Interventi |
PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201402667/002, presentata in data 9 giugno 2014, avente per oggetto: "Via Piobesi e illuminazione pubblica provvisoria" PORCINO Giovanni (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Credo che sia stato più difficile mettere insieme tutte le comunicazioni provenienti dai tantissimi Settori coinvolti per quanto riguarda l'area oggetto dell'interpellanza, piuttosto che l'intervento che andrò a descrivere. Infatti, in relazione a questa interpellanza, sono state assunte informazioni per gli aspetti di rispettiva competenza dal Servizio Riqualificazione Spazio Pubblico, dal Servizio Sostenibilità Energetica, da IRIDE Servizi, da AMIAT e da altri referenti del progetto dell'opera in corso. Andiamo per ordine. L'impianto di illuminazione provvisorio citato nell'interpellanza è stato installato per sopperire alla necessità di illuminare l'area durante i lavori di costruzione del parcheggio interrato pertinenziale, realizzato sull'area comunale sita in via Piobesi. Il progetto di questo manufatto interrato, presentato dalla ditta Grometto, prevedeva anche la sistemazione dell'area di superficie, comprendente la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione pubblica. Come giustamente sottolinea l'interpellante, i residenti hanno osservato che dal luglio 2013 non vi sono più lavori nell'area, ma sono ancora presenti due pali dell'illuminazione pubblica provvisoria tra i civici n. 14 e n. 16 di via Piobesi, causando, per la stretta vicinanza con le abitazioni, problemi al transito di carrozzine e disabili motori. Tuttavia, il responsabile del Coordinamento Progettazione Interna Parcheggi Pertinenziali, l'architetto Filippo Orsini, ci ha comunicato che l'impresa realizzatrice delle opere ha completato solo parzialmente la riqualificazione superficiale dell'area, rendendosi poi irreperibile, senza realizzare, tra l'altro, il completamento dell'impianto di illuminazione. Ed è proprio per questo motivo che è ancora presente l'impianto provvisorio, che, secondo lo stesso architetto Orsini, però non costituirebbe un impedimento invalicabile. L'architetto Cupolillo, dirigente del Servizio Riqualificazione Spazio Pubblico, sta predisponendo la pratica per l'escussione della fideiussione costituita dall'impresa al fine di affidare con il ricavato ad IREN Servizi il completamento dell'impianto di illuminazione e la rimozione di quello provvisorio, in modo tale da superare il problema posto dal Consigliere. Per quanto attiene all'illuminazione della rampa di accesso al parcheggio, essendo questo di natura privata, non è competenza della Città provvedervi e, quindi, la Città non può in alcun modo intervenire. Per quanto concerne invece la pulizia dell'area, AMIAT sottolinea di non aver mai ricevuto comunicazione formale in merito alla cessazione dei lavori del cantiere, evidentemente per i problemi che citavo prima. Infatti, una volta riconsegnata alla Città, la pulizia delle aiuole e del calpestio in questione rientrerà nelle competenze di AMIAT e, proprio per questo motivo, AMIAT ha contattato gli Uffici competenti della Città per ricevere comunicazione della cessazione dell'attività del cantiere, così da poter inserire l'area nella pianificazione stabile, che, se non ricordo male, vedrebbe una frequenza trisettimanale come passaggi di pulizia, senza dover ricorrere ad interventi saltuari. Infine, l'Azienda ha provveduto a segnalare alla Circoscrizione territorialmente competente l'esigenza di un intervento di sfalcio dell'erba, che dovrebbe essere stato programmato dalla Circoscrizione stessa. PORCINO Giovanni (Presidente) La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio l'Assessore ed i suoi Uffici molteplici, che, per una volta, hanno messo insieme tutte le informazioni e in questo modo riusciamo a parlarne compiutamente. Se ha letto il mio "premesso" se ne renderà conto e, a proposito di quei pali provvisori, vorrei capire se i nostri architetti sono convinti che la distanza di 1,5 metri da un'abitazione sia o meno giusta, o sia o meno attendibile. L'unica cosa che le so dire è che nel gennaio 2014 uno di questi impianti provvisori è andato a fuoco ed è bruciato a 1,5 metri dal balcone di una casa e, fortunatamente, i Vigili del Fuoco sono intervenuti. Questa, evidentemente, è una domanda che mi pongo alla luce del fatto che ho capito che questa ditta non sta facendo più niente. Si è fermata a luglio 2013, sono diventati irreperibili, guarda caso va anche a fuoco un lampione e, magari, poteva essere motivo per giustificare l'interruzione mesi e mesi dopo. Però, su questo mi pare che la Città si faccia prendere in giro e, anzi, mi sembra un po' grave che questi pensino di prendere in giro la Città. L'unica cosa che le chiedo, Assessore, è di capire se i suoi Uffici sostengono che 1,5 metri di distanza da un'abitazione sia una misura attendibile - a mio giudizio, no - e, soprattutto, se i suoi Uffici e lei, Assessore, avete visto la foto che vi ho allegato. In questa foto è evidente che qui possono passare e transitare le carrozzine o persone che hanno problemi di deambulazione, mentre, sulla base di quest'altra foto, Assessore, sfido i suoi Uffici da questo punto di vista a dirmi che, invece, può passare una carrozzina. Qui non passa nessuno. Da questa parte c'è una ringhiera che è la rampa e, dall'altra parte, c'è l'immobile, quindi di qui non passa nessuno. Non so come i suoi Uffici possano dire che questa è accessibile, cioè che di qui può passare della gente, perché di qui non può passare nessuno. Inoltre, vorrei che mi fornisse questa relazione; i nostri Uffici dicono che non vi è un problema su questo tipo di illuminazione provvisoria, mentre, secondo me, il problema c'è, perché 1,5 metri è poco e ringraziamo che i Vigili sono arrivati in tempo, perché, altrimenti, prendeva fuoco anche un appartamento. Nello stesso tempo, il posizionamento di queste strutture non permette l'accessibilità di quell'area. Se fosse al mio posto che cosa risponderebbe a questi cittadini che hanno acquistato un appartamento in quella zona? Oggi sappiamo che il verde non viene curato perché (come l'Assessore ci ha detto), visto che la ditta non ha consegnato il progetto finito, non possiamo intervenire, in quanto non è stato consegnato alla Città. Benissimo. Di conseguenza, le chiedo quali misure abbiamo per fare rispettare i tempi. Siamo in ritardo di un anno; in questo anno è andato a fuoco un lampione e l'illuminazione provvisoria (peraltro, Assessore, questa illuminazione provvisoria dovrà essere sostituita da un'illuminazione della Città) non permette alla gente di transitare. L'interpellanza nasce proprio dalla richiesta da parte di una famiglia che dice che non può passare di lì. Mi chiedo quali armi abbiamo quando un'impresa si comporta in questo modo. Quali armi ha l'Amministrazione? Continuare a dire che è colpa dell'impresa? Assessore, alla fine della fiera, lei lo sa meglio di me, quell'area lì non è un'area che non è della Città; se succede qualcosa e c'è un problema, ne risponde la Città. Quali armi ha un Assessore che trova l'illuminazione provvisoria piantata e messa lì in questo modo assurdo, inconcepibile, pericoloso ed inaccessibile? Vi è un ritardo di oltre un anno nella consegna di questi lavori (peraltro, sono box privati, ci mancherebbe, non sono della Città) e noi possiamo permettere che dei cittadini torinesi, a cui stiamo chiedendo la TASI e la TARI, si vedano non tutelati in questo modo? Questa è la domanda che le pongo, perché mi rendo conto che lei non ha la responsabilità di come l'hanno posizionato, ma vorrei sapere chi ha dato l'autorizzazione a piantare questi due pali di illuminazione pubblica in questo modo (oltre ad essere una schifezza dal punto di vista visivo, non so se ha visto le foto, con questo blocco di cemento), agganciati un po' a caso, pericolosi. Un cittadino vuole sapere come è tutelato, chi ha dato l'autorizzazione per fare questa tipologia di intervento e chi risponde per questi ritardi; a me piacerebbe saperlo. La ringrazio per le risposte che mi ha dato sulla contezza dei fatti, ma è chiaro che non sono soddisfatto, come non saranno soddisfatti i cittadini che ci stanno seguendo da casa, attraverso lo streaming, e si chiedono che cosa devono fare e se devono aspettare che vada a fuoco un altro lampione. PORCINO Giovanni (Presidente) Visto che la questione è importante, mi permetto di suggerire all'interpellante di chiedere al Presidente della Commissione competente di calendarizzare un approfondimento, magari invitando anche l'Assessore Lubatti, che mi sembra competente sul punto. La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ringrazio il Presidente per l'indicazione. Chiedo a verbale che il Presidente della Commissione calendarizzi questo oggetto, perché, evidentemente, è di un'importanza non banale. PORCINO Giovanni (Presidente) Ne prendiamo atto. L'interpellanza è discussa. |