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PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401591/002, presentata in data 2 aprile 2014, avente per oggetto: "Metropolitana, paghi uno e viaggi in due o tre" PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Lubatti. LUBATTI Claudio (Assessore) Il tema sollevato dai Consiglieri Bertola e Appendino è noto all'Amministrazione, in particolare all'azienda GTT, che eroga il servizio di trasporto con la Metropolitana automatica. Nell'interpellanza si segnalano alcune criticità, dovute al fatto che le persone utilizzano in maniera impropria l'apertura automatica dei tornelli, in particolare l'occlusione della fotocellula di sicurezza, che sostanzialmente autorizza il meccanismo a richiudersi nuovamente, che però, per motivi di sicurezza, per evitare problematiche alla sicurezza stessa direttamente degli utenti, hanno tempistiche che sono previste dalle varie regolamentazioni (i tempi vengono descritti in una nota tecnica, che ovviamente metterò a disposizione del Consigliere), e dai collaudi degli impianti di tutti i grandi produttori di questo tipo di infrastrutture, che abbiamo già provato a tarare, tra virgolette, al "minimo" possibile, per non andare poi a trovarci in un'altra situazione e, magari, di doverci trovare in questa sede a dover discutere di qualche incidente avvenuto a qualche utente per l'eccessiva velocità di richiusura del tornello. In particolare - il Consigliere lo leggerà poi nella nota che gli metterò a disposizione -, le modalità per il controllo degli accessi sono sostanzialmente due: o c'è l'attesa vera e propria della chiusura, dell'occultamento della fotocellula di sicurezza, che è la seconda fotocellula superato il tornello, o c'è una tempistica specifica, che viene però utilizzata soltanto per speciali categorie. Entrambe hanno comunque questa criticità di dare un tempo necessariamente ampio per l'attraversamento del tornello; quindi, il rischio che questo fatto avvenga e venga utilizzato in maniera impropria è, ovviamente, presente e, come ho detto, è noto anche allo stesso Assessorato. Le azioni che stiamo provando a mettere in campo, per andare a limitare questo utilizzo improprio dell'infrastruttura, garantendo però la sicurezza degli utenti - che immagino condivida anche il Consigliere come obiettivo -, sono sostanzialmente tre. Per quanto riguarda la prima azione, abbiamo immaginato un'autorizzazione all'accesso alle tessere junior (cioè quelle dei bambini di età inferiore agli 11 anni), in specifici varchi, con l'emissione di un segnale sonoro specifico, diverso da quello che viene utilizzato, in maniera tale che il personale GTT possa, in qualche maniera, accorgersi che quella è una tessera che autorizzerebbe un minore di 11 anni e quindi, nel momento in cui viene utilizzata da un maggiorenne, si evidenzi l'utilizzo improprio. La seconda attività è il posizionamento di un lettore specifico di card contactless, anche un'uscita del varco - in questo caso, parliamo del varco disabili visivi -, in modo che possa essere utilizzato sia in entrata - come adesso - che in uscita - e questa è la novità - soltanto dai possessori di un'apposita tessera disabili, perché, in quel caso, il tempo è molto ampio, molto più ampio di tutti gli altri tornelli. La terza iniziativa è, ovviamente, un forte controllo anche all'uscita dalle stazioni della Metropolitana: 10 giorni fa abbiamo stimolato GTT, che ha raccolto il nostro invito di un controllo molto serrato all'uscita della stazione e, in effetti, i numeri che sono stati raccolti - ne hanno parlato anche i giornali - sono significativi e sono indicativi del fatto che c'è un malcostume, da questo punto di vista. Inoltre, stiamo lavorando con le Organizzazioni Sindacali affinché il personale di GTT che è lì in stazione, ma che non è controllore, quando si accorge di un utilizzo improprio dei tornelli, possa in qualche maniera intervenire, fermare gli utenti ed eventualmente, in assenza di biglietto, procedere con i verbali o con le sanzioni amministrative previste; oggi non può farlo per questioni, sostanzialmente, di accordi sindacali. Queste sono un po' le tre azioni che mettiamo in campo. A completamento delle informazioni che metto a disposizione del Consigliere, ricordo che nel corso dell'anno 2013 sono stati circa 650.000 gli utenti che sono stati controllati, circa 8.000 i verbali redatti, 2.902 le esenzioni già incassate - il Consigliere sa che ci sono diversi tempi, anche immediati, per pagare la multa -, per un totale complessivo di 10.461 multe. Il Presidente ritenga a sua disposizione anche questa documentazione per il Consigliere e per tutti gli altri Consiglieri che ne faranno richiesta. PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Noi abbiamo presentato l'interpellanza perché, anche utilizzando regolarmente la Metropolitana, è abbastanza comune vedere persone che si infilano, tra l'altro, in qualche caso, anche in maniera piuttosto sgradevole, nel senso che un utente normale passa e qualcuno da dietro gli si butta contro per riuscire ad inserirsi insieme a lui oltre il tornello, prima che il tornello si richiuda. Dopo un certo periodo, in cui c'erano stati controlli frequenti, poi per un certo periodo non li abbiamo più visti, allora abbiamo sollevato il problema. Devo dire che sono contento, anche perché 7-10 giorni dopo che abbiamo presentato l'interpellanza, abbiamo visto addirittura il Presidente di GTT andare a fare i controlli a Porta Nuova, quindi, effettivamente, nel periodo trascorso tra la presentazione dell'interpellanza ed oggi, c'è stata una nuova ondata di controlli. Da una parte, è interessante notare come la percentuale di irregolarità ai controlli sia forse molto più bassa di quello che spesso si pensa, nel senso che, se abbiamo fatto 8.000 multe su 650.000 controlli, vuol dire che è un 1%-1,5%; quindi, la sensazione delle persone spesso è che tutti viaggino a sbafo, invece, in realtà, se su 650.000 controlli solo 8.000 erano irregolari, vuol dire che in realtà la percentuale è ancora piuttosto bassa. D'altra parte, devo dire che 650.000 controlli sul totale dei viaggi della Metropolitana, che sono, credo, diverse decine di milioni l'anno, è comunque una capacità di controllo, per forza di cose, abbastanza limitata, per cui bisogna capire poi se magari, invece, quando non ci sono i controllori, la percentuale di chi viaggia a sbafo è più alta, perché magari chi è senza biglietto e vede questi controllori all'uscita, torna giù, riprende il treno e va ad uscire ad un'altra uscita. Devo anche dire, per esperienza, che spesso i controlli sono concentrati nelle due-tre stazioni con maggior traffico e nelle ore di punta, cosa che è comprensibile per massimizzare il numero di persone controllate, però, probabilmente, chi lo vuole fare, sa che, se scende magari alla stazione dopo, che è meno frequentata, o viaggia in orari un po' meno di punta, è molto più facile farla franca. Per cui magari la sera, in quelle ore lì, la percentuale di irregolari è anche molto più alta. Per il resto, la nostra interpellanza sollevava il problema di capire cosa si possa fare per ridurre il fenomeno, segnalando alcuni problemi. Il primo è il tempo del tornello: capisco che il tempo del tornello in sé sia difficile da ridurre ancora, proprio per motivi di sicurezza, però c'è una serie di cose che si potrebbe fare. In qualche posto usano addirittura due tornelli: se ne apre uno, uno entra, poi, se si chiude quello, si apre il secondo tornello, tipo porte di ingresso alla banca, però forse questo sarebbe troppo pesante per l'utenza. Però, ad esempio, anche semplicemente - come sta iniziando a fare la Città di Milano - chiedere di validare il biglietto anche in uscita dalla Metropolitana; a Milano ci sono già diverse stazioni della Metropolitana attrezzate, per cui, per aprire il tornello in uscita, bisogna validare nuovamente il biglietto, quindi questo potrebbe già essere un secondo ostacolo, nel senso che, costringere le persone ad infilarsi due volte, aumenterebbe la possibilità di essere individuate. La questione del tornello dei disabili è legata, appunto, al fatto che, per ovvi motivi, il tornello dei disabili si apre e resta aperto per parecchio tempo, non so quanto sia, ma io l'ho visto aperto anche quando il disabile era sceso e probabilmente aveva anche già preso il treno. Chiaramente, non si può pensare che la barriera si richiuda addosso ad un ipovedente o a un disabile che sta entrando, per cui, ovviamente, il tempo è molto molto cautelativo. Però, anche lì, basterebbe che ci fosse semplicemente modo, per il disabile, di schiacciare qualcosa dopo che è passato dal tornello e richiuderlo; tra l'altro, spesso i disabili sono i primi che vogliono combattere gli abusi delle agevolazioni a loro dedicate, proprio perché vogliono evitare che la gente dica che si fanno le cose per i disabili e poi tutti le usano e ne abusano, per cui credo che sarebbero anche collaborativi in questa direzione. Questo, magari, permetterebbe di evitare di lasciare un tornello spalancato per uno o due minuti, perché, chiaramente, chi arriva lì e lo trova spalancato, poi entra. Tra l'altro, segnalo - perché comunque è giusto dirlo - che sono stati anche segnalati, invece, dei casi di gente che entra a sbafo, ma perché gli si è smagnetizzato l'abbonamento, non hanno la tessera dietro e allora si infilano così, sapendo che tanto l'abbonamento ce l'hanno e, se vengono fermati, lo possono recuperare da casa per mostrarlo. Quindi, in qualche caso è successo che qualcuno sia entrato così per queste ragioni, però la maggior parte di quelli che vediamo entrare così a sbafo, sono persone che non vogliono pagare la Metropolitana. Quindi, adesso non so se magari avremo poi delle notizie; se vogliamo, possiamo riparlarne in Commissione, magari fra due o tre mesi, o comunque darci un aggiornamento per capire se qualcuna di queste misure saranno messe in atto. Non so cosa ne pensi l'Assessore e cosa preferisca. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Se l'Assessore dice che viene lui fra qualche mese, magari dopo l'estate, a dare un aggiornamento, va bene anche così. PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) Quindi, c'è un impegno da parte dell'Assessore, di dare un aggiornamento in una Commissione ordinaria o direttamente all'interpellante. L'interpellanza è discussa. |