio pari a circa 250 milioni di Euro - poi, ovviamente, la
cifra esatta la vedremo nella Legge - per l'avvio della Linea 2 della Metropolitana.
È ovvio che mentre i 304 milioni di Euro sono a copertura totale della Linea 1 da
Cascine Vica a Rivoli, diciamo da Collegno a Rivoli, con un meccanismo che
garantisce l'erogazione al 100% da parte dello Stato senza necessità di
cofinanziamento, per quello che riguarda la Linea 2, anche in questo caso il
finanziamento è senza vincoli di cofinanziamento, ma non è sufficiente a costruire la
Linea 2. Questo risulta evidente. Il percorso totale della Linea 2 è circa 16
chilometri; oggi, costruire una Metropolitana in sotterranea, come sarebbe la Linea 2,
significa prevedere un investimento di 100 milioni a chilometro. È chiaro che 250
milioni di Euro non sono sufficienti.
Noi dovremmo fare ricorso, come si è fatto esattamente a Milano per la costruzione
della Linea 4 e della Linea 5 e a Roma per la costruzione della Linea C, ad un
concorso di risorse private attraverso meccanismi come, per esempio, project
financing, perché i meccanismi che si sono adottati nel passato, dove lo Stato ed
eventualmente altri Enti pubblici, a partire dagli Enti Locali, finanziano l'intero
investimento e ai soggetti privati spetta soltanto di costruirlo, questo schema non ci
sarà più, perché le risorse di cui lo Stato gode non consentiranno più di mettere in
campo investimenti infrastrutturali totalmente fondati su un investimento interamente
a carico della parte pubblica. Sempre di più gli investimenti non potranno che essere
realizzati sulla base di un concorso tra risorse pubbliche e risorse private. Riporto un
esempio: Linea 5 della Metropolitana di Milano (circa 15-16 chilometri); onere
previsto, più o meno, 1,5 miliardi; contributo dello Stato per attivare il project
financing: 275 milioni. Mi pare evidente, quindi, che questa è la strada.
Quindi, questo è il quadro.
Noi, sulla base di queste predisposizioni, abbiamo dato mandato a Infra.TO di
mettere in campo la progettazione esecutiva per la Linea 1 di Metropolitana, di
completare la progettazione preliminare e dare corso alla progettazione esecutiva per
la Linea 2 della Metropolitana.
Aggiungo un tema, che è stato ripreso in qualche presa di posizione, o dichiarazione:
come mai i progetti non erano esecutivi, non erano pronti? Qui c'è un'evidente
contraddizione nell'assetto normativo del nostro ordinamento, che andrà risolta. Ho
evidenziato questo sia al Presidente del Consiglio che al Ministro delle Infrastrutture,
perché negli ultimi tempi è stata assunta, nei provvedimenti del Governo e anche del
Parlamento, la categoria dell'immediata cantierabilità. Tutti ne capiamo la ragione:
non lasciare delle risorse stanziate inerti. L'immediata cantierabilità dovrebbe
mettere al riparo da questo rischio. Già, peccato che, fino ad oggi - vi ricordo il caso
Biblioteca di Torino Bellini -, il quadro normativo dice che, se un'Amministrazione
stanzia delle risorse per una progettazione esecutiva senza avere la certezza di avere i
finanziamenti per realizzarla, la cosa è censurabile da parte della Corte dei Conti. C'è
una contraddizione evidente del quadro normativo.
Così come il Codice degli appalti impone dei mesi cogenti di tempo per fare gli
appalti, che cozzano con l'immediata cantierabilità e con i suoi tempi. Questo non è
un problema che può risolvere la Città di Torino, però è un problema che c'è.
Io mi sono permesso, anche nella mia titolarità di Presidente dell'ANCI e di Sindaco
di Torino, di evidenziare al Presidente del Consiglio e al Ministro Lupi che
l'immediata cantierabilità richiede però che ci sia un adeguamento normativo, che
consenta non solo oggi, ma da qui in futuro, per qualsiasi opera, di mettere in campo
la progettazione esecutiva, in ragione tale da essere pronti quando i finanziamenti
siano disponibili. Ciò significa rovesciare esattamente l'impostazione che fin qui il
quadro normativo ci ha consentito.
In ogni caso, detto questo come considerazione di ordine generale, per ciò che
riguarda gli investimenti di cui stiamo parlando, ripeto, mi pare che sia una buona
cosa che siamo riusciti ad acquisire l'erogazione di risorse per la copertura del
Passante ferroviario, per la Linea 1 tratta esterna e per la Linea 2 innesco della prima
tratta; adesso, naturalmente, stiamo lavorando per dare seguito celermente e
tempestivamente a tutti gli adempimenti necessari a realizzare questi investimenti.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Grazie, Sindaco.
Apriamo dunque la discussione sulla richiesta di comunicazione. Ricordo ai Colleghi
i tempi di intervento: cinque minuti un Consigliere per Gruppo, due minuti tutti gli
altri Consiglieri.
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Ringrazio il Sindaco per averci chiarito la situazione, che però lascia un po' di brividi
nella schiena. Soprattutto, mi riferisco al problema normativo che pone le Città nella
difficoltà di predisporre i progetti preliminari, perché, in questo cortocircuito - se ho
capito bene -, finché permane questa contraddizione (poi, magari, nella replica il
Sindaco chiarirà, perché è un dubbio che ho effettivamente al di fuori di polemica),
cioè di chiedere dei fondi e non avere ancora però le garanzie di averli tutti, si rischia
di non partire nella procedura che ne consente poi lo stanziamento. Perché, se ho
centrato il problema e questo è il problema che rimane, che non è da poco, a maggior
ragione se, come ci dice il Sindaco, è necessario passare al project financing,
partendo dal presupposto che è un metodo che assolutamente non ci trova contrari,
anzi, qualcuno si ricorderà addirittura una proposta di mozione che avevamo
presentato con il Consigliere Greco Lucchina riguardo ai parcheggi e modalità di
reperimento risorse, però allora pone sostanzialmente la Città nell'obbligo di - se ho
capito bene - trovare i partner e avere, quindi, una garanzia di copertura complessiva
per poter poi predisporre i progetti preliminari che consentano lo stanziamento dei
lavori.
Perché, se non è così, finché rimane il problema di cortocircuito, allora qui mi
permetto una piccola polemica: nella misura in cui, sostanzialmente, siete al governo
di ogni livello possibile, dalla Circoscrizione fino al Governo, fino al semestre di
Governo europeo, trovate una quadra. Piuttosto, nascondete Twitter a Renzi per un
mesetto e, poi, magari si riesce a cambiare la normativa, in modo da sbloccare il
meccanismo che consenta di portare qui dei fondi sul territorio.
Peraltro, se è un problema normativo, penso che debba interessare tutte le Città. Però,
dalla cronaca, mi sembra di aver capito che su molte opere è stata più Torino che altri
territori nazionali o piemontesi ad essere penalizzata da questa empasse.
Quindi, l'impegno è quello di trasformare gli annunci in concretezza, perché, per
esempio, dire che la Città non ha predisposto i progetti preliminari su lavori che non
sono, tra virgolette, in una "probabilità" di realizzazione, mi rassicura e rassicura
penso tutti il fatto che non si buttano più soldi per fare progetti che non si
realizzeranno mai. Dall'altra parte, rende evidente anche a tutta la cittadinanza che,
fino adesso - mi smentisca lei, Sindaco -, se non sono stati preparati i progetti
preliminari, vuol dire che queste opere non venivano considerate... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Ci sono, ma non c'erano quando c'è stato lo "Sblocca
Italia". (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ah, esecutivi.
Questo per arrivare al punto che questi sono progetti di cui alla cittadinanza si dà
l'annuncio e si anticipano già da mesi, se non addirittura da anni. Dire oggi, alla luce
di questa empasse, che in realtà la stessa Amministrazione non ha chiuso il cerchio e,
quindi, non è ancora in una fase di probabilità di realizzazione, di sicuro poi crea
molta sfiducia nella cittadinanza.
Per cui, al Sindaco e al Segretario dell'ANCI chiediamo di riuscire a sbloccare una
situazione e portare quindi ad una garanzia reale dello stanziamento di questi fondi e
alla conseguente realizzazione per dare un respiro, sia in termini infrastrutturali che
di sviluppo economico, alla nostra Città.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Ho chiesto questo chiarimento, perché il punto centrale, a mio giudizio, è la Linea 2
che è strategica, prioritaria e fondamentale.
Sono contentissimo che si parta. Il discorso del project financing, che prevede,
comunque, che chi ci mette i soldi abbia poi un utile di gestione, mi sembra molto
difficile in un settore dei trasporti in cui due terzi sono a carico del pubblico e un
terzo arriva dallo sbigliettamento, perché, altrimenti, a questo punto sarebbe anche
facile fare un project financing per la nuova Città della Salute. Il problema vero è
quello.
Allora, io sono d'accordissimo a porla come priorità e a prendere tutte le possibilità
di finanziamento. Collego la questione, e la lascio aperta, al discorso del road
pricing, che è un modo di finanziare ed è stato utilizzato in altri posti al mondo per
finanziare proprio opere, in cui l'istituzione di un pedaggio in un'area serve proprio
per un finanziamento pubblico per la collettività, in questo caso i trasporti.
Su questo, io non chiedo al Consiglio Comunale, o a lei, di pronunciarsi in qualche
modo. C'è una proposta di referendum cittadino, ormai da un po' di tempo, c'è la
possibilità di approvarla in tempo utile, perché questa primavera si arrivi a votare,
magari in concomitanza dei referendum nazionali che altre forze politiche (il Gruppo
Lega Nord) hanno proposto, e potrebbe arrivare - non sono previste elezioni - in
modo che sia un'assunzione di responsabilità della Città.
Il mio dubbio stava non sulla volontà o sulla determinazione sua, della maggioranza,
di tutti noi, di perseguire la realizzazione della seconda Linea di Metropolitana,
perché chiunque governi Torino o si ponga in quest'ottica non può che fare questo,
ma sulle modalità concrete con cui questo possa essere finanziato, tenendo presente
che il finanziamento statale DOC, per una quota molto consistente, è difficilmente
riproponibile e pensabile.
Ecco perché è un po' strumentale la mia richiesta, perché il Consiglio Comunale e i
Capigruppo, che, in questo momento, hanno ferma la procedura, si attivino e
permettano che un referendum sul road pricing possa giungere a buona soluzione
entro la fine dell'anno, per arrivare in primavera a votare questo referendum.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Io non posso, invece, che dichiararmi soddisfatto delle cose che sono state dichiarate
quest'oggi dal Sindaco. Ovviamente, io sto a quello che è l'oggetto delle
comunicazioni, cioè la Linea 2 di Metropolitana, e il fatto che, quindi, si possa
procedere con la progettazione definitiva ed esecutiva per il primo tratto, com'è stato
detto, per i primi circa due chilometri a mezzo.
Ora, nulla è stato però detto, ma capisco che questa è una serie di comunicazioni
generali e che, quindi, l'argomento dovrà poi essere trattato in modo più
approfondito in II Commissione, però è evidente, io credo, logicamente dal punto di
vista trasportistico, visto che parliamo al momento solo del primo lotto, che questo
non possa che riconnettersi ad un certo punto con la Linea 1 di Metropolitana.
È evidente che la Città di Torino ha di fronte a sé diversi progetti di una loro
significativa importanza, ma in particolar modo due: uno a Nord e uno a Sud. Quello
a Nord è noto come Variante 200, quello a Sud riguarda tutta la riqualificazione della
cosiddetta piazza Mirafiori, l'asse di corso Orbassano, l'utilizzo e l'impiego delle
aree di "Torino Nuova Economia".
La domanda che sottopongo al Sindaco è se questi primi due chilometri e mezzo si
svilupperanno nella direzione Sud o nella direzione Nord, partendo dal concetto - ma
se così non è, mi si corregga - che, in ogni caso, deve esserci un elemento di raccordo
con la Linea 1, perché, altrimenti, almeno a mio giudizio, dal punto di vista
trasportistico questo primo lotto sarebbe un qualche cosa di relativamente utile.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
In realtà, gran parte delle cose le ha anticipate il Consigliere Marrone, con cui avevo
anche condiviso la mozione sul project financing sui parcheggi pertinenziali. Quindi,
è vero, c'è il Decreto "Sblocca Italia", 304 milioni di Euro, quindi andiamo a
completare ovviamente quella tratta che arriva sostanzialmente fino a Rivoli.
Io avevo già avuto modo di fare le mie riflessioni su quella che era la Linea 1 della
Metropolitana. Secondo me, è un progetto che non va bene, ma mi convincono le sue
parole sui nuovi strumenti, come la finanza di progetto, per reperire risorse
evidentemente su quelli che saranno investimenti che interesseranno gli Enti Locali.
Attendo anch'io, Sindaco, una risposta in merito alla questione che lei ha posto,
anche nei giusti termini, cioè sulla cantierizzazione, quindi sul non perdere
l'opportunità che il Decreto "Sblocca Italia" sostanzialmente ci mette a disposizione.
Mi sia consentita, visto che ha già detto molto il Consigliere Marrone, una piccola
riflessione, riguardante il fatto che accanto allo "Sblocca Italia" c'è anche uno
sblocca-crediti. Perché dico questo? Lo dico, perché abbiamo detto che chi farà tutto,
dal progetto definitivo ad un Protocollo d'intesa con gli Enti territoriali, sarà
evidentemente Infra.TO che continua ad avere enormi debiti nei confronti dei propri
fornitori.
Allora, la notizia di oggi per cui, per il suo tramite evidentemente, il Comune di
Torino fa riferimento a Cassa Depositi e Prestiti per avere risorse per circa 168
milioni, servirà proprio a pagare quei fornitori che, probabilmente, saranno gli stessi,
o quantomeno potranno partecipare alle gare per costruire le eventuali altre tratte
della Metropolitana Linea 1 ed evidentemente anche per la Linea 2.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Innanzitutto, Sindaco, volevo sollecitarle la fine dei lavori della Linea 1, che è
fondamentale nel tratto Bengasi, perché - come lei sa - i commercianti di quella zona
stanno chiudendo, o chiuderanno a breve, se la situazione non migliora e se
veramente mancano due anni alla fine di quei lavori, come paventato da Infra.TO e
da GTT in un sopralluogo fatto recentemente.
Quindi, io le chiedo veramente, Sindaco, la massima attenzione e anche il suo
intervento diretto sulla Linea 1. Lì ci sono dei commercianti che stanno chiudendo a
seguito della chiusura di via Nizza. Quindi, per favore, la prima cosa è questa.
La seconda cosa è coinvolgere le forze politiche e sociali della Città di Torino su un
eventuale cambio di percorso, perché lei, da quello che ho letto, immagina un
percorso diverso... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Allora, riferisco quello
che ho letto, non è una immaginazione sua, ma comunque riferisco quello che ho
letto, dal quale si desume che la Città di Torino voglia modificare il tracciato.
Modificare il tracciato, significa modificare lo sviluppo di Torino, perché, come
sappiamo, sulla Variante 200 - come giustamente citata -, il cui costo è 600 milioni di
Euro, era previsto il 40% a carico degli Enti Locali e il 20% di questo 40 a carico
della Città di Torino, su 600 milioni totali. Cambiando questo percorso, è chiaro che,
oltre a cambiare l'assetto economico, cambia anche lo sviluppo della città e quindi
noi vorremmo essere informati, come partito, come coalizione e come Consiglieri
che cercano di fare il bene della città, sulle eventuali modifiche.
Pertanto, chiedo al Presidente di tenere in considerazione questa valutazione, perché
è importante capire dove voglia andare la Linea 2.
Altra questione. È difficile per Torino, Sindaco, avere imprese così grandi e così
importanti come ha avuto Milano sulla Linea 5. Sulla Linea 5, per esempio, è
intervenuta Ansaldo. Torino non ha un'azienda di questo genere. Quindi, il project
financing, che lei ipotizza, non può essere sicuramente, visto anche il mercato attuale
dell'edilizia, la questione dei diritti edificatori che il buon Viano e il buon Sindaco
Chiamparino, oggi Presidente della Regione, ipotizzavano per la Variante 200.
I diritti edificatori non sono sufficienti e non allettano più nessuno. Quello che oggi
potrebbe allettare all'interno di questo percorso è la gestione diretta della Linea.
Valuti lei, io comunque suggerisco un'attenzione su questo tema, perché la gestione
della Linea potrebbe invogliare i privati ad essere presenti in questa opera
stratosferica e importantissima, perché - lo ricordo - noi siamo favorevolissimi alla
Metropolitana, perché cambia la vita. Gli abitanti di Collegno e le persone che
abitano nella zona della direttrice della Linea 1 hanno visto la loro vita modificata in
meglio. Questo è quanto.
Poi volevo chiederle un'ultima cosa. Ricordo che, a suo tempo, avevamo dato circa
500.000,00 Euro per il Masterplan sulla Variante 200. Io volevo capire che fine ha
fatto quel Masterplan, se servirà a qualcosa e dove sono quei 500.000,00 Euro, cioè
se hanno fruttato qualcosa, perché abbiamo speso una cifra importante, viste le
finanze del Comune oggi, e nulla si sa, se non qualche pezzo di carta di cui sono
pieni i cassetti della Città.
Rispondo, infine, al Consigliere Viale. Il road pricing spero veramente che non entri
in funzione, perché Torino ha bisogno di sviluppo e di competitività. Oggi, siamo
nella Città Metropolitana e caricare Torino di una tassa, quando iniziamo ad agire su
una metropoli, che è una cosa diversa rispetto alla sola Torino, significa appesantire
Torino. Quindi, un road pricing messo oggi a Torino è un'idea che, a mio giudizio,
danneggia lo sviluppo della città.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Prima di concedere la parola, mi corre l'obbligo di salutare il Vicesindaco Filippo
Mazza della Città di Mandatoriccio, che in questo momento è in balconata. Lo
salutiamo essendo un Collega anche lui amministratore dei nostri Comuni.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Noi, ovviamente, siamo contenti se si investe sul trasporto pubblico, quindi fa
piacere sentire che si cerca di portare un po' di concretezza a questa idea della Linea
2, che ormai da 10-15 anni è sostanzialmente una riga sulla carta che si sposta anche
a seconda dei venti, ma che non ha mai visto nessun atto concreto.
Però, abbiamo qualche preoccupazione. Intanto, la preoccupazione è legata alla
mancanza di programmazione che questa Città ha sempre dimostrato nella
pianificazione delle infrastrutture del trasporto pubblico, perché una cosa è una
Metropolitana che serve e che va dal posto giusto al posto giusto a seconda delle
direttrici di traffico, un'altra cosa è un'infrastruttura che, magari, ti trasporta
velocemente da una parte all'altra della città, però, poi, per andare alla tua
destinazione, bisogna scendere e aspettare 20 minuti un tram che non passa, o un
pullman che non arriva.
Questo dipende da una programmazione del trasporto pubblico, che non si concentri
solo sulla singola infrastruttura, meritoria e benvenuta, ma su una revisione generale
del modo di spostarsi all'interno della città.
In particolare, va comunque rilevato che l'investimento della Metropolitana, 1,5
miliardi di Euro, è una cifra talmente enorme che, forse, anche con meno si potrebbe
nel frattempo investire su un miglioramento generale della possibilità di spostarsi in
giro per la città. Pensiamo, per esempio, che il sistema di spire (che renderebbe
intelligenti i nostri semafori, quindi magari permetterebbe ai pullman di andare molto
più veloci e di guadagnare magari un 10-20% sui tempi di percorrenza) è fermo
perché non si trovano 100.000,00 Euro per fare la riparazione.
Quindi, va bene costruire grosse infrastrutture, però bisognerebbe avere l'occhio poi
a mantenerle e a farle funzionare al meglio, quindi non solo all'investimento in
cemento, ma al servizio che si vuole fare.
Questo lo segnalo anche per quanto riguarda il prolungamento della Linea 1, perché
va bene che si arrivi fino a Rivoli, però poi bisogna capire che treni passeranno, con
quale frequenza, se abbiamo i soldi per comprare nuovi treni, se funzionerà
l'interscambio alla stazione di Collegno o se finirà come al Lingotto, che c'è la
stazione dei treni da una parte, la fermata della Metro dall'altra e le due non
comunicano, per cui una persona deve andare a piedi, mettendoci un quarto d'ora, se
vuole passare dalla Ferrovia alla Metro. Sono queste poi le cose che fanno la
differenza.
Lo stesso principio vale per i lavori già aperti, perché io vorrei ricordare che ben
venga un'ulteriore grande infrastruttura, però abbiamo già diversi lavori aperti da
trent'anni che ancora non sono finiti, per cui il Passante ferroviario ancora manca di
due stazioni, probabilmente anche di un po' di treni per andare a regime. Quindi,
forse, anche qui prima di spendere 1,5 miliardi di Euro per la nuova Linea, troviamo
i 40 milioni di Euro che servono per fare le due stazioni mancanti Dora e Zappata.
Corso Grosseto, ne abbiamo parlato già tante volte. Se uno andasse a vedere i soldi
che sono stati sprecati negli ultimi trent'anni per mancanza di programmazione, per
cui si fa il Passante che passa sulla Dora, poi si decide di no e che dovrà passare
sotto, quindi nel frattempo il tunnel di via Stradella viene buttato via, perché arriva
l'altro livello.
Se andiamo a vedere i soldi che abbiamo sprecato, semplicemente perché non
abbiamo un'idea definitiva di dove vogliamo essere con la nostra rete di trasporto
pubblico fra 20-30 anni, probabilmente ci saremmo già pagati un'altra Linea di
Metropolitana, forse anche due.
Per questo a me spaventa un po' questo andare avanti, perché capisco la situazione
economica, però io mi assicurerei che, ad esempio, la scelta che dovrà essere fatta sul
tracciato definitivo e da dove partire, quali realizzare, eccetera, sia fatta con una
logica, quindi che si colleghi, ad esempio, anche con la prevista revisione della rete
di superficie, di cui abbiamo tanto sentito parlare, ma che ancora non ci è stata
illustrata in Commissione e che avrebbe anche un peso significativo, perché, se il
risultato dovesse essere, ad esempio, tagliare altre linee di forza del trasporto di
superficie - come è successo con la Linea 13 solo qualche mese fa -, magari potrebbe
accadere che facciamo una Metropolitana che scarica ad un certo punto, ma poi non
c'è il tram che porta dall'altra parte; quindi, magari si guadagnano cinque minuti per
fare il primo pezzo sotto con la Metropolitana, e se ne perdono 20, perché non c'è il
resto per proseguire.
Quindi, su questo mi auspico che nella Commissione Consiliare ci possa essere
anche una discussione un po' generale con l'Assessore, le Autorità e tutti gli
organismi coinvolti, per discutere della pianificazione generale del trasporto pubblico
a Torino e non soltanto dell'investimento in sé.
Quanto allo specifico, sul project financing capisco la necessità che questo è il modo
moderno di fare le cose, però anche qui mi permetta una perplessità: un conto è fare
un project financing in un'autostrada che ha una bigliettazione, un conto è fare una
Linea che è un pezzo di un sistema tariffario integrato, per cui non ci sarà il biglietto
separato della Metro 2, ci sarà uno che compra il biglietto da 1,50 Euro o
l'abbonamento e fa magari un pezzo di Metro 2, un pezzo di Metro 1, un pezzo di
tram e quindi, a quel punto, capire come remunerare il privato che ha costruito la
Metro 2 è piuttosto complicato ed è anche piuttosto problematico potenzialmente,
perché il rischio è che poi, per riconoscere comunque il costo elevatissimo dell'opera
a chi ha costruito la Metro 2, con tanto di interessi, finanziamento, eccetera, il grosso
delle risorse che entrano, vengono concentrate e assorbite da questo buco della
necessità di ripagare la Metro 2 al privato, e non ci siano più risorse per tutto il resto
della rete, dalla Metro 1 alle altre cose che riguardano il trasporto di superficie.
Per cui, anche i conti dell'eventuale project financing vanno visti con molta
attenzione, perché altrimenti il rischio è di fare un'opera che sicuramente è positiva
per chi la potrà utilizzare, ma che alla fine rischia poi di trascinare al disastro tutto il
sistema di trasporto pubblico.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Io non ho altri interventi, se non il Consigliere Paolino. No? (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Allora segniamo i Consiglieri Cervetti e Liardo. (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). No, vado in ordine.
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
Io lasciavo spazio volentieri agli altri. Volevo ringraziare innanzitutto il Consigliere
Viale, perché, tra le tante richieste di comunicazioni che fa, non tutte condivisibili,
ogni tanto si fa prendere dalla concretezza e dal senso amministrativo che lo
contraddistingue... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sono io che sono anche
molto raffreddato, Sindaco. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Schiaritevi.
Dicevo, tra le tante richieste che fa il Consigliere Viale, ogni tanto ce n'è qualcuna
che lo contraddistingue per il suo senso amministrativo, la sua attenzione alla vita
della città e possiamo discutere su temi concreti. E la notizia che viene dalla risposta
a questa richiesta di comunicazioni è una ed è molto semplice: la Città, il Sindaco e
l'Amministrazione hanno trovato le risorse per far partire la progettazione e,
successivamente, i cantieri della Linea 2 della Metropolitana.
Questa è la notizia, che già si inserisce in un progetto, in una logica di trasporto
pubblico che prevede la Linea 1, il prolungamento della Linea 1, il Passante
Ferroviario e la linea di treni Metropolitana, prevede la necessità - e
l'Amministrazione sta lavorando in questo senso - di riorganizzare una rete che è
stata disegnata e immaginata negli anni Ottanta, e sono cambiate molto le esigenze
della città e della mobilità pubblica, quindi bisogna porre mano. E il fatto che
abbiamo la certezza che i lavori partiranno è uno stimolo per lavorare in quella
direzione ed è una notizia positiva per la Città di Torino. Sono investimenti che
arrivano nella Città.
In questo momento, l'unico soggetto che riesce ad attrarre investimenti e a portare
risorse, perché ci sia un po' di lavoro in questa città, è l'Amministrazione Comunale.
Quindi, questo è un fatto positivo per la nostra parte. Il problema è sul resto.
Poi le altre partite rimangono, ma sono partite diverse. Non è che decidiamo che
queste risorse vanno bene per la Linea 2 della Metropolitana, e invece sono a
discapito del completamento del Passante. Sono partite diverse. Adesso abbiamo
portato le risorse per la progettazione e per la cantierizzazione della Linea 2 della
Metropolitana. C'è una partita in corso per portare le risorse per il Passante; ci sono
altre partite che riguardano la città e le infrastrutture della città. Ma io mi
concentrerei su questo e vedrei la cosa dal punto di vista positivo.
Non possiamo farci prendere dalla sindrome di Tafazzi, ogni volta che riusciamo a
trovare risorse, e flagellarci perché avremmo potuto fare di più o avremmo dovuto
fare altro.
Adesso abbiamo fatto questo, e questo è importante. Tra le altre cose, il
collegamento nord-sud è fondamentale anche rispetto ad una logica di area
metropolitana rispetto alla quale stiamo andando.
Quindi, io credo che sia positivo. E ritengo che sia positivo che anche il Consiglio
Comunale ne discuta, e quindi non rimanga soltanto una questione esterna al
Consiglio stesso, ma lo faccia con orgoglio, a prescindere dall'appartenenza politica
e delle logiche di maggioranza e minoranza. Questa è una buona notizia per la Città
di Torino.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Per organizzare i lavori, io ho ancora iscritti il Consigliere Cervetti e il Consigliere
Liardo.
La parola al Consigliere Cervetti.

CERVETTI Barbara Ingrid
Sindaco, io mi rivolgo a lei e mi inserisco nel dibattito per farle solo un appunto, e
colgo l'occasione del dibattito per quello che è venuto fuori dai banchi della
minoranza.
Lei sa che il Gruppo dei Moderati in questi anni le ha dato sempre un appoggio
fedele, un'alleanza consolidata, però oggi, dagli stessi banchi della minoranza - e noi
diamo adito, non ci difendiamo da questo, perché non possiamo farlo - la accusano
della sua presa di posizione rispetto a quei 138 milioni di Cassa Depositi e Prestiti, di
questa sua programmazione.
Noi ci sentiamo in difficoltà su questo. Noi ci sentiamo in difficoltà nel far parte di
una maggioranza che non condivide una sua progettualità così importante. Ci
sentiamo in difficoltà che sia la minoranza a tirare fuori oggi l'argomento in Aula, e
che invece non sia stato condiviso prima da lei, Sindaco, con la sua maggioranza, con
quella maggioranza che la appoggia. Per questo, le dico che noi, Gruppo dei
Moderati, da oggi le chiediamo davvero di non far più uscire notizie, senza averne
prima parlato; non le chiediamo di chiedere il permesso, ma soltanto di condividere
le sue decisioni, le sue future progettualità in un dibattito con i partiti che la
appoggiano.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Riprendendo quello che diceva il Consigliere Paolino, vorrei dire che ci vuole una
bella faccia tosta nel citare che negli anni Ottanta si fecero delle scelte perché le
esigenze infrastrutturali di trasporto di quella città andavano in quella direzione. Per
favore! Lo sapevano tutti che negli anni Ottanta, ad esempio, una linea in superficie
di corso Giulio Cesare non serviva a nulla. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Non serve a nulla. Negli anni Settanta si sapeva che una Linea 3 non serviva a nulla.
Non serve a nulla. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, allora cerchiamo di
capire le cose, perché io sono estremamente preoccupato del fatto che questa Città
possa avere dei fondi; e se li ha investiti come li hanno investiti i nonni negli anni
Settanta e poi i genitori negli anni Ottanta, io sono estremamente preoccupato.
Voglio richiamare gli sperperi di cui parlava il Consigliere Bertola su tutto quello che
è stato, in qualche modo, utilizzato. E comunque, signor Sindaco, non voglio farne
una colpa a lei, ma se lei potesse tornare indietro, avrebbe fatto sicuramente
diversamente rispetto a quello che hanno fatto i suoi predecessori. Non c'entra niente
con le Linee di Metropolitana, ma vorrei soltanto ricordare dove siamo finiti con il
parcheggio di corso Spezia, che poi è la punta dell'iceberg. Ma ne potrei citare...
Allora, siamo assolutamente preoccupati e vogliamo essere coinvolti, soprattutto
sulla Linea che nascerà, perché comunque non vorremmo che, dopo aver fatto una
Linea in superficie in corso Giulio Cesare, la immaginiamo poi sotterranea, dopo
tutti i soldi che si sono spesi, e se ne sono spesi tanti, nonostante sia stata realizzata
in superficie. E anche in questo caso, le zone molto popolose, tipo Madonna di
Campagna, Borgo Vittoria e Vallette, non verrebbero coinvolte da quello che è lo
sviluppo che potrebbe portare una nuova Linea della Metropolitana.
Perciò, Sindaco, lei ha già promesso in campagna elettorale - lei, come i suoi
predecessori - soprattutto che la zona Nord avrebbe dovuto avere in futuro delle
ricadute che non aveva avuto in questi anni; perciò io spero che, nella realizzazione e
nella progettazione, si tenga conto di questi Quartieri.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Io non ho altri iscritti a parlare.
La parola, per la replica, al Sindaco.

SINDACO
Replico sulla questione posta. Poi qui sono state poste altre questioni, ad esempio il
Consigliere Tronzano ha posto la questione di conoscere qual è lo stato di
avanzamento lavoro della "Variante 200": è un tema importante, ma credo che si
possa affrontare o qui o in Commissione con l'Assessore Lo Russo in un'altra
occasione. Quindi, sto alle questioni.
Noi adesso abbiamo lo "Sblocca Italia", che, essendo stato pubblicato, è Decreto ed è
Legge dello Stato. Quindi, non abbiamo alcun ostacolo ad avviare la progettazione
esecutiva, perché c'è un atto normativo, che ha immediatamente vigore, che
stabilisce che noi abbiamo un finanziamento per la realizzazione della Linea 1 nella
tratta esterna, e quindi non c'è alcun vincolo od ostacolo a che si dia attuazione alla
progettazione esecutiva, conseguente alla progettazione preliminare già approvata a
suo tempo, e ho già detto all'inizio che in questa chiave, d'accordo con i Sindaci di
Rivoli, di Grugliasco e di Collegno, cioè i Comuni investiti dalla realizzazione della
tratta, si è deciso di dare mandato a Infra.TO di dare corso a tutte le attività per la
progettazione esecutiva nei tempi più rapidi possibili.
Lo stesso vale per quanto riguarda il Passante Ferroviario: adesso è Legge dello
Stato, con il Decreto, la predisposizione di 25 milioni per la copertura del Passante
Ferroviario, quindi siamo autorizzati a predisporre tutti gli atti - che peraltro sono
tutti pronti - per bandire gli appalti.
Per ciò che riguarda la Linea 2, se, come sono le intese, la Linea 2 sarà appostata
come decisione di erogazione di finanziamento nella Legge di Stabilità che sarà
portata al Parlamento nella prossime settimane, noi nel giro di qualche settimana
avremo anche l'atto normativo che prevede la spesa sulla Linea 2, e quindi saremo
autorizzati, anche lì, a dare il via alla progettazione esecutiva.
Quindi, quella contraddizione, che io ho richiamato prima, tra l'immediata
cantierabilità ed il quadro normativo che prevede che non si possa fare progettazione
prima di avere i finanziamenti, in questo caso è sanata dal fatto che gli atti di Legge
ci sono o sono in via di predisposizione.
Ho richiamato questo tema perché nelle scorse settimane qualcuno ha dichiarato:
"Ma perché Infra.TO, GTT, la Città non ha fatto in tempo la progettazione esecutiva?
Che, se fosse stata pronta...". Non si poteva fare per la contraddizione che ho appena
evidenziato. E questo è talmente evidente, che ho richiamato la Presidenza del
Consiglio e il Ministero dei Trasporti ad affrontarla. Ho informato anche i Presidenti
di tutti i Gruppi parlamentari sulla necessità di porre rimedio, il più rapidamente
possibile, ad un quadro normativo che adesso per la Linea 1, la Linea 2 e il Passante
Ferroviario è risolto, ma se noi adesso volessimo, per ipotesi, prepararci per una certa
opera che decidiamo strategica e decidessimo di fare la progettazione esecutiva
adesso, in attesa che il Governo decida il finanziamento, non lo potremmo fare a
stretto rigore, perché il quadro normativo ha quel vincolo che ho richiamato prima.
Ma, per quello che riguarda le tre opere di cui parliamo, la questione oggi non si
pone più, perché gli atti di Legge sono stati compiuti.
Per quanto riguarda la tratta Nizza-Bengasi della Linea 1, che ha richiamato il
Consigliere Tronzano, il Consigliere Tronzano sa benissimo qual è la ragione per cui
siamo stati fermi alcuni mesi: sono ragioni che attengono la vita delle imprese che
avevano vinto l'appalto. Tutta la vicenda è stata regolata con il subentro non della
seconda impresa, che ha rinunciato, ma della terza impresa che aveva partecipato alla
gara d'appalto. La terza impresa ha preso possesso del cantiere all'inizio di luglio e
quindi adesso i lavori ripartiranno.
Si è presa una serie di provvidenze a favore dei commercianti sul piano fiscale,
perché ovviamente sappiamo benissimo che la loro attività lì è turbata dal fatto che
c'è il cantiere.
Per quanto riguarda la Linea 2, non introduciamo un fattore che non esiste. Per
quello che mi riguarda, il percorso della Linea 2 è quello che si è stabilito ed è
evidente che, avendo noi sempre detto che la Linea 2 era la spina dorsale di un
processo più grande di riassetto, di riorganizzazione e di riqualificazione urbanistica
della città, tradotto nella "Variante 200", per noi questo è assolutamente quello che
rimane, cioè rimane che non ci sono variazioni a tale proposito.
Sulla questione dello sblocca-crediti che ha richiamato il Consigliere, vorrei che
fosse chiaro: sì, io sono membro del Consiglio di Amministrazione della Cassa
Depositi e Prestiti perché sono Presidente dell'ANCI, ma non è che noi abbiamo
avuto questi stanziamenti per un favore alla Città di Torino; c'è una terza grande
tranche, dopo le prime due, di risorse della Cassa Depositi e Prestiti, su indicazioni e
decisioni del Governo, messe a disposizione del sistema degli Enti Locali tutti per lo
smaltimento dell'esposizione debitoria... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Sì, ma in virtù di un meccanismo che dirò, per merito dell'Assessore Passoni,
semmai. Per merito dell'Assessore Passoni. Una quota di risorse, messe a
disposizione degli Enti Locali, affinché possano smaltire ulteriormente l'esposizione
debitoria a breve verso i fornitori.
Noi abbiamo avuto una quota significativamente maggiore, perché abbiamo smaltito
- e questo, appunto, è un merito di come amministriamo - tutto il nostro progresso del
2012, mentre altri Comuni hanno un progresso significativo ancora di esercizi
precedenti. Quindi, avendo con il precedente sblocca-crediti esaurito tutto ciò che era
da noi dovuto nel 2012, abbiamo tutta la cifra concentrabile sul 2013, e questa per
noi è naturalmente una condizione di vantaggio rispetto ad altre Città.
Comunque su questo io penso che sia molto giusto che voi presentiate una richiesta
di informazioni, o qui o in Commissione; l'Assessore Passoni può dare tutte le
informazioni necessarie su come intendiamo utilizzare queste risorse. Come l'altra
volta, immediatamente... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

PORCINO Giovanni (Presidente)
Chiedo scusa, non è prevista l'interlocuzione. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Consigliere!

SINDACO
Lei sa che l'erogazione dei debiti che si hanno è normata da alcune regole molto
precise, che riguardano l'ordine cronologico di fatturazione, di registrazione e tutto
questo. Comunque, io non sono un esperto in questo campo. C'è un Assessore. Se si
ritiene, se ne può discutere in questa sede, ma forse la cosa migliore è andare in
Commissione e chiedere all'Assessore Passoni di venire a fare un quadro di
informazione su come si intenda utilizzare queste risorse, e utilizzarle per pagare
quello che si deve pagare.

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