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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Maggio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2014-01665
"AL CAFF? DEL CASTELLO SOLO 'DELICATESSEN'. PRELIBATEZZE, MA NON PER TUTTI!" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI APPENDINO E BERTOLA IN DATA 7 APRILE 2014.
Interventi

PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401665/002, presentata in
data 7 aprile 2014, avente per oggetto:

"Al Caffè del Castello solo 'delicatessen'. Prelibatezze, ma non per tutti!"

PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe.

BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore)
Anche in questo caso metterò a disposizione la nota che mi è giunta dalla Fondazione
Torino Musei, precisando che si tratta di una nota molto lunga ed articolata, quindi
cercherò di riassumerla.
Va premesso che il Borgo, come voi sapete, è uno degli spazi che sono stati dati
finora in concessione alla medesima Fondazione Torino Musei. Da alcuni mesi a
questa parte, come è noto, anche per gli organi di stampa, eccetera, è in corso un
ragionamento che dovrebbe prevedere, da parte della Fondazione Torino Musei, la
restituzione del Borgo Medievale alla Città di Torino affinché lo stesso Borgo
Medievale possa essere conferito, in maniera strutturale, al Circolo dei Lettori,
realizzando così un duplice obiettivo. Il primo è quello di riuscire, come noi ci
auspichiamo, a renderlo ancora più attrattivo attraverso una serie di iniziative che il
Circolo dei Lettori sarà in grado di agire all'interno del Borgo, affinché il Borgo
possa essere ulteriormente rafforzato in termini di presenze e di attivazione di
iniziative culturali.
Il secondo è che questo tipo di operazione, cioè questo conferimento del Borgo alla
Fondazione Circolo dei Lettori, potrebbe consentire alla Città di Torino di entrare
nella medesima Fondazione, visto che, allo stato, questa Fondazione è partecipata
direttamente solo dalla Regione, oltre che dalla Compagnia di San Paolo.
Detto ciò in premessa, nel testo - che poi produrrò - della Fondazione Torino Musei
si ricorda in particolare che la società "Gerla 1927" è l'attuale gestore della
Caffetteria della GAM, conferita a seguito di regolare procedura aperta, andata
deserta e, successivamente, a trattativa privata. Gerla, a suo tempo, ha manifestato, in
data esattamente 9 gennaio 2014, il proprio interesse alla gestione temporanea della
Caffetteria e del salone ex San Giorgio del Borgo.
Considerata la manifestazione di interesse pervenuta e la possibilità di usufruire dei
locali ex San Giorgio, ottenendo, pur temporaneamente, una rendita dagli stessi, la
Fondazione ha formalizzato una concessione d'uso esclusiva dello spazio del salone
ex San Giorgio per l'organizzazione di eventi.
Il contratto formalizzato in data 3 marzo 2014 aveva in oggetto la concessione d'uso
dei predetti locali per il solo mese di marzo. Nel frattempo, essendo in corso la
trattativa con il Circolo dei Lettori, di cui ho fatto menzione, la Fondazione non
poteva attivare alcuna procedura per affidare la gestione della Caffetteria come per
gli anni precedenti, in quanto i predetti spazi erano destinati fin da subito ad essere
conferiti in gestione al Circolo. Per la medesima ragione, in data 27 marzo 2014, si è
pertanto proceduto alla formalizzazione di un analogo contratto temporaneo di
concessione d'uso degli spazi alla società Gerla per il successivo mese di aprile.
Infine, in data 30 aprile 2014, per il mese di maggio, quindi sempre
temporaneamente.
Tutto ciò premesso, rispetto all'interpellanza, si rimanda alle premesse formulate. Si
ribadisce che la forma contrattuale adottata tra la ditta Gerla e la Fondazione ha ad
oggetto esclusivamente la concessione d'uso degli spazi pertinenti il salone ex San
Giorgio, formulata per il mese di marzo e, successivamente, per il mese di aprile e,
poi, di maggio. Non si tratta di una concessione di servizi, ai sensi dell'articolo 30
del Codice degli appalti.
Si precisa che, contrariamente a quanto affermato nell'interpellanza, la Caffetteria e
il conseguente servizio bar e piccola ristorazione non sono mai stati oggetto dei
predetti contratti.
Si precisa, infine, che ogni incombenza economica e gestionale relativa alla logistica,
alla sicurezza e al controllo degli spazi dati in concessione d'uso, è da contratto a
carico esclusivo di Gerla e non della Fondazione.
Si ribadisce che, per quanto sopra precisato, la Fondazione a decorrere dal 1° giugno
perderà la disponibilità dei locali in oggetto e non potrà, pertanto, avviare alcuna
procedura per la gestione dei medesimi. Aggiungo io che questa procedura,
ovviamente, verrà adottata, invece, dal Circolo dei Lettori.
Il contratto con la ditta Gerla prevede una percentuale a favore della Fondazione pari
al 5% sul fatturato conseguito dall'impresa per l'utilizzo degli spazi.
In merito al pagamento delle utenze, il contratto prevede che sono a totale carico del
concessionario le spese relative alla fornitura di energia elettrica, acqua e di gas, che
comprende anche il riscaldamento. La Fondazione fatturerà al concessionario i
consumi rilevati dai predetti contatori, tramite verbale congiunto a inizio e a fine
contratto, e pertanto verranno addebitati i consumi relativi al periodo di concessione
d'uso.
In merito alla vicenda della Deutsche Bank, si fa presente quanto segue. A seguito di
richiesta da parte della Società di utilizzo degli spazi dell'ex salone San Giorgio per
un evento aziendale in data 30 maggio 2014, la Fondazione, con preventivo datato 23
gennaio 2014, ha inizialmente quotato l'evento e i servizi richiesti in 7.000,00 Euro
oltre IVA. Il relativo contratto non è mai stato sottoscritto, in quanto, nel periodo
richiesto, la Fondazione Torino Musei non avrebbe verosimilmente più avuto la
disponibilità di tali locali.
La Fondazione, con preventivo formulato in data 19/03/2014, si è comunque resa
disponibile a fornire al cliente servizi aggiuntivi non concernenti i locali in oggetto e
inerenti l'attività propria del museo.

PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente)
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Penso che su questa vicenda del Borgo ci sia stata - mi permetta di dire, Assessore -
parecchia confusione su come è stata gestita, un po' per i tempi e un po' in generale,
perché, comunque, continuo a non capire qual è in realtà la politica sottostante.
Più volte in Commissione - lei lo sa - abbiamo chiesto di discutere del tema.
Addirittura, con il Presidente Asproni, se non ricordo male, in una Commissione,
c'era stato detto che, di fatto, su quel luogo non c'era ancora nulla di deciso; ora mi
sembra di capire, da quello che lei ha detto, che addirittura dal 1° aprile si andrà
avanti con una proroga di una concessione, perché di fatto si era già deciso dal 1°
giugno di effettuare un conferimento.
Non so, io sinceramente davvero faccio fatica a seguire tutto l'iter di questa vicenda.
Magari, mi sono persa io qualche pezzo.
Io esprimo due preoccupazioni, lo dico sinceramente.
Anzi, prima il lato positivo. Apprendo con favore il fatto che, comunque, se si
procederà in tal senso, quindi avverrà il conferimento, il Circolo dei Lettori dovrà
gestire la, diciamo, pratica di questi locali, che procederà con evidenza pubblica,
come mi sembra di aver percepito, e penso che sia positivo.
Esprimo due preoccupazioni. La prima per quanto riguarda tutto il personale
occupato all'interno del Borgo. Tra l'altro, questa preoccupazione era stata espressa
più volte; vorrei capire - e quindi chiedo di rimandare l'argomento in Commissione -,
come tra l'altro si era già detto forse ormai un mesetto fa, quali siano le intenzioni sul
personale, perché, comunque, il personale dice che più volte è stato spostato anche a
servizio da parte della Fondazione Torino Musei, come lei ben sa, per rafforzare altri
eventi culturali per la Città; ora, nel momento in cui si va a ridisegnare il progetto di
quell'area, come Consiglio Comunale e come Commissione - come è stato detto più
volte -, vorremmo ovviamente capire quali siano le intenzioni intorno a tutto quel
progetto. Perché è facile dire prendiamo la cosa, la conferiamo, ma poi,
evidentemente, c'è tutto un mondo che gira attorno e che è parte del Borgo, rispetto
al quale bisogna capire che cosa si vuole fare e come si vuole gestire.
Io, sinceramente, comprendo tutta la vicenda amministrativa di come è stata gestita
la concessione a Gerla; vorrei, però, se l'Assessore è d'accordo, rimandare la
discussione in Commissione, più in generale su quale sarà il futuro del Borgo nel
complesso per quanto riguarda anche, ovviamente, la Fondazione, la gestione del
personale e tutta la parte che ne consegue.

PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente)
L'Assessore farà pervenire la documentazione all'interpellante. Le arriverà anche la
convocazione per il rinvio in Commissione.
L'interpellanza è discussa per l'Aula, ma l'argomento viene inviato in Commissione
per un approfondimento.

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