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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Luglio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2014-02635
"TRA INSEDIAMENTI PRODUTTIVI E NUOVA PISTA CICLABILE QUALI SOLUZIONI PER TRAFFICO E PARCHEGGI IN VIA PLAVA?" PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ALUNNO IN DATA 6 GIUGNO 2014.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201402635/002, presentata in
data 6 giugno 2014, avente per oggetto:

"Tra insediamenti produttivi e nuova pista ciclabile quali soluzioni per traffico e
parcheggi in via Plava?"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Alunno.

ALUNNO Guido Maria
Mi ha colpito il fatto che in quella zona, a fronte di due iniziative, di cui una messa in
campo direttamente dalla Città e non sapevo da un tempo così lungo, perché stiamo
parlando della preistoria se diciamo che il Consigliere Trombotto era ancora il
Presidente della Circoscrizione e, soprattutto, che l'Assessore Lubatti ne era il vice...
Di che anni stiamo parlando? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). I primi anni
2000? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, la pista ciclabile.
L'altra iniziativa è sicuramente un intervento da salutare con grande piacere, nel
senso che credo che sia uno degli elementi che permetterà di sviluppare tutto il
grande progetto, che abbiamo costruito sulla carta, del Piano della Mobilità Ciclabile,
quindi è un tassello in più che si aggiunge in una zona che ne ha necessità.
Di fianco, abbiamo un'altra notizia ed un altro elemento, che credo siano ancor più
positivi: anche su questo la Città aveva lavorato, a partire dalla costituzione di TNE e
dal tentativo di favorire il reinsediamento in quelle aree di attività industriali ed
economiche che non depauperassero in modo eccessivo non tanto e non solo quel
quartiere, quanto l'intera Città di Torino rispetto alla riduzione delle attività da parte
di FIAT, che stava iniziando a diventare altamente problematica.
Il fatto che lì ci siano degli insediamenti (perché c'è la Centrale del Latte, ma non
solo, ed abbiamo visto recentemente in un sopralluogo, proprio all'interno di quegli
spazi di TNE, ma non solo quelli già occupati, dove andrà a finire Centrale del Latte,
ma anche gli altri lotti intorno, tra via Anselmetti, il fondo di via Plava e corso
Settembrini) ed il fatto che queste due notizie, sicuramente positive, venissero invece
accolte con enorme difficoltà e preoccupazione da un territorio che non coglie tanto
l'aspetto positivo e che ha una ricaduta soprattutto per chi giunge in quel territorio da
fuori o, dal punto di vista invece degli insediamenti produttivi, per chi ha a cuore la
tenuta occupazionale e complessiva della nostra Città è preoccupante. Chi ci abita,
tendenzialmente, coglie solo un aspetto fortemente negativo, che è l'afflusso,
assolutamente indiscriminato e significativo, di autoveicoli che, specie la mattina
presto, arrivano e si collocano dove riescono per poter andare a timbrare il cartellino
e, poi, a lavorare. Stiamo parlando solo del primo degli insediamenti che è arrivato lì:
i 1.500 lavoratori FIAT che si sono spostati da corso Ferrucci.
L'elemento che mi aveva fatto cogliere una grande difficoltà - perché su cose più
piccole l'ho vissuta anche altrove - è la complessità che abbiamo ad accompagnare i
processi importanti e significativi della grande Torino, quindi gli interventi robusti e
che servono a tutti, quando li collochiamo in territori che, invece, non comprendono
perché tocca a loro pagare tutte le conseguenze di quelle positività.
Questo fatto, peraltro, avviene contemporaneamente all'arrivo di questa pista
ciclabile, altro elemento positivo, che però, visto come conseguenza su quell'aspetto,
genera un'ulteriore riduzione dei posti auto e, quindi, concorre di nuovo ad essere
percepito come un ulteriore peggioramento della situazione. Quindi, diventa
complicato far cogliere all'intera comunità ed all'intera collettività la positività di
questi interventi.
Mi chiedevo se non fosse possibile trovare delle soluzioni che non fossero solo una
soluzione numerica, perché va bene dire che oggi ci sono o che ci saranno più posti
auto di quanti ce n'erano ieri - credo che sia sicuramente vero, se viene detto e,
essendo andato a verificare in zona, mi pare che ci sia la possibilità -, ma il punto è
che prima non c'erano 1.500 lavoratori, così come - ci saranno tra non molto - i
lavoratori della Centrale del Latte ed i lavoratori degli altri due insediamenti
produttivi che insisteranno in quell'area. Siamo molto contenti che arrivino lì, ma
genereranno un ulteriore problema, che non è tanto e solo di traffico; non è la messa
in sicurezza dell'attraversamento pedonale (che è sicuramente importante e
necessario) che risolve il problema del parcheggio, ma risolverà il problema della
sicurezza dell'attraversamento pedonale che è importantissimo.
Quindi, mi pare di poter dire che non sono particolarmente soddisfatto se il criterio
che viene utilizzato per dire che il problema è sotto controllo è l'aumento del numero
dei posti. L'aumento del numero dei posti o è correlato con l'aumento del numero
delle auto, o avere 10 o 100 posti auto in più, a fronte di 1.000 auto in più, è
assolutamente poco significativo per la qualità della vita e per la sicurezza reale dei
cittadini che la mattina, in quel quartiere, si alzano, devono accompagnare i figli a
scuola, devono uscire per fare la spesa e vivono la loro vita, in quanto non la colgono
più come una vita normale, ma come una vita caotica, confusa, difficile e anche
pericolosa per l'afflusso di auto che arrivano lì visti tutti questi nuovi insediamenti.
Visto che è stato detto che la Commissione Circoscrizionale ha portato delle
modifiche e dei suggerimenti, mi piacerebbe approfondire nuovamente questo tema
in Commissione, per verificare se effettivamente, al di là dei numeri assoluti, la
percezione del problema, per come lo vivono i residenti, necessita di ulteriori
soluzioni, perché, se non è così, è bene che glielo spieghiamo meglio e che diventi un
dato che acquisiamo tutti insieme, ma, se è così, è bene che tutti insieme assumiamo
come dato la necessità di trovare ulteriori soluzioni rispetto a quelle che
l'Amministrazione ha già pensato.
Peraltro, quello che avevo compreso, visto che mi è parso che l'abbia detto in
maniera esplicita (forse era presente qualche altro Consigliere nel sopralluogo che
abbiamo fatto a TNE) l'Amministratore Delegato Canavesio quando ha risposto, è
che in realtà, nell'area dove andrà a collocarsi la Centrale del Latte, uno degli spazi
non sarà occupato dal nuovo insediamento produttivo ed è previsto invece che
diventi un parcheggio al servizio del quartiere. Probabilmente mi sbaglio, perché mi
è parso di capire che, invece, l'Assessore... (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
A me è parso che abbia detto al servizio del quartiere e magari è anche per i
lavoratori, ma, se è dentro un recinto chiuso dove possono accedere solo i lavoratori
della Centrale del Latte, non è così. Sarebbe più bello se fosse un parcheggio aperto
al resto del quartiere, però forse ho capito male.
Questo potrebbe essere uno degli elementi da approfondire. Credo che vada
approfondito anche rispetto agli altri interventi previsti e soprattutto al fatto che
qualsiasi intervento mettiamo in campo debba essere commisurato alla capacità di un
territorio di comprenderlo, perché, altrimenti, rischiamo di avere un effetto nefasto,
per cui interventi molto positivi vengono, invece, vissuti come un problema e quindi
sembra quasi che il mondo giri al contrario e, dove riusciamo a raggiungere dei
risultati, a svolgere un buon lavoro ed a risolvere problemi veri (in questo caso penso
al lavoro, ma anche alla mobilità ciclabile), abbiamo poi un territorio che si rivolta
contro, perché percepisce solo la difficoltà generata da questi interventi.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Lubatti.

LUBATTI Claudio (Assessore)
Proporrei che vada avanti il tema che riguarda gli interventi che sono nel pacchetto e
che sono già approvati, così come è previsto, perché, in questo modo, tra 10 giorni
avremo l'inizio lavori e dobbiamo riuscire a spendere queste risorse che non sono
nostre, quindi non mettiamo in pericolo quel percorso. È evidente che secondo me
l'oggetto dell'interpellanza può essere considerato discusso, perché verte
direttamente su quel pacchetto.
Se però, come chiede il Consigliere, c'è la richiesta di fare un approfondimento su
come eventualmente aggiungere all'esistente delle azioni che possono essere, da un
lato, di facilitazione per il quartiere per capire che cosa sta succedendo e, dall'altro
lato, di risoluzione di qualche disagio che oggi c'è ancora, ne parlerò oggi
pomeriggio con il Presidente Carretta per convocare una Commissione
sull'argomento. Però, non farei l'approfondimento sulla pista ciclabile, piuttosto che
sul dosso che stiamo per costruire, perché li darei per acquisiti.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Se il Consigliere Alunno è d'accordo, procederei anche io così, cioè non rinvierei
l'interpellanza in Commissione, essendo state date le risposte in Aula, ma
calendarizzerei il tema nella forma che il Consigliere Alunno concorderà con il
Presidente della II Commissione per inserire il punto all'Ordine del Giorno.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Grazie.
L'interpellanza è discussa.

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