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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo all'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201306583/020, presentata dalla Giunta Comunale in data 4 dicembre 2013, avente per oggetto: "Edificio sito in via Frinco n. 21. Cambio di destinazione d'uso di fabbricato esistente da residenza collettiva per studenti e pensionato a residenza privata richiesto ai sensi dell'art. 5 commi 9-14 Legge n. 106/2011. Permesso di costruire in deroga ai sensi dell'art. 14 D.P.R. 380/2001. Approvazione deroga". FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Sono stati presentati due emendamenti di Giunta. La parola all'Assessore Lo Russo. LO RUSSO Stefano (Assessore) La proposta di deliberazione è già all'attenzione del Consiglio da svariati mesi. Si tratta di un permesso di costruire in deroga, ai sensi dell'articolo n. 14 del D.P.R. 380, attivabile attraverso la Legge n. 106, più nota come "Decreto Sviluppo". Come ben sanno i Consiglieri è nell'assoluta prerogativa del Consiglio Comunale - a cui compete la decisione in ordine all'attivazione del procedimento amministrativo attivato dal proponente privato - attivare o meno la deroga, quindi questa è la discrezionalità che ha il Consiglio. Abbiamo già trattato in varie sedute di Commissione e di Consiglio questo tema e, ovviamente, compete pertanto al medesimo Consiglio la decisione in ordine all'approvazione della deroga. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo all'analisi degli emendamenti. L'emendamento n. 1, presentato dall'Assessore Lo Russo, recita: FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Levi-Montalcini. LEVI-MONTALCINI Piera Io già nello scorso Consiglio Comunale, quando si è parlato dell'altra deliberazione in cui si applicava la Legge n. 106, avevo espresso il mio parere contrario anche su questa proposta di deliberazione. Rimane fermo il parere contrario, anche se l'Assessore ha presentato un emendamento. Credo che non si possano prendere decisioni di questo genere. Dal momento in cui l'Assessore afferma che è prerogativa del Consiglio decidere, l'approvazione o meno dipende da noi. Spero che l'Assessore non continui a dire che qualcuno potrebbe fare ricorso al TAR contro una decisione che è nostra prerogativa poter assumere o meno e tanto meno che non ci dica di nuovo che la Corte dei Conti potrebbe accusarci di danno erariale. Quindi, mi auguro che i Colleghi prendano in seria considerazione questa proposta di deliberazione. Per quanto mi riguarda, non la voterò. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 1: presenti 23, astenuti 5, favorevoli 18. L'emendamento n. 1 è approvato. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 2, presentato dall'Assessore Lo Russo. La parola, per l'illustrazione, all'Assessore Lo Russo. LO RUSSO Stefano (Assessore) Il secondo emendamento dà conto del fatto che, siccome la proposta di deliberazione è abbastanza vecchia, perché è stata presentata dalla Giunta il 4 dicembre e siamo a giugno, nelle more di questo iter deliberativo, la Giunta Comunale ha adottato una deliberazione di individuazione del contributo di valorizzazione connesso al "Decreto Sviluppo". Questa deliberazione di Giunta, di cui si dà conto, adottata dalla Giunta Comunale il 25 marzo 2014, individua dei criteri di valutazione del contributo di valorizzazione e di riqualificazione parametrati agli oneri di urbanizzazione che l'intervento in questione avrebbe permesso di incassare, qualora fosse stato realizzato ex novo. L'emendamento, siccome - come dicevo - la proposta di deliberazione è del 4 dicembre, dà conto del fatto che l'offerta promossa dalla proprietà relativamente ad un contributo di valorizzazione atto a contribuire alla valutazione in ordine a motivi di interesse pubblico e alle eventuali riqualificazioni, è comunque superiore al contributo di valorizzazione determinabile attraverso la deliberazione. Di poco, ma è comunque superiore. Pertanto, non si è ritenuto di adeguare alla deliberazione di Giunta Comunale la richiesta alla proprietà del versamento, bensì di trattenere come valore di riferimento l'offerta, in quanto superiore ai medesimi criteri individuati dalla Città. Questo è il senso dell'emendamento n. 2. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Il dibattito sulla proposta di deliberazione è già avvenuto. Si può intervenire solo sugli emendamenti. La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Io credo che gli emendamenti non superino il dibattito, lo dico francamente, poi credo che non ci sia niente di male, visto che mi pare che la nostra proposta non abbia trovato una condivisione. La ripeto, era molto semplice: il "Decreto Sviluppo", secondo me, si utilizza per motivi diversi, cioè per aree degradate, o fatiscenti, o per aree in altri casi in cui si era pensato un progetto e, poi, oggettivamente, quel progetto è fallito e c'è bisogno di una riconversione. Il fatto che una Città stia per fare un piano di residenze universitarie, anzi, stia chiedendo ad altri privati di venire qui a fare residenze universitarie, nonostante abbia una residenza ristrutturata un anno e mezzo fa, neanche un anno di cartelli... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). L'ha fatta nuova, appunto, ancora meglio, che non ha neanche messo i cartelli per dire "Cerchiamo...". Ci basta una relazione che dica oggettivamente... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Io non so se l'ha superata, posso finire? (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Tanto è vero che non l'ho liberata per l'Aula, quindi mi faccia almeno finire. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Intervenga sul merito dell'emendamento. GRIMALDI Marco Stanno interloquendo qui davanti, vorrei solo finire il punto. Il fatto che loro ci dicano che le agenzie immobiliari gli hanno detto che in questo momento storico non si riescono a vendere residenze universitarie e, quindi, per questo chiede il "Decreto Sviluppo", per me non ha senso. Non è questo che, almeno per me, dà il via libera ad un'operazione del genere. Lo dico sinceramente. Se ci avesse mostrato, dopo due o tre anni, che ha provato ad affittarla, che ha provato a vendere a residenze universitarie e non ce l'ha fatta, se basta l'autodichiarazione e dire che in questo momento non si vendono residenze universitarie, allora che cosa stiamo a fare il Piano del social housing e delle residenze universitarie? Questo ha finito da un anno, faccia una Variante urbanistica e non chieda il "Decreto Sviluppo" su un'area che oggettivamente non è degradata. Io la penso così. La pensavo così due o tre mesi fa, la penso così adesso su questo, pazienza, non saremo d'accordo. Probabilmente, alcuni accoglieranno i due emendamenti, perché pensano che ci sia la buona fede del privato; per me non basta la buona fede del privato. Il privato avrà pensato di fare il massimo, magari anche di remunerare il suo investimento. Ogni tanto, però, se si sbagliano gli investimenti, non sarà mica solo responsabilità del Comune, se si pensava di fare in fretta un'operazione e di dismetterla in pochi secondi. Il "Decreto Sviluppo" non è nato per questo, è nato per aree degradate, in cui la destinazione urbanistica ormai è fuori dal progetto di quella Città o dai destini economici di quell'area. Io non credo che, oggettivamente, in questo momento storico si possa dire che le residenze universitarie non si possano vendere. Tutto qui. Quindi, su questo non mi ha convinto e proprio per questo non voteremo questo secondo emendamento e non voteremo la proposta di deliberazione. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Altamura. ALTAMURA Alessandro Io voglio dare atto all'Assessore che, dopo molto tempo e molta discussione, la proposta di deliberazione sospesa in Aula ha, in qualche modo, recepito alcune indicazioni. Ovviamente, in questo mio intervento, a titolo personale, ribadisco la fiducia sul quadro generale che ha posto in discussione anche il tema dello sviluppo e la presentazione delle proposte e le linee di indirizzo. Sul tema specifico, però, di questa proposta di deliberazione, mi permetto di segnalare anch'io una perplessità, che ho già avuto modo di comunicare anche in un recente passato ai miei Colleghi, rispetto al fatto che, avendo avuto l'abitabilità il complesso a marzo 2013 e la richiesta di cambio di destinazione d'uso a novembre 2013, effettivamente l'intervento del Consigliere Grimaldi qualche dubbio me lo pone e mi mette nella condizione di dire che, forse, una valutazione più attenta anche da parte dell'operatore, a fronte ovviamente della difficoltà del mercato, poteva essere fatta. Anche una tempistica così ristretta, dal momento della concessione dell'abitabilità al momento della richiesta di cambio di destinazione d'uso, mi mette in condizioni di dire che, forse, l'operazione non è così convincente al 100%. Posso comprendere la linea di indirizzo dell'Assessorato, che, ovviamente, si identifica anche in un percorso più generale e complessivo. A livello personale, annuncio la mia astensione. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Levi-Montalcini. LEVI-MONTALCINI Piera Io volevo sapere una cosa in più dall'Assessore. Noi abbiamo discusso questa proposta di deliberazione mi pare a novembre, se non erro... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Mi pare fosse novembre dell'anno scorso. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Comunque, sono passati alcuni mesi da allora. A me risulta - così mi è stato riferito - che oggi quella casa sia tutta abitata, mentre allora, quattro o cinque mesi fa, ci era stato detto che era ancora tutta vuota e non utilizzabile. Mi piacerebbe quindi verificare questa discrepanza tra allora ed oggi, poiché chi mi ha assicurato che è tutta abitata è persona assolutamente affidabile, vorrei avere delucidazioni in merito. |