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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 7 Luglio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 24

Comunicazioni dell'Assessore Tedesco su :
" - dichiarazioni del farmacista di S.Salvario;
Interventi

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola, per le comunicazioni, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Non per andare in soccorso alla maggioranza, ma credo ci sia stato un
misunderstanding, perché mi pareva fosse stata proposta la discussione di queste
comunicazioni in Conferenza dei Capigruppo, evidentemente poi è stato equivocato.
Mi pare di capire che non ci fosse alcuna volontà precostituita di non concedere alla
Giunta di poter dare le comunicazioni. Anche se, in questo caso, saranno molto brevi.
Voglio premettere che, sicuramente, nei prossimi giorni, credo già domani, io
chiederò un incontro al farmacista, che ha dato l'avvio a questo dibattito, perché non
voglio che abbia troppo a lungo l'impressione di una Città che lo lasci da solo.
Quindi, già da domani mi attiverò per incontrarlo. Se, poi, i Capigruppo lo ritengono
opportuno, possiamo farlo con la Commissione direttamente, anche se mi pare di
capire che ci sia già qualche Presidente di Commissione che si sta attivando per
un'audizione.
Dopodiché, è da tempo che noi chiediamo al tavolo del Comitato una modalità
diversa di presidio del territorio in San Salvario, perché quello che noi sappiamo, e
che è nei numeri che ci vengono forniti, è che il territorio è già molto presidiato in
borghese. Ogni giorno vengono effettuati più fermi per il reato di spaccio. Certo, non
ci aiuta il recentissimo Decreto "svuota carceri"; devo dire che le Forze dell'Ordine
potrebbero anche sentirsi immotivate dal fatto che gli arresti non possono essere
eseguiti, se non in presenza di un grande quantitativo di stupefacenti.
In ogni caso, ci attiveremo per chiedere un nuovo Comitato sicurezza, che possa dare
dei suggerimenti in ordine proprio a modalità diverse di controllo del territorio.
Quello che, però, vorrei anticipare a questo Consiglio, anche se non riguarda
esattamente il tema dello spaccio (che è più fastidioso per i celerini e più
problematico), ma quello della movida, è che abbiamo ottenuto, sempre in sede di
Comitato, che si possa presidiare il territorio nei fine settimana in divisa da parte non
solo della Polizia Municipale, ma anche da parte degli altri Corpi di Polizia.
Si partirà già dal prossimo fine settimana con la presenza di un, chiamiamolo,
"pattuglione", anche se io i numeri non li conosco, di Polizia Municipale e di
Carabinieri insieme. Per le prossime settimane dovrebbero anche esserci integrazioni
con gli altri Corpi. Questo, però, per quel che riguarda il tema movida.
Quindi, concludo dicendo che al più presto parlerò con questo farmacista,
cercheremo anche di verificare effettivamente i contorni della notizia che per ora,
appunto, è una notizia giornalistica, e seguirà anche la convocazione di un nuovo
Comitato con all'ordine esclusivamente il problema dello spaccio a San Salvario.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Apriamo, dunque, la discussione sulle comunicazioni. Ricordo ai Colleghi che
intendono intervenire che i tempi di intervento sono di cinque minuti a Gruppo.
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Però, rimango comunque perplesso, perché
parliamo di San Salvario non da oggi, non da una settimana, ma è da quando questo
Consiglio Comunale si è insediato che parliamo del problema di San Salvario ed è da
quando parliamo del problema di San Salvario che io mi sento dire "chiediamo,
chiederemo, stiamo facendo, vediamo, pianificheremo". Oggi, ci viene detto che è da
tempo che chiediamo. Di nuovo, ancora, sono tre anni.
Basta! Basta chiedere, forse è ora di iniziare a battere un pochino i pugni e dire:
"Facciamo", perché passiamo dal problema della movida all'assassinio che c'è stato
qualche mese fa, a tutta una serie di situazioni sempre e solo in una zona. Addirittura,
se noi andiamo ad analizzare quello che è successo negli ultimi sei mesi in tutta
Torino, gli unici problemi di questo tipo arrivano da San Salvario.
Questo deve far riflettere. Per quanto riguarda il Decreto "svuota carceri", potremmo
fare una proposta di ordine del giorno come Consiglio Comunale al Governo
chiedendo di fermarlo o di fare rientrare tutte le persone che sono state mandate
fuori, ma la maggioranza che oggi dice che la causa di questo problema è anche il
Decreto "svuota carceri" è la stessa maggioranza che in Parlamento vota questo
Decreto. Fatevi delle domande. Probabilmente, avete ancora qualcosa da chiarire tra
di voi, perché non si può dire qui che è colpa del Decreto "svuota carceri" e andare in
Parlamento a votarlo.
Dite: "Ci attiveremo con il Comitato della sicurezza". Anche qui, sono tre anni che si
parla di questo Comitato della sicurezza, però il problema a questo punto è che o il
Comitato per la sicurezza non vi ascolta, oppure non si è capaci di comunicare con
lui, perché se sono anni che si dice: "Interverremo presso il Comitato per la sicurezza
per risolvere il problema", e il problema dopo tre anni non è ancora stato risolto,
secondo me c'è un problema tra chi comunica con il Comitato e il Comitato stesso.
Sono contento che da questo weekend si passi a presidiare con agenti in divisa, sia
della Polizia Municipale sia dei Carabinieri. Noi abbiamo presentato in questi termini
una proposta di deliberazione i primi di gennaio, quindi assolutamente siamo
favorevoli; poi, quando discuteremo questa proposta di deliberazione, magari
riusciremo a fare anche un atto amministrativo del Consiglio Comunale che possa
andare in quella direzione. Comunque, sono contento.
Capisco anche il disagio di chi poi, invece, deve convivere con questa situazione, e
va tutto il mio apprezzamento per quello che è il lavoro delle Forze dell'Ordine che,
forse, sono anche sottodimensionate per quello che è il problema. Però, la cosa che
mi preoccupa in questo momento è che si è parlato di movida e non si è parlato di
sicurezza, perché la movida è slegata dal concetto di sicurezza e un passaggio che è
stato fondamentale nell'intervento dell'Assessore è stato quello di chiarire che questo
riguarda la movida.
Io mi auguro che dalle prossime settimane si possa, anzi, che da stasera si possa
intervenire anche per quanto riguarda la sicurezza nella zona, perché fuori dal
quadrato della movida c'è un mondo di delinquenza che comunque non si ferma. È
su questo che bisogna andare ad intervenire, perché i "problemi", tra virgolette, della
movida non possiamo paragonarli a quelli che ci sono in San Salvario. San Salvario
non è soltanto i quattro locali che hanno aperto, San Salvario è oltre, è un quartiere
molto più grosso, tutto con lo stesso problema.
Quindi, io mi auguro che da stasera si possa intervenire in maniera forte, per fare in
modo che questo problema si risolva definitivamente. E se dovesse esserci bisogno
dell'Esercito, mandiamo l'Esercito, ma il problema va risolto.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Mi unisco ai Colleghi nell'augurarle buon lavoro.
Dato che oggi inizia il suo mandato, vorrei fare una richiesta, quella di valutare
meglio le richieste di comunicazioni urgenti, perché l'episodio di oggi, soprattutto la
retromarcia del Capogruppo Paolino, dovessimo raccogliere degli insegnamenti,
dovrebbe indicare a noi Capigruppo di minoranza di formulare la richiesta alle
redazioni on line dei quotidiani torinesi e non alla Conferenza dei Capigruppo, data
la scenetta di oggi.
Quello che mi sento di dire è che, al netto delle promesse di presidio del territorio,
che - veniva giustamente ricordato - continuiamo a sentire e speriamo un giorno di
vedere concretizzate, l'episodio del racket addirittura offerto gratuitamente dagli
spacciatori a San Salvario, insieme ad episodi come gang che si regolano i conti
giustiziandosi a vicenda, quindi come se eseguissero delle sentenze di morte, ci
dimostra un elemento su cui politicamente e amministrativamente dobbiamo
ragionare.
La situazione di degrado di quei quartieri non è microcriminalità, è malavita
organizzata e va punita come vengono punite le mafie e le malavite organizzate.
Questo per dire che dobbiamo smetterla di farci condizionare da quel punto di vista
buonista, per cui se si parla di stranieri è microcriminalità, si parla di manovalanza di
qualcun altro e non si parla di mafie, perché, in realtà, stiamo parlando di mafie che
vanno combattute con le strategie con le quali lo Stato combatte le strutture
organizzate del crimine. Ovvero indagini, ovvero percorsi che risalgono alle cupole
delle malavite che mandano i singoli galoppini a riempire le strade. Politicamente
questo ce lo dobbiamo dire, Torino è stata la prima città ad ospitare un processo di
mafia contro un'organizzazione nigeriana. È stato un primo passo, ma deve portare a
ragionare sul fatto che, se c'è un campo su cui l'integrazione è avvenuta, è purtroppo
l'organizzazione del crimine, per cui adesso esistono anche le mafie nigeriane, le
mafie nordafricane, le mafie albanesi, le mafie orientali, e di questo dobbiamo
prendere atto e dobbiamo mettere in campo strategie di questo tipo, concrete, e
smetterla di annunciare poi delle soluzioni che non vengono percepite, perché se c'è
qualcosa che ci insegna la denuncia choc di questo farmacista è che, a differenza
dello Stato, la malavita organizzata dello spaccio un controllo territoriale a San
Salvario ce l'ha e sottolinea il fatto di garantirlo.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Nomis.

NOMIS Fosca
Io intervengo su questo tema, che, peraltro, è stato oggetto di approfondimento in
sede di Commissione Legalità, anche su sollecitazione del Consigliere Ambrogio,
per quello che riguarda la parte di movida. In questo contesto, si è aperto uno
squarcio anche sui temi emersi che sono sicuramente oggetto della nostra attenzione,
tant'è che più volte abbiamo anche invitato il Questore ad intervenire in
Commissione Legalità, in quanto abbiamo individuato proprio quello del
narcotraffico come uno dei temi delicati e rilevanti.
Voglio aggiungere che, sicuramente, la caratteristica del controllo del territorio è una
di quelle tipiche della criminalità organizzata, anche se, allo stesso tempo, le ricerche
che abbiamo visto e approfondito in sede di Commissione e anche i dati di cronaca
fanno emergere che, in realtà, le organizzazioni criminali più radicate non sono
quelle straniere, ma sono quelle di ceppo autoctono italiano, quindi probabilmente la
preoccupazione, dal punto di vista della criminalità organizzata, deve andare più
verso questa direzione che non verso quella delle organizzazioni criminali straniere.
Detto questo, il tema è oggetto del nostro approfondimento, tant'è che, in accordo
con il Collega Ventura di III Commissione, ci siamo attivati per sentire e per
coinvolgere in sede di Commissione il farmacista che è stato oggetto di queste
interviste e, quindi, ha sollevato sicuramente un problema non indifferente che non
vogliamo sottovalutare, ma che, forse, al di là del presidio che veniva menzionato
prima da parte dell'Assessore Tedesco, ha bisogno proprio di un intervento di tipo
diverso e più specifico.
Non si tratta semplicemente di criminalità, ma probabilmente di criminalità
organizzata, quindi richiede un tipo di intervento differente e su questo sicuramente
ci impegniamo come Commissione ad approfondire e di ritornare alla Giunta con
delle proposte e indicazioni.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Ambrogio. Le ricordo che ha ancora a disposizione tre
minuti.

AMBROGIO Paola
Credo che lo faccia direttamente l'Assessore Tedesco, la Commissione Legalità o
che si passi attraverso altri meccanismi, quello che è importante è intervenire.
Come hanno detto i miei Colleghi non è più possibile aspettare; aspettare il futuro
intervento dei Comitati di sicurezza o futuri interventi di chissà che cosa. Abbiamo
bisogno di risposte certe.
Non più di tre giorni fa, in Commissione, l'Assessore Mangone, che oggi non è
presente, a proposito di segnalazioni che arrivavano da Comitati di commercianti che
lamentavano a Porta Palazzo presenza di delinquenza e di microcriminalità, quindi
sempre legati a problemi di sicurezza, ha dato questa risposta: "Quando procederemo
con la riqualificazione dell'area, certo, i problemi legati alla sicurezza non ci saranno
più". E ci riferivamo a Porta Palazzo.
Ora, a San Salvario il problema della riqualificazione direi che è già intervenuto
qualche anno fa, anzi, oggi abbiamo i problemi legati all'eccessiva riqualificazione,
quindi anche lì i problemi legati alla movida. Non vale più come scusa, non può
essere questa la risposta che viene data da questa Amministrazione, ma attendiamo
risposte serie.
Ben vengano gli interventi adesso in divisa delle varie Forze dell'Ordine, spero non
solo durante i fine settimana, ma durante tutta la settimana, e comunque anche
l'Assessore che si impegni a darci numeri precisi rispetto a quelle che saranno le
presenze non solo in quell'area, ma in tutte le aree più calde della nostra città.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Intanto, registro dall'intervento effettuato dall'Assessore e dal Consigliere Nomis,
Presidente di Commissione, finalmente un approccio deciso sul problema, tant'è che
ho cambiato in corso d'opera l'intervento, perché per fortuna non ho sentito più
parlare e usare termini come "percezione" e fare una sottovalutazione generalizzata
del problema.
Cari Colleghi, qui è meglio non solo alzare la guardia, ma non sottovalutare il
problema, perché il problema si sta radicando sotto tutti gli aspetti, perché poi c'è un
connubio anche tra movida e, magari, alcuni ambienti che sono alla ricerca - e fa
anche rima - di stupefacenti, e questo è il terreno ideale per far proliferare certe
situazioni.
Lo abbiamo registrato anche rispetto all'episodio che è successo circa un mese e
mezzo fa, dove sono stati giustiziati due personaggi, proprio una guerra tra bande, e
qui non si tratta più di piccolo spaccio, c'è poi anche da prendere in considerazione
l'aspetto dei cittadini che vivono in quella zona e che cercano di avere delle risposte
da parte dell'Amministrazione.
So che alcuni interventi, Assessore, sono stati fatti, ma mi è stato riferito anche da un
Vigile, che fa questo tipo di interventi, che c'è stato anche un rischio grave. C'è
sempre, quindi smettiamola di dire che è solo una percezione e che sono solo quattro
ragazzini, perché questo era il sentir dire di alcuni anni fa.
C'è stato un salto di qualità rispetto a certi fenomeni? Allora deve esserci anche da
parte dell'Amministrazione, deve esserci un collegamento stretto con la Prefettura,
con le Forze dell'Ordine, perché effettivamente il problema può dilagare e questo
assolutamente è da evitare, perché poi diventa sempre più difficile debellare certe
situazioni.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Io sono abbastanza stupito del motivo per cui si facciano discussioni come queste,
perché sappiamo che le rifaremo esattamente fra un mese, fra sei mesi, le abbiamo
fatte sei mesi fa, cinque anni fa, dieci anni fa, uguali.
Per quanto riguarda le farmacie, faccio solo notare che, negli ultimi mesi, le notizie
di arresti di rapinatori di farmacie a Torino sono state più di una, perché di solito le
farmacie sono uno degli obiettivi più facili, ma anche uno di quelli in cui è più facile
essere beccati, perché li si aspetta, per cui non vedo quale sia gran che la questione,
se non il fatto che stiamo parlando di via Belfiore angolo via Berthollet, dieci metri
più avanti via Goito, cinquanta metri più avanti via Saluzzo, una delle zone storiche
dello spaccio a Torino da trent'anni. Prima ancora dello spaccio extracomunitario.
Pensare che in una zona storica come quella non ci sia, in qualche modo, un
chiamiamolo controllo del territorio, ma il fatto che i rompiscatole non li si vuole e,
quindi, che in qualche modo due ceffoni al delinquente o a chi puoi farlo, e non ad
altri, vengano dati anche da chi o gioca a carte al bar, o vende, mi pare abbastanza
naturale.
Il problema qual è? È cosa fare, perché io noto una sola contraddizione, lo dico a
tutti, ed è questa. Qualcuno poco fa diceva che era anche grazie al Decreto che mette
fuori, eccetera. Giusto l'altro ieri, il Garante delle carceri ha detto che alle Vallette
sono senza carta igienica e non sanno più dove mettere le persone. Da sempre, ma
adesso in modo particolare. Per cui pensare che la soluzione sia una retata e riempire
qualche palestra, può servire, ma è chiaro che per reati di minore entità si è
comunque fuori dopo un po', perché altrimenti non ci può essere un paragone con
altre questioni.
Allo stesso modo, il collegamento con la movida fatto dall'Assessore a me è
piaciuto, perché in effetti le cose sono collegate. Poi, sono fasce orarie differenti. Io
mi auguro che l'apertura dei Murazzi di nuovo riequilibri un pochettino la questione
delle notti e diversifichi e allarghi un po', ma il problema vero è che, finché non si
affronta la questione droghe, non lo fa il Consiglio Comunale, ma deve farlo lo Stato,
la società, in modo soddisfacente, noi avremo sempre il problema dello spaccio.
Siccome nei Paesi che hanno legalizzato, dalla California agli altri Paesi americani,
l'esperimento funziona bene, credo che o questo Paese ha il coraggio di affrontare il
tema delle droghe, quindi con una maggiore tolleranza e una regolamentazione
differente, altrimenti avremo sempre questa discussione. Possiamo programmare
ogni due mesi la comunicazione permanente, perché sicuramente qualcosa nel
frattempo sarà capitato. Mi sembra un po' ipocrita questa posizione.
Io non raggirerei il fenomeno; capisco che sia molto comodo dire: c'è la mafia, è la
mafia dei ragazzini, è la mafia della 'ndrangheta, è la mafia degli stranieri a San
Salvario, in realtà c'è San Salvario con la sua promiscuità e la sua capacità di attrarre
qualunque tipo di traffico, perché è uno dei quartieri centrali ed è uno dei quartieri
più in movimento di questa città. Basta vedere anche soltanto quel punto, ci sono due
lunghissimi dehor, quello di via Berthollet con via Belfiore, quindi è anche un punto
centrale della movida serale, non è soltanto un punto diurno dello spaccio alla
farmacia aperta, come sembrerebbe dai giornali.
Ecco perché invito il Consiglio Comunale a discutere per non perdere la dimensione
del fenomeno e i vari collegamenti, perché altrimenti rischiamo di ragionare a
compartimenti stagni e di cantarcela e suonarcela da soli in modo abbastanza
irrituale.
Un'ultimissima cosa, chiedo scusa, ma non ho capito la questione dei "pattuglioni" a
cui l'Assessore ha accennato, perché siccome l'altra volta in Commissione si è
parlato a lungo di pattuglie dei Vigili che vanno fino a mezzanotte, in borghese,
questa novità dei "pattuglioni" multi forze che girano durante la notte mi
sembrerebbe una novità che vorrei semplicemente fosse dettagliata un po' meglio.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Data l'importanza del tema, ho ritenuto di non interromperla e di consentirle di
concludere il ragionamento. La prego, per le volte successive, di attenersi ai tempi.
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Io penso che oggi la questione non sia tanto quella di fare un'analisi approfondita su
quello che è il meccanismo di San Salvario, ma è esprimere una presa di posizione,
una reazione di questo Consiglio Comunale e dell'Amministrazione rispetto ad un
fatto che, se confermato, sarebbe di estrema gravità. Cioè, la rappresentazione di una
forma di racket evoluto che intreccia, da un lato, capacità criminale avanzata ad alta
intensità, quindi di carattere organizzato, con una rete di presenza sul territorio e una
rete di negozi e di insediamenti storici. Io penso che bene farà l'Assessore ad
incontrare il farmacista e ad appurare in forma più politica che cosa è accaduto;
altrettanto positiva mi sembra la decisione della Commissione Antimafia, presieduta
dal Consigliere Nomis, di audire quella persona e quindi di interagire.
Credo, però, che oggi, in questo poco tempo, almeno un paio di passaggi vadano
fatti. In parte li faceva adesso il Collega Viale, ricordando una questione storica, cioè
smontare l'economia criminale vuol dire inserirsi nel rapporto connaturato in
economia fra domanda e offerta. Se l'offerta è legale, inevitabilmente la domanda
non genererà richiesta illegale, e quindi gli spazi per la criminalità organizzata
diminuiscono.
Ma più in generale, io sono d'accordo con le cose che diceva una parte
dell'opposizione, credo che laddove ci si trova di fronte ad organizzazioni criminali
di forma avanzata, queste vadano combattute con gli strumenti approfonditi negli
anni e sviluppati per le organizzazioni criminali e per la criminalità organizzata.
Quindi, centralizzazione e specializzazione prima di tutto, ma soprattutto interazione
e buona collaborazione fra le Forze di sicurezza sul territorio.
Da questo punto di vista, Assessore, l'intervista di Padalino chiarisce i rapporti, per
certi versi, fra le diverse forme delle Forze di sicurezza, visto anche l'ultimo
episodio, o meglio, il penultimo, cioè quello della grande retata in San Salvario di cui
le nostre Forze di Polizia non erano neanche informate, infatti lei disse chiaramente a
verbale: "Noi non eravamo informati". Su questo, nella replica, le chiederei un
aggiornamento per capire qual è la situazione, al di là dei "pattuglioni", perché, se
qualcosa non funziona, va detto con chiarezza, perché, indipendentemente dalle
relazioni fra Istituzioni, che hanno delle forme, poi bisogna andare alla sostanza e la
sostanza ci dice che abbiamo bisogno di fotografare quella che è la temperatura oggi
della relazione fra Comune di Torino, Prefettura, Questura, insomma il cosiddetto
Tavolo per l'ordine e la sicurezza.
Concludo con un'ultima osservazione. Come veniva ricordato prima, noi ci troviamo
davanti una sfida nuova. Penso che questa sia una delle componenti che, per certi
versi, pongono la città di Torino all'avanguardia e che abbassano il fenomeno
criminale; pur essendo una città - dobbiamo dirlo - di carattere proletario, cioè una
città popolare, una città dove, in situazioni simili, normalmente attecchiscono le
criminalità organizzate, si è spesso impermeabilizzata alle criminalità straniere,
riqualificando aree della città attraverso la trasformazione di quello che, spesso, il
Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà definisce una trasformazione dell'hardware
della città: la riqualificazione dei quartieri.
Oggi questa riqualificazione è sempre più complicata, perché ovviamente il mercato
dell'edilizia privata è bloccato e anche le risorse del pubblico sono molte di meno,
quindi è ovvio che dobbiamo concentrarci sull'evoluzione del software della città,
sui cittadini e le loro organizzazioni. Credo che questa sia la sfida, Assessore, quindi
io penso che arriverà presto il momento di capire che cosa siamo in grado di mettere
in campo da questo punto di vista.
Le lancio una delle varie possibilità, per esempio quella di cominciare a lavorare con
gli amministratori di condominio. C'è un grido d'allarme lanciato dagli
amministratori di condominio, perché alcuni dei fenomeni criminali tendono a ritrarsi
dalla strada e ad entrare nelle case, ad utilizzare la crisi delle locazioni per affitti a
basso costo e per quella che si definisce oramai un indoor della criminalità
organizzata, nel traffico degli esseri umani, nello sfruttamento della prostituzione, ma
anche nella commercializzazione di stupefacenti.
Io penso che noi non possiamo consegnare alle assemblee di condominio questa
discussione, ma semmai dobbiamo dotare quelle assemblee di condominio di
strumenti di interazione con l'Amministrazione Comunale nel suo lavoro a bassa
intensità rispetto alle criminalità organizzate.
Io su questo le lancio una proposta, provi a convocare gli amministratori di
condominio di San Salvario e ad ascoltare da loro quella che è la trasformazione.
Forse, lo ha già fatto, non lo so, io non ne sono a conoscenza, quindi magari lei mi
dirà che lo fate già tutte le settimane e bene. Ma questo è il ruolo del Consiglio
Comunale.
Però c'è una richiesta molto forte e pressante da parte degli amministratori di
condominio, in particolare di quel quartiere, per capire come si può combattere un
degrado che, oggettivamente, sta entrando nelle case spesso di una parte dei torinesi.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Ho ritenuto, per par condicio, di lasciar concludere il ragionamento anche a lei. Le
rivolgo lo stesso invito che ho rivolto al Consigliere Viale.
La parola, per una breve replica, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Intanto, vorrei rispondere al Consigliere Viale, perché mi chiedeva maggiori dettagli,
poi io uso un termine improprio, "pattuglione", ma probabilmente non è neanche il
termine giusto. Mi era anche stato sollecitato più volte sia nelle Commissioni
competenti sia qui in Sala Rossa.
Noi avevamo messo in campo, dopo una vivace assemblea in Circoscrizione, la
possibilità di far girare per il quartiere di San Salvario di sera (di notte non è stato
possibile) Vigili in divisa. Chiaramente, però, l'esigenza si è rivelata essere quella di
farli girare anche di notte. Quindi, io ho chiesto - come da sollecitazioni anche
ricevute in Sala Rossa - in Comitato che, accanto ai nostri agenti di Polizia
Municipale, potessero affiancarsi di volta in volta, anche a rotazione, altre Forze
dell'Ordine per il presidio del territorio. Ma non come ronde, ma semplicemente
come deterrente alla possibilità che si verifichino fenomeni spiacevoli per i cittadini,
che sono le conseguenze della cosiddetta "movida selvaggia". Mi riferivo solo a
questo quando parlavo di "pattuglioni".
Per quanto riguarda, invece, il traffico di stupefacenti, i report e le analisi che ci
vengono forniti periodicamente dalla Questura e dai rapporti della Polizia e dei
Carabinieri sono effettivamente impressionanti. La realtà, però, soprattutto quella
percepita dai cittadini, è che quello che non si riesce a sgominare è la
microcriminalità. Noi non abbiamo in questo momento elementi per capire se dietro
ci sia del racket organizzato o meno, certamente le proteste e le lamentele dei
cittadini aumentano.
Devo dire, però, che ho partecipato anche ad assemblee di Circoscrizione di residenti
in cui sembrava che il problema principale fosse quello della movida e non dello
spaccio. Forse, articoli del genere ci fanno ricredere.
Per rispondere, invece, al Consigliere Curto, anch'io ho letto con attenzione
l'articolo sull'intervista rilasciata dal P.M. Padalino. Quello che mi è sembrato di
leggere è un suggerimento alle Forze dell'Ordine a che cambino le modalità di
presidio del territorio, perché si fa riferimento a quello che accadeva fino a qualche
anno fa in maniera sistematica. Ho richiesto un appuntamento al Pubblico Ministero,
proprio per capire evidentemente quali sono i suggerimenti che intende dare anche
all'Amministrazione. Porteremo tutto ciò, ovviamente, in sede di Comitato.
Per quel che riguarda, invece, gli amministratori di condominio, al di là del fatto che
era un'azione che venne fatta parecchi anni fa in San Salvario, proprio all'epoca, anzi
forse prima della riqualificazione, l'idea geniale fu proprio quella di coinvolgere gli
amministratori di condominio. Al momento, noi, come Amministrazione, non
l'abbiamo fatto, posso però immaginare che le Forze dell'Ordine per le loro indagini
abbiano dovuto necessariamente comunicare con gli amministratori di condominio.
Ovviamente, le risultanze di quelle indagini non sono in nostro possesso, ma posso
dire per certo che stanno continuando.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Concludiamo la discussione sulla richiesta di comunicazioni.
Consigliere Curto, in ordine alla seconda richiesta di comunicazioni da lei formulata,
come già convenuto in Conferenza dei Capigruppo, è rimandata al prossimo
Consiglio Comunale, quindi non ci sono novità in questo senso. In via eccezionale,
se ritiene, le consento di intervenire brevemente, per un minuto, sul punto. Rettifico,
mi comunicano che la Giunta desidera rispondere.
La parola all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Questa sarà necessariamente una comunicazione più breve, perché, in questo
momento, noi non abbiamo elementi, al di là della fiducia e dell'attesa di quelle che
saranno le risultanze delle indagini della Magistratura, per poter dire con certezza se
quanto è accaduto può essere riconducibile alle società nella loro interezza, oppure,
come io credo e auspico, se siano riconducibili invece a comportamenti e a malaffare
dei singoli individui.
Quindi, non posso che ribadire in questa sede nuovamente che attendiamo con
fiducia l'esito delle indagini della Magistratura e alla fine... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Certo, alla fine di tutto ciò, sulla base di questo, potremo assumere
le decisioni necessarie.

PORCINO Giovanni (Presidente)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Comincio ringraziando l'Assessore Tedesco per aver dato la disponibilità, sua e
dell'Amministrazione - così come già aveva fatto alla Conferenza dei Capigruppo
precedente -, a rispondere a questa richiesta di comunicazioni, che, ovviamente,
sottolinea alcuni episodi e alcuni fatti cogenti, ma che tende a stimolare un più ampio
dibattito sulla permeabilità del sistema politico istituzionale nei confronti delle
organizzazioni criminali e, in particolare, di una delle organizzazioni criminali, la
'ndrangheta calabrese che, con il suo sistema organizzativo, pare essere
particolarmente efficace nel relazionarsi con il mondo dell'economia e della politica
locale.
Per questa ragione, avevo insistito perché fosse almeno presente il Sindaco Fassino,
perché penso che questo sia un dibattito che riguarda quest'Aula in pieno e riguarda
il mondo politico che la abita, perché è da noi e da questo mondo politico che deve
arrivare - io credo - quella reazione in grado di mettere fuori gioco le organizzazioni
criminali.
Il fatto che, all'interno dell'ordinanza che io ho avuto modo di leggere almeno per
gran parte, ci siano dei riferimenti significativi ad oggetti e soggetti della nostra
azione amministrativa, penso che ci debba fare riflettere.
Sono significativi i riferimenti ad un dipendente dell'Amministrazione Comunale, un
ufficiale di Polizia Giudiziaria, un Vigile Urbano distaccato presso la Procura, un
Carabiniere. Ma non mi riferisco ai nostri dipendenti. Quindi, credo che questa
vicenda andrà approfondita e verificata. Sono significativi i rimandi che si fanno
rispetto a quel sottobosco di relazioni che fa riferimento alla gestione dei nostri spazi
di pubblico spettacolo, ma anche di alcune nostre partecipate pubbliche.
Per questa ragione, io credo che noi dobbiamo avere una forma di controllo -
l'abbiamo fatto in altri casi - diversa ovviamente da quella della Magistratura, ma
che mette al centro il tema amministrativo.
Faccio un esempio su tutti, lasciandolo a verbale di questo Consiglio Comunale. Se
uno legge l'ordinanza della Magistratura, si rende conto dello straordinario lavoro,
del peculiare lavoro nella ricostruzione delle forme organizzate locali e delle 'ndrine
sul nostro territorio e la ricostruzione, quindi al contrario, nel cercare i gangli e le
connessioni con il sistema politico ed economico.
Io penso, Sindaco, che noi invece dobbiamo fare questa cosa al contrario, cioè
laddove ci viene segnalato, per esempio, che uno degli oggetti di attenzione di queste
organizzazioni era il rapporto sulla manutenzione delle strade e delle autostrade,
laddove invece noi abbiamo delle partecipazioni in società pubbliche che gestiscono
(per esempio, faccio riferimento a SITAF di cui abbiamo parlato tante volte), noi
dobbiamo - come abbiamo fatto con altre partecipate - verificare il modo con cui
queste hanno, in questi anni, affidato i loro appalti e come queste, in questi anni,
hanno affidato i loro lavori.
Per questa ragione, questa mattina ho presentato una richiesta di accesso agli atti,
chiedendo l'elenco di tutti i fornitori di SITAF negli ultimi cinque anni e quindi per
verificare, al contrario, chi ha lavorato per quella società partecipata.
Io credo che, così come abbiamo fatto in altri casi, questo lavoro vada portato nella
Commissione Controllo di Gestione e, perché no, in questo caso, anche nella
Commissione Antimafia di questo Consiglio Comunale.
Comunque, mi premeva aprire questo dibattito e capire anche l'opinione delle altre
forze politiche e la sua, perché penso che quanto accaduto sia estremamente rilevante
e debba essere frutto della nostra assoluta attenzione.

PORCINO Giovanni (Presidente)
Non ci sono altri Consiglieri che hanno chiesto di intervenire.
Chiudiamo la discussione sulla richiesta di comunicazioni e proseguiamo con
l'ordine dei lavori.

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