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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401828/002, presentata in data 14 aprile 2014, avente per oggetto: "Area ThyssenKrupp e Castello di Lucento, cosa sta succedendo?" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lo Russo. LO RUSSO Stefano (Assessore) L'interpellanza è articolata in sette punti. Darò nota puntuale di ciascuno dei punti. Il punto n. 1, per quanto a conoscenza dell'Ufficio scrivente, la Città ha titolarità patrimoniale su una porzione delle aree oggetto di ipotesi di Variante, coincidente con il tratto di viabilità antistante lo stabilimento della ThyssenKrupp, all'altezza del civico 400 di corso Regina Margherita, di estensione pari a circa 10.000 metri quadrati. Tale tratto di viabilità è stato concesso in locazione transitoria alla ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni S.p.A.. Per gli eventuali ulteriori approfondimenti abbiamo, sostanzialmente, una nota della Divisione Patrimonio. Il punto n. 1 dell'interpellanza chiede "se la Città abbia interessi diretti (titolarità di diritti reali, opzioni, prelazioni) o indiretti (partecipazioni in società che a loro volta siano titolari dei diritti predetti) sulle aree oggetto di ipotesi di Variante". La Divisione Patrimonio della Città segnala che non sussistono proprietà della Città nelle aree stesse, né risultano atti che concedono opzioni o prelazioni. Quindi, l'unica proprietà è quella che accennavo del sedime stradale di corso Regina Margherita, 400. Per quanto riguarda i punti n. 2 e n. 3, al momento l'ipotesi di Variante prevede la cessione del Castello di Lucento e dell'edificio confinante. Per tali immobili si propone un utilizzo a servizi pubblici di interesse della Città. Tali ipotesi dovranno, in ogni caso, essere puntualmente valutate e verificate dai preposti Organi e Servizi, tra cui l'organo VIE (Valutazione Impatto Economico). È un'ipotesi di lavoro su cui si sta ragionando e che è stata contenuta nella deliberazione di indirizzi. È chiaro che andrà verificata sul piano economico patrimoniale, a valle delle stime complessive generate dai Servizi competenti, in sede di attuazione. Dopodiché, la decisione in ordine all'eventuale monetizzazione/valorizzazione, o all'acquisizione di proprietà del Castello di Lucento e/o dell'immobile che sta dietro, saranno valutazioni nelle disponibilità del Consiglio Comunale nel momento in cui l'iter deliberativo sarà concluso e, soprattutto, la procedura di Valutazione Ambientale Strategica, connessa all'organizzazione della Conferenza dei Servizi, sarà completata. Relativamente al punto n. 4, la Città determinerà il valore aggiunto derivante dalle trasformazioni previste nell'ipotesi di Variante. L'attuazione di tali Ambiti avrà ricadute positive non solo per le proprietà interessate, ma in generale per i cittadini della Circoscrizione e dell'intero territorio. In ogni caso, come di prassi, dovrà essere valutata la congruità delle cessioni immobiliari in rapporto al valore aggiunto derivante dalle trasformazioni. Ovviamente, adotteremo i criteri consueti, che sono quelli di quantificazione dell'indotto economico finanziario, che, in qualche modo, è prodotto della trasformazione. Detto che, in ogni caso, riteniamo di interesse pubblico riqualificare un'area industriale dismessa e che quindi, di per sé, è rilevabile l'interesse pubblico nell'operazione urbanistica di riqualificazione di quel territorio, sul piano poi squisitamente economico patrimoniale verranno seguite le consuete procedure atte alla quantificazione economica e al convenzionamento con i soggetti attuatori, in ordine alla ripartizione di questi tipi di risorse. Per quanto riguarda il punto n. 5, a seguito di puntuali richieste avanzate dalla Circoscrizione, gli Uffici della Direzione Urbanistica stanno valutando alcune ipotesi di trasferimento di parte dei diritti edificatori, generati nell'ambito del Castello di Lucento, in altre aree esterne a quelle oggetto di Variante Urbanistica. Qualora tali ipotesi comportino eventuali permute, dovranno necessariamente essere vagliate e perfezionate con i conseguenti atti. Relativamente all'interlocuzione che abbiamo con la Circoscrizione, la Circoscrizione ha formalizzato all'Assessorato all'Urbanistica una proposta di rilocalizzazione dei diritti edificatori generati dal Sub-Ambito Lucento in porzione di territorio limitrofa. Ovviamente, siccome ragioniamo di aree private - quindi, è chiaro che occorre ragionare su una riqualificazione che inevitabilmente pensa all'interesse pubblico, contemperando le diverse azioni da mettere in campo -, gli Uffici stanno valutando la congruità urbanistica di questo trasferimento di capacità edificatoria in un'altra area e, ovviamente, a valle di queste valutazioni, sarà nostra cura rispondere puntualmente alle sollecitazioni della Circoscrizione 5. Nel merito del Piano di Caratterizzazione, chiedo scusa, ma non mi è stato messo in cartellina l'Allegato 2; quindi, se il Consigliere Bertola ritiene, glielo farò avere. Punto n. 7. Per quanto a conoscenza dell'Ufficio scrivente, la Regione sarà coinvolta unitamente agli altri Enti competenti con il formale avvio del procedimento di Variante, previsto attualmente nell'ambito delle procedure di cui all'articolo 17 bis della L.U.R.. Quindi, come ricorderà il Consigliere Bertola, quando abbiamo discusso della Variante e del documento di indirizzo che identificava il perimetro, la procedura è che il Consiglio Comunale ha individuato il perimetro, ha individuato gli assi di trasformazione; questo consente l'avvio di formale Conferenza dei Servizi, in cui tutti i soggetti interessati esprimono pareri e valutazioni. Peraltro, è mio intendimento - l'ho anche già comunicato a loro - coinvolgere, qualora possibile, anche in via formale, le organizzazioni dei cittadini e le organizzazioni ambientaliste che hanno manifestato l'interesse a poter partecipare al procedimento, sia in ordine a suggerimenti metodologici, sia in ordine a questioni riguardanti più specifici approfondimenti tecnici. Siamo in questa fase, in cui è in arrivo la Conferenza dei Servizi relativa a tutti quelli che sono gli adempimenti tecnici che dovranno essere eseguiti prima del ritorno in Consiglio Comunale, che, ovviamente, avrà contezza di tutto quello che è il complesso iter procedurale di quelli che sono stati gli interventi che i singoli Enti, Istituzioni e Associazioni hanno palesato in Conferenza dei Servizi. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Ringrazio l'Assessore per la risposta. Inizierei dal fondo. La domanda sulla Regione, in realtà, era relativa non solo, ovviamente, al ruolo istituzionale della Regione come Autorità urbanistica, ma se vi fosse un coinvolgimento anche finanziario e economico tramite Finpiemonte, o comunque altre società nell'operazione. Quindi, non so se sia prevista una partecipazione economica della Regione, o comunque tramite sue società, nel senso che si è parlato, è uscita qualche notizia sulla stampa. Sul Piano di Caratterizzazione, lo riceveremo poi con calma, quando l'Assessore ce lo manderà, ma mi sembra di capire che quindi è stato già fatto, cioè che il lavoro è iniziato, è finito. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non è finito. Quindi, abbiamo un inizio di Piano di Caratterizzazione. Comunque, poi vedremo l'Allegato per capire qual è lo stato dei lavori. Invece, sulla vicenda del Castello di Lucento, questa è un po' una delle preoccupazioni che abbiamo, nel senso che, in teoria, è bellissima l'idea di recuperare il Castello di Lucento, che ha un valore storico ed è stata una residenza sabauda, eccetera, e quindi di recuperarlo per la città e per destinarlo ad usi sociali, eccetera, però vorremmo evitare che poi succedesse che la Città si prenda in carico un immobile che, essendo un immobile storico, ha dei costi di manutenzione, di ristrutturazione e di rifunzionalizzazione molto elevati, poi se la Città non avesse i soldi o non avesse modo di farlo, o magari, per poter prendere in carico questa cosa, si dia - come ha ventilato anche l'Assessore - la possibilità di costruire ulteriori edificazioni ad uso privato, residenziale o quello che è, in altre zone della Circoscrizione, oltre a quelle già previste nell'ambito dell'operazione sull'area Thyssen; però, a fronte di tutta questa possibilità di costruire, in sostanza, ci si prende una cosa che a noi non serve. Quindi, nel momento in cui la Città se ne fa carico, vorremmo essere sicuri che serva, cioè che la Città abbia un piano per utilizzarlo, si assicuri di avere i fondi per poterlo ristrutturare, rimetterlo all'onore del mondo alla nuova funzione e mantenere nel tempo, e che non succeda semplicemente che ce ne facciamo carico per poi lasciarlo lì e non sapere bene cosa farcene. E comunque, ovviamente, vorremmo essere sicuri che, nell'ambito dell'operazione, le valorizzazioni vengano calcolate correttamente. Per cui, siccome, giustamente, ho sentito che la Città chiederà un'eventuale compartecipazione, come accade normalmente, sul valore aggiunto, valuteremo, però mi aspetto che, vista la dimensione dell'operazione, ci sia una significativa valorizzazione nel passaggio urbanistico da fabbrica abbandonata a palazzine e tutto quello che ci si vuole costruire, e quindi che la Città, se ne faccia parte, ci sia un ritorno anche economico per le casse comunali, oltre all'indubbio beneficio di ristrutturare un'area in abbandono. Però, in particolare sulla vicenda Castello di Lucento, prima di procedere - quindi, sono contento di sentire che non c'è ancora niente di definito -, se ne parli, si verifichi se veramente è nell'interesse della Città e della collettività acquisire il castello e, soprattutto, a quali condizioni e per fare cosa. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Consideriamo quindi conclusa questa interpellanza, chiedendo poi all'Assessore eventualmente di rendicontare e relazionare in Commissione, qualora ci fossero degli ulteriori approfondimenti in merito. La parola all'Assessore Lo Russo. LO RUSSO Stefano (Assessore) Chiedo scusa, Presidente, ma integro brevemente la risposta al punto n. 6. Ce l'avevo. Comunico che sull'area AST ThyssenKrupp è attivo un procedimento di bonifica limitato alla falda, avviato nel 2002, a seguito dell'incendio avvenuto nello stesso anno nel laminatoio Sendzimir 62, codificato all'Anagrafe Regionale con il progressivo 1204. Dopo la caratterizzazione di terreno e falde, è stato approvato nel 2006 il progetto di bonifica della falda per la presenza di idrocarburi in essa infiltrati presumibilmente a seguito dell'intervento di spegnimento dell'incendio. Attualmente è in corso l'intervento di bonifica costituito dall'emungimento di acque contaminate, mediante un pozzo barriera, e dal monitoraggio dell'attenuazione naturale della contaminazione in falda. Un nuovo procedimento è stato avviato su tutto il sito ex Acciai Speciali Terni ThyssenKrupp nel 2013. Il 07/11/2013 è stato approvato il Piano di Caratterizzazione, e nei mesi di dicembre 2013 e gennaio 2014 sono state condotte le indagini. Entro il 21 maggio 2014 dovranno essere presentati i risultati delle indagini unitamente all'analisi di rischio sito specifica. Quindi siamo in attesa, questa è la data di scadenza. Quindi, siamo sostanzialmente in dirittura d'arrivo relativamente a questa questione. Sull'area Bonafous ILVA, sullo stabilimento Bonafous ILVA, codice Anagrafe Regionale 1820, è attivo un procedimento di bonifica, a seguito del quale è stato approvato il Piano della Caratterizzazione e sono state realizzate le indagini. L'analisi di rischio è stata presentata, ma non approvata, poiché potranno essere necessari approfondimenti di caratterizzazione nel momento in cui saranno definite con maggior dettaglio le trasformazioni urbanistiche del sito. Famosa annosa vicenda relativamente al livello di bonifica a cui spingersi sulla base delle destinazioni. Si è inoltre preso atto che, visto lo stato del sito, dismesso e senza utilizzo, quindi senza potenziali recettori, non sono necessari interventi di messa in sicurezza, non essendoci rischio di aggravio della contaminazione o pericolo ambientale e sanitario. I principali contaminanti riscontrati nel terreno, sopra i limiti per siti ad uso commerciale/industriale, sono: cromo totale, arsenico, nichel, pentaclorofenolo, zinco. In falda sono stati riscontrati superamenti dei limiti per manganese, ferro, cromo esavalente, solfati, alcuni IPA. Sono in corso ulteriori campagne di monitoraggio della falda. Questo è relativamente al punto n. 6. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Grazie per questa importante integrazione, così consideriamo veramente conclusa l'interpellanza. L'interpellanza è discussa. |