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FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Continuiamo con le comunicazioni del Sindaco. La parola al Consigliere Viale. VIALE Silvio L'episodio è chiarissimo, perché combinazione un video messo in rete da un quotidiano cittadino, in modo stranamente preciso, individua facce, persone e svolgimenti. La cosa che colpisce di più è la litigata tra una banda che arriva su tre macchine, l'accorrere di un gruppo di neri verso un amico e la discussione. È quella l'immagine di uno che spara, a distanza di 10 - 15 metri e con uno, due colpi e centra in pieno la persona. Questa non è stata la classica scena di uno che spara da vicino in una rissa. In questo caso l'aggressore è sceso dall'auto e ha mirato senza nemmeno molta fatica; quindi sicuramente è uno abituato a sparare, ed è sicuramente una dinamica strana e nuova. Io mi auguro che le Forze dell'Ordine e la Magistratura sappiano intervenire con efficacia, perché dal video sembra che sia un telefilm. Chi conosce quelle persone, le riconosce; sicuramente c'è una chiarezza di immagine strana per quella zona. Io sono cresciuto a San Salvario, dove ho abitato per decenni; ho studiato da quelle parti e conosco bene quella zona: ci sono la cooperativa studentesca, un noto negozio di danza, la copisteria molto frequentata e un bar. È una zona dove c'è tuttora, in modo stanziale, una prostituzione italiana. Basta passare alle 10 del mattino, alle 15.00 o in altri orari, per trovare signore italiane, con il pied-à-terre, che mantengono le loro posizioni. Poi, in serata arrivano altri tipi di prostituzione di ragazze probabilmente non italiane, e la zona di via Ormea è sempre stata una zona di prostituzione molto forte. Qual è il discorso che voglio fare oggi? Io condivido l'impostazione del Sindaco, la prudenza e il fatto che bisogna intervenire e non fare propaganda. Non credo che un'assemblea pubblica aperta, in cui i Consiglieri Liardo e Ricca si confrontino in quest'Aula con il Prefetto, le Forze di Polizia, i Carabinieri porti a qualche risultato, nemmeno per gli inquirenti. Semplicemente porta a un rito di quelli che non vanno da nessuna parte. Il punto vero, che in questo momento dà fastidio (lo dico al Consigliere Ricca), è che qui non siamo nella San Salvario celebrata dal Consigliere Grimaldi & C. (perché io e il Consigliere Grimaldi siamo quelli che la sosteniamo), che è quella che va fino a via Oddino Morgari, fino a via Valperga. Qui siamo nella parte dove non ci sono locali, dove non c'è una movida, dove c'è una prostituzione, tra virgolette, "discreta" e accettata da sempre dai residenti. Uno che compra casa lì, sa che ci sono le prostitute, non è che può dire che lo scopre il giorno dopo, dove lo spaccio è arrivato molto di recente… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). È accettata dai tempi di Porcellana e Picco, Consigliere Ambrogio. In quella zona lì io portavo da mangiare ai gatti, perché le prostitute mi davano i soldi, quando ero ragazzino. I ragazzini di San Salvario crescevano con le prostitute di via Ormea e di via Giuria, e ci davano i soldi per andare a comprare la carne per i gatti. Negare che ci sia una zona di prostituzione storica in quella zona, vuol dire negare l'evidenza, vuol dire proprio non aver capito nulla di questa Città, vuol dire vivere tra i marziani, dopodiché il giudizio morale è un altro. Il problema vero è che lo spaccio, che è sempre stato circoscritto in alcune zone di San Salvario, oggi vede una presenza massiccia di gruppi che prima non c'erano proprio anche nella parte più frequentata, e questo ha creato sicuramente una situazione di allarme. Il problema è che non possiamo giocare a dama e a scacchi in continuazione, forse ci si è dimenticati delle polemiche di Toxic Park e via dicendo; non possiamo pensare che lo spaccio lo spostiamo da San Salvario e poi al Lingotto, dal Lingotto torna vicino ai Murazzi e si sposta nuovamente. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La invito a concludere. VIALE Silvio Perché il problema vero è che noi o accettiamo delle politiche che prevedono maggiore tolleranza dello status quo, o è perdente inseguire lo spacciatore e spostarlo da una parte all'altra con l'efficacia delle attuali iniziative. Ecco perché, Presidente, ritengo che le Forze dell'Ordine, la Polizia facciano la loro situazione, quello che non è tollerabile di questo episodio è una sorta di regola non scritta, per cui si arriva ad un certo limite e non lo si supera; in questo caso è stato ampiamente superato da due gruppi che si sono fronteggiati a quell'ora e hanno sparato ad altezza uomo in San Salvario: questo non è tollerabile e mi auguro che le Forze dell'Ordine sappiano intervenire con la necessaria durezza. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) Hanno chiesto di intervenire il Consigliere Bertola, il Consigliere Grimaldi, il Consigliere Carbonero e il Consigliere Ambrogio. Siccome ho la necessità di dovermi alzare, chiedo al Consigliere Anziano di venire a presiedere. La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Prima intervengo sull'ordine dei lavori: le chiederei di rimuovere il cartello, perché non è concesso dal nostro Regolamento tenere un cartello sui banchi; visto che a noi l'avete fatto togliere varie volte, chiederei anche a lei di fare altrettanto, grazie. Tornando alla questione che stavamo trattando, mentre lei ragiona sul Regolamento che deve far rispettare, volevo soltanto aggiungere un paio di cose. La prima è che, anche se questo episodio ha riguardato una parte di San Salvario un po' più in là rispetto al cuore della movida, ormai è chiaro che l'equazione "dove arriva la movida, la vita notturna, non ci sono più spaccio e criminalità" non è così vera, come peraltro non era vera già ai Murazzi, perché chi andava ai Murazzi ai tempi della vita notturna, sapeva che c'era tranquillamente la possibilità di trovare spaccio di roba più o meno pesante. Adesso succede anche in San Salvario e quindi smettiamola almeno di dire che la movida risolve i problemi di ordine pubblico. L'altra questione è più generale, nel senso che sarebbe ora di smettere anche con il buonismo nei confronti della criminalità, che sia immigrata, italiana, o più spesso ormai italiana e immigrata mescolata insieme, però c'è sempre stato nella mia percezione un po' di remora anche ad intervenire su certi fenomeni di criminalità, un po' vedendoli come inevitabili, un po' vedendoli come: "Ma sì, sono dei poveretti, devono in qualche modo sopravvivere". Sarebbe ora di smetterla con questo atteggiamento! Stiamo ancora aspettando di capire che ne è dell'indagine, quali sono stati i motivi dell'altro doppio omicidio avvenuto poco più giù, verso piazza Carducci. Comunque, alla fine, in quella zona e anche in altre zone di Torino ci sono una serie di problemi di ordine pubblico che devono essere affrontati. Sono contento di aver sentito il Consigliere Paolino dire che ci vuole più impegno da parte delle Forze dell'Ordine, assolutamente senza polemica, però forse allora ci vuole una riflessione su quali sono le priorità delle Forze dell'Ordine, perché se si dice al Prefetto che la priorità delle Forze dell'Ordine è la difesa della politica in campagna elettorale, dei cortei, delle sedi, è giustissimo, per carità, però se tutta la Polizia viene messa a difendere il cantiere della TAV a Chiomonte e altre cose, poi casualmente non c'è più Polizia per gestire il normale ordine pubblico in tutta la Città. Quindi forse sarebbe il caso di gestire un po' meglio le priorità della Polizia e delle Forze dell'Ordine. VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente) Ho rimosso il cartello, che però vedo che è autorizzato ampiamente sui banchi del Consiglio, però d'altra parte era dovuto. La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Mi fanno sorridere alcune parole dette dall'opposizione, nel senso che hanno provato a dipingere per quattro, cinque anni San Salvario come il Bronx di Torino. È successo più o meno nei primi anni Duemila, è successo ancora fino al 2006-2007, e una difficile, e dico proprio difficile, integrazione fatta soprattutto dalla Circoscrizione, dall'agenzia di San Salvario ha fatto sì che si rendesse più sicura una parte di quel Quartiere per i ragazzi che la frequentavano di sera. Diversa è la discussione che stiamo affrontando oggi. Quando leggo "movida killer", mi fa un po' sorridere. Lo spaccio e soprattutto la prostituzione, credo che si possa dire che c'è da decenni in quel Quartiere, le operazioni come quelle viste lo scorso mese mi sembra che non abbiano sradicato il fenomeno, lo diceva prima il Consigliere Viale. Sapete benissimo che non basta una maxi retata per risolvere il problema! Oggettivamente, non entriamo in quello che è successo, a vedere il video sembra un chiaro regolamento di conti, poi magari scopriremo che non è neanche così, però è chiaro che con la vicenda sicurezza San Salvario c'entra relativamente. Quindi chiederei intanto che determinate operazioni, non della Città di Torino, tipo spot - ho visto addirittura elicotteri, l'Esercito arrivare lì qualche settimana fa -, vengano sostituite invece da un lavoro più costante di presidio e chiedo, ovviamente, anche all'Assessore competente, se sia possibile aprire regolarmente, almeno il venerdì e il sabato, la Stazione di Polizia Municipale che abbiamo in San Salvario. Questo potrebbe essere interessante, qualora anche la Prefettura, il Questore ci diano l'ausilio di altro personale. Dall'altra vi chiedo veramente un appello a smetterla di descrivere i nostri Quartieri solo attraverso queste vicende, ci sono Quartieri purtroppo messi molto peggio di San Salvario. Lo ricordava qualcuno: la situazione in Aurora, in corso Giulio, ai limiti di Porta Palazzo, non a Porta Palazzo, secondo me nel retro di Porta Palazzo continua ad essere di grande tensione e quindi inviterei tutti un po' alla calma, dopo un fatto di cronaca che ha visto delle persone spararsi, e a non far sembrare Torino come Scampia. Non ha funzionato nella retorica dieci anni fa ad inchiodare San Salvario come il peggior Quartiere d'Italia. Chi vuole continuare con queste strumentalizzazioni, non ce la farà neanche questa volta. VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Carbonero. CARBONERO Roberto Vorrei spostarmi un po' dal problema San Salvario e focalizzare il discorso sul modo con cui si espongono le cose che accadono in questa Città e come le gestisce l'Amministrazione, nel senso che quando parliamo del Jazz Festival, quando parliamo di Luci d'Artista, sentiamo dire dal Sindaco, dall'Assessore competente, in questo caso particolarmente: "Abbiamo fatto. Stiamo facendo. Avete visto che bella operazione. Avete visto cosa è successo"; quando si tratta invece di parlare di certi Quartieri e di certe problematiche: "Faremo. Vedremo. Ci incontreremo". Ma non si arriva mai al concreto della faccenda. Il punto focale è proprio questo, ci sono interessi primari che non sono sicuramente - a questo punto, mi pare - la sicurezza di questa Città, ma ritengo che siano il business che porta felicità in Assessori che riescono a fare una bellissima figura per le operazioni che fanno, che portano probabilmente anche soldi alla Città, ma quando c'è invece da affrontare problemi seri, problemi che riguardano direttamente i cittadini, o anche lì si agisce nell'immediato, tassandoli maggiormente, oppure arriva questa frase: "Vedremo. Provvederemo. Cercheremo di fare il tavolo. Cercheremo di incontrarci. Cercheremo di risolvere il problema". Allora, è proprio qui che bisogna intervenire, su questo bisogna capire e far capire ai nostri cittadini come siamo amministrati, con un futuro molto prossimo per la risoluzione dei problemi sulla sicurezza, ma con un bellissimo successo e interventi immediati quando si tratta di grosso business che non credo vada sicuramente nell'interesse di tutti i cittadini. VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Ambrogio. AMBROGIO Paola Credo che il limite del quale lei prima parlava sia già stato ampiamente superato e che i fatti accaduti ieri lo dimostrino. È vero, non si tratta di Scampia, però questa volta abbiamo avuto guerra tra bande, ma anche poco più di un anno fa credo abbiamo assistito ad episodi di giustizia fai- da-te, quando quella convivenza tra i delinquenti e i cittadini residenti diventa sempre più difficile, tanto da indurre magari i residenti ad affacciarsi al balcone e sparare. Quindi questi sono segnali chiari, evidenti di un qualcosa che non va, di una situazione da risolvere. E se un principio c'è stato già un mese fa con operazioni un po' più evidenti, bisogna procedere. Credo che la presa d'atto anche oggi in quest'Aula, anche da parte del Capogruppo del PD, che il problema esista, che occorra intervenire, sia una soddisfazione per noi dell'opposizione che sono tanti anni che lo diciamo, tanti anni che ricordiamo che comunque Torino è tra le Città in cui i fenomeni di criminalità sono tra i più frequenti, sentirsi dire che avevamo ragione e che il problema c'è, esiste, non ce lo siamo sicuramente inventati ed è da risolvere. Quindi più interventi, più frequenza anche da parte della Polizia Municipale e delle Forze dell'Ordine, che ovviamente devono essere là dove c'è la necessità, là dove gli interventi e la loro presenza è fondamentale. Quindi credo che il Sindaco, comunque l'intera maggioranza, c'è anche l'Assessore Tedesco oggi presente, possano dare anche precise e chiare indicazioni rispetto alle priorità di questa Città. Noi peraltro la scorsa settimana, anche nella Commissione Legalità, abbiamo incontrato proprio il Comitato dei residenti di piazza Vittorio e San Salvario, proprio per affrontare, anche all'interno di questa Commissione, i problemi legati alla criminalità di queste zone. E oggi ci ritroviamo con un altro episodio, che ci dice che qualcosa dobbiamo fare. Quindi, Assessore, anche da lei attendo una risposta dopo i vari interventi per capire le indicazioni date dalla Giunta e dall'Amministrazione su una maggiore presenza delle Forze dell'Ordine nelle zone più a rischio. VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente) Se non ci sono altri interventi, chiuderei la discussione sulle comunicazioni, ricordando che sulla richiesta di un Consiglio Comunale aperto, fatta dal Consigliere Liardo, dal Capogruppo Liardo, a cui si sono associati altri Consiglieri, il nostro Regolamento prevede all'articolo 98 che debba essere "su parere favorevole dei Capigruppo che rappresentano almeno due terzi del Consiglio Comunale". Fa benissimo il Consigliere Liardo a chiedere al Sindaco se condivide la proposta, il Sindaco può benissimo rispondere cosa meglio crede, la responsabilità di fare un Consiglio Comunale aperto spetta al Consiglio Comunale e alla Conferenza dei Capigruppo. Dopodiché mi pare che il Sindaco abbia intenzione di concludere la discussione con un suo intervento. La parola al Sindaco. SINDACO Sentita la discussione, ritengo che su questo sia necessario avere un equilibrio. Nel senso che non c'è nessuno che sottovaluta il grave episodio di via Ormea, così come nessuno sottovaluta gli episodi di illegalità o di criminalità che si sono manifestati anche in altri momenti nella vita della Città. Ovviamente, il tema che si pone di fronte a episodi di questo genere è quello di predisporre tutte le misure adeguate. Ora, queste non dipendono soltanto dalle scelte dell'Amministrazione Comunale in tema di ordine pubblico, come è noto, perché in tema di ordine pubblico la responsabilità principale attiene, anche per la strumentazione di cui dispongono, ad organi dello Stato, dalla Polizia, ai Carabinieri, ai Magistrati. Dopodiché la Città e la sua Amministrazione non si sottraggono affatto alla responsabilità di concorrere a rendere sicuro il territorio della Città. Bisogna, però, essere consapevoli che ci sono funzioni che possono esercitare certi organi e certi soggetti e non è che tutti possono mettersi a fare i Carabinieri o la Polizia, perché non è la stessa cosa. Lo dico soltanto per avere consapevolezza dei problemi. Per quanto riguarda la seconda questione, non sottovaluto quell'episodio, l'ho detto, lo dichiaro nuovamente, ma tra non sottovalutare quell'episodio e dare una rappresentazione di Torino come se fosse il far west, c'è una differenza. Questo è il punto. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ma neanche gli indicatori. Ma lasciamo stare questa storia degli indicatori! Le confesso una cosa: ho da sempre una grande diffidenza verso la statistica, glielo dico chiaramente. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ma difatti io non ho mai parlato qui di quello, caro Consigliere Liardo. Quindi tranquillo, perché non ho mai parlato di quello. Ma comunque mi interessa poco, il problema non è la statistica, il problema è che anche solo un episodio ci deve preoccupare, e a me anche solo un episodio preoccupa. Quindi non è che baso l'attività dell'Amministrazione sulla base di un indice statistico. Se c'è un episodio grave in San Salvario, piuttosto che in Barriera di Milano, uno o cento, bisogna intervenire, questo è il punto per me. Ho già chiesto la convocazione di una riunione del Comitato della sicurezza e lì porremo la questione, verifichiamo le misure di presidio e di tutela del territorio che fin qui sono state adottate, se ce ne sono altre da adottare che sono praticabili, ovviamente da parte della Città ci sarà tutto l'impegno a perseguirle, governiamo questo problema con l'equilibrio con cui governiamo tanti altri problemi; dico soltanto questo. Quanto francamente al Consiglio aperto, non ho obiezioni di principio a cose di questo genere, lo deciderà la Conferenza dei Capigruppo, perché non è il Sindaco che decide l'ordine dei lavori del Consiglio, non ho obiezioni ad una discussione di questo genere. Può essere anche un'occasione nella quale avere un confronto con il Prefetto, il Questore, gli organi di Polizia e fra l'altro un'occasione di questo genere consentirà di rendersi conto che da parte di questi organi non c'è inerzia, perché non c'è, e c'è invece un impegno quotidiano per cercare di garantire la sicurezza della Città. Comunque è una decisione, è una valutazione rimessa alla Conferenza dei Capigruppo. VIALE Silvio (Consigliere f.f. di Presidente) Le comunicazioni sono concluse. |