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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201402099/002, presentata in data 5 maggio 2014, avente per oggetto: "Difendiamo gli alberi di Torino" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Ringrazio il Consigliere Bertola che consente di accendere i riflettori su un tema che attiene alla manutenzione e gestione del nostro patrimonio verde. Ne approfitto, visto che gli organi di informazione non ne hanno dato minimamente informazione, per dirvi che si è conclusa la Conferenza Europea di Arboricoltura a Torino che ha visto la partecipazione dei più importanti giardinieri, direttori tecnici mondiali del verde qui a Torino ed è stato un appuntamento proprio per riflettere sui temi legati alla manutenzione. È stata anche l'occasione, ancora una volta, per vedere un riconoscimento particolarmente gradito all'Amministrazione per la capacità di manutenere e gestire il verde nel nostro territorio. Per quanto riguarda l'interpellanza, è molto semplice, oltre a richiedere informazioni relativamente agli abbattimenti effettuati sulla sponda di lungo Po Antonelli, del Parco della Pellerina, della sponda di corso Appio Claudio, per quanto riguarda il censimento degli alberi, le misure di salvaguardia degli alberi monumentali, il Consigliere interpellante chiede anche conto della contabilità rispetto al nostro patrimonio. Molto velocemente, andiamo per ordine. Quali siano state le motivazioni per l'abbattimento massiccio degli alberi nei tre luoghi da me citati e riportati nell'interpellanza. Il primo, lungo Po Antonelli: in particolare, nel tratto da corso Belgio a piazza Chiaves è stato effettuato un abbattimento selettivo di alberi, perlopiù spontanei, pericolanti e alberi a filo fiume a rischio di caduta in acqua, oltre che allo sfoltimento di arbusti molto fitti che impedivano l'accesso alla sponda. È opportuno evidenziare che non è stato effettuato un abbattimento totale, ma selettivo, cioè sono stati selezionati gli alberi da abbattere tenendo conto delle ragioni che da tempo rendevano necessario l'intervento, cioè riportare in condizioni di sicurezza un lungo tratto di sponda al quale per anni si è stati costretti ad impedire l'accesso. Nel dettaglio, quelli selezionati erano alberi già scuffiati, cioè alberi che erano già a terra, alberi pericolanti, quindi inclinati o comunque con forti problemi di stabilità, alberi a filo fiume a rischio di caduta in acqua. La rimozione degli alberi a ridosso del fiume si è resa necessaria perché, in caso di piene con forti correnti, rischiano di cadere in acqua e di accumularsi contro le pile dei ponti danneggiandoli, ma soprattutto ostacolando il deflusso dell'acqua e quindi rendendo ancora più insicure le zone spondali. L'intervento è stato effettuato, come concordato con l'Ente Parco del Po, entro la fine del mese di febbraio, per non interferire con il periodo di nidificazione dell'avifauna. Nel prossimo inverno si valuterà se effettuare il medesimo intervento sulla parte di sponda che va da piazza Chiaves a corso Regina Margherita. La notizia dell'intervento, come sempre avviene, è stata data prima dell'inizio delle operazioni, sia con la pubblicazione di un comunicato stampa, sia riportandola su "TorinoClick", sia pubblicandola sul sito web del Verde Pubblico. Sempre prima dell'intervento, si è tenuta l'11 febbraio scorso una seduta del Consiglio della Circoscrizione 7, aperta a tutti i cittadini per illustrare le ragioni e la necessità dell'intervento, nel corso del quale i tecnici presenti sul posto hanno raccolto dai cittadini della zona molte espressioni di apprezzamento. In totale, l'intervento ha riguardato 171 alberi. Per quanto riguarda invece la sponda di corso Appio Claudio-via Boselli, gli abbattimenti effettuati in corso Appio Claudio sono conseguenti ai risultati del controllo di stabilità effettuato sull'area da parte di monitoratori professionisti che operano per conto della Città. Da tali controlli è emersa la necessità di effettuare l'abbattimento degli alberi classificati in classe D (ricorderete la classificazione che abbiamo avuto modo di approfondire recentemente anche in Consiglio Comunale). La classe D è quella che, sostanzialmente, classifica gli alberi con un alto rischio di schianto, quindi vi è un'estrema propensione al cedimento, e, di conseguenza, prescrive l'abbattimento delle piante. In questo caso, l'intervento ha riguardato 40 alberi. È necessario informare il Consiglio Comunale e l'interpellante che si è potuto dare corso alla messa a dimora di nuovi alberi nella medesima area, quindi ci sono state delle nuove piantumazioni. Nel corso della stagione si conta di continuare a mettere a dimora altri alberi, anche con l'utilizzo delle piante fornite dai privati, a compensazione, derivanti ad esempio dal cantiere interno al parco della Pellerina, in cui si sta costruendo la centrale idroelettrica. Per quanto riguarda il parco della Pellerina, gli abbattimenti nella zona della nuova centrale idroelettrica non sono stati effettuati su disposizione degli Uffici del Servizio Verde Gestione, ma, come sapete, dal concessionario della nuova centrale idroelettrica. La Città ha concesso un diritto di superficie in sottosuolo fino al 2040 per la costruzione della centrale idroelettrica e, alla fine del cantiere, l'area in superficie dovrà essere restituita nelle condizioni ex ante. Quindi il concessionario, oltre a versare un canone per il diritto di superficie, ha assunto determinati impegni, che vado velocemente a riepilogare: la realizzazione di un passaggio per l'ittiofauna, la predisposizione di un percorso didattico che illustri ai frequentatori del parco l'opera e l'evoluzione dell'area dal punto di vista paesaggistico, la sistemazione agro- forestale delle sponde del canale scolmatore, la manutenzione ordinaria e straordinaria del canale per l'ittiofauna e del canale scolmatore, oltre che dell'isolotto, cioè l'area tra le sponde e la Dora, per il periodo della concessione. A garanzia di tutti questi impegni è stata versata una fideiussione alla Città di Torino di 200.000,00 Euro. Purtroppo, il cantiere ha, evidentemente, un impatto sul verde esistente (che è stato valutato attentamente dai tecnici, naturalmente nel rispetto del vigente Regolamento del Verde) e crea l'interferenza con i 51 alberi che sono stati rimossi. La rimozione di queste piante sarà compensata in termini monetari con la fornitura e la messa a dimora all'interno del parco di alberi per un importo di circa 90.000,00 Euro. Anche in questo caso è stata richiesta un'ulteriore fideiussione di 150.000,00 Euro a garanzia del rispetto degli impegni assunti. Il concessionario ha, tra l'altro, posizionato dei cartelli informativi in prossimità del cantiere che favoriscono una maggiore informazione e trasparenza rispetto a quanto sta accadendo, in particolare con dettagli tecnici relativi all'impatto sul verde. Il secondo punto dell'interpellanza chiede: "Se la Città, secondo quanto previsto dal succitato articolo 3bis comma 1, abbia provveduto al censimento ed alla classificazione degli alberi (…); ogni anno, entro il 31 gennaio, il Servizio Verde Gestione, tramite lo strumento tecnico del Piano di assestamento delle alberate urbane, provvede ad aggiornare il censimento rispetto all'anno precedente, quindi definendo il numero degli alberi presenti in città. Al 31 dicembre 2013, risultavano 111.396 alberi. Ovviamente, in tale dato non sono compresi gli alberi dei popolamenti forestali collinari, quindi i boschi che abbiamo in collina, che sono stimati in oltre 50.000 soggetti. L'interpellante chiede ancora: "Se la Città, secondo quanto previsto dal succitato articolo 7, abbia provveduto anche al censimento degli alberi monumentali e delle alberate di pregio (…)"; in questo momento, la Città non ha provveduto ad effettuare un censimento degli alberi monumentali ai sensi dell'articolo n. 7 della Legge n. 10/2013. È opportuno evidenziare che su questo punto specifico la Regione ha una specifica Legge sugli alberi monumentali, cioè la Legge Regionale n. 50/95 (precedente alla Legge n. 10/2013), e, in base a questa Legge, non aveva individuato alberi monumentali all'interno del territorio della Città di Torino e, quindi, noi provvederemo ad ottemperare a quanto previsto dalla Legge n. 10/2013. Presidente, rimangono gli ultimi due punti dell'interpellanza. L'interpellante chiede: "Se la Città, anche a fronte dell'esigenza di essere in grado di produrre tra meno di due anni il bilancio arboreo di mandato previsto dall'articolo 3bis comma 2, sia in grado di indicare quanti alberi siano stati abbattuti negli ultimi dodici mesi e quanti nuovi alberi siano stati ripiantumati"; il Servizio Verde Gestione e l'Ufficio Alberate, così come previsto nelle procedure di certificazione di qualità del servizio, aggiorna semestralmente i dati relativi ai piantamenti e agli abbattimenti effettuati in città. Pertanto, sarà sicuramente rispettato l'obbligo per il Sindaco di rendere noto, due mesi prima della scadenza del mandato, il bilancio arboreo del Comune. Nel dettaglio, per quanto riguarda l'anno 2013, sono stati abbattuti 1.469 alberi, a fronte della messa a dimora di 1.178 nuovi alberi (533 nel primo semestre, 645 nel secondo semestre) e di 3.636 arbusti (1.414 nel primo semestre e 2.222 nel secondo semestre). Quindi, sono 1.178 nuovi alberi e 3.636 arbusti. Infine, l'interpellante chiede: "Se la Città abbia affidato o intenda affidare appalti di potatura e manutenzione del patrimonio arboreo in cui l'appaltatore sia compensato in tutto od in parte tramite la valorizzazione del legname tagliato (…)"; gli appalti di potatura e di manutenzione delle alberate sono appalti di servizio affidati a gara pubblica, dietro corrispettivo. Al momento sono in corso di espletamento le procedure per la manutenzione del patrimonio arboreo 2014 in sei lotti, tramite offerta economicamente più vantaggiosa e con valutazione di specifico progetto tecnico. Le potature avvengono compatibilmente con le risorse assegnate, sulla base di un piano di assestamento pluriennale e di un programma di interventi annuale che identificano le priorità di azione. Nel 2012 sono stati potati 7.258 alberi, mentre nel 2013 ne sono stati potati 8.021. Naturalmente, in questi dati sono comprese anche le potature di messa in sicurezza conseguenti al monitoraggio di stabilità fatto precedentemente. Credo che nell'interpellanza ci si riferisca all'asta pubblica della Città di Torino per la vendita delle piante in piedi aggiudicate nel 2013. Tramite questa gara, la Città ha venduto a corpo il materiale legnoso ricavabile dall'abbattimento di piante secche, o deperienti, o spontanee, o pericolanti, radicate in località varie e di proprietà comunale, individuate dai tecnici del Servizio Verde Gestione come previsto nel bando di gara. Le piante si trovano un po' in tutta la città, nonché in aree di proprietà comunale e nei Comuni di Baldissero, Pino Torinese e Chieri. Si tratta prevalentemente di boschi collinari, scarpate, aree limitrofe alla viabilità di accesso alla città, sponde fluviali e gerbidi che si sono imboschiti. Per tutte le località, la Città ha acquisito una valutazione di valore di macchiatico negativo da parte del Corpo Forestale dello Stato, che attesta il valore economico irrilevante degli assortimenti legnosi. In cambio di tale servizio, che ha la durata di circa un anno e che comprende il carico, l'asporto, il trasporto e tutti i lavori occorrenti a rischio conto e spese proprie, l'azienda agricola aggiudicataria potrà trattenere per sé il legname ricavato dall'abbattimento e venderlo o avviarlo al riutilizzo in azienda. In questo modo, la Città ottiene un notevole risparmio di spesa, evitando di intervenire a proprie spese con abbattimenti spesso molto onerosi a causa della localizzazione delle piante. L'intervento effettuato sulla sponda di lungo Po Antonelli era compreso nell'ambito della località oggetto di vendita delle piante in piedi di cui sopra, quindi è stato possibile grazie a questo tipo di collaborazione. Spero di aver risposto a tutte le domande. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Sarò breve e mi scuso se l'interpellanza era corposa, ma direi che il tema è abbastanza importante e adesso valuteremo se eventualmente approfondirlo ulteriormente. Ovviamente, sono contento di aver appreso le motivazioni dell'abbattimento nei punti indicati, che avevano suscitato parecchie perplessità in chi ci abita vicino. Mi dispiace per il progetto della Pellerina, nel senso che, quando era stato presentato, era stato prospettato come un grande avanzamento nelle energie rinnovabili della Città di Torino e, poi, abbiamo visto che sono stati tagliati 50 alberi, che, anche se saranno rimessi a dimora, immagino che, ovviamente, non saranno alberi come quelli che sono stati tagliati, perché saranno alberi giovani e quindi, con il senno di poi, nonostante tutte le garanzie che il Consiglio Comunale ha voluto dare, non è stata un'operazione tanto bella dal punto di vista del patrimonio arboreo. Per quanto riguarda il resto, ovviamente non sono un tecnico e, quindi, non posso sapere e mi fido delle valutazioni che dicono che le piante fossero tutte malate, da abbattere, pericolose o pericolanti; certo che il dubbio, che poi è quello che arriva alla fine, in particolare per lungo Po Antonelli, è, di fatto, che chi ha l'appalto per fare questa manutenzione guadagna a peso e, quindi, più taglia, più gli conviene. Spero che i 170 alberi tagliati in lungo Po Antonelli fossero tutti effettivamente pericolanti. Per carità, non ho motivo di dubitarne, però mi limito a notare che un contratto in questo modo va benissimo per le macchie e le zone collinari, mentre su punti dove c'è un impatto ambientale il rischio è quello di incentivare l'appaltatore a tagliare il più possibile per massimizzare un po' il suo ritorno economico. Sarà anche vero che il valore economico di questi tagli è ridotto, però, di fatto, se lui si ripaga con quello non è nullo e la mia preoccupazione è questa. Non so se l'Assessore vorrà fare delle considerazioni in merito. Dopodiché, l'altro punto che volevo sottolineare è che sono contento che la Città faccia il bilancio arboreo e che, quindi, sia più o meno in regola; spero che adesso faremo anche il censimento degli alberi monumentali, perché, specialmente per quanto riguarda le alberate di pregio e di valore storico, credo che ne abbiamo parecchie e sarebbe opportuno ottemperare a quanto previsto dalla Legge più recente. Per carità, capisco il problema tra la Legge Regionale e Legge nazionale, però, anche se non fossimo strettamente obbligati dalla Legge, credo che sarebbe un censimento utile da fare. Sono un po' preoccupato dal fatto di aver sentito che, alla fine, abbiamo abbattuto quasi 1.500 alberi e ne abbiamo piantati 1.100; è vero che abbiamo messo gli arbusti, però 300 alberi in meno in un anno mi sembra un saldo preoccupante. Su questo forse bisognerebbe fare una riflessione e capire se, invece, abbiamo modo di avere dei saldi positivi nel corso degli anni. Capisco che ci sia un problema economico, però, se il problema è economico e alla fine non possiamo ripiantare tutto quello che abbattiamo, almeno dovremmo esserne coscienti e ritengo che sia utile una riflessione, magari proprio in vista del prossimo Bilancio del Consiglio Comunale, sulla necessità di investire per mantenere il patrimonio arboreo. Non so se, magari, vogliamo approfondire l'argomento in Commissione per capire perché c'è stato questo saldo negativo e se è un saldo negativo strutturale o se è solo il caso di quest'anno in base agli interventi fatti. Mi piacerebbe approfondire questo punto del saldo arboreo per capire se si riesce a fare una politica che tenda un po' ad aumentare e non a diminuire il numero di alberi in città. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) È interesse dell'Amministrazione approfondire questo argomento e, di conseguenza, ben venga l'approfondimento in Commissione, nel corso del quale si evincerà che il saldo non è poi così negativo. Ribadisco, quindi, che sono d'accordo a procedere ad un approfondimento in Commissione. Ci tengo solo a fare una precisazione rispetto a lungo Po Antonelli. Se è vero che l'azienda che è intervenuta beneficiava della possibilità di poter utilizzare il legname, così come era previsto nel capitolato, è anche vero però che si è tagliato in base ad un'indicazione specifica da parte dei nostri tecnici; quindi, non c'è stata una discrezionalità da parte dell'azienda nel cercare di massimizzare la quantità di legname. Vorrei ribadire l'importanza di quell'intervento, perché, in caso di una forte pioggia piuttosto che di una situazione che avrebbe visto compromesso quel tratto spondale, probabilmente, a distanza di qualche settimana (soprattutto dopo gli importanti millimetri di pioggia che sono caduti durante questa ultima stagione), oggi staremmo discutendo della necessità di andare ad intervenire a ridosso dei piloni del ponte per raccogliere la quantità significativa di alberi che sarebbero stati oggetto di un cedimento (e, quindi, di un'occlusione) o, comunque, della necessità di un intervento che, oggi, abbiamo scongiurato grazie a questa operazione. Giudico particolarmente positivo l'intervento in lungo Po Antonelli e giudico positivamente anche il fatto che, grazie all'attenzione e alla pazienza dei nostri tecnici del Verde e del sottoscritto - insieme ai miei collaboratori -, si sia andati nella Circoscrizione a spiegare la necessità di quell'intervento, che, poi, è stato apprezzato anche da parte dei cittadini. Ringrazio nuovamente il Consigliere, perché ci consente di trasferire correttamente queste informazioni e di far capire che non c'è alcun interesse ad abbattere delle piante se queste non sono pericolose o se non minano la sicurezza dei nostri cittadini. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) L'interpellanza è discussa. |