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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401593/002, presentata in data 2 aprile 2014, avente per oggetto: "Emergenza amianto presso il centro civico di via Monte Ortigara?" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) L'interpellanza fa riferimento alla struttura di via Monte Ortigara 95, monitorata nel Catasto Amianto, e recita la circostanza per la quale il 20 marzo l'ASL TO1 avrebbe evidenziato carenze e la Città avrebbe decretato la chiusura della Biblioteca e di locali di gestione comunale. Si interpella per sapere come è gestito il Catasto Amianto; se la Città sia in possesso degli atti del monitoraggio; quali siano state le motivazioni per chiudere la struttura e se siano stati effettuati gli opportuni controlli sulla parte di struttura dell'ASL TO1. Da una parte, il Settore Ambiente replica dicendo che la normativa vigente, il D.M. 6-9-1994, pone a carico dei proprietari utilizzatori l'onere di accertare l'eventuale presenza di amianto nelle strutture edilizie. Il Servizio svolge attività - qui siamo nella Divisione Ambiente - di accertamento tramite ARPA Piemonte e il Dipartimento integrato di prevenzione delle ASL circa l'ottemperanza. Risulta che l'immobile di via Monte Ortigara n. 95 è censito al n. 513 del Catasto Amianto degli immobili municipali con periodiche indagini ispettive e monitoraggi delle fibre aerodisperse a cura e coordinamento dei Servizi competenti, che stanno predisponendo relazioni congiunte all'interpellanza. Infatti, è quella di cui do lettura. La manutenzione ordinaria e straordinaria della biblioteca Carluccio, dell'ex Anagrafe e degli Uffici ex Catasto sono in carico al Servizio Edifici Municipali; alcuni locali al piano terreno sono stati concessi dalla Circoscrizione 3 al Servizio Emergenza Anziani, detto SEA. L'ASL TO1 ha in concessione la restante parte dell'edificio e ne cura anche la manutenzione ordinaria e straordinaria. L'edificio, la cui presenza di amianto si riscontra nei pannelli e sottofinestre in glasal, è inserito nel programma di controllo, monitoraggio e manutenzione edifici contenenti manufatti in amianto, come previsto dal D.M. 6-9-1994, e inserito al 513 del Catasto Amianto. La manutenzione è stata regolarmente eseguita a seconda dei disposti del dettato D.M. 6-9-1994. Analoghe procedure vengono osservate direttamente dall'ASL TO1 per la parte di sua competenza. Riguardo al punto n. 2, annualmente l'edificio è sottoposto a monitoraggi ambientali e semestralmente a verifiche visive. Nel corso degli anni i risultati dei monitoraggi ambientali non hanno mai superato i limiti previsti di Legge, come risulta anche dall'ultimo monitoraggio del 6 marzo 2014, nel quale sono state rilevate tra le 0,4 e le 0,8 fibre asbestosimili per litro d'aria, a fronte di un limite di Legge di 20 fibre asbestosimili per litro. Ampia documentazione in merito è stata trasmessa in data 7 aprile allo SPRESAL. Punto n. 3. A titolo cautelativo, la Direzione Cultura e Biblioteca ha disposto la chiusura della Biblioteca per poter urgentemente effettuare piccoli lavori di ripristino e confinamento dei pannelli in glasal, oggetto di precisazione da parte dello SPRESAL. In data 16 aprile 2014 è stato effettuato un sopralluogo di verifica di quanto eseguito dal Servizio Edifici Municipali e dagli ispettori dello SPRESAL, che hanno rilasciato un verbale che attesta l'ottemperanza a quanto richiesto il 20 marzo 2014. La Direzione Cultura e Biblioteca ha stabilito di riaprire la Biblioteca, per motivi organizzativi, il 5 maggio 2014, cioè lunedì prossimo. Da quanto risulta, analoghi controlli sono stati effettuati nei limitrofi locali dell'ASL TO1, anche a cura della Procura della Repubblica. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Bertola. BERTOLA Vittorio Ringrazio l'Assessore per la risposta e capisco che, essendo Assessore al Bilancio, si trovi a leggere quello che gli predispongono gli Uffici, perché ovviamente non è che può personalmente... Forse, sarebbe meglio acquisire una copia della relazione scritta, se possibile, perché, dalla lettura un po' veloce, alcune frasi erano completamente poco comprensibili. Però, in sostanza, credo di aver capito che l'amianto in questi locali c'è, questo è acclarato, ma che, comunque, è entro i limiti di Legge e, quindi, non ci sono problemi per la salute. Però, comunque, abbiamo chiuso d'urgenza la Biblioteca, perché c'erano da effettuare degli interventi di ripristino, cosa che, per carità, apprezzo, perché se l'abbiamo chiusa quando eravamo ancora dentro i limiti di Legge è perché si intendono fare per sicurezza degli interventi urgenti, quindi meglio. La cosa, però, ha suscitato una certa perplessità, perché, intanto, non si capisce perché si chiuda la parte di competenza comunale e non l'altra metà dell'edificio identica che, invece, è in concessione all'ASL. Nel senso che capisco che tecnicamente e burocraticamente, probabilmente, le due metà struttura seguono procedure di verifica diverse, però mi risulta difficile pensare che se l'amianto è un problema tale che, dal giorno alla notte, chiudiamo immediatamente la Biblioteca da una parte, dall'altra tutto vada avanti come se niente fosse e non ci fosse alcun problema. Magari, poi, in realtà, gli Uffici, o l'Assessore, mi diranno che è stato verificato che di là, nella parte dell'ASL, invece non c'è alcun problema, però pare un po' difficile da capire. Quindi, il senso dell'interpellanza era sapere se, visto che il problema è talmente urgente da una parte, non sia urgente anche chiudere l'altra metà e fare i lavori anche sull'altra metà, per quanto di competenza dell'ASL in quel caso e non della Città. Detto questo, confesso di non aver capito il motivo per cui, se siamo dentro i limiti di Legge, fosse talmente urgente esercitare questi lavori da chiudere la Biblioteca da un giorno all'altro senza preavviso. Comunque, è sempre positivo che l'Amministrazione si prenda cura della salute dei cittadini e anticipi l'intervento, invece di farlo, magari, ad agosto, come sarebbe stato possibile, se non c'era un pericolo immediato per la salute. Però, devo dire che la risposta è stata molto stringata e non è che abbia molto chiarito qual è stata la dinamica per cui la Città è arrivata alla decisione di chiudere immediatamente la Biblioteca. Dopodiché, mi sembra di aver capito che gli interventi che si stanno effettuando durante questa chiusura siano interventi tampone, quindi non la rimozione e la bonifica dell'amianto in generale, ma semplicemente il confinamento. Quindi, immagino che venga messa una qualche protezione per evitare che le fibre di amianto possano uscire da questi pannelli e spargersi nell'aria. Però, a questo punto, la domanda che pongo all'Assessore al Patrimonio è se la Città abbia in mente di investire, prima o poi, per eliminare i pannelli, e quindi bonificare completamente dall'amianto questa struttura, o se siano previsti degli interventi più urgenti per altre strutture. Cioè, vorrei capire se politicamente ci sia un impegno della Città a bonificare le nostre strutture dall'amianto o se, invece, le condizioni di vario genere, sia economiche che di pianificazione, sostanzialmente non lo permettano e quindi l'idea sia quella di andare avanti a tamponare, in qualche modo, quello che c'è lì dentro, finché magari, ad un certo punto, la struttura non arriverà alla fine della sua vita naturale. Peraltro, negli anni questa struttura ha cambiato comunque una parte delle destinazioni: non c'è più l'Anagrafe, la Città ha aperto in zona altri Centri Civici, tra cui la nuova sede dell'ex Venchi Unica in via De Sanctis; quindi, mi chiedo anche se ci siano dei piani per la futura dismissione di questi locali, eventualmente, o comunque quali siano le prospettive della Città riguardo a questo edificio. Se l'Assessore avesse qualcosa da dire su questo, lo ascolterei volentieri. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) Come ho detto velocemente - ma poi consegnerò la nota al Consigliere -, sostanzialmente, l'intervento è stato necessario per consentire alcuni ripristini e confinamenti che erano oggetto di precisazione dello SPRESAL. Quindi, nel dettaglio, si è intervenuti con alcuni confinamenti che si sono ritenuti necessari per continuare a garantire condizioni di maggior sicurezza degli occupanti. Quindi, la motivazione della chiusura è presto detta ed è contenuta nella relazione. Peraltro, con verbale del 20 marzo si è dato atto della correttezza degli interventi e della possibilità di riaprire la Biblioteca stessa. Circa il Catasto Amianto e gli edifici inseriti, è chiaro che la Città ha un piano di bonifica progressivo per ragioni ovviamente legate alla contingenza, all'urgenza dello stato dei luoghi, dove evidentemente il monitoraggio è obbligatorio e viene effettuato dappertutto, e dove, invece, lo smaltimento viene fatto progressivamente, secondo opere di manutenzione straordinaria o di interventi di bonifica effettiva. Tutti gli anni la Città pianifica e stanzia fondi per la bonifica di immobili con emergenza amianto, naturalmente graduata secondo quello che è nella relazione tecnica dell'Ufficio del Monitoraggio e, quindi, secondo le priorità che abbiamo. Ovviamente, i fabbricati che contengono amianto in modo significativo, che sono monitorati, sono i primi che vengono dismessi, qualora ovviamente si ricollochino delle attività. Il caso di via Monte Ortigara, però, è una struttura che è ancora tutta prevalentemente utilizzata, pertanto nel breve non è in previsione una dismissione, perlomeno per quanto riguarda i locali di cui stiamo parlando, cioè la Biblioteca Civica. Ciò non toglie che nel calendario delle rimozioni e delle bonifiche, questa ovviamente sarà prevista, però, come abbiamo detto, secondo un ordine di monitoraggio; per cui, le fibre rilevate sono veramente molto molto molto basse, non soltanto sono la quinta/sesta parte del limite di Legge, ma sostanzialmente sono comunque oggetto di interventi di contenimento e di ripristino puntuali, anche secondo l'attività di monitoraggio, che, peraltro, esiste per Legge esattamente per questo, cioè per consentire che, una volta rilevato l'amianto, questo sia monitorato e non sempre necessariamente rimosso, come la normativa prevede. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |