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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Maggio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 31

Comunicazioni Sindaco su situazione ordine pubblico in Cittą e fatti avvenuti il 17 maggio 2014 a San Salvario.
Interventi

CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano)
Passiamo alle Comunicazioni del Sindaco. I Consiglieri Liardo e Greco Lucchina
hanno presentato la seguente richiesta di comunicazioni al Sindaco: "Richiesta di
comunicazioni urgenti in merito alla situazione dell'ordine pubblico della Città di
Torino, anche alla luce dei recenti avvenimenti". Anche il Consigliere Paolino ha
presentato una richiesta di comunicazioni al Sindaco sullo stesso argomento.
La parola al Sindaco.

SINDACO
L'episodio grave e luttuoso che nelle scorse ore ha investito San Salvario, in
particolare in via Ormea, naturalmente non può che suscitare in tutti molta
preoccupazione e molta inquietudine. Questo impone naturalmente una
considerazione della gravità di quell'episodio e anche la verifica delle misure che
devono essere adottate per garantire la sicurezza dei cittadini.
Per questo - come ho detto oggi nel corso di un'intervista e come ho già fatto nel
corso della giornata - ho chiesto la convocazione del Comitato per la Sicurezza e
l'Ordine Pubblico, che si riunisce periodicamente in Prefettura, per fare insieme al
Prefetto e alle Forze dell'Ordine una verifica sullo stato delle iniziative, delle attività
che sono predisposte dalle Forze dell'Ordine, in collaborazione con la Città, per
garantire la sicurezza della città e contrastare ogni fenomeno di criminalità, di
illegalità o di rischio per i cittadini.
Abbiamo convenuto che nei prossimi giorni ci sarà questa riunione e in quella sede,
insieme alle Forze dell'Ordine, opereremo tutta la verifica sulle misure fin qui
adeguate e vedremo anche quali ulteriori misure assumere per garantire una tutela del
territorio e un'azione di contrasto alla criminalità e all'illegalità.

CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano)
La parola al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Intanto ringrazio il Presidente per aver dato l'informazione secondo il giusto ordine
d'arrivo, non come ha fatto chi l'ha preceduta. È solo una sottigliezza, ma volevo
metterla in evidenza. Inoltre, aggiungo che questa richiesta di comunicazioni è stata
firmata dal sottoscritto e dal Consigliere Greco Lucchina.
Ringrazio il Sindaco per avermi risposto, però il problema è che ormai non ci
troviamo di fronte a una situazione di normale "amministrazione". Come Conferenza
dei Capigruppo abbiamo avuto un incontro con il Prefetto, il quale - non voglio
criticare il Prefetto, ci mancherebbe - ci ha assicurato, in maniera abbastanza
imbarazzante rispetto agli episodi che stanno succedendo, che la situazione è sotto
controllo.
Con tutto il rispetto del Prefetto, io non ci credo più, perché non c'è nulla sotto
controllo. Sindaco, non voglio fare dell'allarmismo gratuito, ma gli episodi che sono
successi in via Ormea, sono successi anche in via Nizza, recentemente, sempre con
dei morti. Sono successi anche in via Ciamarella e in piazza Santa Rita; quindi, con
una frequenza abbastanza preoccupante.
Perciò, mi aspetterei che il Sindaco prendesse in considerazione che c'è stato un salto
della criminalità organizzata all'interno della nostra città e che questi episodi
potrebbero verificarsi anche durante il giorno. Fino adesso la cittadinanza non è stata
coinvolta, ma presto, di fronte a episodi del genere, potrebbe succedere anche questo.
Perciò, chiedo al Sindaco se non sia il caso di convocare un Consiglio Comunale
aperto, con tutta la tranquillità da parte del Consiglio, perché in questa situazione non
ci sono delle ragioni o dei torti, per fare insieme alle Forze dell'Ordine un punto più
reale della situazione. A tal fine, propongo al Consigliere Paolino, che ha presentato
una identica richiesta di comunicazione, di lavorare insieme; ma ripeto, senza
nessuna demagogia o polemica, ma per la salvaguardia soprattutto dei nostri
cittadini.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Greco Lucchina.

GRECO LUCCHINA Paolo
In coda a quanto già detto dal mio Capogruppo Liardo, questo è l'ennesimo grave
episodio a cui assistiamo nella nostra Città, che ci obbliga nuovamente a riaccendere
quelli che sono i riflettori su un tema da sempre molto caldo e, aggiungo,
particolarmente grave, che richiede sicuramente contromisure adeguate.
Questa è la dimostrazione che le politiche sulla sicurezza attuate da questa
Amministrazione e dalle Forze dell'Ordine risultano inadeguate per la nostra città.
Lo dico perché sono stato abituato a leggere gli indicatori della qualità della vita in
città, e se facciamo riferimento ai dati sulla sicurezza pubblicati da Il Sole 24 Ore,
che fanno riferimento al 2012, emerge una cosa molto chiara: che Torino è al 107°
posto per scippi, borseggi e rapine, al 101° posto per furti in casa, al 97° posto per
furti d'auto, al 67° posto per le estorsioni e al 90° posto per le truffe e le frodi
informatiche. Tutto questo si sposa male con quello che ci continuate a dire sulla
percezione della sicurezza in questa città.
Noi crediamo che sia doveroso, a questo punto, non aprire un dibattito in Conferenza
Capigruppo, ma - come ha già sostenuto il Capogruppo Liardo - provare ad
affrontare il tema della sicurezza e dell'ordine pubblico nell'ambito di un Consiglio
aperto.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Paolino.

PAOLINO Michele
Io ritengo giusto, necessario, doveroso, come ha già anticipato il Sindaco, che venga
convocato il Comitato per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico, perché non è più
tollerabile che una porzione della città, che ogni angolo del quadrilatero compreso tra
corso Massimo d'Azeglio, corso Dante, via Madama Cristina e via Valperga Caluso,
sia completamente presidiato dagli spacciatori, che adesso arrivano a sfidarsi per
strada.
Questo non lo possiamo tollerare, non c'entra nulla la movida, se non il fatto che lo
spaccio si è sistemato a fianco di un'area molto frequentata dai giovani, dove ci sono
locali e vetrine aperte, dove in realtà c'è un presidio. Lo spaccio ha bisogno che non
ci sia gente che cammina per strada, tranne i propri clienti. Quindi non vanno dove
c'è la movida, si mettono al margine.
Noi abbiamo bisogno che non vengano più attuate misure spot, con gli elicotteri o le
spettacolarizzazioni, ma che ci sia un impegno concreto delle Forze di Polizia, e ci
sia una consapevolezza anche da parte di chi rappresenta il Governo. La Città di
Torino non può permettersi in nessun modo che una porzione della città sia in mano
ai delinquenti e che chi abita in quella porzione di città rischi seriamente la propria
incolumità.
Il livello di esasperazione dei residenti è altissimo e ne siamo consapevoli. Io sono
convinto che Sindaco e Giunta abbiano già fatto tutti i passi che andavano fatti. Oggi
c'è bisogno che su quella parte di Torino ci sia un'azione reale, concreta. Non è
possibile che ci siano bande dedite costantemente allo spaccio e che non ci sia
nessuna possibilità di intervenire a livello di Polizia e a livello giudiziario. Non è
possibile. Abbiamo bisogno che in quella zona ci sia un intervento questa volta
davvero dettato dalla determinazione di voler chiudere quella partita.
Oggi apprendiamo dagli organi di stampa che ogni spacciatore vale un incasso di
1.000,00 Euro. La Città può fare tutto quello che può riguardare il tema della
prevenzione e della cura del lavoro, e credo che il Consigliere Viale interverrà anche
su questo; ma il problema è che noi non possiamo consegnare uno spicchio, ancorché
limitato, di città a bande malavitose.
Quindi, a questo punto chiediamo al Governo, al Questore, a tutte le Forze di Polizia
di fare di più, di fare il massimo, di fare davvero un'azione di presidio e di controllo,
che non può essere limitata soltanto ai passaggi delle volanti, per controllare e tenere
sotto controllo, perché nel momento in cui iniziano a spararsi fra di loro, vuol dire
che qualcosa è sfuggito di mano.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola, per una precisazione, al Consigliere Liardo.

LIARDO Enzo
Mi permetto solo di fare una precisazione rispetto all'intervento del Consigliere
Paolino. Io ho detto chiaramente che purtroppo non è una questione circoscritta, ma
ho citato una serie di quartieri. Magari fosse circoscritta. Abbiamo, ad esempio,
Barriera di Milano; ho citato l'episodio di via Ciamarella, dove ci sono stati degli
omicidi. Ho citato Santa Rita. Questa non è una situazione circoscritta, proprio per
questo bisogna veramente iniziare a pensare - e chiudo la precisazione - di fare un
dibattito aperto anche con le Forze dell'Ordine.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
La parola al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Ho ascoltato le parole del Consigliere Paolino e sono rimasto quasi basito, perché la
sua stessa maggioranza, fino a poche settimane fa, esaltava San Salvario come il
quartiere laboratorio, come l'esempio d'integrazione in Italia.
Mi ricordo la levata di scudi, quando si parlava di San Salvario come uno dei
quartieri più problematici di Torino, e tutti voi a difendere quanto San Salvario fosse
bello e sicuro.
Adesso scopro che il Consigliere Paolino vive in un altro pianeta, probabilmente
anche tutta la maggioranza, perché sono vent'anni che diciamo che San Salvario è
una schifezza. Sono anni che diciamo che a ogni angolo di San Salvario c'è
delinquenza, e quando lo dicevamo, quasi vi mettevate a ridere.
Benvenuti a Torino. A me fa piacere sapere che siete scesi dalla collina e avete
iniziato a vivere finalmente la città, accorgendovi di quali siano i problemi. Non
bisogna aspettare che succedano degli episodi di questo tipo per capire quali sono i
problemi di questa città. La Commissione Speciale Antimafia, ha fatto un report
delle criticità, da cui è risultato che in Barriera di Milano c'è la stessa situazione.
Non solo i dati de Il Sole 24 Ore, ma anche le varie riunioni che abbiamo avuto ci
dicono quanto sia difficile vivere in certi quartieri.
Tra le altre cose, c'è anche un Ministro dell'Interno che pensa a fare campagna
elettorale, anziché risolvere questi problemi. Alfano si sta dimostrando inadeguato.
Io ricordo che quando Maroni era Ministro dell'Interno, mandava l'Esercito. Queste
sono le misure che si devono intraprendere se si vogliono davvero risolvere i
problemi.
Convocare un Tavolo per l'ordine e la sicurezza servirà soltanto per fare fumo, come
sempre. Quanti Tavoli sono stati convocati? Quante volte è stato risolto il problema?
Mai. Il problema non è stato mai risolto.
Facciamo azioni spettacolari, impegniamo più di 120 uomini per arrestare 9
spacciatori, quando la settimana dopo, impiegando un quarto delle Forze dell'Ordine,
ne vengono arrestati il doppio.
A Torino c'è un problema politico, non c'è la volontà di intervenire in maniera forte
su tutta la città, perché oggi si guarda San Salvario, magari si farà qualcosa per San
Salvario, dimenticandosi che le stesse situazioni ci sono in Aurora, in Barriera di
Milano, eccetera. È questa la mancanza di lungimiranza.
Comunque apprezzo il fatto che oggi la maggioranza si sia accorta che Torino non è
soltanto la Collina e la Crocetta, che non è soltanto i salotti, probabilmente anche per
un fattore di campagna elettorale. Vedremo quali iniziative prenderete per cercare di
risolvere questi problemi.

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