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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Passiamo all'esame della deliberazione n. mecc. 201402247/002, presentata dal Consigliere Troiano in data…, avente per oggetto: "Istituzione Commissione Consiliare Speciale Progetto 'Smart City'". FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Vi leggo le designazioni indicate dalla Conferenza dei Capigruppo per i membri di questa Commissione, perché non sono presenti sulla deliberazione. È stato presentato un emendamento che assumerei direttamente nel testo della deliberazione. Questo emendamento dice che a pagina 2, penultimo capoverso della narrativa, dopo le parole: "e la carica di Vicepresidente dal Consigliere...", inserire il seguente capoverso: "È invitato permanente ai lavori della Commissione il Presidente della VI Commissione Consiliare Permanente". I membri di maggioranza sono indicati nei Consiglieri: Levi-Montalcini, Nomis, Muzzarelli, Cuntrò e Troiano; per le minoranze sono indicati i Consiglieri Bertola, Magliano, Ambrogio e Carbonero. A Vicepresidente per le minoranze è indicato il Consigliere Vicepresidente Magliano e a Presidente della Commissione è indicato il Consigliere Troiano. La Commissione avrà scadenza il 30 novembre 2014. La parola al Consigliere Sbriglio. SBRIGLIO Giuseppe Siccome ho un dubbio, vorrei che mi ascoltasse il Segretario Generale. Quando ci sono Commissioni e si parla di Presidenti per la maggioranza e Vicepresidenti per la minoranza, molte volte, a norma di Legge, si fa riferimento ai Consiglieri eletti nella quota di maggioranza ed eletti nella quota di minoranza. Chiederei di verificare questo aspetto che potrebbe inficiare, perché se un domani un Consigliere "x" passasse dalla maggioranza alla minoranza e si decidesse di nominarlo Presidente della Commissione Controllo di Gestione, non potremmo farlo, perché si tratta di un Consigliere eletto nella quota di maggioranza e non nella quota di minoranza. Quindi prima di procedere, vorrei che si verificasse questa situazione a tutela di tutti; a me fa piacere che ci sia il Consigliere Troiano, anzi, però l'ho voluto far rilevare perché in passato sono successe situazioni di questo genere... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Appunto, proprio per quello. Do il mio voto favorevole al Consigliere Troiano, di cui ho massima stima, infatti abbiamo gareggiato nella stessa lista per le elezioni regionali, però volevo far rilevare questo aspetto per prudenza. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio La questione posta non è secondaria, perché se noi... adesso non ho tempo di andare a verificare l'integrazione tra Regolamento e Statuto sulle composizioni di Presidente e Vicepresidente, ma il punto sono le Commissioni Speciali. Però, se ammettiamo che una Commissione Speciale possa avere Presidente e Vicepresidente espressione delle liste di opposizione, dobbiamo ammettere che ci possa essere una Commissione Speciale con Presidente e Vicepresidente espressione della maggioranza, entrambe. Nel senso che fino adesso, non vorrei sbagliare... (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Lei parli per sé, io parlo per me. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Secondo me è ineccepibile, però credo... non ho problemi a votare la questione, si sappia soltanto che credo sia la prima volta nella storia recente del Consiglio Comunale che nella costituzione della Commissione il rapporto, peraltro previsto dalle Commissioni ordinarie, sempre mantenuto nelle Commissari Speciali, veda Presidente e Vicepresidente facenti parte di uno dei due schieramenti che, per altri versi, viene considerato invece determinante maggioranza e opposizione, eccetera, senza dichiarazione di passare alla maggioranza. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho detto senza dichiarazione. Poi, il mio Capogruppo spera che arrivi una dichiarazione di entusiastico passaggio alla maggioranza, cosa che potrebbe essere implicita, date le recenti elezioni regionali, però finché non è esplicitato, ha ragione il Consigliere Sbriglio che rimane così. Quindi ne faccio più che altro una questione politica, perché se non ci fosse un equilibrio maggioranza-opposizione, sarebbe un precedente che apre anche la strada ad una Commissione Speciale in cui Presidente e Vicepresidente sono entrambi di maggioranza, non per rinuncia delle opposizioni, ma per decisione del Consiglio. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Dal momento che il Segretario Generale ha bisogno di qualche minuto per fare riferimento e rispondere a quanto è stato richiesto, possiamo andare avanti e sospendere un attimo questo argomento in Aula. La parola al Consigliere Altamura. ALTAMURA Alessandro Mi permetto solo di sottolineare, forse è nella presentazione della deliberazione, che l'aspetto legato all'articolo che ricordava nella specificità il Consigliere Sbriglio, ripreso anche dal Consigliere Viale, non fa nessun riferimento né alla maggioranza, né alla minoranza: in modo esplicito l'articolo 23 comma 2 parla di deliberazione che istituisce Commissione Speciale con i nomi dei Consiglieri. Se vogliamo essere pignoli, forse l'aspetto che poteva creare una qualche ambiguità - ma secondo me l'Aula la può superare serenamente -, è che si sia ulteriormente precisato nella presentazione della deliberazione l'indicazione di maggioranza e minoranza. La Commissione viene istituita dal Consiglio Comunale con deliberazione di Consiglio Comunale, propone un Presidente, un Vicepresidente e i membri della Commissione, non c'è nessun riferimento ovviamente ad aspetti legati alle dinamiche di maggioranza e minoranza, quindi credo che si possa proseguire senza interrompere il Consiglio e i suoi lavori. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) È stato chiesto al Segretario Generale, quindi dobbiamo almeno rispettare questa richiesta. Poi, per carità, si può procedere anche senza la sua risposta, se soddisfa… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Andiamo avanti. Non avendo riscontri diversi rispetto a quanto evidenziato, possiamo procedere con le indicazioni previste, che vi ho appena letto… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Non è indicato. Non c'è una previsione per gli eletti. PENASSO Mauro (Segretario Generale) C'è nella Commissione Controllo di Gestione. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Prego, Consigliere Altamura. ALTAMURA Alessandro Sull'ordine dei lavori. Mi sembra chiaro ed evidente che la domanda del Consiglio è anche questa, anche per una questione di dialettica politica e di rispetto fra maggioranza e minoranza e ruoli dei Consiglieri, oltre che del Presidente a cui vanno già ovviamente i nostri auguri sinceri di buon lavoro, possiamo specificare che non ci sia nessun riferimento diretto nella deliberazione a ruoli di maggioranza e minoranza, che Statuto e Regolamenti non prevedono in modo esplicito in questi casi. Se questo è assodato, credo che si possa proseguire con la discussione e ovviamente con gli interventi. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Segretario Generale. PENASSO Mauro (Segretario Generale) La composizione delle Commissioni Speciali è disciplinata dall'articolo 23 del Regolamento, il quale non dice nel modo più assoluto che Presidente e Vicepresidente debbono essere di maggioranza o di minoranza. Laddove la norma lo ha voluto, per esempio la norma di Legge, per esempio per la Commissione d'Indagine, ha detto: "La Commissione d'Indagine deve essere presieduta da un Consigliere di minoranza"; non è questo il caso. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio Solo a completamento della vicenda, è chiaro che il Regolamento è così, lo Statuto all'articolo 33 comma 4 dice: "Tutela delle minoranze. Sono attribuiti ai Consiglieri facenti parti delle minoranze consiliari gli incarichi di: Vicepresidente delle Commissioni Consiliari Permanenti e Speciali nelle quali…" eccetera. Mi sembra chiaro lo spirito, non dice che i Presidenti sono attribuiti alla maggioranza, però, dando per scontato che i Presidenti sono della maggioranza, consegue anche per le Commissioni Speciali un'alternativa, quindi in questo caso il Vicepresidente è di minoranza. Però quello che volevo far notare, che poi nell'articolo 33 "Tutela delle minoranze", pur nell'incompletezza del testo, non fa differenza tra Commissioni ordinarie e speciali, quindi se nelle ordinarie è previsto, potremmo anche dare alle Commissioni ordinarie la Presidenza ad un Consigliere di minoranza, lo Statuto ci dice che la Vicepresidenza è di minoranza. È ovvio che chi ha fatto lo Statuto, per una svista, dava per scontato che per tradizione la maggioranza prendesse tutte le Presidenze, e quindi ha posto come garanzia alla minoranza la Vicepresidenza anche nelle Commissioni Speciali. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Adesso c'è, ma il punto è che evidentemente lo Statuto non dice in modo chiaro che la maggioranza prende tutte le minoranze, però… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, l'anomalia sta nel fatto che se la maggioranza si prende la Presidenza, è obbligata a dare la Vicepresidenza ad un Consigliere di minoranza. Se la maggioranza dà la Presidenza a un Consigliere di minoranza, è obbligata comunque a dare la Vicepresidenza ed è un'anomalia, è una cosa non voluta. Perché se oggi noi avessimo voluto dire Troiano Presidente di minoranza, e Centillo Vicepresidente di maggioranza, lo Statuto lo avrebbe previsto. È ovvio che è un fallo dello Statuto. È una cosa non voluta, perché lo Statuto… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Scusate, lo Statuto voleva compensare con le Vicepresidenze le Presidenze, non ha previsto l'eventualità di dare la Presidenza alla minoranza, obbliga a dare la Vicepresidenza anche alla minoranza. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Segretario Generale. PENASSO Mauro (Segretario Generale) Confermo quanto detto prima rispetto all'interpretazione da darsi all'articolo 23 del Regolamento. I dubbi che venivano sollevati adesso sono inseriti all'interno di un articolo dello Statuto che si chiama "Tutela delle minoranze". Quindi lo Statuto, al solo fine di tutelare e garantire le minoranze, ha previsto che, laddove ci sia un Consigliere di maggioranza designato Presidente, obbligatoriamente il Vicepresidente debba essere di minoranza. Ma la finalità è tutelare le minoranze, quindi non c'è scritto che nell'ipotesi in cui ci sia un Presidente di minoranza, ci deve essere un Vicepresidente di maggioranza. Questo non lo dice, perché non è questa la finalità dell'articolo 33 dello Statuto, secondo la mia opinione. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Grazie, Segretario Generale. La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Quando la maggioranza inizia a sentir parlare di Presidenza, si accende, quindi sono curioso poi di vedere cosa succederà anche per altre Presidenze. Scherzi a parte, però se la maggioranza fa il nome del Consigliere Troiano, non vedo il motivo per cui dire di no, almeno personalmente, nel senso che si tratta di una scelta fatta dalla maggioranza, probabilmente condivisa dalla maggioranza per i motivi che loro ritengono più opportuni. Adesso non so se il Consigliere Troiano faccia parte o meno della maggioranza, a me non sembra di aver visto o sentito sue dichiarazioni di adesione alla maggioranza, se l'opposizione, anche se per un tempo minimo, sarà rappresentata con Presidenza e Vicepresidenza, non ci vedo niente di male. Quindi se poi potremmo iniziare a parlare della deliberazione e smetterla di perdere tempo, sarebbe meglio. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Troiano, per l'illustrazione della deliberazione. TROIANO Dario Intanto dopo gli interventi dei Consiglieri Sbriglio, Viale e Ricca, inizio ad avere le idee confuse sui termini di maggioranza e minoranza sinceramente. Quindi supererei questo momento e inizierei a tale proposito ringraziando tutti i Colleghi, di maggioranza e minoranza, per aver condiviso con me questa deliberazione,… LEVI Marta (Vicepresidente) Possiamo pensare di far continuare il Consigliere Troiano? Grazie. TROIANO Dario …ovviamente in particolare la maggioranza, per aver consentito l'attribuzione della Presidenza ad un esponente di minoranza, così iniziamo a chiarire anche alcuni aspetti formalizzati dai Colleghi. La Presidenza di questa Commissione non è certamente un riconoscimento a me, ma per me, come penso per tanti altri Colleghi, all'indimenticabile amico Alberto Musy, che sui temi dell'innovazione e dello sviluppo infrastrutturale è stato nel 2011 così incisivo e propositivo da far recepire alcuni nostri progetti di allora nelle Linee Programmatiche del governo della Città. Il tema della Smart City costituisce una grande occasione per Torino, da sempre laboratorio la nostra Città ha dovuto reinventarsi più volte. La grande Città burocratica e di governo ha già dovuto misurarsi con le crisi di identità sociale ed economica, adesso di nuovo, con la crisi del settore dell'auto, Torino è chiamata ad un ulteriore sforzo per sostituire quel 60-70% di PIL cittadino derivante dall'automotive, con più opzioni che possano tutelare l'economia del territorio. Il turismo, i congressi, lo sport, l'enogastronomia d'eccellenza sono tutti comparti che possono, ognuno per la propria capacità, integrare l'economia della Città, creando oltretutto in questo modo l'opportunità di poter rimodulare la vita economica, senza dipendere esclusivamente da settori come quello dell'auto, che nel passato hanno generato, sì, ricchezza, ma che purtroppo hanno monopolizzato saperi e culture della Città. Se un settore monopolista va in crisi: l'automobile a Torino, il tessile a Biella e Chieri, il risicolo a Vercelli, tanto per fare degli esempi, l'assenza di alternative rende molto più difficile il recupero economico del territorio. L'automobile deve essere uno degli elementi di eccellenza, e non l'unico, che ripartiscono i rischi della nostra area. È per questo che Torino, per merito delle Istituzioni locali, il Comune, l'Università, il Politecnico, le parti sociali, ha deciso di puntare fortemente su un futuro diverso, ha la possibilità di essere riferimento importante non solo per l'innovazione intelligente della Città in tutti i suoi aspetti (ambiente, viabilità, commercio, cultura, sociale), ma anche assumendo un ruolo di guida verso aree anche molto lontane, semplificando. Così come la cultura dell'auto è partita da Torino, ed è stata espansa a livello globale da Fiat, pensiamo alla Russia, alla Polonia, alla Turchia, al Sud America, così Torino, eccellenza smart può diventare riferimento di progetto di know-how a livello internazionale. La creazione di una Commissione Speciale per la Smart City può diventare uno strumento valido per interagire con il Consiglio Comunale, perché non è più la Commissione di un Assessorato, ma dell'intera squadra di Giunta, ognuno per le proprie competenze, diventando così - questo è l'auspicio - strumento importante di guida, sostegno e coordinamento, rapportandosi a realtà come la "Fondazione Torino Smart City" e a "Torino Strategica". La condivisione di questo progetto da parte del Consiglio Comunale, soprattutto della maggioranza che lo governa, ha ovviamente per noi di Alleanza per la Città un valore particolare. Condividere un progetto strategico per noi che la pensiamo come Alberto, non vuol dire avere posti in Giunta o riconoscimenti alternativi. Mettere la faccia nelle scelte, al netto dei principi inderogabili, passa anche attraverso il riconoscimento che la maggioranza condivide e faccia proprie idee, progetti di chi in maggioranza non è, ma che intende utilizzare tale condivisione per avviare un percorso comune. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Greco Lucchina. GRECO LUCCHINA Paolo Avendo fatto chiarezza sulla questione della Presidenza, quindi che spetti o non spetti ad un Consigliere di maggioranza o minoranza, anch'io non mi oppongo nella maniera più assoluta alla designazione della Presidenza di questa Commissione al Consigliere Troiano, però suggerisco allo stesso, visto che è il firmatario della deliberazione, di emendarla perché politicamente c'è una cosa da far rilevare, cioè che a pagina 2 del secondo capoverso si legge che la Commissione sarà composta da 9 Consiglieri, in particolare per la maggioranza dai Consiglieri Cuntrò, Levi- Montalcini, Muzzarelli, Nomis e Troiano. Alla luce delle sue dichiarazioni, che evidentemente facevano riferimento al fatto che lei si sente, ed è stato eletto in qualità di Consigliere di minoranza, chiederei da un punto di vista formale, essendoci un verbale, che la deliberazione venga emendata e che non si faccia riferimento al fatto che lei è designato dalla maggioranza consiliare. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Troiano, per una precisazione. TROIANO Dario Intanto non so tecnicamente, sono gli Uffici che devono dirlo, se questo ovviamente inficia in qualche modo la deliberazione. Vorrei soltanto ricordare ai Consiglieri Greco Lucchina ed altri che sono intervenuti prima, che un eventuale atto di passaggio in maggioranza di un qualunque Consigliere non può prescindere ovviamente dal gradimento della maggioranza, perché, mentre posso svegliarmi un mattino e passare in minoranza, svegliarmi e passare in maggioranza è una questione che, per rispetto nei riguardi del Consiglio e della maggioranza stessa, deve essere formalizzata attraverso un atto condiviso con la maggioranza stessa. Quindi è soltanto per dire che formalmente non è possibile aderire, dal punto di vista proprio concettuale, non parlo della deliberazione, tecnicamente non lo so e ovviamente rimando agli Uffici, però concettualmente è impossibile dichiarare per me una adesione alla maggioranza, che peraltro dovrebbe essere almeno informata della richiesta di passaggio in maggioranza. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Paolino. Poi ha chiesto la parola il Consigliere Curto. PAOLINO Michele Ho l'impressione che ci stiamo un po' discostando dal merito della deliberazione, però è necessario chiarire due aspetti. C'è un primo aspetto, la necessità da parte della maggioranza di una discussione di merito, su sollecitazione di un Gruppo Consiliare, con il quale c'è un ragionamento sul merito dalla costituzione del Gruppo Consiliare stesso, ancor prima che il Consigliere Troiano sedesse nei banchi del Consiglio. Su questo merito il confronto con il Consigliere Troiano è avanti da molto tempo, si è molto ragionato su questa necessità e sull'esigenza di seguire in maniera specifica un tema, che sta molto a cuore alla Città e rispetto al quale questa maggioranza si vuole qualificare e si è lavorato sulla necessità di questa Commissione. Quindi il primo tema è il merito. Rispetto al tema che sta appassionando alcuni Consiglieri, mi sembra, per fare chiarezza, che il percorso sia stato questo: la maggioranza, così come prevede il Regolamento, ha indicato alcuni nomi di Consiglieri e li ha indicati anche in questo caso sul merito. Il Consigliere Troiano perché per primo insieme a lui si è cominciato a ragionare su questo tema, i Consiglieri Nomis e Muzzarelli che da sempre per il nostro Gruppo hanno seguito questi temi, il Consigliere Cuntrò, perché ha esperienza e competenza su questi temi. Questo è il ragionamento. Dopodiché il Consigliere Troiano ha avviato, ed è disgiunto dal merito di questa deliberazione, un percorso che ha ribadito in Aula, che è stato evidente a tutti rispetto al rapporto con questa maggioranza politica, che non finisce in Consiglio Comunale, che esce da una campagna elettorale per l'elezione di un altro Ente, dove ha visto il Consigliere Troiano insieme ad altri Consiglieri concorrere alla costruzione di una coalizione per la Regione, l'ha visto essere parte di questa maggioranza, e credo che sia coerente il suo percorso con quello elettorale. Quello che lui ha fatto rispetto ad una candidatura in Regione a sostegno del centrosinistra credo sia confermato e da confermare rispetto al lavoro che il centrosinistra sta facendo in questa Istituzione. Quindi ritengo, come lui ha detto nel suo intervento, che da oggi inizia un percorso nuovo. Abbiamo fatto la proposta rispetto al merito e questo non c'entra nulla con la seconda parte del discorso. Rispetto alla seconda parte, come maggioranza, riteniamo un valore aggiunto che il Consigliere Troiano, così com'è successo in precedenza al Consigliere Cervetti, abbia scelto e possa scegliere di far parte della nostra maggioranza e della nostra squadra e crediamo che sia un valore aggiunto il fatto che ci siano persone che portano la loro esperienza, la loro storia e la loro disponibilità a sostegno di un processo e di un programma amministrativo che vogliamo portare a termine per questa città. Quindi, auguro buon lavoro ai membri della Commissione, a prescindere dalla casacca che indossano, per la buona riuscita dell'idea della progettualità su Smart City ed auguro, in particolare, buon lavoro al Consigliere Troiano, anche rispetto al suo percorso politico che lo vede insieme a noi dentro quest'Aula, ma soprattutto fuori da quest'Aula, in questa città. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Curto. CURTO Michele Sarà che non sono avvezzo alle dinamiche, però la farei più semplice di così, Consigliere Troiano. Se c'è una disponibilità da parte sua, che rappresenta in quell'Aula quello che considero un polo liberale ed una cultura liberale (che sono importantissimi in questa città e che, prima di lei, ha rappresentato il Consigliere Alberto Musy e che, con il concorso di tutta l'Aula, ha visto quella sua surroga nei confronti del compianto Consigliere Musy), siccome ho sempre riconosciuto quell'area e quella cultura, anzi, ho cercato di costruire con quella cultura alcune delle esperienze amministrative di questa tornata amministrativa, se la domanda è: per il Gruppo di Sinistra Ecologia Libertà è benvenuto l'ingresso di quella cultura nella maggioranza consiliare? Certo, ma proprio perché credo che questa sia la domanda, mi permetta, io non ho nulla in contrario con la Commissione, la sua Presidenza e, in particolare, quest'ultima cosa. Anzi, se le devo ribaltare, io auspico quest'ultima cosa. Penso che lei sia il Presidente giusto e, quindi, credo che vada bene costituire una Commissione Speciale. Ritengo però che sia necessaria chiarezza, in quanto non è una questione di "do ut des". Mi conosce bene e sa che non è questo l'argomento, anzi; semmai è quello di accelerare un processo che ci permetta l'impegno nei confronti della Città. Chiederei, delle due, l'una: se c'è qualcosa che deve ancora maturare, nell'assoluto rispetto per questa maturazione, per le cose che ci dicevamo, piuttosto sospendiamo la proposta di deliberazione e la rimandiamo di una settimana, non succede nulla. Se, invece, la scelta è già matura, perché è il frutto di un percorso che ci ha visto insieme nell'ultimo mese in campagna elettorale, la formalizzi, se posso chiederglielo, ed andiamo avanti. Altrimenti, rischiamo e non la voglio vedere in una contesa che secondo me è sbagliata, in quanto merita ben altro, se posso permettermi. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Araldi. ARALDI Andrea Rinuncio al mio intervento. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio È paradossale, in quanto si è creato un problema che non esiste. Se voi pensate che ci sono forze di opposizione che sostengono il Governo di cui il Partito Democratico fa parte e ci sono forze di maggioranza che sono in opposizione al Partito Democratico che governa, allora SEL esca dalla maggioranza ed Ncd entri in maggioranza… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, è questo il punto. State perdendo tempo. Presidente, se annulla questa discussione, discutiamo della proposta di deliberazione e se qualcuno in maggioranza non è d'accordo, può votare contro, perché stiamo davvero perdendo tempo. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Greco Lucchina. GRECO LUCCHINA Paolo Solo per chiarirci: il tema non era sostanziale, né nel merito, né sulla persona. Semplicemente, visto che ci apprestiamo a votare un atto in cui sono scritte delle cose che potevano essere male interpretate, stavo chiedendo se, formalmente - perché sull'obiettivo e sulla sostanza siamo tutti d'accordo -, non stavamo votando un atto scritto male. Non mi sembra di fare chissà quali obiezioni. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio Mi stupisco che nessuno sollevi quella che è la questione vera, che è una questione politica, perché il paragone con il Consigliere Cervetti non fila. La questione del Consigliere Cervetti riguarda la decisione di un Consigliere di passare da un Gruppo ad un altro Gruppo. In questo momento, il Consigliere Troiano non è il Consigliere Troiano, ma è il Capogruppo di un Gruppo di minoranza. La maggioranza ha tre Gruppi e l'opposizione ha diversi Gruppi. La sua posizione è analoga a quella del Consigliere Scanderebech, che è Capogruppo di Al Centro per Scanderebech. Il Consigliere Troiano è il Capogruppo di Alleanza per la Città - Lista Civica per Torino e, in questo momento, nei computi di tutte le questioni (Commissioni o non Commissioni, maggioranza o non maggioranza), fa parte dell'opposizione, della minoranza (che poi si possa convergere sui singoli provvedimenti è un altro discorso). In questo momento, il Consigliere Scanderebech ed il Gruppo Al Centro per Scanderebech (che non so come si sia schierato alle recenti elezioni politiche regionali e, probabilmente, è un mio difetto, ma ufficialmente non era candidata, né c'era una lista) sono un appoggio esterno, nella migliore delle ipotesi, alla maggioranza in alcuni casi (so già che questa definizione non le piacerà e lo preciserà dicendo che non è vero). Lei decide, di volta in volta, di aderire su alcune questioni, ma non fa parte della maggioranza (non credo, almeno non mi risulta). La maggioranza non è composta da quattro Gruppi. Il Consigliere Troiano, cioè il Gruppo che lui rappresenta o l'esperienza politica con Chiamparino… perché la coalizione che appoggiava Chiamparino in Regione è identica a quella di Fassino, poi possiamo dire che c'è Calgaro in più o qualche altro in meno, ma quello è secondario, perché sono quelle lì le grandi forze politiche, anche con l'aggiunta di Scelta Civica (ma, se avessimo qui i Consiglieri di Scelta Civica, probabilmente farebbero parte della maggioranza). Il problema è che noi dobbiamo intendere, al di là della persona del Consigliere Troiano e del fatto che è un degnissimo Presidente - io sono d'accordo -, questo fatto che sia designato dalla maggioranza e, quindi, inviterei a modificare la proposta di deliberazione, dicendo "indicato" e non "per la maggioranza"; inoltre, vorrei capire se, oggi, il Gruppo del Consigliere Troiano continua ad essere all'opposizione della Giunta Fassino e della maggioranza, o se è un appoggio esterno - che è legittimo -, o se è in una situazione in cui, come ha detto lui, non sa bene che cosa fa (è quello che ha detto prima). (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ovviamente, è una battuta, però ha ripreso la battuta di altri e questo è chiaro. Faccio poi notare (non per insistere, ma è un difetto dello Statuto - sono andato a leggermelo -, per cui inviterei anche il Segretario Generale ad essere un po' più preciso nell'interpretazione) che lo Statuto vincola il fatto che il Vicepresidente Vicario sia di minoranza, ma non dice che il Presidente del Consiglio deve essere per forza di maggioranza. Quindi, il sottinteso che la maggioranza… No, guardate, non lo dice, è proprio così e lo fa per analogia con il resto. Quindi, il Consiglio Comunale, a maggioranza semplice - in terza votazione -, può eleggere un suo rappresentante e può anche eleggere un Presidente del Consiglio Comunale della minoranza, dopodiché il Vicepresidente Vicario è sempre di minoranza. È pacifico che nell'impostazione dello Statuto, da parte di chi l'ha scritto in origine - e, all'epoca, c'ero - e poi nelle sue evoluzioni, si dava quasi per scontato che, nella tradizione politica italiana e di questo Consiglio, la maggioranza prendesse le Presidenze e, quindi, a garanzia si è previsto che le Vicepresidenze andassero alla minoranza. Questo non vuol dire che, stando anche in punta di norma stretta, il Consigliere Troiano vada benissimo qualunque sia la sua posizione politica. Mi aspetto però dal Gruppo e dalla forza politica che lui rappresenta (che non so se facesse parte della coalizione di Chiamparino o se fosse la sua posizione individuale, perché chiaramente, quando i Gruppi sono piccoli, le cose possono essere diverse) che, in tempi utili e veloci, si chiarisca se dobbiamo considerarlo come il ventisettesimo Consigliere di maggioranza in questo Consiglio Comunale, che ha quattro Gruppi di maggioranza, o, invece, come il Consigliere di Gruppo di minoranza, come è stato fino ad ora, perché su altre questioni può avere delle implicazioni (come la composizione delle Commissioni). Dopodiché, va benissimo votare anche oggi, non credo si debba andare oltre, perché le Commissioni Speciali hanno un compito speciale, ma credo che il chiarimento politico in altri tempi sarebbe stato richiesto immediatamente da tutti; vedo che, invece, oggi si procede con un po' di relativismo ed un po' di lassismo, come se non avesse importanza quello che succede. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Liardo, poi, se non vi dispiace, interverrei io. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho detto che interverrei io, non che dichiaro chiuso il dibattito. Prego, Consigliere Liardo. LIARDO Enzo A questo punto, mi sembra che la situazione non sia chiara e mi permetto di chiamare in causa il Segretario Generale. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ho capito, però probabilmente ha avuto altri ragguagli e non voglio dire che non sia stato esaustivo, però vorrei essere… LEVI Marta (Vicepresidente) Vorrei dirlo io. LIARDO Enzo La ringrazio, Presidente. LEVI Marta (Vicepresidente) Secondo me, stiamo mescolando, in maniera errata, una doppia discussione: una è quella sulla composizione della proposta di deliberazione ed una è quella che riguarda il posizionamento politico, come dice il Consigliere Viale, del Gruppo di cui è Capogruppo il Consigliere Troiano. Il tema è il seguente: l'articolo n. 24 del Regolamento del Consiglio Comunale, al comma 2, sulla composizione delle Commissioni Speciali dice che: "Le Commissioni Speciali possono essere composte da un numero dispari di Consiglieri, non inferiore a cinque e non superiore a nove, dei quali non più dei tre quinti componenti la maggioranza consiliare". Sottolineo: "non più dei tre quinti" e, nel caso specifico, vuol dire non più di cinque rappresentanti la maggioranza consiliare. Possono essere di meno, è chiaro? Il tema è che nella proposta di deliberazione non andrà scritto: "La Commissione sarà composta da nove Consiglieri, in particolare per la maggioranza consiliare (…)" con l'elenco, ma: "La Commissione sarà composta da nove Consiglieri, in particolare indicati dalla maggioranza i seguenti Consiglieri (…) ed indicati dalla minoranza i seguenti Consiglieri (…)" e, da un punto di vista formale, in questo modo abbiamo messo a posto la proposta di deliberazione. Un tema del tutto diverso è la discussione politica, che proverei però a scindere, perché, altrimenti, non si capisce nulla. Quindi, se poniamo in votazione la proposta di deliberazione lo facciamo come vi ho detto, quindi non: "per la maggioranza dai Consiglieri (…)", ma "indicati dalla maggioranza i Consiglieri (…) e indicati dalla minoranza i Consiglieri (…)". Questa è la modifica, d'ufficio, che inserisco nella proposta di deliberazione. La parola al Consigliere Troiano. TROIANO Dario Devo intervenire quasi per fatto personale. Intanto, per rispondere alle perplessità del Consigliere Viale che mi chiede a quale titolo io fossi candidato alle elezioni regionali (se individualmente, o come partito politico, o come Gruppo), essendo in una lista civica ovviamente non si aderisce né come Gruppo, né come partito politico, ma come individuo. Credo che questo sia già… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Purtroppo sì, anche perché Alleanza per la Città è un Gruppo che si costituì all'indomani delle elezioni comunali del 2011 nella persona del candidato Sindaco Alberto Musy e, quindi, è vissuto di luce propria ed indipendente, essendo in minoranza - questo non devo riconoscerlo io, ma è riconosciuto e riconoscibile da tutti - e dialogando peraltro, come fece il Consigliere Musy, in maniera costruttiva con l'allora maggioranza. Ho condiviso il percorso di Sergio Chiamparino, candidandomi in rappresentanza di un'area, ovviamente senza portare simboli propri in giro, anche perché non c'era la necessità di un simbolo, ma di una presenza fisica che rappresentasse un'area. Per quanto riguarda, invece, le eccezioni poste dai Consiglieri rispetto alle dichiarazioni di maggioranza e di minoranza, voglio ribadire molto semplicemente un concetto che ho già espresso prima, ma probabilmente non sono stato ascoltato o forse non sono stato molto chiaro: il percorso di avvicinamento ad una maggioranza non sta esclusivamente nei desideri di un Consigliere che sta in minoranza e che quindi propone la propria partecipazione ad una maggioranza, ma sta fondamentalmente nell'accettazione di quella maggioranza, perché credo che sia addirittura una norma giuridica quella che prevede che un Consigliere, che non ha alcuna difficoltà giuridica, né regolamentare a passare dalla maggioranza alla minoranza, in effetti però ce l'abbia sicuramente dal punto di vista etico (ma non so se giuridico) nel passaggio dalla minoranza alla maggioranza. La mia posizione rispetto ai prossimi due anni del Consiglio Comunale è stata espressa in embrione nella mia dichiarazione precedente, quindi è agli atti, e, giusto per sgomberare il campo da qualunque tipo di equivoco, l'adesione alla maggioranza del Consiglio Comunale di Torino è, come elaborazione, come proposta e come definitiva accettazione, nelle mani del Capogruppo del partito di maggioranza della maggioranza. Attendo, quindi, semplicemente delle risposte e, se la maggioranza deve decidere, ovviamente lo farà nel complesso della sua maggioranza. Non cerco di sostituire pezzo a pezzo, ma cerco di condividere un percorso. Spero di essere stato abbastanza esaustivo. Su tutto quello che riguarda, invece, l'approccio strettamente tecnico e giuridico, mi sembra che il Segretario Generale e la dottoressa Piccolini abbiano espresso correttamente ed in maniera definitiva i concetti, per cui non mi resta che ringraziare nuovamente l'Aula ed aspettare il voto sulla proposta di deliberazione. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Vorrei soltanto esporre la nostra posizione su questa Commissione. Abbiamo accettato di farne parte, anche forse, a livello personale, avendo delle competenze da portare sul tema e, quindi, volendo metterle a disposizione della Città. Per cui ci appassiona poco la discussione su maggioranza e minoranza. È giusto che ci siano le opportune garanzie per la minoranza e la maggioranza, però, alla fine, l'importante è mettersi a lavorare insieme su una questione a favore della Città. È chiaro che anche a noi piacerebbe capire il senso politico della maggioranza che affida la Presidenza ad un esponente che finora era della minoranza, però la cosa più importante per noi è che questa Commissione abbia un senso, quindi che non sia stata creata soltanto nell'ambito di un'operazione politica che potrebbe portare il Consigliere Troiano dalla minoranza alla maggioranza, ma che, in sé, concluda qualcosa, perché, purtroppo, in questi tre anni si è parlato tanto sul tema Smart City, ma devo dire che l'Amministrazione Comunale ha concluso niente o quasi niente, almeno nella nostra analisi. Quindi, se questa Commissione servirà a dare un po' di sostanza al progetto Smart City e farà avanzare veramente Torino su questi temi, ben venga e speriamo che il Presidente e tutti i suoi membri la possano portare in questa direzione; in questo senso, quindi, noi vorremmo dare il nostro contributo. Speriamo che non sia soltanto una perdita di tempo, una Commissione fatta tanto per costituirne una e per trovarsi un po' di volte a stringersi la mano. LEVI Marta (Vicepresidente) Definito il testo della proposta di deliberazione, vi invito a porla in votazione così come vi ho proposto, lasciando a questo atto il suo contenuto specifico, mentre le questioni politiche le affronteremo quando sarà ora di trattarle. Consigliere Grimaldi… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È da mezz'ora che parliamo nel merito della proposta di deliberazione. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Come sempre, basta alzare il dito. La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Vi invito solo ad una riflessione e spero che i membri di questa Commissione la faranno. Come sapete, in questi due anni, come Presidenti di Commissione abbiamo provato a trattare il tema Smart City trasversalmente, perché credo che sia sbagliato pensare che Smart City voglia dire solo ecologia urbana o sostenibilità, così come è sbagliato dire che è solo innovazione e ricerca, ed abbiamo provato a coinvolgere tutte le Commissioni. Spero che questa nuova Commissione saprà fare lo stesso; per esempio, la prossima settimana, abbiamo già convocato nella Smart City Week la VI Commissione e credo che sarebbe opportuno che questa nuova Commissione si aggregasse a questo lavoro. Vorrei però sottolineare un altro aspetto: siamo a metà del mandato, Smart City ha fatto i Tavoli di lavoro, in qualche modo, come diceva l'Assessore Lavolta, ha dato il compito all'Amministrazione di andare avanti sui progetti prodotti da SMILE, ma, secondo me, la vera distanza da questa discussione a, poi, il programma di governo è che, mentre Smart City ha fatto in qualche modo parte del dibattito consiliare, tutto il piano strategico è stato assente dalla discussione di quest'Aula. Quindi, sommessamente, vi chiederei (o con un emendamento o nelle prossime settimane) di dare il compito di discutere in qualche modo all'interno di questo tipo di Commissioni anche il piano strategico della Città, altrimenti non si capisce come si intersecano le due cose. Si devono intersecare anche se hanno piani diversi o anni diversi di realizzazione. Smart City deve essere visto all'interno di un piano strategico che pian piano si sta armonizzando, perché altrimenti, secondo me, sbagliamo in qualche modo la cifra di questa discussione. LEVI Marta (Vicepresidente) Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la proposta di deliberazione così come emendata: Presenti 32, favorevoli 32. La proposta di deliberazione è approvata. LEVI Marta (Vicepresidente) Pongo in votazione l'immediata eseguibilità del provvedimento: Presenti 32, favorevoli 32. L'immediata eseguibilità è concessa. |