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MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) È stata fatta una richiesta di comunicazioni dal Capogruppo Marrone. La parola, per la risposta, all'Assessore Tedesco. TEDESCO Giuliana (Assessore) Ne approfitto solo per dire che sulla richiesta di comunicazioni riguardante i presunti disservizi di GTT, l'Assessore Lubatti ha chiesto che l'argomento venisse trattato in Commissione. In ogni caso, se viene concesso il minuto... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene, la richiesta dell'Assessore Lubatti è quella di andare in Commissione. Il palco in questione è stato acquistato dalla Città nel contesto di una fornitura aggiudicata nel 2010, ma che rientrava in alcune iniziative legate al progetto di riqualificazione dell'area pedonale di via Balbo. Questo progetto comprendeva tutta una serie di azioni immateriali con lo scopo di attirare e sperimentare una gestione condivisa dello spazio pubblico e delle sue attrezzature ed era associata ad un patto di gestione tra la Città e i soggetti interessati. Questi soggetti erano, e sono tuttora, la Circoscrizione 7, la scuola elementare "Leone Fontana", l'asilo nido comunale di via Balbo, il "Teatro della Caduta" e l'associazione "Giardino per tutti". Questa associazione venne coinvolta nella firma di questo patto del 2010, perché già sottoscrittrice di un protocollo d'intesa con la Città, più precisamente con l'Assessorato al Sistema Educativo, per la gestione coordinata del cortile di pertinenza del nido di infanzia di via Balbo. In questo patto di gestione vengono espressamente citati l'attrezzatura mobile dell'area pedonale di via Balbo, appunto il palco di cui stiamo parlando, ed il contratto di comodato d'uso dello stesso. Questo palco venne affidato nel 2010 al "Teatro della Caduta", ma, in seguito, più precisamente nel 2011, il "Teatro della Caduta" rinunciò a questa disponibilità. Successivamente, quindi, venne stipulato, il 1° giugno dello stesso anno, un contratto di comodato per l'uso di questo palco con un altro soggetto, precisamente con l'associazione culturale "Giardino per tutti". Il contratto venne stabilito di durata triennale, con scadenza il 31 maggio 2014. Questo contratto prevedeva che nei periodi di inutilizzo questo palco potesse essere stoccato, quindi immagazzinato presso la Palestra Guastalla della Circoscrizione 7; poi stabiliva contemporaneamente la possibilità per le associazioni della Città di richiedere questo palco in condizioni di gratuità con le spese di montaggio e smontaggio, quindi di movimentazione, a loro carico. In ogni caso, la precedenza di questo utilizzo veniva riconosciuta alla Circoscrizione 7. Negli ultimi tre anni, infatti, questo palco è stato utilizzato da diverse altre associazioni. Da ultimo, quindi dal settembre 2012, questo palco è stato utilizzato dall'associazione "Giardino per tutti" che, ricordo, era comodataria dopo la rinuncia del "Teatro della Caduta". Dall'associazione "Giardino per tutti" viene ritirato dall'associazione "Arcobaleno" nel giugno 2013 per un calendario di manifestazioni culturali nella stagione estiva presso il Mausoleo della "Bela Rosin", in carico al Servizio Biblioteche, in collaborazione con la Circoscrizione 10 e il patrocinio dell'Assessore alla Cultura. Questa richiesta prevedeva l'uso di questo palco. Nel settembre 2013, quindi dopo l'utilizzo della struttura da parte dell'associazione "Arcobaleno", il palco viene immagazzinato presso il Mausoleo della "Bela Rosin", che era il luogo dell'utilizzo più recente. In considerazione di questo ingombro e del montaggio molto complicato, venne ritenuto ragionevole lasciarlo lì, anziché nella Palestra Guastalla che era, ripeto, il posto deputato allo stoccaggio, autorizzando quindi l'ultima associazione utilizzatrice a trattenerlo presso la propria sede, o presso locali di propria pertinenza con l'impegno a trasportarlo non appena venisse richiesto da altre associazioni. Il coordinamento relativo all'utilizzo di questo palco viene attribuito al Servizio Arredo Urbano, Rigenerazione e Integrazione. Questo Servizio il 19 maggio 2014 viene contattato dal Presidente dell'associazione "Giardino per tutti" che segnalava la necessità di utilizzare questo palco per impiegarlo durante il weekend del 24 e 25 maggio per alcune iniziative da svolgersi in piazza Santa Giulia. L'Ufficio quindi contatta l'associazione "Arcobaleno" indicando di portare il palco nel giorno deputato, che era sabato 24 maggio, all'associazione richiedente, quindi "Giardino per tutti" - che, ricordiamoci, è sempre la comodataria del palco -, direttamente in piazza Santa Giulia, in modo da poter essere montato direttamente in loco. La responsabile dell'associazione "Arcobaleno" dichiara di non avere maniera di effettuare questo trasbordo il sabato, ma che avrebbe potuto farlo caricare il giorno precedente, quindi il venerdì, non avendo però persone per il carico e lo scarico. Il Servizio Arredo Urbano contatta il responsabile dell'associazione "Giardino per tutti" riferendo questo e chiedendo dove questo palco poteva essere trasportato. Viene data come indicazione l'indirizzo di corso Regina Margherita 47, dicendo ovviamente che il personale per lo scarico era a carico dell'associazione "Giardino per tutti". Quindi il Servizio Biblioteche compila la richiesta di trasporto, la invia al Servizio Gestione Automezzi e quindi il trasporto viene disposto nella mattina del 23 maggio. L'autista conduce il mezzo in corso Regina Margherita 47, dove però gli viene indicato di non fermarsi, ma di proseguire il trasporto fino a via Verdi per scaricare questo palco. In questa sede e in quel momento in via Verdi erano presenti dei funzionari della Città che stavano effettuando un sopralluogo, perché il luogo è oggetto di dismissione. A questo punto, il proposito di servirsi di questo palco per un'iniziativa pubblica presso i locali della Cavallerizza, in tutta evidenza, appare immediatamente come non autorizzato al personale della Città. Verificata infatti questa mancata autorizzazione, vengono subito allertati il Corpo di Polizia Municipale e le autorità competenti che intervengono sul posto. Il palco viene quindi trasportato al Mausoleo della "Bela Rosin", anche perché, come dicevo prima, il contratto di comodato scadeva il 31 maggio 2014. Alla luce di tutto quello che è accaduto, la Direzione Servizio Arredo Urbano, Integrazione e Rigenerazione quindi non intende in alcuna maniera rinnovare questo rapporto di comodato, quindi questa struttura verrà gestita in autonomia. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Il palco. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Ringrazio l'Assessore Tedesco per questo riepilogo molto preciso. In realtà, signor Sindaco, il punto è politico, perché noi siamo al termine di una lunga e faticosa campagna elettorale che ha visto anche toni molto tesi, in cui il Partito Democratico ha più volte denunciato le violenze degli antagonisti contro il proprio partito, li ha definiti squadristi, li ha definiti violenti, ha lamentato i vandalismi alle sedi, ha lamentato il tentativo di aggressione al corteo del 1° maggio - anche se poi a prendersele fisicamente sono stati solo gli agenti di Polizia -, ha addirittura sostenuto che esistesse una specie di strategia di attacco premeditato e sistematico violento al Partito Democratico da parte di autonomi, anarchici addirittura - ma io cito parole del Segretario Regionale -, sostenendo che fossero il braccio armato del Movimento 5 Stelle, e che quindi fosse una specie di squadraccia di attacco violento politico all'interno di una campagna elettorale. Ora però sa che c'è, signor Sindaco? Non so se siano squadristi come dice Gariglio, però se loro sono squadristi, a me viene il sospetto che il Podestà a questo punto debba essere lei e le spiego perché. Perché il punto del palco è sostanzialmente - diciamocelo pure - una sciocchezza, ma ha rivelato una figuraccia estrema di questa Amministrazione, perché ha ricordato a tutti noi, dopo una rimozione psicologica, che in realtà dietro questa associazione "Giardino per tutti" ci sono gli autonomi di Askatasuna, ed è per questo che il palco è stato consegnato dagli Uffici automaticamente all'indirizzo del Centro Sociale occupato, autogestito Askatasuna. Questa associazione è il paravento con cui gli autonomi, con la consapevolezza dell'Amministrazione Comunale dell'allora Sindaco Chiamparino, Assessore Pozzi, hanno stipulato una convenzione, quindi antagonisti-Comune di Torino, per l'utilizzo del cortile interno di un asilo comunale, condiviso logisticamente con il Centro Sociale occupato. Ed arriviamo alla barzelletta che gli Uffici Comunali fanno la ditta traslochi di una struttura per andare a farla servire ad un evento all'interno di un altro edificio occupato, su indirizzo degli stessi antagonisti, e vengono fermati dalla Polizia che si domanda come sia possibile tutto ciò. Questa barzelletta succede perché in questa Città c'è una connivenza politica, devo darle atto, radicata in tempi precedenti al suo arrivo, tra antagonismo torinese e Partito Democratico, perché dobbiamo chiamare i partiti con il loro nome. Erano allora DS, signor Sindaco, però mi sembra che alla fine il partito è quello: ha cambiato nome, ma le persone sono sempre le stesse. Adesso abbiamo una convenzione di utilizzo di un giardino, e mi chiedo se verrà rinnovata con quei soggetti e come verrà affrontato l'utilizzo di quello spazio che dovrebbe essere dei bambini e non del Centro Sociale Askatasuna, per farci i concerti e gli affari loro; c'è una convenzione con Radio Blackout che ottiene un affitto simbolico dalla sua Amministrazione, ancora adesso, per l'utilizzo sociale giovanile dei locali comunali. Nell'operazione che si è consumata ieri con centoundici indagati, ventinove sottoposti a misure cautelari, undici carcerazioni e sei arresti domiciliari, ci sono anche redattori di quella radio, esponenti di quella realtà con cui la sua Amministrazione continua a stipulare una convenzione di utilizzo degli immobili comunali. Tutto ciò avviene dopo che, nella stessa operazione di Polizia all'interno di quello stabile comunale occupato, che è l'asilo di via Alessandria, sono state ritrovate biciclette del ToBike rubate, con un'officina per nasconderle e camuffarle, è stata trovata droga, sono state trovate armi improprie. Quindi la domanda è, signor Sindaco, questa connivenza che è sancita da convenzioni pubbliche tra l'Amministrazione Comunale e il mondo dell'antagonismo autonomo e anarchico andrà avanti? Sì o no? Perché se andranno avanti, e io quindi le chiedo un impegno politico esplicito, e se darà seguito a chi, come SEL, addirittura pubblicamente approva l'occupazione della Cavallerizza, spendendo parole di approvazione per quello stesso Centro Sociale Askatasuna, che di fatto la sta gestendo abusivamente rispetto alla Città, allora, signor Sindaco, da questo momento lei si deve assumere la responsabilità di tutto ciò e ogni volta che il suo partito griderà allo squadrismo, griderà all'aggressione dei cattivoni dei Centri Sociali occupati, ricorderò che sono in vigore delle convenzioni tra Amministrazione Comunale e questi violenti, tra lei, signor Sindaco come rappresentante legale del Comune, e questi delinquenti conclamati che sono costantemente al centro di operazioni di Polizia, ma soprattutto, anche volendo essere garantisti, sono tutti pluripregiudicati. Il soggetto che abbiamo visto dirigere i lavori della Cavallerizza occupata ha una fedina penale che ci possiamo tenere anche il soffitto della Sala Rossa, si chiama Andrea Bonadonna, facciamo i nomi e cognomi, ci sono le foto. Sono gli stessi soggetti che dirigono le azioni violente di quei Centri Sociali da sempre. Per cui, signor Sindaco, adesso la pongo di fronte ad una responsabilità politica, se lei davvero ritiene di ostacolare e di combattere queste realtà, deve porre conseguentemente fine a queste convenzioni e lo deve fare da subito alla luce delle ennesime illegalità riscontrate continuamente all'interno di quei locali e da parte di quei soggetti che sappiamo essere sostanzialmente i veri cervelli e braccia anche di ogni aggressione politica che sta avvenendo nei confronti del suo stesso partito, ma di tutti gli avversari politici, devo dire, anche senza grande visibilità, da ormai quindici anni a questa parte. Veramente la invito a prendere una posizione, perché ringrazio, e concludo come ho iniziato, l'Assessore Tedesco, ma non ve la potete cavare con una risposta di mera riepilogazione dei fatti avvenuti a livello di cronaca. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La parola al Consigliere Curto. CURTO Michele Devo dire che la ricostruzione didascalica dell'Assessore Tedesco mi sembrava sufficiente, perché sostanzialmente fotografa la gestione di quello che è un palco, non un'arma contundente a disposizione del Comune, non una spy-story da Servizi Segreti, invece il Consigliere Marrone ha voluto metterci il carico da novanta collegandolo con l'operazione della Magistratura di ieri e facendo anche esplodere i fatti di maggiore significato, almeno comunicativo, dell'operazione di ieri. Fa un po' sorridere dire che adesso il problema delle case occupate o degli anarchici siano le due biciclette di ToBike trovate, o quelle che lei ha chiamato droghe, cioè la sostanza stupefacente che questa Aula Consiliare vorrebbe legalizzare, perché ha approvato una mozione in tal senso, che legale non è, piuttosto che l'azione sul tema degli sfratti. Però penso che in un momento come questo si debba evitare di generare tensioni e di criminalizzare i movimenti, ma analizzare le cose per quello che sono. Consigliere Marrone, confondere l'esperienza delle case occupate dal movimento anarchico, che viene sottoposto ad un'azione di indagine e controllo, che ieri abbiamo visto, è sotto gli occhi di tutti, con l'esperienza della Cavallerizza occupata, che ho visitato, popolata - mi permetta - da giovani di questa Città; sabato hanno partecipato alle iniziative migliaia di torinesi, circa duemila, che hanno girato quel luogo, che è un luogo patrimonio della nostra Città, penso che sia un'operazione di mistificazione che vada rimandata al mittente, è una provocazione bella e buona, in questo momento inaccettabile. Credo che la nostra Amministrazione, la nostra Giunta debba riflettere su quello che è un fatto chiaro, le operazioni di cartolarizzazione cominciate negli scorsi anni stavano in un altro momento storico della Città, in un momento storico in cui la leva immobiliare aveva ancora un valore e in cui si pensava di poter risolvere le note difficoltà economiche di tutti i Comuni italiani e di questo Ente utilizzando anche quella leva. Che oggi ci sia una distanza così grande fra il valore di cartolarizzazione, l'offerta al mercato e la richiesta che il mercato fa, dimostra che siamo disallineati rispetto a quella possibilità e questo disallineamento porta anche a rischiare di sottovalutare e di confondere il prezzo con il valore. Il prezzo che il mercato offre con il valore straordinario di quella struttura, ma soprattutto il significato che ha la possibilità di continuare non solo a proporre una cultura mainstream, una cultura in grado anche di aggredire il mercato della cultura, ma anche una produzione culturale che arriva dal basso, arriva dai tanti operatori diffusi, arriva dalla volontà e dalla richiesta di moltissimi giovani di questa Città di poterla vivere da protagonisti. Penso che questo ci sia oggi alla Cavallerizza, non altro. Non pluripregiudicati, come dice lei. Questa cosa non solo non l'ho vista, ma temo e penso che confondere le due cose semplicemente determinerebbe, da un lato, la scomparsa in valore sociale, cioè la voglia di auto-organizzarsi e di partecipare di una parte della Città, e, dall'altra parte, il confondere quel luogo, che andrebbe riportato a sistema della Città, come un buco nero, cosa che non è. Oggi alla Cavallerizza può entrare chiunque, non c'è bisogno di un'azione di Polizia, possiamo andarci insieme, può fruire di un'offerta fatta e auto-organizzata dal Comitato che in questo momento la sta gestendo e può aprire un'interlocuzione, una discussione con quello che sta accadendo in questo momento in Città. Confondere i due livelli e confonderli con quello che è capitato rispetto ad un palco credo sia un enorme errore. In ultimo, mi preme dire che la determinazione di un clima di questo tipo, cioè legare con un filo rosso, che non esiste, i fatti che portano l'attacco al Partito Democratico - a cui va tutta la nostra solidarietà, perché è inaccettabile che si attacchi una sede di partito - con una occupazione portata avanti da un gruppo di giovani, con l'esperienza delle case occupate, con magari, mi permetta di dirlo a questo punto, l'aggressione che c'è stata l'altro giorno al metrò di Torino ad un giovane come tanti che sono in Città, questo filo rosso che lei traccia, e che non riconosco, invece determina un clima che per me è inaccettabile in questa Città. I singoli episodi vanno divisi, vanno perseguiti laddove ci sono azioni inaccettabili, ma vanno anche difese invece le esperienze di socialità e di aggregazione che ci sono nella nostra Città. Distinguerle per non confondere è un dovere che la politica ha in questo momento davanti ad una crisi economica fortissima che mette in difficoltà una parte significativa della nostra Città. Accomunare, mischiare e soprattutto criminalizzare, invece, per noi è inaccettabile. Per questa ragione, penso che quanto è successo sul palco sia un episodio che l'Assessore Tedesco ha ricostruito, penso che quanto sta capitando alla Cavallerizza sia un fatto interessante che vada ascoltato e, quindi, invito il Presidente della Commissione Cultura, Luca Cassiani, a convocare un incontro con i ragazzi del Comitato della Cavallerizza per ascoltare anche le loro ragioni, perché questo è quello che ci hanno chiesto e ovviamente lascio alla Magistratura, invece, il compito di indagare laddove reputi che ci siano fatti degni di nota. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Chiedo ai Consiglieri di rimanere nei tempi dei cinque minuti per Gruppo. La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Alla faccia della connivenza, Consigliere Marrone! Parlo a nome di un Gruppo Consiliare che è espressione di un partito che da troppo tempo impunemente vede le proprie sedi assaltate squadristicamente da persone, da violenti, terroristi che se ne fregano del fatto che dentro quelle sedi ci siano anziani, ci siano persone che le vivono. Le deturpano, le infangano e infangano la democrazia e la partecipazione. Alla faccia della convivenza! Questa non è finzione. Abbiamo fatto la campagna elettorale in condizioni pesanti, con la difficoltà a poter svolgere serenamente la nostra azione politica, così come è stato consentito a lei e alla sua forza politica, e lei ci viene a parlare di connivenza. Noi riteniamo, e lo voglio dire in maniera chiara e inequivocabile, che in questa Città, nella società che immaginiamo e che ogni giorno con grande fatica, e anche sbagliando, proviamo a costruire, non ci possano essere e non si possano permettere spazi di immunità o spazi per l'illegalità. Le regole le rispettano tutti. Questo lo voglio dire in maniera molto chiara. Vale per i politici come per gli amministratori di condominio, come per chi si mette alla guida al mattino, come chi occupa illegalmente o fa attività illegale. Quindi su questo voglio che ci sia chiarezza. Altra cosa sono le questioni delle quali ha anche parlato il Consigliere Curto, i temi politici che vengono posti. Il problema dell'emergenza casa è un problema rispetto al quale la politica deve essere nelle condizioni di dare risposte. La risposta non è picchiare l'Ufficiale Giudiziario o impedire che l'Ufficiale Giudiziario svolga il suo compito. La risposta la deve dare la politica, la devono dare le istituzioni. Dobbiamo farcene carico tutti, anche insieme alle persone che segnano il problema. Allora, è connivenza dire che c'è disponibilità al ragionamento con tutti quelli che vivono nella legalità e affrontano i problemi a volto scoperto? Questo è il nostro approccio. Chi vuole ragionare e chi vuole confrontarsi, sappia che trova nel Partito Democratico e in quest'Aula sempre degli interlocutori; chi vuole delinquere, sappia che ci troverà dall'altra parte della barricata. Su questo richiamo davvero la necessità che le Istituzioni Comunali non vengano lasciate sole. C'è necessità che all'interno del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico i problemi di questi temi vengano affrontati da chi ne ha le responsabilità e non si possa scaricare sulla Città di Torino il compito di, da una parte, prendersi le mazzate, dall'altra, risolvere un problema che è di ordine pubblico e che riguarda il sistema giudiziario. L'ho già detto, ma forse lei non mi ha ascoltato, noi non diamo soldi, noi abbiamo ragionato negli anni con chi era disponibile a farlo. Quello è il quadro che è stato definito negli anni Novanta su questo tema; oggi quel quadro e quel contesto non ci sono. Se ci sono le condizioni, si prova a ragionare, e le cose che diceva il Consigliere Curto sulla Cavallerizza mi trovano sostanzialmente d'accordo a dire che c'è un mondo della cultura, c'è un mondo dello spontaneismo che ci chiede spazi per poter fare la propria attività. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Consigliere Liardo, avrà tempo per intervenire. Non abbiamo cacciato nessuno e il Consigliere Marrone lo sa. Si caccia chi commette reati e si ragiona con chi pone questioni. La questione degli spazi per la cultura e la possibilità di accedere a quegli spazi è un tema sul quale si ragiona, ma, ribadisco, nella legalità e nella disponibilità ad interloquire con l'Istituzione Comunale. Allora, su questo davvero non ci siano infingimenti e strumentalizzazioni da parte di tutti. La vicenda palco è stata correttamente riportata nel suo alveo naturale e oggi ne possiamo parlare anche fuori dalla strumentalizzazione elettorale. Invece, vogliamo essere molto chiari sulla distinzione tra i temi politici e la partecipazione da una parte e la lotta all'illegalità e a chi cerca immunità in qualche zona franca. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) Non ho altri interventi e non vi sono repliche da parte della Giunta, quindi possiamo… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Consigliere Viale, ogni Gruppo aveva cinque minuti… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). La parola al Consigliere Viale, ma, se interviene sul contenuto, le toglierò la parola, come da Regolamento. VIALE Silvio Vorrei intervenire semplicemente sull'ordine dei lavori; nessuno l'ha ricordato, ma vorrei sollecitare la Presidenza a fare la verifica della mozione approvata il 25 novembre 2013, che è molto pertinente. Fu votata da questo Consiglio Comunale, io peraltro avevo espresso un voto contrario, ma, se si approvano i documenti, si impone alla Presidenza di far valere la cosa. I sei mesi sono passati. Al di là della strumentalità del testo, credo che questa mozione meriti una verifica e lo sottolineo nel momento in cui è stata fatta una richiesta di comunicazioni alla fine. Poi, è ovvio che i due proponenti, i Consiglieri Marrone e Sbriglio, se ne siano dimenticati, perché questo può capitare. MAGLIANO Silvio (Vicepresidente Vicario) La ringrazio e faremo la verifica da lei richiesta; la ringrazio anche per la brevità della comunicazione. |