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LEVI Marta (Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 201401143/002, presentata in data 10 marzo 2014, avente per oggetto: "Interventi di edilizia scolastica: spettacolare restauro a cura del Presidente del Consiglio?" LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Pellerino. PELLERINO Mariagrazia (Assessore) Speriamo che sarà spettacolare. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Va bene, Presidente, mi impegno al massimo. Quindi, salto già con la battuta il primo punto dell'interpellanza, per dire quali sono stati i criteri adottati per la scelta della scuola. Gli Uffici che hanno individuato questa scuola, in particolare la Direzione Servizi Edilizia Scolastica, hanno seguito i criteri contenuti nella delibera CIPE, quella sulla vulnerabilità degli edifici, anche di elementi non strutturali. Come abbiamo già avuto modo di dire qualche settimana fa, questa scuola, ad un recente accertamento diagnostico, ha rivelato la presenza di controsoffitti pesanti tipo Perret, che sono proprio quelli più pericolosi, ed essendo stato solo di recente conosciuto questo elemento, la scuola non era stata inserita nel programma triennale. Per cui, abbiamo pensato di utilizzare questa opportunità per segnalarla alla Presidenza del Consiglio. Gli altri criteri, oltre quello della delibera CIPE, sono stati di valutare innanzitutto tra scuole che siano destinate a scuola dell'obbligo (quindi, scuola sede dell'obbligo statale, non scuole dell'infanzia, per intenderci) gestite dalla Città. Un altro criterio è stato quello di scuole che siano già utilizzate al massimo della loro capienza, in modo che gli interventi si rendano più urgenti, proprio perché non ci sono spazi "polmone" all'interno della scuola, per cui se succede qualche problema di inagibilità di alcune aule si devono spostare gli studenti. Questo è stato un altro criterio, perché, ovviamente, queste scuole, proprio per il disagio che si creerebbe, devono avere la priorità negli interventi manutentivi. Sul punto n. 3, "quali siano le scuole che richiedono interventi urgenti", qui mi permetto di essere molto breve. Abbiamo da poco svolto una Commissione e il Consigliere Appendino - che ringrazio per la sua attenzione, in particolare al tema dell'edilizia scolastica - ha partecipato e abbiamo consegnato anche un CD che contiene il programma triennale. Segnalo solo come abbiamo aumentato, o meglio, richiesto di aumentare per il Bilancio di Previsione - lo segnalo qui al Consiglio Comunale - di questo anno i capitoli a disposizione degli interventi manutentivi. In ogni caso, per il prossimo triennio abbiamo previsto, per il 2014, 8.700.000,00 Euro di manutenzioni straordinarie e, per il 2015 e il 2016, 7.550.000,00 Euro. Voglio anche segnalare che con delibera CIPE, quel provvedimento a seguito del tragico evento del liceo Darwin, a Torino erano stati assegnati circa 9.015.000,00 Euro; dopo tre anni di insistenze, siamo riusciti ad ottenerli e i lavori partiranno nell'ultimo trimestre dell'anno in corso. Sono in corso ora le gare, quindi per settembre inizieremo anche questi interventi in 26 edifici scolastici. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola al Consigliere Appendino. APPENDINO Chiara Ringrazio l'Assessore per la risposta. In effetti, questa interpellanza è stata protocollata prima della Commissione, quindi, sicuramente, per quanto riguarda il punto n. 3, direi che è inutile discuterlo qui. Non ho ancora visionato il CD, lo farò nei prossimi giorni, quindi, eventualmente, se ci fossero richieste di approfondimento, sicuramente ci saranno occasioni per discuterle. Mi spiace, sinceramente, che non abbia risposto al punto n. 1. Per quanto lei dica di aver risposto con una battuta, io penso, invece, che la Città avrebbe dovuto prendere una posizione più netta per quanto concerne proprio l'approccio totalmente mediatico con cui il Presidente del Consiglio ha affrontato il tema dell'edilizia scolastica. Quasi come se estrarre a sorte, o meglio, poi non è stata un'estrazione a sorte, però prendere una scuola a caso e metterla a posto risolvesse i problemi dell'edilizia scolastica. Io, sinceramente, non ho assolutamente apprezzato l'approccio del Presidente del Consiglio e speravo che lei, oggi, in qualche modo, ci dicesse qual è la sua opinione, anche in funzione a lei come ha gestito l'Assessorato, che non mi sembra, tra l'altro, fosse l'approccio invece del Presidente del Consiglio, Renzi. Per carità, se vuole poi magari in risposta dire come la pensa, a me sinceramente farebbe piacere, perché, ribadisco, penso che sia stato molto superficiale, molto mediatico e quasi un creare consenso su un tema che, invece, dovrebbe essere affrontato in modo più serio. Sul secondo punto, invece, per quanto riguarda i criteri, se mi permette, Assessore, io penso che ci sarebbe voluta un po' più di trasparenza. Non dico nella scelta, perché poi, magari, voi avete fatto tutti i lavori e tutte le analisi del caso, ma nella comunicazione nei confronti della città. Lo dico perché, probabilmente, lei sa che poco dopo, o poco prima, adesso io non ricordo esattamente i giorni, quando è stato deciso di intervenire sulla scuola Nigra, ci sono stati i casi della Duca d'Aosta e della Frassati. Ora, i genitori - l'avrà letto anche lei, ci sono state polemiche sui giornali -, ma anche la cittadinanza, si chiede qual è il criterio, proprio per come è stata posta questa vicenda, tra l'altro, dal Presidente del Consiglio, per cui viene posta più urgenza su una scuola rispetto all'altra. Io penso che, in questo, veramente, la Città abbia peccato di comunicazione, proprio perché è un tema delicatissimo e, quindi, non è mia intenzione fare polemica su un tema del genere; è un tema molto sentito, evidentemente perché si tratta di sicurezza di bambini, e io penso che, proprio per questo motivo, la Città avrebbe potuto fare un pochino di più. Faccio un'ultima domanda, invece, più tecnica (che non è scritta nell'interpellanza e le chiedo se mi può rispondere adesso, altrimenti in un'altra sede successivamente). Se non erro sulla scuola Nigra, nella parte della succursale, erano già stati avviati dei lavori di ristrutturazione (perché ho visto che c'è un avviso di procedura del 20/11/2013), che, però, penso che riguardino la parte di corso Svizzera. Invece, mi sembra di aver visto che su via Bianzè siano già iniziati i lavori, oppure no? Perché mi stupivo, anche qui, dei tempi con cui fossero iniziati i lavori, perché, anche cercando on line, non ho trovato nulla sulle procedure, ma ho trovato solo questa del 20/11/2013 che riguarda corso Svizzera. Volevo capire, quindi, se mi può aggiornare, anche in un secondo momento ed eventualmente in un'altra sede, riguardo lo stato dei lavori di via Bianzè. LEVI Marta (Vicepresidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Pellerino. PELLERINO Mariagrazia (Assessore) Cerco di rispondere molto concisamente. La Duca d'Aosta e la Frassati sono le due scuole in cui si sono verificati recentemente degli eventi che hanno messo in luce il degrado di questi edifici e, soprattutto, la necessità di interventi manutentivi, quindi perché non abbiamo scelto queste due scuole al posto della Nigra? Credo di aver capito che la domanda sia questa. Quindi, rispondo facilmente: perché queste due scuole erano già nel programma triennale, tant'è che per la scuola Duca d'Aosta, l'indomani mattina rispetto a quando si è creata quella caduta di alcuni mattoni sul tetto della palestra, che per fortuna non ha provocato danni, stavano già montando il ponteggio, tanto che i lavori sono immediatamente iniziati. Lo stesso dicasi della Frassati. Questi due edifici scolastici stavano già dentro il programma triennale di intervento. Come ho già detto più volte, stiamo passando in rassegna tutte le scuole per verificare, perlomeno attraverso un monitoraggio non solo più visuale, ma anche diagnostico, quali di queste presentino problemi, in particolare per quanto riguarda il tema dei controsoffitti, che è tra i più pericolosi. Per quanto riguarda la scuola Nigra, un paio di settimane prima della lettera del Presidente del Consiglio, Renzi, l'accertamento diagnostico aveva rilevato che lì c'era un controsoffitto Perret di tipo pericoloso, ai sensi della delibera CIPE. Ecco perché abbiamo scelto quella scuola e non le altre, perché le altre erano già dentro i programmi triennali di manutenzione che, come si è visto prima, sono i programmi che riguardano un numero significativo di scuole, tanto da farci spendere 8-9 milioni di Euro all'anno di manutenzione straordinaria. LEVI Marta (Vicepresidente) L'interpellanza è discussa. |