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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401817/002, presentata in data 14 aprile 2014, avente per oggetto: "Servizio estivo, ci risiamo?" FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Pellerino. PELLERINO Mariagrazia (Assessore) L'interpellanza ha ad oggetto il servizio estivo per l'infanzia. Il primo punto è perché anche quest'anno i servizi per l'infanzia non aprano la prima settimana di settembre; credo che ci siano più risposte e le articolerei in questo modo. Il calendario regionale prevede l'apertura dei servizi scolastici il 15 settembre; noi anticipiamo di una settimana e quest'anno apriremo i servizi educativi per l'infanzia il 7 settembre. Questo significa che i nidi, per fare riferimento a questi servizi, saranno chiusi nell'arco dell'anno per una sola settimana, che serve alle educatrici per progettare l'attività, fare un po' di formazione, lavorare quindi sulla qualità del servizio. Tra l'altro - e questa è la sostanza - la chiusura di almeno una settimana dei servizi è quanto necessario al fine di preparare la riapertura. Teniamo conto che molte educatrici e alcuni dei nostri servizi, ma soprattutto molte delle nostre educatrici lavorano a turno, perché - come sappiamo - il servizio è aperto anche nel mese di luglio, ovviamente in formato ridotto e nel rispetto delle domande, quindi si tratta di un servizio che è capiente rispetto alle domande, non c'è mai stato negli anni scorsi un bambino escluso dai servizi per l'infanzia, la cui famiglia ne abbia fatto richiesta; continueremo così anche quest'anno, ma anche parte del nostro personale è impegnato a rotazione nei servizi e quella settimana serve per programmare l'attività. Questo è quello che il personale impegnato nei servizi ci ha sempre richiesto, lo so bene, perché mi sono confrontata alcune volte con questo personale e giustamente la richiesta è questa. Ma se ce ne fosse bisogno, proprio perché molto spesso la nostra contrattazione collettiva di lavoro, dico molto spesso, magari non sempre, però prevede anche delle cose sensate e una di queste è proprio che il rapporto con gli utenti non possa superare le quarantadue settimane che comprendono, anche secondo la giurisprudenza dei Giudici del lavoro, anche le sospensioni di Natale e Pasqua. Quindi se anche andassimo nella direzione di richiedere l'apertura per quella settimana, verremmo a violare quanto previsto dalle contrattazioni sindacali; però mi pare che la chiusura di una settimana nell'intero arco sia prevedibile e immaginabile. Per quanto riguarda il secondo punto: "come mai non siano state previste forme di rateizzazione per il pagamento dell'iscrizione come invece avveniva fino a 3 anni fa", fino a tre anni fa l'iscrizione al servizio estivo aveva come termine di scadenza il mese di marzo. In questa epoca gli impegni di lavoro e, di conseguenza, gli impegni di vacanza sono molto precari e flessibili, quindi per chi lavora ed è genitore, oggi, molto spesso il tempo lavoro è fatto da un mosaico di occupazioni che si mettono insieme a ritmo intermittente e discontinuo, quindi molti genitori ci hanno chiesto di posticipare di un mese, quindi effettuare ad aprile le iscrizioni ai servizi estivi per l'infanzia presso i nidi. Questo significa che dobbiamo organizzare il servizio in tempi molto più rapidi e non c'è più quindi quel tempo. Una volta la rateizzazione avveniva su due mesi, marzo ed aprile, perché le iscrizioni si facevano a marzo; oggi, siccome dobbiamo avere il servizio organizzato e, ovviamente, la garanzia che le persone che si iscrivono al servizio, poi, effettivamente lo frequentino, non prevediamo più la rateizzazione, che poi era splittare su due mesi l'importo per questo servizio, però lo facciamo un mese dopo. Quindi se ho intenzione di iscrivere mio figlio ai servizi estivi e lo manifesto ad aprile, ma lo so già a marzo, metterò da parte i soldini per fare poi questo pagamento, che oggi si fa ad aprile tutto intero. Prima si pagava una parte a marzo e una parte ad aprile, quindi non mi pare che sia un grosso cambiamento, perché in definitiva lo si fa tutto ad aprile, non sono stati anticipati i tempi del pagamento, ma sono in un'unica soluzione anziché in due soluzioni, ma con tempi uguali. Serve a noi, perché altrimenti dovremmo riportare le iscrizioni a marzo, cosa che non è gradita. A noi serve avere il pagamento della quota per avere certezza che poi quella famiglia, quel bimbo usufruirà del servizio. Scusate, ma credo che certamente vi rappresento la difficoltà, magari il fatto che qualcuno poco previdente non abbia messo da parte questi soldini nel mese di marzo, quindi si ritrovi nel mese di aprile ad affrontare l'intera spesa, però è anche vero che in questi tre anni abbiamo dovuto muoverci come equilibristi per cercare di non chiudere neanche un servizio, con il 10% delle risorse che avevamo con i trasferimenti dallo Stato. Credo che tutti noi qui dentro ci rendiamo conto dell'estrema difficoltà e quasi del miracoloso per essere riusciti in questa operazione. Come tutti sapete, è di questi giorni la richiesta da parte del Governo di una riduzione del 5% su tutti i contratti di appalti; due altri interventi di spending review che sono caduti sulla nostra Città. Quindi credo che l'organizzazione dei servizi, come è stata realizzata, sia anche servita per mantenerli in esistenza. Ultimi due punti. Anche quest'anno, come gli altri anni, ad agosto saranno comunque ammesse tutte le richieste; nel caso in cui ci fossero dei posti mancanti, andremo ad ampliare l'offerta. Preciso ancora che il nido di via Negri non è affatto un nido privato, è una concessione che venne fatta anni fa, cioè prima di questa consiliatura, quando si decise di mettere a disposizione del privato sociale questa struttura, che venne data in concessione, ma è uno dei nostri nidi in concessione. Poi, il fatto che non impieghiamo tutto il nostro personale, le nostre educatrici, è dovuto sostanzialmente al contratto di lavoro che prevede che nel periodo estivo le educatrici svolgano soltanto due settimane di servizio; quindi potendole impegnare solo due settimane, ovviamente viene fatta una turnazione, che riduce significativamente la disponibilità e, a quel punto, fa scattare la necessità di rivolgerci anche a strutture che però non sono private, cioè le concessioni. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Torno sui primi due punti dell'interpellanza che, anche dal mio punto di vista, sono i più significativi. Parto dal tema ultimo che lei ha trattato, cioè la rateizzazione. Sinceramente non penso sia una questione di mancanza di previdenza, di mettere le risorse da parte, almeno non è solo questo. Ritengo assurdo pensare oggi che i nuclei familiari non siano in difficoltà e non siano previdenti, perché spendono i soldi per comprarsi magari un pantalone o per andare a fare shopping, ma proprio perché non riescono neanche a pagare le bollette, e quindi non sono in grado di pagare il servizio estivo: penso sia questo il punto; non tanto che - magari ho interpretato male le sue parole - chi si lamenta non è in grado di pagare la retta tutta intera, un mese dopo rispetto a prima, perché non è stato previdente. In un momento così difficile, comprendendo comunque le difficoltà che ha l'Amministrazione per erogare il servizio, ritengo che possano esistere delle mediazioni. Capisco che l'Amministrazione debba avere la certezza che chi si iscrive, paghi e poi frequenti il servizio, per poter essere in grado di erogare il servizio nel modo più efficace ed efficiente, però, c'è modo e modo, nel senso che si può anche prevedere una forma di acconto e magari un saldo; non penso che si possa liquidare così la vicenda, come è stato fatto oggi. Ormai, per quest'anno probabilmente non si può fare nulla, però vista la situazione critica, vista la condizione delle famiglie e il periodo che stanno passando, comprendendo comunque le esigenze dell'Amministrazione, partendo dal presupposto che non penso che in buona parte dei casi sia un problema di incapacità di mettere le risorse da parte, ma proprio di mancanza di risorse - perché di questo stiamo parlando -, valutiamo la possibilità di prevedere una forma di acconto che garantisca l'iscrizione, perché ritengo che, nel momento in cui la famiglia è in difficoltà, se paga un acconto, è chiaro che poi tendenzialmente manda il bambino, quindi è una forma di garanzia sulla prenotazione del servizio, però ritengo che una mediazione su questo si possa trovare. Dal dire: "Paghiamo tutto subito" a: "Facciamo cinquanta e cinquanta", valutiamo e lavoriamoci; non chiudiamo qui la discussione, perché ritengo che una risposta sia dovuta. Come dice lei, è vero che il totale non cambia, ma è anche vero, come sta facendo l'Assessore Passoni su altri temi, che oggi il punto è che forse è più facile per le famiglie pagare tante piccole rate, magari anche partendo prima. L'abbiamo visto, se non ricordo male, sulla TARI, dove le imprese hanno chiesto di pagare il 15 maggio la prima rata, anziché il 30, per poter avere tante rate più piccole, quindi addirittura hanno chiesto loro di anticipare. Non voglio prendermi la parola e dire che i genitori vogliono questo, però ragioniamoci, perché comunque la tendenza è per le piccole rate, magari anche un po' in anticipo, un acconto, un saldo, ma non liquidiamo così il punto, perché mi sembra si possa fare di più. Sul tema al punto 1) circa il servizio a settembre, lei ricorderà benissimo la discussione che c'è stata l'anno scorso, quindi non la voglio neanche riaprire e anche tante forze di maggioranza, anche del suo Partito, se non ricordo male, avevano sollevato la questione. Comprendo le difficoltà, nel senso che non possiamo andare a modificare dei contratti; mi chiedo però se è stato fatto un ragionamento per rafforzare altre forme di servizio, perché comunque quasi tutte le famiglie lavorano la prima settimana di settembre, questo l'abbiamo detto già l'anno scorso. Nella situazione in cui siamo comunque la Città non può erogare quel servizio, magari attraverso altre forme, adesso mi viene in mente la ludoteca, ma ci sono tanti servizi su cui si può lavorare, se si può rafforzare per garantire un sostegno e un servizio alle famiglie e ai genitori che altrimenti si trovano in difficoltà, come è successo l'anno scorso. Quindi va bene, se questa non è la strada percorribile, non voglio impuntarmi su una cosa e fare una polemica sterile, però rendiamoci conto del problema e cerchiamo di trovare una soluzione alternativa. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola all'Assessore Pellerino, per una breve replica. PELLERINO Mariagrazia (Assessore) Ringrazio il Consigliere Appendino per le puntualizzazioni. Devo dire che avevo richiesto, e spero che per il prossimo anno sia attuato, che perlomeno si facessero coincidere queste due rate, se le vogliamo fare anche nel mese di aprile, in coincidenza, subito dopo lo stipendio di marzo e subito dopo lo stipendio di aprile, che mi sembra sia una soluzione ragionevole. Quest'anno è stato difficile riuscire ad organizzarlo per tempo, perché ogni cambiamento che si fa nei pagamenti deve passare - visto che i nostri utenti sono sempre alcune migliaia - attraverso modifiche di procedure degli Uffici, però c'è stata una mia forte richiesta, perché mi rendo ben conto del problema e credo che lo viviamo un po' tutti, per diretta o indiretta conoscenza, quindi perlomeno collegare le due rate ai due pagamenti di stipendio. Se il Consigliere è d'accordo, partirei oggi, così ci portiamo avanti con i lavori e manderei proprio una lettera ai miei direttori in cui, partendo da questa interpellanza, propongo questa soluzione. Sul secondo punto, lo abbiamo già fatto in parte l'anno scorso, abbiamo introdotto la modalità ludo baby aperta al mattino; vediamo con ITER di sopperire per quei cinque giorni. Però, d'altra parte, c'è un contratto ed è complicato. Avevamo provato già a vederlo con i sindacati. Già l'apertura il 7 settembre e non il 15 è stata oggetto di un confronto. Però, sul primo punto ci impegniamo; sul secondo ci impegniamo altrettanto per estendere i servizi di ITER. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Grazie Assessore per questa precisazione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). L'ho ripetuto già prima, non è un dialogo. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Doveva chiederlo prima, però. C'è un Regolamento, che spesso imputate che non viene rispettato, allora vediamo di farlo rispettare. Non lei, dico in generale come Consiglieri. La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Non rimando l'interpellanza in Commissione, ma visto che il tema è attinente e abbiamo pochi mesi per trattarlo, chiederei solo all'Assessore se si prende l'impegno, verificando con ITER, o comunque con le possibilità che abbiamo per la prima settimana di copertura di settembre, di venire in Commissione a riferire su cosa intende fare, perché ad oggi mi sembra che non ci sia ancora una soluzione. Quindi se solo si impegna poi a venire in Commissione. Per me l'interpellanza è discussa. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Quindi consideriamo l'interpellanza discussa per l'Aula, ma, con l'impegno dell'Assessore, riportiamo l'argomento in Commissione nei prossimi mesi per rivederlo nel prosieguo. |