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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Luglio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2014-02149
COMPLESSO AMBIENTALE DI PROPRIET? DEL DEMANIO STATALE DENOMINATO "GIARDINI REALI". TRASFERIMENTO DELLA PROPRIET? IN FAVORE DELLA CITT? AI SENSI DEL D.LGS. 85/2010. ACCORDO DI VALORIZZAZIONE. PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI. APPROVAZIONE.
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
Passiamo all'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc.
201402149/131, presentata dalla Giunta Comunale in data 14 maggio 2014, avente
per oggetto:

"Complesso ambientale di proprietà del Demanio Statale denominato 'Giardini
Reali'. Trasferimento della proprietà in favore della Città ai sensi del D.Lgs. n.
85/2010. Accordo di valorizzazione. Provvedimenti conseguenti. Approvazione".

della proposta di mozione n. mecc. 201402673/002, presentata dai Consiglieri Onofri
e Centillo in data 9 giugno 2014, avente per oggetto:

"Accompagnamento alla deliberazione n. mecc. 201402149/131, avente ad oggetto:
'Complesso ambientale di proprietà del Demanio Statale denominato Giardini
Reali'".

e della proposta di mozione n. mecc. 201403104/002, presentata dai Consiglieri
Appendino e Bertola in data 7 luglio 2014, avente per oggetto:

"Accompagnamento alla deliberazione n. mecc. 201402149/131, avente ad oggetto:
'Complesso ambientale di proprietà del Demanio Statale denominato Giardini
Reali'".

PORCINO Giovanni (Presidente)
Comunico che in data 30/05/2014 le competenti Commissioni hanno rimesso il
provvedimento in Aula.
Ricordo che sono presenti due emendamenti di Giunta, nonché due proposte di
mozione di accompagnamento, la prima a firma dei Consiglieri Onofri e Centillo e la
seconda a firma del Movimento 5 Stelle.
La prima mozione di accompagnamento, quella a firma dei Consiglieri Onofri e
Centillo, ha un emendamento.
Ricordo che la discussione della proposta di deliberazione e delle proposte di
mozione avviene congiuntamente.
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Sulla proposta di deliberazione, in realtà, non mi dilungherò, in quanto sapete che è
un atto importante che contiene un importante accordo di valorizzazione del
compendio "Giardini Reali", che, in qualche modo, è stato collegato, sul piano
funzionale più che non amministrativo, alla vicenda del polo della Cavallerizza che,
in realtà, non è compreso nell'atto in questione.
In particolare, mi riferisco al fatto che una delle proposte di mozione, quella del
Movimento 5 Stelle, cita nell'impegnativa sostanzialmente un riferimento alla
Cavallerizza Reale, che è collegata funzionalmente, ma non fa parte, ovviamente,
dell'atto deliberativo.
Quindi, sul merito e sul fatto che esista un tavolo di discussione partecipativo e sulla
ricognizione degli immobili disponibili della cartolarizzazione, sul primo punto c'è
un nesso funzionale, anche se non formale, sulla seconda in realtà non c'è un nesso,
se non conseguente, all'immaginifica idea che si possa togliere l'immobile dalla
cartolarizzazione e sostituire con immobili differenti. La mia opinione, non per
ragioni politiche, ma per ragioni anche di fattibilità, non può che essere contraria
nella fattispecie.
Per quanto riguarda, invece, la proposta di mozione a firma dei Consiglieri Centillo e
Onofri, che è stata emendata con riferimento al secondo punto del capoverso n. 2,
sostanzialmente non ci sono problemi all'assunzione di impegni riferiti alla
continuità del Polo della Salute e del Centro di studi di documentazione del pensiero
femminile, anche se devo ricordare che, con l'emendamento n. 2, la Giunta ha
inserito nel dispositivo l'impegno a ricollocare le attività in altri fabbricati.
In tutta onestà, per quanto sia possibile recuperare strutture di questo genere,
rammento che non sono tanti, in questo momento, gli immobili disponibili ad attività
diverse dal reddito. Pertanto queste attività vanno anche messe a carico del sistema
che già utilizza fabbricati con riferimento ad attività similari. Cioè non si può
espandere l'offerta di fabbricati destinati ad attività di questo genere senza
razionalizzare quelli già in uso; lo dico in modo abbastanza chiaro. Perché, in realtà,
sono tantissimi i fabbricati assegnati alle divisioni funzionali con riferimento a
progetti di vario genere, su cui ogni tanto occorrerebbe anche fare una ricognizione
sull'effettiva capacità di integrare attività diverse in questi fabbricati, perché sono
costi per utenze, costi amministrativi e costi di utilizzo.
Quindi, nulla osta all'approvazione, riferendo però il fatto che bisogna che sia
all'interno di una ricognizione più ampia. Non mi sento di assecondare l'ipotesi che
ci sia solo un banale trasferimento. Bisogna che esistano progetti dentro i quali
attività similari vengano razionalizzate, unite e promosse. Diversamente, si rischia
l'insostenibilità di iniziative di questo genere.
Comunque, il parere sulla proposta di mozione, anche emendata, non comporta
problemi; anche se - ribadisco - la Giunta aveva già assunto questo impegno tramite
l'emendamento.
Il primo emendamento - arrivo alla questione più centrale - è invece riferito al fatto
che successivamente alla Commissione Consiliare verificatasi in data 11 giugno, era
stato fatto un sopralluogo con riferimento al parcheggio sottosuolo multipiano, che
effettivamente doveva essere collocato, nell'accordo di valorizzazione, nell'area a
prato verde prospiciente la via Rossini e il Giardino Reale, la parte non piantumata,
anche se confinante con delle piantumazioni.
Mi pare che l'emendamento recepisca la richiesta di modificare il progetto, così
come peraltro già presentato alla Commissione, e di richiedere agli Enti firmatari
dell'accordo la modifica progettuale senza modificare la validità del quadro generale
dell'accordo di valorizzazione.
Con questa dizione mi pare si possa superare l'obiezione della presunta inidoneità
progettuale del parcheggio e procedere con l'approvazione, tenuto conto che
naturalmente - è importante dirlo - questa proposta di deliberazione ottiene un
risultato storico, che appare sinceramente la parte più importante di tutta l'attività
emendativa e di indirizzo, cioè che la Città di Torino acquisisce la proprietà dei
Giardini Reali, la cosiddetta "parte bassa", cioè la parte oltre le quinte, gli spalti, le
fortificazioni, realizza un investimento per la realizzazione di verde riqualificato, che
non aveva luogo negli ultimi 50 anni, ridestina un'attività funzionale ad aree verdi,
spazi che comunque diventano nella disponibilità effettiva della Città, valorizzando
l'area di via Rossini, che, al di là di tutto, già prevedeva nell'attuale Piano urbano dei
parcheggi la destinazione a parcheggio multipiano di accesso dell'area cosiddetta
"napoleonica" verso il centro della città. Quindi senza di fatto alterare un impianto
vigente sin dai primi anni del Duemila.
Pertanto, invito a votare favorevolmente gli emendamenti di Giunta, ovviamente. Le
proposte di mozione presentate dai Consiglieri Onofri e Centillo hanno parere
favorevole, mentre quella presentata dal Movimento 5 Stelle ha parere negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Carretta.

CARRETTA Domenico
In merito all'emendamento richiamato dall'Assessore Passoni, volevo ringraziare a
verbale il lavoro degli Uffici. Dopo una seduta di Commissione e dopo un
sopralluogo, con gli Uffici abbiamo analizzato il cosiddetto emendamento "salva-
alberi", che esprime le soluzioni che ci sono state proposte, che vanno a sacrificare,
in termini di posti auto, la soluzione che c'era stata prospettata prima, ma
sostanzialmente non va ad alterare il progetto iniziale; quindi è meno impattante per
quanto riguarda la parte a sud dei Giardini Reali. Le rampe, secondo la soluzione
prospettata, vengono spostate nella parte della carreggiata, quindi verso corso San
Maurizio, quindi subito vicino ai Giardini Reali.
Bisogna ricordare che si tratta di soluzioni che sono state proposte e che saranno
comunque analizzate in Commissione in una fase successiva, nel momento in cui il
progetto diventerà operativo, quindi si entrerà nel dettaglio.
Quindi, al di delle singole convinzioni sulla necessità di proporre un accorgimento di
questo tipo, ringrazio ancora gli Uffici per la disponibilità.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Onofri.

ONOFRI Laura
Voglio ringraziare l'Assessore, perché ha tenuto conto dell'emendamento presentato,
sottolineando l'importanza di queste due realtà: il Polo cittadino della Salute e il
Centro studi di documentazione del pensiero femminile. Sono realtà importanti nella
nostra città, quindi credo che, al di là del fatto che sicuramente portano avanti
continuamente dei progetti, abbiano bisogno anche di una sede, perché per esempio il
Centro studi di documentazione del pensiero femminile ha un archivio che è un
patrimonio per la città. Inoltre, voglio dire che abbiamo eliminato l'ultima parte
dell'emendamento ("cercare di promuovere la costituzione di una casa delle
associazioni") non perché non crediamo più che quella strada sia da percorrere, ma
perché vogliamo approfondire e, quindi, avviare la costituzione in un altro momento.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Genisio.

GENISIO Domenica
Ringrazio l'Assessore per l'emendamento della Giunta che ha accolto le osservazioni
arrivate dai banchi del Consiglio Comunale alcune seduta fa, quando abbiamo
appreso dall'illustrazione della deliberazione che non c'era stato un accordo con altre
Divisioni della Giunta, che seguono in particolare le attività del Polo della Salute.
Voglio soltanto ricordare che il Polo della Salute è stato localizzato in quell'edificio
dopo che l'edificio era stato sgomberato. Quindi è stato ritenuto opportuno occupare
quell'edificio con attività significative rivolte a tutta la cittadinanza, per evitare che
ritornasse nelle mani di occupazioni poco positive.
Concordo con l'Assessore sul fatto che sia necessario rivedere l'allocazione di
progetti sperimentali, come l'archivio della cultura femminile. Credo che non sia così
determinante il luogo, però è importante che non vengano soppresse le attività, come
è già successo per l'Ospedale Valdese.
I muri possono essere individuati nel luogo più idoneo e credo sia davvero opportuno
fare una razionalizzazione, di fronte ai maggiori costi, alla poca sostenibilità e alla
richiesta aumentata di immobili da parte dell'Amministrazione. Però chiedo anche
all'Assessore, che ci aveva già fornito un elenco di immobili di proprietà della Città,
di fare un ripasso di tutto quello che attualmente non è utilizzato, prima di decidere
un'eventuale messa all'asta di questi immobili (aste che vanno sovente deserte),
perché siamo in un momento difficile per la domanda. Quindi, anche se non credo
che lo spostamento dell'attività da quei due edifici sia immediato, perché passerà un
po' di tempo, incominciare a capire dove collocare quelle attività, che sono
comunque importanti, perché fanno parte di un processo culturale che la nostra Città
ha avviato da anni, in modo che non si trovino, nel giro di pochissimi mesi, a dover
decidere se chiudere oppure finire in qualche posto di estrema periferia, dove
l'attività avrebbe anche difficilmente possibilità di svolgersi.
Ringrazio l'Assessore per aver accolto lo spirito delle nostre proposte, e voteremo
sicuramente la proposta di deliberazione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Io concordo con due o tre frasi dell'illustrazione dell'Assessore: è vero che non è
posta in votazione la destinazione della Cavallerizza, o l'individuazione di progetti
alternativi alla vendita sul mercato di questo bene storico; quindi, effettivamente, la
mozione di accompagnamento potrebbe sembrare una forzatura. Però, Assessore (mi
rivolgo a lei, perché il resto della Giunta non c'è, gli altri firmatari della proposta di
deliberazione non ci sono, il Sindaco non c'è), come hanno detto anche i miei
Colleghi prima di me, in Commissione, quando c'è stata occasione di dibattere, io
penso che in realtà questa proposta di deliberazione non sia altro che la
giustificazione - e si vede anche dal crono-programma, perché il primo intervento è
proprio quello - di costruire un parcheggio, al fine di rendere più vendibile la
Cavallerizza.
Quindi politicamente le due cose sono ben connesse, anche se formalmente forse non
lo sono, perché è evidente che l'esigenza è quella di avere dei pertinenziali per
velocizzare il processo di vendita di un bene che molte forze politiche, non solo la
mia, vogliono conservare.
Quindi, ribadisco, al di là del crono-programma, la prima cosa che viene realizzata è
il parcheggio; magari c'è anche una questione tecnica, ma osservando anche le altre
opere programmate fino al 2027, la nostra posizione viene comunque rafforzata.
Ritengo anche che proporre il parcheggio come se fosse a servizio del Polo Reale, sia
un po' una mistificazione della realtà, perché se la Città volesse adottare delle
politiche in tal senso, penso che i turisti e i visitatori dovrebbero essere filtrati e
trattenuti prima dell'ingresso nel centro storico - almeno questo è quello che si è
sempre detto -, non incoraggiati a venire in centro in auto fino al vicino Polo Reale.
Se dovessimo leggere la proposta di deliberazione anche in quest'ottica, direi che
comunque abbiamo altri parcheggi, tipo piazza Castello. Quindi, di spazio ne
abbiamo.
Quindi mi diventa veramente difficile pensare che l'intento di questa deliberazione
sia altro, cioè la valorizzazione di quella zona. Invece penso che questa
valorizzazione serva a rendere più appetibile sul mercato un bene che è stato
conferito, anni fa, tramite cartolarizzazione, e che risulta ancora essere lì fermo e
difficilmente vendibile, perché è chiaro che un appartamento di lusso, per essere
venduto, probabilmente ha più bisogno di un parcheggio pertinenziale.
Quindi, noi non voteremo questa proposta di deliberazione. Sinceramente avrei
preferito quantomeno un po' più di trasparenza sulla ratio di questo provvedimento,
perché comunque ci si sente un pochino presi in giro.
La proposta di mozione di accompagnamento, quindi, è fortemente collegata, proprio
perché il processo che è stato chiesto, tra l'altro da altre forze politiche, non solo
dalla mia, è chiaro: cioè di tutela di un patrimonio che purtroppo stiamo perdendo. A
differenza di quanto espresso dall'Assessore in Commissione, io non penso che la
Sovrintendenza e i vincoli siano gli unici strumenti per tutelare il nostro patrimonio.
Penso che possiamo fare di più.
La proposta di mozione, in realtà, recepisce in parte anche un indirizzo della Giunta;
quindi, non vedo grandi ostacoli a votarla, anche se ovviamente l'Assessore ha
espresso il suo parere negativo. Penso che sarebbe anche un bel gesto di tutela di un
bene che dovrebbe essere un patrimonio della Città.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Io voterò a favore della proposta di deliberazione, perché mi pare che sblocchi una
situazione che interessi una parte dei Giardini Reali. La soluzione del parcheggio non
è ottimale, perché sacrifica - in modo immotivato, a mio giudizio - 100 posti auto. Lo
voglio ribadire, perché tra i presenti in questo Consiglio Comunale credo di essere
l'unico che in passato si è legato a un albero per qualche ragione ambientalista…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, è un merito di fronte a chi oggi ritiene
che salvando quattro alberi di trent'anni, tranquillamente spostabili, si modifichino le
sorti della città. Mi fa piacere che il sacrificio di allora sia servito a sensibilizzare
tutti quanti oggi. Dopodiché, se si vuole avere un atteggiamento ambientalista è
molto più importante occuparsi di altre questioni storiche della città.
Qui siamo di fronte ad alberi che non sono storici, non fanno parte neanche del
disegno storico dei Giardini Reali, sono relativamente recenti, non sono di qualità,
sono sostituibili e limitano soltanto 100 posti auto. Mi rassicura però il fatto che,
evitando disastri maggiori, le rampe di accesso al parcheggio sono in corso San
Maurizio, quindi nella soluzione migliore.
Invece mi asterrò sulla proposta di mozione presentata dai Consiglieri Centillo e
Onofri, per una semplice ragione. Il problema non è difendere o trovare una
continuità (peraltro mi piace il termine "soluzione di continuo" che, dal punto di
vista medico, vuol dire una cosa, mentre "soluzioni di continuità" in italiano può
significare anche l'opposto) di attività in corso meritorie, perché la Città di Torino ha
centinaia di gruppi meritori che da decenni fanno questo. Il punto è se queste attività
sono in grado di gestire immobili di un certo tipo, perché se non sono in grado, è
chiaro che bisogna sempre compensare i diversi aspetti.
Forse mi sbaglio, ma credo che la manutenzione o le spese di questi gruppi siano
sostanzialmente a carico della Città. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Anche la manutenzione? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Con 12.000,00
Euro credo che abbiano fatto poca manutenzione… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Comunque, per una palazzina di un piano, mi sembra che 12.000,00
Euro sia il costo della manutenzione annuale. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Sì, di quest'anno. Quindi, ogni anno 12.000,00 Euro, più le spese di
gestione, più tutto il resto.
Io non ho nulla in contrario sul fatto che la Città assegni i suoi immobili,
semplicemente ritengo che la Città debba mantenere gli stabili che sono redditizi e
dismettere quelli che invece non è in grado di gestire.
Dopodiché se questi stabili finiscono ad associazioni meritorie, che sono in grado di
gestirsi in proprio una palazzina, ben venga. Però non vorrei che invece alla fine i
costi per la Città rimangano inalterati ed elevati, a fronte di richieste molto più
ampie.
Ecco perché mi astengo su questa proposta di mozione, che peraltro contiene solo un
auspicio, perché cosa accadrà in futuro a queste due palazzine, lo vedranno solo
coloro che nei prossimi anni rimarranno Consiglieri Comunali in questa Città.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Trombotto.

TROMBOTTO Maurizio
Mi scuso di questo intervento, perché avendo surrogato il Consigliere Grimaldi oggi,
non ho potuto partecipare ai lavori delle Commissioni e quindi non ho cognizione
esatta e precisa di quello che stiamo discutendo; però ho potuto seguire la
discussione di oggi, soprattutto le dichiarazioni del Consigliere Appendino.
Con questa mia dichiarazione non voglio assolutamente creare imbarazzo all'interno
della maggioranza, rispetto anche alla proposta che viene avanzata da parte della
Giunta Comunale, però ricoprendo anche il ruolo di Presidente dell'associazione
"Italia Nostra", per quel che riguarda il Pinerolese, per coerenza personale, ritengo
più giusto e corretto procedere a un voto di astensione sulla proposta della Giunta
Comunale, proprio in quanto questa potrebbe mettere in discussione un patrimonio
che ha evidentemente un valore storico e culturale particolarmente elevato, anche se
adesso non ho gli elementi per poter sviluppare un ragionamento completo. Mi
riferisco al complesso dell'ex residenza reale, immediatamente limitrofo alla parte
bassa dei Giardini Reali, cioè dell'edificio noto come Cavallerizza.
Sarà mia premura, nel corso dei lavori di questo Consiglio Comunale, arrivare con la
dovuta preparazione per affrontare la discussione ed il voto degli atti deliberativi, a
partire dalla partecipazione ai lavori delle Commissioni Consiliari, evitando così
analoghe situazioni di imbarazzo che mi conducono al voto di astensione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Questa è una proposta di deliberazione che abbiamo seguito con particolare
attenzione. In particolare, l'ex Collega Grimaldi, da Presidente della Commissione
Ambiente, chiese, sull'ultimo miglio utile, con la collaborazione dei Presidenti delle
altre Commissioni, un sopralluogo che ha poi portato alla modifica di fatto della
proposta di deliberazione, determinando il salvataggio degli alberi che riguardavano
in parte l'intervento.
Questa è la ragione per la quale, al netto delle cose dette dal Collega Trombotto, che
ovviamente sarà la persona che, sostituendo il Collega Grimaldi, d'ora in poi seguirà
le vicende in VI e II Commissione, il sottoscritto invece voterà a favore della
proposta di deliberazione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Recependo i contenuti delle proposte di mozione, su cui mi sono già pronunciato,
confermo che la Giunta si darà ovviamente pena di cercare un'integrazione di queste
funzioni dentro nuovi fabbricati.
Sul tema più generale, sinceramente un po' spiace che una vicenda storica come il
fatto che il federalismo demaniale porti alla Città la possibilità storica, questa sì, di
avere in proprietà e di gestire il complesso ambientale dei Giardini Reali, trovi due
aspetti che, consentitemi, sono assolutamente marginali in questa vicenda, che sono
la Cavallerizza edificio e le quattro piante.
Le quattro piante perché, come si è dimostrato e l'Amministrazione con tanto buon
senso tutte le volte lo fa, quando si può migliorare un progetto ed evitare che questo
vada ad urtare anche una sensibilità locale, per quanto non legittimata dal contesto
storico, vincoli e quant'altro, lo si fa. Gli Uffici l'hanno fatto. Lo ha detto il
Consigliere Carretta, e mi sembra fondamentale.
Però, dal punto di vista urbanistico, non vedere il fatto che la viabilità sulla cinta
napoleonica di corso San Maurizio è oberata e gravata da una grave carenza di sosta,
è francamente assolutamente impensabile. Nel Piano parcheggi, proprio quella parte
è quella che ha una carenza assoluta, per l'interruzione del Parcheggio Aldo Moro e
per l'impossibilità di fare parcheggi nella cinta napoleonica, cioè corso San Maurizio
e corso Regina Margherita. Il Parcheggio Tortona è inadeguato a raccogliere quella
esigenza. Il Parcheggio Vittorio è troppo dentro la cinta ottocentesca della Città.
Il problema è che quel parcheggio, che approfitta del dislivello tra corso San
Maurizio e la zona effettivamente storica della Città, coglie un'esigenza senza
danneggiare i Giardini Reali. Il prato di via Rossini non è un pezzo aulico dei
Giardini Reali, è un pezzo poco pregiato, al confine con un'area gioco bimbi e delle
piante non di pregio.
Negli anni '50 - '60, nessuno avrà sollevato una discussione del genere quando fu
costruito l'Auditorium Rai, edificio certamente non conforme urbanisticamente con
il contesto di rispetto della cinta napoleonica e di quella retrostante, di natura
medievale e poi seicentesca.
Allora, il parcheggio, lo spostamento delle rampe, la tutela delle piante, corrisponde
a un criterio di buon senso, la mediazione tra l'esigenza di un'area per servizi, perché
-ribadisco - l'Avogadro, come Istituto scolastico, la Cavallerizza, come polo
multifunzionale pubblico, o privato che sia, comunque devono assorbire uno
standard a parcheggi. Anche fosse pubblico, lo deve assorbire. E meno male che non
si scava dentro la Cavallerizza. Per cui, è il compromesso ottimo per realizzare
questo intervento.
Ma non è vero che la valorizzazione è il modo per contrabbandare lo standard a
parcheggi. È un intervento che la Città persegue da anni, come Palazzo Madama.
Cioè l'idea che i beni della Città, ma di proprietà statale, vadano alla Città per essere
gestiti e progettati, è un fatto di qualità di questa Amministrazione. Questo lo dico
per l'Arsenale della Pace, quando abbiamo ottenuto l'Arsenale a Porta Palazzo
Borgo Dora, quando abbiamo avuto i Giardini Reali, quando avremo ottenuto,
magari nel federalismo culturale, Palazzo Madama e altri edifici di pregio.
Con ciò, penso che, al di là del rispetto per le posizioni, anche del Consigliere
Trombotto, di cui saluto il rientro nelle Istituzioni cittadine, ovviamente non credo
che sia motivato, anche se non tocca a me giudicare, un elemento di sfiducia verso un
provvedimento che ha per oggetto la riqualificazione pubblica di un'area
fondamentale di questa città. E non credo che riaprire la discussione, malsana, tra
dove deve essere arrestato il traffico in questa città, sopra o sotto la cinta
napoleonica, trovi oggi interesse e cittadinanza.
Quella discussione si è fatta negli anni Duemila, con il PUP, frutto di mediazioni,
discussioni eterne, ma comunque oggi positive, perché oggi nessuno riaprirebbe la
discussione se si sarebbe dovuto fare o meno Piazza Vittorio, piuttosto che Piazza
San Carlo.
Oggi abbiamo acquisito un concetto per cui la crisi, molto più di altri proibizionismi
di traffico, ha falcidiato l'utenza del centro storico di questa città. Quindi, al di là di
tutto, non c'è un eccessivo uso del centro storico; anzi, le organizzazioni dei
rappresentanti del commercio, dei servizi e quant'altro, lamentano che è troppo
vuoto, per dirla francamente.
Quindi non penso che questa struttura sia un pezzo di dispregio della
riqualificazione. Anzi, mi pare un pezzo di pregio. Fatta poi con le accortezze che
l'Amministrazione ha voluto mettere nel progetto esecutivo, che sarà presentato
comunque alla Commissione, e sarà reso compatibile, mi pare un elemento di
corredo della dotazione per servizi di un'area che ha una forte densificazione di
servizi: Rai, Avogadro, Museo del Cinema, Teatro Gobetti, Cavallerizza e tutto il
polo culturale e di servizi, che nella zona a nord di via Verdi trovano destinazioni di
vario genere.

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