| Interventi |
ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401816/002, presentata in data 14 aprile 2014, avente per oggetto: "Richiesta chiarimenti sul futuro dei servizi educativi 0-3 anni" ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Pellerino. PELLERINO Mariagrazia (Assessore) L'interpellanza in questione contiene cinque quesiti, io mi riferirò a queste domande per la mia risposta. Il quesito n. 1) riguarda la percentuale di servizi educativi a gestione diretta. A settembre 2014 l'89% dei servizi sarà a gestione diretta: in particolare 119 su 135. Questo fa riferimento a quanto credo volesse sapere il Consigliere Appendino, cioè il riferimento a quell'85% che era stato previsto in sede di accordo sindacale, che continua ad essere ampiamente superato. Invece, il punto 2) riguarda il nido di strada Castello di Mirafiori, in particolare se e come mai lì non vi siano lattanti. Intanto, va detto che il nido di strada Castello Mirafiori non ha mai avuto lattanti; quest'anno sono state prese solo le iscrizioni dei grandi. Come tutti sanno, le classi dei nidi vengono suddivise tra lattanti, piccoli e grandi, a seconda della fascia di età sei mesi-tre anni alla quale appartengono. Dicevo, quest'anno abbiamo preso sono le iscrizioni dei grandi e non dei piccoli, quindi i lattanti non ci sono mai stati, perché la pressione di domanda in generale su quel nido è così bassa ed è continuamente in diminuzione che non si riempiono neppure i posti disponibili. Vorrei anche precisare che questa decisione è stata presa previo confronto con il Presidente della Circoscrizione, che si è dichiarato ampiamente d'accordo. D'altra parte, credo che sia rispettoso per i cittadini che pagano i servizi utilizzare le risorse laddove c'è più domanda e non lasciare risorse inutilizzate, visto che invece in altra parte della Città abbiamo ancora una lista di attesa, anche se - e ne approfitto per dare questa notizia che credo non sia lieta - nel 2013 abbiamo avuto una diminuzione di nascite di 800 unità, che all'interno dell'universo delle nascite, se partiamo da metà degli anni Settanta dove in questa Città nascevano circa ventimila bambine e bambini, siamo arrivati a un terzo, perché nel 2012 eravamo a circa ottomila e, invece, nel 2013 superiamo di poco i 7.000 nuovi nati. Questo segnala, evidentemente, un andamento con cui credo anche il Consiglio Comunale e le Istituzioni del territorio dovranno confrontarsi, perché indice evidentemente di immigrazione al contrario, di emigrazione di giovani di cittadinanza italiana e di molti altri fenomeni; a questo si accompagna un calo di iscrizioni ai nostri servizi. Purtroppo, gli studiosi degli andamenti demografici mi dicono che questo aspetto riguarda tutte le grandi Città d'Italia. Quindi, in particolare la Circoscrizione 10, all'interno di questo fenomeno appena descritto, ha ancora di più un peso specifico e, proprio per questo, parlandone anche con il Presidente della Circoscrizione, abbiamo ritenuto di mantenere il servizio nido per i grandi, proprio perché non c'erano domande per lattanti, e per non lasciare risorse inutilizzate. Venendo al punto n. 3) che riguarda il nido di via Fontanesi, confermo che il numero complessivo dei posti a disposizione è rimasto invariato. Anche in questo caso abbiamo fatto la stessa operazione, per cui i posti per lattanti sono stati trasformati in posti per bimbi tra uno e due anni, perché c'è molta più pressione di domanda su questa fascia, proprio per via del calo di nascite appena citato e, siccome nei nidi vicini ci sono posti disponibili per i lattanti, cerchiamo di concentrarli in modo da non creare magari una sezione lattanti, anche per gli stessi bimbi, perché ci sono anche esigenze di socializzazione oltre che di organizzazione del servizio, non possiamo fare una sezione con un solo bambino. Quindi questa è la nostra organizzazione del servizio, che non viene fatta con l'obiettivo di risparmiare risorse, ma con l'obiettivo di dare risposta alla domanda e alla nuova configurazione di una domanda che va calando sulla prima fascia, quella dei lattanti. Dall'altra parte credo, però, sia anche doveroso che l'organizzazione del servizio vada a risparmiare risorse dove non sono necessarie e a ricollocarle laddove invece è maggiore la pressione della domanda. Per rispondere alla domanda n. 4): l'obiettivo è dare un servizio migliore e aderente alle richieste. Infine, nel punto 5) si chiede se si è mai pensato di avviare un dibattito pubblico sul futuro dei servizi per l'infanzia della Città di Torino, citando l'esempio di quanto fatto a Bologna. Ora, siccome lavoro abbastanza spesso con la Collega di Bologna, so che era stato avviato un percorso partecipato con alcune discussioni svolte nei diversi territori della Città. Credo che noi abbiamo fatto molto di più: abbiamo fatto un percorso partecipato che si chiama "Crescere 06", che è stato avviato a giugno dell'anno scorso, partito con una presentazione pubblica, a partire da una ricerca sul tema della Fondazione Agnelli che metteva in luce anche l'affacciarsi di una nuova domanda di servizi da parte della Città. A partire da questa presentazione pubblica, abbiamo creato un gruppo di stakeholders di quaranta persone, che insieme hanno composto una sorta di vademecum che contiene tutte le informazioni necessarie per discutere sui servizi educativi, da quelle che riguardano il personale, ai costi del servizio, a quella che è l'attuale offerta, i trend demografici dei singoli territori della Città. Questo documento è stato la base della discussione ed è stato illustrato in altri quattordici incontri sul territorio nelle diverse Circoscrizioni, cioè una prima ondata di dieci incontri in tutte le Circoscrizioni, successivamente si sono formati dei gruppi e ci sono stati altri quattro incontri. A partire da questo, abbiamo prodotto una ricostruzione di tutta la discussione pubblicata sulla pagina web "Crescere 06" del nostro sito istituzionale, c'è un documento che restituisce questo percorso e stiamo facendo proprio questo, cioè la restituzione nei territori. Oggi pomeriggio si svolgerà il settimo incontro; si tratta di incontri fatti nei nostri Servizi come l'altra volta, la scelta è proprio di consentire la partecipazione ai genitori, agli educatori e agli insegnanti. Attraverso le liste d'attesa, siamo andati anche a cercare genitori che oggi non sono nei nostri servizi. Stiamo incominciando ad articolare le prime proposte, sulla base di quanto emerso dalla discussione. Tutto questo viaggio, confronto, dialogo partecipato è stato illustrato all'inizio del suo percorso naturalmente ai soggetti istituzionali, quindi ai Consiglieri Comunali, in particolare ai Capigruppo, a cui è stato anche consegnato quel vademecum informativo. Poiché si è eliminata la simmetria informativa che oggi impedisce di discutere, perché il confronto e la partecipazione sono quasi diventate un po' uno slogan come il "chilometro zero", ma essendo in una sede politica, ritengo che ci possiamo dire che la vera partecipazione si può fare, in quanto tu metti i cittadini e le cittadine nelle condizioni di poter partecipare ai processi decisionali avendo gli strumenti e gli elementi. Quindi ritengo che il nostro percorso partecipato abbia fornito, perlomeno ci ha provato, gli strumenti per la discussione. Ripeto, è stato illustrato questo percorso oltre che pubblicamente, in un'occasione in cui era presente anche il Sindaco, proprio perché c'era un commitment forte da parte di questa Amministrazione Comunale, e poi è stato illustrato a tutti i Consiglieri Comunali, a partire ovviamente dai Capigruppo. Naturalmente siamo a disposizione per continuare a parlarne, anche perché all'esito di questi incontri, chiederò al Presidente della V Commissione di fissare una convocazione dedicata per illustrare al Consiglio Comunale, alla competente Commissione gli esiti di questo confronto partecipato. ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Vorrei precisare che l'interpellanza, mi sembra anche dal tono tenuto dall'Assessore, non voleva essere assolutamente polemica, né altro, ma voleva porre l'attenzione sul discorso del ridisegno del sistema, perché condivido in parte quanto diceva lei, circa il fatto che la domanda è cambiata, è vero. C'è un problema evidente di risorse e la domanda è cambiata per due motivi: è vero quanto diceva sul tasso di natalità, c'è tutto un discorso da fare, dall'altra parte però ci sono anche esigenze che derivano dal fatto che, evidentemente, i nuclei familiari hanno anche difficoltà economiche, che una volta non avevano. Il Comune, l'Ente Locale, avendo meno risorse, si trova in situazioni di maggiori difficoltà a garantire le esigenze di chi dovrebbe usufruire del servizio, e quindi in questo contesto mi sento di dire che per i prossimi anni non ci sono grandi spiragli, è ovvio che diventa responsabilità dell'Ente ridisegnare un sistema che possa essere il più adeguato possibile per fornire risposte appropriate. Io non accetto, ma penso anche lei, che il momento storico e la situazione economico-finanziaria possa essere una scusa per non essere in grado di erogare un servizio essenziale qual è l'istruzione; penso che si debba partire da questo ridisegnando insieme tutto il sistema. In particolare, conosco il tema del percorso 06 partecipato, so che si stanno vagliando tutte le proposte giunte dalle varie Circoscrizioni e comunque è in atto tutto un percorso, chiederei - ma mi sembra che l'Assessore abbia concluso così - di poter rientrare sull'argomento anche in Commissione Consiliare, me ne farò carico con il Presidente Cassiani. Non so sinceramente se i Capigruppo siano entrati nel merito, non ne sono a conoscenza, penso comunque, con tutto il rispetto che posso avere per i Capigruppo, che la V Commissione, evidentemente, sia la Commissione deputata a dedicarsi al tema. Mi piacerebbe che tutto questo avvenisse, magari audendo anche parte dei soggetti facenti parte di questo progetto, e ci si ritrovi in Commissione in un momento in cui possa essere consultata, magari non dopo aver preso decisioni definitive, per cui una deliberazione di fatto già studiata che poi va in Giunta, poi arriva al Consiglio, e quindi che anche il Consiglio, evidentemente per le sue competenze, possa entrare a far parte di questo percorso. Quindi mi ritengo soddisfatta delle risposte, mi farò carico io stessa presso il Presidente della Commissione per far convocare al più presto, direi a giugno probabilmente, una seduta sul tema, o mi dica lei, Assessore, i tempi, così posso farmi carico presso il Presidente Cassiani. ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) La parola all'Assessore Pellerino, per una breve replica. PELLERINO Mariagrazia (Assessore) Formalmente lo faro anch'io, quando avremo finito questo percorso. Quando siamo partiti, volevamo informare il Consiglio Comunale, quindi ci sembrava giusto partire dai Capigruppo, perché non era solo una questione di V Commissione, ma era mettere il Consiglio Comunale e l'intera Istituzione, tutte le forze politiche a conoscenza di questo percorso partecipato. È ovvio che poi nel contenuto è un tema da V Commissione ed è altrettanto ovvio che in V Commissione porteremo il risultato della discussione, non proposte di deliberazioni, anche perché lo faremo in via preventiva. Anche perché, dopo questo dibattito, ci sarà magari la necessità di modificare Regolamenti e aspetti tipicamente di competenza del Consiglio. ONOFRI Laura (Consigliere f.f. di Presidente) L'interpellanza è discussa. |