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ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201402078/002, presentata in data 30 aprile 2014, avente per oggetto: "Bando casa 2012: quando la graduatoria provvisoria II tranche?" ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Tisi. TISI Elide (Vicesindaco) Il 30 gennaio 2014 è stato pubblicato l'elenco definitivo dei partecipanti al sesto bando generale, aggiornato al 17 gennaio 2014, tenendo conto delle nuove istanze di variazione alle domande già presentate, per un totale di 11.478. Questo alla data del 2 ottobre. Con lo stesso provvedimento, è stata stabilita una seconda tranche, denominata "Refresh", che ha contato 912 domande individuate tra quelle che alla data del 17 gennaio 2014, sulla base di quanto autocertificato, hanno in elenco un definitivo punteggio almeno pari a 12 punti. Allo stato attuale le domande già istruite e trasmesse, quindi concluse, alla Commissione Regionale sono 466. Per le rimanenti sono in corso le verifiche di Legge che comportano un controllo, avvalendosi delle banche dati a disposizione e soprattutto degli accertamenti in loco da parte dei tecnici comunali e dei funzionari del Corpo di Polizia Municipale. C'è una difficoltà oggettiva nel fornire tempi certi nel completamento dell'attività istruttoria, che presumiamo - e l'impegno è di andare in questa direzione - potrebbe essere completata entro il mese di giugno prossimo venturo. Mentre la pubblicazione della graduatoria provvisoria e aggiornata, presumibilmente, nel mese di luglio prossimo venturo. Naturalmente questo sulla base delle attività della Commissione Regionale Assegnazione Alloggi. Io credo che sia importante sottolineare come questa modalità di bando abbia creato - l'avevo già detto forse una precedente interpellanza proprio con il Consigliere Marrone - un aggravio di lavoro amministrativo e istruttorio, oltre che naturalmente la necessità di un aggiornamento, che se da un lato dà una più puntuale situazione delle criticità, sicuramente ha di molto appesantito i costi amministrativi e l'iter. Quindi, credo che in questa direzione sicuramente un passo anche nella revisione della Legge Regionale dovrà essere fatto, per consentire anche una maggiore semplificazione amministrativa che ci agevoli e, soprattutto, che acceleri il percorso. Questi comunque sono i dati e gli elementi che mi provengono dagli Uffici. In merito alla domanda n. 2 dell'interpellanza ("se lo slittamento da maggio ad agosto non sia anche dovuto al distacco di personale impiegato per il sostegno alla locazione"), premesso che i tempi che noi presumiamo sono quelli che ho poc'anzi illustrato, credo che comunque non sia anche qui semplice fare previsioni sull'andamento del bando in generale, in presenza di variabili che non sono tutte sotto il controllo degli Uffici. Ad esempio, quale sia il numero delle domande nuove e degli aggiornamenti che mensilmente vengono raccolti e registrati e che vedono impegnati gli stessi addetti all'istruttoria, oltre alla tipologia dell'istruttoria; chiaramente le verifiche richiedono più tempo, perché devono necessariamente essere eseguite presso le abitazioni dei richiedenti la casa popolare. Inoltre, nel corso di questi mesi, per fortuna, c'è stata la possibilità di riavviare il bando per il sostegno alla locazione, ma naturalmente anche in questo caso la raccolta delle domande di partecipazione al fondo nazionale è stato organizzato, peraltro come già avveniva negli anni passati, anche utilizzando il personale addetto al bando generale. Rispetto alla domanda n. 3 ("se non ritengano opportuno assegnare maggior personale agli Uffici preposti all'istruzione, elaborazione", eccetera), in realtà, nell'ultimo biennio c'è stata un'assunzione di misure organizzative proprio per organizzare al meglio il personale in servizio, aumentando a rotazione gli addetti alla ricezione del pubblico nei periodi di raccolta delle domande, quindi durante questa settimana al mese, anche affiancando agli sportelli già presenti personale ordinariamente assegnato ad altri Uffici, sempre ovviamente nell'ambito dell'Assessorato. È stato pure richiesto un aumento di unità, che è stato riconosciuto; quindi il personale addetto al bando è aumentato di alcune unità. Peraltro, è stato anche avviato un bando interno per selezionare personale da dedicare a queste attività. Ma gli adempimenti previsti dalla nuova Legge conseguenti al bando di tipologia aperta, hanno comportato un notevole aumento della mole di lavoro. Sicuramente va anche sottolineato che gli Uffici coinvolti in queste attività, rispetto a questo aumento di lavoro che gli è stato chiesto, continuano a dare una disponibilità straordinaria, anche in termini di impegno personale, pur riconoscendo la difficoltà nel far fronte a tutte gli adempimenti che richiederebbero sicuramente un'ulteriore immissione di nuovi dipendenti. Io rispondo a tutte le domande dell'interpellanza, poi vediamo se ci sono richieste di approfondimento su qualcuna di queste. "Quali alloggi siano stati assegnati da bando negli ultimi anni, quindi dal 2011 al 2013, e quanti di emergenza abitativa". Gli alloggi assegnati complessivamente sono stati 1.591, di cui 1.002 da emergenza abitativa, 563 da bando e 26 su altre tipologie, tipo ordine di autorità o assegnazioni provvisorie. Sui totali, ho fatto riferimento però alla domanda al punto n. 4, perché pensavo che la domanda fosse "quanti siano di nazionalità italiana e quanti stranieri". Posso dare la percentuale: sui 1.591, gli stranieri sia comunitari che extracomunitari hanno rappresentato il 24%. L'ultimo punto, il n. 6, "in relazione agli alloggi assegnati dall'ACEA anno per anno, il numero totale delle assegnazioni nel dettaglio, quanti hanno avuto l'assegnazione come caso sociale e quanti da sfratto per morosità, fine locazione, alloggio inidoneo". Allora, io ho una tabella che provo a leggere, poi se il Consigliere ritiene, gliela posso far avere. Sono stati assegnati 408 alloggi come caso sociale, 383 per sfratto per morosità e 215 per finita locazione. In particolare, nel 2012 assegnazioni a partecipanti al bando generale sono stati 233; nel 2012 sono stati 131 e nel 2013 sono stati 195. Assegnazioni a titolo di emergenza abitativa: nel 2011, per finita locazione, 73; morosità o altre tipologie di emergenza, 80; casi sociali, 206. Nel 2012, finita locazione, 78; morosità, 135; casi sociali, 132. Nel 2013, assegnazioni per finita locazione, sempre a titolo di emergenza abitativa, 59; morosità o altre tipologie di emergenza, 168; un alloggio inidoneo, sempre a titolo di emergenza abitativa, e 70 casi sociali. Le assegnazioni ad altro titolo, ad esempio provvisorio, ordine autorità, eccetera, sono state: 16 nel 2011, 9 nel 2012 e 1 nel 2013. ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Ringrazio l'Assessore per la risposta. Ho sentito l'obbligo di presentare questa interpellanza, per avere una risposta formale dal Vicesindaco, perché purtroppo c'erano voci, legittimamente alimentate in un primo tempo anche dagli Uffici e dalla Giunta, che parlavano di una pubblicazione della graduatoria attorno a maggio. Questo aveva ovviamente creato delle grandi aspettative, perché l'attesa diventa una questione di vita. Tra l'altro, un altro elemento che, secondo me, porterà grande delusione, è il fatto che all'inizio del bando si era lasciato intendere che la prima tranche fosse destinata ai caso con più di 12 punti; quindi, automaticamente, che la seconda tranche fosse destinata ai casi con meno di 12 punti. Immagino - anche se il Vicesindaco non l'ha detto - che tutte le domande intervenute nel frattempo, essendo un bando aperto, con punteggio superiore, abbiano fatto slittare giù le altre. Credo che comunque sarà l'ennesima delusione, perché chi mantiene un punteggio inferiore ai 12 punti aveva maturato la speranza di ricevere una assegnazione quest'anno. Quindi credo che sarà un brutto shock quando sarà ufficializzato il fatto che ci sarà un ulteriore slittamento di un anno. Perché si tratta di casi - il Vicesindaco lo sa - che pur avendo un punteggio ritenuto di seconda fascia, rispetto al totale, in realtà per maturare 10, 11 punti vuol dire avere delle situazioni di grande debolezza sociale. Se consideriamo che il reddito zero sono tre punti, che uno sfratto esecutivo o eseguito sono cinque punti, che un'invalidità sono due punti, per arrivare a quel punteggio vuol dire che si mixano queste situazioni di grande gravità. Quindi, pensare che una persona che ha presentato la domanda due anni fa, debba ancora aspettare un anno, chiaramente desta grande preoccupazione. Sono però contento di sentire che il Vicesindaco abbia preso l'impegno per una pubblicazione della graduatoria entro luglio, quindi prima dell'estate. Almeno, io ho capito che a giugno finisce il lavoro e a luglio viene pubblicata la graduatoria. Spero che questo impegno venga mantenuto, nella misura in cui invece gli sportelli diramano notizie molto più allarmanti: ho sentito personalmente parlare di "se va bene, entro luglio. Se no, potrebbe essere addirittura oltre l'inverno". Queste sono le voci che stanno circolando. Io sono dell'idea che questa vicenda debba essere gestita con grande responsabilità, perché posso anche comprendere che l'interazione tra Uffici diversi, Comunali e Regionali, ponga un problema nel poter assumere degli impegni in questioni di tempistica, però ci deve essere un metodo sull'approfondimento delle pratiche. Quando il Vicesindaco dice che è stato aumentato il personale addetto agli sportelli, a me fa piacere; però la vera criticità è il personale addetto all'approfondimento delle pratiche e dei criteri, perché chiaramente è questo il passaggio che crea un'ulteriore attesa. Io sono molto preoccupato dell'allarme sociale che sta creando la macchinosità di questa Legge Regionale, che ha dimostrato e aggravato la colpa di chi l'ha proposta e approvata, cioè il centrosinistra, e anche del centrodestra, che in quattro anni non è riuscito comunque a modificarla. Una Legge Regionale che ha evidenziato un non funzionamento, perché si tratta di tempi insostenibili per una crisi emergenziale come l'attuale. Nell'auspicio che la Legge cambi, però, in questa sede, voglio porre un grande appello al Vicesindaco, perché è il suo comparto di competenza, ma in realtà lo faccio all'intera Amministrazione Comunale. Se la vera tempistica che viene persa e sprecata è il tempo destinato all'approfondimento delle pratiche, diventa un'esigenza indifferibile aumentare il personale che approfondisca queste pratiche, in modo da poter tagliare i tempi di attesa, perché questo è il meccanismo che, a mio avviso, si è inceppato. Però, mentre noi lo possiamo vedere come un problema amministrativo legato ai numeri, chi in questo momento si trova con invalidi a carico, magari addirittura al 100% allettati, chi si ritrova senza un tetto sulla testa, in emergenza abitativa totale, sostanzialmente senza fissa dimora, non può capire che si tratta di un problema burocratico di assegnazione del personale. L'Amministrazione deve dare delle risposte concrete, se no il malcontento non solo sarà esplosivo, ma sarà anche pienamente legittimato, perché si tratta di assicurare un diritto costituzionale. E noi abbiamo una responsabilità corale come Istituzione. Bisogna spiegare al nostro Sindaco e all'Assessore al Personale che è necessario trovare personale da destinare a questa sequela di pratiche burocratica, perché non può diventare un alibi per delle attese che diventano inumane, tenendo in considerazione i singoli casi di cui stiamo parlando. Come ha detto il Vicesindaco, sono 11.000 domande, di cui statisticamente almeno un terzo sono di emergenza, da tenere comunque sotto adeguata cura e osservazione, perché presentano delle storie davvero agghiaccianti. Non chiedo l'approfondimento in Commissione, perché mi sembra che il Vicesindaco, che ringrazio, abbia dato tutte le risposte in modo puntuale, quindi sarebbe una perdita di tempo. Annuncio in questa sede che per rafforzare questa istanza (spero condivisa dal Vicesindaco, che vedevo annuire), è mia intenzione presentare (spero anche con una certa trasversalità) un atto di indirizzo all'Assessorato al Personale, affinché sia il Consiglio Comunale a chiedere formalmente una maggiore destinazione di personale per l'approfondimento di queste pratiche, perché il diritto alla casa è uno dei diritti più fondamentali e indifferibili garantiti dal nostro ordinamento costituzionale. ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) La parola, per una breve replica, al Vicesindaco. TISI Elide (Vicesindaco) Ovviamente condivido l'attenzione e la preoccupazione espresse dal Consigliere Marrone nei confronti di questo comparto, però vorrei evidenziare che le tempistiche che ho citato sono subordinate alle condizioni di istruttoria normale. Come ho già detto in modo molto chiaro, noi abbiamo una serie di incognite spesso legate non solo alla disponibilità di personale, ma anche all'onerosità di alcune istruttorie, che rendono talvolta più lunghi i percorsi rispetto alle nostre intenzioni. L'altro aspetto che ribadisco nuovamente è la tempistica della Regione, perché come il Consigliere ben sa, perché era già successo nella tornata amministrativa precedente, la definizione della graduatoria è un compito che spetta alla Regione. Noi abbiamo già consegnato più della metà delle verifiche e altre le consegneremo prossimamente. È chiaro che l'ipotesi di luglio dipende moltissimo dalla Commissione Regionale e chiedo davvero di tenerne conto, considerando anche le azioni che, come il Consigliere sa, già in passato avevo fatto per sollecitare la stessa attenzione da parte della Commissione Regionale, che deve istruire queste pratiche. Vorrei però dire un'altra cosa. Anche se non c'è l'approfondimento in Commissione, credo sia utile ricordare a tutti noi che molto spesso l'impossibilità di accedere alla casa, pur in presenza di un punteggio alto, non è dovuta assolutamente alla cattiva volontà dell'Amministrazione o alla lentezza degli Uffici, ma è determinata dal fatto che non abbiamo più dei Piani Casa che consentano di avere più alloggi in disponibilità, perché è evidente che se ci fosse una quantità di alloggi maggiore in disponibilità si potrebbe scendere nelle graduatorie anche a punteggi più bassi. Quindi credo che dobbiamo impegnarci - in questo caso davvero in modo molto trasversale - a sollecitare anche delle politiche nazionali, a partire dal Decreto Lupi, che proprio in questi giorni si sta definendo, che non solo prevedano strumenti di sostegno alla locazione, che già sono una cosa importantissima, ma che prevedano anche la possibilità di avere risorse per comprare, nel mercato dell'invenduto, delle case da destinare a edilizia residenziale pubblica. In una fase come questa, non possiamo neanche più permetterci di immaginare di avviare cantieri, se anche ci fossero le risorse, perché non ci sono i tempi materiali per poter immaginare nuove costruzioni. Questo lo dico un po' sulla base della considerazione del Consigliere Marrone, ma credo che sia davvero l'elemento dirimente su cui bisogna fare dei ragionamenti, anche a partire dal livello nazionale. ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Marrone. MARRONE Maurizio Aggiungo solo un elemento. Anch'io ho letto dell'idea di comprare l'invenduto. Benissimo. Però ho veramente difficoltà, a livello di onestà intellettuale, a comprendere come sia possibile perseguire una direttrice di questo tipo, quando la Città continua a vendere i propri alloggi e continua a metterli in asta pubblica e, quando non ci riesce, a venderli in negoziazione privata. Sinceramente non capisco perché vendiamo alloggi di proprietà comunale, se poi la soluzione al problema della carenza di alloggi consiste nel comprarli dal privato. Questo sfugge alla mia comprensione, come mi sfugge come sia possibile arrivare a una soluzione di questo tipo, quando la stessa ATC (in questo caso esonero l'Amministrazione Comunale da qualsiasi responsabilità) ci dice però che non ha neanche un censimento del reale quadro complessivo del proprio patrimonio immobiliare, in termini di occupato e sfitto. E rispetto a quello che comunque già sa, l'Agenzia ha ribadito più volte che esistono centinaia di alloggi liberi sfitti ATC, che vengono tenuti come zavorra e non occupati, solo perché hanno bisogno di manutenzione e ATC non ha i soldi per manutenerli. Per carità, ben venga qualunque politica di espansione del patrimonio immobiliare destinato ai problemi della casa, che mi vedrà sempre favorevole, però cercando di farlo "cum grano salis". Perché l'idea che la Città debba comprare alloggi invenduti dai costruttori, e sappiamo che lì poi entrano anche in gioco logiche di rapporti tra poteri forti, quando ne ha di propri, o comunque ne ha in ambito pubblico, che potrebbe già assegnare, se ci fossero delle politiche di razionalizzazione, di manutenzioni adeguate, mi sembra semplicemente un controsenso. Per cui apprezzo che ci sia la volontà politica, però andrebbe fatto un passo alla volta, con razionalità. ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) L'interpellanza è discussa. |