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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201403063/002, presentata dal Presidente Ferraris in data 7 luglio 2014, avente per oggetto: "Elezione del Presidente del Consiglio Comunale ai sensi dell'articolo 27, commi 1, 4 e 7 dello Statuto della Città". FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) In data 15 giugno 2011, è stato eletto da questo Consiglio il Presidente del Consiglio Comunale e l'Ufficio di Presidenza; è stata poi rinnovata una parte dell'Ufficio di Presidenza alla fine dell'anno scorso nella figura del Presidente e del Vicepresidente Vicario. In relazione a quanto previsto dal Testo Unico delle Leggi sull'ordinamento delle Autonomie Locali, Legge n. 267, nulla viene previsto in merito - come è già stato detto - alla sostituzione del Presidente in caso di inconciliabilità. Di fatto, la Legge non lo prevede, ma lo prevede lo Statuto nell'atto della convalida di un Presidente del Consiglio che venisse eletto a Consigliere Regionale, o Provinciale, o parlamentare. La convalida non avverrà se non nell'arco di qualche mese e quindi, per dare importanza e rilievo all'elezione appena avvenuta di rinnovo del Consiglio Regionale ed evidenziando che il Presidente della Regione in data 16 giugno, con Decreto n. 81, ha provveduto alla nomina dei componenti della Giunta Regionale e nello specifico ha provveduto a nominare anche la mia persona con le funzioni di Assessore di quella Giunta, ho ritenuto di anticipare quanto previsto dal nostro Statuto, benché non sia una norma di Legge ma statutaria, quindi collegata con la Costituzione. L'ho fatto al fine di poter garantire al meglio sia l'esercizio di Assessore Regionale che mi verrà dato, ma soprattutto questo esercizio nel Consiglio Comunale, evitando di privare questo Consiglio Comunale di una guida efficace e costante, benché sia sempre stato surrogato brillantemente dalla Vicepresidenza; di fatto, però, c'è bisogno di una figura nuova che non viva l'inconciliabilità della carica, da un lato, di Presidente del Consiglio Comunale e, dall'altro lato, di Assessore o Consigliere Regionale. Detto ciò, con la Giunta ho fatto predisporre la proposta di deliberazione che è sottoscritta da me, proprio perché occorre procedere in modo celere all'elezione di un nuovo Presidente del Consiglio, in conformità a quanto previsto dall'articolo 27. A questo scopo, se mi consentite, vorrei fare una breve dichiarazione… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non mi sono ancora dimesso, abbia pazienza. Verrò al suo posto volentieri, quando avrò la possibilità di farlo. Se mi consentite, mi alzo in piedi per salutarvi e ringraziarvi, chiedendo un po' di silenzio. Vorrei ringraziare tutti i cari Colleghi e Colleghe, il dottor Penasso, la dottoressa Piccolini, il Sindaco (anche se non è presente) e tutti i membri della Giunta e, credetemi, lo faccio con il cuore molto emozionato; cercherò di testimoniare con poche parole il mio saluto e la mia presenza qui. Sono passati circa tre anni dalla mia elezione e dalla fiducia che mi avete dato affidandomi questo incarico di Presidenza; oscillo tra la sensazione che siano trascorsi nella realtà pochi minuti e che gli anni invece siano molti di più, perché significa che abbiamo lavorato bene ed il tempo è volato in fretta. Le emozioni vissute con voi, i volti incontrati nel quotidiano e l'esperienza maturata sembrano in realtà infiniti, mentre il tempo che è trascorso non ci dà la possibilità di afferrarlo. Lascio questo scranno con la consapevolezza che mettersi in discussione costantemente sia l'unico modo per non fermarsi, per non fossilizzarsi, per continuare a credere e a crescere umanamente e professionalmente. Dunque bisogna anche forzarsi, se vogliamo, per lasciare una strada conosciuta e sicura, volti che ormai hanno un sapore familiare - i vostri - ed Uffici che sanno di casa per intraprendere un cammino tutto nuovo. C'è un detto che dice: "Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quel che perde e non sa quel che trova". Questo detto è, in qualche modo, un monito agli improvvisi cambiamenti ed alle intemperanze giovanili; io non sono più tanto giovane, per cui è solo cambiando strada che si possono fare nuove esperienze, incontrare nuove compagnie di viaggio, conoscere nuove situazioni ed imparare novità. La politica è anche questo: accettare questi cambiamenti con passione, con la capacità del confronto, con la discussione, anche con lo scontro certe volte e spesso, spero, con la condivisione; per questo è un'esperienza tanto umana quanto forte. L'esperienza politica non può lasciarci indifferenti, non può lasciarci uguali a prima; io sono cambiato in questi anni. Quello che sono diventato adesso è frutto dell'incontro con ciascuno di voi in questi anni, con gli Uffici e con tutti quelli che ci hanno aiutato a proseguire questo nostro rapporto e questo nostro cammino in Consiglio. Ogni Consigliere ed ogni Consigliera mi ha regalato un'occasione importante di riflessione. Ogni persona con cui ho lavorato mi ha dato un pezzo della sua esperienza, professionalità e saggezza e, spesso, mi ha anche regalato un sorriso che non dimenticherò. Congedandomi da questo incarico, vorrei ringraziare - non solo ho il dovere o l'onore, ma anche l'orgoglio di farlo - alcune persone, a cominciare dall'onnipresente dottor Mauro Penasso e dalla dottoressa Carla Piccolini, che sono stati le colonne portanti di questa Amministrazione prima di me - ma per me fondamentali - e lo saranno ancora dopo. Potrei dire che sono gli angeli custodi di chi, come me, si è affacciato all'Amministrazione con dei compiti alti ed importanti, così come lo sono stati i vostri dirigenti. Mi rivolgo anche a tutti gli Uffici del Settore Centrale Consiglio Comunale, che permettono alle nostre parole di prendere corpo ed azione, a tutte le mie segretarie, che hanno lavorato con indefessa passione e che mi hanno sopportato con tanta pazienza, a tutto il personale di Palazzo Civico, uscendo dal Servizio Consiglio Comunale, che ogni giorno ho incontrato, ho salutato, ho riconosciuto, ho cercato e, forse, ho anche disturbato. Ringrazio anche il signor Sindaco che lavora senza sosta, insieme ai suoi Assessori, per il bene della nostra Città (e che, confesso, mi ha regalato tanti motivi veramente importanti di esperienza) ed il Vicepresidente Vicario Magliano ed il Vicepresidente Levi, che, oltre a sopportarmi, hanno veramente interpretato in modo serio e puntuale le attività di quest'Aula, nell'accezione più piena, e che hanno anche dimostrato carattere nelle loro peculiarità e nelle loro differenze; li ringrazio sinceramente. Lascio a loro anche il compito di accompagnare il nuovo Presidente in questa nostra avventura. Ringrazio i Capigruppo dei Gruppi Consiliari, a volte avversari, a volte alleati, ma sempre leali, capaci di saper mediare e capaci di dimostrare che ci tengono veramente a questa Città. Ringrazio il mio Gruppo Consiliare, il mio Capogruppo e tutti i Colleghi, senza i quali non ce l'avrei mai fatta. Ringrazio tutto il Consiglio Comunale, i Consiglieri, perché, attraverso voi si rispecchia ogni meravigliosa anima della nostra città; è vero, ogni meravigliosa anima, anche nell'accezione della divergenza politica. In questa Sala così bella e così emozionante, grazie a voi ho visto per anni, ogni settimana, tutti i cittadini di Torino; insieme abbiamo lavorato, ragionato e discusso per il bene della nostra Città. Passo volentieri, con fiducia e gioia, il testimone a chi verrà, ma, allo stesso tempo, con grande commozione. Lavorare con tutti voi è stato un grande privilegio. Vi ringrazio e contestualmente rassegno le mie dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. A nome dell'Aula e dell'Ufficio di Presidenza, le porgo il più sentito ringraziamento per il lavoro svolto insieme in questi anni e faremo tesoro degli insegnamenti e del lavoro comune svolto, affinché in quest'Aula si possa continuare a rappresentare di più e meglio le intenzioni migliori - come lei ha voluto descrivere nel suo discorso finale - dei cittadini che ci hanno voluto in quest'Aula. A nome mio e del Vicepresidente Levi, la ringraziamo di cuore e procediamo con i lavori. "Occorre procedere all'elezione di un nuovo Presidente del Consiglio Comunale, in conformità a quanto stabilito dalle norme statutarie della Città. Ai sensi dell'articolo 27, comma 4, dello Statuto l'elezione del Presidente avviene con votazione a scrutinio segreto ed a maggioranza dei due terzi dei Consiglieri assegnati al Comune. Qualora nessun candidato ottenga la suddetta maggioranza, si procede ad una successiva votazione in cui risulta eletto il candidato che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati". Chiedo ai Consiglieri ed agli Assessori presenti in Aula, visto che stiamo procedendo all'elezione di chi governerà l'Aula, un minimo di rispetto per quello che stiamo facendo, perché forse sarebbe utile a tutti quanti. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Le chiedo solo di finire l'illustrazione della proposta di deliberazione, poi le concedo la parola. "Nel caso in cui nessun candidato ottenga tale maggioranza, si procede, nella stessa seduta, ad un'ulteriore votazione di ballottaggio tra i due candidati che nell'ultima votazione abbiano ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti, verrà eletto il Consigliere più anziano di età". Ho letto il testo della proposta di deliberazione per dare contezza al Consiglio di quanto stiamo per fare. |