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CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) Passiamo alle Comunicazioni del Sindaco. I Consiglieri Liardo e Greco Lucchina hanno presentato la seguente richiesta di comunicazioni al Sindaco: "Richiesta di comunicazioni urgenti in merito alla situazione dell'ordine pubblico della Città di Torino, anche alla luce dei recenti avvenimenti". Anche il Consigliere Paolino ha presentato una richiesta di comunicazioni al Sindaco sullo stesso argomento. La parola al Sindaco. SINDACO L'episodio grave e luttuoso che nelle scorse ore ha investito San Salvario, in particolare in via Ormea, naturalmente non può che suscitare in tutti molta preoccupazione e molta inquietudine. Questo impone naturalmente una considerazione della gravità di quell'episodio e anche la verifica delle misure che devono essere adottate per garantire la sicurezza dei cittadini. Per questo - come ho detto oggi nel corso di un'intervista e come ho già fatto nel corso della giornata - ho chiesto la convocazione del Comitato per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico, che si riunisce periodicamente in Prefettura, per fare insieme al Prefetto e alle Forze dell'Ordine una verifica sullo stato delle iniziative, delle attività che sono predisposte dalle Forze dell'Ordine, in collaborazione con la Città, per garantire la sicurezza della città e contrastare ogni fenomeno di criminalità, di illegalità o di rischio per i cittadini. Abbiamo convenuto che nei prossimi giorni ci sarà questa riunione e in quella sede, insieme alle Forze dell'Ordine, opereremo tutta la verifica sulle misure fin qui adeguate e vedremo anche quali ulteriori misure assumere per garantire una tutela del territorio e un'azione di contrasto alla criminalità e all'illegalità. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Intanto ringrazio il Presidente per aver dato l'informazione secondo il giusto ordine d'arrivo, non come ha fatto chi l'ha preceduta. È solo una sottigliezza, ma volevo metterla in evidenza. Inoltre, aggiungo che questa richiesta di comunicazioni è stata firmata dal sottoscritto e dal Consigliere Greco Lucchina. Ringrazio il Sindaco per avermi risposto, però il problema è che ormai non ci troviamo di fronte a una situazione di normale "amministrazione". Come Conferenza dei Capigruppo abbiamo avuto un incontro con il Prefetto, il quale - non voglio criticare il Prefetto, ci mancherebbe - ci ha assicurato, in maniera abbastanza imbarazzante rispetto agli episodi che stanno succedendo, che la situazione è sotto controllo. Con tutto il rispetto del Prefetto, io non ci credo più, perché non c'è nulla sotto controllo. Sindaco, non voglio fare dell'allarmismo gratuito, ma gli episodi che sono successi in via Ormea, sono successi anche in via Nizza, recentemente, sempre con dei morti. Sono successi anche in via Ciamarella e in piazza Santa Rita; quindi, con una frequenza abbastanza preoccupante. Perciò, mi aspetterei che il Sindaco prendesse in considerazione che c'è stato un salto della criminalità organizzata all'interno della nostra città e che questi episodi potrebbero verificarsi anche durante il giorno. Fino adesso la cittadinanza non è stata coinvolta, ma presto, di fronte a episodi del genere, potrebbe succedere anche questo. Perciò, chiedo al Sindaco se non sia il caso di convocare un Consiglio Comunale aperto, con tutta la tranquillità da parte del Consiglio, perché in questa situazione non ci sono delle ragioni o dei torti, per fare insieme alle Forze dell'Ordine un punto più reale della situazione. A tal fine, propongo al Consigliere Paolino, che ha presentato una identica richiesta di comunicazione, di lavorare insieme; ma ripeto, senza nessuna demagogia o polemica, ma per la salvaguardia soprattutto dei nostri cittadini. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Greco Lucchina. GRECO LUCCHINA Paolo In coda a quanto già detto dal mio Capogruppo Liardo, questo è l'ennesimo grave episodio a cui assistiamo nella nostra Città, che ci obbliga nuovamente a riaccendere quelli che sono i riflettori su un tema da sempre molto caldo e, aggiungo, particolarmente grave, che richiede sicuramente contromisure adeguate. Questa è la dimostrazione che le politiche sulla sicurezza attuate da questa Amministrazione e dalle Forze dell'Ordine risultano inadeguate per la nostra città. Lo dico perché sono stato abituato a leggere gli indicatori della qualità della vita in città, e se facciamo riferimento ai dati sulla sicurezza pubblicati da Il Sole 24 Ore, che fanno riferimento al 2012, emerge una cosa molto chiara: che Torino è al 107° posto per scippi, borseggi e rapine, al 101° posto per furti in casa, al 97° posto per furti d'auto, al 67° posto per le estorsioni e al 90° posto per le truffe e le frodi informatiche. Tutto questo si sposa male con quello che ci continuate a dire sulla percezione della sicurezza in questa città. Noi crediamo che sia doveroso, a questo punto, non aprire un dibattito in Conferenza Capigruppo, ma - come ha già sostenuto il Capogruppo Liardo - provare ad affrontare il tema della sicurezza e dell'ordine pubblico nell'ambito di un Consiglio aperto. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Paolino. PAOLINO Michele Io ritengo giusto, necessario, doveroso, come ha già anticipato il Sindaco, che venga convocato il Comitato per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico, perché non è più tollerabile che una porzione della città, che ogni angolo del quadrilatero compreso tra corso Massimo d'Azeglio, corso Dante, via Madama Cristina e via Valperga Caluso, sia completamente presidiato dagli spacciatori, che adesso arrivano a sfidarsi per strada. Questo non lo possiamo tollerare, non c'entra nulla la movida, se non il fatto che lo spaccio si è sistemato a fianco di un'area molto frequentata dai giovani, dove ci sono locali e vetrine aperte, dove in realtà c'è un presidio. Lo spaccio ha bisogno che non ci sia gente che cammina per strada, tranne i propri clienti. Quindi non vanno dove c'è la movida, si mettono al margine. Noi abbiamo bisogno che non vengano più attuate misure spot, con gli elicotteri o le spettacolarizzazioni, ma che ci sia un impegno concreto delle Forze di Polizia, e ci sia una consapevolezza anche da parte di chi rappresenta il Governo. La Città di Torino non può permettersi in nessun modo che una porzione della città sia in mano ai delinquenti e che chi abita in quella porzione di città rischi seriamente la propria incolumità. Il livello di esasperazione dei residenti è altissimo e ne siamo consapevoli. Io sono convinto che Sindaco e Giunta abbiano già fatto tutti i passi che andavano fatti. Oggi c'è bisogno che su quella parte di Torino ci sia un'azione reale, concreta. Non è possibile che ci siano bande dedite costantemente allo spaccio e che non ci sia nessuna possibilità di intervenire a livello di Polizia e a livello giudiziario. Non è possibile. Abbiamo bisogno che in quella zona ci sia un intervento questa volta davvero dettato dalla determinazione di voler chiudere quella partita. Oggi apprendiamo dagli organi di stampa che ogni spacciatore vale un incasso di 1.000,00 Euro. La Città può fare tutto quello che può riguardare il tema della prevenzione e della cura del lavoro, e credo che il Consigliere Viale interverrà anche su questo; ma il problema è che noi non possiamo consegnare uno spicchio, ancorché limitato, di città a bande malavitose. Quindi, a questo punto chiediamo al Governo, al Questore, a tutte le Forze di Polizia di fare di più, di fare il massimo, di fare davvero un'azione di presidio e di controllo, che non può essere limitata soltanto ai passaggi delle volanti, per controllare e tenere sotto controllo, perché nel momento in cui iniziano a spararsi fra di loro, vuol dire che qualcosa è sfuggito di mano. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola, per una precisazione, al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Mi permetto solo di fare una precisazione rispetto all'intervento del Consigliere Paolino. Io ho detto chiaramente che purtroppo non è una questione circoscritta, ma ho citato una serie di quartieri. Magari fosse circoscritta. Abbiamo, ad esempio, Barriera di Milano; ho citato l'episodio di via Ciamarella, dove ci sono stati degli omicidi. Ho citato Santa Rita. Questa non è una situazione circoscritta, proprio per questo bisogna veramente iniziare a pensare - e chiudo la precisazione - di fare un dibattito aperto anche con le Forze dell'Ordine. FERRARIS Giovanni Maria (Presidente) La parola al Consigliere Ricca. RICCA Fabrizio Ho ascoltato le parole del Consigliere Paolino e sono rimasto quasi basito, perché la sua stessa maggioranza, fino a poche settimane fa, esaltava San Salvario come il quartiere laboratorio, come l'esempio d'integrazione in Italia. Mi ricordo la levata di scudi, quando si parlava di San Salvario come uno dei quartieri più problematici di Torino, e tutti voi a difendere quanto San Salvario fosse bello e sicuro. Adesso scopro che il Consigliere Paolino vive in un altro pianeta, probabilmente anche tutta la maggioranza, perché sono vent'anni che diciamo che San Salvario è una schifezza. Sono anni che diciamo che a ogni angolo di San Salvario c'è delinquenza, e quando lo dicevamo, quasi vi mettevate a ridere. Benvenuti a Torino. A me fa piacere sapere che siete scesi dalla collina e avete iniziato a vivere finalmente la città, accorgendovi di quali siano i problemi. Non bisogna aspettare che succedano degli episodi di questo tipo per capire quali sono i problemi di questa città. La Commissione Speciale Antimafia, ha fatto un report delle criticità, da cui è risultato che in Barriera di Milano c'è la stessa situazione. Non solo i dati de Il Sole 24 Ore, ma anche le varie riunioni che abbiamo avuto ci dicono quanto sia difficile vivere in certi quartieri. Tra le altre cose, c'è anche un Ministro dell'Interno che pensa a fare campagna elettorale, anziché risolvere questi problemi. Alfano si sta dimostrando inadeguato. Io ricordo che quando Maroni era Ministro dell'Interno, mandava l'Esercito. Queste sono le misure che si devono intraprendere se si vogliono davvero risolvere i problemi. Convocare un Tavolo per l'ordine e la sicurezza servirà soltanto per fare fumo, come sempre. Quanti Tavoli sono stati convocati? Quante volte è stato risolto il problema? Mai. Il problema non è stato mai risolto. Facciamo azioni spettacolari, impegniamo più di 120 uomini per arrestare 9 spacciatori, quando la settimana dopo, impiegando un quarto delle Forze dell'Ordine, ne vengono arrestati il doppio. A Torino c'è un problema politico, non c'è la volontà di intervenire in maniera forte su tutta la città, perché oggi si guarda San Salvario, magari si farà qualcosa per San Salvario, dimenticandosi che le stesse situazioni ci sono in Aurora, in Barriera di Milano, eccetera. È questa la mancanza di lungimiranza. Comunque apprezzo il fatto che oggi la maggioranza si sia accorta che Torino non è soltanto la Collina e la Crocetta, che non è soltanto i salotti, probabilmente anche per un fattore di campagna elettorale. Vedremo quali iniziative prenderete per cercare di risolvere questi problemi. |