| Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201402703/002, presentata in data 10 giugno 2014, avente per oggetto: "Atti vandalici su ex spazi pubblicitari" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) L'interpellanza cita la circostanza per la quale l'Istituto Sant'Anna, sito in corso Re Umberto n. 41, avrebbe un muro di cinta costantemente oggetto di atti vandalici da parte di ignoti, che lo imbrattano ripetutamente, nonostante le numerose ritinteggiature. Preso atto che, secondo il Gruppo della Lega Nord, è interesse collettivo che questi spazi e questi muri vengano salvaguardati, si chiede se si è a conoscenza del problema e se è possibile prevedere il ripristino degli impianti pubblicitari. Data la tipologia un po' mista dell'interpellanza, abbiamo rivolto il quesito alla Vigilanza, essendo comunque un edificio di proprietà privata, e la Polizia Municipale ha risposto dicendo che nell'attività delle pattuglie cosiddette del decoro della Polizia Municipale, che operano al fine di combattere il disordine urbano, sono inclusi anche il contrasto all'abbandono o gli atti vandalici. Tali interventi vengono valutati e monitorati anche nelle ore notturne e recentemente non sono giunte segnalazioni relative agli imbrattamenti indicati. Per quanto è possibile, la Polizia Municipale ha rilevato la situazione ed intensificherà la vigilanza, naturalmente nei limiti dell'attività istituzionale possibile. Per la parte riguardante invece l'impianto pubblicitario, l'Ufficio CIMP ed Affissioni chiarisce che, trattandosi di un muro di cinta di un edificio privato, gli impianti pubblicitari non sono installati e neanche di proprietà della Città di Torino, ma sono semplicemente autorizzati, in quanto viene effettuata una richiesta da parte di un privato di installare un impianto e, conseguentemente, la Città lo autorizza, naturalmente vigilando che venga utilizzato correttamente. In realtà, il ripristino di questi impianti, che non sono più collocati sul muro di cinta in effetti, non insistendo su un'area di proprietà della Città, non dipende dalla volontà dell'Amministrazione, che deve esclusivamente autorizzare, se ricorrono tutti i requisiti necessari, le eventuali richieste provenienti da soggetti privati. In sintesi, in questo caso, oltre ad una soglia di vigilanza ed alla disponibilità di autorizzare (naturalmente, secondo i principi di Regolamento e di Legge) eventuali impianti che riducano l'impatto del decoro dei graffiti sui muri, in realtà l'Amministrazione non può fare più di quello che ho citato su quest'area privata. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Ringrazio l'Assessore per la risposta. Per quanto riguarda le segnalazioni, chiaramente non è una sua competenza la Polizia Municipale, ma le segnalazioni ci sono state. Se poi si è a conoscenza di quella che è l'area, si capisce che il problema esiste. Detto questo, apprendo che basta fare richiesta da parte di un privato per poter tornare ad avere gli spazi pubblicitari, così da poter ridurre sensibilmente il problema e tornare a quelle che erano le situazioni precedenti. Cercheremo quindi di capire come fare per poterle reinserire. PORCINO Giovanni (Presidente) L'interpellanza è discussa. |