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PORCINO Giovanni (Presidente) Passiamo all'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc. 201402149/131, presentata dalla Giunta Comunale in data 14 maggio 2014, avente per oggetto: "Complesso ambientale di proprietà del Demanio Statale denominato 'Giardini Reali'. Trasferimento della proprietà in favore della Città ai sensi del D.Lgs. n. 85/2010. Accordo di valorizzazione. Provvedimenti conseguenti. Approvazione". della proposta di mozione n. mecc. 201402673/002, presentata dai Consiglieri Onofri e Centillo in data 9 giugno 2014, avente per oggetto: "Accompagnamento alla deliberazione n. mecc. 201402149/131, avente ad oggetto: 'Complesso ambientale di proprietà del Demanio Statale denominato Giardini Reali'". e della proposta di mozione n. mecc. 201403104/002, presentata dai Consiglieri Appendino e Bertola in data 7 luglio 2014, avente per oggetto: "Accompagnamento alla deliberazione n. mecc. 201402149/131, avente ad oggetto: 'Complesso ambientale di proprietà del Demanio Statale denominato Giardini Reali'". PORCINO Giovanni (Presidente) Comunico che in data 30/05/2014 le competenti Commissioni hanno rimesso il provvedimento in Aula. Ricordo che sono presenti due emendamenti di Giunta, nonché due proposte di mozione di accompagnamento, la prima a firma dei Consiglieri Onofri e Centillo e la seconda a firma del Movimento 5 Stelle. La prima mozione di accompagnamento, quella a firma dei Consiglieri Onofri e Centillo, ha un emendamento. Ricordo che la discussione della proposta di deliberazione e delle proposte di mozione avviene congiuntamente. La parola all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) Sulla proposta di deliberazione, in realtà, non mi dilungherò, in quanto sapete che è un atto importante che contiene un importante accordo di valorizzazione del compendio "Giardini Reali", che, in qualche modo, è stato collegato, sul piano funzionale più che non amministrativo, alla vicenda del polo della Cavallerizza che, in realtà, non è compreso nell'atto in questione. In particolare, mi riferisco al fatto che una delle proposte di mozione, quella del Movimento 5 Stelle, cita nell'impegnativa sostanzialmente un riferimento alla Cavallerizza Reale, che è collegata funzionalmente, ma non fa parte, ovviamente, dell'atto deliberativo. Quindi, sul merito e sul fatto che esista un tavolo di discussione partecipativo e sulla ricognizione degli immobili disponibili della cartolarizzazione, sul primo punto c'è un nesso funzionale, anche se non formale, sulla seconda in realtà non c'è un nesso, se non conseguente, all'immaginifica idea che si possa togliere l'immobile dalla cartolarizzazione e sostituire con immobili differenti. La mia opinione, non per ragioni politiche, ma per ragioni anche di fattibilità, non può che essere contraria nella fattispecie. Per quanto riguarda, invece, la proposta di mozione a firma dei Consiglieri Centillo e Onofri, che è stata emendata con riferimento al secondo punto del capoverso n. 2, sostanzialmente non ci sono problemi all'assunzione di impegni riferiti alla continuità del Polo della Salute e del Centro di studi di documentazione del pensiero femminile, anche se devo ricordare che, con l'emendamento n. 2, la Giunta ha inserito nel dispositivo l'impegno a ricollocare le attività in altri fabbricati. In tutta onestà, per quanto sia possibile recuperare strutture di questo genere, rammento che non sono tanti, in questo momento, gli immobili disponibili ad attività diverse dal reddito. Pertanto queste attività vanno anche messe a carico del sistema che già utilizza fabbricati con riferimento ad attività similari. Cioè non si può espandere l'offerta di fabbricati destinati ad attività di questo genere senza razionalizzare quelli già in uso; lo dico in modo abbastanza chiaro. Perché, in realtà, sono tantissimi i fabbricati assegnati alle divisioni funzionali con riferimento a progetti di vario genere, su cui ogni tanto occorrerebbe anche fare una ricognizione sull'effettiva capacità di integrare attività diverse in questi fabbricati, perché sono costi per utenze, costi amministrativi e costi di utilizzo. Quindi, nulla osta all'approvazione, riferendo però il fatto che bisogna che sia all'interno di una ricognizione più ampia. Non mi sento di assecondare l'ipotesi che ci sia solo un banale trasferimento. Bisogna che esistano progetti dentro i quali attività similari vengano razionalizzate, unite e promosse. Diversamente, si rischia l'insostenibilità di iniziative di questo genere. Comunque, il parere sulla proposta di mozione, anche emendata, non comporta problemi; anche se - ribadisco - la Giunta aveva già assunto questo impegno tramite l'emendamento. Il primo emendamento - arrivo alla questione più centrale - è invece riferito al fatto che successivamente alla Commissione Consiliare verificatasi in data 11 giugno, era stato fatto un sopralluogo con riferimento al parcheggio sottosuolo multipiano, che effettivamente doveva essere collocato, nell'accordo di valorizzazione, nell'area a prato verde prospiciente la via Rossini e il Giardino Reale, la parte non piantumata, anche se confinante con delle piantumazioni. Mi pare che l'emendamento recepisca la richiesta di modificare il progetto, così come peraltro già presentato alla Commissione, e di richiedere agli Enti firmatari dell'accordo la modifica progettuale senza modificare la validità del quadro generale dell'accordo di valorizzazione. Con questa dizione mi pare si possa superare l'obiezione della presunta inidoneità progettuale del parcheggio e procedere con l'approvazione, tenuto conto che naturalmente - è importante dirlo - questa proposta di deliberazione ottiene un risultato storico, che appare sinceramente la parte più importante di tutta l'attività emendativa e di indirizzo, cioè che la Città di Torino acquisisce la proprietà dei Giardini Reali, la cosiddetta "parte bassa", cioè la parte oltre le quinte, gli spalti, le fortificazioni, realizza un investimento per la realizzazione di verde riqualificato, che non aveva luogo negli ultimi 50 anni, ridestina un'attività funzionale ad aree verdi, spazi che comunque diventano nella disponibilità effettiva della Città, valorizzando l'area di via Rossini, che, al di là di tutto, già prevedeva nell'attuale Piano urbano dei parcheggi la destinazione a parcheggio multipiano di accesso dell'area cosiddetta "napoleonica" verso il centro della città. Quindi senza di fatto alterare un impianto vigente sin dai primi anni del Duemila. Pertanto, invito a votare favorevolmente gli emendamenti di Giunta, ovviamente. Le proposte di mozione presentate dai Consiglieri Onofri e Centillo hanno parere favorevole, mentre quella presentata dal Movimento 5 Stelle ha parere negativo. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Carretta. CARRETTA Domenico In merito all'emendamento richiamato dall'Assessore Passoni, volevo ringraziare a verbale il lavoro degli Uffici. Dopo una seduta di Commissione e dopo un sopralluogo, con gli Uffici abbiamo analizzato il cosiddetto emendamento "salva- alberi", che esprime le soluzioni che ci sono state proposte, che vanno a sacrificare, in termini di posti auto, la soluzione che c'era stata prospettata prima, ma sostanzialmente non va ad alterare il progetto iniziale; quindi è meno impattante per quanto riguarda la parte a sud dei Giardini Reali. Le rampe, secondo la soluzione prospettata, vengono spostate nella parte della carreggiata, quindi verso corso San Maurizio, quindi subito vicino ai Giardini Reali. Bisogna ricordare che si tratta di soluzioni che sono state proposte e che saranno comunque analizzate in Commissione in una fase successiva, nel momento in cui il progetto diventerà operativo, quindi si entrerà nel dettaglio. Quindi, al di delle singole convinzioni sulla necessità di proporre un accorgimento di questo tipo, ringrazio ancora gli Uffici per la disponibilità. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Onofri. ONOFRI Laura Voglio ringraziare l'Assessore, perché ha tenuto conto dell'emendamento presentato, sottolineando l'importanza di queste due realtà: il Polo cittadino della Salute e il Centro studi di documentazione del pensiero femminile. Sono realtà importanti nella nostra città, quindi credo che, al di là del fatto che sicuramente portano avanti continuamente dei progetti, abbiano bisogno anche di una sede, perché per esempio il Centro studi di documentazione del pensiero femminile ha un archivio che è un patrimonio per la città. Inoltre, voglio dire che abbiamo eliminato l'ultima parte dell'emendamento ("cercare di promuovere la costituzione di una casa delle associazioni") non perché non crediamo più che quella strada sia da percorrere, ma perché vogliamo approfondire e, quindi, avviare la costituzione in un altro momento. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Genisio. GENISIO Domenica Ringrazio l'Assessore per l'emendamento della Giunta che ha accolto le osservazioni arrivate dai banchi del Consiglio Comunale alcune seduta fa, quando abbiamo appreso dall'illustrazione della deliberazione che non c'era stato un accordo con altre Divisioni della Giunta, che seguono in particolare le attività del Polo della Salute. Voglio soltanto ricordare che il Polo della Salute è stato localizzato in quell'edificio dopo che l'edificio era stato sgomberato. Quindi è stato ritenuto opportuno occupare quell'edificio con attività significative rivolte a tutta la cittadinanza, per evitare che ritornasse nelle mani di occupazioni poco positive. Concordo con l'Assessore sul fatto che sia necessario rivedere l'allocazione di progetti sperimentali, come l'archivio della cultura femminile. Credo che non sia così determinante il luogo, però è importante che non vengano soppresse le attività, come è già successo per l'Ospedale Valdese. I muri possono essere individuati nel luogo più idoneo e credo sia davvero opportuno fare una razionalizzazione, di fronte ai maggiori costi, alla poca sostenibilità e alla richiesta aumentata di immobili da parte dell'Amministrazione. Però chiedo anche all'Assessore, che ci aveva già fornito un elenco di immobili di proprietà della Città, di fare un ripasso di tutto quello che attualmente non è utilizzato, prima di decidere un'eventuale messa all'asta di questi immobili (aste che vanno sovente deserte), perché siamo in un momento difficile per la domanda. Quindi, anche se non credo che lo spostamento dell'attività da quei due edifici sia immediato, perché passerà un po' di tempo, incominciare a capire dove collocare quelle attività, che sono comunque importanti, perché fanno parte di un processo culturale che la nostra Città ha avviato da anni, in modo che non si trovino, nel giro di pochissimi mesi, a dover decidere se chiudere oppure finire in qualche posto di estrema periferia, dove l'attività avrebbe anche difficilmente possibilità di svolgersi. Ringrazio l'Assessore per aver accolto lo spirito delle nostre proposte, e voteremo sicuramente la proposta di deliberazione. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Io concordo con due o tre frasi dell'illustrazione dell'Assessore: è vero che non è posta in votazione la destinazione della Cavallerizza, o l'individuazione di progetti alternativi alla vendita sul mercato di questo bene storico; quindi, effettivamente, la mozione di accompagnamento potrebbe sembrare una forzatura. Però, Assessore (mi rivolgo a lei, perché il resto della Giunta non c'è, gli altri firmatari della proposta di deliberazione non ci sono, il Sindaco non c'è), come hanno detto anche i miei Colleghi prima di me, in Commissione, quando c'è stata occasione di dibattere, io penso che in realtà questa proposta di deliberazione non sia altro che la giustificazione - e si vede anche dal crono-programma, perché il primo intervento è proprio quello - di costruire un parcheggio, al fine di rendere più vendibile la Cavallerizza. Quindi politicamente le due cose sono ben connesse, anche se formalmente forse non lo sono, perché è evidente che l'esigenza è quella di avere dei pertinenziali per velocizzare il processo di vendita di un bene che molte forze politiche, non solo la mia, vogliono conservare. Quindi, ribadisco, al di là del crono-programma, la prima cosa che viene realizzata è il parcheggio; magari c'è anche una questione tecnica, ma osservando anche le altre opere programmate fino al 2027, la nostra posizione viene comunque rafforzata. Ritengo anche che proporre il parcheggio come se fosse a servizio del Polo Reale, sia un po' una mistificazione della realtà, perché se la Città volesse adottare delle politiche in tal senso, penso che i turisti e i visitatori dovrebbero essere filtrati e trattenuti prima dell'ingresso nel centro storico - almeno questo è quello che si è sempre detto -, non incoraggiati a venire in centro in auto fino al vicino Polo Reale. Se dovessimo leggere la proposta di deliberazione anche in quest'ottica, direi che comunque abbiamo altri parcheggi, tipo piazza Castello. Quindi, di spazio ne abbiamo. Quindi mi diventa veramente difficile pensare che l'intento di questa deliberazione sia altro, cioè la valorizzazione di quella zona. Invece penso che questa valorizzazione serva a rendere più appetibile sul mercato un bene che è stato conferito, anni fa, tramite cartolarizzazione, e che risulta ancora essere lì fermo e difficilmente vendibile, perché è chiaro che un appartamento di lusso, per essere venduto, probabilmente ha più bisogno di un parcheggio pertinenziale. Quindi, noi non voteremo questa proposta di deliberazione. Sinceramente avrei preferito quantomeno un po' più di trasparenza sulla ratio di questo provvedimento, perché comunque ci si sente un pochino presi in giro. La proposta di mozione di accompagnamento, quindi, è fortemente collegata, proprio perché il processo che è stato chiesto, tra l'altro da altre forze politiche, non solo dalla mia, è chiaro: cioè di tutela di un patrimonio che purtroppo stiamo perdendo. A differenza di quanto espresso dall'Assessore in Commissione, io non penso che la Sovrintendenza e i vincoli siano gli unici strumenti per tutelare il nostro patrimonio. Penso che possiamo fare di più. La proposta di mozione, in realtà, recepisce in parte anche un indirizzo della Giunta; quindi, non vedo grandi ostacoli a votarla, anche se ovviamente l'Assessore ha espresso il suo parere negativo. Penso che sarebbe anche un bel gesto di tutela di un bene che dovrebbe essere un patrimonio della Città. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio Io voterò a favore della proposta di deliberazione, perché mi pare che sblocchi una situazione che interessi una parte dei Giardini Reali. La soluzione del parcheggio non è ottimale, perché sacrifica - in modo immotivato, a mio giudizio - 100 posti auto. Lo voglio ribadire, perché tra i presenti in questo Consiglio Comunale credo di essere l'unico che in passato si è legato a un albero per qualche ragione ambientalista… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, è un merito di fronte a chi oggi ritiene che salvando quattro alberi di trent'anni, tranquillamente spostabili, si modifichino le sorti della città. Mi fa piacere che il sacrificio di allora sia servito a sensibilizzare tutti quanti oggi. Dopodiché, se si vuole avere un atteggiamento ambientalista è molto più importante occuparsi di altre questioni storiche della città. Qui siamo di fronte ad alberi che non sono storici, non fanno parte neanche del disegno storico dei Giardini Reali, sono relativamente recenti, non sono di qualità, sono sostituibili e limitano soltanto 100 posti auto. Mi rassicura però il fatto che, evitando disastri maggiori, le rampe di accesso al parcheggio sono in corso San Maurizio, quindi nella soluzione migliore. Invece mi asterrò sulla proposta di mozione presentata dai Consiglieri Centillo e Onofri, per una semplice ragione. Il problema non è difendere o trovare una continuità (peraltro mi piace il termine "soluzione di continuo" che, dal punto di vista medico, vuol dire una cosa, mentre "soluzioni di continuità" in italiano può significare anche l'opposto) di attività in corso meritorie, perché la Città di Torino ha centinaia di gruppi meritori che da decenni fanno questo. Il punto è se queste attività sono in grado di gestire immobili di un certo tipo, perché se non sono in grado, è chiaro che bisogna sempre compensare i diversi aspetti. Forse mi sbaglio, ma credo che la manutenzione o le spese di questi gruppi siano sostanzialmente a carico della Città. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Anche la manutenzione? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Con 12.000,00 Euro credo che abbiano fatto poca manutenzione… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Comunque, per una palazzina di un piano, mi sembra che 12.000,00 Euro sia il costo della manutenzione annuale. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, di quest'anno. Quindi, ogni anno 12.000,00 Euro, più le spese di gestione, più tutto il resto. Io non ho nulla in contrario sul fatto che la Città assegni i suoi immobili, semplicemente ritengo che la Città debba mantenere gli stabili che sono redditizi e dismettere quelli che invece non è in grado di gestire. Dopodiché se questi stabili finiscono ad associazioni meritorie, che sono in grado di gestirsi in proprio una palazzina, ben venga. Però non vorrei che invece alla fine i costi per la Città rimangano inalterati ed elevati, a fronte di richieste molto più ampie. Ecco perché mi astengo su questa proposta di mozione, che peraltro contiene solo un auspicio, perché cosa accadrà in futuro a queste due palazzine, lo vedranno solo coloro che nei prossimi anni rimarranno Consiglieri Comunali in questa Città. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Trombotto. TROMBOTTO Maurizio Mi scuso di questo intervento, perché avendo surrogato il Consigliere Grimaldi oggi, non ho potuto partecipare ai lavori delle Commissioni e quindi non ho cognizione esatta e precisa di quello che stiamo discutendo; però ho potuto seguire la discussione di oggi, soprattutto le dichiarazioni del Consigliere Appendino. Con questa mia dichiarazione non voglio assolutamente creare imbarazzo all'interno della maggioranza, rispetto anche alla proposta che viene avanzata da parte della Giunta Comunale, però ricoprendo anche il ruolo di Presidente dell'associazione "Italia Nostra", per quel che riguarda il Pinerolese, per coerenza personale, ritengo più giusto e corretto procedere a un voto di astensione sulla proposta della Giunta Comunale, proprio in quanto questa potrebbe mettere in discussione un patrimonio che ha evidentemente un valore storico e culturale particolarmente elevato, anche se adesso non ho gli elementi per poter sviluppare un ragionamento completo. Mi riferisco al complesso dell'ex residenza reale, immediatamente limitrofo alla parte bassa dei Giardini Reali, cioè dell'edificio noto come Cavallerizza. Sarà mia premura, nel corso dei lavori di questo Consiglio Comunale, arrivare con la dovuta preparazione per affrontare la discussione ed il voto degli atti deliberativi, a partire dalla partecipazione ai lavori delle Commissioni Consiliari, evitando così analoghe situazioni di imbarazzo che mi conducono al voto di astensione. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Curto. CURTO Michele Questa è una proposta di deliberazione che abbiamo seguito con particolare attenzione. In particolare, l'ex Collega Grimaldi, da Presidente della Commissione Ambiente, chiese, sull'ultimo miglio utile, con la collaborazione dei Presidenti delle altre Commissioni, un sopralluogo che ha poi portato alla modifica di fatto della proposta di deliberazione, determinando il salvataggio degli alberi che riguardavano in parte l'intervento. Questa è la ragione per la quale, al netto delle cose dette dal Collega Trombotto, che ovviamente sarà la persona che, sostituendo il Collega Grimaldi, d'ora in poi seguirà le vicende in VI e II Commissione, il sottoscritto invece voterà a favore della proposta di deliberazione. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) Recependo i contenuti delle proposte di mozione, su cui mi sono già pronunciato, confermo che la Giunta si darà ovviamente pena di cercare un'integrazione di queste funzioni dentro nuovi fabbricati. Sul tema più generale, sinceramente un po' spiace che una vicenda storica come il fatto che il federalismo demaniale porti alla Città la possibilità storica, questa sì, di avere in proprietà e di gestire il complesso ambientale dei Giardini Reali, trovi due aspetti che, consentitemi, sono assolutamente marginali in questa vicenda, che sono la Cavallerizza edificio e le quattro piante. Le quattro piante perché, come si è dimostrato e l'Amministrazione con tanto buon senso tutte le volte lo fa, quando si può migliorare un progetto ed evitare che questo vada ad urtare anche una sensibilità locale, per quanto non legittimata dal contesto storico, vincoli e quant'altro, lo si fa. Gli Uffici l'hanno fatto. Lo ha detto il Consigliere Carretta, e mi sembra fondamentale. Però, dal punto di vista urbanistico, non vedere il fatto che la viabilità sulla cinta napoleonica di corso San Maurizio è oberata e gravata da una grave carenza di sosta, è francamente assolutamente impensabile. Nel Piano parcheggi, proprio quella parte è quella che ha una carenza assoluta, per l'interruzione del Parcheggio Aldo Moro e per l'impossibilità di fare parcheggi nella cinta napoleonica, cioè corso San Maurizio e corso Regina Margherita. Il Parcheggio Tortona è inadeguato a raccogliere quella esigenza. Il Parcheggio Vittorio è troppo dentro la cinta ottocentesca della Città. Il problema è che quel parcheggio, che approfitta del dislivello tra corso San Maurizio e la zona effettivamente storica della Città, coglie un'esigenza senza danneggiare i Giardini Reali. Il prato di via Rossini non è un pezzo aulico dei Giardini Reali, è un pezzo poco pregiato, al confine con un'area gioco bimbi e delle piante non di pregio. Negli anni '50 - '60, nessuno avrà sollevato una discussione del genere quando fu costruito l'Auditorium Rai, edificio certamente non conforme urbanisticamente con il contesto di rispetto della cinta napoleonica e di quella retrostante, di natura medievale e poi seicentesca. Allora, il parcheggio, lo spostamento delle rampe, la tutela delle piante, corrisponde a un criterio di buon senso, la mediazione tra l'esigenza di un'area per servizi, perché -ribadisco - l'Avogadro, come Istituto scolastico, la Cavallerizza, come polo multifunzionale pubblico, o privato che sia, comunque devono assorbire uno standard a parcheggi. Anche fosse pubblico, lo deve assorbire. E meno male che non si scava dentro la Cavallerizza. Per cui, è il compromesso ottimo per realizzare questo intervento. Ma non è vero che la valorizzazione è il modo per contrabbandare lo standard a parcheggi. È un intervento che la Città persegue da anni, come Palazzo Madama. Cioè l'idea che i beni della Città, ma di proprietà statale, vadano alla Città per essere gestiti e progettati, è un fatto di qualità di questa Amministrazione. Questo lo dico per l'Arsenale della Pace, quando abbiamo ottenuto l'Arsenale a Porta Palazzo Borgo Dora, quando abbiamo avuto i Giardini Reali, quando avremo ottenuto, magari nel federalismo culturale, Palazzo Madama e altri edifici di pregio. Con ciò, penso che, al di là del rispetto per le posizioni, anche del Consigliere Trombotto, di cui saluto il rientro nelle Istituzioni cittadine, ovviamente non credo che sia motivato, anche se non tocca a me giudicare, un elemento di sfiducia verso un provvedimento che ha per oggetto la riqualificazione pubblica di un'area fondamentale di questa città. E non credo che riaprire la discussione, malsana, tra dove deve essere arrestato il traffico in questa città, sopra o sotto la cinta napoleonica, trovi oggi interesse e cittadinanza. Quella discussione si è fatta negli anni Duemila, con il PUP, frutto di mediazioni, discussioni eterne, ma comunque oggi positive, perché oggi nessuno riaprirebbe la discussione se si sarebbe dovuto fare o meno Piazza Vittorio, piuttosto che Piazza San Carlo. Oggi abbiamo acquisito un concetto per cui la crisi, molto più di altri proibizionismi di traffico, ha falcidiato l'utenza del centro storico di questa città. Quindi, al di là di tutto, non c'è un eccessivo uso del centro storico; anzi, le organizzazioni dei rappresentanti del commercio, dei servizi e quant'altro, lamentano che è troppo vuoto, per dirla francamente. Quindi non penso che questa struttura sia un pezzo di dispregio della riqualificazione. Anzi, mi pare un pezzo di pregio. Fatta poi con le accortezze che l'Amministrazione ha voluto mettere nel progetto esecutivo, che sarà presentato comunque alla Commissione, e sarà reso compatibile, mi pare un elemento di corredo della dotazione per servizi di un'area che ha una forte densificazione di servizi: Rai, Avogadro, Museo del Cinema, Teatro Gobetti, Cavallerizza e tutto il polo culturale e di servizi, che nella zona a nord di via Verdi trovano destinazioni di vario genere. |