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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Luglio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 20
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2014-03241
TASSA COMUNALE SUI RIFIUTI TARI. APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO PER L'ANNO 2014.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Riprendiamo l'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc.
201403241/013, presentata dalla Giunta Comunale in data 15 luglio 2014, avente per
oggetto:

"Tassa comunale sui rifiuti TARI. Approvazione Piano finanziario per l'anno 2014".

della proposta di mozione n. mecc. 201403517/002, presentata dai Consiglieri
Ventura, Altamura, Alunno, Paolino, La Ganga e Araldi in data 28 luglio 2014,
avente per oggetto:

"Accompagnamento alla deliberazione (mecc. 201403241/013) 'Tassa comunale sui
rifiuti TARI. Approvazione Piano finanziario per l'anno 2014'".

e della proposta di mozione n. mecc. 201403534/002, presentata dai Consiglieri
Marrone e Greco Lucchina in data 28 luglio 2014, avente per oggetto:

"Accompagnamento alla deliberazione mecc. 201403241/013 'Tassa comunale sui
rifiuti TARI. Approvazione Piano finanziario per l'anno 2014' - Due diligence su
AMIAT".

PORCINO Giovanni (Presidente)
Sono stati presentati due emendamenti alle proposte di mozione. Onde evitare che vi
siano trasmessi tutti, vi darei lettura della formulazione definitiva dei testi coordinati
con gli emendamenti.
Per quanto riguarda la proposta di mozione n. mecc. 201403517/002, presentata dal
Gruppo del PD, l'impegnativa diventa la seguente: "impegna il Sindaco e la Giunta a
far sì che per l'anno 2015 e seguenti il corrispettivo del contratto di servizio venga
ridotto di almeno il 2%, previa verifica della struttura dei costi AMIAT diretti e
indiretti e mantenendo adeguati margini di redditività"; questa è la nuova
formulazione della proposta di mozione n. mecc. 201403517/002, presentata dal
Gruppo del Partito Democratico.
Per quanto riguarda invece la proposta di mozione n. mecc. 201403534/002,
presentata dai Consiglieri Marrone e Greco Lucchina, l'impegnativa è la seguente:
"impegna la Giunta e l'Assessore competente a promuovere una due diligence nei
confronti di AMIAT, da affidare ad un soggetto terzo esterno ed indipendente
all'azienda e all'Amministrazione Comunale, i cui esiti siano comunicati al
Consiglio Comunale entro la predisposizione del prossimo Piano finanziario
AMIAT, mantenendo invariati i margini di redditività del contratto di servizio
AMIAT che determina una riduzione complessiva di corrispettivo".
Queste sono le nuove formulazioni delle impegnative delle due mozioni di
accompagnamento.
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
Vorrei sapere se è possibile conoscere il parere della Giunta.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Qual è il parere della Giunta?

PASSONI Gianguido (Assessore)
Vorrei solo ricostruire rapidamente la vicenda e l'intersezione tra la vicenda
societaria, il contratto di servizio ed il Piano finanziario.
Il punto di discussione della deliberazione dell'altro giorno in Commissione partiva
dal Piano finanziario, dove, riepilogando i punti essenziali, direi che, unanimemente,
il Consiglio ritiene che non sia sostenibile una dinamica di incremento del Piano
finanziario che segue l'andamento del 2% annuo.
Traduco il concetto: quest'anno il Piano finanziario è di circa 1,7 milioni più caro
dell'anno prossimo, se seguiamo questo trend, tra tre-quattro anni, al netto di nuovi
investimenti, l'incremento della tassa rifiuti seguirà la curva matematica; questo è un
punto fermo.
Assunto questo principio, il ragionamento è stato, molto trasparentemente e molto
chiaramente, quello che più o meno è scritto nella mozione presentata dal PD, cioè il
tema del Piano finanziario deriva dal costo del contratto di servizio. Il contratto di
servizio remunera i fattori produttivi diretti e indiretti, che naturalmente vengono
forniti tra il piano industriale e il piano di lavoro dell'azienda nell'anno di
competenza.
Quest'anno c'è un incremento dovuto a due variabili, sostanzialmente, che sono
l'andamento ISTAT e l'incremento della raccolta differenziata porta a porta. Il
quartiere Crocetta è assistito per circa 1,2 milioni di Euro da risorse interne, cioè da
contratto, e da 500.000,00 Euro di risorse derivanti dal contributo di servizio della
Provincia di Torino.
Chiaro, quindi, che alla domanda della Commissione su come si fa a contenere il
corrispettivo del Piano finanziario, la risposta è molto semplice... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Zeus ci vede! È come Frankenstein Junior, ogni volta che
dico AMIAT, tuona il cielo!
Alla fine il concetto è: se vogliamo ridurre il corrispettivo del contratto di servizio e
conseguentemente il Piano finanziario, la tassa rifiuti, bisogna che le prestazioni
contenute siano non pagate di meno in chiave unitaria, perché c'è una gara che ha
aggiudicato quelle prestazioni ad un corrispettivo andato a gara per un prezzo, ma
bisogna che il contenuto delle richieste, le modalità tecniche di quel contratto
vengano modificate, se eventualmente fosse, garantendo - e veniamo alla modifica
dell'emendamento - la stessa redditività, cioè non si può dire all'azienda di andare in
perdita, perché il Comune vuole pagare di meno.
Bisogna che la situazione finanziaria, economica e logistica industriale di quel
contratto di servizio recepisca delle economie da ribaltare sul nostro contratto.
In questo senso, è chiaro che la Città deve accompagnare questo percorso, perché,
secondo me, può essere anche sconfessata la mia idea, non è un problema, ma
sinceramente è impensabile che la Città continui ad adeguare la tassa rifiuti da otto
anni del venti, trenta, cinquanta per cento, tre per cento negli ultimi anni, in eterno,
perché ad un certo punto si arriva ad un momento di non ritorno in cui la sostenibilità
della tassa supera il beneficio marginale di avere la Città pulita. Lo dico in modo
molto chiaro, poi, per carità, se questa non è l'opinione della Giunta, si pronuncerà
diversamente.
Ma a questo punto deve essere chiaro a tutti che non si può arrivare all'infinito
remunerando qualunque fattore produttivo; questa è la mozione del PD
sostanzialmente.
Sul tema della due diligence - permettetemi l'osservazione -, non è AMIAT, è due
diligence che determina il tuono!
Alla fine, il problema è che l'azienda è oggetto di una continua rimodulazione,
rideterminazione della sua mission, compresa anche l'apertura o la chiusura del
capitale sociale a soggetti privati o pubblico/privati o misti in base a gara. Pertanto, è
chiaro che un conto è recepire un indirizzo semplice - e mi riferisco alla mozione del
PD - garantendo la redditività, cioè non alterando la valorizzazione dell'azienda,
essendo il margine invariato. È possibile intervenire sulla struttura dei costi e
dall'altra parte sulla struttura del ricavo, cioè del guadagno, perché in tal caso non
cambia la prospettiva dell'investitore pubblico-privato in fase di gara eventuale,
nell'entrare in un'azienda pubblica per gestire un servizio.
Se invece diventiamo committenti di una due diligence nei confronti di AMIAT che
valuti esternamente questo andamento o parametro, non soltanto temporalmente
perdiamo dal punto di vista del tempo, ma di fatto non riusciamo a recepire in
termini concreti l'andamento della due diligence terza, riferita al fatto che
onestamente la Città sul piano politico - qui davvero è una questione politica - dice:
"Noi pensiamo di essere in grado di dare questo indirizzo anche a prescindere dal
soggetto terzo che ce lo dica", perché la Città comunque detiene al momento il 51%.
Ergo, sul piano sostanziale concordo sul fatto, e ho spiegato che c'è un problema
costi generali che non può essere eluso, che diventi una questione di rivisitazione di
contratto, quantità di prestazioni, contratto di servizio e piano finanziario, non perché
l'azienda faccia bene o male, ma perché sia sostenibile il ribaltamento sulla tassa nei
prossimi anni.
Si tratta di un tema che riguarda non solo l'aspetto bilancio, non solo l'aspetto
industriale, riguarda l'aspetto ambientale, cioè le scelte che verranno fatte hanno
anche un ribaltamento sulle scelte di costo aziendale e ambientale; se si facessero
scelte di riorganizzazione più o meno spinta sulle raccolte, è chiaro che i risultati
potrebbero essere immediatamente retrocessi anche al contratto di servizio.
Ergo, il senso della mozione della minoranza mi trova d'accordo, ma non è possibile
adottare il concetto dell'affidamento a soggetto terzo della due diligence, in quanto
temporalmente e concettualmente non è compatibile con la programmazione di
Giunta dei prossimi mesi.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Anche se è già intervenuto, do la parola eccezionalmente al Consigliere Marrone,
visto che è l'estensore della mozione.
Prego, Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Sono veramente rammaricato di questa novità, ma per un motivo, perché posso
dispiacermi personalmente, unendomi, in questo caso, al Consigliere Tronzano,
all'evidente calo di credibilità pesante della maggioranza nei rapporti con
l'opposizione, perché riprendendo il verbale della Commissione - e spero che tra il
Sindaco, l'Assessore alle Partecipate e il Capogruppo del PD, uno dei tre abbassi il
telefonino e magari mi ascolti, così, incidentalmente -, a cui evidentemente il
Capogruppo del PD era assente, ma l'Assessore Passoni no, è verbalizzato il parere
favorevole - utilizzo le parole precise - della Giunta, detto dall'Assessore Passoni, ad
una nostra richiesta di due diligence su AMIAT, e lo dico apertamente, l'avevo già
detto come condizione per evitare l'ostruzionismo sulla deliberazione; è stato detto a
verbale.
A fronte di un confronto per andare a fare dei correttivi, scopriamo poi che per la
contrarietà interna alla Giunta, invece, il parere della Giunta non è più favorevole.
Ora, sapete cosa devo dedurne? Visto che, in realtà, questo a verbale rimane, devo
dedurne che al vostro interno non vi confrontate su elementi fondamentali che
riguardano l'Amministrazione di questa Città ed è questo l'elemento davvero
preoccupante, perché siete veramente dilettanti allo sbaraglio, per cui in
Commissione, in una sede formale verbalizzata, in streaming, consultabile da tutti i
cittadini, aprite ufficialmente ad un indirizzo dell'opposizione, che non è una cosa
simbolica. Infatti, vuol dire chiedere ad un esterno, quindi a qualcuno che sia
indipendente da questa Amministrazione, di dirci come lavora AMIAT, perché
AMIAT al 51%, a prescindere dai vostri progetti futuri, è ancora sotto il controllo di
questa Città.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Concluda, Consigliere!

MARRONE Maurizio
Per cui, in realtà, visto che - lo dico sinceramente - di voi non ci fidiamo, sia molto
ben chiaro... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Infatti, sa cos'è, Sindaco?
Non è che lo fa valutare a me, come io non mi fido che lo valutiate voi, visto che
spendete anche 200 o 300.000,00 Euro in consulenze legali per difendere Vaciago
fino al terzo, quarto e ultimo grado di giudizio, forse 50.000,00 Euro per una
perizia...

PORCINO Giovanni (Presidente)
Concluda, Consigliere!

MARRONE Maurizio
Vado a concludere. …di un professionista esterno che ci può fare risparmiare magari
milioni, forse la potreste fare.
Devo andare a pensare, se il parere della Giunta viene confermato negativo, che
evidentemente non volete rendere pubblico quanto succede in AMIAT, perché in
AMIAT ci sono servizi perfettamente eseguibili in house che vengono esternalizzati
senza evidenza pubblica, con il regime dei quinti e delle continuazioni all'infinito,
che tanto contestate nelle ASL, lo esternalizzate a consorzi emiliani che hanno, tra i
loro amministratori...

PORCINO Giovanni (Presidente)
Consigliere, deve concludere.

MARRONE Maurizio
...amministratori di cooperative sociali torinesi a cui subappaltano. Per cui, fate fare
un bel giro per tutta Italia...

PORCINO Giovanni (Presidente)
Consigliere, devo toglierle la parola.

MARRONE Maurizio
...e poi lo fate fare di nuovo qua. E sapete cos'è?

PORCINO Giovanni (Presidente)
Consigliere Marrone, mi vedo costretto a toglierle la parola.
Consiglieri, vi prego di attenervi al tema e ai tempi di intervento. Consigliere
Marrone, chiedo scusa... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Consiglieri, vi chiedo silenzio. Consigliere Marrone! (INTERVENTO FUORI
MICROFONO).
Sospendo la seduta.
(Sospensione)


PORCINO Giovanni (Presidente)
Consiglieri, vi chiedo silenzio, altrimenti mantengo sospesa la seduta.
Consiglieri, vi prego di fare silenzio. Riportiamo l'ordine in Aula.
Consigliere Marrone, le ho assegnato la parola in via eccezionale per dare la
possibilità di replicare, non può fare un comizio. L'ho lasciata discutere tre minuti.
Consiglieri, vi prego di attenervi al tema e ai tempi di intervento.
La parola al Consigliere Araldi.

ARALDI Andrea
Mi sembra estremamente chiaro, l'ha detto, lei non si fida di questa Giunta e non
ritiene gli Uffici Comunali preparati, sufficientemente autonomi... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Mi lasci parlare, cortesemente.
Presidente, può richiamare il Consigliere?

PORCINO Giovanni (Presidente)
Consiglieri, vi prego di rimanere in silenzio.
Prego, Consigliere Araldi.

ARALDI Andrea
A me sembra assolutamente evidente. Anche il Consigliere Marrone ha detto che
ritiene impreparati e poco seri questa Giunta e questi Uffici, accusati di essere proni
all'Amministrazione. Quindi il Consigliere ritiene di non... Cortesemente, potrebbe
ascoltare? Io l'ho ascoltata. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, ho chiesto
cortesemente. Forse lei non conosce il significato dei termini. (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Va bene. Questo è il rispetto di cui parlava il Consigliere
Marrone.
Presidente, potrebbe richiamare il Consigliere?

PORCINO Giovanni (Presidente)
Chiedo ai Consiglieri di rimanere in silenzio, altrimenti il Consigliere Araldi non può
intervenire.
Consigliere Marrone, la prego.
Chiedo scusa al Consigliere Araldi a nome dell'Aula, perché gli è stato impedito di
intervenire. Chiedo ai Colleghi di rimanere al proprio posto e in silenzio.
Consigliere Araldi, concluda.

ARALDI Andrea
Dicevo che mi sembra estremamente chiaro ed è anche stato detto in modo espresso.
Noi non la pensiamo così, perché riteniamo che le strutture del Comune siano
assolutamente preparate per fungere da interlocutori con coloro che hanno la gestione
di un servizio. Conseguentemente, non credo - almeno questa è la mia opinione
personale, ma credo anche di molti Consiglieri del Gruppo - che sia necessario
delegare a delle società esterne "due diligence" questi compiti, che sono tipici
dell'Amministrazione, degli Uffici e della Giunta, di cui si assume la responsabilità
tecnica, operativa e politica.
Quindi, rifiuto fermamente la proposta che è stata avanzata, non per occultare
qualcosa, ma perché il principio generale non è assolutamente accettabile.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
Credo sia evidente a tutti che oggi si sia verificato un cortocircuito all'interno della
Giunta. Lo dico perché essendo ovviamente firmatario della proposta di mozione di
accompagnamento, insieme al Consigliere Marrone, ero presente all'apertura sulla
due diligence da parte dell'Assessore al Bilancio Passoni.
Oggi, l'Assessore, in Aula, si è dovuto scontrare con una contrarietà del Gruppo del
Partito Democratico, in primis, che era presente in Commissione e si è guardato bene
dall'intervenire rispetto a questo tipo di apertura, e con una contrarietà precisa
esternata - lo sentiremo dalla sua viva voce - da parte del Sindaco e dell'Assessore
Tedesco, in qualità di Assessore alle partecipate.
Consigliere Araldi, il tema è che noi la pensiamo proprio diversamente, perché
nell'impegnativa siamo tutti d'accordo sulla razionalizzazione massima dei costi. Al
di là della fiducia, o meno, negli Uffici o dei requisiti di onorabilità e professionalità
di un organismo terzo, noi, per cultura, ci affidiamo normalmente a questo tipo di
servizi, soprattutto alla luce dei risultati di alcune partecipate che in questi anni
hanno mostrato buchi nel Bilancio.
È questo che noi diciamo e lo chiediamo per una razionalizzazione dei costi.
Ora, io mi rendo conto che questa sia una difesa d'ufficio, però è anche vero che io e
il Consigliere Marrone siamo stati chiamati fuori dall'Aula e abbiamo anche
modificato l'atto, di concerto con gli Assessori, perché fuori dall'Aula c'era una
concreta disponibilità, altrimenti perché dovevamo modificare l'atto? Quindi, invito
il Consigliere a riflettere anche su questo punto.
A questo punto, essendoci l'indisponibilità totale, in accordo con il primo firmatario,
Consigliere Marrone, che ha presentato quel famoso emendamento, chiedo al
Presidente che quell'emendamento venga stralciato. Se la proposta di mozione di
accompagnamento deve essere bocciata, ce la bocciate per come l'abbiamo
presentata, perché questo significa essere onesti intellettualmente nei confronti di chi
avanza una richiesta, in quest'Aula, ritenuta valida e, purtroppo, per la volontà di
qualcun altro, viene messa, come al solito, nel cassetto, perché non convince una
parte della maggioranza.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Comunico al Consiglio Comunale che i Consiglieri Marrone e Greco Lucchina
ritirano l'emendamento alla propria proposta di mozione di accompagnamento.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Mi spiace che la discussione sia degenerata così, però effettivamente, come avevo
detto nell'intervento precedente, si avverte una certa presa in giro, perché sono le
stesse cose che dicevamo l'anno scorso. Effettivamente l'unica cosa in più era questa
esplicita richiesta di affidare la verifica sulla spesa a un soggetto esterno, che non
sembra così fuori dal mondo, visto che la decisione presa l'anno scorso di chiederlo
internamente non ha prodotto alcun risultato.
Dopodiché, ogni forza politica fa le sue considerazioni e decide cosa appoggiare o
non appoggiare. Però viene da chiedersi che cosa possa ottenere una seconda
richiesta agli Uffici di trovare il modo di tagliare i costi, stavolta mettendoci una
cifra, però non si capisce come tirata fuori.
Per cui, credo che il Consiglio Comunale questa volta farebbe bene a dare un segnale
chiaro, chiedendo di avere una qualunque entità terza, di fiducia
dell'Amministrazione, ma comunque terza, che verifichi cosa possiamo fare per
abbassare il costo della raccolta rifiuti per i cittadini.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non ho altri Consiglieri iscritti a intervenire.
Conclude la discussione il Sindaco.

SINDACO
Voglio dire solo una cosa di metodo, perché la mia contestazione nei confronti della
proposta che viene avanzata dal Consigliere Marrone si riferisce esattamente a una
questione di metodo.
L'AMIAT, come tutte le società partecipate, ha un Consiglio d'Amministrazione;
avendo il 51% di quella società, la Città ha la maggioranza dei rappresentanti in quel
Consiglio d'Amministrazione. Che cosa significa che noi affidiamo una due
diligence a un soggetto esterno in una società di cui siamo soci al 51%, con la
maggioranza del Consiglio d'Amministrazione?
Tanto vale che chiediate le dimissioni dei membri del Consiglio d'Amministrazione.
È più coerente, è più lineare, perché se no ci sono altri modi per arrivare ad acquisire
tutti gli elementi che il Consigliere Marrone chiede, a partire dal fatto che siccome
quei Consiglieri d'Amministrazione sono nominati dalla Città di Torino, ci sono tutte
le sedi della nostra articolazione istituzionale, a partire dalle Commissioni, per
chiedere audizioni, fare tutte le domande necessarie possibili e avere le risposte.
Quello che secondo me non è sensato è non avere fiducia, in linea di principio, come
peraltro è stato detto, dei nostri amministratori e affidarsi a soggetti esterni. Perché
allora, ripeto, è più lineare dire: "Io penso che sia sbagliata tutta la politica che si è
fatta in AMIAT e chiedo le dimissioni del Consiglio d'Amministrazione". Questa è
una cosa del tutto legittima. Perché, parliamoci chiaro, affidarsi per una due diligence
a un soggetto esterno a una società di cui siamo soci al 51% vuol dire delegittimare,
non avere fiducia degli amministratori che la Città ha nominato in quel Consiglio
d'Amministrazione. Non ha un altro significato. Il buonsenso dice questo.
Se in una qualsiasi società del mondo, gli azionisti approvassero di fare una due
diligence esterna nei confronti degli amministratori in carica, non credete che se ne
trarrebbe un giudizio di delegittimazione e di sfiducia nei confronti di quegli
amministratori? Il buonsenso dice questo. Tutto qui.

PORCINO Giovanni (Presidente)
No, Consigliere Marrone, non le darò la parola per la terza volta. Siamo ancora in
fase di discussione, nella fase precedente alle dichiarazioni di voto.

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