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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo all'esame congiunto della proposta di deliberazione n. mecc. 201400215/002, presentata dai Consiglieri Levi, Onofri, Grimaldi, Alunno, Centillo, Genisio, Muzzarelli, Nomis, Cuntrò, Paolino e Curto in data 29 ottobre 2013, avente per oggetto: "Modifiche al Regolamento del verde pubblico e privato della Città di Torino, n. 317". e della proposta di mozione n. mecc. 201304937/002, presentata dai Consiglieri Onofri, Levi, Centillo, Genisio, Nomis, Muzzarelli, Alunno, Ventura e Carretta in data 18 ottobre 2013, avente per oggetto: "Giardini a misura di bambine e bambini". CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) Comunico che in data 17/04/2014 le competenti Commissioni hanno rimesso il provvedimento in Aula. Sono stati presentati cinque emendamenti. La parola al Consigliere Levi. LEVI Marta Il Consiglio Comunale ricorderà una vicenda che fece molto scalpore sui giornali, relativa alla multa fatta ai bambini nei Giardini Cavour, perché giocavano a palla. A seguito di quella vicenda, e peraltro anche di una mozione, la cui prima firmataria era il Consigliere Onofri, abbiamo messo mano al Regolamento del verde pubblico, con una modifica che questa sera ci apprestiamo a votare. Con questa modifica al Regolamento invertiamo l'ordine dei fattori: oggi il Regolamento del verde pubblico consente il gioco e la pratica sportiva esclusivamente negli spazi a ciò dedicati, con delle diciture peraltro anche molto generiche. Quello che invece vogliamo dire con questa modifica è che il gioco e la pratica sportiva negli spazi pubblici, e soprattutto nei parchi e nei giardini pubblici della città, sono consentiti, a meno che non rechi danno o disturbo alle persone che frequentano tali spazi. Si tratta di un ribaltamento di logica. Proprio perché i giochi che possono creare danno non sono consentiti, se non in appositi spazi, noi diciamo che il gioco è consentito, a meno che non arrechi danno alle cose e alle persone o disturbo. In realtà, il messaggio che vogliamo far passare è molto semplice, cioè che gli spazi pubblici e le aree verdi della città sono aree in cui non solo i cittadini sono invitati ad andare, ma in cui è consentito giocare. Faccio un'ultima considerazione. C'è una situazione a nostro giudizio paradossale: mentre il Regolamento di Polizia Urbana consente il gioco nelle piazze e nelle vie della città, sempre che non arrechi danno o disturbo, il Regolamento del verde pubblico non lo consente. Abbiamo presentato questa proposta di deliberazione in tutte le Circoscrizioni e abbiamo accolto anche alcune delle osservazioni delle Circoscrizioni, presentando alcuni emendamenti. Con gli emendamenti abbiamo trovato una dicitura un po' diversa rispetto al testo originale, che ci convince di più e che lascia meno adito a diverse interpretazioni. In particolare, a seguito della presentazione della proposta di deliberazione nelle Circoscrizioni, abbiamo demandato alle Circoscrizioni stesse la regolamentazione più specifica per quelle che il nostro Regolamento del verde definisce le aree verdi di quartiere, cioè quelle in capo alle Circoscrizioni. Quindi, noi regolamentiamo le grandi aree verdi e dei grandi parchi della città, lasciando in capo alle Circoscrizioni un intervento più mirato e più puntuale su aree più piccole, dove le Circoscrizioni possono intervenire per limitare casi specifici di conflittualità che si possono verificare all'interno di specifiche aree. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) La parola al Consigliere Grimaldi. GRIMALDI Marco Come abbiamo detto tante volte, forse anche auto-denunciandoci, siamo cresciuti pensando che un prato libero e quattro zainetti fossero un perfetto campo da gioco. Noi abbiamo semplicemente voluto dare una risposta ai tanti che invocano una politica pubblica contro l'idea che i ragazzini siano solo abituati a giocare alla PlayStation o andare nei centri commerciali. Come diceva il Consigliere Levi - che ha proposto da subito, insieme al Consigliere Onofri, anche dopo le polemiche dei giornali, una risposta che chiede di cambiare il Regolamento di Polizia Municipale -, abbiamo voluto dare una risposta semplice, che era già prevista in alcune parti dello stesso Regolamento di Polizia Municipale. Come diceva prima il Consigliere Levi, se stasera questo Regolamento non passasse, ci troveremmo nella situazione assurda per cui possiamo tranquillamente giocare a palla in piazza Palazzo di Città, a patto di non arrecare disturbo a nessuno, ma non lo possiamo fare in un parco cittadino, salvo negli spazi idonei. Era giusto risolvere questa incongruenza, sapendo che il progetto "Palla libera tutti" deve essere un po' anche un nuovo atteggiamento verso lo spazio pubblico. Lo dico anche al Sindaco Fassino, che è stato il primo Sindaco in questa Città, negli ultimi anni, a valorizzare il tema degli adolescenti. Spesso i luoghi pubblici, soprattutto i luoghi verdi, vengono pensati per i più piccoli, magari per i più anziani, ma si dimentica una fascia di età che è quella più importante alla quale rivolgersi, cioè quella di quei ragazzini che hanno voglia di conquistare lo spazio pubblico, sapendo che anche per loro ci sono delle regole; ma proprio attraverso queste regole, che prevedono di non arrecare danno a loro stessi e agli altri, noi diamo un'idea di cittadinanza. Vorremmo parlare sempre di più di questa idea di cittadinanza, perché in una città come Torino, che è sempre più multietnica, con sempre maggiori conflittualità nell'utilizzo degli spazi, la risposta non è solo regolamentare tutto e aumentare i divieti, la risposta passa anche dalla condivisione dello spazio pubblico. Lo diciamo qui, come lo diciamo spesso anche per le strade. Molti ci dicono di aumentare le piste ciclabili, i luoghi in cui si separano le persone. Noi diciamo invece "share the road", cioè condividete lo spazio. Io credo che l'emendamento proposto dal Consigliere Levi contenga tanto di questa idea di condivisione, cioè dare l'idea che in questa città il gioco è libero, lo è nei parchi e lo è a partire dal fatto che quello spazio, nell'orario di una giornata, ha destinazioni e fruizioni diverse. Molti anziani lo utilizzano di più al mattino, nel pomeriggio ci sono due o tre ore libere per i ragazzi che escono dalle elementari e dalle medie. Credo che per loro questo sia un piccolo segnale, anche per dire che non solo la città non è loro, ma che nello spazio pubblico troveranno una città disponibile ad accoglierli, così come abbiamo fatto in tante altre occasioni. Non è un caso che, in passato, proprio con il Consigliere Levi abbiamo pensato altri luoghi pubblici che non avevano destinazione: penso allo Skate Park di Valdo Fusi, che era giusto restituire a una generazione che aveva bisogno di quei luoghi attrezzati per lo sport. Dall'altra c'è un'altra piccola battaglia che abbiamo lasciato in anni passati, cioè l'idea delle piastre libere, dello sport libero e di quei campi da calcio che sono stati abbandonati negli ultimi quindici anni. Negli ultimi anni sono moltiplicati i campi da calcetto e sono diventati la vera alternativa, ma purtroppo c'è una generazione abituata all'idea che il calcetto esista solo a pagamento. Credo che una Città intelligente destina spazi di verde pubblico, ma - come ci siamo detti tante volte anche con l'Assessore Lavolta - li dà subito a destinazione e lo sport libero e l'aggregazione possono essere una di quelle destinazioni. Soprattutto nei grandi parchi, così come abbiamo scritto con il Consigliere Levi e con tanti altri Consiglieri, ci devono essere invece luoghi anche per l'attività sportiva, che è diversa dal gioco libero, ma che può ritornare nei nostri grandi parchi cittadini. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) La parola al Consigliere Onofri. ONOFRI Laura Intervengo sull'ordine dei lavori: dato che c'è in discussione anche una mozione strettamente collegata a questa deliberazione, non so se la discutiamo dopo o posso intervenire adesso. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) Può parlare adesso, così la discutiamo assieme. ONOFRI Laura Questa mozione, presentata da me come prima firmataria, ma con tanti altri firmatari, è stata presentata dopo quel fatto, ricordato anche dal Vicepresidente Levi, accaduto nei Giardini Cavour. Torino è sempre stata una Città attenta ai bambini e alle bambine, ha sempre posto un'attenzione particolare, e quindi strideva tutto questo con quanto accaduto alla maestra di una classe di terza elementare che è stata multata in un parco cittadino perché alcuni suoi alunni giocavano con una palla di spugna. Nella mozione, oltre al fatto di verificare e di modificare il Regolamento, cosa che oggi andiamo a votare, chiedevo anche che si facesse chiarezza sull'accaduto. Questa è stata fatta subito dal Sindaco e dal Comandante dei Vigili, quindi in questo caso la mozione è superata. Però vorrei anche porre l'attenzione, e sono contenta che ci sia l'Assessore Lavolta, sul fatto che molto spesso i giardini accolgono i bambini con un cartello di divieti, invece che con un cartello di benvenuto, che sarebbe la prima cosa dovuta ad accogliere tutti, dove si spiega anche ciò che è possibile fare all'interno del giardino, che serva anche da un punto di vista proprio educativo, che accolga il bambino e non gli ponga subito dei divieti tout court. È una cosa di cui abbiamo discusso in Commissione con l'Assessore Lavolta, quindi può essere oggetto di un futuro approfondimento. Sulla rubrica di Repubblica, mi sembra, di ieri vi era la lettera di una lettrice che parlava di un bambino che era andato nel suo cortile condominiale con una piccola scrivania e si era messo a leggere dei libri. Gli altri condomini hanno subito mandato una lettera all'amministratore con l'avvertimento di far togliere la scrivania. Vorrei porre solo l'attenzione su quante volte diciamo che i bambini hanno bisogno di stare fuori, di fare attività, eccetera, e poi quanto invece tutte le nostre norme li costringono ad una vita in casa, perché alla fine l'unica cosa che fanno è guardare la televisione. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) La parola al Consigliere Alunno. ALUNNO Guido Maria Sarò velocissimo, tanto siamo tutti d'accordo, infatti questa deliberazione l'abbiamo firmata in tanti; volevo solo completare dal mio punto di vista il ragionamento proposto prima dal Consigliere Grimaldi. Oggi i giardini pubblici sono uno dei luoghi più interessanti, perché sono un luogo di grande conflitto, dove le difficoltà di una società come la nostra si incontrano e si scontrano a diversi livelli generazionali, di attività per le quali i parchi vengono fruiti, eccetera. È stato detto bene: fino ad oggi cercavamo di risolvere le difficoltà per la convivenza tra soggetti ed interessi diversi con dei divieti. Diventa interessante invece il fatto di liberalizzare la possibilità di utilizzo dello spazio, chiedendo, in qualche modo, una autoregolamentazione. Prima mancava un ruolo decisivo, l'abbiamo poi recuperato con un emendamento, sicuramente dovranno svolgerlo le Circoscrizioni, nel senso che quello è il luogo della vera amministrazione e anche della politica, del tentativo di costruire una modalità per stare insieme che sia legata alla capacità delle persone, dei gruppi diversi che nei nostri giardini passano il loro tempo, la capacità di trovare delle intese, di mettersi d'accordo, anche in modo non rigido e, quindi, modificandolo in base agli orari o nel tempo in base al cambiamento dei gruppi di persone che frequentano quegli spazi. In uno degli emendamenti è sottolineato lo spazio per l'attività anche amministrativa da parte delle Circoscrizioni. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) La parola al Consigliere Liardo. LIARDO Enzo Mi dispiace che non sia presente in Aula il Consigliere Levi, che comunque è stata la promotrice di questa deliberazione, però c'è il Consigliere Onofri. Sono abbastanza contrario, ma ne spiego anche le ragioni, e con questo non voglio passare per il classico perbenista che non vuole che si rovini il patrimonio pubblico, che potrebbero essere i giardini, anche perché ci sono giardini e giardini. Ci sono giardini che comunque per ampiezza, per caratteristiche si prestano anche a giocare con palloni leggeri e altri proprio no, perché una pallonata anche di un pallone leggero può andare a distruggere magari i fiori che sono stati messi a spese ovviamente della collettività, dopodiché vengono rovinati. Mi fa piacere che sia rientrato il Consigliere Levi, non vorrei che questo nuovo Regolamento sia frutto di un'emotività rispetto a quanto successo nei Giardini Cavour. Oggi i giovani si contendono gli spazi verdi, ma voglio ricordarvi che accadeva anche tantissimi anni fa quando ero io giovane, che dovevamo andarci a prenotare il campo alle due del pomeriggio, non appena si finiva di mangiare. Ricordo San Gaetano, dove il Comune ci mise le porte e, negli anni successivi, le tolse perché non andava più nessuno. Vediamo tantissimi spazi verdi all'interno della Città che sono deserti, ma da tantissimi anni. Purtroppo a me piange il cuore, perché ricordo i tempi che furono, dove c'era questa concorrenza per occupare gli spazi; oggi non è più così. Voi menzionavate, ad esempio, i Giardini Cavour, questi giardini fanno un po' parte del salotto di questa Città, vedere dei giovani che ci giochino a pallone all'interno un po' dispiace, soprattutto perché sono giardini che hanno all'interno delle piante, hanno all'interno alcune cose, però non solo i Giardini Cavour, ce ne sono anche altri. Non ho letto attentamente il Regolamento e, a questo punto, vorrei che chi ha presentato questa deliberazione mi dicesse se vado a giocare all'interno del Valentino vicino a dove ci sono quei bellissimi fiori, che cosa accade, ovviamente avendo l'età, usando il pallone che prevede questo tipo di Regolamento che oggi stiamo andando a votare, mi dicesse se vengo sanzionato o meno. Questo dovete spiegarmelo, perché in questo modo riesco ad orientare il mio voto. Purtroppo, non vorrei che questo Regolamento andasse in qualche modo ad incentivare la maleducazione che, purtroppo, bisogna dirlo, anche per colpa di noi genitori, è sempre più evidente tra i giovani. Perciò vorrei che mi chiariste se si può fare, se il tempo ce lo consente, a capire quei giardini che definisco sensibili, non dico i giardini magari… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene, chiamiamoli aulici. Ovviamente i giardini in zone più periferiche sappiamo che è abbastanza normale che vengano curati in un modo diverso, magari nella stagione adatta non vengono piantumati fiori all'interno. Vorrei avere questi chiarimenti, perché poi non vorremmo trovarci ad avere un Regolamento promiscuo, dove tutti si sentono in grado di poter fare qualsiasi cosa all'interno, magari proprio in virtù del Regolamento che stiamo andando a votare. CARRETTA Domenico (Consigliere Anziano) La parola all'Assessore Lavolta. LAVOLTA Enzo (Assessore) Comincio con il dire che ringrazio il Consiglio Comunale, i proponenti, ma soprattutto tutti coloro i quali hanno garantito che la discussione, rispetto all'obiettivo comune, condiviso, fosse ampia, partecipata e vedesse anche il protagonismo diretto da parte delle Amministrazioni Circoscrizionali, che non solo sono state interpellate, ma hanno potuto contribuire, attraverso un parere tutt'altro che formale, perché sappiamo che questa proposta di deliberazione nella sua formula originaria ha stimolato un dibattito che giudico particolarmente qualificato e utile anche a rappresentare lo sforzo, anche culturale, che si voleva condividere. Naturalmente, se si pensa che l'approvazione di questa deliberazione e la conseguente modifica del Regolamento sia un mero atto formale, probabilmente si mortifica, sottovaluta e squalifica lo sforzo che, invece, dal punto di vista politico, mira a garantire i numerosissimi spazi dedicati al verde nella nostra Città. Faccio solo un inciso: nel corso degli ultimi anni nella trasformazione fisica del nostro territorio si è visto un numero sempre più crescente di spazi più o meno attrezzati disponibili anche per la fruizione da parte dei cittadini, siamo cresciuti in un quindicennio di più di sei milioni di metri quadrati. Questa Città, nell'ambito della trasformazione fisica di cui è stata protagonista, ha visto cambiamenti particolarmente significativi a verde. Penso a trasformazioni importanti, quali il Parco Dora, ma penso anche ad interventi che si stanno completando, come l'intervento sul Parco di Spina 4. Si tratta quindi di una Città che si trasforma e si impreziosisce e mette a disposizione spazi sempre più significativi di verde, oltre naturalmente a garantire la manutenzione, deve anche cogliere l'opportunità in termini di fruizione di questi spazi. Ed è per questo motivo che colgo molto positivamente non solo la discussione, ma soprattutto la correzione della deliberazione che, attraverso anche l'approvazione di questi emendamenti, ci consente innanzitutto di superare quella dicotomia, quella contrapposizione che mi pare particolarmente clamorosa tra il Regolamento di Polizia Urbana e il Regolamento del Verde. Il paradosso è che nella nostra Città era consentito giocare in mezzo alla strada, negli spazi non verdi, liberamente, a pallone e questo, ad esempio, non era consentito nelle aree verdi; ma soprattutto consente di poter moltiplicare gli spazi di aggregazione utili all'attività libera sportiva. Abbiamo avuto anche recentemente una piacevolissima rappresentazione: la Federazione Italiana di Rugby ha avuto modo, con la giovanile, di poter caratterizzare ad esempio un'attività particolarmente piacevole e gradevole non più tardi di due settimane fa nell'area verde di piazza d'Armi; ma per rassicurare il Consigliere Liardo, continua a permanere il divieto in tutte quelle aree particolarmente sensibili, dove l'attività straordinaria dei nostri giardinieri si traduce in una cura direi quasi maniacale del verde e, in particolare, delle aiuole e delle fioriture. Un esempio su tutti: il giardino roccioso del Valentino naturalmente sarà un'area interdetta all'attività di cui in oggetto a questa deliberazione. Quindi, da un lato, questa modifica del Regolamento garantisce la piena fruibilità degli spazi verdi, quindi l'opportunità per i giovani del nostro territorio di poter giocare nelle aree verdi e, dall'altro, contestualmente preservare lo sforzo particolarmente importante dei nostri giardinieri. Da questo punto di vista, quindi, credo che sia particolarmente positiva l'approvazione di questa modifica del Regolamento, che va proprio nella direzione di superare quel limite che abbiamo giudicato particolarmente stucchevole in più di un'occasione e che sono sicuro metterà non solo i giovani nelle condizioni di potersi liberamente organizzare e giocare nelle aree verdi, ma anche, come è successo recentemente nel caso che citavo prima, di organizzare delle attività sportive in un anno particolarmente importante come quello che il 2015 rappresenterà per la Città di Torino e per lo sport nel nostro territorio. |