Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 4 Giugno 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 19

Comunicazioni del Sindaco su: "Palco del Comune ad Antagonisti".
Interventi

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
È stata fatta una richiesta di comunicazioni dal Capogruppo Marrone.
La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Ne approfitto solo per dire che sulla richiesta di comunicazioni riguardante i presunti
disservizi di GTT, l'Assessore Lubatti ha chiesto che l'argomento venisse trattato in
Commissione. In ogni caso, se viene concesso il minuto... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Va bene, la richiesta dell'Assessore Lubatti è quella di andare in
Commissione.
Il palco in questione è stato acquistato dalla Città nel contesto di una fornitura
aggiudicata nel 2010, ma che rientrava in alcune iniziative legate al progetto di
riqualificazione dell'area pedonale di via Balbo. Questo progetto comprendeva tutta
una serie di azioni immateriali con lo scopo di attirare e sperimentare una gestione
condivisa dello spazio pubblico e delle sue attrezzature ed era associata ad un patto
di gestione tra la Città e i soggetti interessati.
Questi soggetti erano, e sono tuttora, la Circoscrizione 7, la scuola elementare
"Leone Fontana", l'asilo nido comunale di via Balbo, il "Teatro della Caduta" e
l'associazione "Giardino per tutti".
Questa associazione venne coinvolta nella firma di questo patto del 2010, perché già
sottoscrittrice di un protocollo d'intesa con la Città, più precisamente con
l'Assessorato al Sistema Educativo, per la gestione coordinata del cortile di
pertinenza del nido di infanzia di via Balbo.
In questo patto di gestione vengono espressamente citati l'attrezzatura mobile
dell'area pedonale di via Balbo, appunto il palco di cui stiamo parlando, ed il
contratto di comodato d'uso dello stesso. Questo palco venne affidato nel 2010 al
"Teatro della Caduta", ma, in seguito, più precisamente nel 2011, il "Teatro della
Caduta" rinunciò a questa disponibilità.
Successivamente, quindi, venne stipulato, il 1° giugno dello stesso anno, un contratto
di comodato per l'uso di questo palco con un altro soggetto, precisamente con
l'associazione culturale "Giardino per tutti". Il contratto venne stabilito di durata
triennale, con scadenza il 31 maggio 2014.
Questo contratto prevedeva che nei periodi di inutilizzo questo palco potesse essere
stoccato, quindi immagazzinato presso la Palestra Guastalla della Circoscrizione 7;
poi stabiliva contemporaneamente la possibilità per le associazioni della Città di
richiedere questo palco in condizioni di gratuità con le spese di montaggio e
smontaggio, quindi di movimentazione, a loro carico. In ogni caso, la precedenza di
questo utilizzo veniva riconosciuta alla Circoscrizione 7. Negli ultimi tre anni, infatti,
questo palco è stato utilizzato da diverse altre associazioni.
Da ultimo, quindi dal settembre 2012, questo palco è stato utilizzato
dall'associazione "Giardino per tutti" che, ricordo, era comodataria dopo la rinuncia
del "Teatro della Caduta". Dall'associazione "Giardino per tutti" viene ritirato
dall'associazione "Arcobaleno" nel giugno 2013 per un calendario di manifestazioni
culturali nella stagione estiva presso il Mausoleo della "Bela Rosin", in carico al
Servizio Biblioteche, in collaborazione con la Circoscrizione 10 e il patrocinio
dell'Assessore alla Cultura. Questa richiesta prevedeva l'uso di questo palco.
Nel settembre 2013, quindi dopo l'utilizzo della struttura da parte dell'associazione
"Arcobaleno", il palco viene immagazzinato presso il Mausoleo della "Bela Rosin",
che era il luogo dell'utilizzo più recente.
In considerazione di questo ingombro e del montaggio molto complicato, venne
ritenuto ragionevole lasciarlo lì, anziché nella Palestra Guastalla che era, ripeto, il
posto deputato allo stoccaggio, autorizzando quindi l'ultima associazione
utilizzatrice a trattenerlo presso la propria sede, o presso locali di propria pertinenza
con l'impegno a trasportarlo non appena venisse richiesto da altre associazioni.
Il coordinamento relativo all'utilizzo di questo palco viene attribuito al Servizio
Arredo Urbano, Rigenerazione e Integrazione.
Questo Servizio il 19 maggio 2014 viene contattato dal Presidente dell'associazione
"Giardino per tutti" che segnalava la necessità di utilizzare questo palco per
impiegarlo durante il weekend del 24 e 25 maggio per alcune iniziative da svolgersi
in piazza Santa Giulia. L'Ufficio quindi contatta l'associazione "Arcobaleno"
indicando di portare il palco nel giorno deputato, che era sabato 24 maggio,
all'associazione richiedente, quindi "Giardino per tutti" - che, ricordiamoci, è sempre
la comodataria del palco -, direttamente in piazza Santa Giulia, in modo da poter
essere montato direttamente in loco.
La responsabile dell'associazione "Arcobaleno" dichiara di non avere maniera di
effettuare questo trasbordo il sabato, ma che avrebbe potuto farlo caricare il giorno
precedente, quindi il venerdì, non avendo però persone per il carico e lo scarico.
Il Servizio Arredo Urbano contatta il responsabile dell'associazione "Giardino per
tutti" riferendo questo e chiedendo dove questo palco poteva essere trasportato.
Viene data come indicazione l'indirizzo di corso Regina Margherita 47, dicendo
ovviamente che il personale per lo scarico era a carico dell'associazione "Giardino
per tutti".
Quindi il Servizio Biblioteche compila la richiesta di trasporto, la invia al Servizio
Gestione Automezzi e quindi il trasporto viene disposto nella mattina del 23 maggio.
L'autista conduce il mezzo in corso Regina Margherita 47, dove però gli viene
indicato di non fermarsi, ma di proseguire il trasporto fino a via Verdi per scaricare
questo palco. In questa sede e in quel momento in via Verdi erano presenti dei
funzionari della Città che stavano effettuando un sopralluogo, perché il luogo è
oggetto di dismissione.
A questo punto, il proposito di servirsi di questo palco per un'iniziativa pubblica
presso i locali della Cavallerizza, in tutta evidenza, appare immediatamente come
non autorizzato al personale della Città. Verificata infatti questa mancata
autorizzazione, vengono subito allertati il Corpo di Polizia Municipale e le autorità
competenti che intervengono sul posto. Il palco viene quindi trasportato al Mausoleo
della "Bela Rosin", anche perché, come dicevo prima, il contratto di comodato
scadeva il 31 maggio 2014.
Alla luce di tutto quello che è accaduto, la Direzione Servizio Arredo Urbano,
Integrazione e Rigenerazione quindi non intende in alcuna maniera rinnovare questo
rapporto di comodato, quindi questa struttura verrà gestita in autonomia.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Il palco.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Marrone.

MARRONE Maurizio
Ringrazio l'Assessore Tedesco per questo riepilogo molto preciso. In realtà, signor
Sindaco, il punto è politico, perché noi siamo al termine di una lunga e faticosa
campagna elettorale che ha visto anche toni molto tesi, in cui il Partito Democratico
ha più volte denunciato le violenze degli antagonisti contro il proprio partito, li ha
definiti squadristi, li ha definiti violenti, ha lamentato i vandalismi alle sedi, ha
lamentato il tentativo di aggressione al corteo del 1° maggio - anche se poi a
prendersele fisicamente sono stati solo gli agenti di Polizia -, ha addirittura sostenuto
che esistesse una specie di strategia di attacco premeditato e sistematico violento al
Partito Democratico da parte di autonomi, anarchici addirittura - ma io cito parole del
Segretario Regionale -, sostenendo che fossero il braccio armato del Movimento 5
Stelle, e che quindi fosse una specie di squadraccia di attacco violento politico
all'interno di una campagna elettorale.
Ora però sa che c'è, signor Sindaco? Non so se siano squadristi come dice Gariglio,
però se loro sono squadristi, a me viene il sospetto che il Podestà a questo punto
debba essere lei e le spiego perché. Perché il punto del palco è sostanzialmente -
diciamocelo pure - una sciocchezza, ma ha rivelato una figuraccia estrema di questa
Amministrazione, perché ha ricordato a tutti noi, dopo una rimozione psicologica,
che in realtà dietro questa associazione "Giardino per tutti" ci sono gli autonomi di
Askatasuna, ed è per questo che il palco è stato consegnato dagli Uffici
automaticamente all'indirizzo del Centro Sociale occupato, autogestito Askatasuna.
Questa associazione è il paravento con cui gli autonomi, con la consapevolezza
dell'Amministrazione Comunale dell'allora Sindaco Chiamparino, Assessore Pozzi,
hanno stipulato una convenzione, quindi antagonisti-Comune di Torino, per l'utilizzo
del cortile interno di un asilo comunale, condiviso logisticamente con il Centro
Sociale occupato.
Ed arriviamo alla barzelletta che gli Uffici Comunali fanno la ditta traslochi di una
struttura per andare a farla servire ad un evento all'interno di un altro edificio
occupato, su indirizzo degli stessi antagonisti, e vengono fermati dalla Polizia che si
domanda come sia possibile tutto ciò. Questa barzelletta succede perché in questa
Città c'è una connivenza politica, devo darle atto, radicata in tempi precedenti al suo
arrivo, tra antagonismo torinese e Partito Democratico, perché dobbiamo chiamare i
partiti con il loro nome. Erano allora DS, signor Sindaco, però mi sembra che alla
fine il partito è quello: ha cambiato nome, ma le persone sono sempre le stesse.
Adesso abbiamo una convenzione di utilizzo di un giardino, e mi chiedo se verrà
rinnovata con quei soggetti e come verrà affrontato l'utilizzo di quello spazio che
dovrebbe essere dei bambini e non del Centro Sociale Askatasuna, per farci i concerti
e gli affari loro; c'è una convenzione con Radio Blackout che ottiene un affitto
simbolico dalla sua Amministrazione, ancora adesso, per l'utilizzo sociale giovanile
dei locali comunali. Nell'operazione che si è consumata ieri con centoundici
indagati, ventinove sottoposti a misure cautelari, undici carcerazioni e sei arresti
domiciliari, ci sono anche redattori di quella radio, esponenti di quella realtà con cui
la sua Amministrazione continua a stipulare una convenzione di utilizzo degli
immobili comunali. Tutto ciò avviene dopo che, nella stessa operazione di Polizia
all'interno di quello stabile comunale occupato, che è l'asilo di via Alessandria, sono
state ritrovate biciclette del ToBike rubate, con un'officina per nasconderle e
camuffarle, è stata trovata droga, sono state trovate armi improprie.
Quindi la domanda è, signor Sindaco, questa connivenza che è sancita da
convenzioni pubbliche tra l'Amministrazione Comunale e il mondo
dell'antagonismo autonomo e anarchico andrà avanti? Sì o no? Perché se andranno
avanti, e io quindi le chiedo un impegno politico esplicito, e se darà seguito a chi,
come SEL, addirittura pubblicamente approva l'occupazione della Cavallerizza,
spendendo parole di approvazione per quello stesso Centro Sociale Askatasuna, che
di fatto la sta gestendo abusivamente rispetto alla Città, allora, signor Sindaco, da
questo momento lei si deve assumere la responsabilità di tutto ciò e ogni volta che il
suo partito griderà allo squadrismo, griderà all'aggressione dei cattivoni dei Centri
Sociali occupati, ricorderò che sono in vigore delle convenzioni tra Amministrazione
Comunale e questi violenti, tra lei, signor Sindaco come rappresentante legale del
Comune, e questi delinquenti conclamati che sono costantemente al centro di
operazioni di Polizia, ma soprattutto, anche volendo essere garantisti, sono tutti
pluripregiudicati.
Il soggetto che abbiamo visto dirigere i lavori della Cavallerizza occupata ha una
fedina penale che ci possiamo tenere anche il soffitto della Sala Rossa, si chiama
Andrea Bonadonna, facciamo i nomi e cognomi, ci sono le foto. Sono gli stessi
soggetti che dirigono le azioni violente di quei Centri Sociali da sempre.
Per cui, signor Sindaco, adesso la pongo di fronte ad una responsabilità politica, se
lei davvero ritiene di ostacolare e di combattere queste realtà, deve porre
conseguentemente fine a queste convenzioni e lo deve fare da subito alla luce delle
ennesime illegalità riscontrate continuamente all'interno di quei locali e da parte di
quei soggetti che sappiamo essere sostanzialmente i veri cervelli e braccia anche di
ogni aggressione politica che sta avvenendo nei confronti del suo stesso partito, ma
di tutti gli avversari politici, devo dire, anche senza grande visibilità, da ormai
quindici anni a questa parte.
Veramente la invito a prendere una posizione, perché ringrazio, e concludo come ho
iniziato, l'Assessore Tedesco, ma non ve la potete cavare con una risposta di mera
riepilogazione dei fatti avvenuti a livello di cronaca.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Devo dire che la ricostruzione didascalica dell'Assessore Tedesco mi sembrava
sufficiente, perché sostanzialmente fotografa la gestione di quello che è un palco,
non un'arma contundente a disposizione del Comune, non una spy-story da Servizi
Segreti, invece il Consigliere Marrone ha voluto metterci il carico da novanta
collegandolo con l'operazione della Magistratura di ieri e facendo anche esplodere i
fatti di maggiore significato, almeno comunicativo, dell'operazione di ieri.
Fa un po' sorridere dire che adesso il problema delle case occupate o degli anarchici
siano le due biciclette di ToBike trovate, o quelle che lei ha chiamato droghe, cioè la
sostanza stupefacente che questa Aula Consiliare vorrebbe legalizzare, perché ha
approvato una mozione in tal senso, che legale non è, piuttosto che l'azione sul tema
degli sfratti.
Però penso che in un momento come questo si debba evitare di generare tensioni e di
criminalizzare i movimenti, ma analizzare le cose per quello che sono. Consigliere
Marrone, confondere l'esperienza delle case occupate dal movimento anarchico, che
viene sottoposto ad un'azione di indagine e controllo, che ieri abbiamo visto, è sotto
gli occhi di tutti, con l'esperienza della Cavallerizza occupata, che ho visitato,
popolata - mi permetta - da giovani di questa Città; sabato hanno partecipato alle
iniziative migliaia di torinesi, circa duemila, che hanno girato quel luogo, che è un
luogo patrimonio della nostra Città, penso che sia un'operazione di mistificazione
che vada rimandata al mittente, è una provocazione bella e buona, in questo
momento inaccettabile.
Credo che la nostra Amministrazione, la nostra Giunta debba riflettere su quello che
è un fatto chiaro, le operazioni di cartolarizzazione cominciate negli scorsi anni
stavano in un altro momento storico della Città, in un momento storico in cui la leva
immobiliare aveva ancora un valore e in cui si pensava di poter risolvere le note
difficoltà economiche di tutti i Comuni italiani e di questo Ente utilizzando anche
quella leva. Che oggi ci sia una distanza così grande fra il valore di cartolarizzazione,
l'offerta al mercato e la richiesta che il mercato fa, dimostra che siamo disallineati
rispetto a quella possibilità e questo disallineamento porta anche a rischiare di
sottovalutare e di confondere il prezzo con il valore.
Il prezzo che il mercato offre con il valore straordinario di quella struttura, ma
soprattutto il significato che ha la possibilità di continuare non solo a proporre una
cultura mainstream, una cultura in grado anche di aggredire il mercato della cultura,
ma anche una produzione culturale che arriva dal basso, arriva dai tanti operatori
diffusi, arriva dalla volontà e dalla richiesta di moltissimi giovani di questa Città di
poterla vivere da protagonisti.
Penso che questo ci sia oggi alla Cavallerizza, non altro. Non pluripregiudicati, come
dice lei. Questa cosa non solo non l'ho vista, ma temo e penso che confondere le due
cose semplicemente determinerebbe, da un lato, la scomparsa in valore sociale, cioè
la voglia di auto-organizzarsi e di partecipare di una parte della Città, e, dall'altra
parte, il confondere quel luogo, che andrebbe riportato a sistema della Città, come un
buco nero, cosa che non è. Oggi alla Cavallerizza può entrare chiunque, non c'è
bisogno di un'azione di Polizia, possiamo andarci insieme, può fruire di un'offerta
fatta e auto-organizzata dal Comitato che in questo momento la sta gestendo e può
aprire un'interlocuzione, una discussione con quello che sta accadendo in questo
momento in Città. Confondere i due livelli e confonderli con quello che è capitato
rispetto ad un palco credo sia un enorme errore.
In ultimo, mi preme dire che la determinazione di un clima di questo tipo, cioè legare
con un filo rosso, che non esiste, i fatti che portano l'attacco al Partito Democratico -
a cui va tutta la nostra solidarietà, perché è inaccettabile che si attacchi una sede di
partito - con una occupazione portata avanti da un gruppo di giovani, con
l'esperienza delle case occupate, con magari, mi permetta di dirlo a questo punto,
l'aggressione che c'è stata l'altro giorno al metrò di Torino ad un giovane come tanti
che sono in Città, questo filo rosso che lei traccia, e che non riconosco, invece
determina un clima che per me è inaccettabile in questa Città.
I singoli episodi vanno divisi, vanno perseguiti laddove ci sono azioni inaccettabili,
ma vanno anche difese invece le esperienze di socialità e di aggregazione che ci sono
nella nostra Città. Distinguerle per non confondere è un dovere che la politica ha in
questo momento davanti ad una crisi economica fortissima che mette in difficoltà
una parte significativa della nostra Città. Accomunare, mischiare e soprattutto
criminalizzare, invece, per noi è inaccettabile.
Per questa ragione, penso che quanto è successo sul palco sia un episodio che
l'Assessore Tedesco ha ricostruito, penso che quanto sta capitando alla Cavallerizza
sia un fatto interessante che vada ascoltato e, quindi, invito il Presidente della
Commissione Cultura, Luca Cassiani, a convocare un incontro con i ragazzi del
Comitato della Cavallerizza per ascoltare anche le loro ragioni, perché questo è
quello che ci hanno chiesto e ovviamente lascio alla Magistratura, invece, il compito
di indagare laddove reputi che ci siano fatti degni di nota.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Chiedo ai Consiglieri di rimanere nei tempi dei cinque minuti per Gruppo.
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
Alla faccia della connivenza, Consigliere Marrone! Parlo a nome di un Gruppo
Consiliare che è espressione di un partito che da troppo tempo impunemente vede le
proprie sedi assaltate squadristicamente da persone, da violenti, terroristi che se ne
fregano del fatto che dentro quelle sedi ci siano anziani, ci siano persone che le
vivono. Le deturpano, le infangano e infangano la democrazia e la partecipazione.
Alla faccia della convivenza! Questa non è finzione. Abbiamo fatto la campagna
elettorale in condizioni pesanti, con la difficoltà a poter svolgere serenamente la
nostra azione politica, così come è stato consentito a lei e alla sua forza politica, e lei
ci viene a parlare di connivenza.
Noi riteniamo, e lo voglio dire in maniera chiara e inequivocabile, che in questa
Città, nella società che immaginiamo e che ogni giorno con grande fatica, e anche
sbagliando, proviamo a costruire, non ci possano essere e non si possano permettere
spazi di immunità o spazi per l'illegalità. Le regole le rispettano tutti. Questo lo
voglio dire in maniera molto chiara. Vale per i politici come per gli amministratori di
condominio, come per chi si mette alla guida al mattino, come chi occupa
illegalmente o fa attività illegale. Quindi su questo voglio che ci sia chiarezza.
Altra cosa sono le questioni delle quali ha anche parlato il Consigliere Curto, i temi
politici che vengono posti. Il problema dell'emergenza casa è un problema rispetto al
quale la politica deve essere nelle condizioni di dare risposte. La risposta non è
picchiare l'Ufficiale Giudiziario o impedire che l'Ufficiale Giudiziario svolga il suo
compito. La risposta la deve dare la politica, la devono dare le istituzioni. Dobbiamo
farcene carico tutti, anche insieme alle persone che segnano il problema.
Allora, è connivenza dire che c'è disponibilità al ragionamento con tutti quelli che
vivono nella legalità e affrontano i problemi a volto scoperto? Questo è il nostro
approccio. Chi vuole ragionare e chi vuole confrontarsi, sappia che trova nel Partito
Democratico e in quest'Aula sempre degli interlocutori; chi vuole delinquere, sappia
che ci troverà dall'altra parte della barricata.
Su questo richiamo davvero la necessità che le Istituzioni Comunali non vengano
lasciate sole. C'è necessità che all'interno del Comitato per la sicurezza e l'ordine
pubblico i problemi di questi temi vengano affrontati da chi ne ha le responsabilità e
non si possa scaricare sulla Città di Torino il compito di, da una parte, prendersi le
mazzate, dall'altra, risolvere un problema che è di ordine pubblico e che riguarda il
sistema giudiziario.
L'ho già detto, ma forse lei non mi ha ascoltato, noi non diamo soldi, noi abbiamo
ragionato negli anni con chi era disponibile a farlo. Quello è il quadro che è stato
definito negli anni Novanta su questo tema; oggi quel quadro e quel contesto non ci
sono.
Se ci sono le condizioni, si prova a ragionare, e le cose che diceva il Consigliere
Curto sulla Cavallerizza mi trovano sostanzialmente d'accordo a dire che c'è un
mondo della cultura, c'è un mondo dello spontaneismo che ci chiede spazi per poter
fare la propria attività. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Consigliere Liardo,
avrà tempo per intervenire. Non abbiamo cacciato nessuno e il Consigliere Marrone
lo sa. Si caccia chi commette reati e si ragiona con chi pone questioni.
La questione degli spazi per la cultura e la possibilità di accedere a quegli spazi è un
tema sul quale si ragiona, ma, ribadisco, nella legalità e nella disponibilità ad
interloquire con l'Istituzione Comunale. Allora, su questo davvero non ci siano
infingimenti e strumentalizzazioni da parte di tutti.
La vicenda palco è stata correttamente riportata nel suo alveo naturale e oggi ne
possiamo parlare anche fuori dalla strumentalizzazione elettorale. Invece, vogliamo
essere molto chiari sulla distinzione tra i temi politici e la partecipazione da una parte
e la lotta all'illegalità e a chi cerca immunità in qualche zona franca.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
Non ho altri interventi e non vi sono repliche da parte della Giunta, quindi
possiamo… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Consigliere Viale, ogni
Gruppo aveva cinque minuti… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). La parola
al Consigliere Viale, ma, se interviene sul contenuto, le toglierò la parola, come da
Regolamento.

VIALE Silvio
Vorrei intervenire semplicemente sull'ordine dei lavori; nessuno l'ha ricordato, ma
vorrei sollecitare la Presidenza a fare la verifica della mozione approvata il 25
novembre 2013, che è molto pertinente. Fu votata da questo Consiglio Comunale, io
peraltro avevo espresso un voto contrario, ma, se si approvano i documenti, si
impone alla Presidenza di far valere la cosa. I sei mesi sono passati. Al di là della
strumentalità del testo, credo che questa mozione meriti una verifica e lo sottolineo
nel momento in cui è stata fatta una richiesta di comunicazioni alla fine. Poi, è ovvio
che i due proponenti, i Consiglieri Marrone e Sbriglio, se ne siano dimenticati,
perché questo può capitare.

MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario)
La ringrazio e faremo la verifica da lei richiesta; la ringrazio anche per la brevità
della comunicazione.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)