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Estratto dal verbale della seduta di Martedì 29 Aprile 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 22
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2014-01412
SOCIET? SMAT S.P.A.. MODIFICA DELLO STATUTO SOCIALE E DELLA CONVENZIONE TRA I SOCI SMAT EX ARTICOLO 30 T.U.EE.LL. - APPROVAZIONE.
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Riprendiamo l'esame della proposta di deliberazione n. mecc. 201401412/064,
presentata dalla Giunta Comunale in data 25 marzo 2014, avente per oggetto:

"Società SMAT S.p.A. Modifica dello Statuto sociale e della convenzione tra i soci
SMAT ex articolo 30 T.U.EE.LL. - Approvazione"

LEVI Marta (Vicepresidente)
Riprendiamo l'analisi degli emendamenti.
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 10.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Ringrazio il Consigliere Carretta che ha già dato un parere senza neanche sentire.
Peraltro, l'emendamento è molto semplice, cioè propone, nel nuovo Statuto, di far
valere la maggioranza qualificata ulteriore più alta che è stata inserita, non soltanto
per le deliberazioni che concorrono a modificare la compagine degli azionisti, che
credo sia la formula per far entrare dei soci non pubblici diversi dai Comuni, ma
anche almeno sull'oggetto sociale, perché non si capisce per quale motivo mettere
tutte queste barriere all'ingresso di un eventuale socio privato, eccetera.
Giustamente, però, poi l'azienda può tranquillamente, con maggioranze molto più
basse, modificare l'oggetto sociale e mettersi a fare tranquillamente qualunque
attività voglia fare, anche a scopo di lucro, anche se è slegata dalla gestione
dell'acqua.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 10:
presenti 24, contrari 19, favorevoli 2, astenuti 3.
L'emendamento n. 10 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 11.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
Presidente, posso immaginare il motivo per cui ci sia il parere politico negativo,
anche se, oggettivamente, se seguiamo il fine logico di chi ha proposto la
deliberazione, la deliberazione dice di alzare i quorum per evitare le decisioni sul
cambiamento dello Statuto, che potrebbero in qualche modo prevedere
privatizzazioni. Altrimenti, non si capirebbe come mai ad un certo punto diciamo che
questa deliberazione serve ad evitare le privatizzazioni.
Va bene, capiamo perché non possiamo mettere il 100%, almeno ce l'hanno spiegato,
posto che, secondo me, invece il 100% su alcune cose è possibile, e ci arriveremo
dopo, ma visto che stiamo parlando di quorum, noi diciamo non il 90%, il 95%, poi
in quella successiva non il 60% dei presenti, ma l'80%. Giusto per blindarla un po' di
più.
Cosa dice il parere tecnico sfavorevole? Dice: "Pertanto la clausola statutaria che
prescrive l'unanimità per la modifica dello Statuto sociale è da ritenersi non valida
per le S.p.A.". Ma c'è scritto all'unanimità? C'è scritto il 95%, non il 90%. Mi dite
dove c'è scritto che non è possibile il 95% al posto del 90%? Per favore, se è una
questione di puntiglio, allora ditelo.
Invece ho un dubbio, Consiglieri. Sapete qual è il problema? Che lo Statuto e queste
modifiche sono immutabili. Sapete perché sono immutabili? Perché siamo il 101°
Comune che le fa e se il Consiglio Comunale di Torino cambia anche solo una
virgola, anche se è giusta e anche se è migliorativa, gli altri 101 Comuni devono
riandare al voto e rifare la deliberazione.
Diciamo la verità almeno a verbale, diciamo che il problema non è tecnico, diciamo
che il parere è favorevole, perché non si capisce perché non è favorevole. Scusate, o
lo cambiate o non dite che è la clausola statutaria che prevede l'unanimità, se stiamo
parlando del 95%.
Allora, o cambiate il parere tecnico sfavorevole, perché è favorevole, oppure dite la
verità a questo Consiglio. Cioè, non volete modificare in niente questo Statuto,
neanche nelle parti migliorative, perché, altrimenti, essendo il centounesimo Comune
che va al voto su questa deliberazione, gli altri 100 devono riscriverla. Sì, sarebbe
giusto, sapete perché? Perché deteniamo il 65% di questa azienda. Se vale qualcosa.
Se non vale niente, allora continuiamo così.

LEVI Marta (Vicepresidente)
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Consiglieri, già prima c'è stata una
discussione su un parere, anzi, su due. Come sapete, il Consiglio può decidere di
votare in difformità da quanto affermato nel parere.
Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 11:
presenti 25, astenuti 3, favorevoli 3, contrari 19.
L'emendamento n. 11 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 12.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
L'illustrazione è semplice in questo caso, cioè si chiede che sia presente alla
votazione non il 60% dei soci, ma l'80%.
Come noterete, non c'è alcun parere tecnico sfavorevole, quindi questa è una
modifica possibile. Tra l'altro, è una modifica che comporterebbe qualche miglioria,
da quel punto di vista, su qualsiasi tentativo di OPA e di privatizzazione dell'azienda.
Quindi, a verbale, visto che non c'è notaio che tenga, parere tecnico che tenga, vorrei
capire dalla Giunta perché non si vuole accettare questo emendamento, che
migliorerebbe sostanzialmente la deliberazione. Vorrei almeno saperlo, visto che non
c'è un parere tecnico sfavorevole; dire: "Negativo" non mi basta, vorrei sapere
perché.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Voleva la giustificazione, se possibile.

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Vale ugualmente la motivazione che ho espresso prima. Cioè, qui stiamo arrivando
all'unanimità di fatto, quindi per noi è inaccettabile.

LEVI Marta (Vicepresidente)
È quello dell'80%.

GRIMALDI Marco
No, non è uguale, Presidente. Scusi, non è uguale.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non è uguale, perché il parere tecnico questa volta è favorevole e non è sfavorevole.
Però questo è il parere della Giunta, è stato dato.
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Se mi dite che la valutazione che stiamo arrivando all'unanimità di fatto, appena
esposta dall'Assessore, è una valutazione politica, ci può stare.
Però, visto che alle rimostranze sul parere tecnico dell'emendamento precedente mi è
stato spiegato che oltre il 90%, di fatto, anche a livello civilistico, si intende
l'unanimità, qui stiamo passando dal 60% all'80%, quindi non siamo neanche vicini
al 90%. Quindi, non esiste dire che l'80% sarebbe come l'unanimità.
Poi, se invece, a livello politico, l'Assessore ritiene che l'80% sia un numero troppo
alto, per cui basterebbero pochi a fermare la cosa, questa è una valutazione politica e
ci sta. Però, dire che è l'unanimità, francamente, è veramente andare un po' oltre alla
realtà delle cose.

LEVI Marta (Vicepresidente)
In assenza del Vicepresidente Vicario e del Presidente, intervengo io come
Consigliere Comunale, senza fare lo show di andare al mio posto e vi dico che
personalmente io sto votando contrariamente a questi ultimi emendamenti -
compreso quello del Consigliere Bertola, che nel merito condividevo -, che
intervengono sugli allegati, per una ragione molto semplice, che è tutta politica e che,
in qualche misura, il Consigliere Grimaldi ha richiamato.
Molti Comuni sono già andati al voto su questa deliberazione. Al di là della
deliberazione, sullo Statuto, avendo allegato Statuto e convenzione, io credo che
sarebbe un errore politico per la Città di Torino, dall'alto del suo 65%, modificare
questi atti, pertanto costringere i Comuni, che, probabilmente con qualche fatica,
sono già andati al voto, a tornare in votazione.
La Città di Torino ha fatto una forzatura - diciamo, è stata così letta da molti Comuni
- quando ha approvato la deliberazione di iniziativa popolare; forzare nuovamente
adesso credo che sarebbe un errore politico. E credo anche che, al di là di tutte le
motivazioni riportate nella narrativa di questa deliberazione - che sono tutte messe al
condizionale, se avete notato, cioè tutte le frasi sono messe al condizionale -, c'è una
valutazione politica pregnante e questa ipotesi di trasformazione di SMAT in azienda
speciale è stata condivisa, sì, da alcuni Comuni, ma non dalla maggioranza dei
Comuni di SMAT, e credo che questa sia una valutazione politica molto rilevante.
Mi taccio.
La parola al Consigliere Curto. Le ricordo che sull'emendamento illustrato ha ancora
tre minuti.

CURTO Michele
Non mi interessa tanto l'emendamento, quanto commentare con un appezzamento le
sue parole, perché finalmente viene squarciato un velo di ipocrisia che circondava
questa discussione.
Il problema è questo: dopo la "carica dei 101", noi stiamo discutendo una proposta di
deliberazione che di fatto è stata decisa da altri in altre sedi, sostanzialmente
contiamo quanto, o forse meno, il Comune di Alice Superiore, che è piazzato fra il
70° e il 72° posto, e questa è una decisione politica di chi governa questa Città, e noi
possiamo - anzi, dobbiamo, a nostro parere - non essere d'accordo.
Credo che sia difficile essere d'accordo su una strategia di questo tipo, sia che si
pensi che l'acqua debba essere governata da società che stanno fuori, o quanto più
fuori possibile dalle regole del mercato, sia che invece si pensi che debbano essere
società per azioni a governare, perché nelle società per azioni solitamente chi ha la
maggioranza delle quote governa, determina le decisioni, non le subisce. Noi non
siamo riusciti a fare né una cosa, né l'altra.
Non possiamo che rammaricarcene, ma, Presidente, io la ringrazio, almeno per
quanto mi riguarda, di aver portato un po' di chiarezza a questa discussione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Possiamo procedere con la votazione. Segnalo solo che le ragioni per cui io
condivido questa proposta di deliberazione, le ho dette prima, non adesso, per
intenderci.
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 12:
presenti 23, astenuti 2, favorevoli 2, contrari 19.
L'emendamento n. 12 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 13, presentato dai Consiglieri Grimaldi e
Curto.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola, per l'illustrazione, al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
So che sarò noioso, però l'alternativa ad intervenire è uscire dall'Aula, soprattutto
dopo che è stato detto che è inutile discutere, perché tanto è inemendabile il testo.
Almeno un po' di serietà ci poteva portare a questa discussione anche in
Commissione, cioè ci dicevate: "Guardate, non è possibile modificare il testo della
proposta di deliberazione. E sapete perché? Perché non è possibile".
Noi, che non crediamo in questa possibilità, perché un Consiglio Comunale dovrebbe
essere sempre - e dico "sempre" - nelle condizioni di poter migliorare le
deliberazioni, certo, sarebbe uno strappo, certo, sarebbe difficile, peccato che chi ha
il 65%, forse dovrebbe evitare di essere l'ultimo - e dico proprio "l'ultimo" - dei
Comuni così importanti a votare una trasformazione del genere. Ricordandoci che,
tra l'altro, molti hanno votato contro, e non Comunelli, caro Sindaco, come si dice
nella proposta di deliberazione, i piccoli Comuni potrebbero andarsene via. No,
Moncalieri e Nichelino. Forse avete un problema in casa. E a Nichelino forse l'avete
anche doppio.
Invece, se vogliamo credere che questa possibilità ci sia ancora data, sinceramente io
credo che adesso bisognerebbe entrare nel merito di emendamenti migliorativi. Cosa
dice questo emendamento? Dice semplicemente che per le deliberazioni aventi ad
oggetto la trasformazione della natura pubblica di SMAT, cioè quelle che proprio
cambiano non solo la missione sociale, ma cambiano di fatto quello che è un patto
scritto fra tutti, l'assemblea straordinaria delibera con il voto favorevole dei soci che
rappresentano almeno il 99% del capitale sociale.
Io credo che questo sarebbe l'emendamento che potrebbe cambiare tutta la
discussione, perché, qualora passasse questo, di fatto si renderebbe impossibile nei
prossimi anni - e dico "impossibile" - privatizzare SMAT.
Allora, a prescindere dai 100 Comuni che hanno già votato, io vi chiedo, per favore,
di votare un emendamento che cambierebbe la storia di SMAT a partire da domani.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Io condivido il principio dell'emendamento, come detto fin dal principio. Spero che
venga comunque approvato, però questo ovviamente sta alla maggioranza.
Confesso, però, che scritto così, non... Cioè, io sto cercando di capire cos'è la natura
pubblica di SMAT, nel senso che "natura" non mi risulta un termine giuridico che si
capisca cosa voglia dire; quindi, come tale, mi sembra un po' difficile che si possa
capire quando una deliberazione avrebbe ad oggetto la trasformazione della natura
pubblica di SMAT. E non vorrei che questo fosse un modo anche per ingannarci, nel
senso che la natura, pubblica o privata - l'unico modo in cui immagino di poter
capire questo termine -, rispetto ad una società, sta nella forma societaria; quindi, la
S.p.A. è una forma di diritto privato, mentre la società consortile è una forma di
diritto pubblico.
Quindi, a seconda della categoria di Diritto che si applica, si può dire che questa è
una società privata o pubblica.
Quindi, in questo momento non esiste la natura pubblica di SMAT, cioè SMAT è una
società di natura privata.
Quindi, non inganniamoci adesso. È tutto il pomeriggio che la posizione di Sinistra
Ecologia e Libertà mi sembra equivoca, magari ne riparleremo anche più avanti, però
questo mi sembra particolarmente equivoco. Cioè, non nascondiamoci dietro un dito
e fingiamo che la situazione attuale, anche con queste modifiche, sia tale per cui
SMAT ha una natura pubblica, è una società pubblica; cioè, è una società pubblica,
in quanto la proprietà è in mano ad Enti Pubblici, ma, come natura aziendale, la
società è una società di Diritto Privato e, come tale, opera secondo logiche di una
società di Diritto Privato, a partire dal fatto che per costituzione è una società che
tende a produrre un utile e a distribuirlo ai soci.
Per cui, nel momento in cui si decide di non mettere in discussione questa natura,
questa forma societaria, scriverci che abbiamo una natura pubblica di SMAT, che
dovremmo proteggere con addirittura il 99%, è veramente un prenderci in giro
ulteriormente.
Per cui, per carità, adesso capisco che SEL stia cercando di dimostrare il suo
attaccamento alla battaglia dell'acqua pubblica, però francamente, se lo vuole
dimostrare, basterebbe veramente che uscisse dall'Aula e, a questo punto, magari,
potremmo vedere di bloccare la proposta di deliberazione. Però, a parte questo, mi
sembra veramente che questa formulazione sia, più che altro, un nascondersi dietro
un dito.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Grimaldi. Ha un minuto.

GRIMALDI Marco
Meno. Accetto il subemendamento mettendo tra virgolette il comma 9.1, cioè le
azioni di SMAT... c'è scritto che il capitale della società è interamente pubblico,
quindi la natura pubblica per me è definita dal comma 9.1. Basta dire "delibera con il
voto favorevole...", eccetera, "...la trasformazione della natura pubblica (comma
9.1)", che è il capitale della società interamente pubblico. È questo il senso, mi pare
abbastanza chiaro.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Per cortesia, me lo scrive e me lo consegna? Grazie.

GRIMALDI Marco
Sì, certo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Credo che il parere tecnico non cambi, perché il problema è il 99%, no? Ho detto
giusto?

GRIMALDI Marco
Sì, le ricordo che il 99% non è l'unanimità, quindi continuo a non capire.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Sì, però il parere tecnico non cambia, perché l'oggetto del parere tecnico negativo è
la percentuale.
Comunque, mettiamo in votazione l'emendamento n. 13 con il testo coordinato.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO). Cosa c'è?

GRIMALDI Marco
Può la Giunta dire a verbale il punto politico per cui è contraria, però?

LEVI Marta (Vicepresidente)
La Giunta è momentaneamente assente e mi sembra che l'abbia già detto...
(INTERVENTI FUORI MICROFONO). Però, scusi Consigliere Grimaldi, mi
consenta, perché tutto vale. Emendamento n. 13, parere della Giunta contrario. A
quel punto, il Consigliere Grimaldi interviene. O mi sbaglio?
La Giunta ha espresso il suo parere; se la Giunta ritiene di entrare nel merito dicendo:
"Contrario perché pim-pum-pam", lo dice. Se la Giunta ritiene... (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). No, l'ha detto un minuto prima. Siccome questo è il
subemendamento, il subemendamento fa riferimento alla richiesta del Consigliere
Bertola sulla natura pubblica, che mi sembrava evidente!
Io non sono tanto disponibile a farmi prendere per i fondelli.
Comunque aspettiamo l'Assessore.
Consigliere Grimaldi, è arrivata la Giunta che le sta dando il parere, se si degna di
ascoltare.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 13
comprensivo del subemendamento presentato dal Consigliere Grimaldi:
presenti 22, astenuti 2, favorevoli 2, contrari 18.
L'emendamento n. 13 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 14.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Grimaldi, intende illustrarlo? Non è obbligatorio. Mi dica soltanto sì o
no.

GRIMALDI Marco
No, non lo presento.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 14:
presenti 22, favorevoli 2, astenuti 2, contrari 18.
L'emendamento n. 14 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 15.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Intendete illustrarlo? (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Chiedo scusa, Presidente, non avevo sentito che stava avanzando la discussione.
Sì, intendiamo illustrare questo emendamento, perché capiamo che c'è una diversità
nel merito e che ci sono idee diverse rispetto a questa proposta di deliberazione,
capiamo che ci sono anche percezioni diverse sul metodo, perché è chiaro che qui c'è
qualcuno che si sente anche offeso su come è stata gestita questa proposta di
deliberazione. Scusate se è poco, il Consigliere Grimaldi presiede la Commissione
competente e da Presidente della Commissione competente ha saputo, a cose fatte,
che era stato trovato in sede di SMAT un accordo diverso rispetto alla deliberazione
che era stata votata in questo Consiglio Comunale. Uno può anche capire, che
oggettivamente noi non ci vogliamo rassegnare a stare qui a scaldare le sedie.
Detto ciò, questo emendamento, invece, meriterebbe di essere analizzato nel merito,
perché quando si scrive che "L'utile annuale al netto della riserva legale prodotto da
SMAT viene destinato a riserva dell'azienda, a sostegno del piano economico-
finanziario, il tutto secondo le indicazioni che saranno definite dall'ATO anno per
anno, in coerenza con le disposizioni dell'Autorità e, comunque, secondo le decisioni
prese dall'Assemblea", si cerca di dare valore ad uno dei punti qualificanti della
deliberazione, cioè si cerca di dare valore e si cerca di capire se abbia valore
l'impegno che c'è in questa deliberazione nel dire che l'80% degli utili verranno
lasciati nella pancia di SMAT.
Allora, si cerca di capire se SMAT tenda a diventare sostanzialmente un gigante che
non riferisce più ai Consigli Comunali, come è successo diverse volte (penso, per
esempio, agli accessi agli atti presentati dal Consigliere Sbriglio; penso, per esempio,
all'abuso di potere di quando SMAT ha mandato delle lettere ai Consiglieri
Comunali di Nichelino il giorno prima che i Consiglieri decidessero nel merito della
deliberazione), o se, invece, con questa deliberazione si tenti di difendere, più che
l'apparato societario di SMAT, quello che SMAT a sua volta dovrebbe presiedere,
cioè la tutela dell'acqua pubblica.
E qui sta un punto di chiarezza, per questo io vi invito a votare questo emendamento.
Capiamoci, che cos'è la governance? Avere un buon rapporto con Romano o, invece,
guardare con lungimiranza dove va il governo dell'acqua pubblica? Perché se è
questo, Presidente, dire che l'80% degli utili vengono messi nella pancia di SMAT
per sviluppare le politiche - soprattutto a tutela dell'acqua e dell'ambiente - che
SMAT prenderà nella sua assemblea (quindi, a valle delle decisioni dei Consigli
Comunali), è completamente diverso rispetto a lasciare alla dimensione industriale di
SMAT la libertà di prendere quegli utili e, come è avvenuto a volte in questi anni
(possiamo dirlo, per esempio, nel caso della pericolosa e sbagliata avventura in quel
della Sicilia), lasciare sostanzialmente che i fondi e che i soldi vadano da un'altra
parte.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 15:
presenti 21, astenuti 1, favorevoli 2, contrari 18.
L'emendamento n. 15 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 16.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
In realtà, la logica è abbastanza simile a quella dell'emendamento precedente, però
questo emendamento è costruito in questo modo: chiaramente, va ad intaccare il testo
dell'articolo 2 del secondo allegato, dove si parla della ripartizione degli utili, e
semplicemente fa una cosa molto banale, cioè inserisce in quell'articolo esattamente
le parole che il Consiglio Comunale ha approvato un anno fa nella mozione di
accompagnamento alla deliberazione di un anno fa, che abbiamo votato come
Consiglio Comunale.
Quindi, si dice che l'utile deve essere destinato per intero, quindi al 100% e non
all'80%, e si dice: "...al reinvestimento e al miglioramento delle infrastrutture e del
servizio sul territorio degli Enti Locali consorziati, oppure alla riduzione delle tariffe
per gli utenti di tale territorio". Pertanto, rispetto alla formulazione attuale,
sostanzialmente, si alza da 80 a 100 la percentuale che rimane dentro l'azienda, si
elimina la possibilità di investire in giro e si parla della riduzione delle tariffe.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non essendoci altre richieste d'intervento, pongo in votazione l'emendamento n. 16:
presenti 21, astenuti nessuno, favorevoli 2, contrari 19.
L'emendamento n. 16 è respinto.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo all'analisi dell'emendamento n. 17, presentato dal Consigliere Bertola.
Qual è il parere della Giunta?

TEDESCO Giuliana (Assessore)
Il parere della Giunta è negativo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Bertola.

BERTOLA Vittorio
Il senso di questo emendamento è che nella formulazione di questo articolo 2 - non è
proprio chiarissima questa formulazione - si dice prima che gli utili saranno
redistribuiti 80 e 20, nel modo in cui abbiamo detto, però poi si dice che comunque
"non sarà fatto secondo le direttive dell'ATO e comunque secondo le decisioni prese
dall'Assemblea".
Allora non si capisce se questo "comunque secondo le decisioni prese
dall'Assemblea" voglia dire che l'Assemblea può ribaltare anche il principio dell'80
e 20. Quindi, in realtà, la dichiarazione dell'80 e 20 è un impegno non vincolante, e
oltretutto vedo che dalla maggioranza mi assentono, quindi l'ho interpretato bene,
cioè comunque, oltretutto, questo impegno dell'80 e 20 non è preso come vincolante,
ma è una gentile linea di indirizzo; quindi, se l'anno prossimo avremo bisogno di
soldi, magari nei Comuni ci riprendiamo il 50% degli utili, invece del 20%.
Quindi, francamente, io credo che sia meglio inserire la formulazione che io vorrei
aggiungere, cioè scrivere "purché coerenti con quanto previsto nel presente articolo",
cioè che va bene la decisione presa dall'Assemblea, però devono essere comunque
coerenti con questo principio dell'80 e 20, che ha un suo margine, perché si dice
almeno l'80, fino al 20, quindi c'è comunque una decisione che l'Assemblea deve
prendere, ma io vorrei che fosse chiaro che l'Assemblea non può ribaltare il principio
stabilito in questa convenzione.
Se è veramente come mi dite voi, che c'è scritto 80 e 20, ma poi l'Assemblea fa
quello che vuole, allora è un'ulteriore presa in giro, francamente è ancora peggio e a
questo punto non si capisce, perché scrivere questa cosa dell'80 e 20 è ancor più una
presa in giro per chi crede nell'acqua pubblica.

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