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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 19 Maggio 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 28
INTERPELLANZA 2014-01047
"CARO MENSA: FACCIAMO CHIAREZZA!" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI MARRONE ED ALTRI IN DATA 4 MARZO 2014.
Interventi

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza generale n. mecc. 201401047/002,
presentata in data 4 marzo 2014, avente per oggetto:

"Caro mensa: facciamo chiarezza!"

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
A questa interpellanza dovrebbe rispondere l'Assessore Pellerino.
La parola, sull'ordine dei lavori, al Consigliere Ricca.

RICCA Fabrizio
Presidente, vista anche l'assenza del primo firmatario dell'interpellanza generale,
chiederei di rinviarla alla prossima seduta.

FERRARIS Giovanni Maria (Presidente)
Però noi non l'abbiamo concordato in Conferenza dei Capigruppo. Noi siamo qui,
sarebbe l'ennesima volta che viene rinviata. Nessuno mi ha chiesto niente, io
procederei con la trattazione, abbia pazienza. Anche perché, siccome mi chiedono la
par condicio, io devo anche garantirla in altri momenti. Poco fa il Consigliere
Marrone ha discriminato l'assenza del Sindaco, che invece sta arrivando in treno,
quindi sta arrivando; abbiamo la disponibilità, per l'ennesima volta, dell'Assessore
Pellerino a trattare l'argomento. Io direi che, nell'economia del Consiglio, andiamo
avanti con l'argomento.
La parola all'Assessore Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessore)
L'interpellanza pone alcune questioni. Partirei, ovviamente, dalla prima e, in
particolare, a che cosa sia imputabile la differenza tra costo effettivo sostenuto dal
Comune e costo sostenuto dalle famiglie in ultima fascia. Questo è il punto n. 1
dell'interpellanza generale. Il punto n. 5 è, nel dettaglio, quali siano le voci e i
relativi costi di gestione, suddivisi per pasto.
I costi diretti e indiretti del servizio di ristorazione sono stati, ovviamente, oggetto di
un'accurata stima, perché sono stati individuati anche ai fini dell'allocazione delle
poste in entrata e in uscita, al fine del Bilancio di Previsione 2013. Noi sappiamo
che, fino al mese di giugno 2013, per quanto riguarda i costi diretti, vi erano i costi
previsti dall'appalto scaduto nel mese di agosto 2013. Nel mese di settembre, come
sappiamo, è entrato in vigore, invece, il nuovo appalto per il periodo 2013-2016.
Quindi, per poter stimare quelli che sono i costi diretti per la Città, è necessaria una
media ponderata che tenga conto di questi due diversi periodi: uno sino a giugno e
l'altro tra settembre e dicembre. Facendo questa media ponderata, secondo cui da
gennaio ad agosto c'è stata un'incidenza maggiore rispetto al periodo settembre-
dicembre, si è calcolato che la media ponderata dei costi diretti è pari a 4,88 Euro, a
cui devono aggiungersi i costi indiretti che la Città ha sostenuto nel 2013, che sono
pari ad 1,77 Euro per ciascun pasto. Questi costi indiretti si compongono di diversi
elementi: il personale impiegato, le utenze, l'ammortamento dei locali e le
attrezzature.
Quindi, la somma di costi diretti più i costi indiretti porta ad un costo pieno, per
ciascun pasto, che è pari a 6,65 Euro.
Per quanto riguarda la tariffa, noi sappiamo che quest'anno abbiamo avuto due
modalità tariffarie: una modalità forfettaria, che era quella che era già
precedentemente in vigore, che è stata applicata per tutte le scuole, tranne che per le
scuole secondarie di primo grado, dove quest'anno è stata introdotta, come
sperimentazione, la tariffa a consumo; tariffa a consumo che, così come era nostra
intenzione, come Giunta, ma anche come richiesto dal Consiglio Comunale, sarà
estesa per tutti gli ordini scolastici.
La tariffa forfettaria, ovviamente, è stata stabilita proprio tenendo conto di questo
costo base di 6,65 Euro, moltiplicato per 22, perché tali sono i giorni in cui si
usufruisce, in media, del servizio di ristorazione, e questo porta proprio a quei 147,00
Euro mensili che sono stati indicati come base tariffaria, su cui poi si è ovviamente
articolata la declinazione ISEE.
Invece, come sappiamo, per i pasti a consumo, vi è il pagamento soltanto dei pasti
che sono stati effettivamente prenotati e poi consumati. Qui la tariffa base è stata
fissata in 7,10 Euro, proprio per tener conto del fatto che nella tariffa a consumo vi è
comunque una parte di costi, che sono i costi indiretti, che in ogni caso ci sono, che
la Città comunque affronta, indipendentemente dalla spesa per il pasto consumato o
meno. Questo, tra l'altro, ha portato alcune altre Città a prevedere che per il servizio
di ristorazione ci sia comunque una quota fissa accanto a quello che, invece, si paga
come tariffa al consumo.
Venendo, poi, ad un altro punto, il punto n. 4, relativamente a quella che è una stima
che è stata fatta sulle tariffe da parte del Coogen, al di là del fatto che, naturalmente,
con il Coogen abbiamo un costante confronto, il Coogen ha fatto questo tipo di
valutazione soltanto sulle tariffe a consumo, mentre, come ho detto prima, nel nostro
caso, per la maggior parte, si tratta di tariffe forfettarie, perché soltanto dal prossimo
anno scolastico, quello a cui ci stiamo approssimando, entrerà in vigore a regime e in
tutti i gradi di scuola il pagamento puntuale a consumo.
D'altra parte, va anche detto che, dall'analisi fatta dal Coogen, per esempio, si è
considerato zero il valore ISP, cioè quello dei patrimoni mobiliari. E anche per
quanto riguarda eventuali effetti distorsivi dell'ISEE segnalati dal Coogen, devo dire
- lo dico per brevità, ma ovviamente questa relazione è a disposizione di tutti - che
l'ISEE è stata recentemente modificata, dal 1° agosto entrerà in vigore la nuova
ISEE, che va proprio a sanare quegli effetti distorsivi, nella sua applicazione, che
ovviamente non dipendevano certo da scelte della nostra Città, della nostra
Amministrazione, ma da quello che era l'ISEE a prevedere.
Un altro punto dell'interpellanza riguarda le indicazioni ricevute dalle varie
Commissioni Mensa. Mi fa piacere che venga portato questo quesito, questa richiesta
di attenzione per le Commissioni Mensa, perché mi dà modo di raccontare al
Consiglio Comunale come dall'inizio di quest'anno noi abbiamo incontrato tutte le
Commissioni Mensa dei 380 punti di erogazione del servizio di ristorazione, con un
lavoro immane, in cui l'incontro è stato fatto a cura dell'Assessorato, con la presenza
non soltanto dell'organo di indirizzo politico che io rappresento, ma degli Uffici, ma,
di più, con l'ASL, con gli organi preposti ai controlli, con il laboratorio chimico della
Camera di Commercio, che è il nostro controller, con tutti coloro che sono stati attori
e protagonisti del servizio di ristorazione.
Da questi incontri con le Commissioni Mensa sono, in effetti, venuti dei contributi
anche interessanti, sia per quanto riguarda la composizione dei menù, sia per quanto
riguarda, per esempio, la presenza di alcuni piatti freddi in certi periodi dell'anno,
piuttosto che è emerso che le Commissioni Mensa andavano a finire a scadere con la
fine dell'anno scolastico.
Proprio a partire da questi elementi, abbiamo concordato, con una nota scritta, tutte
quelle che saranno le modifiche che apporteremo sia sul funzionamento delle
Commissioni Mensa, quindi anche rendendo più facilmente raggiungibile la singola
Commissione Mensa, che è un organismo di partecipazione a cui diamo massima
rilevanza, proprio perché ci consente di essere una nostra antenna in tutti i punti di
erogazione del servizio. Oltre alla partecipazione degli adulti, attraverso le
Commissioni Mensa, però, abbiamo previsto una partecipazione anche dei nostri
piccoli utenti del servizio di ristorazione attraverso quel progetto che si chiama "Il
menu l'ho fatto io", che, come molti sanno, è un percorso partecipato di scrittura del
menù da parte dei nostri giovani piccoli allievi.
Quanto ai due altri punti, abbiamo quasi concluso relativamente ai controlli, quei due
quesiti n. 6 e n. 8. Sostanzialmente, ad oggi, noi abbiamo il laboratorio chimico della
Camera di Commercio, in questo anche sostenuto, per quanto riguarda l'indagine più
di tipo organolettico, dall'Istituto Zooprofilattico. Sono stati svolti all'incirca 400
audit, sia nei centri di cottura e sia, naturalmente, anche direttamente nelle scuole, sia
nelle scuole dove si cucina direttamente, come nelle scuole dell'infanzia, sia invece
dove il pasto è veicolato, ma c'è la distribuzione.
Sono state svolte indagini e campionamenti per quanto riguarda il DNA delle carni
bovine, analisi microbiologiche di campioni di alimenti, acque e ovviamente, in
sostanza, l'obiettivo è quello di verificare il rispetto del capitolato d'appalto, delle
forniture e di tutti quegli elementi di qualità che nel nostro capitolato abbiamo
previsto. Tutte queste analisi hanno avuto esito conforme.
Infine, per quanto riguarda i piani di trasporto - è il punto n. 9 dell'interpellanza,
ultimo punto -, il piano di trasporto, che era stato elaborato, è stato rispettato. Oggi
noi abbiamo 49 mezzi a metano, così come era stato richiesto, proprio anche per
ragioni di sostenibilità.

CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano)
La parola al Consigliere Tronzano.

TRONZANO Andrea
Ringrazio l'Assessore per la risposta. Io, però, volevo cercare di capire meglio,
perché adesso non ricordo a memoria la base d'asta del pasto, a pasto...
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, d'accordo. Però, io volevo cercare di
porre l'attenzione su questo, da quello che risulta a me e da quello che secondo me
potrebbe essere il costo del posto giusto: abbiamo 1,50 Euro di materia prima, 0,15
Euro di trasporto, 1,00 Euro di produzione, un 5% di margine dell'azienda, 1,77 Euro
di costi indiretti a pasto. A me la somma di tutto questo fa 4,64 Euro. Allora volevo
capire, su questa base, se questi dati che ho io, rispetto a quelli che lei ha citato, sono
quelli corretti, perché questo a me risulta dalle informazioni in mio possesso.
Oppure, se mi può far avere la relazione che ha testé raccontato, io faccio una
verifica, cioè provo a capire se sbaglio io.

CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano)
Se vuole replicare, Assessore, perché poi ci sono altri interventi.
Darei prima la parola ai Consiglieri, dopo alla fine facciamo una replica.

PELLERINO Mariagrazia (Assessore)
Però è sul merito, perché altrimenti la notizia è difforme da quello che io ho appena
comunicato.

CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano)
Certo, ma tanto avrà poi modo di replicare alla fine del dibattito.
La parola al Consigliere Appendino.

APPENDINO Chiara
Io farei una premessa. Mi sembra paradossale che stiamo discutendo questa
interpellanza generale oggi qui, per due motivi: uno, perché non c'è il primo
firmatario, poi per carità, ben venga, io non sono firmataria, ma intervengo nel
merito, quindi non ho problemi; secondo, perché questa interpellanza è già più che
superata, e lo dico perché poche settimane fa abbiamo fatto una Commissione, in cui
è emerso il tema del costo e ci sono stati forniti dei dati.
Quindi, io oggi approfitterei della presenza dell'Assessore - se lo vogliamo fare oggi,
anzi, devo dire che forse ha più senso farlo giovedì, perché avremo di nuovo una
Commissione sul tema - per andare oltre, perché - premessa politica che penso si
possa fare qui e condividiamo tutti - il tema del costo del pasto è di una sensibilità
incredibile, perché si sta chiedendo e comunque si è chiesto ai genitori di fare dei
sacrifici, perché le tariffe sono aumentate, e quindi, dall'altra parte, come ci si era
impegnati in Commissione - e vi eravate impegnati voi, Assessore, con il suo Ufficio
-, ci deve essere trasparenza, dall'altra parte, nel dare i dati.
Il tema - dal mio punto di vista, come è stato posto anche in Commissione, ed ero
intervenuta in tal senso - è sul famoso 1,80 Euro di costo indiretto, perché la parte del
costo diretto, più o meno, io personalmente ce l'ho chiara, poi magari si può anche
approfondire.
La richiesta che era stata fatta, da cui poi abbiamo anche ricevuto dagli Uffici delle
informazioni, era proprio sulla scomposizione di questo 1,80 Euro, perché, se si va a
chiedere uno sforzo maggiore ai genitori per pagare delle tariffe più alte, dall'altra
parte bisogna rispondere, dal mio punto di vista, con trasparenza e dire
effettivamente qual è il costo del pasto e come è composto. È ovvio che questo ha
una particolare incidenza su quella parte del costo che è indiretta. Per cui, io stessa
non la capisco, quindi immaginiamoci i cittadini come la possano capire.
Ora, io devo ammettere che, dalla tabella che abbiamo ricevuto, come Consiglieri
della Commissione Controllo di Gestione, ho perplessità, e mi auguro che giovedì - o
adesso, ma immagino giovedì - si possa entrare nel merito, perché comunque
quell'1,80 Euro è scomposto, nel totale dei milioni, in voci molto grosse, da cui non
si capisce oggettivamente quale sia la percentuale di ribaltamento. Ad esempio, ci
sono, se non ricordo male, circa 6 milioni di personale. Ora, capire con che
percentuale quei 6 milioni di personale sono stati effettivamente ribaltati sui costi
della mensa, penso che sia doveroso nei confronti del Consiglio, ma soprattutto nei
confronti di chi sta facendo dei sacrifici per poter pagare quella tariffa.
Quindi, io immagino e penso che l'oggetto sia questo, anche perché, tra l'altro,
questa interpellanza - lo sappiamo tutti, non è che devo dirlo io - nasce da una
richiesta di trasparenza che non viene soltanto dal Consiglio, ma viene anche da
tantissimi genitori - e lei lo sa benissimo - che hanno firmato una petizione. Ci sono
state 3.500 firme, quindi penso che l'impegno ce lo dobbiamo prendere tutti.
Poi non so, Assessore, se vuole rispondere in questa sede o se vuole rispondere
giovedì. Questa parte, evidentemente, non è citata direttamente nell'interpellanza,
però io penso che l'oggetto sia soprattutto questo: dare una risposta di trasparenza a
chi, giustamente, dal mio punto di vista, ha chiesto chiarimenti, perché comunque, ad
oggi, anche la tabella che ci è stata girata, dal mio punto di vista - mi permetta di dire
-, è insufficiente.

CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Pellerino.

PELLERINO Mariagrazia (Assessore)
Per quanto riguarda l'intervento del Consigliere Tronzano, preciso, come ho già detto
prima, che il costo diretto è stimato in Euro 4,88; questo deriva da una media
ponderata tra quello che la Città ha pagato nei primi otto mesi del 2013, gennaio-
agosto, in cui era vigente un precedente contratto di appalto.
Il costo è stato sensibilmente ridotto con il nuovo contratto d'appalto (credo che
questa sia una buona notizia), però è entrato in vigore, quindi ha avuto effetti anche
economici, soltanto a partire dal mese di settembre. Mettendo insieme queste due
porzioni contrattuali, la media ponderata del costo diretto del pasto è pari ad Euro
4,88 per l'anno 2013, a cui si aggiungono 1,77 Euro di costi indiretti.
Sono costi che sono stati indicati, ovviamente in modo aggregato, all'interno anche
delle poste allocate in sede di Bilancio, che, come ho detto prima, attengono a vari
aspetti. Da una parte c'è l'aspetto del personale, delle utenze, dell'ammortamento dei
locali, delle attrezzature.
Ad oggi gli Uffici dell'Assessorato hanno fornito, ai Consiglieri che ne hanno fatto
richiesta, un quadro che indica il quantum di spesa aggregata per ciascuna di queste
voci, all'interno di quel 21% di costi che sono sostenuti direttamente dalla Città,
nell'universo completo dell'uscita a carico della Città, vista dal punto di vista del
Bilancio e delle uscite.
Queste voci, ripeto, sono state specificate: quanto per il personale, quanto per le
attrezzature, quanto per l'utenza; com'era doveroso fare proprio per principi di
trasparenza. Ma, d'altra parte, erano già scritte nel Bilancio; non abbiamo detto
qualche cosa di nuovo e di diverso.
Credo che la Commissione Controllo di Gestione andrà proprio in questa direzione,
cioè a dettagliare ulteriormente, all'interno delle singole voci, quelle che sono state
ovviamente stime che hanno fatto i nostri Uffici.

CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano)
L'interpellanza è discussa.

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