| Interventi |
FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La terza comunicazione è stata richiesta dal Consigliere Liardo. Siccome non è stata concessa, vi chiedo un attimo di silenzio per l'intervento del Consigliere Liardo. Consigliere Berthier, la invito a stare tranquillo! (INTERVENTO FUORI MICROFONO). C'è stato lo spazio per dibattere, adesso c'è stata la replica dell'Assessore, se volete approfondire l'argomento, esistono le Commissioni. Il Presidente Carbonero ha già chiesto di approfondire nella sua Commissione e, correttamente, andrete avanti in questo dibattito. La parola al Consigliere Liardo, sulla sua richiesta di comunicazioni. LIARDO Enzo No, Presidente, le anticipo già che se questo è il clima… FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Consiglieri! LIARDO Enzo Visto che ho solo un minuto… FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Prego, Consigliere. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Se rinuncia, non posso farci niente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Consigliere, non so cosa dirle, non può minacciare il Presidente: se questo è il clima! Abbia pazienza! Lei intervenga. LIARDO Enzo No, Presidente, è lei che deve mantenere un decoro dell'Aula, non io. Abbia pazienza! FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Per cortesia, vogliamo stare zitti! Grazie. Prego, Consigliere Liardo. LIARDO Enzo C'è già solo un minuto su un fatto che ritengo sconcertante, che dovrebbe anche coinvolgere le Consigliere qui presenti in Aula, perché è un fatto che comunque dovrebbero avere registrato anche loro, oltre il sottoscritto. Comunque, l'aspetto proprio più sconcertante su questa vicenda, vorrei sottolinearlo, è stata la scarsa sensibilità da parte di un gruppo di Vigili e devo dire una cosa anche abbastanza grave, perché è risaputo… Assessore, ha parlato un'ora, adesso posso parlare un minuto? Grazie. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, lei parli a bassa voce. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Per cortesia! Proceda, Consigliere. LIARDO Enzo È risaputo che c'è una minoranza, per fortuna dico una minoranza, di Vigili che fanno i forti con i deboli e i deboli con i forti e voglio proprio sottolineare questo aspetto, dico per fortuna una minoranza. Vorrei passare ai fatti: la signora Miriana viene fermata in Largo Giachino da una pattuglia in borghese della Polizia Municipale, che conferma il mancato pagamento di alcuni bolli, per un ammontare di Euro 2.000,00. Tale violazione prevede, oltre al verbale, il sequestro del mezzo. La signora è in stato interessante, al nono mese di gravidanza, e riferisce di abitare a sessanta chilometri da Torino e di non sapere come rientrare a casa, dato il suo stato, in quanto si stava recando a Torino per il controllo ginecologico. I Vigili le prospettano come unica possibilità che l'auto venga portata via da un carroattrezzi del Comune in una rimessa comunale, per poi ritirarla successivamente, le dicono di chiamare qualcuno per farsi venire a prendere o di prendere un taxi. Questo è l'aspetto… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho un minuto, Presidente, ce la faccio. L'articolo 213 del Codice della Strada, avente per oggetto: "Misura cautelare del sequestro e sanzione accessoria della confisca amministrativa", prevede al comma 2 che "…nelle ipotesi di cui al comma 1 - ovvero in cui si debba procedere alla confisca del veicolo -, il proprietario ovvero, in caso di sua assenza, il conducente del veicolo o altro soggetto obbligato in solido, è nominato custode con l'obbligo di depositare il veicolo in un luogo di cui abbia la disponibilità o di custodirlo, a proprie spese, in un luogo non sottoposto a pubblico passaggio, provvedendo al trasporto in condizioni di sicurezza per la circolazione stradale". Questo vuol dire che i Vigili avrebbero potuto nominare la signora custode dell'auto e lei, a sua volta, avrebbe potuto chiamare un carroattrezzi di sua fiducia per riportare l'autovettura in un luogo sicuro, non sottoposto a pubblico passaggio, senza essere lasciata da sola e impossibilitata a muoversi liberamente, date le sue condizioni. Sul quotidiano "la Repubblica" di giovedì 19 giugno si dice chiaramente che "fosse successo in un altro Comune, come ad esempio Bologna, oppure Tortona, la questione sarebbe stata gestita diversamente", ed è riportata una dichiarazione del Comandante della Polizia Municipale di Tortona, Flaviano Crocco, il quale afferma che "in caso di fermo amministrativo, loro non portano l'auto in deposito, ma il proprietario o il conducente diventa custode del mezzo e lo deve ricoverare in un luogo non pubblico. In caso di uso successivo, scatta la denuncia penale e il veicolo viene trasferito in deposito". Questo per dire che, se si voleva, anche la Polizia Municipale di Torino avrebbe potuto fare diversamente rispetto alle condizioni della signora; lo volevo sottolineare. Vorrei solo concludere dicendo che il mezzo è costato alla signora, ovviamente a favore del Comune di Torino, 80,00 Euro al giorno. È questo che interessa? FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Al di là delle battute, Consigliere Liardo, la invito a rispettare i tempi indicati sul monitor, perché le ho lasciato più tempo, la giustifico, perché ha anche perso del tempo a inserirsi nel discorso, però se c'è un minuto, non deve essere di più. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lo so, lo chiedo a tutti. |