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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Procediamo, quindi, con la richiesta di comunicazioni al Sindaco avente per oggetto: "Spostamento dell'Authority dei Trasporti da Torino a Roma". La parola all'Assessore Lo Russo. LO RUSSO Stefano (Assessore) In ordine alla richiesta di comunicazioni del Consigliere Tronzano, diamo conto all'Aula di quelle che sono state le fasi relative alla localizzazione dell'Authority dei Trasporti presso la città. Come ben sanno i Consiglieri, l'autunno scorso, per Legge, è stata allocata a Torino l'Authority di Regolazione dei Trasporti, secondo alcune prescrizioni relative agli oneri a carico della finanza statale. La Città, insieme alla Regione, si è fatta parte attiva per individuare una localizzazione idonea ad ospitare gli Uffici dell'Authority, in seno ad un immobile di natura pubblica che non avesse problemi di carattere localizzativo e che, quindi, fosse funzionale e pronto all'uso. Questa operazione di ricerca, che ha impegnato l'Amministrazione comunale, in raccordo con quella regionale, ha individuato nel Politecnico di Torino di via Nizza la sede adatta ad ospitare l'Authority, che è stata localizzata in tale sede con apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri successivo. La localizzazione dell'Authority presso il Politecnico prevedeva tre fasi. La fase 1, corrispondente alla fase transitoria dal 9 ottobre al 9 aprile 2014 - ovviamente, cito accordi intercorsi tra Authority dei Trasporti e amministrazione del Politecnico - relativa alla primissima fase di insediamento. La fase 2, successiva, dal 10 aprile 2014 fino al 31 dicembre 2014, in cui il Politecnico rendeva disponibili dei locali ulteriori per l'implementazione del personale. La fase 3, definitiva, verosimilmente dall'inizio del 2015, in cui l'intera operatività dell'Authority e le procedure di selezione del personale dell'Authority (peraltro, già avvenute e, in parte, concluse, quindi in qualche modo sono già operative), avrebbe trovato compimento. Lo schema di Decreto Legge del Governo relativo al riordino della Pubblica Amministrazione, come evidenziato nella richiesta di comunicazioni del Consigliere Tronzano, prevede la ricollocazione di tutte le Authority di Regolazione nella sede di Roma, quindi, in qualche modo, lo spostamento dell'Authority deliberato per Legge a Torino in altra sede romana. L'Amministrazione Comunale, in particolar modo il Sindaco Fassino, e il Presidente della Regione, Chiamparino, hanno scritto una nota indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro Madia e al Sottosegretario Delrio in cui rappresentano con forza istituzionale le ragioni - ovviamente, in maniera succinta - che, all'epoca, portarono l'Authority a localizzarsi a Torino: l'idonea sistemazione dell'Authority presso i locali attualmente adibiti a Uffici dell'Authority e, soprattutto, gli oneri derivanti dalla localizzazione dell'Authority già sostenuti per la messa a disposizione degli spazi. Il Sindaco ha in corso interlocuzioni sia con il Governo e, direttamente, attraverso una richiesta di incontro specifica con il Presidente della Regione, con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, proprio per trattare la questione in ordine all'eventuale emendamento da porre al Decreto. Peraltro, le informazioni che abbiamo sono che il Governo, siccome ovviamente il Decreto è attualmente all'esame della Camera dei Deputati, è disponibile a valutare, qualora vi sia un consenso parlamentare adeguato, l'ipotesi di modifica relativamente a questa previsione di rilocalizzazione. In tal senso, a livello istituzionale, ci si è mossi anche presso le delegazioni dei Parlamentari piemontesi, in particolar modo torinesi, onde poter rappresentare in maniera corretta le istanze territoriali nelle sedi proprie Parlamentari, in occasione della conversione in Legge del Decreto Legge Madia. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Ringrazio l'Assessore Lo Russo. Mi dispiace solo che non sia venuto direttamente il Sindaco Fassino a relazionare, perché, in realtà, al di là della ricaduta occupazionale che ci sarà o non ci sarà, è un brutto segno proprio per Torino. Sono contento che il Sindaco Fassino e il Presidente Chiamparino siano accorsi ad inviare una nota istituzionale al premier Renzi. Forse, non ha avuto effetto, perché avrebbero dovuto fare un selfie e taggare il premier su Instagram; allora, forse, ci sarebbe stata maggiore attenzione. Faccio questa battuta solo perché, purtroppo, ci siamo trovati di fronte all'ennesima operazione propagandistica, con tanto di inaugurazione di sede, di bandi, addirittura di assunzioni, tante aspettative, illusioni create, tanto trionfalismo sui giornali, tutto cancellato dal neo decisionismo del neopremier. A me viene da commentare amaramente solo in un modo. Visto che, ormai, la Regione, il Comune e il Governo sono dello stesso colore politico, o rimoduliamo l'abbraccio del manifesto elettorale secondo cui il PD al Piemonte dà il meglio, altrimenti ho il timore che, in realtà, dietro a questo abbraccio, ci sia un PD che a Torino toglie il meglio. Infatti, oltre alla questione dell'Authority dei Trasporti, dobbiamo aggiungere il caso della conferma del declassamento dell'aeroporto di Caselle, piuttosto che la promessa sempre del premier Renzi al Sindaco Fassino riguardo alla location nel Lingotto di Torino del vertice europeo contro la disoccupazione giovanile e, poi, alla fine, l'annuncio del rinvio e della riallocazione a Bruxelles dello stesso evento, oppure, in ultimo - non riguarda Torino da vicino, ma comunque il nostro territorio -, le compensazioni per la Valsusa che, da quello che pare, sembrano essere messe a rischio. Evidentemente è un Governo che non sta prestando eccessiva attenzione a Torino e al torinese. Io mi auguro che l'azione di sollecitazione del nostro Sindaco, anche come Segretario ANCI, continui, però devo anche dire che fino adesso i risultati non possono essere che molto deludenti. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Tronzano. TRONZANO Andrea Ringrazio l'Assessore per la risposta, che, naturalmente, non è soddisfacente, perché credo che sia per nulla esaustiva e risolutiva. Faccio solo notare sommessamente, come dice qualcuno in quest'Aula - il Presidente Altamura -, che il Decreto sulla Pubblica Amministrazione, da quanto si sa, prevede una mobilità di 50 chilometri massimo, per esempio. Inserisco questo elemento nel dibattito, perché credo che ci siano già state delle assunzioni in questo senso, attraverso procedimenti di mobilità interna (Regione o altri Enti), pertanto l'Autorità indipendente, che è l'Authority, credo faccia parte della PA, quindi credo che, se il premier Renzi evitasse di annunciare e facesse cose concrete, dovrebbe valutare questa possibilità, visto che è un aspetto essenziale. Inoltre, mi stupisce - se devo essere sincero -, come al solito, questo giochetto interno al PD, dove sulle tasse sulla casa e su questioni come la Città Metropolitana, il Sindaco Fassino è influente - scusatemi la parte un po' polemica e di parte di questo intervento - e, oggettivamente, ha ottenuto i risultati che voleva ottenere sia sulla TASI (che sono assolutamente nefasti) sia sulla Città Metropolitana, a proposito della quale non condivido neanche una virgola di questa storica, cosiddetta da Delrio, riforma; mentre credo che su un tema molto più importante per Torino, che è l'Authority dei Trasporti, sia assolutamente indispensabile che lui eserciti la sua influenza di uomo non di poco conto all'interno delle Istituzioni italiane, come Presidente dell'ANCI, ma non solo, già Ministro della Repubblica e, addirittura, in previsione di ricoprire incarichi ancora più importanti. Quindi, le chiedo, Assessore, di riferire queste parole al Sindaco di Torino, cercando di valutare oggettivamente la questione della mobilità dei 50 chilometri, perché credo che sia uno degli elementi essenziali per far ragionare questo Governo sulla bontà di mantenere l'Authority a Torino. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Credo che su argomenti di questo genere, la priorità per l'interesse della nostra città debba emergere sopra quelle che possono essere le differenze di pensiero, di vedute e degli orientamenti politici. Su questi temi, il Consiglio Comunale ha sempre saputo, in qualsiasi momento storico, trovare un'unità di azione, di moral suasion, di pressione anche politica, bipartisan affinché si potesse far ragionare le Autorità centrali rispetto agli interessi e alle priorità di una città come Torino, che non è marginale nell'immaginare un rilancio sociale, economico e anche morale di questo nostro Paese. Credo, infatti, che il cambiamento, se davvero vogliamo perseguirlo, non possa che partire innanzitutto dalla nostra città. Quindi, il ragionamento non dev'essere solo di "campanile" o di difesa di un diritto, che è sacrosanto. Torino si è battuta per avere la sede dell'Authority; le Authority in generale sono sempre state immaginate sul territorio e rivedere questo solo alla luce di un ragionamento fatto esclusivamente sui costi e su una riorganizzazione della macchina della Pubblica Amministrazione, secondo noi è miope. Cioè, bisogna ragionare sulla necessità di strumenti di questo genere e, se sono utili - noi riteniamo che lo siano -, il fatto che siano anche, in qualche modo, territoriali e legati al territorio ha un suo senso. Io ero in Consiglio Comunale, quando, alla fine degli anni Novanta, il Governo decise di assegnare l'Authority per le Telecomunicazioni alla città di Napoli, battendo la candidatura della nostra città. In quell'occasione, il Consiglio Comunale, in maniera unanime, avviò un rapporto direttamente con il Governo di confronto e si arrivò anche ad un incontro tra il Consiglio Comunale e l'allora Presidente del Consiglio. Io credo che sia necessario immaginare, non solo su questo tema, che quest'Aula, in maniera non strumentale, possa in autunno invitare il Presidente del Consiglio dei Ministri per fare un ragionamento insieme non soltanto sul tema, ripeto, dell'Authority (anzi, su questo ci sono i Parlamentari di una e dell'altra parte che si stanno battendo e possono fare la loro parte), ma un ragionamento più complessivo su Torino, naturalmente coinvolgendo anche il Governo Regionale, anche nell'ottica della partenza dell'area metropolitana. Vorrei cogliere questa occasione per lanciare l'idea di utilizzare la Sala Rossa, ossia l'Istituzione Comunale, come luogo che sa mettere attorno ad un tavolo tutti i soggetti istituzionali, incominciando dal Governo nazionale, per ragionare sulle opportunità che si possono creare nel nostro territorio, in un lavoro d'insieme che non sia solo di riorganizzazione, ma che sia di prospettiva per la nostra città. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, consideriamo conclusa questa comunicazione. Il Consigliere Liardo non è in Aula, altrimenti gli avrei concesso il minuto per illustrare la sua richiesta di comunicazioni. |