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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Aprile 2014 ore 10,00
Paragrafo n. 26

Comunicazioni del Consigliere Cassiani su "Ordine dei lavori".
Interventi

LEVI Marta (Vicepresidente)
Passiamo alla mozione n. mecc. 201401016/002, che è stata presentata dai
Consiglieri Cassiani, Curto, Centillo e Sbriglio.
È stato presentato un emendamento a firma del Consigliere Sbriglio.
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
È la mozione sui dirigenti. Non ho qui il testo, mi scusi Presidente.

LEVI Marta (Vicepresidente)
È lì.

CASSIANI Luca
No, me la faccio dare in prestito. In accordo con il Consigliere Curto, abbiamo
trovato la modalità per presentare alcuni emendamenti e su questo sentirei prima
l'intervento dell'Assessore Passoni, poi il Consigliere Curto illustrerà insieme a me
gli emendamenti che abbiamo presentato, e alla fine voteremo la mozione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Mi consenta Consigliere Cassiani, ma non risultano presentati emendamenti.

CASSIANI Luca
Il Consigliere Curto è un po' in ritardo, lo stiamo facendo.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Chiedo scusa, Presidente. Tanto per cominciare, gli emendamenti non sono su questa
mozione, ma sono sulla mozione che segue. Per questo, siamo ancora in tempo per la
presentazione degli stessi, e trattandosi di otto firmatari, ci tenevo ad acquisire le
firme di tutti quanti i Colleghi, firme che abbiamo appena raccolto sui cinque
emendamenti e sul testo coordinato, che in questo momento consegno agli Uffici.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Però non c'entrano niente con la mozione in oggetto.

CURTO Michele
Nulla. Non volevo soltanto ingenerare confusione, Presidente. La ringrazio.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Consigliere Cassiani. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, non possiamo
fare nessuna inversione, perché, come sa, gli emendamenti vanno depositati, firmati,
distribuiti.

CASSIANI Luca
Assessore, su questo testo…

LEVI Marta (Vicepresidente)
Un attimo, su cosa? Sulla revoca della deliberazione Comunale?

CASSIANI Luca
Sì.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Prego.

CASSIANI Luca
Siccome c'è stata un'interlocuzione in Commissione, chiederei all'Assessore di dire
qual è la posizione della Giunta e, in seguito a questo, con il Consigliere Curto
presenteremo gli emendamenti e accorperemmo le due mozioni.

LEVI Marta (Vicepresidente)
No, non ho capito. Mi consentite, Consiglieri, già mi sembra che ci sia abbastanza
confusione, almeno la sto facendo io, vi prego per favore di fare silenzio.
La parola al Consigliere Grimaldi.

GRIMALDI Marco
I Consiglieri giustamente hanno dato per scontato l'oggetto, cioè aver trattato le due
mozioni come un unico oggetto, che non vuol dire che di per sé abbiano le stesse
indicazioni, le stesse impegnative, ma come lei sa ogni tanto si possono trattare
insieme due mozioni che hanno di fatto lo stesso oggetto.
Quindi se intanto lei consente a trattarle insieme, poi, il Consigliere Cassiani verrà in
qualche modo incoraggiato a ritirare la sua mozione, parte della discussione verrà
integrata nel secondo atto, che a quel punto diventerà di tutti i firmatari; questa è la
richiesta, emendata ovviamente.
Quindi la prima richiesta è di affrontarle insieme; la seconda, qualora ci sia
quell'indicazione da parte dell'Assessore Passoni, che auspichiamo, i due testi
diventeranno uno con la sottoscrizione del secondo testo da parte di tutti gli altri
Consiglieri. Spero che le sia tutto più chiaro, quindi le chiederei che i due testi
possano essere affrontati insieme, e magari con un inizio da parte dell'Assessore
Passoni che dovrà anche indicarci dei dati, che abbiamo richiesto al dott. Agagliati la
scorsa settimana.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Ringrazio il Consigliere Grimaldi. Puntualizzerei solo che il "filippo" è a mano di
tutti i Consiglieri e, visto che non era prevista una discussione congiunta, se qualcuno
vuole la discussione congiunta, mi fa la cortesia di chiederla.
Abbiamo la seguente situazione, i primi firmatari chiedono una discussione
congiunta del provvedimento n. 12 e del provvedimento n. 13 di pagina 19. Sul
primo è presentato un emendamento del Consigliere Sbriglio, sul secondo sono stati
presentati cinque emendamenti, se non sbaglio, firmati da tutti i firmatari della
mozione, quindi si potrà poi fare una discussione generale e una votazione del testo
coordinato, che sta per essere distribuito.
Per i Consiglieri, credo che sarebbe utile, prima dell'intervento dell'Assessore
Passoni, che ci sia l'illustrazione di una di queste mozioni.
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Le due mozioni sono inevitabilmente collegate, perché fanno riferimento in generale
alla stessa deliberazione, che è quella con la quale la Giunta Comunale bandisce un
concorso per i Servizi Educativi per 18 posizioni da insegnante dei nidi d'infanzia e
della scuola materna, quindi del sistema 0-6, e un concorso contemporaneo per la
posizione di 9 dirigenti del Comune di Torino.
Su questa deliberazione sono state presentate le due mozioni, una a prima firma del
Consigliere Cassiani, ma firmata da un ampio numero di Consiglieri, con la mia
seconda firma, e l'altra invece a mia prima firma con diversi Colleghi, i Consiglieri
Grimaldi, Cassiani, Ventura, Onofri, Centillo e Cervetti.
Qual è l'oggetto di queste due mozioni? La prima, quella in capo al Consigliere
Cassiani è, sostanzialmente, una mozione più politica, perché chiede la revoca della
deliberazione di Giunta, e quindi la revoca della parte che, a indirizzo dei firmatari, è
probabilmente la più controversa, cioè quella dell'assunzione dei 9 dirigenti che, da
accordo sindacale - lo voglio ricordare -, erano previsti nel numero di 15 e che,
invece, la deliberazione di Giunta nominava nei termini di 9.
L'altra mozione, quella invece a mia prima firma, si concentra sul concorso per i
servizi educativi, e quindi sulle 18 assunzioni, individuando nel concorso,
coerentemente agli ultimi dispositivi legislativi, la possibilità di intervenire sul tema
del precariato storico che, in particolare nel caso della Città di Torino, è
caratterizzato da una larga gestione diretta dell'impianto 0-6 anni, in particolare nei
nidi d'infanzia. Negli anni ha visto aumentare in modo considerevole i contratti a
tempo determinato e in particolare, quindi, un numero considerevole di precari di
fatto storici dedicati a questi servizi.
E adesso arriviamo all'oggetto del testo e anche all'oggetto degli emendamenti che
sono stati presentati, quindi all'interesse per l'intervento dell'Assessore Passoni.
Siamo intervenuti soltanto sulla seconda delle mozione di indirizzo, quella a mia
prima firma, andando sostanzialmente a modificarla, e quindi a determinare il
seguente indirizzo. Di fronte alla disponibilità che ascolteremo della Giunta, a ridurre
al minimo, non al minimo delle necessità dell'Ente, perché ci rendiamo conto che le
necessità dell'Ente, come spesso ci ha spiegato l'Assessore Passoni, erano già state
individuate all'interno della deliberazione di Giunta, ma al minimo della gestione
dell'Ente stesso nel numero di 6 dirigenti per cui bandire il concorso, chiediamo un
contemporaneo aumento della capacità assunzionale per il profilo di educatore, sia
dei nidi d'infanzia che delle materne, quindi del sistema 0-6, dal numero di 18
previsto dalla deliberazione, al numero di 27, oltre ovviamente alle figure degli
assistenti educativi già previste dall'accordo sindacale.
Inoltre, attraverso gli emendamenti presentati alla mozione - emendamenti,
Presidente che, se ci permetterà, preciseremo a seguito del dibattito, e comunque
dopo aver ascoltato la posizione della Giunta -, chiediamo che di questi 27, 20
vengano selezionati attraverso l'articolo 4 comma 6 del Decreto Legge n. 101/2013,
e quindi attraverso quel provvedimento che viene definito "reclutamento speciale
transitorio" e che in questo momento diverse Amministrazioni, tra cui il Comune di
Padova, il Comune di Bra, il Comune di Bologna stanno applicando con concorsi
riservati ai soli lavoratori precari, che negli ultimi cinque anni hanno maturato tre
anni di lavoro per l'Ente, e quindi per il Comune di Torino; mentre invece le altre 7
posizioni, a nostro parere, dovrebbero essere aperte a tutta quella platea di
neolaureati e di persone che, ovviamente, vorrebbero entrare all'interno del circuito
del sistema 0-6.
Infine, Presidente, mi permetta di sottolineare che una scelta di questo tipo, quindi la
diminuzione, seppur dolorosa, del numero dei dirigenti assunti a favore di altre figure
professionali, permetterebbe di concentrare la nostra attenzione sulla gestione dei
servizi, perché analizzando il trend di pensionamenti degli anni 2014, 2015 e 2016,
risulta evidente come, in particolare nelle figure di assistente educativo ed educatore
sia dei nidi d'infanzia, che di tutto il sistema 0-6, una parte significativa del nostro
personale, quantificabile fra il 20 e il 25%, supererà l'età pensionabile, quindi
presumibilmente lascerà il servizio.
In altri termini, voglio dire che un indirizzo di quest'Aula, che tende a privilegiare
questi profili assunzionali rispetto ai profili di dirigente, tende a risolvere il problema
ed il rischio che i servizi debbano essere gestiti in forma esternalizzata, come
successe alla fine del 2012 quando, anche a causa dell'uscita dal Patto di Stabilità
della Città di Torino, ci si trovò costretti in una scelta politica ad esternalizzare nove
nidi d'infanzia. Questo è il senso dell'atto di indirizzo che abbiamo presentato.
Presidente, le ho già introdotto gli emendamenti e il senso dei medesimi, per cui
riassumendo - poi, dell'atto a prima firma del Consigliere Cassiani parlerà
maggiormente lui - l'idea è aumentare da 18 a 27 le assunzioni degli educatori,
confermare nel corso del tempo - questo ce lo dirà l'Assessore - le assunzioni degli
assistenti educativi, e invece diminuire, per quanto possibile, nel massimo numero di
6 le figure dei dirigenti.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Assessore Passoni, è richiesto un suo commento a questa mozione di indirizzo.

PASSONI Gianguido (Assessore)
La discussione sulle due mozioni è congiunta?

LEVI Marta (Vicepresidente)
Provo a riassumere brevemente. Diciamo che con gli emendamenti testé presentati
dal Consigliere Curto ed altri, che trovano sintesi nel testo coordinato della seconda
mozione, se non ho capito male, si riterrebbe superata la prima delle due mozioni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Circa la mozione sui servizi educativi in particolare, la vicenda nasce da una
discussione lunga che, per onore di cronaca d'Aula, però, vorrei ricostruire sin
dall'inizio. Noto il problema della difficoltà con cui ovviamente la normativa non
avrebbe consentito la stabilizzazione - usiamo la parola originaria - dei lavoratori che
avevano i requisiti di lavoro già da precari presso la Città di Torino con contratti a
tempo determinato, il legislatore aveva annunciato l'inserimento di una norma,
quella che poi viene citata nella mozione, che sostanzialmente evocava un canale
privilegiato, parallelo riferito alle capacità assunzionali dell'Ente, che avrebbe
bandito concorsi di questo tipo. E, sempre per onore della cronaca, devo dire che
quando dichiarai quella norma in una Commissione - e mi fa piacere che ci sia anche
un folto pubblico in Aula, perché era lo stesso presente quella volta -, fui un po'
strapazzato dicendo: "Ma come? Quella norma non sarà mai in grado di recepire fino
in fondo l'assorbimento dell'esigenza del precariato storico nelle aspettative di
trovare una collocazione a tempo indeterminato".
In allora, invece, si chiedeva - lo dico per il verbale - di esperire un concorso prima
che entrasse in vigore definitivamente questa norma, ma con sostanzialmente una
tipologia di canale, di punteggio aggiuntivo a coloro che avevano maturato requisiti
professionali dentro l'Ente per contratti a tempo determinato.
All'epoca difesi la linea dell'Amministrazione che andava nella tesi di bandire due
concorsi separati: uno con la disponibilità dell'articolo 4 comma 6 della Legge n.
101, e uno con la procedura pubblica aperta a qualunque tipologia di soggetto avesse
i titoli per parteciparvi, sempre dentro il concetto di educatore asilo nido, insegnante
scuola materna.
Si è arrivati così alla deliberazione di Giunta, che naturalmente già bandisce il
concorso, il cui bando abbiamo sospeso recentemente, che sostanzialmente
affermava: abbiamo un accordo sindacale che stabilisce di assumere 18 insegnanti -
se ricordo bene -, sostanzialmente dentro due procedure parallele, 9 con la procedura
di cui all'articolo 4 comma 6 della n. 101, e 9 secondo un concorso pubblico, che
comunque tenesse anche conto non dei titoli di ammissione, non all'interno delle
prove ovviamente che sono concorso pubblico, ma come evidentemente qualità di
titoli di punteggio aggiuntivi anche la maturata esperienza professionale.
Questo è il punto di partenza della mozione nella versione originaria, come dimostra
il testo ante testo coordinato, cioè verteva su un punto leggermente diverso, sul fatto
di favorire in realtà la parte di concorso pubblico, diciamo la metà originaria del
concorso pubblico, e non la metà del concorso di cui all'articolo 4 comma 6 della n.
101.
Dopo una lunga elaborazione - quindi do atto che si è arrivati ad una conclusione
che, per quanto mi riguarda, è anche soddisfacente -, si è alla fine deciso invece di
puntare di più sostanzialmente sulla parte dell'articolo 4 comma 6 che, secondo la
discussione fatta in Commissione precedentemente, anzi, sembrava essere di
impiccio, di ingombro rispetto alla procedura di concorso pubblico che avesse questi
requisiti aggiuntivi nel punteggio. In Commissione, non più di dieci giorni fa,
abbiamo discusso di questo, provando ad immaginare quale sarebbe stato l'equilibrio
che avrebbe potuto reggere il concorso così modificato.
L'Amministrazione aveva proposto, in sostanza, l'estensione dei posti da 18 a 20, e
naturalmente lo aveva fatto alla luce di valutazioni che riguardavano la disponibilità
di una graduatoria, a cui attingere anche oltre i 20 posti tabellari del concorso, e da
cui partire celermente con le procedure selettive.
Ora, il testo della mozione così modificato, in realtà, ribalta il fronte e dice: "Non
andiamo a favorire, come dicevamo precedentemente, il principio del concorso
pubblico così definito, ma sostanzialmente definiamo il concorso pubblico di cui
all'articolo 4 comma 6 della n. 101, cioè sostanzialmente ampliamo, dentro un
orizzonte quantitativamente di fabbisogno che è sicuramente alto, ma che viene
fissato qua non più in 20, ma in 27 unità, una percentuale che comporti un numero di
posti a favore della disciplina della n. 101".
Qui si parla ovviamente di 27 unità, cioè 20 per il Decreto n. 101, e la differenza per
il concorso a tipologia pubblica aperto a tutti.
Ora, stante il fatto che io, essendo stato l'unico difensore sin dall'inizio della norma
dell'articolo 4 comma 6 della n. 101, sono naturalmente d'accordo che si usi questo
strumento come strumento concorsuale previsto dalla Legge per prevedere questa
possibilità, che la Legge conferisce proprio in virtù di un principio che non sto qua a
ripetere, ma che la mozione sostanzialmente ricostruisce.
Unica osservazione per la quale chiedo un subemendamento all'emendamento,
diventando pertanto subemendamento al testo coordinato, è che diventa molto
difficile andare ad individuare un criterio per il quale, avendo già approvato un atto
che stabilisce in 9 posti il concorso pubblico e in 9 posti il concorso riservato, non si
vada in estensione, ma si vada ad assorbimento di posti già previsti per il concorso
pubblico, pertanto la proposta della Giunta, condizione per dare parere favorevole
alla mozione naturalmente, è che il 75% diventi il 66,66%. Cioè si vada ad
individuare sostanzialmente i 9 posti nel concorso pubblico aperto, e la differenza di
18 posti nel concorso riservato, di cui all'articolo 4 comma 6 della n. 101.
Numericamente cambia poco, ricordiamoci sempre che quando i concorsi saranno
effettuati, gli scorrimenti andranno comunque in proporzione l'uno e l'altro.
Rammento peraltro che non viene meno il principio che si prevedrà comunque, se la
Commissione giudicatrice d'esame lo deciderà nella formulazione delle prove, un
punteggio anche per coloro i quali avessero maturato il requisito dell'attività già
svolta come insegnante presso l'Ente negli ultimi dieci anni, così come peraltro era
indicato nella mozione del testo originario, e pertanto diciamo che esiste quindi una
doppia possibilità per coloro che hanno questi requisiti, sia nella tipologia di
concorso dedicato, sia nella possibilità di acquisire un punteggio aggiuntivo, se la
Commissione deciderà in tal senso, naturalmente riferito al concorso pubblico.
Premesso che non competono al sottoscritto affermazioni quali quella indicata nella
mozione rivista, cioè che alla fine tale concorso eviterà il trasferimento degli
insegnanti di sostegno, sono persona seria e su questo tema non mi pronuncio, cioè
non c'è certezza alcuna sul fatto che il fabbisogno assunzionale, non per ragioni di
volontà dell'Amministrazione, ma per ragioni di complessivo costo di personale, non
richieda comunque riorganizzazioni di personale del comparto scolastico educativo,
dico e voglio che sia chiaro a tutti che la mozione non può semplificare tematiche
complesse sul piano della dotazione organica, della complessità organizzativa.
Quindi su quel punto lì, per quel che mi riguarda, faccio finta di non vederlo, perché
non sono assolutamente in grado di ammettere un'affermazione del genere, se fosse
poi necessario per ragioni organizzative. Il Consiglio esprime un suo indirizzo, io lo
condivido.
Dite che 27 è una cifra adeguata a coprire i vuoti in organico e ad evitare il
trasferimento degli insegnanti di sostegno, ma è un'affermazione di parte che non
sottoscrivo e non so neanche se sia veritiera. Pertanto, la proposta di mozione in
questa parte o viene modificata, o, altrimenti, sia chiaro che, se viene disattesa, è
nella totale autonomia gestionale del personale del comparto educativo, che non può
adempiere ad affermazioni apodittiche assolute, per cui questo punto, per quanto mi
riguarda, non è assolutamente garantibile; mettiamola così: è indicabile, ma non
garantibile. Lo dico per chiarezza politica.
Se, invece, la proposta di mozione modificasse il punto n. 2, dicendo che è il 66,66%
dei posti disponibili, cioè 18, quello del concorso di cui all'articolo n. 4 comma 6,
per quanto riguarda la Giunta non ci sarebbero problemi ad esprimere il parere
favorevole al provvedimento così come indicato, concludendo e dicendo francamente
che io l'avevo detto (ma questa è una piccola soddisfazione che mi voglio togliere di
fronte all'Aula).
Per quanto riguarda la proposta di mozione n. mecc. 201401016/002, ringrazio il
Consigliere Cassiani per avere manifestato la disponibilità a revocarla ed annuncio
che l'intenzione dell'Amministrazione è comunque di recepire l'indirizzo contenitivo
dell'atto di indirizzo firmato dal Consigliere Cassiani; in tal senso, in ogni caso, ci si
limiterà a bandire, se questo fosse un intendimento di comune accordo, una
procedura concorsuale che, per la prima istanza di posti tabellari, preveda una
copertura dei soli posti in cessazione nel corso del 2014.
Sostanzialmente, sono cinque i posti in cessazione certa, forse sei, ma possiamo
ridurre da nove a sei il concorso, riportando quindi a due, due e due, il concorso
complessivo pubblico, e garantendo, pertanto, che oggi il concorso, per quanto
bandito, si limiti a coprire il turnover non pregresso, non quello dei famosi 35
dirigenti pensionanti che abbiamo già in pensione e dove sono già sotto dotazione
organica, ma solo quelli del pensionamento futuro dell'anno, cioè il tempo di fare le
prove e di ricorrere ai sei assunti.
Così facendo, stabilizziamo nuovi dirigenti ad oggi e garantiamo che, solo se ci sarà
fabbisogno futuro, quella graduatoria verrà utilizzata negli anni a venire, secondo la
durata di Legge; di fatto, tra virgolette, "devolviamo" le economie di questa
impropriamente… perché non sono economie fungibili, ma le economie teoriche
delle tre dirigenze non assegnate ad un'operazione - che condivido politicamente - di
rafforzamento del comparto educativo in un momento di grande difficoltà
economica.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Cassiani.

CASSIANI Luca
Ringrazio l'Assessore. Devo dire che sono soddisfatto dell'esito positivo e
favorevole per la Città e per l'Amministrazione di questo percorso. Lo scontro, che è
stato anche ideologico, è stato forte, perché, in realtà, molti di noi pensavano - e lo
pensano tuttora - che in una condizione come quella della nostra Città, dal punto di
vista economico e di bilancio, ricorrere all'assunzione di nove dirigenti fosse, in
questa occasione ed in questo momento, particolarmente gravoso.
Devo dire che, con un ragionamento politico che teneva insieme le ragioni che ha
ben esposto il Consigliere Curto, con l'atteggiamento collaborativo e di disponibilità
da parte della Giunta - che ringrazio, perché l'interlocuzione è stata più volte messa
in campo dall'Assessore Passoni - e con le parti sociali, che hanno collaborato a
livello istituzionale in più di una Commissione nella quale si è discusso dei temi che
riguardano i prossimi due anni e mezzo (quindi, quelle che saranno le politiche delle
assunzioni nella nostra Città nei prossimi due anni e mezzo), è stato un discorso
importante che credo porti dei risultati. Innanzitutto, i risultati sono il fatto che
mettiamo fine ad un certo precariato e, quindi, diamo stabilizzazione ad almeno 20
unità nei prossimi mesi e, parallelamente, stando a quello che l'Assessore, nel quale
ho totale fiducia, garantisce sull'assunzione dei dirigenti - pur dicendo nella proposta
di mozione che ritenevo che non fosse questa l'occasione per ricorrere a queste
assunzioni -, ma aprendo credito alla Giunta e tenendo in considerazione quello che
l'Assessore Passoni ha dichiarato in Aula e che è a verbale quest'oggi, credo che si
possa arrivare ad un accordo che consentirà l'assunzione di un numero di dirigenti,
che, come ha ben ricordato l'Assessore, parte da quindici, diventa nove, adesso si
parla di cinque o sei al massimo, e che ritengo sia compatibile con quella che è la
spesa per il personale per cui questa Amministrazione ha fatto un certo
contenimento.
Devo rendere atto di questo, perché abbiamo studiato bene gli atti, i documenti e
anche i numeri e, negli ultimi tre anni, c'è stato un contenimento molto forte della
spesa, per cui devo ringraziare la Giunta e, in particolare, l'Assessore Passoni, che ha
operato in quel senso attraverso le normative vigenti, cercando di contrarre la spesa
sul settore, tenendo anche conto delle difficoltà di Bilancio in genere e di quello che
questa Amministrazione deve affrontare, tra cui il primo anno, come prima hanno
ricordato bene sia il Consigliere Curto che l'Assessore, dell'uscita dal Patto di
Stabilità.
Quindi, per quanto mi riguarda, sono soddisfatto del percorso e del risultato ottenuto,
soprattutto alla luce del fatto che stabilizziamo e diamo lavoro con certezza ad
almeno 27 persone, che ci auguriamo diventino molte di più nel corso del 2015 e del
2016, attraverso quel piano di assunzioni di cui l'Assessore Passoni ha discusso e che
abbiamo affrontato in Commissione in più di un'occasione.
Relativamente, invece, al fatto che i dirigenti siano diminuiti, credo che anche questo
sia un fatto positivo. Aggiungo che la proposta di mozione poneva un punto
importante, quindi una delega forte del Consiglio (sulla quale torneremo più avanti),
cioè chiedere all'Assessore Passoni di procedere ad una vera e radicale riforma della
macchina amministrativa, che, secondo me, consentirà di razionalizzare ed utilizzare
meglio le risorse dirigenziali e di avere dei risparmi che in qualche modo saranno
anche sensibili.
Credo che l'Assessore abbia in qualche modo accolto questo atteggiamento di
disponibilità a discutere e, pertanto, vedremo i risultati quanto prima, già con il
lavoro che è stato fatto entro il 31 marzo, quindi di ricognizione generale della
macchina amministrativa e con le proposte che verranno fatte dalla Giunta nei
prossimi mesi.
Quindi, ringrazio tutti per l'impegno (il Consigliere Curto, gli altri firmatari e
l'Assessore Passoni) e ritiro il mio atto, perché mi sento soddisfatto da quella che è la
versione generale e che, con l'emendamento che abbiamo presentato, voteremo fra
pochi minuti.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Ho ascoltato l'Assessore e sono soddisfatto delle cose che ha detto. Devo dire, non
per togliergli la soddisfazione dell'"io ve l'avevo detto", ma in occasione pubblica,
quando ci incontrammo nel mese di dicembre in un momento di discussione proprio
su questo tema - prendendolo per tempo -, ci sembrava che l'Assessore più che fare
riferimento - non voglio cadere nel tecnico - all'articolo n. 4, comma 6, del Decreto
Legge n. 101/2013, cioè sostanzialmente a quello che oggi stanno facendo le più
avanzate Amministrazioni italiane (da Padova a Bra, passando per Verona fino a
Bologna e, oggi, Milano e Roma), faceva invece riferimento all'articolo n. 36 del
Decreto Legislativo n. 165/2001, cioè il reclutamento speciale a regime, che, di fatto,
avrebbe escluso la gran parte dei nostri precari. Questo non importa, perché credo,
Assessore, che, al di là di quello, abbiamo lavorato tutti per trovare la soluzione più
adeguata possibile.
In virtù di questo e anche delle cose che l'Assessore diceva adesso, cioè nel proporre
quella che è la ricerca di un equilibrio (perché penso che debba essere uno sforzo di
questo Consiglio Comunale non contrapporre le legittime aspettative di chi, per anni,
ha lavorato per noi in una situazione - credo - anche difficile e di precariato allungato
e chi, invece, si affaccia oggi al mondo del lavoro o, magari, cerca da qualche anno e
spera di poter avere qualche possibilità), se la proposta è quella dal 66% al 33%, la
trovo di una certa ragionevolezza all'interno di quella che, chiaramente, è una
trattativa fra Consiglio e Giunta. Però, Assessore, al contempo le chiedo, anche per le
cose che diceva, avendolo condiviso con gli altri firmatari della proposta di mozione
e anche degli emendamenti, di ritirare a questo punto il quinto dei nostri
emendamenti, che prevedeva l'abrogazione del punto n. 3 della proposta di mozione,
che, quindi, verrebbe reinserito e prevederebbe per la parte libera, cioè per il 33%
libero, l'aggiunta di: "con l'obiettivo di stabilizzare il personale precario, nel rispetto
dello spirito della Legge (…), a formulare una selezione che riconosca per ogni anno
di esperienza punteggi decrescenti a seconda che il lavoratore precario abbia prestato
servizio presso: 1) il sistema pubblico della Città di Torino; 2) il sistema
convenzionato; 3) altri sistemi della Provincia di Torino o strutture private".
Sostanzialmente, si tratta di garantire un doppio canale, che permetta, da un lato, la
riserva dei posti nella misura del 66%, cioè i 18 (sostanzialmente è la totalità di
quelle che erano le assunzioni previste all'inizio, quindi devo dire che vi è una buona
soddisfazione), ma, dall'altro lato, per l'altro 33%, la possibilità di un secondo canale
che non sia riservato solo a quei precari, ma anche a tutti gli altri.
Se siamo d'accordo su questo, Assessore, credo che possiamo chiudere e, a quel
punto, ritiro anche la mia firma dalla proposta di mozione il cui primo presentatore è
il Consigliere Cassiani e, così subemendata (quindi, con il ritiro dell'emendamento
che cassava il punto n. 3 e l'inserimento del subemendamento che prevede le quote al
66 ed al 33%), possiamo procedere alla votazione - speriamo con il suo parere
favorevole - della proposta di mozione.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Non ho capito dai presentatori della proposta di mozione se la proposta
dell'Assessore Passoni al punto n. 2 (cioè, anziché parlare del 75 e del 66,66% dei
posti disponibili corrispondenti, passare da 20 a 18) è accolta.
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
La richiesta verrà accolta nel caso in cui - come spero - l'Assessore Passoni accolga
il reinserimento del terzo punto (e, quindi, venisse a decadere l'emendamento n. 5),
presentato dai proponenti, per la quota libera del 33%.

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola all'Assessore Passoni.

PASSONI Gianguido (Assessore)
Premesso che naturalmente votano i Consiglieri, per cui potrei astenermi da questo
commento, proporrei però di iniziare il punto n. 3 con il periodo: "a formulare una
selezione che riconosca…". (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Con questo
preziosismo, che spero sia apprezzato, il parere della Giunta sulla proposta di
mozione coordinata è favorevole. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Consigliere Curto.

CURTO Michele
Chiedo perdono, Presidente, ma - come sa - il tema mi sta abbastanza a cuore.
Stiamo comunque parlando della quota non riservata, cioè della quota di non riserva
del 33%, e resta inteso, come già scritto nella proposta di mozione, che ovviamente,
al netto dei posti messi a concorso, da lì in poi queste sono le proporzioni con le
quali l'Amministrazione procederà per le assunzioni (quindi, 66 e 33%).

LEVI Marta (Vicepresidente)
La parola al Sindaco.

SINDACO
Naturalmente, ringrazio l'Assessore Passoni per aver costruito questa soluzione. Io
manifesto il dubbio che in una proposta di mozione si entri nel dettaglio di come
bisogna fare i concorsi (le applicazioni, le percentuali, l'articolo, eccetera), perché va
bene che il Consiglio dica che bisogna assumere, ma trovo opinabile che si entri nel
merito di tutti gli aspetti tecnico-operativi; comunque va bene così.

LEVI Marta (Vicepresidente)
Dichiaro concluse le comunicazioni.

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