Cittą di Torino

Consiglio Comunale

Cittą di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Martedì 29 Aprile 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2014-01593
"EMERGENZA AMIANTO PRESSO IL CENTRO CIVICO DI VIA MONTE ORTIGARA?" PRESENTATA DAI CONSIGLIERI BERTOLA ED APPENDINO IN DATA 2 APRILE 2014.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401593/002, presentata in
data 2 aprile 2014, avente per oggetto:

"Emergenza amianto presso il centro civico di via Monte Ortigara?"

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
L'interpellanza fa riferimento alla struttura di via Monte Ortigara 95, monitorata nel
Catasto Amianto, e recita la circostanza per la quale il 20 marzo l'ASL TO1 avrebbe
evidenziato carenze e la Città avrebbe decretato la chiusura della Biblioteca e di
locali di gestione comunale. Si interpella per sapere come è gestito il Catasto
Amianto; se la Città sia in possesso degli atti del monitoraggio; quali siano state le
motivazioni per chiudere la struttura e se siano stati effettuati gli opportuni controlli
sulla parte di struttura dell'ASL TO1.
Da una parte, il Settore Ambiente replica dicendo che la normativa vigente, il D.M.
6-9-1994, pone a carico dei proprietari utilizzatori l'onere di accertare l'eventuale
presenza di amianto nelle strutture edilizie.
Il Servizio svolge attività - qui siamo nella Divisione Ambiente - di accertamento
tramite ARPA Piemonte e il Dipartimento integrato di prevenzione delle ASL circa
l'ottemperanza.
Risulta che l'immobile di via Monte Ortigara n. 95 è censito al n. 513 del Catasto
Amianto degli immobili municipali con periodiche indagini ispettive e monitoraggi
delle fibre aerodisperse a cura e coordinamento dei Servizi competenti, che stanno
predisponendo relazioni congiunte all'interpellanza. Infatti, è quella di cui do lettura.
La manutenzione ordinaria e straordinaria della biblioteca Carluccio, dell'ex
Anagrafe e degli Uffici ex Catasto sono in carico al Servizio Edifici Municipali;
alcuni locali al piano terreno sono stati concessi dalla Circoscrizione 3 al Servizio
Emergenza Anziani, detto SEA. L'ASL TO1 ha in concessione la restante parte
dell'edificio e ne cura anche la manutenzione ordinaria e straordinaria.
L'edificio, la cui presenza di amianto si riscontra nei pannelli e sottofinestre in
glasal, è inserito nel programma di controllo, monitoraggio e manutenzione edifici
contenenti manufatti in amianto, come previsto dal D.M. 6-9-1994, e inserito al 513
del Catasto Amianto. La manutenzione è stata regolarmente eseguita a seconda dei
disposti del dettato D.M. 6-9-1994. Analoghe procedure vengono osservate
direttamente dall'ASL TO1 per la parte di sua competenza.
Riguardo al punto n. 2, annualmente l'edificio è sottoposto a monitoraggi ambientali
e semestralmente a verifiche visive. Nel corso degli anni i risultati dei monitoraggi
ambientali non hanno mai superato i limiti previsti di Legge, come risulta anche
dall'ultimo monitoraggio del 6 marzo 2014, nel quale sono state rilevate tra le 0,4 e
le 0,8 fibre asbestosimili per litro d'aria, a fronte di un limite di Legge di 20 fibre
asbestosimili per litro. Ampia documentazione in merito è stata trasmessa in data 7
aprile allo SPRESAL.
Punto n. 3. A titolo cautelativo, la Direzione Cultura e Biblioteca ha disposto la
chiusura della Biblioteca per poter urgentemente effettuare piccoli lavori di ripristino
e confinamento dei pannelli in glasal, oggetto di precisazione da parte dello
SPRESAL.
In data 16 aprile 2014 è stato effettuato un sopralluogo di verifica di quanto eseguito
dal Servizio Edifici Municipali e dagli ispettori dello SPRESAL, che hanno rilasciato
un verbale che attesta l'ottemperanza a quanto richiesto il 20 marzo 2014.
La Direzione Cultura e Biblioteca ha stabilito di riaprire la Biblioteca, per motivi
organizzativi, il 5 maggio 2014, cioè lunedì prossimo.
Da quanto risulta, analoghi controlli sono stati effettuati nei limitrofi locali dell'ASL
TO1, anche a cura della Procura della Repubblica.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Ringrazio l'Assessore per la risposta e capisco che, essendo Assessore al Bilancio, si
trovi a leggere quello che gli predispongono gli Uffici, perché ovviamente non è che
può personalmente... Forse, sarebbe meglio acquisire una copia della relazione
scritta, se possibile, perché, dalla lettura un po' veloce, alcune frasi erano
completamente poco comprensibili.
Però, in sostanza, credo di aver capito che l'amianto in questi locali c'è, questo è
acclarato, ma che, comunque, è entro i limiti di Legge e, quindi, non ci sono
problemi per la salute. Però, comunque, abbiamo chiuso d'urgenza la Biblioteca,
perché c'erano da effettuare degli interventi di ripristino, cosa che, per carità,
apprezzo, perché se l'abbiamo chiusa quando eravamo ancora dentro i limiti di
Legge è perché si intendono fare per sicurezza degli interventi urgenti, quindi
meglio. La cosa, però, ha suscitato una certa perplessità, perché, intanto, non si
capisce perché si chiuda la parte di competenza comunale e non l'altra metà
dell'edificio identica che, invece, è in concessione all'ASL. Nel senso che capisco
che tecnicamente e burocraticamente, probabilmente, le due metà struttura seguono
procedure di verifica diverse, però mi risulta difficile pensare che se l'amianto è un
problema tale che, dal giorno alla notte, chiudiamo immediatamente la Biblioteca da
una parte, dall'altra tutto vada avanti come se niente fosse e non ci fosse alcun
problema.
Magari, poi, in realtà, gli Uffici, o l'Assessore, mi diranno che è stato verificato che
di là, nella parte dell'ASL, invece non c'è alcun problema, però pare un po' difficile
da capire.
Quindi, il senso dell'interpellanza era sapere se, visto che il problema è talmente
urgente da una parte, non sia urgente anche chiudere l'altra metà e fare i lavori anche
sull'altra metà, per quanto di competenza dell'ASL in quel caso e non della Città.
Detto questo, confesso di non aver capito il motivo per cui, se siamo dentro i limiti di
Legge, fosse talmente urgente esercitare questi lavori da chiudere la Biblioteca da un
giorno all'altro senza preavviso. Comunque, è sempre positivo che
l'Amministrazione si prenda cura della salute dei cittadini e anticipi l'intervento,
invece di farlo, magari, ad agosto, come sarebbe stato possibile, se non c'era un
pericolo immediato per la salute.
Però, devo dire che la risposta è stata molto stringata e non è che abbia molto chiarito
qual è stata la dinamica per cui la Città è arrivata alla decisione di chiudere
immediatamente la Biblioteca.
Dopodiché, mi sembra di aver capito che gli interventi che si stanno effettuando
durante questa chiusura siano interventi tampone, quindi non la rimozione e la
bonifica dell'amianto in generale, ma semplicemente il confinamento. Quindi,
immagino che venga messa una qualche protezione per evitare che le fibre di
amianto possano uscire da questi pannelli e spargersi nell'aria.
Però, a questo punto, la domanda che pongo all'Assessore al Patrimonio è se la Città
abbia in mente di investire, prima o poi, per eliminare i pannelli, e quindi bonificare
completamente dall'amianto questa struttura, o se siano previsti degli interventi più
urgenti per altre strutture. Cioè, vorrei capire se politicamente ci sia un impegno della
Città a bonificare le nostre strutture dall'amianto o se, invece, le condizioni di vario
genere, sia economiche che di pianificazione, sostanzialmente non lo permettano e
quindi l'idea sia quella di andare avanti a tamponare, in qualche modo, quello che c'è
lì dentro, finché magari, ad un certo punto, la struttura non arriverà alla fine della sua
vita naturale.
Peraltro, negli anni questa struttura ha cambiato comunque una parte delle
destinazioni: non c'è più l'Anagrafe, la Città ha aperto in zona altri Centri Civici, tra
cui la nuova sede dell'ex Venchi Unica in via De Sanctis; quindi, mi chiedo anche se
ci siano dei piani per la futura dismissione di questi locali, eventualmente, o
comunque quali siano le prospettive della Città riguardo a questo edificio. Se
l'Assessore avesse qualcosa da dire su questo, lo ascolterei volentieri.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Come ho detto velocemente - ma poi consegnerò la nota al Consigliere -,
sostanzialmente, l'intervento è stato necessario per consentire alcuni ripristini e
confinamenti che erano oggetto di precisazione dello SPRESAL. Quindi, nel
dettaglio, si è intervenuti con alcuni confinamenti che si sono ritenuti necessari per
continuare a garantire condizioni di maggior sicurezza degli occupanti.
Quindi, la motivazione della chiusura è presto detta ed è contenuta nella relazione.
Peraltro, con verbale del 20 marzo si è dato atto della correttezza degli interventi e
della possibilità di riaprire la Biblioteca stessa.
Circa il Catasto Amianto e gli edifici inseriti, è chiaro che la Città ha un piano di
bonifica progressivo per ragioni ovviamente legate alla contingenza, all'urgenza
dello stato dei luoghi, dove evidentemente il monitoraggio è obbligatorio e viene
effettuato dappertutto, e dove, invece, lo smaltimento viene fatto progressivamente,
secondo opere di manutenzione straordinaria o di interventi di bonifica effettiva.
Tutti gli anni la Città pianifica e stanzia fondi per la bonifica di immobili con
emergenza amianto, naturalmente graduata secondo quello che è nella relazione
tecnica dell'Ufficio del Monitoraggio e, quindi, secondo le priorità che abbiamo.
Ovviamente, i fabbricati che contengono amianto in modo significativo, che sono
monitorati, sono i primi che vengono dismessi, qualora ovviamente si ricollochino
delle attività.
Il caso di via Monte Ortigara, però, è una struttura che è ancora tutta prevalentemente
utilizzata, pertanto nel breve non è in previsione una dismissione, perlomeno per
quanto riguarda i locali di cui stiamo parlando, cioè la Biblioteca Civica.
Ciò non toglie che nel calendario delle rimozioni e delle bonifiche, questa
ovviamente sarà prevista, però, come abbiamo detto, secondo un ordine di
monitoraggio; per cui, le fibre rilevate sono veramente molto molto molto basse, non
soltanto sono la quinta/sesta parte del limite di Legge, ma sostanzialmente sono
comunque oggetto di interventi di contenimento e di ripristino puntuali, anche
secondo l'attività di monitoraggio, che, peraltro, esiste per Legge esattamente per
questo, cioè per consentire che, una volta rilevato l'amianto, questo sia monitorato e
non sempre necessariamente rimosso, come la normativa prevede.

LEVI Marta (Vicepresidente)
L'interpellanza è discussa.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)