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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 28 Maggio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 10
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2014-02247
ISTITUZIONE COMMISSIONE CONSILIARE SPECIALE PROGETTO "SMART CITY". [Testo coordinato]
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo all'esame della deliberazione n. mecc. 201402247/002, presentata dal
Consigliere Troiano in data…, avente per oggetto:

"Istituzione Commissione Consiliare Speciale Progetto 'Smart City'".

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Vi leggo le designazioni indicate dalla Conferenza dei Capigruppo per i membri di
questa Commissione, perché non sono presenti sulla deliberazione.
È stato presentato un emendamento che assumerei direttamente nel testo della
deliberazione. Questo emendamento dice che a pagina 2, penultimo capoverso della
narrativa, dopo le parole: "e la carica di Vicepresidente dal Consigliere...", inserire il
seguente capoverso: "È invitato permanente ai lavori della Commissione il
Presidente della VI Commissione Consiliare Permanente".
I membri di maggioranza sono indicati nei Consiglieri: Levi-Montalcini, Nomis,
Muzzarelli, Cuntrò e Troiano; per le minoranze sono indicati i Consiglieri Bertola,
Magliano, Ambrogio e Carbonero. A Vicepresidente per le minoranze è indicato il
Consigliere Vicepresidente Magliano e a Presidente della Commissione è indicato il
Consigliere Troiano. La Commissione avrà scadenza il 30 novembre 2014.
La parola al Consigliere Sbriglio.

SBRIGLIO Giuseppe
Siccome ho un dubbio, vorrei che mi ascoltasse il Segretario Generale. Quando ci
sono Commissioni e si parla di Presidenti per la maggioranza e Vicepresidenti per la
minoranza, molte volte, a norma di Legge, si fa riferimento ai Consiglieri eletti nella
quota di maggioranza ed eletti nella quota di minoranza. Chiederei di verificare
questo aspetto che potrebbe inficiare, perché se un domani un Consigliere "x"
passasse dalla maggioranza alla minoranza e si decidesse di nominarlo Presidente
della Commissione Controllo di Gestione, non potremmo farlo, perché si tratta di un
Consigliere eletto nella quota di maggioranza e non nella quota di minoranza.
Quindi prima di procedere, vorrei che si verificasse questa situazione a tutela di tutti;
a me fa piacere che ci sia il Consigliere Troiano, anzi, però l'ho voluto far rilevare
perché in passato sono successe situazioni di questo genere... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO).
Appunto, proprio per quello. Do il mio voto favorevole al Consigliere Troiano, di cui
ho massima stima, infatti abbiamo gareggiato nella stessa lista per le elezioni
regionali, però volevo far rilevare questo aspetto per prudenza.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
La questione posta non è secondaria, perché se noi... adesso non ho tempo di andare
a verificare l'integrazione tra Regolamento e Statuto sulle composizioni di Presidente
e Vicepresidente, ma il punto sono le Commissioni Speciali.
Però, se ammettiamo che una Commissione Speciale possa avere Presidente e
Vicepresidente espressione delle liste di opposizione, dobbiamo ammettere che ci
possa essere una Commissione Speciale con Presidente e Vicepresidente espressione
della maggioranza, entrambe.
Nel senso che fino adesso, non vorrei sbagliare... (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Lei parli per sé, io parlo per me. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO).
Secondo me è ineccepibile, però credo... non ho problemi a votare la questione, si
sappia soltanto che credo sia la prima volta nella storia recente del Consiglio
Comunale che nella costituzione della Commissione il rapporto, peraltro previsto
dalle Commissioni ordinarie, sempre mantenuto nelle Commissari Speciali, veda
Presidente e Vicepresidente facenti parte di uno dei due schieramenti che, per altri
versi, viene considerato invece determinante maggioranza e opposizione, eccetera,
senza dichiarazione di passare alla maggioranza. (INTERVENTO FUORI
MICROFONO).
Ho detto senza dichiarazione. Poi, il mio Capogruppo spera che arrivi una
dichiarazione di entusiastico passaggio alla maggioranza, cosa che potrebbe essere
implicita, date le recenti elezioni regionali, però finché non è esplicitato, ha ragione il
Consigliere Sbriglio che rimane così.
Quindi ne faccio più che altro una questione politica, perché se non ci fosse un
equilibrio maggioranza-opposizione, sarebbe un precedente che apre anche la strada
ad una Commissione Speciale in cui Presidente e Vicepresidente sono entrambi di
maggioranza, non per rinuncia delle opposizioni, ma per decisione del Consiglio.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Dal momento che il Segretario Generale ha bisogno di qualche minuto per fare
riferimento e rispondere a quanto è stato richiesto, possiamo andare avanti e
sospendere un attimo questo argomento in Aula.
La parola al Consigliere Altamura.

ALTAMURA Alessandro
Mi permetto solo di sottolineare, forse è nella presentazione della deliberazione, che
l'aspetto legato all'articolo che ricordava nella specificità il Consigliere Sbriglio,
ripreso anche dal Consigliere Viale, non fa nessun riferimento né alla maggioranza,
né alla minoranza: in modo esplicito l'articolo 23 comma 2 parla di deliberazione che
istituisce Commissione Speciale con i nomi dei Consiglieri.
Se vogliamo essere pignoli, forse l'aspetto che poteva creare una qualche ambiguità -
ma secondo me l'Aula la può superare serenamente -, è che si sia ulteriormente
precisato nella presentazione della deliberazione l'indicazione di maggioranza e
minoranza.
La Commissione viene istituita dal Consiglio Comunale con deliberazione di
Consiglio Comunale, propone un Presidente, un Vicepresidente e i membri della
Commissione, non c'è nessun riferimento ovviamente ad aspetti legati alle dinamiche
di maggioranza e minoranza, quindi credo che si possa proseguire senza
interrompere il Consiglio e i suoi lavori.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
È stato chiesto al Segretario Generale, quindi dobbiamo almeno rispettare questa
richiesta. Poi, per carità, si può procedere anche senza la sua risposta, se soddisfa…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Andiamo avanti.
Non avendo riscontri diversi rispetto a quanto evidenziato, possiamo procedere con
le indicazioni previste, che vi ho appena letto… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Non è indicato. Non c'è una previsione per gli eletti.

PENASSO Mauro (Segretario Generale)
C'è nella Commissione Controllo di Gestione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Prego, Consigliere Altamura.

ALTAMURA Alessandro
Sull'ordine dei lavori. Mi sembra chiaro ed evidente che la domanda del Consiglio è
anche questa, anche per una questione di dialettica politica e di rispetto fra
maggioranza e minoranza e ruoli dei Consiglieri, oltre che del Presidente a cui vanno
già ovviamente i nostri auguri sinceri di buon lavoro, possiamo specificare che non ci
sia nessun riferimento diretto nella deliberazione a ruoli di maggioranza e minoranza,
che Statuto e Regolamenti non prevedono in modo esplicito in questi casi.
Se questo è assodato, credo che si possa proseguire con la discussione e ovviamente
con gli interventi.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Segretario Generale.

PENASSO Mauro (Segretario Generale)
La composizione delle Commissioni Speciali è disciplinata dall'articolo 23 del
Regolamento, il quale non dice nel modo più assoluto che Presidente e
Vicepresidente debbono essere di maggioranza o di minoranza.
Laddove la norma lo ha voluto, per esempio la norma di Legge, per esempio per la
Commissione d'Indagine, ha detto: "La Commissione d'Indagine deve essere
presieduta da un Consigliere di minoranza"; non è questo il caso.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Solo a completamento della vicenda, è chiaro che il Regolamento è così, lo Statuto
all'articolo 33 comma 4 dice: "Tutela delle minoranze. Sono attribuiti ai Consiglieri
facenti parti delle minoranze consiliari gli incarichi di: Vicepresidente delle
Commissioni Consiliari Permanenti e Speciali nelle quali…" eccetera.
Mi sembra chiaro lo spirito, non dice che i Presidenti sono attribuiti alla
maggioranza, però, dando per scontato che i Presidenti sono della maggioranza,
consegue anche per le Commissioni Speciali un'alternativa, quindi in questo caso il
Vicepresidente è di minoranza. Però quello che volevo far notare, che poi
nell'articolo 33 "Tutela delle minoranze", pur nell'incompletezza del testo, non fa
differenza tra Commissioni ordinarie e speciali, quindi se nelle ordinarie è previsto,
potremmo anche dare alle Commissioni ordinarie la Presidenza ad un Consigliere di
minoranza, lo Statuto ci dice che la Vicepresidenza è di minoranza.
È ovvio che chi ha fatto lo Statuto, per una svista, dava per scontato che per
tradizione la maggioranza prendesse tutte le Presidenze, e quindi ha posto come
garanzia alla minoranza la Vicepresidenza anche nelle Commissioni Speciali.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Adesso c'è, ma il punto è che
evidentemente lo Statuto non dice in modo chiaro che la maggioranza prende tutte le
minoranze, però… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, l'anomalia sta nel
fatto che se la maggioranza si prende la Presidenza, è obbligata a dare la
Vicepresidenza ad un Consigliere di minoranza. Se la maggioranza dà la Presidenza
a un Consigliere di minoranza, è obbligata comunque a dare la Vicepresidenza ed è
un'anomalia, è una cosa non voluta. Perché se oggi noi avessimo voluto dire Troiano
Presidente di minoranza, e Centillo Vicepresidente di maggioranza, lo Statuto lo
avrebbe previsto. È ovvio che è un fallo dello Statuto. È una cosa non voluta, perché
lo Statuto… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Scusate, lo Statuto voleva
compensare con le Vicepresidenze le Presidenze, non ha previsto l'eventualità di
dare la Presidenza alla minoranza, obbliga a dare la Vicepresidenza anche alla
minoranza.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Segretario Generale.

PENASSO Mauro (Segretario Generale)
Confermo quanto detto prima rispetto all'interpretazione da darsi all'articolo 23 del
Regolamento. I dubbi che venivano sollevati adesso sono inseriti all'interno di un
articolo dello Statuto che si chiama "Tutela delle minoranze". Quindi lo Statuto, al
solo fine di tutelare e garantire le minoranze, ha previsto che, laddove ci sia un
Consigliere di maggioranza designato Presidente, obbligatoriamente il
Vicepresidente debba essere di minoranza.
Ma la finalità è tutelare le minoranze, quindi non c'è scritto che nell'ipotesi in cui ci
sia un Presidente di minoranza, ci deve essere un Vicepresidente di maggioranza.
Questo non lo dice, perché non è questa la finalità dell'articolo 33 dello Statuto,
secondo la mia opinione.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Grazie, Segretario Generale.
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Quando la maggioranza inizia a sentir parlare di Presidenza, si accende, quindi sono
curioso poi di vedere cosa succederà anche per altre Presidenze.
Scherzi a parte, però se la maggioranza fa il nome del Consigliere Troiano, non vedo
il motivo per cui dire di no, almeno personalmente, nel senso che si tratta di una
scelta fatta dalla maggioranza, probabilmente condivisa dalla maggioranza per i
motivi che loro ritengono più opportuni. Adesso non so se il Consigliere Troiano
faccia parte o meno della maggioranza, a me non sembra di aver visto o sentito sue
dichiarazioni di adesione alla maggioranza, se l'opposizione, anche se per un tempo
minimo, sarà rappresentata con Presidenza e Vicepresidenza, non ci vedo niente di
male.
Quindi se poi potremmo iniziare a parlare della deliberazione e smetterla di perdere
tempo, sarebbe meglio.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Troiano, per l'illustrazione della deliberazione.

TROIANO Dario
Intanto dopo gli interventi dei Consiglieri Sbriglio, Viale e Ricca, inizio ad avere le
idee confuse sui termini di maggioranza e minoranza sinceramente. Quindi supererei
questo momento e inizierei a tale proposito ringraziando tutti i Colleghi, di
maggioranza e minoranza, per aver condiviso con me questa deliberazione,…

LEVI Marta (Vicepresidente)
Possiamo pensare di far continuare il Consigliere Troiano? Grazie.

TROIANO Dario
…ovviamente in particolare la maggioranza, per aver consentito l'attribuzione della
Presidenza ad un esponente di minoranza, così iniziamo a chiarire anche alcuni
aspetti formalizzati dai Colleghi.
La Presidenza di questa Commissione non è certamente un riconoscimento a me, ma
per me, come penso per tanti altri Colleghi, all'indimenticabile amico Alberto Musy,
che sui temi dell'innovazione e dello sviluppo infrastrutturale è stato nel 2011 così
incisivo e propositivo da far recepire alcuni nostri progetti di allora nelle Linee
Programmatiche del governo della Città.
Il tema della Smart City costituisce una grande occasione per Torino, da sempre
laboratorio la nostra Città ha dovuto reinventarsi più volte. La grande Città
burocratica e di governo ha già dovuto misurarsi con le crisi di identità sociale ed
economica, adesso di nuovo, con la crisi del settore dell'auto, Torino è chiamata ad
un ulteriore sforzo per sostituire quel 60-70% di PIL cittadino derivante
dall'automotive, con più opzioni che possano tutelare l'economia del territorio.
Il turismo, i congressi, lo sport, l'enogastronomia d'eccellenza sono tutti comparti
che possono, ognuno per la propria capacità, integrare l'economia della Città,
creando oltretutto in questo modo l'opportunità di poter rimodulare la vita
economica, senza dipendere esclusivamente da settori come quello dell'auto, che nel
passato hanno generato, sì, ricchezza, ma che purtroppo hanno monopolizzato saperi
e culture della Città.
Se un settore monopolista va in crisi: l'automobile a Torino, il tessile a Biella e
Chieri, il risicolo a Vercelli, tanto per fare degli esempi, l'assenza di alternative
rende molto più difficile il recupero economico del territorio. L'automobile deve
essere uno degli elementi di eccellenza, e non l'unico, che ripartiscono i rischi della
nostra area.
È per questo che Torino, per merito delle Istituzioni locali, il Comune, l'Università, il
Politecnico, le parti sociali, ha deciso di puntare fortemente su un futuro diverso, ha
la possibilità di essere riferimento importante non solo per l'innovazione intelligente
della Città in tutti i suoi aspetti (ambiente, viabilità, commercio, cultura, sociale), ma
anche assumendo un ruolo di guida verso aree anche molto lontane, semplificando.
Così come la cultura dell'auto è partita da Torino, ed è stata espansa a livello globale
da Fiat, pensiamo alla Russia, alla Polonia, alla Turchia, al Sud America, così
Torino, eccellenza smart può diventare riferimento di progetto di know-how a livello
internazionale.
La creazione di una Commissione Speciale per la Smart City può diventare uno
strumento valido per interagire con il Consiglio Comunale, perché non è più la
Commissione di un Assessorato, ma dell'intera squadra di Giunta, ognuno per le
proprie competenze, diventando così - questo è l'auspicio - strumento importante di
guida, sostegno e coordinamento, rapportandosi a realtà come la "Fondazione Torino
Smart City" e a "Torino Strategica".
La condivisione di questo progetto da parte del Consiglio Comunale, soprattutto
della maggioranza che lo governa, ha ovviamente per noi di Alleanza per la Città un
valore particolare.
Condividere un progetto strategico per noi che la pensiamo come Alberto, non vuol
dire avere posti in Giunta o riconoscimenti alternativi. Mettere la faccia nelle scelte,
al netto dei principi inderogabili, passa anche attraverso il riconoscimento che la
maggioranza condivide e faccia proprie idee, progetti di chi in maggioranza non è,
ma che intende utilizzare tale condivisione per avviare un percorso comune.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
Avendo fatto chiarezza sulla questione della Presidenza, quindi che spetti o non
spetti ad un Consigliere di maggioranza o minoranza, anch'io non mi oppongo nella
maniera più assoluta alla designazione della Presidenza di questa Commissione al
Consigliere Troiano, però suggerisco allo stesso, visto che è il firmatario della
deliberazione, di emendarla perché politicamente c'è una cosa da far rilevare, cioè
che a pagina 2 del secondo capoverso si legge che la Commissione sarà composta da
9 Consiglieri, in particolare per la maggioranza dai Consiglieri Cuntrò, Levi-
Montalcini, Muzzarelli, Nomis e Troiano.
Alla luce delle sue dichiarazioni, che evidentemente facevano riferimento al fatto che
lei si sente, ed è stato eletto in qualità di Consigliere di minoranza, chiederei da un
punto di vista formale, essendoci un verbale, che la deliberazione venga emendata e
che non si faccia riferimento al fatto che lei è designato dalla maggioranza consiliare.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Troiano, per una precisazione.

TROIANO Dario
Intanto non so tecnicamente, sono gli Uffici che devono dirlo, se questo ovviamente
inficia in qualche modo la deliberazione. Vorrei soltanto ricordare ai Consiglieri
Greco Lucchina ed altri che sono intervenuti prima, che un eventuale atto di
passaggio in maggioranza di un qualunque Consigliere non può prescindere
ovviamente dal gradimento della maggioranza, perché, mentre posso svegliarmi un
mattino e passare in minoranza, svegliarmi e passare in maggioranza è una questione
che, per rispetto nei riguardi del Consiglio e della maggioranza stessa, deve essere
formalizzata attraverso un atto condiviso con la maggioranza stessa.
Quindi è soltanto per dire che formalmente non è possibile aderire, dal punto di vista
proprio concettuale, non parlo della deliberazione, tecnicamente non lo so e
ovviamente rimando agli Uffici, però concettualmente è impossibile dichiarare per
me una adesione alla maggioranza, che peraltro dovrebbe essere almeno informata
della richiesta di passaggio in maggioranza.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Paolino. Poi ha chiesto la parola il Consigliere Curto.

PAOLINO Michele
Ho l'impressione che ci stiamo un po' discostando dal merito della deliberazione,
però è necessario chiarire due aspetti.
C'è un primo aspetto, la necessità da parte della maggioranza di una discussione di
merito, su sollecitazione di un Gruppo Consiliare, con il quale c'è un ragionamento
sul merito dalla costituzione del Gruppo Consiliare stesso, ancor prima che il
Consigliere Troiano sedesse nei banchi del Consiglio.
Su questo merito il confronto con il Consigliere Troiano è avanti da molto tempo, si
è molto ragionato su questa necessità e sull'esigenza di seguire in maniera specifica
un tema, che sta molto a cuore alla Città e rispetto al quale questa maggioranza si
vuole qualificare e si è lavorato sulla necessità di questa Commissione. Quindi il
primo tema è il merito.
Rispetto al tema che sta appassionando alcuni Consiglieri, mi sembra, per fare
chiarezza, che il percorso sia stato questo: la maggioranza, così come prevede il
Regolamento, ha indicato alcuni nomi di Consiglieri e li ha indicati anche in questo
caso sul merito. Il Consigliere Troiano perché per primo insieme a lui si è cominciato
a ragionare su questo tema, i Consiglieri Nomis e Muzzarelli che da sempre per il
nostro Gruppo hanno seguito questi temi, il Consigliere Cuntrò, perché ha esperienza
e competenza su questi temi. Questo è il ragionamento.
Dopodiché il Consigliere Troiano ha avviato, ed è disgiunto dal merito di questa
deliberazione, un percorso che ha ribadito in Aula, che è stato evidente a tutti rispetto
al rapporto con questa maggioranza politica, che non finisce in Consiglio Comunale,
che esce da una campagna elettorale per l'elezione di un altro Ente, dove ha visto il
Consigliere Troiano insieme ad altri Consiglieri concorrere alla costruzione di una
coalizione per la Regione, l'ha visto essere parte di questa maggioranza, e credo che
sia coerente il suo percorso con quello elettorale.
Quello che lui ha fatto rispetto ad una candidatura in Regione a sostegno del
centrosinistra credo sia confermato e da confermare rispetto al lavoro che il
centrosinistra sta facendo in questa Istituzione. Quindi ritengo, come lui ha detto nel
suo intervento, che da oggi inizia un percorso nuovo.
Abbiamo fatto la proposta rispetto al merito e questo non c'entra nulla con la
seconda parte del discorso. Rispetto alla seconda parte, come maggioranza, riteniamo
un valore aggiunto che il Consigliere Troiano, così com'è successo in precedenza al
Consigliere Cervetti, abbia scelto e possa scegliere di far parte della nostra
maggioranza e della nostra squadra e crediamo che sia un valore aggiunto il fatto che
ci siano persone che portano la loro esperienza, la loro storia e la loro disponibilità a
sostegno di un processo e di un programma amministrativo che vogliamo portare a
termine per questa città.
Quindi, auguro buon lavoro ai membri della Commissione, a prescindere dalla
casacca che indossano, per la buona riuscita dell'idea della progettualità su Smart
City ed auguro, in particolare, buon lavoro al Consigliere Troiano, anche rispetto al
suo percorso politico che lo vede insieme a noi dentro quest'Aula, ma soprattutto
fuori da quest'Aula, in questa città.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Sarà che non sono avvezzo alle dinamiche, però la farei più semplice di così,
Consigliere Troiano. Se c'è una disponibilità da parte sua, che rappresenta in
quell'Aula quello che considero un polo liberale ed una cultura liberale (che sono
importantissimi in questa città e che, prima di lei, ha rappresentato il Consigliere
Alberto Musy e che, con il concorso di tutta l'Aula, ha visto quella sua surroga nei
confronti del compianto Consigliere Musy), siccome ho sempre riconosciuto
quell'area e quella cultura, anzi, ho cercato di costruire con quella cultura alcune
delle esperienze amministrative di questa tornata amministrativa, se la domanda è:
per il Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà è benvenuto l'ingresso di quella cultura
nella maggioranza consiliare? Certo, ma proprio perché credo che questa sia la
domanda, mi permetta, io non ho nulla in contrario con la Commissione, la sua
Presidenza e, in particolare, quest'ultima cosa. Anzi, se le devo ribaltare, io auspico
quest'ultima cosa. Penso che lei sia il Presidente giusto e, quindi, credo che vada
bene costituire una Commissione Speciale. Ritengo però che sia necessaria
chiarezza, in quanto non è una questione di "do ut des". Mi conosce bene e sa che
non è questo l'argomento, anzi; semmai è quello di accelerare un processo che ci
permetta l'impegno nei confronti della Città.
Chiederei, delle due, l'una: se c'è qualcosa che deve ancora maturare, nell'assoluto
rispetto per questa maturazione, per le cose che ci dicevamo, piuttosto sospendiamo
la proposta di deliberazione e la rimandiamo di una settimana, non succede nulla. Se,
invece, la scelta è già matura, perché è il frutto di un percorso che ci ha visto insieme
nell'ultimo mese in campagna elettorale, la formalizzi, se posso chiederglielo, ed
andiamo avanti. Altrimenti, rischiamo e non la voglio vedere in una contesa che
secondo me è sbagliata, in quanto merita ben altro, se posso permettermi.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Araldi.

ARALDI Andrea
Rinuncio al mio intervento.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
È paradossale, in quanto si è creato un problema che non esiste. Se voi pensate che ci
sono forze di opposizione che sostengono il Governo di cui il Partito Democratico fa
parte e ci sono forze di maggioranza che sono in opposizione al Partito Democratico
che governa, allora SEL esca dalla maggioranza ed Ncd entri in maggioranza…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, è questo il punto. State perdendo
tempo. Presidente, se annulla questa discussione, discutiamo della proposta di
deliberazione e se qualcuno in maggioranza non è d'accordo, può votare contro,
perché stiamo davvero perdendo tempo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
Solo per chiarirci: il tema non era sostanziale, né nel merito, né sulla persona.
Semplicemente, visto che ci apprestiamo a votare un atto in cui sono scritte delle
cose che potevano essere male interpretate, stavo chiedendo se, formalmente - perché
sull'obiettivo e sulla sostanza siamo tutti d'accordo -, non stavamo votando un atto
scritto male. Non mi sembra di fare chissà quali obiezioni.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
Mi stupisco che nessuno sollevi quella che è la questione vera, che è una questione
politica, perché il paragone con il Consigliere Cervetti non fila.
La questione del Consigliere Cervetti riguarda la decisione di un Consigliere di
passare da un Gruppo ad un altro Gruppo. In questo momento, il Consigliere Troiano
non è il Consigliere Troiano, ma è il Capogruppo di un Gruppo di minoranza. La
maggioranza ha tre Gruppi e l'opposizione ha diversi Gruppi. La sua posizione è
analoga a quella del Consigliere Scanderebech, che è Capogruppo di Al Centro per
Scanderebech. Il Consigliere Troiano è il Capogruppo di Alleanza per la Città - Lista
Civica per Torino e, in questo momento, nei computi di tutte le questioni
(Commissioni o non Commissioni, maggioranza o non maggioranza), fa parte
dell'opposizione, della minoranza (che poi si possa convergere sui singoli
provvedimenti è un altro discorso).
In questo momento, il Consigliere Scanderebech ed il Gruppo Al Centro per
Scanderebech (che non so come si sia schierato alle recenti elezioni politiche
regionali e, probabilmente, è un mio difetto, ma ufficialmente non era candidata, né
c'era una lista) sono un appoggio esterno, nella migliore delle ipotesi, alla
maggioranza in alcuni casi (so già che questa definizione non le piacerà e lo
preciserà dicendo che non è vero). Lei decide, di volta in volta, di aderire su alcune
questioni, ma non fa parte della maggioranza (non credo, almeno non mi risulta). La
maggioranza non è composta da quattro Gruppi. Il Consigliere Troiano, cioè il
Gruppo che lui rappresenta o l'esperienza politica con Chiamparino… perché la
coalizione che appoggiava Chiamparino in Regione è identica a quella di Fassino,
poi possiamo dire che c'è Calgaro in più o qualche altro in meno, ma quello è
secondario, perché sono quelle lì le grandi forze politiche, anche con l'aggiunta di
Scelta Civica (ma, se avessimo qui i Consiglieri di Scelta Civica, probabilmente
farebbero parte della maggioranza). Il problema è che noi dobbiamo intendere, al di
là della persona del Consigliere Troiano e del fatto che è un degnissimo Presidente -
io sono d'accordo -, questo fatto che sia designato dalla maggioranza e, quindi,
inviterei a modificare la proposta di deliberazione, dicendo "indicato" e non "per la
maggioranza"; inoltre, vorrei capire se, oggi, il Gruppo del Consigliere Troiano
continua ad essere all'opposizione della Giunta Fassino e della maggioranza, o se è
un appoggio esterno - che è legittimo -, o se è in una situazione in cui, come ha detto
lui, non sa bene che cosa fa (è quello che ha detto prima). (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Ovviamente, è una battuta, però ha ripreso la battuta di altri e questo
è chiaro.
Faccio poi notare (non per insistere, ma è un difetto dello Statuto - sono andato a
leggermelo -, per cui inviterei anche il Segretario Generale ad essere un po' più
preciso nell'interpretazione) che lo Statuto vincola il fatto che il Vicepresidente
Vicario sia di minoranza, ma non dice che il Presidente del Consiglio deve essere per
forza di maggioranza. Quindi, il sottinteso che la maggioranza… No, guardate, non
lo dice, è proprio così e lo fa per analogia con il resto.
Quindi, il Consiglio Comunale, a maggioranza semplice - in terza votazione -, può
eleggere un suo rappresentante e può anche eleggere un Presidente del Consiglio
Comunale della minoranza, dopodiché il Vicepresidente Vicario è sempre di
minoranza. È pacifico che nell'impostazione dello Statuto, da parte di chi l'ha scritto
in origine - e, all'epoca, c'ero - e poi nelle sue evoluzioni, si dava quasi per scontato
che, nella tradizione politica italiana e di questo Consiglio, la maggioranza prendesse
le Presidenze e, quindi, a garanzia si è previsto che le Vicepresidenze andassero alla
minoranza.
Questo non vuol dire che, stando anche in punta di norma stretta, il Consigliere
Troiano vada benissimo qualunque sia la sua posizione politica. Mi aspetto però dal
Gruppo e dalla forza politica che lui rappresenta (che non so se facesse parte della
coalizione di Chiamparino o se fosse la sua posizione individuale, perché
chiaramente, quando i Gruppi sono piccoli, le cose possono essere diverse) che, in
tempi utili e veloci, si chiarisca se dobbiamo considerarlo come il ventisettesimo
Consigliere di maggioranza in questo Consiglio Comunale, che ha quattro Gruppi di
maggioranza, o, invece, come il Consigliere di Gruppo di minoranza, come è stato
fino ad ora, perché su altre questioni può avere delle implicazioni (come la
composizione delle Commissioni).
Dopodiché, va benissimo votare anche oggi, non credo si debba andare oltre, perché
le Commissioni Speciali hanno un compito speciale, ma credo che il chiarimento
politico in altri tempi sarebbe stato richiesto immediatamente da tutti; vedo che,
invece, oggi si procede con un po' di relativismo ed un po' di lassismo, come se non
avesse importanza quello che succede.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Liardo, poi, se non vi dispiace, interverrei io.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho detto che interverrei io, non che
dichiaro chiuso il dibattito.
Prego, Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
A questo punto, mi sembra che la situazione non sia chiara e mi permetto di
chiamare in causa il Segretario Generale. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Ho capito, però probabilmente ha avuto altri ragguagli e non voglio dire che non sia
stato esaustivo, però vorrei essere…

LEVI Marta (Vicepresidente)
Vorrei dirlo io.

LIARDO Enzo
La ringrazio, Presidente.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Secondo me, stiamo mescolando, in maniera errata, una doppia discussione: una è
quella sulla composizione della proposta di deliberazione ed una è quella che
riguarda il posizionamento politico, come dice il Consigliere Viale, del Gruppo di cui
è Capogruppo il Consigliere Troiano.
Il tema è il seguente: l'articolo n. 24 del Regolamento del Consiglio Comunale, al
comma 2, sulla composizione delle Commissioni Speciali dice che: "Le
Commissioni Speciali possono essere composte da un numero dispari di Consiglieri,
non inferiore a cinque e non superiore a nove, dei quali non più dei tre quinti
componenti la maggioranza consiliare". Sottolineo: "non più dei tre quinti" e, nel
caso specifico, vuol dire non più di cinque rappresentanti la maggioranza consiliare.
Possono essere di meno, è chiaro? Il tema è che nella proposta di deliberazione non
andrà scritto: "La Commissione sarà composta da nove Consiglieri, in particolare per
la maggioranza consiliare (…)" con l'elenco, ma: "La Commissione sarà composta
da nove Consiglieri, in particolare indicati dalla maggioranza i seguenti Consiglieri
(…) ed indicati dalla minoranza i seguenti Consiglieri (…)" e, da un punto di vista
formale, in questo modo abbiamo messo a posto la proposta di deliberazione.
Un tema del tutto diverso è la discussione politica, che proverei però a scindere,
perché, altrimenti, non si capisce nulla. Quindi, se poniamo in votazione la proposta
di deliberazione lo facciamo come vi ho detto, quindi non: "per la maggioranza dai
Consiglieri (…)", ma "indicati dalla maggioranza i Consiglieri (…) e indicati dalla
minoranza i Consiglieri (…)". Questa è la modifica, d'ufficio, che inserisco nella
proposta di deliberazione.
La parola al Consigliere Troiano.

TROIANO Dario
Devo intervenire quasi per fatto personale. Intanto, per rispondere alle perplessità del
Consigliere Viale che mi chiede a quale titolo io fossi candidato alle elezioni
regionali (se individualmente, o come partito politico, o come Gruppo), essendo in
una lista civica ovviamente non si aderisce né come Gruppo, né come partito
politico, ma come individuo. Credo che questo sia già… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). Purtroppo sì, anche perché Alleanza per la Città è un Gruppo che si
costituì all'indomani delle elezioni comunali del 2011 nella persona del candidato
Sindaco Alberto Musy e, quindi, è vissuto di luce propria ed indipendente, essendo in
minoranza - questo non devo riconoscerlo io, ma è riconosciuto e riconoscibile da
tutti - e dialogando peraltro, come fece il Consigliere Musy, in maniera costruttiva
con l'allora maggioranza.
Ho condiviso il percorso di Sergio Chiamparino, candidandomi in rappresentanza di
un'area, ovviamente senza portare simboli propri in giro, anche perché non c'era la
necessità di un simbolo, ma di una presenza fisica che rappresentasse un'area.
Per quanto riguarda, invece, le eccezioni poste dai Consiglieri rispetto alle
dichiarazioni di maggioranza e di minoranza, voglio ribadire molto semplicemente
un concetto che ho già espresso prima, ma probabilmente non sono stato ascoltato o
forse non sono stato molto chiaro: il percorso di avvicinamento ad una maggioranza
non sta esclusivamente nei desideri di un Consigliere che sta in minoranza e che
quindi propone la propria partecipazione ad una maggioranza, ma sta
fondamentalmente nell'accettazione di quella maggioranza, perché credo che sia
addirittura una norma giuridica quella che prevede che un Consigliere, che non ha
alcuna difficoltà giuridica, né regolamentare a passare dalla maggioranza alla
minoranza, in effetti però ce l'abbia sicuramente dal punto di vista etico (ma non so
se giuridico) nel passaggio dalla minoranza alla maggioranza.
La mia posizione rispetto ai prossimi due anni del Consiglio Comunale è stata
espressa in embrione nella mia dichiarazione precedente, quindi è agli atti, e, giusto
per sgomberare il campo da qualunque tipo di equivoco, l'adesione alla maggioranza
del Consiglio Comunale di Torino è, come elaborazione, come proposta e come
definitiva accettazione, nelle mani del Capogruppo del partito di maggioranza della
maggioranza.
Attendo, quindi, semplicemente delle risposte e, se la maggioranza deve decidere,
ovviamente lo farà nel complesso della sua maggioranza. Non cerco di sostituire
pezzo a pezzo, ma cerco di condividere un percorso. Spero di essere stato abbastanza
esaustivo.
Su tutto quello che riguarda, invece, l'approccio strettamente tecnico e giuridico, mi
sembra che il Segretario Generale e la dottoressa Piccolini abbiano espresso
correttamente ed in maniera definitiva i concetti, per cui non mi resta che ringraziare
nuovamente l'Aula ed aspettare il voto sulla proposta di deliberazione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Vorrei soltanto esporre la nostra posizione su questa Commissione. Abbiamo
accettato di farne parte, anche forse, a livello personale, avendo delle competenze da
portare sul tema e, quindi, volendo metterle a disposizione della Città. Per cui ci
appassiona poco la discussione su maggioranza e minoranza.
È giusto che ci siano le opportune garanzie per la minoranza e la maggioranza, però,
alla fine, l'importante è mettersi a lavorare insieme su una questione a favore della
Città.
È chiaro che anche a noi piacerebbe capire il senso politico della maggioranza che
affida la Presidenza ad un esponente che finora era della minoranza, però la cosa più
importante per noi è che questa Commissione abbia un senso, quindi che non sia
stata creata soltanto nell'ambito di un'operazione politica che potrebbe portare il
Consigliere Troiano dalla minoranza alla maggioranza, ma che, in sé, concluda
qualcosa, perché, purtroppo, in questi tre anni si è parlato tanto sul tema Smart City,
ma devo dire che l'Amministrazione Comunale ha concluso niente o quasi niente,
almeno nella nostra analisi.
Quindi, se questa Commissione servirà a dare un po' di sostanza al progetto Smart
City e farà avanzare veramente Torino su questi temi, ben venga e speriamo che il
Presidente e tutti i suoi membri la possano portare in questa direzione; in questo
senso, quindi, noi vorremmo dare il nostro contributo. Speriamo che non sia soltanto
una perdita di tempo, una Commissione fatta tanto per costituirne una e per trovarsi
un po' di volte a stringersi la mano.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Definito il testo della proposta di deliberazione, vi invito a porla in votazione così
come vi ho proposto, lasciando a questo atto il suo contenuto specifico, mentre le
questioni politiche le affronteremo quando sarà ora di trattarle. Consigliere
Grimaldi… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È da mezz'ora che parliamo
nel merito della proposta di deliberazione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Come sempre, basta alzare il dito.
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Vi invito solo ad una riflessione e spero che i membri di questa Commissione la
faranno. Come sapete, in questi due anni, come Presidenti di Commissione abbiamo
provato a trattare il tema Smart City trasversalmente, perché credo che sia sbagliato
pensare che Smart City voglia dire solo ecologia urbana o sostenibilità, così come è
sbagliato dire che è solo innovazione e ricerca, ed abbiamo provato a coinvolgere
tutte le Commissioni.
Spero che questa nuova Commissione saprà fare lo stesso; per esempio, la prossima
settimana, abbiamo già convocato nella Smart City Week la VI Commissione e credo
che sarebbe opportuno che questa nuova Commissione si aggregasse a questo lavoro.
Vorrei però sottolineare un altro aspetto: siamo a metà del mandato, Smart City ha
fatto i Tavoli di lavoro, in qualche modo, come diceva l'Assessore Lavolta, ha dato il
compito all'Amministrazione di andare avanti sui progetti prodotti da SMILE, ma,
secondo me, la vera distanza da questa discussione a, poi, il programma di governo è
che, mentre Smart City ha fatto in qualche modo parte del dibattito consiliare, tutto il
piano strategico è stato assente dalla discussione di quest'Aula.
Quindi, sommessamente, vi chiederei (o con un emendamento o nelle prossime
settimane) di dare il compito di discutere in qualche modo all'interno di questo tipo
di Commissioni anche il piano strategico della Città, altrimenti non si capisce come
si intersecano le due cose. Si devono intersecare anche se hanno piani diversi o anni
diversi di realizzazione. Smart City deve essere visto all'interno di un piano
strategico che pian piano si sta armonizzando, perché altrimenti, secondo me,
sbagliamo in qualche modo la cifra di questa discussione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di
deliberazione così come emendata:
Presenti 32, favorevoli 32.
La proposta di deliberazione è approvata.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento:
Presenti 32, favorevoli 32.
L'immediata eseguibilità è concessa.

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