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Estratto dal verbale della seduta di Giovedì 17 Luglio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 28
MOZIONE 2014-01424
"STRISCE BLU: EQUA SOLUZIONE PER COMUNE DI TORINO ED AUTOMOBILISTI" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE LIARDO IN DATA 25 MARZO 2014.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Riprendiamo l'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 201401424/002,
presentata in data 25 marzo 2014, avente per oggetto:

"Strisce blu: equa soluzione per Comune di Torino ed automobilisti"

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Viale, può terminare l'intervento, lasciando per favore perdere la
Lottomatica che non c'entra esattamente con il tema all'Ordine del Giorno.

VIALE Silvio
C'entra in qualche modo con l'azzardo dei voucher...

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non mi obblighi a toglierle di nuovo la parola.

VIALE Silvio
Chiunque paghi la sosta a pagamento e compri i voucher - e io sono uno di quelli - sa
che, comprando il blocchetto, ne ha uno in omaggio. Dopodiché, arrivando alle ore
10.45, si mette sulle ore 11.00 e vale fino a mezzogiorno.
A quel punto, non dico sono un "...", e da lì sono partito male, ma una persona normale
non va a mezzogiorno a cambiarlo, ma va alle ore 12.15. La multa non l'ha ancora presa
e ovviamente non segna mezzogiorno facendo vedere l'altro, ma ritira quello precedente
e mette l'altro a partire dalle ore 12.30.
In questo modo, il voucher dura tranquillamente un'ora e mezza. Questa è la situazione
attuale e c'è una mezz'ora di tolleranza abbondante legata al voucher.
La stessa cosa la facevano a Roma, a Milano e negli altri posti in cui si va e si paga. A
Roma la fregatura è stata che da un po' di tempo hanno i voucher con un quarto d'ora di
tolleranza, quindi chiaramente questo margine è stato limitato ad un quarto d'ora.
Per cui, dico semplicemente che la proposta di mozione mi sembra sbagliata sia per il
principio, e condivido le osservazioni fatte dal Consigliere Bertola, ma anche
nell'applicazione pratica, perché chi davvero usa il voucher, perché va abbastanza
regolarmente in quelle zone, ma non in modo regolare da fare l'abbonamento, sa come
usarlo in modo "intelligente", fra virgolette.
Per chi, invece, va occasionalmente e mette i soldi della macchinetta, è chiaro che la
sosta parte dal minuto in cui paga e ci sono un quarto d'ora, venti minuti di tolleranza.
Questo - mi sembra - sempre. Anche perché una volta addirittura era certificato. È un
po' come per il carico/scarico. Una volta mi è capitato di prendere una multa
carico/scarico davanti al Sant'Anna alle ore 8.35 e sotto c'era scritto: "Passati due volte,
passata la mezz'ora". Mi sono sentito un po' preso in giro, dopodiché ho pagato
ugualmente, facendo notare che partiva dalle ore 8.00. Pazienza.
Allora, credo che davvero le proposte di mozione tipo questa siano sbagliate, proprio
perché, chi usa il sistema, si adatta al sistema e se noi diamo la possibilità di mettere un
voucher e, poi, non pagare più niente, se passano al massimo a posteriori ne metterò un
altro, ne pagherò uno o due, ma è chiaro che io metterò un voucher e non pagherò più,
sperando che non passino. Oltretutto, non solo quando piove, ma anche normalmente in
molte zone non passano con una tale frequenza... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). No, è verissimo. È proprio vero. Poi, non suggerisco le zone, perché
ognuno ha i suoi posti in cui metterla e sa dove andare. Quindi, se poi lo dici, il giorno
dopo passano e tartassano tutti e, ovviamente, perdo anche qualche preferenza.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Voglio portare una riflessione a sostegno di questa proposta di mozione.
Il presupposto da cui partono molti Colleghi, sostanzialmente, è la sensatezza di per sé
della striscia blu. La mia sarà un'impostazione ideologica, non ho problemi ad
ammetterlo, ma io, sinceramente, a maggior ragione, in questa città la contesto, perché
dietro questa striscia blu non c'è il benché minimo servizio.
Addirittura, c'è un dibattito giurisprudenziale molto acceso sull'inquadramento
giuridico della sosta a pagamento, che non si sa neanche se considerarla custodia, se
considerarla invece tariffa, cioè non si sa esattamente come considerarla. Un po' di
chiarezza c'è sui parcheggi quantomeno chiusi, recintati, coperti e vigilati, invece sulla
mera striscia blu dobbiamo arrenderci all'evidenza, a maggior ragione, qui a Torino,
dove abbiamo fatto un'operazione, per quanto abortita, su Torino Parcheggi, che è stata
solo un escamotage, per carità, più che legittimato dalla normativa vigente, ma
politicamente infondato, di fare cassa e rendere appetibile un asset cittadino su cui
dovevamo programmare delle entrate che poi non ci sono state.
Queste sono le strisce blu a Torino. Per cui, sinceramente non mi tocca la visione
moralistica del Capogruppo del Movimento 5 Stelle, perché non ritengo che le strisce
blu siano veramente qualcosa di etico di per sé. Non ce le ha calate Dio sul Sinai, è una
roba che è stata deliberata da questo Consiglio Comunale per fare soldi in un momento
di profonda esposizione di questa Città.
Queste sono le strisce blu a Torino. Per cui, sinceramente, qualsiasi modalità che
consenta di sottrarre le tasche dei torinesi ad un'oppressione che di per sé è infondata,
non dal punto di vista di legittimità, ma da un punto di vista di giustizia politico-
amministrativa, secondo me è positiva, per cui non accetto un dibattito - per carità, lo
accetto, lo rispetto, ma non lo condivido - che vada a sollevare nel dettaglio: "Ma allora
il fesso, allora il furbo". Perché, in realtà, a essere furba è stata questa Amministrazione
ad utilizzare una normativa per raddoppiare una fonte di introito di questa Città e
cercare di darle una valorizzazione economica, collegandola ad una dismissione. Poi,
che sia fallita anche quella dismissione, fa parte purtroppo della triste non strategia - e
l'ho già detto in diverse occasioni - di questa Amministrazione Comunale. Ma visto che
non voglio uscire dal tema, mi limito a dire semplicemente che, se ci sono delle basi
normative...

LEVI Marta (Vicepresidente)
Per favore, Consiglieri, un po' di silenzio.

MARRONE Maurizio
...e il Consigliere Liardo le ha citate con grande precisione, delle fonti ministeriali che
consentano di inserire uno strumento di questo tipo...

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Marrone, mi scusi. Colleghi...

MARRONE Maurizio
Presidente, tanto qui la calma non si troverà più.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Ho capito, ma non è sostenibile. Colleghi, per cortesia! (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Possiamo consentire al Consigliere Marrone di terminare il suo
intervento? Grazie.

MARRONE Maurizio
Per concludere, visto che il Consigliere proponente Liardo indica le basi e gli appigli
normativi, regolamentari e ministeriali, io sono dell'idea che, come indirizzo politico,
quest'Aula dovrebbe consentire uno strumento che vada in ogni modo, a chi è più furbo
e a chi non lo è, ad alleggerire quello che è sostanzialmente un balzello di cui io
contesto la fondatezza politico-amministrativa.
Per cui, secondo me, è questo il ragionamento che dovremmo fare. Poi, possiamo
ammazzarci di elucubrazioni, per non dire qualcosa di più volgare, però, in realtà, non è
un dibattito utile, perché il vero problema è che dovremmo cercare di riportare un po' di
presentabilità ad un'Amministrazione che, invece, ha utilizzato uno strumento come le
strisce blu per un fine che è completamente avulso da quello che doveva essere, non per
regolare i flussi di traffico o di sosta, bensì per fare soldi.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere La Ganga.

LA GANGA Giuseppe
Il Consigliere Marrone mi ha provocato, perché lui solleva una questione ideologica, ma
la solleva dal punto di vista sbagliato e mi dispiace che questa discussione abbia così
poca attenzione, perché, in realtà, è assai più importante di quanto possa apparire e
spero che l'Assessore Lubatti mi ascolti per 30 secondi.
Io credo che la questione delle strisce blu vada vista esattamente al contrario, come uno
strumento non solo per regolare la mobilità, ma anche per affermare un principio, che
non so se è meno o più ideologico di quello del Consigliere Marrone, cioè che le
automobili private posteggiate sistematicamente sul suolo pubblico determinano alla
lunga una forma di sequestro del suolo pubblico ad uso privato.
Quindi, semmai il presupposto è un presupposto assolutamente sensato e, a mio parere,
va progressivamente esteso a tutta la città, naturalmente con la gradualità necessaria e
anche forse con tariffe, in qualche caso, più miti di quelle che vengono praticate, ma
afferma il principio che il suolo pubblico può essere privatizzato solo con una
contropartita a beneficio della collettività, che mi sembra un principio non
rivoluzionario, ma assolutamente liberale e borghese e che io credo andrebbe via via
generalizzato.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non ho altri iscritti a parlare.
La parola, per la replica, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Per quanto riguarda il dibattito che si è sviluppato, io ci terrei a precisare
sostanzialmente due elementi, e poi concluderò la mia replica con la posizione anche
della Giunta su questa proposta di mozione.
Il primo elemento. I Comuni che hanno adeguato la loro normativa a quanto auspicato
dalla proposta di mozione, in particolare quanto raccontato e illustrato dal Consigliere
Liardo, sono Comuni che hanno emesso direttive antecedenti all'interpretazione
congiunta tra il Ministero e l'ANCI, perché quanto dicono il Consigliere Ricca e il
Consigliere Liardo è corretto, cioè le due opzioni che sono sul campo sono in effetti due
opzioni che rappresentano due modi di interpretare l'articolo n. 157, comma 4 - adesso
ho recuperato intanto qualche elemento in più - del Codice della Strada che dà dei
margini, sostanzialmente, agli Enti Locali.
In assenza di un'interpretazione nazionale congiunta tra Ministero e ANCI, bene hanno
fatto il Comune di Molfetta e il Comune di Tempio Pausania, che vengono richiamati
anche nella proposta di mozione, ad interpretare, in una maniera o nell'altra - non entro
nel merito di come hanno interpretato -, dando disposizione per la gestione del proprio
servizio delle strisce blu.
Di fronte all'interpretazione autentica e ad una mediazione di posizione tra ANCI
nazionale e Ministero (oggetto di una circolare del 26 marzo che è stata inviata alle
Amministrazioni Comunali, che metto a disposizione della Presidenza e che prego di
inoltrarla poi a tutti i Consiglieri che sono interessati al tema), mi risulta che tutte le
Città, tutte le Amministrazioni, compresa Torino, abbiano adeguato la loro
interpretazione a quella figlia di una mediazione tra il Ministero e l'ANCI nazionale.
L'interpretazione, che è figlia di questa circolare, anzi, la circolare che è figlia di questa
interpretazione, dà un'indicazione esattamente recepita nella deliberazione del maggio
2014, che ho richiamato e che, ovviamente, metto a disposizione della Presidenza.
Su questo, quindi, io credo che vada fatta una riflessione. Io non credo, a questo punto,
che si debba impegnare la Giunta a dare un'indicazione secca su un altro atteggiamento
rispetto a quello che già ha assunto con la deliberazione che ho appena citato.
Io penso che il Consiglio Comunale possa, e farebbe bene a farlo, chiedere al Ministero
una nuova interpretazione, magari cambiando quella che ha preso oggi, per poter poi
chiedere alla Giunta di adeguarsi. Ad oggi, quello che la Giunta ha deciso di fare è
l'adeguamento ad una direttiva nazionale, che è figlia di un'interpretazione ministeriale
di ANCI nazionale.
Quindi, per le cose che ho detto, mi sembra sufficientemente chiaro che la posizione
della Giunta è contraria alla proposta di mozione che è in discussione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non ha risposto al Consigliere Levi-
Montalcini.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Chiedo scusa, ha ragione. Il Consigliere Levi-Montalcini chiedeva un approfondimento
sul concetto del mancato introito. Io ho citato il mancato introito come uno dei due
elementi sul quale si è tentato di fare equilibrio per costruire la tolleranza dei 15 minuti.
Veniva utilizzato il punto del mancato introito come un punto di equilibrio, perché è
evidente che se un cittadino decidesse di utilizzare la tolleranza in maniera anomala (a
beneficio, ovviamente, delle proprie spese, non a beneficio delle casse dell'Ente
gestore), potrebbe pagare la cifra minima prevista da quella determinata sub-area,
approfittare della tolleranza, ripagare la nuova parte, riapprofittare della nuova
tolleranza. È evidente che questo esempio, su base delle 12, delle 15 o delle 24 ore,
rappresenta un mancato introito che, su base annuale, ha un certo peso sulle casse
dell'Ente gestore.
Quindi, i 15 minuti sono stati calcolati proprio per evitare che diventasse appetibile
l'utilizzo improprio di quello che è figlio del buon senso, cioè dare una tolleranza
all'utente che paga le strisce blu e, nello stesso tempo, non mettere nelle condizioni un
utente che, preso da uno spirito poco civile, volesse utilizzare quella determinata
tolleranza a proprio beneficio.
Quindi, per questo io ho citato il mancato introito, che però non è un mancato introito
della Città, che incassa, invece, la sanzione definitiva, per dare l'informazione che
chiedeva a verbale, ma è un mancato introito direttamente dell'Ente gestore, perché
quanto pagato dall'utente va interamente all'Ente gestore che, poi, rifonda all'Ente
Locale, sotto forma di canone annuale, che però è calcolato in base all'indice di
rotazione, al numero di posti auto, eccetera. Però, non voglio perdermi in
approfondimenti forse inutili.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di mozione:
presenti 34, astenuti 1, favorevoli 10, contrari 23.
La proposta di mozione è respinta.

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