Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Maggio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 33

Comunicazioni Sindaco su situazione ordine pubblico in Città e fatti avvenuti la notte del 17 maggio 2014 a San Salvario.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Continuiamo con le comunicazioni del Sindaco.
La parola al Consigliere Viale.

VIALE Silvio
L'episodio è chiarissimo, perché combinazione un video messo in rete da un
quotidiano cittadino, in modo stranamente preciso, individua facce, persone e
svolgimenti. La cosa che colpisce di più è la litigata tra una banda che arriva su tre
macchine, l'accorrere di un gruppo di neri verso un amico e la discussione. È quella
l'immagine di uno che spara, a distanza di 10 - 15 metri e con uno, due colpi e centra
in pieno la persona.
Questa non è stata la classica scena di uno che spara da vicino in una rissa. In questo
caso l'aggressore è sceso dall'auto e ha mirato senza nemmeno molta fatica; quindi
sicuramente è uno abituato a sparare, ed è sicuramente una dinamica strana e nuova.
Io mi auguro che le Forze dell'Ordine e la Magistratura sappiano intervenire con
efficacia, perché dal video sembra che sia un telefilm. Chi conosce quelle persone, le
riconosce; sicuramente c'è una chiarezza di immagine strana per quella zona.
Io sono cresciuto a San Salvario, dove ho abitato per decenni; ho studiato da quelle
parti e conosco bene quella zona: ci sono la cooperativa studentesca, un noto negozio
di danza, la copisteria molto frequentata e un bar. È una zona dove c'è tuttora, in
modo stanziale, una prostituzione italiana. Basta passare alle 10 del mattino, alle
15.00 o in altri orari, per trovare signore italiane, con il pied-à-terre, che mantengono
le loro posizioni. Poi, in serata arrivano altri tipi di prostituzione di ragazze
probabilmente non italiane, e la zona di via Ormea è sempre stata una zona di
prostituzione molto forte.
Qual è il discorso che voglio fare oggi? Io condivido l'impostazione del Sindaco, la
prudenza e il fatto che bisogna intervenire e non fare propaganda. Non credo che
un'assemblea pubblica aperta, in cui i Consiglieri Liardo e Ricca si confrontino in
quest'Aula con il Prefetto, le Forze di Polizia, i Carabinieri porti a qualche risultato,
nemmeno per gli inquirenti. Semplicemente porta a un rito di quelli che non vanno
da nessuna parte.
Il punto vero, che in questo momento dà fastidio (lo dico al Consigliere Ricca), è che
qui non siamo nella San Salvario celebrata dal Consigliere Grimaldi & C. (perché io
e il Consigliere Grimaldi siamo quelli che la sosteniamo), che è quella che va fino a
via Oddino Morgari, fino a via Valperga.
Qui siamo nella parte dove non ci sono locali, dove non c'è una movida, dove c'è
una prostituzione, tra virgolette, "discreta" e accettata da sempre dai residenti. Uno
che compra casa lì, sa che ci sono le prostitute, non è che può dire che lo scopre il
giorno dopo, dove lo spaccio è arrivato molto di recente… (INTERVENTO FUORI
MICROFONO). È accettata dai tempi di Porcellana e Picco, Consigliere Ambrogio.
In quella zona lì io portavo da mangiare ai gatti, perché le prostitute mi davano i
soldi, quando ero ragazzino. I ragazzini di San Salvario crescevano con le prostitute
di via Ormea e di via Giuria, e ci davano i soldi per andare a comprare la carne per i
gatti.
Negare che ci sia una zona di prostituzione storica in quella zona, vuol dire negare
l'evidenza, vuol dire proprio non aver capito nulla di questa Città, vuol dire vivere
tra i marziani, dopodiché il giudizio morale è un altro.
Il problema vero è che lo spaccio, che è sempre stato circoscritto in alcune zone di
San Salvario, oggi vede una presenza massiccia di gruppi che prima non c'erano
proprio anche nella parte più frequentata, e questo ha creato sicuramente una
situazione di allarme.
Il problema è che non possiamo giocare a dama e a scacchi in continuazione, forse ci
si è dimenticati delle polemiche di Toxic Park e via dicendo; non possiamo pensare
che lo spaccio lo spostiamo da San Salvario e poi al Lingotto, dal Lingotto torna
vicino ai Murazzi e si sposta nuovamente.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La invito a concludere.

VIALE Silvio
Perché il problema vero è che noi o accettiamo delle politiche che prevedono
maggiore tolleranza dello status quo, o è perdente inseguire lo spacciatore e spostarlo
da una parte all'altra con l'efficacia delle attuali iniziative.
Ecco perché, Presidente, ritengo che le Forze dell'Ordine, la Polizia facciano la loro
situazione, quello che non è tollerabile di questo episodio è una sorta di regola non
scritta, per cui si arriva ad un certo limite e non lo si supera; in questo caso è stato
ampiamente superato da due gruppi che si sono fronteggiati a quell'ora e hanno
sparato ad altezza uomo in San Salvario: questo non è tollerabile e mi auguro che le
Forze dell'Ordine sappiano intervenire con la necessaria durezza.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Hanno chiesto di intervenire il Consigliere Bertola, il Consigliere Grimaldi, il
Consigliere Carbonero e il Consigliere Ambrogio.
Siccome ho la necessità di dovermi alzare, chiedo al Consigliere Anziano di venire a
presiedere.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Prima intervengo sull'ordine dei lavori: le chiederei di rimuovere il cartello, perché
non è concesso dal nostro Regolamento tenere un cartello sui banchi; visto che a noi
l'avete fatto togliere varie volte, chiederei anche a lei di fare altrettanto, grazie.
Tornando alla questione che stavamo trattando, mentre lei ragiona sul Regolamento
che deve far rispettare, volevo soltanto aggiungere un paio di cose. La prima è che,
anche se questo episodio ha riguardato una parte di San Salvario un po' più in là
rispetto al cuore della movida, ormai è chiaro che l'equazione "dove arriva la
movida, la vita notturna, non ci sono più spaccio e criminalità" non è così vera, come
peraltro non era vera già ai Murazzi, perché chi andava ai Murazzi ai tempi della vita
notturna, sapeva che c'era tranquillamente la possibilità di trovare spaccio di roba più
o meno pesante. Adesso succede anche in San Salvario e quindi smettiamola almeno
di dire che la movida risolve i problemi di ordine pubblico.
L'altra questione è più generale, nel senso che sarebbe ora di smettere anche con il
buonismo nei confronti della criminalità, che sia immigrata, italiana, o più spesso
ormai italiana e immigrata mescolata insieme, però c'è sempre stato nella mia
percezione un po' di remora anche ad intervenire su certi fenomeni di criminalità, un
po' vedendoli come inevitabili, un po' vedendoli come: "Ma sì, sono dei poveretti,
devono in qualche modo sopravvivere". Sarebbe ora di smetterla con questo
atteggiamento!
Stiamo ancora aspettando di capire che ne è dell'indagine, quali sono stati i motivi
dell'altro doppio omicidio avvenuto poco più giù, verso piazza Carducci. Comunque,
alla fine, in quella zona e anche in altre zone di Torino ci sono una serie di problemi
di ordine pubblico che devono essere affrontati.
Sono contento di aver sentito il Consigliere Paolino dire che ci vuole più impegno da
parte delle Forze dell'Ordine, assolutamente senza polemica, però forse allora ci
vuole una riflessione su quali sono le priorità delle Forze dell'Ordine, perché se si
dice al Prefetto che la priorità delle Forze dell'Ordine è la difesa della politica in
campagna elettorale, dei cortei, delle sedi, è giustissimo, per carità, però se tutta la
Polizia viene messa a difendere il cantiere della TAV a Chiomonte e altre cose, poi
casualmente non c'è più Polizia per gestire il normale ordine pubblico in tutta la
Città. Quindi forse sarebbe il caso di gestire un po' meglio le priorità della Polizia e
delle Forze dell'Ordine.

VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente)
Ho rimosso il cartello, che però vedo che è autorizzato ampiamente sui banchi del
Consiglio, però d'altra parte era dovuto.
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Mi fanno sorridere alcune parole dette dall'opposizione, nel senso che hanno provato
a dipingere per quattro, cinque anni San Salvario come il Bronx di Torino. È
successo più o meno nei primi anni Duemila, è successo ancora fino al 2006-2007, e
una difficile, e dico proprio difficile, integrazione fatta soprattutto dalla
Circoscrizione, dall'agenzia di San Salvario ha fatto sì che si rendesse più sicura una
parte di quel Quartiere per i ragazzi che la frequentavano di sera.
Diversa è la discussione che stiamo affrontando oggi. Quando leggo "movida killer",
mi fa un po' sorridere. Lo spaccio e soprattutto la prostituzione, credo che si possa
dire che c'è da decenni in quel Quartiere, le operazioni come quelle viste lo scorso
mese mi sembra che non abbiano sradicato il fenomeno, lo diceva prima il
Consigliere Viale. Sapete benissimo che non basta una maxi retata per risolvere il
problema!
Oggettivamente, non entriamo in quello che è successo, a vedere il video sembra un
chiaro regolamento di conti, poi magari scopriremo che non è neanche così, però è
chiaro che con la vicenda sicurezza San Salvario c'entra relativamente.
Quindi chiederei intanto che determinate operazioni, non della Città di Torino, tipo
spot - ho visto addirittura elicotteri, l'Esercito arrivare lì qualche settimana fa -,
vengano sostituite invece da un lavoro più costante di presidio e chiedo, ovviamente,
anche all'Assessore competente, se sia possibile aprire regolarmente, almeno il
venerdì e il sabato, la Stazione di Polizia Municipale che abbiamo in San Salvario.
Questo potrebbe essere interessante, qualora anche la Prefettura, il Questore ci diano
l'ausilio di altro personale.
Dall'altra vi chiedo veramente un appello a smetterla di descrivere i nostri Quartieri
solo attraverso queste vicende, ci sono Quartieri purtroppo messi molto peggio di
San Salvario. Lo ricordava qualcuno: la situazione in Aurora, in corso Giulio, ai
limiti di Porta Palazzo, non a Porta Palazzo, secondo me nel retro di Porta Palazzo
continua ad essere di grande tensione e quindi inviterei tutti un po' alla calma, dopo
un fatto di cronaca che ha visto delle persone spararsi, e a non far sembrare Torino
come Scampia. Non ha funzionato nella retorica dieci anni fa ad inchiodare San
Salvario come il peggior Quartiere d'Italia. Chi vuole continuare con queste
strumentalizzazioni, non ce la farà neanche questa volta.

VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Carbonero.

CARBONERO Roberto
Vorrei spostarmi un po' dal problema San Salvario e focalizzare il discorso sul modo
con cui si espongono le cose che accadono in questa Città e come le gestisce
l'Amministrazione, nel senso che quando parliamo del Jazz Festival, quando
parliamo di Luci d'Artista, sentiamo dire dal Sindaco, dall'Assessore competente, in
questo caso particolarmente: "Abbiamo fatto. Stiamo facendo. Avete visto che bella
operazione. Avete visto cosa è successo"; quando si tratta invece di parlare di certi
Quartieri e di certe problematiche: "Faremo. Vedremo. Ci incontreremo". Ma non si
arriva mai al concreto della faccenda.
Il punto focale è proprio questo, ci sono interessi primari che non sono sicuramente -
a questo punto, mi pare - la sicurezza di questa Città, ma ritengo che siano il business
che porta felicità in Assessori che riescono a fare una bellissima figura per le
operazioni che fanno, che portano probabilmente anche soldi alla Città, ma quando
c'è invece da affrontare problemi seri, problemi che riguardano direttamente i
cittadini, o anche lì si agisce nell'immediato, tassandoli maggiormente, oppure arriva
questa frase: "Vedremo. Provvederemo. Cercheremo di fare il tavolo. Cercheremo di
incontrarci. Cercheremo di risolvere il problema".
Allora, è proprio qui che bisogna intervenire, su questo bisogna capire e far capire ai
nostri cittadini come siamo amministrati, con un futuro molto prossimo per la
risoluzione dei problemi sulla sicurezza, ma con un bellissimo successo e interventi
immediati quando si tratta di grosso business che non credo vada sicuramente
nell'interesse di tutti i cittadini.

VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Ambrogio.

AMBROGIO Paola
Credo che il limite del quale lei prima parlava sia già stato ampiamente superato e
che i fatti accaduti ieri lo dimostrino.
È vero, non si tratta di Scampia, però questa volta abbiamo avuto guerra tra bande,
ma anche poco più di un anno fa credo abbiamo assistito ad episodi di giustizia fai-
da-te, quando quella convivenza tra i delinquenti e i cittadini residenti diventa
sempre più difficile, tanto da indurre magari i residenti ad affacciarsi al balcone e
sparare. Quindi questi sono segnali chiari, evidenti di un qualcosa che non va, di una
situazione da risolvere. E se un principio c'è stato già un mese fa con operazioni un
po' più evidenti, bisogna procedere.
Credo che la presa d'atto anche oggi in quest'Aula, anche da parte del Capogruppo
del PD, che il problema esista, che occorra intervenire, sia una soddisfazione per noi
dell'opposizione che sono tanti anni che lo diciamo, tanti anni che ricordiamo che
comunque Torino è tra le Città in cui i fenomeni di criminalità sono tra i più
frequenti, sentirsi dire che avevamo ragione e che il problema c'è, esiste, non ce lo
siamo sicuramente inventati ed è da risolvere.
Quindi più interventi, più frequenza anche da parte della Polizia Municipale e delle
Forze dell'Ordine, che ovviamente devono essere là dove c'è la necessità, là dove gli
interventi e la loro presenza è fondamentale.
Quindi credo che il Sindaco, comunque l'intera maggioranza, c'è anche l'Assessore
Tedesco oggi presente, possano dare anche precise e chiare indicazioni rispetto alle
priorità di questa Città. Noi peraltro la scorsa settimana, anche nella Commissione
Legalità, abbiamo incontrato proprio il Comitato dei residenti di piazza Vittorio e
San Salvario, proprio per affrontare, anche all'interno di questa Commissione, i
problemi legati alla criminalità di queste zone. E oggi ci ritroviamo con un altro
episodio, che ci dice che qualcosa dobbiamo fare.
Quindi, Assessore, anche da lei attendo una risposta dopo i vari interventi per capire
le indicazioni date dalla Giunta e dall'Amministrazione su una maggiore presenza
delle Forze dell'Ordine nelle zone più a rischio.

VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente)
Se non ci sono altri interventi, chiuderei la discussione sulle comunicazioni,
ricordando che sulla richiesta di un Consiglio Comunale aperto, fatta dal Consigliere
Liardo, dal Capogruppo Liardo, a cui si sono associati altri Consiglieri, il nostro
Regolamento prevede all'articolo 98 che debba essere "su parere favorevole dei
Capigruppo che rappresentano almeno due terzi del Consiglio Comunale".
Fa benissimo il Consigliere Liardo a chiedere al Sindaco se condivide la proposta, il
Sindaco può benissimo rispondere cosa meglio crede, la responsabilità di fare un
Consiglio Comunale aperto spetta al Consiglio Comunale e alla Conferenza dei
Capigruppo.
Dopodiché mi pare che il Sindaco abbia intenzione di concludere la discussione con
un suo intervento.
La parola al Sindaco.

SINDACO
Sentita la discussione, ritengo che su questo sia necessario avere un equilibrio. Nel
senso che non c'è nessuno che sottovaluta il grave episodio di via Ormea, così come
nessuno sottovaluta gli episodi di illegalità o di criminalità che si sono manifestati
anche in altri momenti nella vita della Città.
Ovviamente, il tema che si pone di fronte a episodi di questo genere è quello di
predisporre tutte le misure adeguate. Ora, queste non dipendono soltanto dalle scelte
dell'Amministrazione Comunale in tema di ordine pubblico, come è noto, perché in
tema di ordine pubblico la responsabilità principale attiene, anche per la
strumentazione di cui dispongono, ad organi dello Stato, dalla Polizia, ai Carabinieri,
ai Magistrati. Dopodiché la Città e la sua Amministrazione non si sottraggono affatto
alla responsabilità di concorrere a rendere sicuro il territorio della Città.
Bisogna, però, essere consapevoli che ci sono funzioni che possono esercitare certi
organi e certi soggetti e non è che tutti possono mettersi a fare i Carabinieri o la
Polizia, perché non è la stessa cosa. Lo dico soltanto per avere consapevolezza dei
problemi.
Per quanto riguarda la seconda questione, non sottovaluto quell'episodio, l'ho detto,
lo dichiaro nuovamente, ma tra non sottovalutare quell'episodio e dare una
rappresentazione di Torino come se fosse il far west, c'è una differenza. Questo è il
punto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ma neanche gli indicatori. Ma
lasciamo stare questa storia degli indicatori! Le confesso una cosa: ho da sempre una
grande diffidenza verso la statistica, glielo dico chiaramente. (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Ma difatti io non ho mai parlato qui di quello, caro
Consigliere Liardo. Quindi tranquillo, perché non ho mai parlato di quello.
Ma comunque mi interessa poco, il problema non è la statistica, il problema è che
anche solo un episodio ci deve preoccupare, e a me anche solo un episodio
preoccupa. Quindi non è che baso l'attività dell'Amministrazione sulla base di un
indice statistico. Se c'è un episodio grave in San Salvario, piuttosto che in Barriera di
Milano, uno o cento, bisogna intervenire, questo è il punto per me.
Ho già chiesto la convocazione di una riunione del Comitato della sicurezza e lì
porremo la questione, verifichiamo le misure di presidio e di tutela del territorio che
fin qui sono state adottate, se ce ne sono altre da adottare che sono praticabili,
ovviamente da parte della Città ci sarà tutto l'impegno a perseguirle, governiamo
questo problema con l'equilibrio con cui governiamo tanti altri problemi; dico
soltanto questo.
Quanto francamente al Consiglio aperto, non ho obiezioni di principio a cose di
questo genere, lo deciderà la Conferenza dei Capigruppo, perché non è il Sindaco che
decide l'ordine dei lavori del Consiglio, non ho obiezioni ad una discussione di
questo genere. Può essere anche un'occasione nella quale avere un confronto con il
Prefetto, il Questore, gli organi di Polizia e fra l'altro un'occasione di questo genere
consentirà di rendersi conto che da parte di questi organi non c'è inerzia, perché non
c'è, e c'è invece un impegno quotidiano per cercare di garantire la sicurezza della
Città.
Comunque è una decisione, è una valutazione rimessa alla Conferenza dei
Capigruppo.

VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente)
Le comunicazioni sono concluse.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)