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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Giugno 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2014-01952
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELL'IMPOSTA SUI SERVIZI INDIVISIBILI - TASI - APPROVAZIONE.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201401952/013,
presentata dalla Giunta Comunale in data 20 maggio 2014, avente per oggetto:

"Regolamento di disciplina dell'Imposta sui Servizi Indivisibili - TASI -
Approvazione".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Riprendiamo l'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 116 al n. 130.
La parola al Consigliere D'Amico.

D'AMICO Angelo
Su questi emendamenti, che sono stati accorpati dalla maggioranza, credo di poter
intervenire proprio sul merito, perché ho avuto l'opportunità di poterli leggere,
poterli vedere, e alcuni di questi vanno nella stessa direzione di quelli presentati dal
sottoscritto e dal mio Capogruppo Tronzano, cioè relativamente a questa nuova
imposizione fiscale, che è stata fissata, questa volta, anche per coloro che sono
affittuari di case.
Alcuni degli emendamenti proposti dai Consiglieri del Gruppo Lega Nord cercavano
di andare ad eliminare questa possibilità per gli affittuari o, quantomeno, a ridurre
quella percentuale di imposizione fiscale che si troveranno a pagare rispetto alla
rendita catastale dell'alloggio da loro occupato. Anche il sottoscritto ha presentato un
emendamento che va in questa direzione, che dopo dovremo discutere.
Un dato oggettivo - questo sì che è un dato oggettivo - è che, da calcoli effettuati, se
il sottoscritto è titolare di un alloggio in cui vive, quindi la prima abitazione, paga la
TASI per la prima abitazione; se sempre il sottoscritto è possessore anche di una
seconda casa, e questa seconda casa è affittata a terze persone, chiaramente su questa
seconda casa pagherà la TASI come seconda abitazione. Quindi, sappiamo benissimo
che le aliquote previste per la seconda casa, sono aliquote molto elevate.
Da un'indagine che abbiamo fatto, facendo una media, per un alloggio medio, adibito
a seconda abitazione, di 2.000,00 Euro di pagamento di TASI, l'affittuario si dovrà
sobbarcare il 30% di questa tassa.
Il 30% di 2.000,00 Euro sono 600,00 Euro. La quota di 600,00 Euro non è nient'altro
che la stessa tassa che paga - non che pagherebbe, perché il condizionale voi non lo
conoscete - un possessore di casa come prima abitazione. Quindi, anche chi affitta, in
quel momento, si trova a dover andare come se fosse il proprietario di
quell'abitazione, e non riteniamo che questa sia una cosa molto congrua.
È stato individuato questo nuovo soggetto fiscale, da parte del neo-Presidente Renzi,
che aveva visto questo buco nell'individuare coloro che pagavano le tasse, e ha avuto
modo di inserire anche loro.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere, la invito a concludere.

D'AMICO Angelo
Proseguirò poi nella presentazione del mio emendamento, sempre nel merito.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Visto che si parla di accorpamento, io comincio anche con il dare un giudizio politico
su una scelta che la Conferenza dei Capigruppo ha fatto, o meglio, i Consiglieri che
hanno firmato le mozioni di accorpamento hanno fatto, decisamente discutibile,
perché gli emendamenti che, in particolare il Consigliere D'Amico, in generale il
Gruppo di Forza Italia ha presentato in I Commissione - quindi, addirittura
anticipandone il testo rispetto alla scadenza posta per la presentazione degli stessi -,
meritava, di sicuro, che fosse consentito il dibattito in Sala Rossa.
Poco importa che alcuni di quelli fossero, sostanzialmente, contra legem, e quindi
lanciassero delle provocazioni politiche, che poi non ne consentivano
un'approvazione alla luce di un contrasto con il testo normativo, però è anche vero
che comunque non si trattava di emendamenti di ostruzionismo, erano degli spunti di
dibattito, erano dei punti che rilevavano delle forti debolezze dell'impianto
normativo di questa tassa, soprattutto nella misura in cui, davvero, si andava a
condannare la scelta politica di aver reintrodotto una leva fiscale importante proprio
sul tema della casa, in particolare proprio sulla casa principale, senza neanche
consentire quegli strumenti di taratura coerente con almeno un senso generalizzato di
giustizia sociale, rispetto alla capacità contributiva delle singole famiglie. Tutto
questo purtroppo non è avvenuto.
Il fatto che ci si affidi soltanto alla valutazione matematica della rendita catastale non
è assolutamente garanzia. Abbiamo visto che addirittura a Falchera abbiamo
immobili che, per qualche errore, sono catalogati come quelli del centro. Abbiamo
situazioni della nostra città, come Borgo Aurora e Borgo Dora, che sono a due passi
dal centro, da un punto di vista meramente geografico, come immobili sono
sostanzialmente paragonati alle rendite catastali di piazza Castello, eppure si trovano
in una specie di Far West, di degrado, di criminalità e di delinquenza.
Allora, in realtà, qui stiamo semplicemente agevolando una politica fiscale nazionale
che questa stessa Giunta, in particolare l'Assessore al Bilancio, ha più volte criticato,
senza però mai far seguire degli atti politici conseguenti a questa critica di merito,
anche tecnica, non solo politica. Questo avviene perché, evidentemente, il
monocolore, che ormai si sta creando a tutti i livelli, non aiuta, affoga il dibattito in
una sorta di disciplina di partito, lo annega anche nei rapporti che, evidentemente,
inevitabilmente, ci sono all'interno di un grande partito, in termini di equilibri
correntizi.
Questo, però, non aiuta il Paese e non aiuta, soprattutto, la tutela delle finanze, non
tanto locali cittadine, quanto proprio dei cittadini, proprio i bilanci familiari, perché,
quando noi chiediamo anche un po' di clemenza sulle tempistiche, non ci affidiamo
soltanto alla necessità, per ogni famiglia, di organizzarsi, perché ci troviamo davvero
di fronte a contribuenti che non hanno modo di poter programmare un esborso che
non potevano prevedere nel merito, nella quantità, ma sembra incredibile...

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere, la invito a concludere.

MARRONE Maurizio
Va bene, continuerò in seguito.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Vi sono altri interventi? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È già intervenuto,
Consigliere Carbonero. Non è che si possa intervenire nuovamente.
Qual è il parere della Giunta? (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 116 al n. 130:
presenti 26, contrari 26.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 116 al n. 130 è respinto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti del n. 131 al n. 211,
presentati dal Gruppo Lega Nord.
Vi sono interventi? Non ho interventi registrati. (INTERVENTI FUORI
MICROFONO). Scusate, io chiedo, ma non parlo tre volte, devo parlare una volta
sola, se no poi mi date del ripetitivo. (INTERVENTI FUORI MICROFONO). Non è
colpa mia, è colpa di chi non ascolta e di chi parla.
Vi sono interventi? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Scusi, la invito ad
ascoltare meglio.
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Io noto e apprezzo anche questa importante partecipazione, da parte della
maggioranza, ad un dibattito che comunque è importante. Vedo che, probabilmente,
il divanetto della buvette è più comodo di quella che è la postazione del Consiglio.
Detto questo, se qualche volta magari ci siamo trovati a fare un'ostruzione anche un
po' più strumentale, magari sul Bilancio o su altre cose che magari potevano essere
viste in maniera particolare, fare ostruzione oggi per me è un vanto, perché io,
quando uscirò di qui stanotte - perché credo che oggi pomeriggio nessuno di voi
lascerà quest'Aula -, potrò guardare in faccia tutti i torinesi e potrò dire loro: "Io ci
ho provato a non farvi pagare una mora ulteriore, se non siete riusciti a pagare la
TASI entro oggi", e sarò fiero di questa cosa.
Potrò raccontare di una maggioranza alla quale non importa niente di tutto questo,
perché neanche prende la parola per cercare di capire come poter ragionare, imbastire
un ragionamento, imbastire una proposta alternativa. Niente. Il vuoto assoluto.
Encefalogramma piatto.
Allora, di fronte a questo, questa sarà la nostra energia per arrivare fino alla fine di
tutte queste votazioni; se non sbaglio, questa è la quarta votazione, quindi avremo
ancora modo di discutere, perché per noi è importante dare la possibilità ai torinesi di
tenersi quei pochi Euro, perché magari gli Euro delle more non saranno tanti, però
sono importanti, soprattutto in un momento del genere. E, se posso, per me è
importante, anche solo con quei pochi Euro, dare la possibilità ad una famiglia di
cambiare una settimana. Non un mese, una settimana. E, in un momento così
difficile, cambiare una settimana è importante, perché tanto quegli 80,00 Euro che i
torinesi hanno ricevuto - non so quanti, spero tanti, perché vuol dire che tanta gente
lavora, perché gli 80,00 Euro non possono essere stati presi da chi non ha un lavoro -,
sono stati immediatamente spesi per dare un acconto.
Quindi, anche quell'impatto forte, che doveva esserci nell'economia a Torino, non
c'è stato. Tanto che - e non lo dico io, ma lo dice Confesercenti - l'incasso medio
delle attività commerciali è sceso del 20% in quest'ultimo periodo, perché i torinesi
sono obbligati a pagare, devono togliersi il pane, devono togliersi il cibo, devono
togliersi quel poco che gli resta e pagare. Pagare una tassa che, ripeto, secondo me è
ingiusta. Doveva essere gestita in maniera assolutamente diversa, bisognava mettersi
nella condizione di poter dire: "Torinesi, guardiamo avanti, ma guardiamo con
serenità". Questo non è stato fatto. Probabilmente tanti di voi sono stati anche
contenti di pagare questa tassa.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere, la invito a concludere.

RICCA Fabrizio
Sì, Presidente. Io non sono tra quelli e almeno avrò il coraggio di poter guardare in
faccia i torinesi e potergli dire: "Io ci ho provato".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Io continuo a pensare e a ripensare che veramente questa volta c'erano diverse
possibilità: ne avevate due, tre, e forse una più semplice dell'altra. E non capisco il
motivo di questo - mi verrebbe da dire - "accanimento terapeutico", a fronte del
prelievo fiscale sulle spalle dei torinesi.
Ripeto, c'era la possibilità di fare questo rinvio e ho spiegato i motivi tecnici, che
giustamente l'Assessore Passoni non conosce, per sua estrazione - credo - economica
o di stato, però due mesi in più voleva poter dire, magari, andare in rosso di 200,00
Euro, anziché di 400,00 Euro, e a un povero Cristo che ha zero sul conto, può
sembrare una stupidaggine, ma quei 30,00 Euro magari sarebbero serviti.
C'era la possibilità di non applicare il massimo. Si poteva fare. Va bene, lo dobbiamo
fare, lo facciamo, non c'è gettito, eccetera, però ci potevamo tenere sul 2,5 e non
applicare lo 0,8 in più. Avremmo potuto dare proprio la dimostrazione di metterci la
buona volontà, dopo tutti gli aumenti che abbiamo fatto, dopo tutti i tentativi,
nonostante i quali non siamo riusciti... - ma, ripeto, non sempre per colpe, anche
proprio per forzatura, a volte si è costretti, me ne rendo conto -, invece questa volta,
dove poteva essere emblematico poter dare un minimo e far capire che c'era la
volontà di andare incontro, non si è voluto. E non si è voluto proprio appellandosi ad
una questione di Legge, di quello che prevede..., ma quello che prevede è il
buonsenso. Quello che prevede, poi, alla base di tutto, è il buonsenso, è la volontà di
dire: "Va bene, scusate cittadini, guardate che probabilmente questa volta pagheremo
qualcosina di ammenda, ma lo facciamo volentieri per darvi respiro".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere, la invito a concludere.

CARBONERO Roberto
Dato che ne facciamo tanti di debiti, a questo giro avreste potuto farlo. Non l'avete
fatto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Mi dispiace che si sia dovuti arrivare ad una situazione di ostruzionismo, perché io
ritengo che ci possa essere la volontà, anche da parte della maggioranza, a poter
arrivare ad una definizione anche di una proroga minima sul pagamento, perché
sappiamo del disagio vissuto in queste ultime ore da parte dei cittadini, e anche di
quello che dovranno vivere già domani, sapendo che comunque ci potrà essere una
mora ad appesantire ulteriormente il tributo, che, proprio nella scadenza odierna, ci
siamo apprestati a pagare.
Allora, con un po' più di buona volontà da parte della maggioranza, sicuramente
avremmo potuto trovare una mediazione, un punto d'incontro per quanto concerne la
scadenza, perché questo è innegabile, cari Colleghi, che anche da parte della
maggioranza che rappresentate, che ci sia un notevole disagio, ci sia stato e ci sarà
anche nelle prossime ore.
Di conseguenza, noi aspettiamo che voi, che ne avete la possibilità - facciate
intervenire, sotto l'aspetto governativo, alcuni Ministeri, in modo che possano, in
qualche modo, metterci al riparo per quanto concerne la Corte dei Conti; che poi,
attenzione, non è detto che la Corte dei Conti possa intervenire in una situazione in
cui i Comuni vogliano, in qualche modo, creare il minimo disagio ai cittadini, cosa
che, purtroppo, non è avvenuta.
Perciò noi aspettiamo. E l'immagine che dobbiamo dare all'esterno non è quella che
facciamo un ostruzionismo fine a se stesso, bensì che facciamo un ostruzionismo che
vada incontro alle esigenze dei cittadini. Anche voi della maggioranza sapete
benissimo qual è la situazione, perché vivete nella realtà quotidiana e sicuramente
ascolterete - come lo fa il sottoscritto - le denunce e le lamentele di tutti i cittadini,
perché ci si trova di fronte al fatto di dover pagare un insieme di tasse, e adesso, più
che altro, di doverlo fare senza avere neanche la possibilità di sapere con precisione
quanto pagare e, nello stesso modo, pensare e illudersi di poter avere una proroga.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere, la invito a concludere.

LIARDO Enzo
Sì, la ringrazio Presidente, ho terminato.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Qual è il parere della Giunta? (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'accorpamento degli
emendamenti dal n. 131 al n. 211:
presenti 26, contrari 26.
L'accorpamento degli emendamenti dal n. 131 al n. 211 è respinto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'analisi dell'accorpamento degli emendamenti dal n. 212 al n. 224,
presentati dal Gruppo Lega Nord.
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Intervengo per continuare il filone, il fil rouge di questa discussione, nel senso che,
per l'ennesima volta, era fondamentale e significativo... intanto non trovarsi il
Consigliere Viale davanti, che ha un suo perché, ma... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Ci mancherebbe... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Parlo a
qualcuno, ha ragione, questo è vero, almeno c'è l'attenzione da parte di qualcuno.
Grazie, Consigliere Viale, grazie davvero. Dicevo, era importante capire e trovare la
soluzione.
Un'altra delle cose, che adesso non ricordo se abbiamo comunque chiesto come
emendamento, è il famoso tetto dei 700,00 Euro, che però non ha un criterio, per
quanto questa non è una critica agli Uffici, che so che lavorano sempre molto
alacremente e, sicuramente, cercando la soluzione, però poi c'è sempre quella più
uno che non arriva mai e magari poteva essere quella risolutiva. Anche per quanto
riguarda questo tetto dei 700,00 Euro, probabilmente ha tenuto conto di un numero
tale di abitazioni che andavano a coprire un numero di cittadini paganti il più alto
possibile, ma rimane il fatto che però, anche in questo tipo di scala, comunque gli
appartamenti, magari di lusso, che per qualche motivo, anche solo per metratura, non
rientravano, o meglio, rientravano in quel tetto, hanno avuto degli sgravi, quando
magari un appartamento in A3, che invece raggiungeva o superava i 700,00 Euro, si
ritrovava a non poter usufruire dello sgravio.
Per carità, ripeto, sono certo che è stato fatto il massimo, ma probabilmente, visto
che si è applicata l'aliquota maggiore, visto che non si è potuto rinviare
assolutamente, a questo punto i 700,00 Euro diamoli a tutti, non per favorire chi ne
aveva e chi poteva comunque pagare, ma per essere certi che comunque avremmo
favorito tutti, veramente tutti, anche quelli che non potevano, in qualche modo,
sopperire o comunque ne avrebbero avuto diritto, ma, per una questione di metrature
o altro, non ci rientravano.
Quindi, io non vedo assolutamente - e mai mi permetterei - superficialità, da parte
degli Uffici, nell'operare su questa operazione, anzi, so quanto è stata dura e quanto
ci hanno lavorato, però mi sarei aspettato un intervento politico, soprattutto dal
Presidente dell'ANCI, di una presa di posizione forte, importante e imprimente,
perché non era giusto, visto che c'era questa grossa diversità, e l'esempio più
eclatante è veramente quello tra Nichelino e Torino, cioè si attraversa una piazza e
dall'altra parte si può pagare tutto tre mesi dopo.
Questo non dimenticando, però, quanto ha detto l'Assessore Passoni - che condivido
appieno - relativamente al fatto che comunque probabilmente bisogna arrivare a
dilazionare il più possibile il pagamento. Questa è sicuramente una strada da
percorrere e spero che si provvederà nell'immediato, perché adesso non è che,
passato il momento, tutto decade, non ci si ricorda più, si fa finta di niente e, al
limite, lo si ritira fuori al prossimo giro. Se fosse possibile, invece, intraprendere la
strada del dilazionare il più possibile, questa sicuramente potrebbe essere una grande
possibilità per i cittadini.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere, la invito a concludere.

CARBONERO Roberto
Grazie, Presidente.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
"12 luglio. È questa la nuova scadenza individuata a Brescia per il versamento della
TASI, la nuova Tassa sui Servizi Indivisibili che devono pagare sia i proprietari di
immobili, sia gli inquilini. Non si tratta di una vera e propria proroga, ma il Comune,
visti i dubbi e le incertezze, ha scelto di estendere ulteriormente il margine di
tolleranza, che è già passato, dalla scadenza ufficiale del 16 giugno, al 30 giugno.
In sostanza, non verranno addebitate sanzioni ed interessi ai versamenti effettuati
entro il 12 luglio. Molti contribuenti, infatti - si legge in una nota -, 'in particolare gli
occupanti', stanno incontrando difficoltà a reperire le informazioni necessarie per
eseguire il calcolo della TASI e ad effettuare il relativo pagamento entro la scadenza.
Era una decisione attesa soprattutto dai Centri di Assistenza Fiscale, che negli scorsi
giorni avevano lanciato, anche da 'Bresciaoggi', l'allarme per l'ingorgo di pratiche
da evadere: 'Con la compilazione del 730 in dirittura d'arrivo, far fronte anche alle
richieste per la TASI sarebbe stato impossibile', avevano detto.
Restano comunque le difficoltà legate al fatto che ogni Comune sta prendendo
decisioni autonomamente".
Questo per dire cosa? Che chi ci dice che non si può fare, dice una bugia, perché, se
qualcuno l'ha fatto, si può fare anche a Torino. L'hanno fatto a Brescia,
un'Amministrazione dello stesso colore politico che amministra Torino, quindi
bastava che qualcuno alzasse il telefono e gli chiedesse: "Ma come avete fatto a
farlo?". Anche perché avevano gli stessi identici problemi e i Centri di Assistenza
Fiscale completamente occupati.
Questo per dire che c'è una completa mancanza di volontà di fare un'operazione di
questo tipo. E la cosa che a me lascia davvero più rammarico è che nessuno ci ha
neanche pensato, nessuno si è messo nella condizione di poter dire: "Facciamolo".
Io capisco che svegliarsi domani mattina, fare una deliberazione d'urgenza, firmarla
e votarla domani in Giunta, per poter dare la possibilità ai torinesi di non pagare, è
una cosa complicata, bisogna...

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere, la invito a concludere.

RICCA Fabrizio
No, ho tre minuti, Presidente.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
No, tre minuti, uno...

RICCA Fabrizio
Sono il presentatore.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Tre minuti un Consigliere, gli altri due minuti.

RICCA Fabrizio
I presentatori tre minuti.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Ma non importa, i presentatori sono il Gruppo Lega Nord...

RICCA Fabrizio
Io sono presentatore.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Lo so, però anche il Consigliere Carbonero è un presentatore, quindi lei ha già
terminato.

RICCA Fabrizio
Va bene, allora io la ringrazio...

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Concluda.

RICCA Fabrizio
Presidente, la ringrazio per essere sempre così puntuale nel potermi fermare nel
momento in cui scade il tempo. Nei prossimi interventi cercherò di contenermi un
po' di più.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Probabilmente molti anziani saranno come il nonno-sprint che conosce l'Assessore
Passoni, che va su Internet e si fa tutto da solo con la TASI, però, in realtà - e non lo
diciamo noi, lo dicono anche sindacati come la CGIL, che di sicuro non sono vicini
alla nostra parte politica -, nei CAAF torinesi ci sono prenotazioni fino al 30 giugno
e ci sono turni da 1.400 utenti al giorno. Questo è quello che ci dicono i CAAF della
città, questo è quello che ci dicono le Organizzazioni Sindacali della città, di
qualunque orientamento culturale o parapolitico siano. E questo ce lo dicono quelle
realtà che sono sul campo a portare avanti assistenza nelle pratiche burocratiche.
Quindi, in realtà, può essere liquidata dall'Assessore Passoni come una specie di
semplice battaglia strumentale dell'opposizione, ma in realtà ci sono realtà, ci sono
soggetti completamente al di fuori dal dibattito politico che pongono l'urgenza di
affrontare con pragmatismo la difficoltà di dare risposte concrete in un tempo così
ravvicinato.
Allora, se davvero c'è una cornice normativa che consente addirittura ad altri
Comuni di andare a riprendere il dovuto addirittura ad ottobre, io sinceramente non
capisco perché come Consiglio Comunale dobbiamo imporci questa maratona solo
per cercare di soddisfare il puntiglio di un Assessore che ha deciso che sia così.
Perché questa è la situazione che oggi ci vede fermi, bloccati, in una sequela di
interventi ostruzionistici in questa Sala Rossa.
Così come ha ricordato il Consigliere Ricca, con cui addirittura abbiamo presentato
due diverse mozioni dallo stesso contenuto, evidentemente senza sentirci, ma mossi
dagli stessi ragionamenti - e io premetto anche che chiaramente, se ci fosse
un'apertura della maggioranza in tal senso, noi creeremmo un testo coordinato,
sperando anche in una sottoscrizione e non soltanto in un voto favorevole da parte
della maggioranza, e questa operazione consentirebbe di terminare questa sequela di
interventi ostruzionistici -, io sono dell'idea che, se diverse altre Amministrazioni
hanno fatto questo, sia nelle facoltà anche dell'Amministrazione Comunale di Torino
avere questo coraggio.
Ritengo che questo sia un gesto doveroso che cercherebbe di restituire anche non
dico simpatia o popolarità, ma credibilità a dei Comuni che spesso pagano il fio di
scelte nazionali legislative del tutto irresponsabili e del tutto prive di rispetto nei
confronti di chi, stando più vicino ai cittadini - come le Amministrazioni Comunali -,
si ritrova sempre ad essere catalizzatore di tutto il malcontento, quando poi, in realtà,
è semplicemente l'ultima cinghia di trasmissione di una fila di decisioni che, in
realtà, non ci dà autonomia.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
Apprezzo molto l'intervento del Consigliere Marrone, così come anche altri inviti
che sono venuti nel corso del dibattito.
Credo che gli interventi, sia dell'Assessore Passoni, sia del Sindaco Fassino, abbiano
già chiarito qual è il contesto all'interno del quale noi ci possiamo muovere.
Da parte della maggioranza e dell'Amministrazione tutta, c'è la disponibilità a
ragionare, con tutto il Consiglio insieme, su un ordine del giorno che invita il
Governo ad assumere un provvedimento che permetta di dare qualche giorno di
respiro a tutto l'insieme, dai cittadini al sistema dei patronati, al sistema dei
commercialisti, in modo da poter effettuare queste operazioni con il dovuto tempo
necessario.
Non è possibile dare una disposizione, attraverso una mozione, a degli Uffici, che
hanno una responsabilità del procedimento amministrativo, che altrimenti si
ritroverebbero passibili, da parte della Corte dei Conti, della richiesta del fatto di non
aver fatto pagare una mora.
Da questo punto di vista, vorrei provare a spiegarlo a me stesso e, se possibile, a tutti
i Consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza. Se noi votiamo una mozione, se
ho capito bene, funziona così: noi approviamo una mozione, quella presentata dal
Gruppo Lega Nord; in base a quella mozione, il Dirigente del Settore dà la
disposizione ai suoi Uffici di non applicare la mora; la Corte dei Conti può chiedere a
quel Direttore di restituire i soldi, perché non ha applicato una norma centrale. Non è
una norma una mozione del Consiglio Comunale che può derogare rispetto ad una
norma centrale. Quindi, noi ci troviamo in questa fattispecie. Vorremmo, ma non è
possibile.
Allora, vogliamo fare un ragionamento politico-amministrativo sulla richiesta al
Governo? Il Sindaco sicuramente sta già lavorando pancia a terra su questo. C'è un
impegno da parte del Sindaco. Il Sindaco può ribadire all'Aula l'impegno da parte
sua. Questo basta alla minoranza? Io credo che sia ragionevole. Credo che sia un
segno che la maggioranza dà, rispetto ad una battaglia che avete portato avanti, di
condivisione su un livello rispetto al quale noi possiamo intervenire.
Noi non possiamo dare, ad un funzionario della Pubblica Amministrazione,
l'indicazione di non far pagare una mora attraverso una mozione, perché lo rendiamo
vulnerabile rispetto ad un procedimento della Corte dei Conti. Quindi, innanzitutto,
dobbiamo difendere la nostra struttura. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Consigliere Paolino, invito anche lei a concludere.

PAOLINO Michele
Guardi, noi cerchiamo di costruire, Consigliere Carbonero.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Liardo. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, è già
intervenuto.
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Io intanto - lo dico veramente con molta sincerità - apprezzo... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO).

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Finisca, poi c'è il Sindaco.

LIARDO Enzo
Io, a questo punto, lascerei la parola al Sindaco, che sicuramente dovrà dire cose più
interessanti delle mie. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Allora facciamo parlare il Sindaco.

LIARDO Enzo
In questo caso. Oracolo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Sindaco.

SINDACO
Naturalmente il problema che è stato posto ripetutamente qui, cioè del fatto che la
complessità del nuovo tributo, i tempi stretti, eccetera, determinano una situazione di
faticosa gestione e soprattutto più complessa per i contribuenti, è una questione di cui
mi sono già occupato nei giorni scorsi, avendo sollecitato - l'ho fatto nuovamente
adesso - il Ministero dell'Economia a verificare un'ipotesi che potrebbe essere
risolutiva. Cioè, con un atto - che devono verificare quale può essere, io presumo un
atto di natura amministrativa -, si può stabilire che, fermo restando il termine del 16
giugno per il pagamento del tributo, chi ritarda per un periodo molto contenuto non
sia sottoposto a sanzione. Quindi, questo è.
Ho parlato ancora adesso con il Capo di Gabinetto del Ministro dell'Economia, il
quale mi ha confermato che stanno cercando di verificare se questo tipo di atto sia
praticabile senza un atto di Legge, perché è questo il problema, perché, se ci vuole
una Legge, diventa tutto più complicato e arriviamo tardi. Invece, stanno cercando di
verificare se sia possibile determinare, attraverso un atto amministrativo, non un
mutamento dei termini, perché questo richiederebbe un atto legislativo, normativo,
ma un allentamento della pressione per un breve termine, si può dire di qui alla fine
del mese, mancano 15 giorni.
In questo senso, se ci fosse un ordine del giorno del Consiglio Comunale - visto che
si parla di un ordine del giorno - che sollecita il Governo ad assumere un
provvedimento che non applichi le sanzioni per chi, per un periodo molto breve,
ritarda il pagamento, questo potrebbe essere un atto politico che va nella direzione
auspicata e che sollecita il Governo ad andare in questa direzione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Siete già intervenuti voi. (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Per me, se è sul merito generale... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Abbia pazienza un istante, Consigliere Liardo. Lei si arrabbi poi in
un'altra fase.
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ringrazio il Sindaco per essersi attivato immediatamente, però l'ordine del giorno
non cambierà la situazione domani mattina. Quello che invece potrebbe avere un
senso è capire se ciò si può fare o meno.
Di fronte all'impegno formale del Sindaco, che a microfono ha detto che è possibile
non sanzionare chi ritarda il pagamento per un periodo...

SINDACO
Non mi sono spiegato, Consigliere Ricca. L'ho già fatto quattro giorni fa (e di questo
fa fede una nota presente sul sito dell'ANCI) e adesso, mentre voi intervenivate, ero
al telefono per cercare di parlare con il Ministro, che è in riunione con degli ospiti
stranieri. Ho quindi parlato con il capo di Gabinetto del Ministro, dottor Garofoli,
sollecitando un atto amministrativo che vada in questa direzione.
Il capo di Gabinetto mi ha risposto che stavano facendo l'approfondimento e che,
sulla base della mia sollecitazione, avrebbero verificato la praticabilità di questa
soluzione. Presumo che ora si stia lavorando per questa soluzione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Nell'atto di indirizzo che ho presentato, ho richiamato il fatto che, in realtà, il
Sottosegretario all'Economia, Zanetti, che ha avviato un dibattito che dura da quattro
giorni, ha già indicato un appiglio normativo, perché lo Statuto dei contribuenti è una
Legge (n. 212/2000) che già consente all'Amministrazione questa scelta
amministrativa. Leggo l'articolo 10, anche a beneficio dei Colleghi: "Non sono
irrogate sanzioni, né richiesti interessi di mora al contribuente, quando la violazione
dipenda da obiettive condizioni di incertezza sull'ambito di applicazione della norma
tributaria". Ora, più che incertezza, è difficoltà logistica, però di sicuro la Legge lo
consente.
Nello stesso atto di indirizzo abbiamo anche citato le Amministrazioni di Savona,
Treviso, Brescia, Arezzo, Genova, Vicenza, Bologna e Siracusa, che, avvalendosi di
questo appiglio legislativo, hanno già annunciato la volontà, che a quel punto diventa
amministrativa e politica, di creare un periodo di grazia, che viene evidentemente
inteso come un periodo di chiarimento, diciamo di sbrogliamento - termine non
tecnico - di questa situazione, da un punto di vista di assistenza alla compilazione e
al versamento.
Quindi, ringrazio il Sindaco per aver dimostrato comunque interesse; però secondo
me esiste già un appiglio normativo, per cui in realtà l'Amministrazione Comunale,
se recepisse questo indirizzo, sarebbe adeguatamente coperta da un punto di vista
normativo.
Per cui, secondo me, decidere se accogliere l'indirizzo dei Gruppi di minoranza è una
valutazione che più che da sottoporre al Governo - che già si è espresso, perché se il
Sottosegretario ha tirato fuori questo argomento, evidentemente il Governo ha
manifestato una posizione di apertura -, richiede una decisione politica della
maggioranza e della Giunta. Se poi vogliamo anche ragionare su delle rimodulazioni
di queste impegnative, chiaramente avremo bisogno di qualche minuto per poterlo
fare.
Però ci tenevo a chiarire che, in realtà, secondo me, il dubbio della fattibilità è già
sciolto in senso positivo. A quel punto, rimane il dubbio della volontà. Per carità, è
vostra prerogativa, ve la riconosco assolutamente; però, eviterei di girare la decisione
in altro loco, perché in realtà l'appiglio c'è. Quindi è una decisione politico-
amministrativa del centrosinistra di Torino.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Considerato quanto è successo in questi ultimi momenti, e visto anche il colloquio
fuori microfono con il Capogruppo Paolino, chiedo al Presidente di sospendere i
lavori della seduta per tre minuti, per poter riformulare il testo della proposta di
mozione di accompagnamento, insieme ai Consiglieri Marrone, Liardo e agli altri
Consiglieri che stanno portando avanti l'ostruzionismo.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Se c'è la volontà di tutti, sospendiamo i lavori della seduta per tre minuti.
Concordiamo il testo del documento eventualmente anche con la Giunta, in modo
che possa essere condiviso.

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