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PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401665/002, presentata in data 7 aprile 2014, avente per oggetto: "Al Caffè del Castello solo 'delicatessen'. Prelibatezze, ma non per tutti!" PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Braccialarghe. BRACCIALARGHE Maurizio (Assessore) Anche in questo caso metterò a disposizione la nota che mi è giunta dalla Fondazione Torino Musei, precisando che si tratta di una nota molto lunga ed articolata, quindi cercherò di riassumerla. Va premesso che il Borgo, come voi sapete, è uno degli spazi che sono stati dati finora in concessione alla medesima Fondazione Torino Musei. Da alcuni mesi a questa parte, come è noto, anche per gli organi di stampa, eccetera, è in corso un ragionamento che dovrebbe prevedere, da parte della Fondazione Torino Musei, la restituzione del Borgo Medievale alla Città di Torino affinché lo stesso Borgo Medievale possa essere conferito, in maniera strutturale, al Circolo dei Lettori, realizzando così un duplice obiettivo. Il primo è quello di riuscire, come noi ci auspichiamo, a renderlo ancora più attrattivo attraverso una serie di iniziative che il Circolo dei Lettori sarà in grado di agire all'interno del Borgo, affinché il Borgo possa essere ulteriormente rafforzato in termini di presenze e di attivazione di iniziative culturali. Il secondo è che questo tipo di operazione, cioè questo conferimento del Borgo alla Fondazione Circolo dei Lettori, potrebbe consentire alla Città di Torino di entrare nella medesima Fondazione, visto che, allo stato, questa Fondazione è partecipata direttamente solo dalla Regione, oltre che dalla Compagnia di San Paolo. Detto ciò in premessa, nel testo - che poi produrrò - della Fondazione Torino Musei si ricorda in particolare che la società "Gerla 1927" è l'attuale gestore della Caffetteria della GAM, conferita a seguito di regolare procedura aperta, andata deserta e, successivamente, a trattativa privata. Gerla, a suo tempo, ha manifestato, in data esattamente 9 gennaio 2014, il proprio interesse alla gestione temporanea della Caffetteria e del salone ex San Giorgio del Borgo. Considerata la manifestazione di interesse pervenuta e la possibilità di usufruire dei locali ex San Giorgio, ottenendo, pur temporaneamente, una rendita dagli stessi, la Fondazione ha formalizzato una concessione d'uso esclusiva dello spazio del salone ex San Giorgio per l'organizzazione di eventi. Il contratto formalizzato in data 3 marzo 2014 aveva in oggetto la concessione d'uso dei predetti locali per il solo mese di marzo. Nel frattempo, essendo in corso la trattativa con il Circolo dei Lettori, di cui ho fatto menzione, la Fondazione non poteva attivare alcuna procedura per affidare la gestione della Caffetteria come per gli anni precedenti, in quanto i predetti spazi erano destinati fin da subito ad essere conferiti in gestione al Circolo. Per la medesima ragione, in data 27 marzo 2014, si è pertanto proceduto alla formalizzazione di un analogo contratto temporaneo di concessione d'uso degli spazi alla società Gerla per il successivo mese di aprile. Infine, in data 30 aprile 2014, per il mese di maggio, quindi sempre temporaneamente. Tutto ciò premesso, rispetto all'interpellanza, si rimanda alle premesse formulate. Si ribadisce che la forma contrattuale adottata tra la ditta Gerla e la Fondazione ha ad oggetto esclusivamente la concessione d'uso degli spazi pertinenti il salone ex San Giorgio, formulata per il mese di marzo e, successivamente, per il mese di aprile e, poi, di maggio. Non si tratta di una concessione di servizi, ai sensi dell'articolo 30 del Codice degli appalti. Si precisa che, contrariamente a quanto affermato nell'interpellanza, la Caffetteria e il conseguente servizio bar e piccola ristorazione non sono mai stati oggetto dei predetti contratti. Si precisa, infine, che ogni incombenza economica e gestionale relativa alla logistica, alla sicurezza e al controllo degli spazi dati in concessione d'uso, è da contratto a carico esclusivo di Gerla e non della Fondazione. Si ribadisce che, per quanto sopra precisato, la Fondazione a decorrere dal 1° giugno perderà la disponibilità dei locali in oggetto e non potrà, pertanto, avviare alcuna procedura per la gestione dei medesimi. Aggiungo io che questa procedura, ovviamente, verrà adottata, invece, dal Circolo dei Lettori. Il contratto con la ditta Gerla prevede una percentuale a favore della Fondazione pari al 5% sul fatturato conseguito dall'impresa per l'utilizzo degli spazi. In merito al pagamento delle utenze, il contratto prevede che sono a totale carico del concessionario le spese relative alla fornitura di energia elettrica, acqua e di gas, che comprende anche il riscaldamento. La Fondazione fatturerà al concessionario i consumi rilevati dai predetti contatori, tramite verbale congiunto a inizio e a fine contratto, e pertanto verranno addebitati i consumi relativi al periodo di concessione d'uso. In merito alla vicenda della Deutsche Bank, si fa presente quanto segue. A seguito di richiesta da parte della Società di utilizzo degli spazi dell'ex salone San Giorgio per un evento aziendale in data 30 maggio 2014, la Fondazione, con preventivo datato 23 gennaio 2014, ha inizialmente quotato l'evento e i servizi richiesti in 7.000,00 Euro oltre IVA. Il relativo contratto non è mai stato sottoscritto, in quanto, nel periodo richiesto, la Fondazione Torino Musei non avrebbe verosimilmente più avuto la disponibilità di tali locali. La Fondazione, con preventivo formulato in data 19/03/2014, si è comunque resa disponibile a fornire al cliente servizi aggiuntivi non concernenti i locali in oggetto e inerenti l'attività propria del museo. PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Penso che su questa vicenda del Borgo ci sia stata - mi permetta di dire, Assessore - parecchia confusione su come è stata gestita, un po' per i tempi e un po' in generale, perché, comunque, continuo a non capire qual è in realtà la politica sottostante. Più volte in Commissione - lei lo sa - abbiamo chiesto di discutere del tema. Addirittura, con il Presidente Asproni, se non ricordo male, in una Commissione, c'era stato detto che, di fatto, su quel luogo non c'era ancora nulla di deciso; ora mi sembra di capire, da quello che lei ha detto, che addirittura dal 1° aprile si andrà avanti con una proroga di una concessione, perché di fatto si era già deciso dal 1° giugno di effettuare un conferimento. Non so, io sinceramente davvero faccio fatica a seguire tutto l'iter di questa vicenda. Magari, mi sono persa io qualche pezzo. Io esprimo due preoccupazioni, lo dico sinceramente. Anzi, prima il lato positivo. Apprendo con favore il fatto che, comunque, se si procederà in tal senso, quindi avverrà il conferimento, il Circolo dei Lettori dovrà gestire la, diciamo, pratica di questi locali, che procederà con evidenza pubblica, come mi sembra di aver percepito, e penso che sia positivo. Esprimo due preoccupazioni. La prima per quanto riguarda tutto il personale occupato all'interno del Borgo. Tra l'altro, questa preoccupazione era stata espressa più volte; vorrei capire - e quindi chiedo di rimandare l'argomento in Commissione -, come tra l'altro si era già detto forse ormai un mesetto fa, quali siano le intenzioni sul personale, perché, comunque, il personale dice che più volte è stato spostato anche a servizio da parte della Fondazione Torino Musei, come lei ben sa, per rafforzare altri eventi culturali per la Città; ora, nel momento in cui si va a ridisegnare il progetto di quell'area, come Consiglio Comunale e come Commissione - come è stato detto più volte -, vorremmo ovviamente capire quali siano le intenzioni intorno a tutto quel progetto. Perché è facile dire prendiamo la cosa, la conferiamo, ma poi, evidentemente, c'è tutto un mondo che gira attorno e che è parte del Borgo, rispetto al quale bisogna capire che cosa si vuole fare e come si vuole gestire. Io, sinceramente, comprendo tutta la vicenda amministrativa di come è stata gestita la concessione a Gerla; vorrei, però, se l'Assessore è d'accordo, rimandare la discussione in Commissione, più in generale su quale sarà il futuro del Borgo nel complesso per quanto riguarda anche, ovviamente, la Fondazione, la gestione del personale e tutta la parte che ne consegue. PAOLINO Michele (Consigliere f.f. di Presidente) L'Assessore farà pervenire la documentazione all'interpellante. Le arriverà anche la convocazione per il rinvio in Commissione. L'interpellanza è discussa per l'Aula, ma l'argomento viene inviato in Commissione per un approfondimento. |